Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3341 du 22 février 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3341/XVI - Ritiro di mozione: "Impegno a prevedere mutui agevolati per finanziare la quota parte del Superbonus a carico dei condomini".

Marguerettaz (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori. L'iscrizione delle tre risoluzioni la affronteremo nel pomeriggio, ci portiamo avanti con i lavori. Punto n. 53 all'ordine del giorno. Per la presentazione della mozione, la parola al collega Marquis.

Marquis (FI) - Al 31 del mese di dicembre sono cambiate le regole per il sostegno alla riqualificazione energetica degli edifici e stiamo parlando sostanzialmente dell'ex 110%: dal 1° gennaio 2024 l'aliquota delle detrazioni fiscali che sono relative al super Sismabonus e al super Ecobonus è passata dal 110 al 70%. Non è questa l'occasione per commentare il tipo di iniziativa nel merito dell'opportunità che è stata data in questi anni, ma nei fatti questo cambiamento di approccio si porta poi con sé alcune problematiche soprattutto per coloro che stanno intraprendendo delle iniziative che hanno avuto, per varie ragioni e vario titolo, dei ritardi nell'esecuzione dei lavori. Sostanzialmente ci sono numerosi cantieri che non hanno terminato i lavori e soprattutto ci sono cantieri che invece hanno terminato la progettazione, stipulato dei contratti con i general contractor per eseguire i lavori con lo sconto in fattura ancora del 100%, ma che poi, per problemi di natura finanziaria del general contractor, non hanno ancora iniziato i lavori.

Occorre anche considerare che la nostra realtà, essendo una realtà di montagna, ha una sua connotazione rispetto a quella di molte altre regioni in cui i lavori non si possono all'esterno svolgere in tutto l'arco dell'anno, ci sono alcuni mesi invernali che, di fatto, limitano fortemente l'attività e anche questo ha inciso nell'iter di esecuzione dei lavori.

Tra l'altro, tra coloro che non hanno ancora iniziato i lavori ci sono diversi proprietari di unità immobiliari che non avevano pianificato in una struttura condominiale un esborso finanziario significativo, ovvero l'esborso che si troveranno a sostenere passando dal 110 al 70%, quindi nei fatti si pone un problema sul territorio di mancanza in alcune situazioni di disponibilità necessarie di dotazioni finanziarie che hanno in capo alcuni condomini e siccome trattasi di strutture di carattere condominiale, se ci sono delle situazioni di sofferenza o di difficoltà anche di un singolo condomino, bloccano nei fatti la realizzazione dell'intera opera perché viene gestito nella sua complessità l'intervento che viene proposto a livello di riqualificazione energetica.

Abbiamo quindi presentato questa mozione per cercare di trovare una soluzione a delle situazioni che ci sono sul nostro territorio e abbiamo pensato che si potrebbe prevedere l'erogazione di una linea di finanziamento con dei mutui veloci sostanzialmente, da attivare laddove ci sono delle casistiche di questo tipo per non andare poi a rischiare che si vadano a perdere delle opportunità per le intere strutture condominiali, quindi se si potesse mettere a disposizione da parte della finanziaria dei piccoli mutui regionali con una procedura agevolata rispetto alle altre in termini di tempi, potrebbe, a nostro avviso, essere molto utile per dare una soddisfazione a questo problema, che andrebbe comunque definito con un'apposita deliberazione di Giunta, che dovrebbe andare a sviscerare sotto il profilo tecnico la questione.

Noi avevamo presentato quest'iniziativa e ci tengo anche a fare un inciso: il 10 febbraio... nel frattempo è stata approvata anche una delibera di Giunta regionale nei giorni scorsi, che ha dato nuovamente attuazione alla legge che avevamo istituito nel 2017 per favorire il rilancio dell'attività edilizia. È prevista nuovamente la possibilità di erogare dei mutui attraverso i fondi di rotazione in capo a Finaosta per coloro che intendono mettere mano a dei fabbricati anche non destinati a prima casa. Un'iniziativa che è stata quattro anni sorpresa e che finalmente riparte dalla legge 3/2013, articolo 86 sexies, che non era più finanziato, quindi riteniamo che sia una buona cosa.

In linea con quest'approccio che, secondo noi, è stato positivo, riteniamo che anche l'oggetto di questa mozione potrebbe essere un impulso positivo al completamento delle opere e soprattutto per mettere nelle condizioni coloro che magari sono titolari di una proprietà ma che non avevano valutato un investimento, quindi non sono attrezzati per poterlo sostenere, se avessero possibilità di accedere a un piccolo mutuo regionale, avrebbero sicuramente una facoltà per risolvere un problema e soprattutto per non andare a mettere in difficoltà l'intero condominio oggetto di intervento.

Presidente - La discussione generale è aperta. Vi sono prenotazioni? Ha chiesto la parola il collega Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Per portare un piccolo contributo in termini di ragionamenti prima poi, in realtà, di sentire la replica o comunque la posizione del Governo.

Il tema del 110% è un tema che si è affrontato sia con ordini del giorno, sia anche nell'ambito di audizioni sia al bilancio, sia del DEFR, sia con membri del Governo, che con rappresentanti delle categorie. Al netto dell'opportunità, io purtroppo la vedo forse più come una problematica, perché ha generato soprattutto per chi è arrivato più in ritardo tutta una serie di rischi o di complicazioni legate non tanto se vogliamo all'obiettivo finale, ma alla sua applicazione concreta, in particolare per quello che ha riguardato l'annosa questione delle cessioni di crediti, della possibilità appunto di avere lo sconto in fattura, ma anche di avere la liquidità e lo dico soprattutto da parte anche delle aziende per poter operare e rispondere alle richieste dell'utenza.

Abbiamo letto il testo e ho ascoltato la presentazione del collega Marquis, io sono andato a cercare di capire quello che effettivamente in qualche modo già c'è, ho capito dalla presentazione però del collega che c'è un elemento in più rispetto alla possibilità di avere un prodotto specifico destinato, o comunque un mutuo destinato ai condomini o ai condomini e c'è l'elemento della rapidità o della possibilità di avere una sorta di via breve per avere il sostegno da un punto di vista finanziario. Io non so quale sarà la risposta del Governo, se non erro, nella legge 13/2015, quindi sull'efficientamento energetico, Finaosta già prevede per i proprietari in regime di condominio o i condomini rappresentanti dell'Amministrazione comunale la possibilità di accedere a mutui di questo tipo. Quello che mi preoccupa un po' di più in termini di bancabilità, è la quota parte, cioè che cosa si andrebbe a finanziare, perché il vero problema è che noi sappiamo lo sconto, comunque il credito del 110%, 70, e la certificazione avviene alla fine quando i lavori sono conclusi.

Quello da capire effettivamente è qual è l'obiettivo del finanziamento, poi è vero, è una parte più tecnica, perché bisogna capire come viene fatta la valutazione, però, dal punto di vista dell'azionista della società in house che dovrebbe erogare questi mutui, secondo me, il discorso della bancabilità non è di poco conto, perché c'è il rischio di poter creare un prodotto che poi, in realtà, non si riesce a erogare perché il debitore in qualche modo deve poi rispondere al debito che contrae, l'elemento in più che anche il presentatore ha citato del riconoscimento in solido nel caso in cui uno non vada pagare, quindi oggettivamente qualche incertezza su quello che si potrebbe finanziare la vediamo.

Vero è che nell'impegnativa si parla della quota parte di intervento a carico dei condomini, quindi se ho capito bene, siamo fuori dal novero della parte coperta dal riconoscimento del credito che se è stato ceduto a general contractor, è un problema sostanzialmente di general contractor, però forse magari nel dibattito o nella risposta che darà il Governo avremo qualche elemento in più per capire, pur comprendendo qual è la buona intenzione di chi ha proposto questa mozione, perché qualche elemento di dubbio comunque, nell'esame almeno complessivo, non soltanto della mozione, ma anche della misura che si andrebbe in qualche modo a finanziare resta ed è presente. Non so neanche ad oggi quale sia la quota di condomini già sostenuti, o comunque a cui già Finaosta ha erogato dei mutui o dei prodotti finanziari.

Presidente - Altri interventi in discussione generale? Non ci sono interventi, chiudo la discussione generale. Per il Governo, la parola al presidente Testolin.

Testolin (UV) - Abbiamo fatto un'analisi rispetto alle proposte avanzate con questa mozione. La situazione viene rappresentata, a nostro avviso, in maniera un po' semplicistica, nel senso che, pur condividendo e capendo le problematiche che emergono da un'assegnazione di un 110, che poi parzialmente può essere concesso o non portato a buon fine per tutta una serie di motivi, si innescano delle problematiche. È una situazione che già abbiamo affrontato, come si diceva anche da parte degli intervenuti, in altre circostanze, con ordini del giorno, nel dibattito di interpellanze e quant'altro.

Parzialmente la questione trova soluzione in quelle che sono già state le norme citate, quindi la legge regionale 13/2015, che può andare a finanziare tutta una serie di interventi, ammesso che gli stessi non siano già iniziati, che possono integrarsi in maniera abbastanza coordinata con le specifiche anche se vogliamo della parte di Bonus 110% o Bonus 70%, che può andare a favorire il rilancio di questo tipo di interventi, così come la legge regionale 3/2013, che, come giustamente ricordato dal consigliere Marquis, ha avuto un nuovo finanziamento e che va anche nell'ottica di aprire diverse opportunità, sia sui lavori non specificatamente legati all'efficientamento energetico, ma anche in maniera un po' più ampia, e andare anche a colmare alcuni tipi di interventi che non sono garantiti dalla legge regionale 13/2015, quindi la risposta, a nostro avviso, rimane tracciata in questi due provvedimenti.

Quello che può essere d'interesse invece, anche perché è già emerso in altri confronti che abbiamo avuto anche con altre iniziative, è una contezza dei bisogni, allora nel dire che la mozione, così com'è, per noi non è sostenibile, quindi ne chiediamo il ritiro oppure dichiariamo la nostra astensione, ma nel contesto collaborativo che deve esserci su questi argomenti, pensiamo che potrebbe essere interessante almeno un censimento delle statistiche che possono essere applicate a questo tipo di bisogni, perché se si ha una casistica di necessità, allora si può anche ipotizzare un prodotto che possa rispondere perlomeno a una gran parte di queste statistiche.

A fronte di questo, io sarei disposto a chiedere anche alla Finanziaria di mettersi a disposizione per una raccolta di istanze che possano eventualmente dichiarare i bisogni per poi fare delle valutazioni in funzione delle effettive necessità, anche perché il discorso di un mutuo veloce è qualcosa che esula un po' dalla caratteristica stessa del mutuo; un mutuo ha delle caratteristiche tecniche che devono essere rispettate, devono essere la solvibilità, devono essere la certezza degli investimenti che si vanno a fare, una sorta di copertura e una garanzia, quindi non vogliamo neanche illuderci che le cose che hanno un certo tipo di percorso possono essere troppo semplificate.

Detto questo, però rimane un impegno a operare in quella direzione.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Marquis.

Marquis (FI) - Ho ascoltato con attenzione le sue considerazioni e abbiamo cercato di illustrare e proporre l'iniziativa sotto il profilo politico, ovviamente è un'iniziativa che, sotto il profilo tecnico, andrebbe a essere assoggettata a degli approfondimenti per poterla attuare.

L'iniziativa nasce dalla consapevolezza che ci sono delle situazioni di questo tipo sul territorio che ci sono già dei proprietari che hanno venduto la nuda proprietà, si sono riservati di poter stare nell'alloggio in affitto, sono riusciti a farlo, grazie a Dio, perché non sempre si trova anche chi è interessato all'acquisto, per cercare di risolvere questo problema.

Abbiamo quindi portato una mozione per sottoporre in termini concreti una questione che interessa non sappiamo quanti effettivamente sul territorio, ma, secondo quello che diceva già anche ieri il collega Distort, c'è un problema di natura statistica, quando veniamo a conoscenza di qualche caso, è perché probabilmente ce ne sono anche tanti altri.

Credo che se viene preso quest'impegno di provare a fare un focus di approfondimento su questa questione, è importante, perché capire la dimensione di una questione credo che sia la base per poter poi affrontare la soluzione al problema. Da parte nostra non abbiamo gli strumenti per poterlo fare, quindi se il Governo intende rendersi disponibile per prendersi in carico l'approfondimento di questo problema, crediamo che sia una cosa positiva.

L'altra considerazione che volevo fare è questa: siamo benissimo consapevoli delle opportunità offerte dalla legge 15 e i mutui della legge 3, ma si voleva evidenziare che qui serve uno strumento diverso per affrontare questi problemi, che hanno la necessità di essere risolti non dico in tempo zero ma quasi, quindi se noi pensiamo di poter far sì che questi soggetti possano beneficiare di quelle opportunità come soluzione al problema, penso che sia difficile arrivare all'obiettivo, anche perché, per poter partire, devono sottoscrivere degli impegni queste persone che non possono dire: "Posso aspettare che mi venga fatta l'istruttoria del mutuo per sapere se c'è o no la copertura?", perché la sottoscrizione va fatta a livello immediato.

Da parte nostra quindi riteniamo che la mozione abbia un significato preciso: voleva evidenziare un problema cercando in modo semplice di individuare delle linee di indirizzo da perseguire sotto il profilo tecnico. Questo è quanto e lascerei ancora la parola a chi desidera intervenire prima della dichiarazione di voto.

Presidente - È un po' una situazione anomala, nel senso che il collega segretario Distort interviene per dichiarazione di voto, ma non essendo formalmente ritirata, a lei la parola per dichiarazione di voto.

Distort (LEGA VDA) - Vorrei anch'io aggiungere soltanto un contributo utilizzando lo spazio della dichiarazione di voto per precisare che proprio nella linea di quanto ha detto il presidente Testolin in risposta, mi pare un atteggiamento di collaborazione, perché un buon Governo deve avere una buona strategia e visione, i modi di attuazione di questa strategia competono agli uffici, men che meno competono all'opposizione. L'opposizione non solleva e non indica tutta una serie di percorsi di adempimento, perché a questo punto si sostituirebbe addirittura non solo al Governo ma anche agli uffici, quindi noi tracciamo un indirizzo. Questo è importante, che è nella linea dell'estote parati per un fatto, prima di tutto, e l'abbiamo avuto anche in Commissione per l'analisi del PEAR, abbiamo i dati dell'incidenza del residenziale sulle emissioni di CO2, quindi quanto è importante l'efficientamento energetico nell'ambito del residenziale.

Vero è che noi abbiamo due strumenti: la legge 3 e la legge 13. La 13/2015 specializzata sul finanziamento per l'efficientamento energetico, come ha richiamato il collega Aggravi, però non è minimamente una risposta al problema posto dal collega Marquis, perché la legge 13/2015 prevede tutt'altro iter, prevede una progettazione sistematica, completa, nel momento in cui si imbocca quell'iter, si va fino in fondo con quell'iter. Questo è uno strumento che funziona per interventi sistematici di natura di ristrutturazioni, eccetera, ma il problema è essere preparati a gestire il fatto che strutturalmente il Superbonus si collocherà al 70%, fortunatamente evitando di "drogare" il mercato dell'edilizia, fortunatamente evitando di avere degli interventi che sono fatti così, "tanto paga lo Stato". No, nel momento in cui c'è quel 30% di margine, si innesca un senso di responsabilità; è ovvio che questo 30% deve essere comunque coperto da finanza: o finanza propria oppure finanza presa attraverso l'accesso al credito e quest'accesso al credito deve essere snellito. Se non esiste dal punto di vista dei meccanismi regionali la velocità nell'accesso al credito, allora bisogna pensare a formule diverse, a formule di relazione tra l'Ente pubblico e i sistemi bancari, però è estremamente importante, perché questa è esattamente la risposta all'estote parati, è quanto si aspetta la popolazione valdostana nei confronti del Governo.

Ben venga quindi questo dialogo ma veramente esso è assolutamente fondamentale perché l'obiettivo è quello.

Presidente - La parola al presidente Testolin per dichiarazione di voto.

Testolin (UV) - Approfitto anch'io, poi al netto di quella che sarà la decisione del collega Marquis, per fare due considerazioni di ordine più politico piuttosto che tecnico. Una è sicuramente quella sollecitata dal collega Distort che mi ha stimolato una riflessione: quella dove i nostri interventi, sia sulla legge regionale 13 che sulla 3 sono assolutamente mirati a quell'attenzione particolare che poi nel PEAR dovrà venire sviluppata di abbattimento delle emissioni da parte degli edifici residenziali, tant'è vero che anche nella nuova versione della delibera sulla legge regionale 3, per l'incentivazione alla sottoscrizione di mutui per la ristrutturazione anche di seconde case, abbiamo inserito dei parametri che vanno ad agevolare e a rendere più appetibile un mutuo se lo stesso è finalizzato a un potenziamento delle situazioni di risparmio energetico e di contenimento delle emissioni, con un'agevolazione tangibile che è rappresentata da una maggiore possibilità di accesso al credito e da un minor costo del credito stesso. Questo penso che sia da sottolineare ed è un'innovazione che va proprio nell'ottica di quello che ci siamo sempre detti.

Dall'altra parte ci teniamo a dire che nelle nostre, come nelle vostre attenzioni, rimangono i bisogni e le necessità dei cittadini, però ci urge anche dire in questa sede, soprattutto colloquiando anche con dei referenti che politicamente hanno una loro chiara identità, anche a livello nazionale, lo Stato ha messo in piedi delle situazioni che non sono semplicissime da gestire, anche il meccanismo del 70% o del 110% sono meccanismi molto articolati e che di rapido, efficace e chiaro hanno non troppo.

Noi ci mettiamo a disposizione per trovare delle soluzioni a problemi che arrivano da altri siti, e questo è bene sottolinearlo, quindi i problemi molte volte vengono creati e poi si chiede a qualcun altro di accelerare per risolverli. Noi faremo di tutto per farlo, però è anche giusto dire che il male qualche volta non è di questa zona territoriale specifica ma arriva da altri lidi ed è bene che si sappia.

Presidente - La parola al collega Marquis.

Marquis (FI) - Grazie Presidente anche per questa precisazione, è giusto che si sappia che, come ha detto lei, non arriva da questo lido il male, arriva da altri lidi sotto il profilo politico e purtroppo, come lei sa quanto me, in politica e in Amministrazione ci si trova a correre un pezzo di un percorso, spesso è una staffetta e chi si trova a dover affrontare delle problematiche deve mettere mano alle eredità che sono state lasciate. In questo caso ho detto in premessa che non entravamo nel merito del commento dell'iniziativa perché è un'iniziativa, quella del 110, che sicuramente poteva essere trattata diversamente, ma oggi siamo costretti tutti, ciascuno nel proprio ruolo, a trovare delle soluzioni ai problemi che diversamente la gente si trova a vivere.

Per arrivare alla conclusione della discussione e alla dichiarazione di voto, l'obiettivo non è sicuramente farsi respingere una mozione, è un obiettivo costruttivo perché riteniamo che questo sia un problema che con gli strumenti attuali non è affrontabile e di questo ne siamo assolutamente sicuri, perché non ci sono i tempi tecnici per poterlo affrontare in quella maniera, pertanto, per poter dare soddisfazione a questi problemi, tanti o pochi che siano, ma sono dei problemi importanti, occorre inventarsi una nuova soluzione di approccio.

Pertanto, se c'è l'impegno da parte del Governo di lavorare in questa direzione, di fare una verifica di quante sono le situazioni e di cosa si può fare, noi da parte nostra siamo disponibili, nell'ambito delle Commissioni, a dare il nostro contributo e a questo punto possiamo anche ritirare l'iniziativa.

Presidente - La mozione di cui al punto 53 è ritirata con l'impegno di fare le valutazioni del caso.

Il Consiglio prende atto del ritiro.