Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2889 du 26 octobre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2889/XVI - Interrogazione: "Strategie adottate per contrastare le occupazioni abusive di alloggi di edilizia residenziale pubblica".

Bertin (Presidente) - Punto n. 22. Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Alla data odierna non risultano occupazioni abusive di alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica. A differenza di altre realtà regionali, la Valle d'Aosta non rileva in maniera significativa il problema delle occupazioni abusive di alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica. Ad oggi, infatti, si contano agli atti due casi, entrambi risolti.

Nei mesi scorsi è stata riscontrata un'intrusione occasionale in un alloggio non assegnabile nel Comune di Châtillon (presumibilmente il caso a cui il collega fa riferimento nelle premesse) e, nel caso specifico, ARER (Azienda Regionale Edilizia Residenziale) è prontamente intervenuta per chiudere l'alloggio che già di suo non era assegnabile.

L'alloggio non risultava occupato al momento dell'intervento e, dopo un controllo, da quello che si poteva notare, non si sono rilevati nello stesso elementi che possano averne indicato un utilizzo a dimora abituale di qualcuno.

L'occupazione in questione è collegata ad una delicata situazione sanitaria di un componente di un nucleo familiare che vive nello stesso stabile. La situazione è in carico anche al Servizio sociale che la monitora attentamente.

Tenuto conto di quanto accaduto, il nucleo familiare in questione è stato convocato presso l'azienda ARER per la diffida ufficiale a seguito delle violazioni del regolamento che si potevano accertare e che erano state accertate.

Nell'occasione, il nucleo era tra l'altro accompagnato dall'assistente sociale di riferimento.

Per quanto attiene ai grattacieli del quartiere Cogne - ed è anche uno dei motivi per i quali in premessa dico non risultano utilizzi abusivi di case popolari - richiamati nelle premesse dell'interrogazione, gli stessi non sono già più ricompresi all'interno del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e pertanto i grattacieli non ricadono più nella gestione di ARER e la loro proprietà è oggi in capo al Comune di Aosta.

ARER, però, informalmente ha di fatto riportato le segnalazioni che vengono fatte dagli abitanti attorno ai grattacieli su eventuali utilizzi impropri di quelle che dovrebbero essere delle case non più utilizzabili e quindi chiuse, e noi anche, come Assessorato, abbiamo sentito il Comune di Aosta, al quale abbiamo chiesto una relazione. Il Comune di Aosta ci ha chiaramente detto, però, già in prima istanza, che è continuo il monitoraggio da parte della Polizia locale delle paratie e della recinzione che è stata posta attorno agli stabili. Tra l'altro, queste case ad oggi non risultano assolutamente più fornite di qualsiasi minima utenza, per cui non c'è più l'energia elettrica, l'acqua e il gas. Ci faranno sapere, a breve, se in questo momento a loro risultano occupazioni abusive di questi spazi sui quali stanno mantenendo un'alta attenzione.

Presidente - Replica il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - La ringrazio, Assessore, per la sua risposta; devo in parte contravvenire a quanto lei ha esposto in premessa, ovvero che non risultano casi di occupazione abusiva. Ho invece documentato in questo Consiglio, così come in altre sedi, puntuali occupazioni abusive di alcuni alloggi di edilizia residenziale pubblica, alcuni addirittura che qualcuno voleva risolvere mercanteggiando con le persone che avevano occupato abusivamente gli alloggi, ma questa ormai è storia.

Lei giustamente fa riferimento alla situazione attuale; io le ho segnalato un paio di situazioni: in una lei mi dice che è stato posto in essere un intervento anche con i Servizi sociali e quindi in parte mi dà ragione; io poi comprendo, per ragioni di Stato, che lei debba dire che non è così, ma, effettivamente, quell'alloggio che lei ha detto, e parliamo della situazione di Châtillon, è occupato abusivamente da una persona che ha un legame di parentela con un assegnatario presente all'interno dello stesso condominio, e purtroppo quest'occupazione è stata resa anche pericolosa dal fatto che i lavori di efficientamento energetico hanno rimosso i divisori fra balconi. Questa persona, oltre ad avere occupato e dormire saltuariamente in quest'alloggio, ha addirittura aggredito i vicini con lanci di acido muriatico, con aggressioni alle strutture, alle porte, alle finestre, con danneggiamenti e quant'altro.

Ora, che si dica che non c'è un'occupazione perché nel momento in cui si è andati non c'era la persona e non è stata trovata la persona in casa, è un po' limite.

Quello che però voglio prendere di positivo è quello che ha detto lei, Assessore, ovvero il fatto che si sia presa in carico la questione e che sia stata fatta una diffida formale da parte di ARER (Azienda Regionale Edilizia Residenziale) al nucleo che risiede regolarmente invece all'interno, in maniera che rimanga a testimonianza e soprattutto che serva da esempio per evidenziare che non si possono occupare gli alloggi, e soprattutto che, se ci sono problemi familiari, questi vanno risolti in famiglia e non vanno risolti molestando gli altri assegnatari dei condomini.

Per quanto riguarda invece i grattacieli, lei mi ha dato una notizia interessante, nel senso che i grattacieli erano divisi come proprietà, uno per quanto riguardava la proprietà direttamente del Comune di Aosta, l'altro per quanto riguardava invece la proprietà direttamente di ARER. Da quello che sapevo, c'è stato un aggiornamento rispetto alla presa in carico per lo smantellamento dei grattacieli, ma non ero a conoscenza del fatto che anche la proprietà, a quel punto, cambiava; infatti, io ero convinto che fosse semplicemente la presa in carico per quanto riguarda lo smantellamento.

Detto questo, il problema rimane, cioè il fatto che lei dica che se ne prende carico il Comune di Aosta mi preoccupa grandemente, vista la capacità del Comune di Aosta di riuscire a sbagliare qualsiasi cosa faccia. Questo è un problema grosso ed è una grossa criticità che lei solleva e quindi non mi fa dormire sonni tranquilli.

Queste presenze non fanno dormire sonni tranquilli neanche ai vicini di quei condomini che mi hanno invitato: sono andato in orari serali a verificare di persona e ci sono numerose luci che si vedono in quel grattacielo, proprio in orario serale, e questo significa che qualcuno va lì a dormire regolarmente e occupa diversi alloggi.

Le dirò di più: da quello che mi è stato riferito, pare che le utenze, soprattutto quelle che riguardano non tanto l'energia elettrica e il gas, ma l'acqua, pare non siano mai state chiuse. Le persone che hanno fatto il sopralluogo all'interno di quel grattacielo mi hanno riferito anche che le utenze relative all'acqua sono ancora aperte e quindi le persone che abitano vicino, giustamente, si chiedono - e me lo chiedo anch'io - chi paga quelle utenze.

Ancora: proprio il giorno prima dell'inizio del nostro Consiglio, lunedì, sono passato davanti ai grattacieli e ho visto un bel cartello con scritto: "Locali sottoposti a sequestro da parte dell'autorità giudiziaria"; il cartello è messo proprio sulla cancellata e sulla palizzata, il che significa che c'è stato un intervento di Polizia all'interno del grattacielo e evidenzia che le occupazioni ci sono state e che, addirittura, sono state commesse delle azioni all'interno di quella struttura che hanno interessato gli organi preposti al controllo di questi fenomeni.

Mi auguro che questo possa portare ad una "liberazione" dei grattacieli, ma la ringrazio per aver chiesto una relazione al Comune di Aosta; relazione che, mi auguro, vorrà condividere anche con il Consigliere che l'ha interrogata.