Objet du Conseil n. 3529 du 17 avril 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3529/XVI - Interrogazione: "Strategie adottate per spiegare gli effetti negativi dell'uso delle sostanze stupefacenti tra i giovani".
Bertin (Presidente) - Punto n. 12. Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Leggerò una risposta concordata anche con il collega Marzi relativamente al contributo da parte della sanità.
Lei interroga relativamente a un evento avvenuto il 29 febbraio 2024, dice nelle premesse: "Nel pomeriggio un alunno minorenne dell'Istituto Manzetti di Aosta ha accusato un malore così forte da richiedere l'intervento di un'ambulanza. Evidenziato che secondo quanto riferito dallo stesso" - credo che sia il ragazzo - "il malore era attribuibile al consumo di sostanze psicotrope, probabilmente cannabis, non si sa se durante l'orario scolastico o nella pausa pranzo. Considerato che tale evento, che ha richiesto addirittura l'intervento di personale medico, evidenzia una gravissima situazione, sia per quanto riguarda il consumo di sostanze stupefacenti sia per il rischio che questo sia avvenuto nelle strutture scolastiche", chiede alla domanda n. 1 "Se siano stati effettuati i dovuti approfondimenti per comprendere quando tali sostanze siano state consumate".
Alla prima domanda leggo - perché essendo una situazione molto delicata, bisogna non andare a voce libera - che "La Sovrintendenza agli studi, che non era a conoscenza del fatto, ha provveduto a sentire la dirigente scolastica dell'Istituto Manzetti, la quale ha confermato che un alunno, al rientro dalla pausa pranzo, non stava bene. Pertanto ha provveduto ad avvisare la famiglia e immediatamente a chiamare l'ambulanza.
Sul fatto che lo studente abbia eventualmente consumato sostanze stupefacenti durante la pausa pranzo, la dirigente non ha informazioni.
Non si ritiene tuttavia opportuno che l'episodio in questione sia oggetto di discussione in sede di Consiglio regionale anche a tutela dello studente coinvolto".
Alle domande n. 2 e 3 a questo punto rispondo perché non riguardano specificamente il minorenne. "Quali strategie siano state messe in campo per evitare il ripetersi di tali gravi eventi e soprattutto per individuare" - chiede lei - "ed assicurare alla giustizia il soggetto che ha fornito tali sostanze al minore in questione": credo che, rispetto soprattutto alla parte 2, non si tratti ovviamente di una competenza in capo alla scuola, anche perché la scuola ovviamente non può fare indagini su minorenni, ma sono le forze dell'ordine che stanno procedendo immagino a definire il quadro della situazione, quindi a fare le dovute indagini.
Invece riguardo alla n. 3, "Quali strategie sono state adottate per spiegare gli effetti negativi che tale consumo di sostanze stupefacenti provoca per prevenire e scongiurare questa pratica illegale profondamente nociva" concordo in pieno.
Ricordo che al fine di sensibilizzare i ragazzi sul tema delle dipendenze in termini generali, perché questo è un problema, ma le dipendenze sono come...
Tra l'altro, stando alle ultime rilevazioni raccolte per l'anno 2023 - questo è un contributo del SERD - i pazienti in carico al SERD nella fascia di età 0-19 sono cinquantacinque, quindi il numero è piuttosto considerevole, però è vero che il numero complessivo di disturbi da uso di sostanze da alcol, perché c'è anche il grosso problema della dipendenza, mi fanno rilevare che vale la pena ricordare che questa fascia di età attende al poliuso addirittura, cioè alcool, cannabis, farmaci e altro, quindi è un fenomeno anche piuttosto diffuso e generalmente non può, secondo i criteri clinici, classificarsi ancora come dipendenza, questo poliuso diciamo che è la fase prodromica.
Ricordo che, al fine di sensibilizzare i ragazzi sul tema delle dipendenze in età scolare, sono state proposte diverse azioni mirate che vedono coinvolti non solo gli studenti ma anche i genitori e i docenti.
Specifici progetti sono stati destinati all'attività di prevenzione e informazione sia nell'ambito delle iniziative promosse dal tavolo tecnico permanente sulla corresponsabilità educativa e sulla legalità, sia dall'Assessorato sanità sia dall'azienda USL, in particolare dal SERD, di cui leggerò poi un contributo, che è il servizio per le dipendenze patologiche.
Nello specifico, gli ambiti sui quali si è intervenuti riguardano la sensibilizzazione e la prevenzione da svolgere nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso programmi d'informazione che tengono conto degli attuali dati scientifici e poi progetti educativi orientati secondo un appoggio globale a una sana crescita psico-sociale.
In particolare si informano gli studenti con questi progetti sui danni per la salute legati al consumo di alcool e droga, soprattutto in giovane età, e si sensibilizzano in merito ai rischi derivanti dalla navigazione, che è l'altra dipendenza, su siti internet e social network, per esempio col progetto "Smartphone", che è stato proposto nella scuola secondaria di primo grado, in cui tra l'altro si commercializzano anche pericolose sostanze psicoattive, perché ho saputo che si trovano anche liberamente su internet.
Nei confronti dei docenti sono previsti momenti informativi/formativi svolti da soggetti qualificati; anche i genitori sono coinvolti in campagne d'informazione e incontri, volti a individuare e trattare i disturbi comportamentali e possibili criticità connesse a fenomeni di dipendenza.
Sono già state attivate campagne d'informazione e comunicazione a scopo di prevenzione, anche con il coinvolgimento degli studenti, incentivando nelle scuole la divulgazione di materiale informativo.
Le leggo il contributo del SERD, con il quale collaboriamo quotidianamente, che ha in atto diverse iniziative di prevenzione presenti e approvate sulla piattaforma "Web École" dell'Assessorato istruzione, inviata alle scuole per l'anno scolastico 23-24 dalla quale si possono estrarre...
Faccio degli esempi: quattro sportelli di ascolto presso le scuole enti di formazione accreditati ancora in fase di svolgimento, il Lexert, Don Bosco di Châtillon, Fondazione Turistica Alberghiera e CNOS-FAP, che è l'ente di formazione, in ciascuno di questi vi sono l'educatrice o lo psicologo.
Con la DGR 6 febbraio del 2023, la 111, il cosiddetto "Binge Drinking", è prevista la formazione di operatori di Pronto Soccorso, a cui 58 operatori hanno aderito; nel progetto "Challenge" sono coinvolti 190 studenti più 58 docenti, sia di scuole secondarie di primo grado (San Francesco, l'Einaudi, il Duc di Châtillon) sia di scuole secondarie di secondo grado (il Manzetti); si sono svolti in questo caso interventi di sensibilizzazione nelle classi per sostenere studenti e docenti alla realizzazione di materiale digitale relativo al progetto di cui sopra.
Poi mi segnalano che sono state fatte delle uscite sul territorio con pazienti giovani in carico, per esempio uscite in mongolfiera... le Terme di Pré-Saint-Didier e anche Skyway sono state coinvolte, si sono rese disponibili a prendersi carico anche di queste uscite con pazienti giovani.
Poi è stata fatta una campagna pubblicitaria rivolta a studenti e popolazione in generale, sempre dal SERD. La giornata alternativa proposta al liceo Berard, questo il 12 gennaio del 2024, sono 60 studenti coinvolti più 5 docenti. La giornata al liceo classico del 6 marzo: 50 studenti coinvolti più 3 docenti.
L'evento organizzato dall'associazione "Silvy Parlato" il 27 gennaio del 2024 presso la scuola secondaria di primo grado di Variney, sono 44 studenti e 6 docenti coinvolti.
Poi è stato fatto un progetto, "Bambini e soldini", che è stata messa in atto dal personale SERD e momentaneamente mi segnalano che non è pervenuta alcuna adesione da parte delle scuole primarie; è comunque un'iniziativa collaterale sempre fatta con il SERD, probabilmente di educazione anche finanziaria all'uso ragionevole dei soldi che non devono essere spesi, ovviamente, per acquistare alcool e altre cose.
Poi c'è il Piano regionale di prevenzione programma predefinito PP04, sono in programma alcune iniziative sul territorio al contrasto di abuso dell'alcool che si svolgeranno nel periodo 2024, che non sto a dire per motivi di tempo.
L'avvio del progetto "Youngle" con i fondi GAP 2022.
Poi c'è avvio gruppi promossi da una psicologa e un'educatrice del SERD, in collaborazione con il tavolo tecnico nell'ambito delle iniziative SERD, settimana della legalità, questo dal 19 al 21 febbraio: 240 studenti partecipanti e 29 partecipanti.
Il progetto "Aosta sicura", con i fondi della Presidenza, sono 755 studenti partecipanti più 400 docenti, che ha coinvolto tutte le istituzioni di secondo grado, secondarie, sempre sull'uso consapevole dell'alcool eccetera, e altre iniziative.
Ricordo ancora che il 13 maggio verrà fatta a Saint-Vincent un'iniziativa nell'ambito, anche questa, dell'educazione alla legalità con Federico Samaden che sarà un incontro rivolto alle famiglie e agli studenti proprio sulla prevenzione dell'utilizzo delle sostanze stupefacenti.
Presidente - Consigliere Manfrin ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la sua risposta, per il lungo elenco che lei ha voluto fare di iniziative che sono state poste in essere per prevenire gli eventi che abbiamo descritto nella nostra interrogazione e, ancora guardando il lato positivo, ho apprezzato il suo spunto, cioè il fatto che lei condanni comunque azioni di questo tipo fermamente, e di questo ne prendiamo atto.
Quello che però non può soddisfare e soddisfarci è la reticenza che è stata evidenziata da parte dell'istituzione scolastica che o non ha capito la gravità dei fatti o forse vuole coprire quello che è accaduto, che forse è peggio. Allora non si mette in difficoltà qualcuno perché si parla di un problema senza fare nomi, ma è bene che quest'Aula sappia e che i Valdostani sappiano al di fuori che in una scuola - l'Istituto Manzetti, lo ha giustamente richiamato - un ragazzino di 13-14 anni si è sentito male perché ha fumato sostanze psicotrope, ed è stato lui stesso a dirlo ed è stato male al punto da dire a chi lo ha soccorso di sentirsi morire e ha richiesto la necessità di un accompagnamento con l'ambulanza in Ospedale il 29 febbraio.
Questo è un evento assolutamente grave, un evento di una gravità inaudita e, a maggior ragione, sarebbe stato importante capire se il consumo di queste sostanze sia avvenuto nell'istituto scolastico o al di fuori, e su questo purtroppo mi spiace che non sia stata fatta chiarezza, perché, guardi, io mi aspettavo la risposta burocratica "Ah, ma noi non sapevamo, non abbiamo visto, non è successo qui, ne abbiamo solo preso atto", invece no, addirittura si evoca la reticenza per coprire in maniera presunta una persona che ha compiuto dei fatti gravi, che gli si sono rivoltati contro, peraltro. Il fatto che lei dica che la nostra richiesta - cioè "Quali strategie siano state messe in campo per evitare il ripetersi di tali eventi, e soprattutto per individuare ed assicurare giustizia al soggetto che ha fornito tali sostanze al minore in questione" - è materia delle forze dell'ordine, in realtà è completamente sbagliato.
Noi non abbiamo chiesto di fare un'indagine, cosa che evidentemente è demandata alle forze di Polizia, abbiamo chiesto di evidenziare, per il tramite della scuola - che deve essere la pietra angolare del nostro sistema di istruzione e che deve trasmettere anche dei valori, non soltanto delle nozioni - di chiedere a questa persona d'indicare chi è stato colui che gli ha ceduto questo tipo di sostanze per poter evitare che questo possa accadere nuovamente. Questo evidentemente deve partire dal ragazzo, e questa è un'azione di educazione che evidentemente deve partire dalla scuola, ma se la scuola in primis decide di essere così reticente e se noi facciamo in modo che questa cosa non venga condannata ma passi sotto silenzio, passi sotto questa campana di vetro che si costruisce per evitare di parlare del problema, forse per evitare di fare una brutta nomea a qualcuno... che però non è nominato, non c'è né nome né cognome, qui nessuno sa di chi stiamo parlando, ma stiamo parlando di un ragazzino di 13-14 anni che è stato male e che ha richiesto l'intervento di un'ambulanza, perché ha consumato delle droghe a scuola, o fuori da scuola e si è sentito male a scuola. Questo è bene che la scuola lo prenda in carico, questa è una cosa gravissima, e sorvolare su questi fatti e su quello che è successo è altrettanto grave; bisogna evidenziare a questa persona che ha compiuto un'azione grave, perché innanzitutto si è procurata illegalmente delle sostanze stupefacenti di cui non c'è libera vendita - è di tutta evidenza - ed è stato male, e chi gli ha venduto la droga è uno spacciatore, ha commesso un reato e deve essere punito e deve essere messo nelle condizioni di non fare ma più un'azione del genere, e soprattutto deve essere spiegato a questo ragazzino... perché nonostante siano state messe in campo diverse azioni di comunicazione o di sensibilizzazione, come lei ha elencato, evidentemente questo ragazzino non è stato colpito al punto da dire: "Sai che c'è? Io mi drogo e poi sto male".
Questa è una cosa che non deve accadere mai più.
Io spero, Assessore, che lei abbia compreso la gravità di questi fatti e che ci siano delle azioni conseguenti.