Objet du Conseil n. 12 du 21 juillet 1983 - Resoconto
OGGETTO N. 12/VIII - ELEZIONE DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI.
PRESIDENTE: Dopo la proposta del Presidente della Giunta di un'ulteriore e maggiore esplicitazione del programma nella prossima riunione di settembre, credo che si possa passare, a meno che il Consiglio non esprima altre valutazioni, al punto g) dell'ordine del giorno.
Faccio presente al Consiglio che è stato raggiunto un accordo, nella riunione della Conferenza dei Capigruppo con l'Ufficio di Presidenza, per l'indicazione dei nomi di coloro che faranno parte delle Commissioni consiliari. Ho fatto predisporre, in accordo con la Conferenza dei Capigruppo, un'unica scheda comprendente le cinque Commissioni consiliari con i sette nomi proposti, accanto ai quali sono indicati con l'emme maiuscola i componenti della maggioranza e con l'emme minuscola i componenti della minoranza. Faccio presente che in base all'art. 17 del Regolamento, non possono fare parte delle Commissioni i Presidenti del Consiglio e della Giunta e gli Assessori. Ciascun Consigliere non può fare parte di più di due Commissioni, e comunque il voto dei Consiglieri è limitato ad un numero di quattro nominativi.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): Il Presidente della Giunta ha chiuso una discussione sull'argomento della formazione della nuova Giunta, rimandando un dibattito più approfondito a settembre, in presenza di proposte precise di programma formulate anche con l'esecutivo; questo non vuol dire però che alcune considerazioni generali da lui fatte non meritino da parte di un Gruppo alcune semplici risposte. Le affermazioni di carattere programmatico possono essere riprese al momento opportuno, quelle politiche possono essere viste in questo momento. Secondo me possono essere viste perchè le Commissioni hanno un ruolo nel Consiglio, quindi io, parlando del ruolo delle Commissioni, posso fare delle considerazioni sul modo di lavorare del Consiglio, della maggioranza e dell'opposizione. Questo credo sia nel mio diritto.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
ANDRIONE - (U.V.): Non vorrei negare alcun diritto al Consigliere Mafrica: se parlerà delle Commissioni, siamo d'accordo, se invece parlerà della Giunta non siamo d'accordo, perchè l'ordine del giorno - visto che il Consigliere Mafrica parla di istituzioni - prevede l'elezione degli Assessori ma non parla di considerazioni.
Ripetiamo che a settembre ci ritroveremo, pregherei - è una questione di cortesia - voi potete benissimo parlare, questo riguarda voi, però se vi mettete su questa strada, avrete le risposte relative: credo di essere stato programmaticamente chiaro.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): Intendo continuare il mio argomentare, perchè ritengo di non riprendere questioni relative alla Giunta, ma di dare risposta ad alcune battute che ci sono state rivolte, e che non possono aspettare tre mesi per essere riprese. Tutto qui. La battuta a cui mi riferisco è molto semplice, non rientra nell'argomento che prima abbiamo discusso se non per il fatto che il Presidente della Giunta l'ha fatta, ed è quella che sarebbe sciocco politicamente mettere sullo stesso piano a D.C. ed il P.C.I.. Questa affermazione noi la condividiamo; il Presidente della Giunta ha detto una cosa che, secondo noi, da questo punto di vista, non solo è ovvia, ma che teniamo a sottolineare, perchè quando diciamo di volere una maggioranza differente, ovviamente pensiamo ad una visione politica dei problemi, ad un modo di lavorare dell'esecutivo e delle Commissioni, diversi da quello che potrà essere fatto con questa maggioranza, in cui i movimenti regionali sono alleati con a D.C.. Noi crediamo che effettivamente una scelta sia stata fatta, non ci sentiamo traditi, vilipesi o offesi, vediamo che una nostra proposta politica, che riteniamo., di interesse non del nostro partito ma della popolazione valdostana, per il momento non ha avuto le gambe per andare avanti. Crediamo che le risposte politiche che verranno date, proprio perchè non è potuta andare avanti a nostra proposta, non saranno adeguate. Siamo qui per fare il nostro lavoro, discutere dei programmi quando saranno più precisi, rispetto all'elencazione che ha fatto il Presidente della Giunta; oggi come oggi - ci teniamo a chiarire questo punto - la proposta politica del P.C.I. non è di fare la ruota di scorta in sostituzione della D.C., bensì quella di avere un modo di governare, un modo di atteggiarsi di fronte ai problemi concreti, della occupazione, della casa, dell'energia, differente da quello che può essere fatto in alleanza con la D.C..
Per quello che riguarda le Commissioni, dobbiamo dire che abbiamo raggiunto un accordo come forza di opposizione. Daremo il nostro contributo- in queste Commissioni e crediamo anzi che sia opportuno - proprio per la chiarezza dei rapporti istituzionali - rivedere anche il regolamento interno del Consiglio, perchè negli ultimi mesi della precedente legislatura le Commissioni sono state ingolfate da un eccesso di lavoro e si sono presentati degli inconvenienti che vanno eliminati. Quindi oggi si proceda pure, -sulla base dell'accordo, al conferimento di, questi incarichi nelle diverse Commissioni, che rappresentano una parte notevole del lavoro del Consiglio, per cui devono avere la possibilità di funzionare, garantendo i reciproci diritti di maggioranza e minoranza, in modo da dare al popolo valdostano quanto di meglio è possibile fare nelle condizioni date. Termino qui il mio intervento sulle Commissioni: credo di non aver fatto nulla che non fosse nel mio diritto procedendo ad una precisazione su una battuta, e non su un discorso, che era stata già fatta prima.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
RICCARAND - (N.S.): Colgo l'occasione dell'intervenire rispetto ala composizione delle Commissioni del Consiglio per alcune precisazioni relative alle dichiarazioni del Presidente della Giunta, visto che mi è stato impedito di farle prima.
Trovo stupefacente che il Presidente della Giunta si barrichi dietro a discutibili interpretazioni di diritto costituzionale per impedire un dibattito approfondito e serio su quelli che dovrebbero essere i lineamenti fondamentali di un governo che dovrebbe durare cinque anni. Pare che la forza numerica di questa maggioranza sia talmente ampia e solida da non avere neanche il coraggio di esporsi ad una discussione approfondita in Consiglio regionale!
Il Presidente dell'Union Valdôtaine, stamani, aveva annunciato queste dichiarazioni del Presidente della Giunta come momento di chiarificazione sui risultati dati dal giro di incontri che l'Union Valdôtaine aveva avuto sui suoi 39 punti; credo che dalla dichiarazione affrettata, confusa, difficilmente comprensibile e svolazzante del Presidente della Giunta sia ben difficile capire a quali conclusioni sia giunta l'Union Valdôtaine con questo suo giro di consultazioni, quali di quei 39 punti siano rimasti in piedi, quali siano stati modificati. Quindi, ancora una volta, ci ritroviamo di fronte ad una maggioranza che viene costituita senza nessuna chiarezza sugli obiettivi che si vogliono raggiungere, ancora una volta si ripete una farsa che già altre volte il Presidente della Giunta aveva recitato in questo Consiglio. Invito tutti i Consiglieri, il pubblico, i giornalisti, ad andare a leggersi la "Gazzetta del Popolo" del giorno successivo alla costituzione della Giunta regionale del 1978: ebbene, troverà nel resoconto della seduta riportato da questo giornale, che il Presidente della Giunta dichiarò che il dibattito sulle linee programmatiche non si faceva in quell'occasione, ma si sarebbe fatto in settembre. Naturalmente a settembre questo dibattito non è avvenuto perchè il Presidente della Giunta non ha mai presentato linee programmatiche. Lo stesso discorso, con una scarsa creatività, il Presidente della Giunta lo viene a fare questa volta, e per di più chiede che non si faccia neanche la discussione su queste cose. Ciò non fa altro che confermare le valutazioni che, a nome di Nuova Sinistra, avevo fatto stamani sui limiti con cui si costituisce questa maggioranza e sui limiti, anche personali, di chi è chiamato a presiedere questa Giunta regionale.
Per quanto riguarda il discorso delle Commissioni consiliari, c'è stata una discussione nella conferenza dei Capigruppo in cui si è giunti ad un accordo che da parte nostra è considerato accettabile, quindi voteremo a favore della proposta di composizione delle Commissioni che verrà presentata.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
ANDRIONE - (U.V.): Poichè all'ordine del giorno c'è l'elezione delle Commissioni consiliari permanenti e l'elezione del Presidente della Giunta e non si può votare su una proposta politica, mentre invece si voterà su una proposta politica a settembre, articolata in una serie di leggi, a me sembra che il cretineggiante discorso del Consigliere Riccarand meriti semplicemente di essere considerato come stupido.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.
TORRIONE - (P.S.I.): Chiedo scusa, non vorrei sembrare irriguardoso, come Consigliere neo-eletto, nei confronti di una prassi che rispetto ed alla quale mi adeguo, sia ben chiaro; esprimo solo un rammarico. Mi spiace di non poter a caldo, a nome del mio Gruppo, esprimere alcune opinioni sulle argomentazioni che il Presidente della Giunta ci ha fornito in sede di dichiarazione, anche perchè devo riconoscere che ci sono alcuni elementi di novità rispetto a discorsi molto fumosi che stamani ci erano stati propinati; in effetti, il pregio dell'intervento del Presidente della Giunta va almeno ricercato in una maggiore concretezza. Mi spiace che questo discorso si debba rinviare a settembre. Così è e noi ci adeguiamo. Lo dico con rammarico perchè obiettivamente, da qui a settembre, probabilmente si perderà il senso ed il significato politico di questa seduta. Ho partecipato per lunghi anni all'attività di un Consiglio comunale, ma le dichiarazioni del Sindaco neo-eletto - me lo consenta, Signor Presidente - erano proprio il momento qualificante, il massimo elemento di valutazione sulle intenzioni della Giunta e del Sindaco. Vuol dire che riprenderemo questo discorso fra un mese e mediteremo sulle cose che si sono dette oggi interpretando questa come un'utile pausa di riflessione.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede di parare, passiamo alla votazione. Se il Consiglio è d'accordo, la votazione si farà al posto.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 34
Votanti: 34
I^ Commissione consiliare
Schede bianche: 2
Hanno ottenuto voti:
De Grandis Franco: 20
Tamone Leonardo: 20
Lanivi Ilario: 19
Beneforti Valerio: 18
Mafrica Demetrio: 13
Riccarand Elio: 13
Baldassarre Gaetano: 7
II^ Commissione consiliare
Schede bianche: 1
Hanno ottenuto voti:
Lanièce Angelo: 19
Perrin Giuseppe Cesare: 19
Rolando Attilio: 19
Bajocco Igino: 14
Tonino Alder: 14
Torrione Gianni: 14
Pedrini Ennio: 7
III^ Commissione consiliare
Schede bianche: 2
Hanno ottenuto voti:
Beneforti Valerio: 19
Maquignaz Amato: 19
Stévenin Francesco: 19
Torrione Gianni: 14
Millet Ruggero: 13
Aloisi Domenico: 11
Berti Vigilio: 6
IV^ Commissione consiliare
Schede bianche: 2
Hanno ottenuto voti:
Ricco Raffaele: 19
Tamone Leonardo: 19
Voyat Ugo: 18
Mafrica Demetrio: 13
Millet Ruggero: 13
Breuvé Lilliana: 12
Pedrini Ennio: 8
V^ Commissione consiliare
Schede bianche: 2
Hanno ottenuto voti:
Ricco Raffaele: 20
Fosson Augusto: 19
Stévenin Francesco: 19
Perrin Giuseppe Cesare: 18
Dolchi Giulio: 14
Cout Enzo: 13
Pascale Liborio: 13
PRESIDENTE: In base all'esito delle votazioni, comunico al Consiglio che le cinque Commissioni consiliari permanenti previste dall'art. 16 del Regolamento interno risultano così composte:
I^ Commissione
(Affari Generali, Finanze, Programmazione, Decentramento e Partecipazione)
1) BALDASSARRE Gaetano
2) BENEFORTI Valerio
3) DE GRANDIS Franco
4) LANIVI Ilario
5) MAFRICA Demetrio
6) RICCARAND Elio
7) TAMONE Leonardo
II^ Commissione
(Assetto del Territorio e Tutela dell'Ambiente)
1) BAJOCCO Igino
2) LANIECE Angelo
3) PEDRINI Ennio
4) PERRIN Giuseppe Cesare
5) ROLANDO Attilio
6) TONINO Alder
7) TORRIONE Gianni
III^ Commissione
(Sviluppo Economico)
1) ALOISI Domenico
2) BENEFORTI Valerio
3) BERTI Vigilio
4) MAQUIGNAZ Amato
5) MILLET Ruggero
6) STEVENIN Francesco
7) TORRIONE Gianni
IV^ Commissione
(Sicurezza Sociale)
1) BREUVE' Lilliana
2) MAFRICA Demetrio
3) MILLET Ruggero
4) PEDRINI Ennio
5) RICCO Raffaele
6) TAMONE Leonardo
7) VOYAT Ugo
V^ Commissione
(Promozione Sociale e Formazione Professionale)
1) COUT Enzo
2) DOLCHI Giulio
3) FOSSON Augusto
4) PASCALE Liborio
5) PERRIN Giuseppe Cesare
6) RICCO Raffaele
7) STEVENIN Francesco
Il Consiglio prende atto