Objet du Conseil n. 3118 du 10 janvier 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3118/XVI - Interrogazione: "Eventuale sottoposizione a tutela, quali beni culturali, di alcuni manufatti ferroviari presso le stazioni di Aosta e di Arvier".
Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori, siamo al punto n. 17 dell'ordine del giorno. Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - I Consiglieri chiedono se il complesso degli impianti ferroviari o parti di questi, costituito da una rimessa locomotiva, una piattaforma girevole, una colonna idraulica e una torre piezometrica presso la stazione di Aosta è sottoposto a tutela quali beni culturali del paesaggio. Ovviamente mi sono fatto fare una nota tecnica, quindi le rispondo ciò che mi hanno risposto gli uffici: al momento i beni indicati non sono assoggettati ad alcun vincolo architettonico di tutela specifico e non rientrano tra i beni classificati dal piano regolatore comunale della città di Aosta. Inoltre l'intera area occupata dalla stazione ferroviaria non ricade in un ambito di tutela paesaggistico archeologica, a esclusione di una minima porzione posta a ovest dell'edificio principale, direzione Pré-Saint-Didier. Tuttavia occorre evidenziare che, qualora l'esecuzione dei medesimi risalga a oltre 70 anni fa e la loro proprietà rientri tra quelle di cui all'articolo 10 comma 1, Stato-Regioni-Enti pubblici territoriali, altri enti o istituti pubblici, trova applicazione il combinato disposto degli articoli 10, comma 5, e 12, comma 1, del decreto legislativo 42/2004, il cosiddetto "Codice dei beni culturali e del paesaggio", secondo il quale i beni mobili e immobili di cui all'articolo 10, comma 1, del decreto medesimo sono sottoposti a tutela fino a conclusione della procedura di verifica di interesse culturale di cui all'articolo 12, decreto legislativo 42/2004.
Seconda domanda: "se i manufatti di cui al punto precedente saranno interessati dai lavori che saranno svolti nell'area della stazione di Aosta". Dalla documentazione presentata emerge che gli interventi di elettrificazione non interessano la rimessa locomotiva, la colonna idraulica e la torre piezometrica. Per contro risulta esserci un'interferenza con la piattaforma girevole, di cui è prevista la demolizione per realizzare il piazzale e la maglia di terra della sottostazione elettrica di Aosta. Al momento gli uffici della Soprintendenza stanno verificando con il gestore ferroviario l'epoca di realizzazione della struttura, al fine di valutare la necessità di attivazione, come dicevamo prima, della procedura di verifica d'interesse culturale di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 42/2004. Nessuno dei manufatti indicati nell'interpellanza è invece interessato dai lavori di riqualificazione della stazione di Aosta, anch'essi gestiti da RFI S.p.A., e che riguardano soltanto il prolungamento del sottopasso ferroviario fino all'autostazione e la riqualificazione e adeguamento sismico del fabbricato di stazione, cosiddetto "Fabbricato viaggiatori".
Domanda 3: "qual è lo stato del locomotore denominato "Carro spartineve classificato VNX 806215", a suo tempo collocato presso la stazione di Arvier, e se questo sia sottoposto allo stesso modo a tutela quale bene culturale". In base a quanto la Regione ha potuto ricostruire, il carro spartineve indicato risulta essere stato realizzato nella prima metà degli anni Cinquanta, esattamente nel 1953 - almeno questi sono i dati forniti - con un intervento di trasformazione di un ex locomotore. Da allora esso è stato utilizzato, in abbinamento con una motrice, per lo sgombero della neve della tratta ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier, fino al gennaio del 2010 quando, a seguito di un incidente, è stato dismesso e parcheggiato nei pressi della stazione di Arvier, dove è depositato ancora oggi. Sentiti per le vie brevi i gestori ferroviari, risulta che il mezzo non sia funzionante.
A seguito dell'interrogazione la Regione ha chiesto ulteriori informazioni ai gestori ferroviari che eventualmente potranno essere fornite agli interroganti non appena ricevute, non le abbiamo ancora ricevute visto anche il tempo breve.
In riferimento a una sua eventuale tutela, si segnala che i mezzi di trasporto sono disciplinati dal Codice dei beni culturali del paesaggio all'articolo 11, che si intitola: "Cose ad oggetto di specifiche disposizioni di tutela", il quale al comma 1, lettera g), tratta: "Mezzi di trasporti aventi più di 75 anni", disciplinandone l'uscita temporanea definitiva dal territorio della Repubblica.
Qualora sussistano i presupposti, resta ferma la facoltà da parte degli aventi diritto di avviare la richiesta di dichiarazione di interesse culturale di cui all'articolo 13 del medesimo decreto.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (RV) - Ringrazio l'Assessore per le risposte e per la disponibilità a fornirci poi ulteriori informazioni, ma io le chiederei però di fare un approfondimento ulteriore sulla prima domanda: dico questo perché, se ho capito bene, i manufatti che abbiamo citato non sarebbero soggetti a una specifica tutela, Noi però abbiamo un documento del 2017 che viene proprio dalla Sovrintendenza e che giustamente cita i riferimenti che, se non erro, lei ha citato, del combinato disposto articolo 10, comma 1, e articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, dove si dice, in riferimento a una richiesta specifica, allo stato attuale, e parliamo dell'agosto 2017: "Il complesso di impianti ferroviari, costituito da rimessa locomotiva, piattaforma girevole, colonna idraulica e torre piezometrica sita presso la stazione ferroviaria del Comune di Aosta, nonché anche locomotore - ma dividerei le due cose - sono soggetti sottoposti a tutela della Sovrintendenza". Magari se vuole dopo mettiamo insieme i dati e cerchiamo di comprendere.
Abbiamo presentato anche quest'iniziativa per sottolineare l'attenzione sulla piattaforma girevole non per una volontà di tornare a mezzi di locomozione che utilizzavano dei vettori energetici non performanti rispetto alle attuali normative, ma perché un utilizzo dell'asse ferroviario, anche di mezzi storici, che a volte accade, potrebbe essere più complesso perché la piattaforma girevole era proprio funzionale a quei locomotori che sono monodirezionali, quindi banalmente quelli a vapore e, nel caso in cui venisse smontata la piattaforma girevole, potrebbe avere dei problemi. Su questo punto io vorrei accendere l'attenzione non solo della Sovrintendenza ma eventualmente anche della delega dei trasporti per parlare con il proprietario dell'asse ferroviario per comprendere l'eventuale successiva fruizione anche di locomotori storici per iniziative di carattere culturale rievocativo di una particolarità che c'era nella stazione di Aosta. Soprattutto anche per verificare se il dato, o comunque le informazioni che noi abbiamo, sono valide, però - ripeto - la missiva viene dalla Regione autonoma Valle d'Aosta, in particolare dalla Sovrintendenza.
Per quanto riguarda invece il carro spartineve VNX, prendiamo atto delle informazioni date, avevamo saputo anche noi che era lì confinato dopo un incidente che c'era stato, magari l'idea poteva essere quella, visto che spesso e volentieri si costruiscono monumenti a rotonde o comunque in aree di fruizione pubblica, potrebbe essere un'idea quella di non lasciarlo confinato nella stazione ma di un suo utilizzo più figurativo o comunque di ricordo e di patrimonio alla memoria di un'infrastruttura che sulla nostra Regione comunque c'è.