Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2334 du 19 avril 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2334/XVI - Sostituzione di due componenti di parte regionale in seno alla Commissione paritetica di cui all'articolo 48bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta, introdotto dall'articolo 3 della legge costituzionale 23 settembre 1993, n. 2.

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto seguente: il n. 4.01. Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Solo per ricordare che, come previsto dall'articolo 48bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta, in seguito alla presentazione delle proprie dimissioni da parte del dottor Gianclaudio Bressa e del dott. Albert Lanièce, siamo oggi chiamati a ricostituire la parte regionale della Paritetica.

Mi permetto di intervenire prima della presentazione delle candidature da parte del Consiglio per ringraziare per il loro operato i due Senatori che ci hanno permesso nel tempo di essere attenti su quelle che sono state le iniziative presentate in Paritetica ed auspico che il prosieguo possa essere interpretato con lo stesso impegno e dedizione.

Presidente - Ci sono delle proposte? La parola al consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Crediamo che il ruolo della Commissione paritetica sia un ruolo molto importante e che sicuramente dobbiamo confrontarci con lo Stato per valorizzare le nostre specificità statuarie. In quest'ottica saremmo nella condizione di fare la seguente proposta: da un lato, chiedere la disponibilità al collega Augusto Rollandin, che ha avuto la possibilità di confrontarsi con gli organi dello Stato nel ruolo di Presidente della Regione e di Senatore della Repubblica, quindi conoscitore dei rapporti e conoscitore anche delle procedure e delle pratiche a livello romano; dall'altro, proporre, avendo avuto la disponibilità, il professor Marini Francesco Saverio, che è un profondo conoscitore delle materie giuridiche, in particolare delle particolarità e delle specificità del nostro Statuto.

Riteniamo quindi, come ha fatto il Presidente, di ringraziare i due membri della Commissione paritetica, che nel ruolo di Parlamentari nel passato hanno fatto da cerniera tra le Istituzioni regionali e le Istituzioni statali; riteniamo che con questa proposta ci siano tutte le condizioni per poter riavviare correttamente i lavori e fare un'azione proficua per la nostra comunità.

Presidente - Se non vi sono indicazioni contrarie, procediamo al voto dal banco... o in cabina? Consigliere Manfrin, a lei la parola.

Manfrin (LEGA VDA) - Prendiamo atto ovviamente delle candidature che arrivano dalla maggioranza ma, guardi, io non entrerò nel merito delle candidature o del loro valore o dell'esperienza, che è stata giustamente anche ricordata da parte del collega Marguerettaz rispetto, per esempio, al collega Rollandin, che è assolutamente innegabile, ha avuto un'assoluta esperienza negli organi parlamentari nazionali. Quello però su cui mi piacerebbe entrare nel merito è invece l'attuale composizione di questa maggioranza e di alcuni suoi componenti, perché vede, Presidente, io ricordai, in occasione del varo di questa nuova maggioranza, che due esponenti di questa maggioranza avevano criticato, e criticato aspramente, e non soltanto negli anni passati ma anche banalmente a ridosso o durante la campagna elettorale, la figura del collega Rollandin, e lo avevano fatto con complimenti sicuramente non teneri. Mi sarei aspettato, a fronte di questo ricordo, un momento nel quale i due interessati - e parlo del collega Bertin e del collega Padovani - si alzassero e ci dicessero: "sì, è vero, ho scritto un sacco di cose brutte su Augusto Rollandin e ne ho pensate, probabilmente le penso ancora, ma siccome mi piace stare qui, allora sapete che c'è? Mi va bene così". Credo che lo abbiano già dimostrato votando questa maggioranza. C'è un però: che con i propri beniamini, possono aver sostanzialmente detto: "guardate, sì è vero che ho votato questa maggioranza dove c'era anche Pour l'Autonomie e c'era anche Augusto Rollandin, che io ho tanto criticato, ma io ho votato per una maggioranza di Centro-Sinistra, quindi io sostanzialmente ho fatto quello che era il mio lavoro, quindi difendersi dai pericolosi fascisti, razzisti, omofobi e quant'altro". Oggi invece finalmente si procede con un voto sulla singola persona e quindi sarà facoltà dei due colleghi esprimersi sul valore della singola persona e chiarire finalmente una volta per tutte se ritengono giustamente il collega Augusto Rollandin una persona meritevole della loro fiducia. Finalmente lo potrete fare, colleghi, e se aveste un po' di coraggio, ma non lo avete, vi alzereste anche in piedi a difendere la vostra scelta e dire: "guardate, io scelgo di votare Augusto Rollandin perché mi rappresenta", ma voi non lo farete perché non ne avete il coraggio, né uno, né l'altro.

Allora è bene che io ricordi però quello che scrivevate, l'ho già detto una volta, repetita iuvant, ho riassunto soltanto le ultime cose, le più recenti, con il post, per esempio, che lei, presidente Bertin, il 7 agosto 2020 rivolgeva e si intitolava così: "abbiamo visto cose. Il partito di Augusto Rollandin & C. è certamente una sorpresa, si fa per dire, in negativo della prossima campagna elettorale - poi seguono una serie di complimenti non proprio onorevoli nei confronti del collega Rollandin che lei si appresta a votare - sancendo che la presentazione della sua lista è una di quelle cose che alla Valle d'Aosta si sarebbe potuta risparmiare" e conclude, parafrasando il celebre monologo del film di fantascienza "Blade Runner", sostenendo che anche noi avremmo potuto dire: "abbiamo visto cose che voi umani...". Presidente Bertin, tra poco le vedremo, tra poco ce lo dimostrerà e ci mostrerà la sua coerenza e potremmo dire anche noi: abbiamo visto cose, presidente Bertin, e soprattutto abbiamo visto coerenze nei comportamenti che voi umani neanche vi immaginate, e ci apprestiamo a farlo.

Vi è poi un altro bel post del collega Padovani che a un suo sostenitore che gli chiedeva: "posso chiederle quali alleanze farete dopo il voto o almeno con chi non le farete di certo?" diceva: "mai e poi mai con Forza Italia, Fratelli d'Italia e la Lega", e su questo possiamo ovviamente concordare. Il suo sostenitore le risponde: "avrei desiderato che la lista comprendesse l'UV e...", non leggo ovviamente quello che ha scritto il suo sostenitore... il nuovo movimento di Augusto Rollandin, "...grazie per la sua risposta, comunque apprezzo la sua linea politica in generale". Questo prima della campagna elettorale, oggi vedremo dopo questa giornata. Risponde lei, collega Padovani: "volevi che facessimo la lista con Rollandin? Comunque grazie per l'apprezzamento" e il suo sostenitore: "Andrea Padovani, è l'esatto contrario, che fosse nella lista del mai e poi mai". Risponde il collega Padovani: "guarda, io spero proprio che non entri in Consiglio" e il suo sostenitore diceva: "siamo in due". Perfetto, quindi oggi fortunatamente il collega Padovani potrà esprimere tutto il suo apprezzamento nel votare quella persona che si augurava non entrasse in Consiglio dicendo finalmente al suo sostenitore: "sai che c'è? Ho cambiato idea perché i miei valori sono negoziabili ma fino a un certo punto".

Io quindi vi ringrazio, ringrazio il collega Marguerettaz e tutta la maggioranza per aver proposto il collega Augusto Rollandin, che sarà una vera e propria pietra miliare per il futuro politico e la valutazione della coerenza di due persone all'interno di quest'aula, che da oggi non potranno dire: "io non l'ho fatto per... io avevo il progetto, il Centro-Sinistra, siamo contro quelli, abbiamo fatto da barriera". No, oggi voi scriverete un nome e cognome sulla scheda e la vostra coerenza verrà messa alla prova.

Presidente - La parola alla consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Io invece vorrei sottolineare due cose rispetto a queste nomine. Intanto le dimissioni dei due componenti della Paritetica arrivano lo stesso giorno: uno per impegni lavorativi e l'altro per motivi personali, lo stesso giorno e a seguito delle dimissioni del presidente Lavevaz. Io credo che questo sia un dubbio che può venire nella mente di molti che proprio lo stesso giorno due persone si accorgano di avere degli impegni lavorativi e dei problemi personali e che avvenga proprio subito dopo le dimissioni del Presidente. Forse dire che queste cariche siano delle cariche anche in qualche modo fiduciarie dell'attuale Presidente e della sua maggioranza aveva un senso diverso, poteva in qualche modo darci ragione anche di quanto è stato detto, cioè dell'ottimo lavoro svolto e di cui parleremo poi in una mia futura iniziativa proprio per comprendere qual è l'ottimo lavoro svolto, perché noi li abbiamo incontrati una volta all'interno della I Commissione consiliare, a seguito di un ordine del giorno, proprio presentato da Pour l'Autonomie, e di tutti quei dossier non abbiamo più avuto notizie, quindi, rispetto alle concessioni, rispetto ai vigili del fuoco, rispetto al Conservatorio e rispetto ad altre cose di cui parleremo con il presidente Testolin, non abbiamo più avuto notizie.

Quello che mi preme sottolineare è una valutazione politica, nel momento in cui giustamente la Commissione paritetica nazionale è espressione del Centro-Destra perché è attualmente al Governo, noi qui ci troviamo a votare una proposta che non ha più nulla di progressista, quindi vi chiedo per l'ennesima volta di non definirvi più progressisti, perché questa è l'ennesima dimostrazione che di progressista non c'è nulla, perché in una Commissione paritetica io mi sarei aspettata che una delle nomine fosse di area progressista, perché le persone che andranno in Commissione paritetica dovranno portare delle idee e in questo caso ribadisco che quelle idee non possono appartenere all'area progressista. Mi chiedo - e questo lo chiedo a livello politico - com'è possibile che proprio quella parte, che ha in sostanza carpito voti e di cui la coerenza anche il consigliere Manfrin ha sottolineato, possa in questo caso non aver proposto - e se lo ha fatto, ce lo dica - qualcuno di area progressista proprio in questa situazione particolare in cui ci ritroviamo.

Io non entrerò nel merito di quanto è stato detto rispetto al presidente Bertin e al consigliere Padovani, perché, secondo me, molti altri nel tempo hanno fatto apprezzamenti poco simpatici e dignitosi in quest'aula, quindi, rispetto a questo, c'è una coscienza personale e le persone, se hanno una coerenza e se hanno un minimo di coscienza, dovrebbero in qualche modo esprimerlo anche più tardi nel voto. Quello che vi chiedo è ancora una volta di smetterla di chiamarvi progressisti.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Forse la facoltà non me la darà dopo aver sentito il mio intervento, ma comunque la ringrazio lo stesso, e qui voglio ringraziare i colleghi Manfrin e Guichardaz perché nell'ascoltarli mi hanno riacceso un ricordo che penso debba essere riportato all'onore della cronaca di quest'aula.

Io penso che sui due candidati che sono stati proposti nulla quaestio sull'esperienza o sulla conoscenza della nostra Regione, delle nostre specificità e delle nostre necessità, perché, come spesso un po' tutti noi ricordiamo, nella Commissione paritetica sono sedimentati alcuni provvedimenti estremamente importanti. Io voglio citare, perché lo citerò poi anche nella relazione al DL 87, il discorso delle concessioni a scopo idroelettrico, e non solo.

Quello che è interessante è il fatto... e qui mi si è acceso il ricordo del 3 aprile 2019, sono andato a ricercare quello che dissi all'epoca quando il collega Rollandin - non ce ne voglia ma è lei oggi il protagonista di questa seduta - diede le dimissioni rispetto a delle vicende che tutti noi conosciamo, nell'intervento che avevo fatto all'epoca giustamente avevo voluto ricordare un aspetto importante che io penso tocchi prima o poi tutti in politica: che certe colpe, che siano effettive o date o assegnate, non sono soltanto di una persona, perché non si è mai da soli, soprattutto in democrazia, neanche in dittatura, figurarsi in democrazia! Mi sono ricordato ulteriormente le parole che all'epoca ebbe a utilizzare l'oggi presidente Bertin, che sinceramente io mi terrò nel "Libro dei ricordi" perché sono effettivamente evocative di un modo di ragionare e di fare politica. Voglio riportare il primo pezzo perché penso sia molto interessante, lei disse, Presidente: "non vorrei trasformare il dibattito su questo fatto grave in un'analisi del sistema politico valdostano, fatto già in altre occasioni. Il sistema di potere che ha governato questa Regione negli ultimi 30-40 anni ha prodotto degli effetti estremamente negativi e Augusto Rollandin era il principale protagonista di questo sistema di potere, che negli anni ha utilizzato delle risorse ampie, dovute a una particolare situazione di quegli anni, non per uno sviluppo sostenibile della nostra Regione di prospettiva ma creando un sistema di potere clientelare e di controllo capillare della società". Non vado oltre perché l'oltre è passato, perché lei ha detto anche delle altre cose che poi le vicende successive, se oggi siamo in questa situazione e se oggi tra i due candidati c'è anche il collega, sono andati in modo differente, ma voglio chiudere questo excursus storico sulla parte finale che lei ebbe nuovamente a dire: "siamo un sistema nel quale certamente Rollandin aveva un ruolo fondamentale", lo diceva lei: "io faccio fatica a vederlo come un agnello sacrificale, ma oggi l'argomento di questo Consiglio è un altro: è la sostituzione del Vicepresidente, soprattutto da qui alla sostituzione, in ragione del legge Severino, quale sarà il ruolo del consigliere Rollandin, che, a mio avviso, deve tenere in considerazione la condanna di primo grado..." e bla bla bla?

Vede, è interessante questo passaggio, perché io penso che, qualora eletto, il ruolo del consigliere Rollandin nella Paritetica, so quale sarà e penso che sarà importante, perché so cosa lui pensa e so quali sono le battaglie che ha portato avanti, ma mi chiedo da oggi in avanti, se i conti tornano, ma qual è il ruolo che lei rivestirà qua? E non sto parlando del ruolo di Presidente, ma del ruolo politico, perché quando era seduto dall'altra parte, caspita, sulle risorse, su quello che era un certo modo di fare politica, su certe facili accuse, su certi attacchi, e qui parlo soprattutto a livello personale perché conta quello che si dice e io sinceramente certe accuse facili, certi attacchi, certi modi di dire, certe cose date a intendere... perché se si vanno a rileggere comunque le dichiarazioni, parlo delle sue perché io ho iniziato a conoscere lei, il collega Padovani in quest'aula lo sto conoscendo adesso, lo conoscevo prima e mi bastava, figurarsi adesso in aula - mi perdoni la battuta, so che l'apprezza -, purtroppo non sono andato a cercare anche cose che lei ha detto, ma l'ha fatto il collega Manfrin e aspettiamo delle sue risposte che magari arriveranno poi con l'esito del voto.

Detto questo, io mi chiedo quale sarà il ruolo che lei rivestirà? Ma anche quello che rivestirà il collega Padovani... Mi chiedo anche, perché, vede, poi c'è un contrappasso nella vita, io mi ricordo, perché comunque ho un passato di cui vado estremamente fiero, battaglie feroci nei confronti di un soggetto e di un sistema che veniva condannato, ricordo delle lacerazioni di partiti che qualcuno oggi vorrebbe riunire facendo finta di quello che è successo, ma io mi chiedo uno su tutti: collega Chatrian, lei ha fatto di una parte del suo percorso politico la distruzione e l'attacco del sistema politico costruito dal collega Rollandin e posso dire che in parte io c'ero e mi ricordo le parole dette.

Poi è vero, sono andato a vedere, qualcuno l'ha anche già votato Vicepresidente del Consiglio e diciamo che in quella maggioranza noi non c'eravamo, perché è arrivata subito dopo un'altra maggioranza, di cui poi gli stessi facevano parte, perché poi si sa che lì il cuculo era molto sveglio, era da una parte ma sapeva già di andare dall'altra, ma io mi dico qual è il ruolo politico che lei oggi rivestirà in quest'aula e che lei oggi rivestirà nella réunion a fronte della sua storia politica nei confronti del suo vicino novello di banco? Qual è? E cito lei perché altri sono fuori e non ci sono qua, potrei anche citare il presidente Lavevaz, che comunque ha giocato in contrapposizione al collega Rollandin, però il presidente Lavevaz è estremamente stato - forse per il periodo di tempo più corto - molto più cauto nelle parole e nelle dichiarazioni, sono sistemi di agire che ognuno di noi ha. Mi chiedo: dopo questo voto, quale sarà il ruolo politico di certe persone, e mi limito a noi perché siamo qua, che oggi rivestiranno in quest'aula? Che ne sarà di quelle battaglie, di quelle scissioni, di quei manifesti, di quegli attacchi se poi dopo il suo voto sarà fondamentale a portare il vecchio nemico in uno degli organi più importanti della nostra autonomia? Perché qualcuno se l'è dimenticato ma la Commissione paritetica è una sorta di sacrario della nostra autonomia e del federalismo in generale, perché lì sta il principio di leale collaborazione con lo Stato e di rapporto federale con lo Stato, ma quale sarà il ruolo politico di queste persone che hanno costruito la loro fortuna dando addosso e combattendo una persona più che un sistema? Questa è la vera domanda e non so se avrò risposta, ma io penso, purtroppo, che la risposta sarà da ritrovare nel silenzio vergognoso di chi ha costruito la sua battaglia politica contro una persona che alla fine dei conti dovrà votare. Vergogna!

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - La nomina dei rappresentanti regionali nella Commissione paritetica, incaricata di elaborare i decreti legislativi di attuazione del nostro Statuto speciale, è un atto di grande rilevanza politica che va gestito, a nostro avviso, con trasparenza, puntando sulla competenza e l'affidabilità delle persone ed escludendo altri elementi, altre logiche. Non solo, trattandosi di un ruolo istituzionale, crediamo che bisognerebbe evitare un ragionamento di parte, fatto da una maggioranza, dovrebbe essere una scelta frutto di un coinvolgimento e di condivisione di tutto il Consiglio o almeno si dovrebbe fare un tentativo in quel senso, magari senza riuscirci, come è abbastanza prevedibile; ma un tentativo andrebbe fatto e ricordo che ne sono anche stati fatti in passato, di tentativi in questo senso, almeno che ho visto e ho vissuto. In questo caso la trasparenza e il coinvolgimento di tutti noi che siamo qua sono mancati, non ci sono stati; siamo venuti a conoscenza nelle scorse settimane, come è stato detto, delle dimissioni di due dei tre rappresentanti di parte regionale nella Paritetica, motivazioni che non sono sufficientemente chiare e non è nemmeno chiaro come si è arrivati alla proposta dei due nominativi. È stata una valutazione fatta all'interno della maggioranza, condivisa - o nemmeno del tutto - lì; perché non se n'è parlato, per esempio, nelle riunioni dei Capigruppo? Perché la minoranza consiliare non è stata minimamente coinvolta non solo nell'elaborazione della proposta ma neanche nelle informazioni che abbiamo appreso, credo tutti quanti, dagli organi di informazione. È quindi un metodo che non è condivisibile. Poi ci vengono proposti due nominativi, di cui uno sicuramente ha delle competenze giuridiche, in quanto conosciamo l'avvocato Marini, è da tempo consulente della Regione per le cause che sono da discutere a Roma. Ma io mi faccio una domanda, e non ho una risposta: è una sovrapposizione di ruoli opportuna questa? Quella di una persona che ha una consulenza per quello che riguarda le cause della Regione e poi è rappresentante della Regione in Paritetica?

Non lo so, ma è una domanda che credo che occorrerebbe porsi.

L'altro nome che ci viene proposto, il nome del collega Rollandin, non credo che abbia delle competenze giuridiche specifiche, ma sicuramente ha una lunga esperienza politica e anche per quanto mi riguarda - e l'ho detto in quest'aula più volte in occasioni specifiche - un'esperienza discutibile, che continuo a ritenere tale, discutibile ovviamente dal punto di vista politico.

Ci sono in Valle d'Aosta, però io credo, delle persone a cui si sarebbe potuto pensare e che avrebbero potuto dare delle garanzie per quello che riguarda il compito fondamentale della Commissione paritetica. Non sto nemmeno a fare dei nomi perché non ne ho chiesto previamente l'autorizzazione, ma io credo che le possibilità non manchino nella nostra Regione. Sia per quello che riguarda il metodo che è stato seguito, sia per le proposte che sono state fatte noi diciamo chiaramente che non possiamo condividere né l'uno, né l'altro e per questo motivo noi non parteciperemo a questa votazione, perché chi effettuerà, ratificherà queste nomine lo deve fare in maniera che sia chiara a tutti e sia manifesta.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Lavevaz, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Il mio sarà un breve intervento di natura un pochettino diversa, semplicemente voglio ringraziare anche a nome personale, oltre ai ringraziamenti che già hanno giustamente fatto sia il Presidente della Regione che il mio Capogruppo, i due membri dimissionari, l'ex senatore Albert Lanièce e Gianclaudio Bressa, con i quali ho collaborato per due anni in maniera fattiva, trovando in loro una disponibilità al confronto, all'analisi e all'approfondimento delle tematiche, tematiche peraltro molto complesse e articolate in maniera sempre molto proficua e sempre nella giusta logica, nella giusta attenzione di dare piena attuazione alle prerogative del nostro Statuto speciale.

Abbiamo portato avanti battaglie, argomenti molto articolati che, ancorché non abbiano visto una chiusura dello schema di norma di attuazione, sono comunque sostanzialmente stati risolti: penso alla questione dell'equiparazione del trattamento previdenziale dei vigili del fuoco e dei forestali, piuttosto che le questioni legate all'annosa questione delle grandi concessioni, piuttosto che alle tematiche relative agli insegnanti del Conservatorio e altre questioni legate alle minoranze linguistiche dei sindacati. Un lavoro proficuo quindi per il quale ringrazio di cuore loro due che hanno dato le dimissioni, come ringrazio la professoressa Randazzo e anche la parte statale con la quale c'è stata altrettanto collaborazione, in particolare il presidente Occhiena, così come la dottoressa Rini e il dottor Silvestri. Dall'altro faccio i miei auguri alla nuova Commissione paritetica che inizierà i lavori, è già stato detto, la proposta è stata legata a un percorso di esperienza amministrativa e politica da un lato, dall'altro legata a un curriculum e a una collaborazione proficua con l'Amministrazione regionale, che ha portato, anche da quel punto di vista a degli importanti risultati. Io credo che il ruolo delle Commissioni paritetiche, come è stato detto ed è stato ricordato, sia sempre stato molto importante ovviamente a difesa della nostra autonomia, del nostro Statuto speciale. Il ruolo delle Commissioni paritetiche in questo futuro prossimo sarà particolarmente complesso, anche per il fatto che finalmente, se così possiamo dire - almeno io la penso così -, dopo più di vent'anni la riforma del Titolo V della Costituzione è stata tirata fuori dalla naftalina, un percorso è iniziato, sarà un percorso articolato e complesso che non so se vedrà la sua conclusione in maniera positiva, io ripeto lo spero, ma questo percorso deve essere, in particolare per le speciali, e l'abbiamo visto nel periodo breve in cui sono rimasto Presidente dopo la presentazione della bozza di riforma Calderoli, l'attenzione che le speciali hanno su questo aspetto ovviamente è molto alta, perché il rischio è che le sacrosante prerogative e garanzie statutarie a livello più alto, a livello costituzionale che i nostri Statuti hanno, il rischio è che questi diventino dei traini, dei rimorchi pesanti da portare rispetto alle ordinarie che hanno un percorso di riforma più rapido e più semplice dal punto di vista dei passaggi amministrativi. Tutti gli organismi amministrativi, politici della Regione, compresa la Commissione paritetica, quindi avranno nei prossimi anni un ruolo molto importante in difesa del nostro Statuto speciale di autonomia rispetto a questa riforma che è in atto e che, ripeto, spero in qualche modo vada in porto.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (PA) - J'ai écouté ce qui s'est passé à mon égard pendant cette période, comme une personne pas présente ici. Je crois, j'espère de pouvoir être à même par rapport aux requêtes qui ont été présentées. Je regrette qu'il y ait des personnes double face qui, selon du moment, on est le meilleur ou on est le pire. Je regrette cela car autrement j'aurais des thèmes à vous représenter. J'espère surtout d'avoir la possibilité de résoudre une série de problèmes qui, comme il a été dit, sont là et c'est nécessaire d'arriver à avoir une réponse positive dans le plus bref délai. Pour le restant, j'espère d'être à même avec votre participation (incompréhensible) des résultats qui sont dans l'attente de vous tous.

Presidente - Se non vi sono altri interventi... la parola al consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo per chiedere il voto in cabina.

Presidente - Voto in cabina. La parola al consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Non per dire valutazioni di natura politica ma semplicemente per riprendere un po' le cose che abbiamo fatto nel passato. La collega Minelli ci ha posto dei dubbi che probabilmente la assillano, allora era semplicemente per dire che per una serie innumerevole di anni il professor Adolfo Angeletti ha fatto parte della Commissione paritetica e nel contempo ci ha assistito legalmente in diversi contenziosi che abbiamo avuto, anzi, era proprio la sua competenza e la sua conoscenza specifica che ci ha permesso di risolvere dei problemi molto importanti. Dopodiché immaginare che ex Presidenti facciano parte della Commissione paritetica, anche lì è sicuramente un aspetto che ha sempre contraddistinto le nostre scelte, il professor Louvin ha fatto parte della Commissione paritetica dal 2006 al 2008, nel 2014 ha fatto il Presidente della Commissione paritetica, e mi perdoneranno, non voglio andare in soccorso a nessuno ma, nel momento in cui si vota un rappresentante della Commissione paritetica, si mette un po' da parte la querelle dal punto di vista politico, così come l'attuale assessore Caveri ha fatto parte della Commissione paritetica dopo essere stato Presidente della Regione. Semplicemente ai fini della rappresentazione di chi ci ascolta. Grazie per la disponibilità.

Presidente - Procediamo alla votazione. Chiedo al Segretario Jordan di procedere all'appello.

Appello nominale

VOTO PER SCHEDE IN CABINA:

Presidente - Invito i Consiglieri scrutatori a raggiungere il centro dell'aula per procedere allo scrutinio dei voti, consiglieri Malacrinò, Marguerettaz e Manfrin, oltre al segretario del Consiglio Jordan. Lo scrutinio è terminato.

Presenti: 33

Votanti: 33

Nulle: 1

Valide: 32

Bianche: 10

- Francesco Saverio Marini: 21

- Augusto Rollandin: 19

- Lucianaz Diego: 1

Vengono eletti i Signori Marini e Rollandin.

Presidente - Sono le ore 12:57, chiudiamo i lavori consiliari, che riprenderanno alle ore 15:00.

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La seduta termina alle ore 12:57.