Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2866 du 25 octobre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2866/XVI - D.L. n. 122: "Disposizioni in materia di tutela delle acque dall'inquinamento. Modificazioni alla legge regionale 24 agosto 1982, n. 59 (Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento)".

Bertin (Presidente) - Punto n. 4.01 all'ordine del giorno. Il disegno di legge 122 è composto da cinque articoli. Ricordo che esaminiamo il nuovo testo predisposto dalla III Commissione consiliare e che è stato depositato un emendamento da parte dell'assessore Sapinet.

Relatore di questo disegno di legge è il consigliere Cretier, che si è prenotato e a cui passo la parola.

Cretier (FP-PD) - Il DL n. 122 viene presentato dalla Giunta regionale il 27 settembre 2023. La necessità di presentare il DL è dettata dalla motivazione di adeguare le norme in essere alle disposizioni dell'Unione europea (direttiva 60/2000) e al Codice dell'ambiente, onde evitare procedure di infrazione relative agli scarichi delle acque reflue.

Lo Stato italiano, con proprio decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, ha indicato le linee per l'azione comunitaria a livello regionale in materia di acque e del programma di tutela e uso delle acque e per adeguare la legge regionale 59/1982 ormai datata.

La III Commissione permanente ha predisposto un nuovo testo integrato da alcuni richiami ed emendamenti proposti in merito a tutti gli impianti con potenzialità maggiore o uguale ai 2 mila abitanti equivalenti (articolo 2) e non solo ai nuovi; in merito all'autorità competente (articolo 4) e in merito al rilascio delle autorizzazioni; al richiamo delle tabelle del decreto legislativo n. 152, fonte normativa (articolo 11) e non più alla legge regionale n. 59/1982.

Il testo del disegno di legge ha solo cinque articoli: l'articolo 1 definisce l'obiettivo e le finalità del disegno di legge volto a recepire le disposizioni del decreto legislativo 152 e adeguare la legge regionale n. 59/1982; l'articolo 2 prevede che gli scarichi degli impianti di depurazione con potenzialità maggiore o uguale a 2 mila abitanti equivalenti devono essere compresi nei limiti di accettabilità previsti dall'allegato 5 del decreto legislativo n. 152, mentre gli scarichi degli impianti di depurazione con potenzialità minore a 2 mila abitanti equivalenti devono essere compresi nei limiti di accettabilità fissati dalle tabelle D e E allegate alla legge; l'articolo 3, le disposizioni transitorie, in sede di prima applicazione, al fine di garantire l'adeguamento degli impianti già esistenti alla data di entrata in vigore della presente legge e garantire l'adempimento dell'ente del governo d'ambito EGA del servizio idrico integrato, diventa necessario aggiornare il programma degli interventi contenuti nel piano d'ambito, individuando gli interventi necessari sugli impianti o sulle infrastrutture connesse; l'articolo 4, la clausola di invarianza finanziaria, in quanto la norma non comporta oneri a carico del bilancio regionale; l'articolo 5, la dichiarazione di urgenza, ai sensi dell'articolo 31, comma 3, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.

La III Commissione si è espressa in modo favorevole a maggioranza sul disegno di legge, con l'astensione dei gruppi di minoranza, ma aggiungo con dichiarazioni e considerazioni costruttive e una disponibilità a valutare oggi in aula.

Infine il CPEL ha espresso il parere 45/2023 nella seduta del 29 settembre 2023; l'Assemblea del Consiglio permanente degli Enti locali ha espresso parere positivo ai sensi dell'articolo 65, lettera c), della legge regionale 7 dicembre 1998, sostenendo che, in relazione all'articolo 3, comma 2, del disegno di legge, ritiene troppo ravvicinato il termine del 31 dicembre 2023 entro il quale Consorzio BIM deve aggiornare il programma degli interventi contenuti nel piano d'ambito.

Permettetemi alcune considerazioni personali. Il disegno di legge n. 122 ha diversi obiettivi: il primo è un obbligo, quanto impellente, cioè l'adeguamento alle nuove disposizioni contenute nel decreto 152, quindi un adeguamento normativo e legislativo; il secondo rendere il processo autorizzativo maggiormente legato al comprensorio e alle sue peculiarità, valutando anche in modo significativo gli aspetti legati alla localizzazione dell'impianto e di alcuni periodi nel corso dell'anno; infatti, il valore di abitanti equivalenti è calcolato in riferimento alle specificità degli ambiti, al clima, alla concentrazione turistica, insomma, a una più giusta e mirata connotazione tecnica sia nella nuova costruzione che in situazioni di revamping possibili.

Permettetemi infine di ringraziare gli uffici e gli auditi in III Commissione, che ci hanno chiarito alcuni aspetti prettamente tecnici, ma solo attraverso le delibere attuative sarà possibile raggiungere gli obiettivi di governare quest'importante azione di gestione delle acque di depurazione e non andare incontro a procedure di infrazione.

Presidente - Con la relazione appena presentata, possiamo aprire la discussione generale sul disegno di legge 122. La discussione generale è aperta, chi vuole intervenire in discussione generale è pregato di prenotarsi. Consigliere Distort, a lei la parola.

Distort (LEGA VDA) - Sull'importanza del tema di tutela delle acque dall'inquinamento ovviamente nulla quaestio, nessun dubbio, nemmeno minimo sul fatto che una comunità debba interpellarsi sulla questione e che la funzione legislativa debba esercitarsi senza risparmiarsi, dando il meglio di sé stessa in termini di approfondimenti e adottando strumenti legislativi e normativi agili, capaci come tali di rispondere alle diverse esigenze, di stare al passo con i mutamenti climatici e con i progressi rapidi della tecnologia di settore.

Ribadisco poi che lo strumento legislativo che stiamo esaminando acquisisce la normativa nazionale, come ha ben precisato il collega Cretier nell'esposizione, normativa nazionale-europea, si astiene dall'entrare nei dettagli della codificazione normativa rinviando - e questo è l'elemento fondamentale che caratterizza la legge e che ne dimostra la forza, la debolezza, la condivisione o il sospetto - a successive deliberazioni della Giunta regionale i vari approfondimenti, che nell'unico e, permettetemi, frettoloso passaggio in Commissione sono emersi dal contributo di vari Consiglieri. Non mi "intesto" il contributo di ognuno, ognuno sarà libero di riproporlo; riassumo a titolo di elencazione, i principali. In Commissione ci si è chiesti quali sono gli intendimenti relativi al riuso delle acque reflue; ci si è chiesti come si intenda disciplinare lo stoccaggio delle acque bianche o delle acque grigie; ci si è chiesti come si intende disciplinare l'adattamento degli attuali impianti di depurazione alle pressioni di picco date dalla stagionalità turistica e di come si intendano garantire gli equilibri microbici all'interno delle vasche di depurazione. Ci sono state date alcune risposte tecniche ma una visione chiara e soprattutto una programmazione noi non l'abbiamo percepita. Ci si è chiesti cosa ne sarà degli impianti di depurazione esistenti, quali e quanti andranno rinnovati o costruiti da zero. Ci si è chiesti come si intendano disciplinare le fosse settiche, che, tra l'altro, costituiscono un virtuoso rilascio in loco della risorsa idrica appena prelevata.

Questi sono solo alcuni dei quesiti che sono emersi così, in diretta, immediatamente, a seguito dell'esposizione, della presentazione del disegno di legge in Commissione, quesiti che sono stati posti dall'Aula, dai Commissari. A ognuno di questi interrogativi le risposte hanno evidenziato che diversi temi andranno approfonditi in seguito e applicati attraverso l'attività di deliberazione della Giunta. Capiamo allora che questo dispositivo legislativo non è che è uno strumento duttile, versatile, ma la duttilità e la versatilità può confondersi anche con la genericità... recependo normative di rango superiore, affida alla successiva capacità della Giunta di deliberare. Introduco il termine "capacità" della Giunta di deliberare perché questo diventa l'elemento discriminante. La Giunta dovrà deliberare nel tempo i vari approfondimenti, le modificazioni, le integrazioni, i dettagli attuativi, cioè quegli elementi che faranno la differenza tra un buon atto legislativo, tra una buona attività amministrativa e un'attività amministrativa che non arriva o comunque non si attesta nell'auspicato bonum. La bontà o meno di questo progetto di legge ricade proprio su questa capacità della Giunta di essere all'altezza degli approfondimenti, delle scelte, delle misure applicative, ma questa dinamica, permettetemi colleghi, per chi è all'opposizione non è altro che una firma su di un assegno in bianco affidato alla Giunta, che noi, come forza di opposizione, chiaramente non controlliamo minimamente.

Come possiamo noi oggi, come forza politica di opposizione, quindi votare a favore di uno strumento legislativo di per sé neutro ma che può diventare buono o inadeguato in funzione di come opererà la Giunta? Alla luce di queste premesse, noi oggi non potremo esprimerci con voto a favore di questo disegno di legge perché costituirebbe quella firma sull'assegno in bianco come ho detto poco fa. Tutto questo senza ovviamente spirito di boicottaggio, né allontanandoci, o astraendoci dalla condivisione dei temi importanti di tutela delle acque dall'inquinamento, però, dal punto di vista formale, proprio per questi meccanismi precisati, proprio perché sarà la Giunta e l'attività della Giunta a esprimere la bontà o meno di quanto votiamo oggi, noi ci asterremo.

Auguriamo un buon lavoro alla Giunta e promettiamo sin d'ora che veglieremo sulla qualità del successivo lavoro di gestione, di prevenzione e soprattutto di programmazione, che, non comparendo nel disegno di legge, sarà il compito che, come Giunta, dovrete svolgere in seguito.

Presidente - Consigliera Minelli, a lei la parola.

Minelli (PCP) - Molto brevemente, non ho tante cose da aggiungere all'analisi che ha fatto il collega Distort e che in gran parte condividiamo. Sicuramente un disegno di legge che reca disposizioni in materia di tutela delle acque da inquinamento e che va a recepire la normativa statale (il decreto legislativo 152) è un disegno di legge che non può per principio non essere condiviso nelle linee generali. Le modifiche che sono state apportate, che sono di natura molto tecnica e su cui abbiamo avuto qualche delucidazione in Commissione ma che non ci hanno permesso di comprendere fino in fondo quella che sarà poi effettivamente la ratio delle stesse, perché, come è stato detto, tutto è demandato alle delibere attuative... in parte posso anche capirlo essendo una questione molto tecnica, però ci sono alcuni dubbi che sono rimasti. Riguardano, per esempio, l'articolo 2, comma 5, lettera b), laddove si parla di autorizzazione provvisoria e non si capisce bene la tempistica, ma soprattutto al comma 6, laddove si parla di "autorizzazione esistente allo scarico e rinnovabile in via provvisoria fino all'ultimazione delle opere". Non si stabilisce comunque una tempistica, quindi potrebbe essere un tempo molto lungo che forse verrà poi stabilito caso per caso, ma questo non lo sappiamo perché sarà attività di Giunta.

Per queste motivazioni e proprio anche perché le altre disposizioni che abbiamo visto, ad esempio, anche quella relativa al conteggio della popolazione, dovranno ancora essere effettuate... quindi anche il nostro sarà un voto di astensione.

Presidente - Siamo ancora in discussione generale del DL n. 122. Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (AV-VdA Unie) - Solo per una considerazione più di natura metodologica: abbiamo avuto modo in Commissione di audire l'Assessore e i suoi dirigenti su questo disegno di legge, che sì, è tecnico ma che, dall'altra parte, indubbiamente mette in evidenza - soprattutto nel suo interno - delle novità importanti, oltre a recepire le disposizioni nazionali.

A seguito anche dell'intervento del collega relatore Cretier, che penso abbia ben illustrato quali sono nella forma e nella sostanza le modifiche principali che troviamo proprio nel disegno di legge n. 122, accogliamo positivamente la disponibilità dell'Assessore in Commissione di condividere ogni informazione utile con la Commissione e soprattutto con i Consiglieri interessati a questo delicato tema, prima di approvare qualsiasi tipo di delibera di Giunta applicativa. Questo anche perché non aveva assolutamente senso inserire in legge tutta una serie di dettagli, fasi autorizzative e soprattutto modalità di approvazione, in modo che, prima che il Governo regionale approvi tutta una serie di delibere applicative in Giunta, ci sia la possibilità di confrontarsi in Commissione consiliare. Un agrément che le strutture dell'Assessorato danno alla III Commissione ma soprattutto a tutte le forze politiche e ai Consiglieri interessati a portare il proprio contributo e le proprie esperienze, soprattutto per chi conosce i punti di forza e i punti di debolezza, in modo da accompagnare l'atto, a questo punto più importante, che sarà indubbiamente la delibera di Giunta.

Ci tenevo a fare questo passaggio in Consiglio regionale perché la forma a questo punto diventa sostanza e quindi, se oggi questo disegno di legge sarà approvato come lo sarà, ci sarà la possibilità in III Commissione di entrare nel merito proprio delle delibere applicative.

Presidente - Altri desiderano intervenire in discussione generale? Se non vi sono altre prenotazioni, chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Ha chiesto la parola l'assessore Sapinet per la replica, ne ha facoltà.

Sapinet (UV) - Un disegno di legge, il 122, che ha la finalità di disciplinare le materie offerte dal decreto legislativo 152/2006, l'obiettivo è di renderle più aderenti alla realtà regionale.

Io ringrazio il collega Cretier per la completa illustrazione tecnica e quindi tornerò a sottolineare solo alcuni aspetti, così come ringrazio i colleghi che sono intervenuti.

Con la legge regionale del 30 maggio 2022, la n. 7, la nuova disciplina dell'organizzazione del servizio idrico integrato, abbiamo iniziato un percorso importante, un percorso di riorganizzazione del servizio idrico integrato a favore di una maggiore tutela della risorsa idrica, anche in considerazione degli effetti dei recenti cambiamenti climatici; un percorso che portiamo avanti su tre livelli: la riorganizzazione di norme e deliberazioni; il secondo, l'organizzazione operativa e, l'ultimo, gli interventi sul territorio.

Come indicato dall'articolo 1, la finalità è di riportare in coerenza la legge regionale con quanto disposto dal decreto legislativo del 3 aprile 2006, il 152, dalla direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque e dal programma di tutela e uso delle acque.

Di concerto con BIM, ARPA, USL e tutte le strutture che si occupano di acque, abbiamo cercato di intervenire nel modo non solo più efficace ma anche in modo progressivo: questo perché non solo sugli impianti esistenti, ma in relazione ai numerosi interventi in programma si possa agire nel tempo, mano a mano che il piano d'ambito del servizio idrico integrato espliciterà i suoi effetti. Va ricordato che dal 1° ottobre 2023 la gestione è passata a SEV.

Questa modifica di legge ha due finalità principali: la prima è quella di allineare la legge regionale al decreto legislativo citato, il 152/2006, Testo unico per l'ambiente, con un particolare riferimento alla disciplina degli impianti di depurazione con potenzialità maggiore o uguale ai 2 mila abitanti equivalenti - ringrazio il collega Cretier che ha illustrato nello specifico cosa questo significhi -, quindi soggetti al rispetto della normativa nazionale degli impianti con potenzialità minore a 2 mila abitanti equivalenti, che possono essere soggetti a normativa regionale; la seconda di disciplinare alcuni aspetti che il decreto legislativo prevede possano essere normati dalle Regioni al fine di rendere la stessa normativa più aderente al contesto territoriale, anche in relazione alle rispettive specificità. Al fine di rendere quindi la legge più snella ed evitare a breve ulteriori aggiornamenti normativi, viene demandata a una deliberazione della Giunta regionale la previsione dei dettagli; in particolare, per gli scarichi di reti fognarie provenienti da agglomerati a forte fluttuazione stagionale della popolazione, le fasi di autorizzazione provvisoria agli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue per il tempo necessario al loro avvio oppure, se già in esercizio, allo svolgimento di interventi sugli impianti e sulle infrastrutture a essi connesse, ovvero al potenziamento funzionale, alla ristrutturazione o alla dismissione, ai processi autorizzativi dei progetti per la realizzazione dei nuovi impianti di depurazione o per il mero adeguamento funzionale.

Come ha ricordato anche il presidente della III Commissione Chatrian, che ringrazio, così come tutta la Commissione per il proficuo confronto su questa tematica, ma anche sulle tante che ci vedono impegnati, questa è una deliberazione che andremo ad analizzare con il passaggio in Commissione e, se serviranno, ne faremo due, proprio per la volontà di prenderci il tempo necessario per approfondire tematiche che sicuramente sono tecniche, ma sono anche momenti che ci servono per crescere a livello di competenze.

Il confronto con Regioni, Ministero, Autorità del bacino del Po è continuo e già si sta lavorando su questa delibera che vedremo, anche sull'esperienza di quella che sarà l'applicazione su altre Regioni. Questo è stato anche il motivo di alcuni emendamenti tecnici che abbiamo portato in Commissione e che abbiamo ripreso nel nuovo testo.

Rimane, a seguito del parere del CELVA, un emendamento relativo alla data di adeguamento del piano degli interventi che si ritiene di poter accogliere; si ritiene tuttavia, rispetto al parere, di limitare il differimento al 31 dicembre 2024 al fine di anticipare gli eventuali lavori che si dovessero rendere necessari per garantire l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea. A tal fine si presenta il seguente emendamento n. 1: al comma 2 dell'articolo 3, le parole "31 dicembre 2023" sono sostituite dalle parole "31 dicembre 2024".

Termino ringraziando ancora i colleghi e le strutture che hanno partecipato alla redazione del testo sia per la parte tecnica, quindi il Dipartimento ambiente, Struttura operativa di tutela e qualità delle acque, ma anche il Dipartimento sanità, che è quella più normativa, poi il Dipartimento legislativo, aiuti di Stato, nonché BIM, ARPA e USL.

Presidente - Possiamo passare all'analisi del testo; ricordo che stiamo analizzando il nuovo testo della III Commissione consiliare. Possiamo passare all'articolo n. 1. Ci sono interventi su quest'articolo? Non vi sono interventi, quindi metto in votazione l'articolo n. 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 21

Favorevoli: 21

Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Restano, Sammaritani)

L'articolo n. 1 è approvato.

Passiamo all'articolo n. 2, lo metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Restano, Sammaritani)

L'articolo n. 2 è approvato.

All'articolo n. 3 vi è l'emendamento dell'assessore Sapinet, è già stato illustrato, posso darlo come illustrato? Metto in votazione l'emendamento dell'assessore Sapinet. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 21

Favorevoli: 21

Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Restano, Sammaritani)

L'emendamento è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 3. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Restano, Sammaritani)

L'articolo n. 3 è approvato.

Articolo 4. Stesso risultato. Articolo 5. Stesso risultato. Metto ora in votazione la legge nel suo insieme. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Restano, Sammaritani)

La legge è approvata.