Objet du Conseil n. 646 du 4 juillet 1989 - Resoconto
OGGETTO N. 646/IX - APPROVAZIONE DEI LAVORI DI CHIUSURA DEL PORTICATO NORD DELLA CASA DA GIOCO DI SAINT-VINCENT E DEL CONSEGUENTE INCREMENTO DELLA PROPRIETA' REGIONALE.
PRESIDENTE:Do lettura della deliberazione iscritta al punto 18 ter dell'ordine del giorno, nel testo già comprendente un emendamento proposto dalla la Commissione consiliare permanente
IL CONSIGLIO
- vista la concessione della Casa da Gioco al la SITAV approvata con deliberazione del Consiglio regionale n. 448 del 6.12.1977 e la concessione relative approvata con atto rep. n. 5099 in data 16.2.1978;
- vista la nota della Regione Autonoma Valle d'Aosta del 21.10.1988 prot. n. 5002/Gab., concernente l'assenso dell'Amministrazione regionale sia alla presentazione della 5a variante dello studio urbanistico di dettaglio della zona turistica CT1 del Comune di Saint-Vincent che al progetto di chiusure del porticato nord della Casa da gioco;
- vista la nota della SITAV in data 25.10.1988 prot. n. 3646 con la quale 1a Società concessionaria dichiara 1a propria disponibilità a farsi totalmente carico delle spese per tutte le, opere edili e impiantistiche relative alla chiusura del portico nord, per i suoi arredi e ogni attrezzatura necessaria all'allestimento di un più funzionale guardaroba clienti, e dichiara altresì che l'assenso della Regione all'intervento non costituirà motivo di rivendicazione o di aspettativa in sede all'applicazione dell'attuale convenzione Regione/SITAV;
- viste le concessioni edilizie del Comune di Saint-Vincent n. 651 del 13. 1.1989 relative alla parziale chiusura del porticato nord della Casa da Gioco e n. 673 del 12.5.1989 concernente la variante alla suddetta concessione;
- vista la lettera della SITAV in data 26.5.1989 prot. n. 1800 con la quale la Società comunica di aver regolarmente eseguito i lavori di cui alle concessioni edilizie n. 651 del 13. 1.1989 e n. 673 del 12.5.1989;
- visto il certificato di agibilità rilasciato dal Comune di Saint-Vincent in data 6.6.1989 da cui risulta la conformità dell'opera alla concessione edilizia nonché il rispetto dei criteri tecnici e igienico sanitari;
- considerato che l'opera entra a far parte del patrimonio della Regione;
- visto il parere della 1a Commissione consiliare permanente;
DELIBERA
di approvare l'acquisizione al patrimonio regionale dell'opera eseguita dalla SITAV di cui alla concessione edilizia n. 651 del 13.1.1989, nonché alla concessione edilizia n. 673 del 12.5.1989 ed al certificato di agibilità dei locali rilasciato dal Comune di Saint Vincent in data 6.6.1989, con oneri totalmente a carico della SITAV anche per quanto riguarda gli arredi e le attrezzature necessarie all'allestimento di un più funzionale guardaroba clienti e con l'intesa che l'assenso della Regione non potrà in alcun caso costituire motivo di rivendicazione e di aspettativa in sede di applicazione della convenzione regolante i rapporti Regione/SITAV.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Rollandin; ne ha facoltà.
ROLLANDIN (UV):On a déjà discuté sur ce problème au niveau de la Commission compétente; on a prévu de modifier la partie de la délibération là où on prévoit "di approvare l'opera" en disant "di approvare l'acquisizione al patrimonio regionale dell'opera". Le sens de cette initiative était justement celui-ci et je crois que au niveau de la Commission compétente on a déjà expliqué les raisons de la présentation de cette délibération avec laquelle on ne veux pas approuver les travaux, mais prévoir l'acquisition des immeubles qui ont été déjà achevés par la SITAV même.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (PCI):In Commissione avevamo sollevato un problema di competenze, in quanto il testo che è sottoposto al Consiglio porta nel dispositivo del deliberato l'espressione "ad unanimità di voti favorevoli propone che il Consiglio regionale deliberi di approvare l'opera eseguita dalla SITAV"...
ROLLANDIN (fuori microfono):Ma è stata modificata.
MAFRICA (PCI):Sì, ma io voglio riprendere un ragionamento che avevamo già fatto.
Noi abbiamo osservato che, se la competenza di approvare l'opera era del Consiglio, doveva essere del Consiglio anche la competenza della fase autorizzativa, nel senso che non si poteva pretendere che il Consiglio approvasse soltanto in via di sanatoria qualcosa che era stato autorizzato da altri organi.
In sede di Commissione il Presidente ha accettato una formulazione differente, per la quale non si approva l'opera, ma se ne approva l'acquisizione, che modifica un po' i termini della discussione. Rimane però un problema politico e perciò noi continuiamo a ritenere valida l'osservazione che abbiamo fatto. In questo caso si è trattato di un'opera che ha interessato qualche centinaio di metri quadrati.
Il Presidente della Giunta, prima, e poi la Giunta hanno votato o sottoscritto gli adempimenti necessari, ma il Consiglio non è stato interessato. La nostra preoccupazione è che non si segua la stessa procedura per opere o per interventi di dimensione molto maggiore. Supponiamo che da parte della SITAV venga la proposta di costruire a proprie spese un secondo Casinò e, siccome il Consiglio regionale non è interessato nella parte spesa, non vorremmo che si arrivasse qui con la ratifica di un'opera del genere già eseguita.
Noi quindi ci asteniamo per sottolineare l'esigenza, che d'altronde era già stata da noi posta con una mozione nel precedente Consiglio regionale, di avere un dibattito approfondito sulle scelte e sulle conseguenze che tali scelte avranno nella zona di Saint-Vincent, nell'economia valdostana e nel complesso della società valdostana. Riteniamo che argomenti di questo tipo, proprio perché non si ripetano certe procedure sbagliate del passato, dovrebbero essere discussi in modo ampio ed approfondito.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.
RICCARAND (NS):Già all'inizio di questa adunanza del Consiglio regionale le forze di opposizione hanno protestato e richiamato l'attenzione nei confronti di un certo svuotamento di funzioni del Consiglio a causa di determinati modi e comportamenti della Giunta regionale.
Qui abbiamo un altro esempio chiarissimo di operazione che porta a considerare il Consiglio semplicemente come un organismo che deve ratificare delle scelte decise dalla Giunta, ma che non ha alcun potere decisionale. Si tratta di lavori che non sono stati autorizzati dal Consiglio, ma della cui realizzazione quest'ultimo deve ormai prendere atto, perché va bene così.
La questione è tanto più grave se consideriamo che essa era già stata posta chiaramente all'attenzione del Consiglio, nel senso che il nostro Gruppo aveva presentato una mozione per impegnare la Giunta a non autorizzare nessun lavoro al Casinò di Saint-Vincent senza una precisa decisione del Consiglio.
La Giunta ed il suo Presidente hanno invece ritenuto che l'autorizzazione dei lavori fosse di loro competenza, li hanno autorizzati e la SITAV li ha eseguiti; adesso però ci viene proposta una deliberazione a sanatoria di questi lavori.
Che nella deliberazione ci sia scritto "di approvare l'opera eseguita" o "di approvare l'acquisizione al patrimonio regionale dell'opera eseguita" non cambia l'aspetto sostanziale del problema, perché di fatto quest'opera è stata realizzata su di un edificio di proprietà della Regione con un'autorizzazione che non è stata data dal Consiglio, che era l'unico organo che poteva dare questa autorizzazione, tant'è vero che oggi, per approvare in qualche modo quello che è stato fatto e per dichiarare comunque che ciò diventa patrimonio della Regione, c'è bisogno non solo di una deliberazione di Giunta, ma di un atto del Consiglio.
Ma allora, se è il Consiglio che deve decidere che quell'opera andava fatta ed andava acquisita al patrimonio della Regione, sicuramente doveva essere di competenza del Consiglio anche quell'autorizzazione.
Se tale questione non fosse stata sollevata a suo tempo e se nessuno allora avesse detto niente, potrei anche capire che si fosse trattato di una svista, ma svista non è stata, perché si è fatta una precisa scelta di non portare ad una discussione e ad una decisione in sede politica quest'opera, che sarà anche limitata, ma che comunque riguarda sempre e comunque un piccolo intervento di ampliamento del Casinò di Saint-Vincent.
Ora io non riesco a capire come mai tutte le volte che si parla di lavori presso il Casinò di Saint-Vincent non si segue mai una procedura trasparente. Già in passato, all'interno di questo Consiglio e della Giunta regionale, si sono avute delle pesanti disavventure giudiziarie, perché non si è voluta seguire una linea corretta e trasparente nelle approvazioni dei lavori al Casinò di Saint-Vincent e nelle loro autorizzazioni.
Nonostante tutto, le vicende che sono successe nel passato non hanno insegnato niente, perché in questo caso, ad esempio, pur trattandosi di una piccola cosa, si è seguita una procedura che, a nostro avviso, è illegittima; l'unica differenza è che ha pagato la SITAV e quindi non ci sono esborsi di denaro da parte della Regione, però l'edificio e l'area sono di proprietà della Regione, per cui solo l'Amministrazione regionale ed il Consiglio erano competenti ad autorizzare questi lavori.
Il nostro gruppo, quindi, voterà contro questa deliberazione, ma soprattutto segnala all'attenzione di tutti i gruppi consiliari l'inaccettabilità di questo metodo ed il rischio che, se si procederà di questo passo, progressivamente il Consiglio verrà svuotato di qualsiasi potere decisionale.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Gremmo; ne ha facoltà.
GREMMO (UAP):Anch'io mi associo a quanto hanno detto i colleghi che mi hanno preceduto, perché ho effettivamente delle perplessità dovute al fatto che vedo ampiamente esautorato il potere del nostro Consiglio rispetto a tutto quello che ruota intorno alla Casa da Gioco.
Nella fattispecie, se non diciamo chiaramente, come io voglio dire, che non possiamo sempre accettare il fatto compiuto (qui infatti si accetta il fatto compiuto, proprio perché non esiste niente di pregresso che sia stato votato in Consiglio), corriamo il rischio di innescare un meccanismo che non sappiamo dove possa portare, o meglio abbiamo già visto dove abbia portato in altri casi
Mi asterrò, quindi, dal votare questa deliberazione, anche perché non credo che basti modificare una frase della deliberazione per tirarci fuori, anzi quella modifica forse rende ancora più grave, dal punto di vista politico, la subalternità del Consiglio, perché con essa prendiamo atto di un qualcosa su cui, come si suol dire, non abbiamo messo lingua.
Io mi asterrò proprio perché su quanto attiene alla Casa da Gioco è bene che gli autonomisti (ed io credo evidentemente di essere autonomista) non abbiano un approccio di subalternità, anche in vista delle future iniziative che dovremo mettere in atto.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Rollandin; ne ha facoltà.
ROLLANDIN (UV):Je dois dire que je peux comprendre les observations faites à propos de cette délibération, mais je voudrais rappeler ce qui s'est passé avant d'arriver à cette délibération.
Avant tout, pour faire comprendre quelle était l'intention de la Maison de Jeu, qui avait signalé la volonté de modifier une partie de cette structure (la hall du Casino), on avait présenté le projet d'un point de vue informer à une rencontre des Chefs de groupe. Par la suite j'avais signalé que chaque fois qu'il y avait une modification à faire dans la structure fût prévu la requête à la Commune compétente. En effet, on a fait une délibération à travers laquelle on demandait à la Commune de Saint-Vincent l'autorisation pour réaliser cette structure.
Etant donné qu'il n'y avait pas des frais à la charge de l'Administration régionale, nous avons signalé le fait en tant que Gouvernement régional. Nous croyons qu'il était possible de présenter cette délibération qui prévoyait l'acquisition d'un bien qui deviendra propriété définitive de l'Administration régionale.
Je comprends que, étant donné qu'il s'agit d'un cadeau de la SITAV, ça peut être un problème pour tous les Conseillers présents; mais ce n'est pas la première fois que, face à certaines situations, des propriétaires décident de donner à l'Administration régionale leur propriété; et toutes les fois on a prévu, de la part de l'Administration régionale, l'acquisition de ces biens: c'est l'acte définitif à travers lequel se réalise le passage.
Je crois que le problème fondamental concerne le doute si, au moment où on devrait faire des modifications substantielles à la Maison de Jeu, on devrait se porter de la même façon. Je réponds que non: dans ce cas, il y aurait la possibilité de présenter un projet à l'attention des forces politique et donc, par la suite, de juger l'opportunité pour l'Administration régionale des éventuelles modifications et surtout des financements.
Donc, je voudrais seulement souligner la différence entre un problème si petit et la perspective des travaux pour des modifications de la Maison de Jeu. Sans doute, l'attitude sera de présenter, dans ce cas, un projet aux forces politiques.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola, per dichiarazioni di voto, il Consigliere Gremmo; ne ha facoltà.
GREMMO (UAP): Vorrei solo dire che il Presidente della Giunta è stato piuttosto convincente e quindi io voto a favore della deliberazione in oggetto, ma terrò ben presente il ragionamento fatto dal Presidente della Giunta alla fine del suo intervento e cioè che in questo caso si è trattato di un'opera molto limitata. Resta fermo il fatto che quello che lei ha detto va a verbale, nel senso che verrà considerato come un impegno non da poco, altrimenti corriamo il rischio di snaturare dei rapporti che invece devono essere chiari.
PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la deliberazione in oggetto, della quale abbiamo già dato lettura nel testo comprensivo dell'emendamento proposto dalla la Commissione consiliare permanente.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 29
Votanti: 24
Favorevoli: 23
Contrari: 1
Astenuti: 5 (Bajocco, Chenuil, Dolchi, Mafrica e Tonino)
Il Consiglio approva