Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3979 du 2 octobre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3979/XVI - Interpellanza: "Informazioni relative alla bozza di norma di attuazione per la concessione delle acque pubbliche a scopo idroelettrico".

Bertin (Presidente) - Punto n. 29. Si è prenotata la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - L'interpellanza che abbiamo presentato quasi due settimane fa, era il 20 di settembre, era volta a riproporre per l'ennesima volta la questione della norma d'attuazione dello Statuto riguardante il tema che riteniamo cruciale delle concessioni idroelettriche.

Pare ora, da quanto ha comunicato stamattina il Presidente della Regione, che ci sia infine una novità importante, ma è bene ricordare i vari passaggi di questa vicenda che ora ne vedrà un altro e poi altri ancora.

Una questione che, come sappiamo, è in ballo da molto tempo e di cui noi crediamo si stia sottovalutando l'importanza e la sua valenza proprio sotto l'aspetto autonomistico.

Ripeterò necessariamente dei concetti che sono già stati espressi ma la vicenda, a mio avviso, richiede, anche per chi ci ascolta, un attento inquadramento.

Tutti sappiamo che la titolarità delle acque pubbliche da parte della Valle d'Aosta e la possibilità di disciplinarne l'utilizzo sono state dei temi fondanti delle rivendicazioni valdostane che hanno portato poi allo Statuto Speciale e all'autonomia regionale.

La questione ha avuto solo parzialmente il riconoscimento nello Statuto speciale del 1948, tanto che successivamente si è reso necessario intervenire con delle norme di attuazione dello Statuto stesso, in particolare con il decreto legislativo 259/2016, che ha riconosciuto infine la titolarità di gran parte delle acque pubbliche anche a uso idroelettrico da parte della nostra Regione.

Abbiamo già detto in altre occasioni, e lo ricordiamo, che l'articolo 8 del nostro Statuto è ormai superato dall'evoluzione normativa e statutaria e deve essere adeguato con un'ulteriore norma d'attuazione, in particolare per quanto riguarda l'ultimo comma dell'articolo 8, che riserva ancora allo Stato la disciplina della procedura e le norme tecniche delle concessioni, così c'è scritto.

Il Consiglio regionale nel 2019, con due deliberazioni, una di marzo e una luglio, ha richiesto la predisposizione di uno schema di norma d'attuazione in materia di concessione di tutte le acque pubbliche, comprese quelle a scopo di uso idroelettrico; in effetti, anche sulla base di quella sollecitazione che era venuta dal Consiglio, nel 2019 la Commissione Paritetica Stato-Regione ha elaborato un primo organico schema di norma d'attuazione che non ha però finito il suo iter approvativo all'interno della Commissione stessa.

Poi nel 2022, lo ricordo, c'è stata una nuova bozza con delle variazioni rispetto a quella precedente, a nostro avviso peggiorative rispetto al 2019, ma neppure quella seconda bozza è poi arrivata alla formale approvazione della Paritetica.

Sono quindi passati ben cinque anni da quando su questo tema c'è stato il primo schema, il primo testo, però poi tutto l'iter che a uno schema di norme di attuazione è collegato resta ancora da compiere.

È una situazione, secondo noi, grave da un punto di vista autonomista, perché serve a poco essere titolari delle acque, come lo siamo, se poi le concessioni devono essere ancora rilasciate con una normativa dello Stato.

Tra l'altro, siamo in una situazione paradossale, anche questo l'abbiamo già detto, perché le Regioni a Statuto ordinario hanno ottenuto la competenza legislativa con la legge 12/2019 e questa competenza ce l'hanno anche Regioni a Statuto speciale in Italia, ricche di acque come noi, e mi riferisco al Trentino-Alto Adige e al Friuli-Venezia Giulia.

Noi invece, che pure siamo una Regione Autonoma, finora non abbiamo avuto la possibilità di lavorare alla legge regionale di disciplina della materia, che deve far seguito alla norma d'attuazione.

Come dicevo, stamattina il Presidente ci ha detto che ha ricevuto comunicazione, par courriel, che il testo della norma d'attuazione è stato infine approvato dalla Commissione Paritetica; è un atto sicuramente molto importante che però sarebbe solo il primo ovviamente di un iter che prevede l'esame dapprima del Consiglio regionale, poi del Governo. Insomma, ci sono ancora vari passaggi da fare.

Aspettiamo quindi di sapere in che data la Commissione Paritetica ha infine varato la bozza di norma d'attuazione e soprattutto aspettiamo di avere in mano il testo per poterlo valutare.

Ricordo anche che noi sul contenuto della norma di attuazione avevamo presentato la scorsa primavera una mozione con cui invitavamo - e ricordo quello che avevamo scritto - "i membri di parte regionale della Commissione Paritetica a operare affinché la competenza della Regione, di disciplinare con propria legge le procedure e le modalità per il rilascio delle concessioni, sia piena e ampia, senza clausole e griglie restrittive che vanificherebbero la potestà legislativa che la Regione Autonoma può esercitare nel rispetto dei principi fondamentali dell'Unione Europea e dell'ordinamento dello Stato".

Il contenuto della norma d'attuazione - che, lo ricordo, è cosa diversa dalla legge che poi disciplina le concessioni - a nostro avviso deve essere un contenuto semplice, cioè deve prevedere il trasferimento della competenza legislativa alla Regione; poi sarà la Regione che dovrà fare la legge che riguarda le concessioni, tenendo conto naturalmente della normativa italiana ed europea ma - e questo è quello che noi pensiamo - l'autonomia legislativa della Valle d'Aosta non deve essere condizionata in partenza.

Appena avremo ovviamente il testo di questa bozza uscita dalla Commissione Paritetica potremo valutare, restano comunque pienamente valide le domande che abbiamo posto nell'interpellanza che riguardano: le riunioni della Commissione Paritetica che si sono tenute nei sei mesi, da aprile a settembre 2024; i temi che sono stati affrontati; quali informazioni ci sono sulla bozza, ormai non so se chiamarla bozza o sulla norma, perché il passaggio è stato fatto ma finché non verrà approvata definitivamente sempre bozza è; che cosa si intende fare e perché questa bozza arrivi infine all'esame del Consiglio regionale. Qualche cosa è già stata detta stamattina, ascoltiamo il Presidente.

Presidente - Per la risposta, il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Come anticipato nelle comunicazioni di questa mattina, lunedì 30 settembre la Commissione Paritetica ha licenziato lo schema di decreto legislativo recante le norme di attuazione dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta in materia di concessioni di derivazione d'acqua.

La Commissione, che in questi mesi si è riunita due volte, ha predisposto un testo - e ha ottenuto i pareri favorevoli dei Ministeri competenti, superando i rilievi che erano stati mossi sul primo testo - con gli adeguamenti normativi che ne hanno permesso l'approvazione.

Come dice la collega Minelli, sarà al momento della presentazione della legge in aula che si potranno fare le ulteriori valutazioni che peraltro sono già state imbastite nella presentazione dell'interpellanza stessa.

Il Ministero per gli affari regionali e le autonomie procederà ora a richiedere, come è previsto, il parere del Consiglio regionale sullo schema del decreto legislativo e avremo pertanto modo, nel prossimo futuro, di approfondire il dibattito sulla questione e di analizzare nel dettaglio le situazioni che ci permetteranno di iniziare il percorso di costruzione della nuova legge regionale in merito alle concessioni di derivazione d'acqua; senza la norma d'attuazione questo percorso evidentemente non poteva iniziare.

Si aggiunge che la Commissione Paritetica ha continuato a lavorare sulla norma d'attuazione per il conferimento anche delle funzioni in materia d'istituzioni di alta formazione artistica con un confronto con il Ministero competente, sulle norme per l'equiparazione previdenziale del corpo Forestale valdostano e sul corpo regionale dei Vigili del fuoco, con i quali continuano anche le interlocuzioni tecniche con l'INPS che sono propedeutiche alla definizione dei contenuti delle due norme in questione.

Presidente - Per la replica, la consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Presidente Testolin, noi siamo contente che infine un testo arriverà all'esame del Consiglio regionale, e lo siamo ancora di più dopo aver notato che nel Documento di economia e finanza regionale, nel DEFR di quest'anno c'è una totale sottovalutazione della norma d'attuazione.

Negli anni scorsi, e anche nel 2023, c'erano delle considerazioni precise sulla norma d'attuazione per le concessioni, ora il tema viene accantonato, c'è solo un minimo accenno a pag. 194 ma di sicuro non l'abbiamo ritrovato fra gli obiettivi prioritari da perseguire e credo che il DEFR non sia stato scritto negli ultimi giorni di settembre, ma abbiamo visto da tante cose che il documento ha avuto un suo iter piuttosto lungo.

Il fatto che nel DEFR non si parli di questa norma d'attuazione, che è così fondamentale per quello che riguarda l'essenza stessa direi dell'autonomia della Valle d'Aosta, non ci sembra un buon segnale.

Nel suo intervento lei ha confermato quello che aveva già detto questa mattina, cioè lei ha detto: "il 30 settembre la Commissione Paritetica ha licenziato lo schema della norma d'attuazione".

Mi fa un poco specie perché, da quello che sapevamo noi, c'è una riunione prevista l'8 di ottobre in cui si dovrebbe approvare questo schema, quindi sarà interessante avere anche le date di tutto il procedimento e gli atti ufficiali.

Prendo poi atto che sul contenuto dello schema, della norma d'attuazione, lei non ci dice niente, mentre ci ha detto che da aprile ad arrivare a oggi - quindi parliamo di parecchi mesi, parliamo di sei mesi - ci sono state soltanto due riunioni, quindi, quando io dicevo che non c'era poi più molto da limare di quello schema di bozza di norma d'attuazione, forse non avevo tutti i torti e non era così complesso arrivarci.

Sul contenuto della bozza ancora oggi non sappiamo nulla e, come diceva lei, questa sarà una bella discussione da fare e poi, nel momento in cui esamineremo il testo della bozza che è top secret al momento, vedremo poi chi sarà più autonomista a parole o chi lo sarà nei fatti, così come lo si dovrà comprendere nel momento in cui si arriverà all'elaborazione della legge.

Il percorso non è ancora terminato, questo è un passo in più, un passo importante, però sarà importante vedere cosa c'è scritto in questa bozza di norma d'attuazione che è stata licenziata il 30 settembre.