Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2897 du 26 octobre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2897/XVI - Interpellanza: "Scelta relativa alla costituzione di una nuova Azienda pubblica per i servizi alla persona a seguito del tavolo tecnico politico per la gestione del personale della Società dei Servizi SpA".

Bertin (Presidente) - Punto n. 31. Si è prenotata la consigliera Erika Guichardaz, ha facoltà di intervenire.

Guichardaz E. (PCP) - Nello scorso Consiglio, già il consigliere Restano aveva posto un'interpellanza su questo nuovo ente che la Regione intende creare per assorbire tutto il personale relativo ai servizi alla persona, che in questo momento è all'interno della Società dei Servizi.

Il consigliere Restano si era preoccupato, giustamente, della parte dei dipendenti regionali che svolgono quel servizio; io invece chiedo - rispetto alla parte dei dipendenti della Società dei Servizi - alcune delucidazioni, perché, proprio a seguito di quell'interpellanza, tante persone hanno scritto.

Abbiamo avuto anche delle consultazioni all'interno dell'analisi del DEFR (Documento di Economia e Finanza Regionale) rispetto a questa tematica, quindi sia con la Società dei Servizi, sia con i sindacati; sembrerebbe una cosa pensata all'interno del tavolo, ma di questo vorremmo capire meglio sia le valutazioni effettuate nel tavolo rispetto alla costituzione della nuova azienda, sia se si sono già pensate le modalità e le misure per garantire comunque il reimpiego dei lavoratori attualmente in servizio e, in particolare, le modalità di accesso a questo nuovo ente strumentale che si vuole mettere in piedi.

Presidente - Per la risposta, il Presidente della Regione ha facoltà di parola.

Testolin (UV) - Il tema è ricorrente e all'interno di quest'Aula lo abbiamo già affrontato un paio di volte, ma, prima di dare lettura puntuale alle due domande, vorrei fare un piccolo résumé delle puntate precedenti. Nel tempo è stata sollecitata un'attenzione particolare - negli scorsi anni, non parliamo di settimane o di mesi -, nei confronti della situazione della Società dei Servizi e dei servizi alla persona offerti dalla stessa che, chiaramente, sono vincolati da una serie di situazioni che ben conosciamo e non stiamo a ripercorrere.

All'interno di questo percorso, si è costituito, già con la scorsa Presidenza, un tavolo di confronto che ha avviato una serie di interlocuzioni che hanno portato innanzitutto ad identificare le problematiche risolvibili nel medio o breve periodo e alle quali si è cercato di dare una risposta a partire già da quest'anno. Tutto ciò andando ad ampliare le possibilità offerte al personale impiegato all'interno della Società dei servizi per allungare i periodi di lavoro per quanto riguarda le situazioni che impattano con la scuola (quindi, partendo dal primo di settembre e non dal 15 di settembre e arrivando a fine giugno piuttosto che al 15 di giugno con la chiusura delle lezioni).

Si tratta di tutta una serie di situazioni che possono essere non a gratis ma con un impegno finanziario anche importante che è stato già più volte rimarcato e che sarà oggetto anche di attenzione all'interno del nuovo bilancio di previsione; ci sono altre situazioni che sono state ipotizzate e condivise in un tavolo all'interno del quale fanno parte i sindacati, la Società dei servizi e le strutture regionali competenti.

La scelta è stata quella di ripercorrere un'ipotesi di azienda che sia diversa da quella della Società dei servizi dove, innanzitutto, bisogna scrivere una norma che ne definisca i perimetri, l'inclusione di quali servizi che, come è già stato enunciato in altri contesti, andrà ad interessare prioritariamente i servizi offerti dalla Società dei Servizi in questo momento e che sono dedicati alle persone, quindi tutte le attività di sostegno all'interno della scuola, i CEA (Centro Educativi Assistenziali) e le assistenti sociali, andando a definire quelle che saranno le regole del gioco.

In questo momento forse è un po' prematuro entrare nel particolare: si sta ancora lavorando sull'allestimento di un percorso che dovrà effettivamente fare delle valutazioni in merito alla possibilità e alle modalità di passaggio del personale che attualmente è in capo alla Società dei servizi, per definire quali saranno le regole per il passaggio in quest'azienda e verificare se ci sia la possibilità, la necessità, la volontà e tutti gli altri passaggi che saranno propedeutici a prendere in considerazione anche lo spostamento in questo percorso delle residue potenzialità che sono ancora all'interno dell'Amministrazione regionale.

In questo momento non è definito questo percorso e si sta lavorando per portarlo a conclusione, di concerto con tutti gli attori che sono interessati.

La scelta politica è senz'altro quella di andare verso questa direzione, che ci permetterebbe una maggiore valorizzazione ed una maggiore equità tra le situazioni attuali e quelle che dovranno essere a regime (le situazioni dei dipendenti); dall'altra parte, ci consentirà anche di avere, con gli stessi soldi, l'efficientamento di un servizio e renderlo migliore, soprattutto per l'utenza. Questo penso sia uno dei principali obiettivi di chi mette in piedi un servizio a favore di situazioni che sono quelle più fragili, quelle più difficoltose e che devono essere attenzionate, non solo per l'attenzione al dipendente ma anche all'attenzione all'utente.

Questa è un po' la finalità. Penso di aver dato una lettura un po' più ampia delle due singole domande, ma il discorso per le vie brevi è proprio questo e si sta lavorando in questa direzione per raggiungerlo.

Presidente - Per la replica, consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Dalla sua risposta, forse, si evince anche che non è imminente questo passaggio, a differenza di quanto è stato, forse, rappresentato in alcune assemblee sindacali e in alcuni contesti che hanno, a quel punto, destato la preoccupazione dei dipendenti stessi.

È arrivata oltretutto una nota da parte di uno dei sindacati, dove viene evidenziato quanto rappresentato all'interno di quel tavolo, ossia il fatto che la propria approvazione ad un ente diverso era strettamente connessa e collegata alle modalità e ai criteri di accesso a quell'ente stesso, chiedendo, in qualche modo, di non avere dei concorsi ma solo dei processi selettivi e di non effettuare le prove della conoscenza della lingua del francese, se si era già all'interno della Società.

Evidentemente, dalla sua risposta invece capiamo che, sotto questo punto di vista, molto probabilmente di tutto questo non si è ancora parlato.