Objet du Conseil n. 3106 du 10 janvier 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3106/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Dichiarazioni del Sindaco di Aosta concernenti la prova di francese nei concorsi della Pubblica Amministrazione".
Bertin (Presidente) - Punto n. 8.01. Consigliere Manfrin, a lei la parola.
Manfrin (LEGA VDA) - Come gli organi d'informazione hanno riportato, il Sindaco di Aosta durante il dibattito del Consiglio comunale di Aosta ha preso una posizione piuttosto netta rispetto all'accertamento preliminare della conoscenza della lingua francese per poter partecipare ai concorsi della Pubblica Amministrazione in Valle d'Aosta. Nello specifico abbiamo potuto leggere le dichiarazioni che il Sindaco ha effettuato in aula che ha definito l'accertamento della lingua francese come una forma di protezionismo che oggi rischia di essere asfittica e di far implodere la nostra collettività invece di farla germinare e proliferare come meriterebbe.
Io poi ho letto anche le altre dichiarazioni relative a questo dibattito, dove il Sindaco parlava di strategie per contrastare il calo demografico aprendo all'immigrazione, dicendo: "Intanto facciamo venire qui delle persone, si insediano, magari si fidanzano, pure se sono soli, si costruiscono una famiglia e in più abbiamo del personale qualificato con un - e questo l'ho trovato eccezionale come termine - meticciamento e una mescolanza che ha sempre fatto bene all'umanità da quando l'umanità è su questa Terra".
Tutto quello che impedisce di risanare il calo demografico, il meticciamento, la mescolanza e tutte queste belle cose è l'accertamento preliminare della conoscenza della lingua francese. Proprio a questo proposito, siccome a effettuare queste dichiarazioni non è una persona qualunque ma è il Sindaco del capoluogo regionale, e c'è evidentemente una maggioranza quasi speculare che sostiene il Sindaco di Aosta in Comune oltre a quella regionale, le chiediamo se sia condiviso e se saranno messe in campo azioni per realizzare quanto prospettato dal sindaco Nuti.
Presidente - Risponde il Presidente della Regione.
Testolin (UV) - Par rapport à l'interpellation plus technique énumérée au point 25, cette question a un charactère purement politique, en ce sens, je constate que, au plus tard en décembre dernier, nous avons tous commémoré le 80ème anniversaire de la Charte de Chivasso en soulignant sa modernité et son actualité.
"L'esercizio delle funzioni politiche e amministrative locali, comunali e cantonali dovrà essere affidato a elementi originali del luogo o aventi ivi una residenza stabile in un determinato numero di anni che verrà fissato dalle assemblee locali". Ancora: "Per la loro posizione geografica di intermediari tra diverse culture, per il rispetto delle loro tradizioni e della loro personalità etnica e per i vantaggi derivanti dalla conoscenza di diverse lingue, nelle Valli alpine deve essere pienamente rispettata e garantita una particolare autonomia culturale linguistica".
Voyons brièvement ce qui a été dit en décembre. La combinaison de ces deux extraits de la Charte de Chivasso semble déjà suffisante pour préciser que le Gouvernement ou, du moins, la Présidence de la Région n'a pas partagé les déclarations du Maire d'Aoste qui représente son point de vue pourtant absolument légitime. Je tiens tout de même à souligner que le Maire d'Aoste, titulaire d'un doctorat en psychologie cognitive expérimental, à l'Université de Paris Nanterre a également occupé le poste de Dirigeant régional des politiques sociales entre 2008 et 2018 après avoir réussi l'épreuve de vérification de la maitrise du français. C'est pour dire qu'il n'est pas éloigné de ce parcours. À cet égard, dans une réalité où les langues sont considérées comme une richesse et synonyme d'ouverture sur le monde, je tiens à souligner comment même le récent Traité du Quirinal établit que les frontières terrestres franco-italiennes constituent un bassin de vie continue où les populations françaises-italiennes partagent un destin commun.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Io sono assolutamente soddisfatto della sua risposta e la ringrazio, ringrazio anche per aver fatto un po' un'analisi del percorso che il Sindaco, nelle vesti di dirigente regionale, ha fatto all'interno di quest'Amministrazione, sottolineando che ha dovuto sostenere la prova in francese, quindi a maggior ragione evidentemente le sue affermazioni si scontrano un po' e cozzano. Potremmo dire quindi al Sindaco che il meticciamento e la mescolanza che ha evocato sono rinviati a data da destinarsi e che probabilmente quelle dichiarazioni che ha effettuato in Consiglio comunale sono "voci dal sen fuggite", che di certo non hanno un sostegno politico e di questo la ringrazio.