Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 426 du 13 juillet 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 426/VII - DISEGNO DI LEGGE CONCERNENTE: " CONCESSIONE DI GARANZIA FIDEIUSSORIA DELLA REGIONE A FAVORE DELLA SOCIETA' PER AZIONI AUTOPORTO VALLE D'AOSTA PER PAGAMENTO DIFFERITO DI DIRITTI DOGANALI".

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alle Finanze Ramera, ne ha facoltà.

RAMERA - (D.C.): La relazione dice chiaramente le motivazioni per le quali chiediamo l'approvazione del Consiglio per questa concessione fideiussoria. Poiché abbiamo rilevato una flessione nel traffico commerciale dell'11% rispetto al precedente periodo 1981, e dato che più di una volta, stamani persino, è stato fatto rilevare che la maggior parte del riparto fiscale avviene proprio sulla percentuale di nostra spettanza sull'IVA all'importazione, ci siamo preoccupati immediatamente di esaminare i motivi che avevano portato a questa flessione. Visto che questa esisteva sia presso l'autoporto che presso l'ufficio IVA Valle d'Aosta, ci siamo premurati di vedere cosa si poteva fare, perché le nostre finanze non ne venissero intaccate.

Prima di tutto abbiamo appreso che presso altri autoporti esiste la possibilità di favorire gli importatori con una dilazione di 30 giorni sui pagamenti dei tributi doganali, e forse tutto questo non ci avrebbe ancora preoccupato, sennonché è accaduto un fatto piuttosto notevole ad una società che opera sia in Valle che alla dogana di Ventimiglia. E' stato arrestato un autista della Società per contrabbando di valuta, per cui è stata ritirata alla stessa l'autorizzazione al pagamento differito da parte del Ministero delle Finanze.

La Società, al fine di garantire il proprio personale, ha ottenuto di essere messa in amministrazione controllata, ed a questo scopo sono stati nominati il Presidente del Tribunale di Sanremo, dott. Viale, ed il Commissario giudiziale, dott. Semeria, pure di Sanremo.

Ho riportato questo fatto perché risulta chiaramente che nel traffico doganale presso l'autoporto di Aosta le vicende di questa società, che è fra le maggiori importatrici di bestiame, hanno portato un ribasso da 5 miliardi/ mese ad 1 miliardo/mese. Quattro miliardi di differenza per 12 mesi fanno ca. 40 miliardi di meno introitati sull'IVA, ed essendo la quota IVA spettante alla Regione, attualmente i 7/10 e in futuro i 9/10, questa riduzione avrebbe avuto una notevole ripercussione sul bilancio della Regione. Abbiamo esaminato cosa si poteva fare, e la società Autoporto è riuscita a stendere un protocollo d'intesa con il Presidente del Tribunale di Sanremo, che si occupa della gestione dell'Amministrazione controllata insieme con il Commissario giudiziale e con i titolari dell'azienda, per cui la società, naturalmente concedendo le dilazioni di 30 giorni sui pagamenti dei diritti doganali che si ripercuotono notevolmente sui suoi clienti, ha fissato di far passare attraverso l'autoporto di Aosta quasi tutte le sue importazioni per un totale di 70 miliardi.

Abbiamo ritenuto di intervenire con una fideiussione di questo genere che poi è sussidiaria, in quanto in prima istanza risponde l'importatore, in seconda istanza la società Autoporto, per cui noi verremo addirittura come terzi. Ripeto che questa intesa porta la dogana di Aosta all'introito di 70 miliardi, per cui visti i decimi che ci sono fissati dalla legge 690, dovremmo introitare 63 miliardi; ne consegue che tutto il traffico che avviene anche attraverso Ventimiglia, verrebbe dirottato attraverso il Monte Bianco, per cui noi, come Assessorato alle Finanze, abbiamo ritenuto che l'operazione non solo fosse valida, ma fosse da propugnarsi davanti al Consiglio regionale.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Abbiamo perplessità abbastanza forti su questo provvedimento per due ordini di motivi: il primo è di carattere generale. Si dice nella relazione che si tratta di recuperare il traffico perduto e che c'è stata una perdita dell'11% del traffico commerciale nei primi mesi. Si dice nel testo della legge che si tratta di mantenere l'indice di transito commerciale ai livelli attuali. Ci è perfettamente chiaro il meccanismo che collega il passaggio dei TIR agli introiti regionali attraverso il meccanismo del riparto fiscale, però il ragionamento che si fa con questo concreto provvedimento ci sembra abbastanza cinico.

Finora in questo Consiglio ci si è preoccupati in più occasioni del problema inverso e cioè delle difficoltà provocate nell'alta Valle del passaggio incontrollato dei mezzi commerciali.

Ricordo che per un certo periodo il Giornale dell'Union Valdôtaine, il Gruppo dell'Union Valdôtaine ed anche una proposta di legge miravano a diminuire il numero dei TIR in transito nella nostra Regione. Oggi questo provvedimento concreto tende a ribaltare l'ottica con la quale si è finora guardato a questo problema. Inoltre, mentre nel bilancio 1982 noi come Consiglio regionale abbiamo stanziato dei fondi per ridurre il pericolo provocato dal passaggio dei TIR con una soluzione superstrada-autostrada che risolva il problema, oggi con questo provvedimento ci riteniamo soddisfatti se il numero dei TIR che passeranno, raggiungerà i livelli precedenti e forse aumenterà. Pertanto abbiamo delle perplessità su questo primo tipo di impostazione.

Dobbiamo poi dire che, nonostante le spiegazioni dell'Assessore - che quando sono chiare gliene abbiamo sempre dato atto - in questo caso non abbiamo capito molto, non perché l'Assessore non si sappia spiegare bene, ma perché è il tipo stesso di operazione con la società autoporto che non è completamente trasparente. Per quello che sappiamo, l'Assessore poi ci potrà correggere, ci sono numerose società di spedizionieri che operano all'autoporto, per esempio, Danzas, Gondrand, Italsempione, Transmare, Ruffoni, Castelletti. Queste Società non possono effettuare direttamente le operazioni di pagamento dei diritti doganali, perché non hanno spedizionieri residenti in Valle d'Aosta. Sono quindi costrette a passare attraverso una società - cosa di cui avevamo discusso in un altro Consiglio - che esegue le operazioni, è autorizzata a rilasciare le dichiarazioni necessarie e quindi preleva dagli importatori, che a loro volta pagano una quota a questi spedizionieri esterni, che a loro volta pagano il servizio alla CENDA. Quest'ultima pagava, almeno fino a qualche tempo fa, questi diritti doganali ed aveva per il suo servizio la tariffa corrispondente. C'è da dire che proprio in questo periodo - per questo diciamo che tutta l'operazione non ci sembra chiara - la CENDA decide di scindersi in due società. Dei 53 dipendenti, 15 vanno alla ELDATI, che svolge la parte di servizio concernente la compilazione delle bollette dei conti relativi, e 35 vanno allo Studio Spedizionieri Doganali, che continua a fare le operazioni che prima faceva la CENDA.

E' proprio lo Studio Spedizionieri Doganali oggi - a quel che ci risulta - la società autorizzata ad avere i rapporti con la dogana. Se le cose stanno come ho detto, non si capisce perché debba essere la società Autoporto Valle d'Aosta ad avere la garanzia fideiussoria. Questo non ci è chiaro. Da quello che dice il bollettino economico della Valle d'Aosta, la S.p.A. Autoporto Valle d'Aosta, iscritta nel registro delle ditte per una modificazione al n. 31743, è titolare delle seguenti attività: bar, ristoranti, auto-porto, commercio al minuto di carburante e generi misti, commercio all'ingrosso di droghe e coloniali. Non ha per quello che ne sappiamo, rapporti diretti con la dogana. Che poi ci siano le stesse persone che sono contemporaneamente titolari dello Studio Spedizionieri Doganali e della Società Autoporto è un'altra questione. Credo che la Regione Valle d'Aosta, prima di concedere una garanzia fideiussoria di questo tipo dovrebbe avere la certezza, proprio per le vicende che ha raccontato l'Assessore, che tutto sia trasparente perché non vorremmo in qualche modo essere corresponsabili in una situazione che non abbiamo completamente chiara e che può avere sviluppi oggi non pensabili.

Abbiamo voluto esprimere le nostre perplessità, ci auguriamo che l'Assessore sappia essere più chiaro su questi rapporti esistenti e sul perché si può dare una garanzia fideiussoria a favore di una società che, almeno formalmente, non ha a che vedere con queste operazioni. Ribadisco anche la prima parte del discorso delle nostre perplessità sul tipo di scelta rispetto al traffico nell'Alta Valle.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Vice Presidente Faval, ne ha facoltà.

FAVAL - (U.V.): In relazione alla pretesa incoerenza dell'Union Valdôtaine per quanto riguarda la questione dei transiti dei TIR sulle strade della Valle d'Aosta, il Consigliere Mafrica ricorderà bene la discussione che abbiamo affrontato in questa aula nella primavera del 1980, a proposito dell'autostrada si, autostrada no.

All'epoca, nel rispetto dell'autonomia che esiste all'interno del nostro movimento, abbiamo avuto in questa aula i Consiglieri dell'Union Valdôtaine che sostenevano la necessità di costruire un'autostrada fra Aosta e Courmayeur, ed i Consiglieri che, come me, sostenevano il contrario. Questo per un chiarimento di ordine storico, se mi consentite, circa la posizione dell'Union Valdôtaine rispetto a questo problema. Da allora ad oggi varie cose sono mutate e noi che abbiamo l'abitudine di stare con i piedi per terra e di fare politica in modo concreto, abbiamo modificato la nostra opinione e mi riferisco in questo caso a quella parte dei Consiglieri e di Union Valdôtaine contraria alla costruzione dell'autostrada. E questo per alcuni motivi di cui vorrei citare i più importanti.

Innanzitutto, rispetto a quel disegno di legge che avevamo preannunciato in quest'aula - o comunque proposto di adottare - relativo alla possibilità di limitare il transito dei TIR, per il tramite di una disposizione che stabilisce che non fosse consentito il transito ad autocarri con un peso superiore ad "X" tonnellate, abbiamo fatto delle verifiche. In quanto Regione Autonoma Valle d'Aosta, questa legge non la possiamo fare, non abbiamo potestà legislativa in materia. Di conseguenza, quello che avrebbe potuto essere uno strumento legale valido per ottenere un certo risultato, cioè la diminuzione del transito in funzione di una utilizzazione più razionale dell'attuale struttura viaria, non era più attuabile.

Allora, guardando in faccia le cose, ci siamo detti che era inutile inseguire delle chimere. E' poi intervenuto un fatto molto importante ed è quello relativo al riparto fiscale, che ci ha dato la misura del peso che questo ha per la Regione sull'IVA d'importazione e all'esportazione. A questo punto abbiamo fatto una scelta precisa, nel senso che, premesso che i TIR ci sono, non siamo in grado di diminuire il loro transito, anzi è da prevedere un incremento piuttosto che un decremento del trasporto su gomma, almeno per quanto riguarda l'Italia, non disponendo questa di altre infrastrutture e strutture di trasporto altrettanto valide di cui possono fruire altri paesi europei, visto quello che il loro passaggio comporta a livello di bilancio regionale, prendiamo atto della situazione esistente. Ma non ci siamo fermati qui: come sapete abbiamo avuto occasione di discutere in quest'aula circa le scelte da farsi in funzione della costruenda autostrada; tant'è vero che la Giunta regionale, in sede di bilancio, ha messo a disposizione una somma per fondare quella famosa società che dovrebbe, in carenza della responsabilizzazione da parte del Governo rispetto ad un'arteria di trasporto di carattere internazionale, iniziare finalmente questi lavori, perché se dovessimo attendere il Governo o l'ANAS, che dovrebbe agire per conto dello stesso, l'autostrada non l'avremmo mai. Quindi la nostra scelta l'abbiamo fatta in piena coerenza e conoscenza di causa, assumendoci tutte le responsabilità che ne conseguono.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tamone, ne ha facoltà.

TAMONE - (U.V.): Je voudrais ajouter ce que j'avais déjà dit à M. Mafrica au cours de la réunion de la 1ère Commission. A titre personnel, je ne partage pas du tout ce que vient de dire M. Faval; à ce propos, j'avais même écrit un petit article sur le "Peuple" et je reste encore de cet avis. Le Groupe m'a mis en minorité, moi j'accepte leurs décisions, mais je répète qu'on doit essayer de résoudre la question d'une façon différente de celle proposée par M. Faval.

Les TIR qui descendent du Mont Blanc vers l'Italie sont presque 250.000 par an; ceux qui font les opérations de dédouanement à Aoste sont seulement 40.000 - et je crois que le chiffre est assez précis, comme le Conseiller Carral pourrait le confirmer. A ce moment-là le problème est de diminuer les TIR qui entrent en Italie, et à ce sujet nous sommes toujours d'accord, surtout en tenant compte du réseau routier existant; quand la nouvelle artère sera construite, alors il y aura quelqu'un d'autre qui prendra une décision pour ce qui concerne l'importance du trafic. Ceux qui utilisent chaque jour cette route, par exemple M. Clusaz, pourraient vous dire que la circulation va un petit peu mieux maintenant, après la diminution du passage des TIR.

Alors, quel est notre but et quel travail devons-nous faire? Nous devons essayer d'arrêter à la douane d'Aoste le plus grand nombre de TIR avec des marchandises de grande valeur. C'est cela que nous voulons réaliser avec ce projet de loi, qui a été présenté par le Gouvernement régional, et dans cet esprit nous le votons. J'avais déjà présenté ces idées au cours de la réunion de la 1ère Commission, je pense toutefois qu'il soit utile de les répéter.

Donc, il s'agit que les différentes personnes qui passent à Aoste, préfèrent notre douane vis à vis d'autres douanes qui existent sur le territoire de l'état italien.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alle Finanze Ramera, ne ha facoltà.

RAMERA - (D.C.): Il compito dell'Assessore alle Finanze è quello di favorire il maggior numero di entrate possibili; già in passato mi sono quasi sentito maltrattare quando ho fatto operazioni che portavano dei soldi in Valle.

Qui non entro nel merito del problema dei TIR, perché infatti nel bilancio abbiamo messo una determinata cifra sperando di arrivare ad un accordo con l'ANAS e con la società del Monte Bianco. Qui mi sono trovato di fronte - e con me gli uffici - ad una notevole flessione ed al fatto che il Frejus - che si darà un autoporto prestissimo - cominciava a fare una campana di questa dilazione dei tributi doganali, per cui ho voluto vedere se era possibile trattenere presso la dogana di Aosta la maggior cifra di IVA, in quanto questo strano riparto fiscale - adesso comincio a chiamarlo strano perché mi sono stufato di averlo discusso in un certo modo - ci ha consentito di avere i 9/10 sull'IVA all'importazione, quindi non prodotta in Valle d'Aosta, ma casualmente piovutaci.

Detto questo, abbiamo cercato di esaminare qual'era la possibilità per favorire l'autoporto; in quel momento la CENDA era ancora in funzione, ma sapevamo che era in liquidazione, per cui doveva essere smembrata per essere sostituita da nuove società. Abbiamo deciso, d'intesa con le Banche, che l'unica a poter usufruire della fideiussione, per i capitali che aveva, era la società Autoporto. Tant'è vero che anche in questo protocollo d'intesa con la Società BAX (prima non ho fatto il nome, adesso ve lo faccio) di cui i giornali si sono occupati parecchio, è stata stipulata, con il consenso del Presidente del Tribunale di Sanremo e del dott. Semeria la convenzione fra la società BAX e la società Autoporto, che non vedo perché non possa servirsi dei suoi uffici e dei suoi tecnici per pagare i tributi o per favorire la dilazione dei 10 giorni a seconda dei tipi di sdoganamento.

Mi chiedo come mai altre fideiussioni passino tout court, senza che nessuno metta mai becco, anche se non portano proprio niente ai miei occhi di Assessore alle Finanze. In questo caso, lo ripeto, c'è un protocollo d'intesa che ci assicura un'entrata IVA di 70 miliardi, per cui i 9/10 dovrebbero dare 63 miliardi di entrate. Cerco solo, come Regione, di favorire questa ulteriore entrata per la Valle d'Aosta. Il Consiglio può anche bocciare questa legge, però non si venga a fare le Vestali il prossimo anno in sede di bilancio di previsione chiedendo come mai l'IVA da 140 miliardi è scesa a 100.

PRESIDENTE: Passiamo all'esame dell'articolato. Do lettura dell'art. 1.

Art. 1

La Giunta regionale, in considerazione della necessità di mantenere l'attuale indice di transito commerciale presso la struttura autoportuale di Pollein (Aosta) ed in via eccezionale in relazione all'attuale periodo congiunturale, è autorizzata a concedere la garanzia fideiussoria della Regione a favore della Cassa di Risparmio di Torino nell'interesse della S.p.A. Autoporto Valle d'Aosta, fino alla concorrenza massima di lire diecimiliardi a garanzia del pagamento differito dei diritti doganali afferenti le merci sdoganate in Pollein (Valle d'Aosta).

La garanzia fideiussoria comprende anche eventuali spese dell'ufficio doganale di cui -al comma precedente e scadrà il 31.12.1984.

Essa ha carattere sussidiario a norma del 2° comma dell'art. 1944 del Codice Civile, ai fini della preventiva escussione del debitore principale.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Non credo si possa paragonare la fideiussione per la Cooperativa Latte e Fontina o per il Caseificio Chatel Argent con questa, che merita certo qualche valutazione in più. Quindi non c'è da stupirsi del fatto che si discuta.

Il nostro Gruppo ha almeno ricevuto qualche spiegazione supplementare, perché nella relazione e nelle informazioni date in Commissione questo rapporto esistente fra la Bax e la Società Autoporto non era stato rivelato. Mi riferivo proprio alle attività possibili della società Autoporto Valle d'Aosta: come mai una società formalmente estranea, anche se con gli stessi proprietari, potesse svolgere determinate attività. In sostanza questo protocollo di cui ha parlato l'Assessore, stabilisce un rapporto fra una società che lavora in questo campo e la società che gestisce le strutture dell'autoporto. La situazione è almeno più chiara.

Torno a ripetere però che non siamo convinti fino in fondo proprio perché una situazione di questo tipo avrebbe a nostro giudizio meritato un esame più approfondito di questi rapporti appena citati. Non so, ad esempio, se con questo protocollo di intesa questa società citata dall'Assessore, che è in Amministrazione controllata, riuscirà a salvarsi, se la società Autoporto sta facendo un'operazione che si rivelerà produttiva dal punto di vista economico, e se questa fideiussione è sicura come tutte le altre, in pratica al 99,99%.

Noi ci asteniamo su questo provvedimento; se non avessimo avuto un minimo di spiegazioni avremmo votato contro.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 1 testè letto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 22

Votanti: 16

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Carral, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 16

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 2.

Art. 2

Il Presidente della Giunta regionale e, in caso di sua assenza od impedimento, l'Assessore regionale alle Finanze, sono autorizzati a sottoscrivere gli atti necessari per la concessione, a nome e per conto della Regione, della garanzia fideiussoria di cui al precedente articolo, secondo le condizioni e le modalità in vigore, nonché a provvedere agli atti conservativi dei diritti della Regione ed al recupero delle somme eventualmente risultanti a credito della Regione.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 2 testè letto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 22

Votanti: 16

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Carral, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 16

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 3.

Art. 3

L'eventuale onere derivante dall'applicazione della presente legge valutato in annue lire 5.000.000 sino al 1984 graverà sul cap. 51000 del bilancio di previsione della Regione per l'esercizio 1982 e sui corrispondenti capitoli di bilancio per gli esercizi successivi.

L'onere di cui al comma precedente trova copertura nell'aumento previsto dei canoni statali di cui all'art. 12 dello Statuto speciale della Valle d'Aosta.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 3 testè letto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 22

Votanti: 16

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Carral, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 16 .

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 4.

Art. 4

Al bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 1982 sono apportate le seguenti variazioni:

PARTE ENTRATA

Variazione in aumento

Cap. 9100 Provento dei 9/10 dei canoni statali per le concessioni di acque pubbliche a scopo idroelettrico di cui all'art. 12 dello Statuto Speciale

L. 26.11.1981, n. 690

£ 5.000.000

PARTE SPESA

Variazione in aumento

Cap. 51000 Oneri derivanti dalle garanzie prestate dalla Regione in dipendenza di disposizione legislativa

L.R. 1.4.1975, n. 7

£ 5.000.000

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 4 testè letto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 22

Votanti: 16

Astenuti: 6 (Bajocco, Carral, Cout, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 16

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 5.

Art. 5

Al bilancio di previsione pluriennale della Regione per gli anni 1982/1984 sono apportate le seguenti variazioni per gli anni 1983 e 1984:

PARTE ENTRATA

Variazioni in aumento

Titolo III - Entrate derivanti da rendite patrimoniali, da utili di Enti o Aziende regionali

Categoria 9°

Proventi di beni della Regione e da partecipazione in aziende ed Enti diversi

Anno 1983 £ 5.000.000

Anno 1984 £ 5.000.000

PARTE SPESA

Variazioni in aumento

3 - Oneri non ripartibili

3.2. - Altri oneri non ripartibili

Anno 1983 £ 5.000.000

Anno 1984 £ 5.000.000

La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E' fatto salvo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione della Valle d'Aosta.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 5 testè etto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 22

Votanti: 16

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Carral, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 16

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Metto in approvazione la legge nel suo complesso per votazione segreta.

VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 25

Votanti: 19

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Carral, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 19

Il Consiglio approva