Objet du Conseil n. 2927 du 10 novembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2927/XVI - Approvazione del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) per il triennio 2024-2026.
Bertin (Presidente) - Abbiamo finito l'esame degli ordini del giorno. Possiamo ora passare al documento all'esame del DEFR, vi sono diversi emendamenti, iniziamo dall'emendamento n. 1 di PCP, a pagina 94. La parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Sì, con questo emendamento chiediamo di inserire una frase riferita al Corpo forestale valdostano e al Corpo valdostano dei vigili del fuoco per prendersi l'impegno di portare a compimento l'equiparazione del sistema previdenziale, di cui ormai parliamo dall'inizio della legislatura, e forse anche da quella precedente, visto che negli altri DEFR, comunque, c'era, visto che sarebbe un ulteriore impegno, noi chiediamo di inserire questa frase.
Presidente - Qualcuno intende intervenire? Non vedo richieste di intervento. Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 31
Votanti: 13
Favorevoli: 13
Astenuti: 18 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Emendamento n. 2 di PCP, pagina 94. La parola alla consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Abbiamo già spiegato nella discussione generale e poi anche nel dibattito che ne ha fatto seguito la posizione sul capoverso che c'è a pagina 94 del DEFR e che riguarda il Tunnel del Monte Bianco.
L'emendamento chiede di sopprimere una parte, il settimo capoverso, e di sostituirlo con un altro, quindi di togliere: "così come l'improrogabile valutazione in merito a un potenziamento dell'infrastruttura del Tunnel del Monte Bianco, con la seria presa in carico della realizzazione di una seconda canna, nell'ambito di un continuo dialogo politico-istituzionale col Governo italiano e di un essenziale confronto attraverso i canali diplomatici", da sostituire con il seguente: "per quanto riguarda il Tunnel del Monte Bianco, si evidenzia che fra il 1999 e il 2012 il Consiglio regionale ha approvato sei atti, quattro risoluzioni e due mozioni, a larga maggioranza e talvolta anche all'unanimità, che esprimevano una linea chiara e costante riassumibile in tre punti: no al raddoppio del tunnel, riduzione del traffico di tir rispetto alla situazione precedente al 1999, necessità di trasferire sui corridoi ferroviari il trasporto merci attraverso le Alpi. È necessario proseguire sulla linea che era stata tracciata e mettere in atto le azioni opportune, anche in collaborazione con i Comuni del versante francese interessati dalla presenza del tunnel, per ridurre progressivamente il traffico pesante che attraversa le Valli del Monte Bianco, fonte costante di pericolo, di congestione e di inquinamento".
L'emendamento riassume la posizione che abbiamo nei confronti di questa parte del DEFR e tiene conto di tutto un percorso che il Consiglio ha fatto e che in qualche modo con questa formulazione è totalmente vanificato.
Presidente - Ci sono interventi? La parola al consigliere Restano.
Restano (GM) - Voglio solo dichiarare il mio voto contrario a questa proposta, sono sempre stato favorevole al raddoppio della canna e manterrò il mio intendimento.
Presidente - La parola al consigliere Marquis.
Marquis (FI) - Annuncio anch'io, a nome del gruppo di Forza Italia, il voto contrario perché riteniamo che sia indispensabile procedere al raddoppio del Tunnel del Monte Bianco e quindi non possiamo per niente condividere questa proposta.
Presidente - La parola alla consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Dichiarazione di voto ovviamente per ribadire il voto favorevole e anche per sottolineare che in tutto quello che si può leggere nei documenti che a livello europeo parlano di mobilità... c'è una chiara indicazione a ridurre il più possibile la mobilità su gomma e andare in un'altra direzione. Quello che viene proposto nel DEFR non va in quella direzione, sta parlando di seconda canna e non si definisce meglio nessun'altra opzione.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 11
Favorevoli: 2
Contrari: 9
Astenuti: 22 (Aggravi, Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lucianaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Planaz, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Emendamento n. 3 di PCP, pagina 95. Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Sì, questo emendamento prende in considerazione un tema che abbiamo ampiamente dibattuto all'interno del Consiglio regionale: quello della creazione del nuovo ente strumentale previsto a pagina 95.
Quello che noi chiediamo è che le valutazioni vengano fatte con le organizzazioni sindacali e che tale percorso non possa non considerare innanzitutto la modalità di passaggio del personale, a differenza di quello che aveva evidenziato in replica a una nostra interpellanza dello scorso Consiglio il Presidente della Regione, che invece lo metteva a posteriori, quindi per noi come prima cosa ci deve essere quel punto da affrontare.
Presidente - La parola al consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Solo per confermare la nostra intenzione e volontà di approfondire il tema del futuro della Società di servizi in Commissione, dove sarà opportuno farlo, però su questo emendamento ci asterremo, spiegherò perché: in Commissione abbiamo chiesto uno specifico approfondimento anche per iscritto alle organizzazioni sindacali, non abbiamo ancora ricevuto tutte le risposte, una prima risposta che è arrivata, sinceramente, va ancora analizzata in maniera approfondita, quindi ci asterremo soltanto su questo punto, ma non sulla volontà di fare luce e di capire che cosa ne sarà del futuro di questo asset regionale.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 8
Favorevoli: 8
Astenuti: 25 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lucianaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Planaz, Restano, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Emendamento n. 4 di PCP, pagina 95. La parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Questo emendamento invece va a esplicitare la posizione rispetto alla questione dell'autonomia differenziata; immagino che i colleghi di fronte a me non possano essere d'accordo, ma immagino anche che i colleghi accanto a me non possano che essere d'accordo invece con questa formulazione, perché non è altro che l'espressione di quello che ha rappresentato anche la segretaria Schlein nelle sue dichiarazioni (ognuno lo dice in modo diverso, è un po' come Bertschy, mi sembra di capire).
Sotto questo punto di vista, l'autonomia differenziata è un progetto che vuole dividere ulteriormente il Paese aumentandone le disuguaglianze, questo sostiene la Segretaria del Partito Democratico, posizione che noi condividiamo e che riteniamo vada messa in un documento che comunque è un documento che non deve limitarsi a guardare la nostra Regione, ma che naturalmente si riferisce anche a un contesto più ampio visto che poi su tante altre cose aspettiamo Roma.
Sotto questo punto di vista, chiediamo di aggiungere che tutte le riforme siano relazionate anche ai Consiglieri regionali per quello che riguarda la Commissione Paritetica e si aggiunge una parte dove si evidenzia che la definizione di documenti comuni con le altre Regioni e Province autonome dovrà essere preventivamente condivisa con le Commissioni consiliari competenti e successivamente con il Consiglio regionale e che si auspica l'abbandono o comunque una profonda revisione del progetto di autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario.
Presidente - La parola al consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Sì, per annunciare quale sarà il nostro voto su questo emendamento: ci troviamo d'accordo sul primo punto dell'indicazione, ovvero quello che documenti eventualmente comuni o comunque forme di riforma o proposta è bene che vengano anche condivisi, ma soprattutto per dare una forza a questi documenti e anche magari un contributo ulteriore che può essere dato.
Ci asterremo sull'emendamento nel complesso perché il gruppo del Rassemblement Valdôtain è a favore di qualsiasi tentativo o comunque azione, riforma che possa accrescere l'autonomia e l'autodeterminazione dei territori che sia a livello italiano o anche al di là dei confini. Forse con il nostro voto di astensione daremo anche la possibilità, e prendo spunto dall'auspicio della collega Guichardaz, ai colleghi che sono seduti a voi vicini di poter votare con voi questo emendamento e quindi la maggioranza poi non dovrebbe cadere, perché immagino che non verrà votato l'emendamento e quindi il PD potrà dimostrare la propria reale natura politica senza nessun problema rispetto agli attuali equilibri in Consiglio regionale.
Presidente - La parola al consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Toglierò ulteriori castagne dal fuoco, ovviamente, a questa maggioranza; se c'è qualcuno che ha intenzione di votare a favore di questa iniziativa, quindi schierandosi in maniera netta contro l'autonomia differenziata, lo potrà fare, perché tutto il gruppo della Lega Valle d'Aosta non soltanto si asterrà, ma voterà contro questo emendamento, perché è profondamente convinto della riforma che la Lega a livello nazionale sta portando a livello parlamentare, proprio per dare autonomia a tutti i territori che da sempre la richiedono, quindi abbiamo promosso dei referendum in moltissime regioni, in Veneto e in Lombardia, e abbiamo fatto delle richieste per via ordinaria in altre Regioni. Siamo profondamente convinti della scelta dell'autonomia differenziata, che porterà anche dei benefici alla Valle d'Aosta, se sapremo sfruttare l'occasione.
Quello che però è stato detto, lo condivido, ovviamente: se il documento si fosse fermato alla prima impegnativa, chiamiamolo così, quindi alla prima modifica, ovvero la definizione dei documenti comuni con altre Regioni e Province autonome dovrebbe essere preventivamente condivisa con le Commissioni consiliari competenti e successivamente con il Consiglio regionale, questo avrebbe trovato il nostro accoglimento. È di tutta evidenza che abbandonare o revisionare profondamente un progetto di autonomia di cui si parla da tempo, però di cui non si sono mai visti i frutti per noi è assolutamente inaccettabile.
Voteremo con convinzione contro e daremo la possibilità anche agli amici del Partito Democratico di dirsi, se vogliono, contro l'autonomia differenziata... ai colleghi, chiedo scusa, ha ragione... colleghi del Partito Democratico o qualsiasi altra forza essi rappresentino al loro interno pulviscolare.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 8
Favorevoli: 2
Contrari: 6
Astenuti: 25 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lucianaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Planaz, Restano, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Emendamento n. 5 di PCP, pagina 113. Consigliera Minelli, a lei la parola.
Minelli (PCP) - L'emendamento n. 5 è un emendamento soppressivo delle prime tre righe del primo capoverso che nel DEFR si trova a pagina 113 e cioè l'utilizzo dell'idrogeno nel trasporto pubblico locale. Nel DEFR c'è scritto: "Proseguiranno inoltre le attività per l'introduzione del vettore idrogeno nel settore della mobilità e fornire quindi in futuro una valida alternativa all'impiego dei combustibili fossili nel trasporto pubblico locale e nel trasporto pesante e commerciale". Noi abbiamo già parlato in questi tre giorni della posizione che abbiamo sulla questione dell'idrogeno, una posizione che è stata da più parti definita ideologica, di utilizzo di steccati ecc. Non c'è nessun ideologismo; abbiamo detto che cosa pensiamo, riteniamo che l'idrogeno sia un importantissimo vettore, che però nell'ambito del trasporto pubblico locale, comunque dei trasporti terrestri in senso lato - e la posizione che abbiamo è comunque corroborata da una serie di osservazioni scientifiche -, non riteniamo che sia una soluzione.
Ci tengo a puntualizzare una cosa che è stata detta, in particolare dal collega Restano, che aveva proposto una legge con uno studio sull'applicazione dell'idrogeno per la ferrovia principalmente; lo stesso collega Restano ha detto a un certo punto che quello è stato un "mezzo studio", la sua definizione è stata "un mezzo studio sull'idrogeno". Allora, io ricordo che quello studio che è stato fatto, perché discendeva dalla richiesta di una legge che noi non abbiamo condiviso... però è uno studio che c'è stato e di cui comunque non se n'è mai discusso, non è mai arrivato nella Commissione, non se n'è mai parlato. Mi chiedo a questo punto che cosa facciamo degli studi a fare, anche perché io avevo all'epoca contestato il fatto che si facesse una legge per chiedere uno studio, non ho cambiato idea. Ma ho visto lo studio, l'ho letto, è uno studio che mi sembra andare nella direzione che in qualche modo avevamo anticipato.
Ricordo anche un'altra cosa, su quella legge stamattina o ieri - adesso non mi ricordo più perché sto perdendo la cognizione del tempo -, però il collega Restano aveva detto: "probabilmente quello studio è così, il risultato di quello studio è così, anche perché voi avete ancora potuto incidere in qualche maniera sull'attribuzione alla società che lo ha fatto", non so che cosa significasse. La legge che il collega Restano ha presentato immediatamente dopo la notizia dell'elettrificazione sulla ferrovia è stata approvata il 7 di luglio, quando notoriamente né io, né la collega Guichardaz avevamo più alcuna possibilità di incidere in maniera significativa sulle decisioni della maggioranza, ed è una legge, tra l'altro, che è stata votata con voto segreto, ricordo; ha avuto 27 sì, 7 no e un'astensione. In ogni caso lo studio che ne è scaturito, che credo prima o poi dovremo esaminare, non so in che occasione, non so come... però se si fa una legge, si approva una legge che chiede uno studio e poi quello studio resta nei cassetti e non viene mai discusso, io mi chiedo che senso abbia, ma me lo chiedo veramente! E poi sugli studi che sono fermi... ne sono stati citati in questi giorni, lo studio Deloitte che è lì, lo diceva il collega Aggravi prima, da tanti mesi che non si ricordava nemmeno più quanti, perché ne sono passati veramente molti, stessa cosa per lo studio sul collegamento intervallivo.
Come dicevo, non c'è aprioristicamente una posizione contraria all'utilizzo del vettore idrogeno, ma non nel trasporto pubblico/locale e nel trasporto terrestre. L'emendamento quindi è soppressivo di quella parte del DEFR.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Restano, ne ha facoltà.
Restano (GM) - Solamente per puntualizzare che il punto 1bis va a significare dei principi politici: la Regione riconosce l'idrogeno come sistema di accumulo, motore energetico e combustibile alternativo alle fonti fossili. Questa è un'importante affermazione, le leggi magari indicano anche degli studi, questa è un'affermazione politica e la Regione deve dare seguito a quanto votato con quella legge, questo è quello che noi chiediamo.
Come credo fermamente nelle potenzialità delle risorse idriche valdostane e nel vettore idrogeno e ritengo che, a fronte di un articolo che riguarda le decisioni della Germania, ve ne sono almeno 100 che dicono cose diverse, vale la pena di approfondire.
Non ho l'ardire di indicare la direzione, ma penso che sia nostro compito e dovere dare seguito agli approfondimenti richiesti, non voteremo questo emendamento.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 15
Favorevoli: 2
Contrari: 13
Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Emendamento n. 6 di PCP, pagina 113. La parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Con questo emendamento, alla formulazione molto generica rispetto all'aeroporto si va a modificare e inserire, comunque, una parte che esclude del tutto lo sviluppo del volo commerciale. Immagino che il presidente Bertin, di cui possiamo trovare "N" iniziative rispetto a questa posizione, naturalmente possa condividere questa formulazione, ma lo capiremo dal voto in aula.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 2
Favorevoli: 2
Astenuti: 32 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Distort, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Lucianaz, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Perron, Planaz, Restano, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Emendamento n. 7 di PCP, pagina 139. La parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - In questo emendamento sopprimiamo una parte che, come dicevo prima, mi crea delle forti turbe, che è quella di continuare a citare Roma come faro anche dove abbiamo competenza legislativa primaria. Sotto questo punto di vista, l'emendamento toglie la questione di aspettare la riforma romana, quando sull'istruzione tecnico-professionale abbiamo la competenza primaria e quindi andiamo a sopprimere quella parte.
Presidente - La parola al consigliere Perron.
Perron (LEGA VDA) - Condividiamo la ratio dell'emendamento, però ci asteniamo perché non condividiamo l'idea di fare uno studio.
Faccio un attimo una parentesi: sulla scuola ne abbiamo parlato in questi giorni e il tema è tutt'altro che risibile, abbiamo visto che i dati nell'ultimo rilevamento statistico evidenziano particolari criticità negli istituti tecnici; le non ammissioni sono più elevate rispetto a quelle nazionali, abbiamo un dato vicino al 30% negli istituti tecnici e supera il 40% negli istituti professionali e IFP, notizie di stampa che abbiamo visto tutti. Sempre dalla stampa, la dichiarazione della Sovrintendente agli studi, secondo la quale gli elementi che portano a dispersione esplicita sono anche i tassi di bocciatura, influiscono anche dal punto di vista dell'autostima dello studente e incidono sulla scelta di continuare in modo regolare il percorso di studi. Abbiamo certamente su questo tema dei problemi.
Notoriamente vado a guardarmi anche i documenti vecchi per passione, deformazione forse, o vizio e quindi sono andato a guardarmi sulla questione riforme istituti tecnico-professionali il DEFR 2021/2023, che citava: "mettere mano all'istruzione tecnico-professionale, su cui la Regione ha competenza primaria, e al rapporto tra scuola e lavoro. Si intende, infine, proporre una legge regionale in materia di istruzione e formazione professionale al fine di rivedere i percorsi", eccetera, taglio un po' per fare un po' più in fretta.
DEFR 2022/2024: "affrontare la questione della dispersione e l'abbandono scolastico, mettere mano all'istruzione tecnico-professionale, su cui la Regione ha competenza primaria, eccetera, si intende proporre una legge regionale".
DEFR 2023/2025: "vi sono poi altri temi prioritari, quali la necessità di mettere mano all'istruzione tecnico-professionale". La legge stavolta non l'ho più trovata.
Arriviamo a quello di oggi, DEFR 2024/2026: "si resta in attesa della nuova riforma dell'istituzione tecnico-professionale", scompare la frase: "su cui abbiamo competenza primaria - immagino per una sorta di vergogna in questo caso lo si nasconde, aggiungiamo noi, visto l'articolo 2, comma 1, punto r) dello Statuto speciale, lo si trova anche molto rapidamente... - prima di procedere con un adeguamento a livello regionale, in accordo con il Dipartimento politico di lavoro e della formazione". Una gran bella retromarcia su un tema su cui invece dobbiamo dire la nostra. Noi, ad esempio, tempo fa, un po' più largo su questo, avevamo presentato una proposta di liceo scientifico-sportivo a cui si potevano anche abbinare dei professionali; non è stato fatto niente e adesso i problemi ce li abbiamo. Su questo ci asteniamo, ma perché, annuncio adesso, chiederemo formalmente l'avvio dei lavori in Commissione su questo tema partendo dalle audizioni degli Assessori coinvolti, perché chiaramente si è perso del tempo prezioso.
In questo caso, per onestà intellettuale, sgravo in parte l'assessore Guichardaz, che in effetti è arrivato per ultimo, ma in questo caso quelli che, diciamo, sono più sul banco degli imputati per questo sono, da una parte, l'assessore Caveri e l'assessore Bertschy, che hanno - specie l'assessore Caveri, con consumata abilità di politico - usato lo stratagemma del palla lunga e pedalare; questo l'ha fatto anche, ad esempio, sulla questione della regionalizzazione della scuola. Non se n'è più parlato, è una vecchia tattica, però, assessore Caveri, non ha funzionato e adesso dovremo andare a vedere questo tema con una certa urgenza, perché mancano due anni e, a questo punto, dobbiamo andare a guardare questo delicato tema e su cui noi possiamo fare tantissimo, perché abbiamo, ripeto, competenza primaria.
Presidente - La parola alla consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Sì, ho ascoltato con interesse il collega Perron, mi spiace che non voteranno questo emendamento, che in effetti parla di uno studio. Io credo anche che nel momento in cui si debba mettere mano a una riforma di questo tipo, che non è una riforma di poco conto, sia anche necessario avere degli studi che siano in qualche modo organici, perché costruire la riforma dell'istruzione professionale è sicuramente qualcosa di impegnativo e di non semplice.
Come ha giustamente ricordato lei, nel primo DEFR, il DEFR che ci ha visti in maggioranza, riguardo a quella questione della riforma, era proprio prevista una legge, ma perché è necessario fare una legge, in quella direzione bisognava andare. Ricordo anche che non solo abbiamo competenze primarie in questo ambito, ma abbiamo davanti agli occhi delle situazioni che sono assolutamente urgenti e in qualche modo anche paradossali. Abbiamo, ed è stato ricordato in questi giorni anche, l'IPRA, oggi è École hôteliere che è stata definita un'eccellenza, eccetera, ed è una scuola che ha un numero sostanzialmente chiuso.
Abbiamo affrontato, proprio perché ne aveva parlato lei, il tema... e ricordo che lei aveva parlato di liceo sportivo, io avevo fatto un discorso diverso, avevo parlato di istruzione professionale, di tipo sportivo, ma proprio perché pensavo all'importanza di andare nella direzione di ridare forza, ridare importanza, ridare dignità anche all'istruzione professionale e tecnica. In Valle d'Aosta nell'ambito sportivo avrebbe anche un senso, a mio avviso, più che nel liceo, ma questo proprio per il discorso di andare a privilegiare in questo momento un certo tipo di percorso. Come ha fatto giustamente rilevare lei, man mano che si è passati da un anno all'altro, da un DEFR all'altro, si è andati in diminutio e adesso non si parla più né della legge e nemmeno dei riferimenti, ovviamente, alla nostra competenza. La ritengo una cosa anche triste per una Regione che invece in questo senso dovrebbe spendersi molto di più.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 2
Favorevoli: 6
Astenuti: 28 (Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Distort, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Perron, Restano, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Emendamento n. 8 di PCP a pagina 156. La parola alla consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - In questi giorni, tra le tante cose che abbiamo affrontato, c'è stato anche il tema dei rifiuti, ognuno di noi si è espresso su questa questione, abbiamo parlato dei rifiuti urbani, si è parlato di discariche. L'emendamento interviene su un settore preciso perché nel DEFR se ne parla e anche se a qualcuno può sembrare assolutamente non essenziale, noi riteniamo invece che questo sia un tema fondamentale: quello del recupero dell'umido, perché se qualcuno si è un po' occupato di piano rifiuti o comunque, se non del piano, ma perlomeno della tematica, sa benissimo che la questione del recupero dell'umido nella nostra Regione, ma più in generale per quello che riguarda il trattamento dei rifiuti, è assolutamente essenziale.
Nel DEFR c'è scritto che, pur essendo stata messa in graduatoria, non è stata finanziata la proposta - ci riferiamo ai finanziamenti con PNRR - per un impianto per il recupero dell'umido; "...in assenza di tale finanziamento non esistono al momento le condizioni economiche per la realizzazione di tale impianto". Non ce l'hanno accettato nel PNRR, e allora non si fa...!
Per molte altre cose noi sappiamo che se non si trovano delle risorse in una direzione, si cerca di reperirle in un'altra, perché se l'argomento e se il tema è una questione che ha una sua importanza, benché l'Assessore stia brontolando che non ce l'ha..., va affrontato questo tema.
Noi proponiamo di sostituire questa frase, ma ovviamente lo proponiamo perché questo è il Documento di economia programmatica e finanziaria, che precede il bilancio, anche se sta diventando un po' una farsa questo precedere il bilancio... ma bisognerebbe qui e come Consiglio, perché questo è il ruolo del Consiglio, dare delle linee programmatiche, alcune possono essere condivise da tutti, altre meno, però questo è il ruolo che dovrebbe avere il Consiglio nel momento dell'elaborazione del DEFR.
Quello che noi chiediamo è di sostituire questo capoverso con il seguente: "Non essendo stata finanziata con i fondi PNRR, la proposta di realizzazione di un impianto per il recupero dell'umido verrà finanziata con i fondi regionali individuati nel bilancio di previsione 2024/2026".
Prima si è discusso di un ordine del giorno che chiedeva anche di poter avere un'interlocuzione sia con il CPEL, le Unités, con i gestori della discarica di Brissogne - mi sembra che era un ordine del giorno del collega Aggravi - per capire il sistema delle tariffe, eccetera; guardate che la questione dell'umido non è assolutamente ininfluente nella determinazione delle tariffe!
Assessore, se per lei 10 minuti per discutere di questa cosa sono troppi, io la invito a chiedere al presidente Bertin di accorciare i tempi della discussione...
(intervento dell'assessore Caveri, fuori microfono)
...lei continua... no, io il buon senso ce l'ho, è lei che è senza buon senso, perché se stiamo parlando di un argomento come questo e lei lo ritiene assolutamente inadeguato, non à la une, ha un problema...!
(nuovo intervento dell'assessore Caveri, fuori microfono)
...ascolti, allora, abbiamo un problema di Regolamento, lo dovremo affrontare? Qua abbiamo un Regolamento che ci concede 10 minuti per l'illustrazione, abbia pazienza, e la stessa cosa può essere fatta per chi deve intervenire. Che lei abbia voglia di andare a casa è comprensibile, credo che sia una voglia che abbiamo tutti, però stiamo discutendo un argomento che voi avete già sviscerato, lo conoscete benissimo il vostro DEFR, noi abbiamo lavorato su questa cosa, che vi piaccia o che non vi piaccia, lasciate che le persone facciano il loro lavoro e voi fate il vostro!
Presidente - Tra l'altro, segnalo che per l'illustrazione degli emendamenti ci sono solo 5 minuti, non 10. Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 8
Favorevoli: 8
Astenuti: 26 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lucianaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Restano, Planaz, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Emendamento n. 1 del Gruppo Misto, pagina 161. Ha chiesto la parola il consigliere Restano, ne ha facoltà.
Restano (GM) - Ho ascoltato con attenzione quanto detto dall'assessore Marzi a riguardo della norma sull'invecchiamento attivo, riassumendo ha detto: "siamo favorevoli, siamo disponibili, la faremo, la faremo insieme, ci confronteremo". Credo che questo emendamento al punto 1.7 del documento che stiamo analizzando, Assessorato sanità salute e politiche sociali, pagina 161, non potrà che essere accettato, sennò si contraddice. In pratica, chiediamo di andare ad aggiungere: "anche attraverso la predisposizione di un'apposita norma sull'invecchiamento attivo"...
(intervento dell'assessore Marzi, fuori microfono)
...Assessore, lei perde credibilità.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 15
Favorevoli: 15
Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Si è prenotato il consigliere Restano per mozione d'ordine.
Restano (GM) - Mi sono accorto solo adesso, magari i colleghi se ne sono accorti prima di me, che lunedì c'è scadenza termini, ma noi in realtà abbiamo due riunioni durante la mattinata, chiederei di...
(interventi di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...se è alle 13,00 come facciamo? Mi è venuto il dubbio adesso.
Presidente - Consigliere Restano... per favore un po' di silenzio... mi fa piacere che dopo tre giorni di lavoro lei abbia fatto questa scoperta, però resta il fatto che ha due giorni, sabato e domenica, aggiuntivi per potersi concentrare sulle interpellanze e restano convocate le Commissioni, anche perché l'argomento è della Capigruppo, non è argomento di Consiglio.
Emendamento n. 9 di PCP. La parola alla consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Grazie anche per aver aspettato il silenzio e per aver ricordato che i tempi per l'illustrazione degli emendamenti non sono di 10 ma di 5 minuti e finora nessuno ha sforato da quei tempi.
Faccio anche rilevare che nel momento in cui abbiamo illustrato 14 ordini del giorno ci abbiamo comunque messo meno tempo anche del collega Aggravi e del suo gruppo, che hanno illustrato 15 ordini del giorno in tre ore e mezzo, noi siamo riusciti a stare nelle tre ore, quindi abbiamo lavorato tutti abbastanza bene, stando nei tempi per quello che richiedono gli ordini del giorno perché così è previsto dalla normativa, si possono fare ordini del giorno, si possono discutere...
(interventi di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...no, dico, siamo stati nei tempi, voi ci avete messo un po' di più, ne avevate uno in più, noi ci abbiamo messo un po' di meno ma abbiamo usato i tempi che erano necessari...
(interventi di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...l'emendamento n. 9 è un emendamento che riguarda pagina 192 dove ci sono due righe al quarto capoverso che recitano: "con riferimento agli obiettivi strategici CVA è tenuta a proseguire l'attuazione degli indirizzi strategici già definiti dal DEFR 2023/2025". Noi chiediamo di sopprimere queste due frasi, ci sono varie motivazioni, la prima è che - l'ho già illustrato in discussione generale, non sto a ridirlo - noi crediamo che ci sia una motivazione precisa per cui non sono stati messi gli indirizzi strategici, ma comunque questa frase non può funzionare perché ci sono, nel DEFR passato, degli obiettivi che sono stati raggiunti, quindi non ha neanche senso dirlo.
Noi chiediamo comunque di sostituire questo capoverso e questa frase introducendo sei obiettivi strategici che leggo e che sono: il mantenimento e l'incremento dei livelli di occupazione e di produzione aziendale nel territorio regionale; la garanzia di dedicare priorità nell'allocazione del budget di investimenti alle opere di manutenzione degli impianti nel territorio regionale, nonché alla prevenzione del degrado ambientale in conseguenza del cambiamento climatico; sostegno all'azione della Regione per la definizione di una normativa nell'utilizzo delle acque pubbliche a scopo idroelettrico che preveda l'individuazione di specifiche e particolari procedure per la riassegnazione delle concessioni per grandi derivazioni, per le società interamente pubbliche, e abbiamo anche fatto riferimento a questa questione parlando dell'ordine del giorno sulla norma di attuazione; ammodernamento della rete di distribuzione elettrica regionale; attenzione al territorio valdostano e alla sua transizione energetica attraverso investimenti per lo sviluppo del fotovoltaico in Valle d'Aosta, utilizzando estesamente tetti, tettoie e altre coperture, impegnandosi a sostegno del progetto di sviluppo delle comunità di energia rinnovabile, investendo nelle infrastrutture per la mobilità elettrica; infine, collaborazione con l'Amministrazione regionale nell'individuazione di nuovi percorsi formativi per la creazione di figure professionali richieste dal mercato.
Crediamo che gli indirizzi strategici vadano indicati per tutte le società controllate dalla Regione, ricordavo prima che su 12 11 hanno gli indirizzi, una sola no e quindi riteniamo che questi vadano definiti e dichiarati.
Presidente - Altri interventi? Non ne vedo, metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 2
Favorevoli: 2
Astenuti: 32 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Distort, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Lucianaz, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Perron, Planaz, Restano, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Emendamento n. 10 di PCP, pagina 194. Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - L'emendamento è soppressivo della formulazione che viene proposta a pagina 194; ne abbiamo già discusso, ne ho parlato nell'intervento in discussione generale. A nostro avviso, questa frase implica un'autorizzazione ad avviare la progettazione dell'opera, infatti il primo livello di progettazione previsto dal nuovo Codice degli appalti è proprio quello che è indicato nella frase della fattibilità tecnico-economica; è un'impostazione del tutto diversa da quella che era la base degli altri DEFR, non è coerente con quanto è stato affermato negli anni passati; oltretutto suona anche come una sconfessione di quella centralità del Consiglio che è stata più volte richiamata e poi ignora totalmente lo studio propedeutico che non è mai stato preso in esame dalla Commissione, se si esclude quella prima e unica illustrazione sommaria e parziale da parte delle due società Monterosa e Cervino avvenuta 7 mesi fa.
Dopo quella audizione c'è stato il vuoto fino a questa frase, che ovviamente noi non possiamo assolutamente accettare. È sconcertante poi che si sia passati dalla formulazione del DEFR 2021, in particolare della sua parte finale, che ho già letto, alla frase che viene proposta a pagina 194. Noi proponiamo di stralciare questa parte.
Presidente - Ci sono interventi? Non vedo richieste, metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 2
Favorevoli: 2
Astenuti: 32 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Distort, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Lucianaz, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Perron, Planaz, Restano, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Emendamento n. 1 di Rassemblement Valdôtain, pagina 194. Si è prenotato il consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Presidente, per annunciare il ritiro dell'emendamento, approfondiremo la questione in Commissione.
Presidente - Ci sono dichiarazioni di voto? Metto in votazione l'atto. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 21
Favorevoli: 19
Contrari: 2
Astenuti: 13 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Restano)
Il Consiglio approva.