Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2210 du 23 mars 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2210/XVI - Interrogazione: "Decisioni in ordine all'organizzazione della filiera produttiva del legno".

Bertin (Presidente) - Punto n. 34. Risponde l'assessore Carrel.

Carrel (PA) - Con quest'interrogazione andiamo a trattare un tema importantissimo, quello della gestione della foresta.

È un tema su cui anche nel DEFR 2023-2025 ci sono degli impegni biennali di circa 250 mila euro finanziati con dei fondi dello Stato, grazie all'attuazione della Strategia Forestale Nazionale, ai sensi del Decreto legislativo 34/2018.

Questa strategia può essere attuata e sarà attuata grazie alla selezione pubblica per selezionare un gestore qualificato, un soggetto qualificato, che vada a studiare la situazione della foresta in Valle d'Aosta e a integrare tutti i dati che abbiamo in questo momento sulla foresta valdostana.

Ieri sera eravamo, con i colleghi Planaz e Ganis, a Saint-Vincent a un convegno organizzato dal BIM e dal Comune di Saint-Vincent per ricordare l'importanza dell'acqua e della gestione idrica e ho chiuso il mio intervento andando a chiedere quali sono gli effetti della siccità sulla foresta valdostana, sulle foreste, e questo è uno dei temi.

Sicuramente questo soggetto esterno dovrà andare a valutare anche gli effetti della crisi idrica che stiamo subendo per cercare di dare delle soluzioni e di adattare quello che può essere il piano a queste esigenze.

Questo piano deve ovviamente andare nella direzione di sviluppare una filiera foresta-legno, una filiera su cui vi possono essere degli interventi importanti ma per cui è fondamentale ricordarsi che la foresta ha anche altre funzioni, quali per esempio alleviare il rischio idrogeologico, mitigare l'adattamento al cambiamento climatico.

Quindi vi sono una serie di questioni che vanno affrontate e che questo soggetto esterno qualificato potrà aiutarci a definire al meglio per poi poter discutere del futuro di questo importante settore.

Dall'altra parte ovviamente l'Assessorato continuerà, grazie anche ai finanziamenti previsti dal programma di sviluppo rurale, a valorizzare la foresta e a gestire il bene della foresta in Valle d'Aosta, andando ad effettuare degli interventi diretti, oppure degli interventi attraverso delle ditte esterne. Questo è stato oggetto di discussione proprio durante la III Commissione tenutasi questa settimana e sarà oggetto ulteriore di nuove riunioni della III Commissione.

In tutto questo non va scordato l'elemento della sorveglianza della foresta, che è effettuata dal Corpo forestale della Valle d'Aosta, un altro elemento fondamentale per tutelare quest'importante patrimonio che abbiamo, su cui sicuramente dobbiamo lavorare per capire quali sono le prospettive e cercare di garantire, in tutti i passaggi di questo studio, anche l'interazione e il confronto con tutti quelli che possono essere i portatori d'interesse di quest'importante filiera che può e dovrebbe svilupparsi nella nostra regione.

Presidente - Per replica, il consigliere Planaz.

Planaz (LEGA VDA) - Quest'iniziativa nasce dal programma regionale 23-25 della nuova Giunta dove il Governo regionale esprime quello che vuole fare nel periodo di Governo, così ho pensato di presentare un'iniziativa, ne avevo già presentate precedentemente con il collega Sapinet, ma io continuo a vedere un po' uno stand-by su quest'argomento.

Forse magari io ho una visione diversa dalla vostra quando si parla di filiera del legno o valorizzazione di questa e magari parliamo di cose un poco diverse.

Adesso andremo ad approvare il Piano di interventi dei cantieri forestali, e forse siamo già anche in ritardo su quest'approvazione, ma per mantenere il territorio vi è la necessità, come ha detto lei, della cura dei sentieri, dei boschi e quant'altro, e anche quest'ennesimo studio... perché prima si parlava sempre di tavoli tecnici, io spero che non sia solo cambiato il nome ma che si faccia un passo in più a cercare di capire quali siano le misure più efficaci per dar forza a un patrimonio che, secondo me, è tutto da valorizzare. Dobbiamo fare delle scelte: la tipologia di legna, dove sono situati, perché non possiamo negare la difficoltà di lavorare nel nostro territorio.

Sicuramente se vediamo delle regioni come il Piemonte o altre regioni di pianura che contribuiscono a produrre grandi quantità di legname, ma tutto meccanizzato, noi ci troveremo sempre o quasi sempre nella difficoltà di andare a fare degli interventi manuali, perché ci sono delle zone nella nostra regione che, se non s'interviene manualmente, restano abbandonate a se stesse e successivamente il rischio idrologico e tutte le cause che lei ha citato porteranno sicuramente molti svantaggi e ulteriori costi per la gestione del territorio.

Mi auguro che quest'ennesimo studio dia dei frutti per andare a valorizzare una filiera che può anche dare degli utili per reinvestire anche sul personale valdostano, per fargli fare delle giornate in più e quant'altro, perché non è scontato che, magari valorizzando tutto quello che abbiamo, non possiamo avere delle risorse in più che possiamo reinvestire nel territorio e dare di nuovo delle risposte al territorio, come ho visto adesso nel piano dei cantieri.

Ci sono molte richieste da tutti i Comuni per intervenire, tutti i Comuni hanno necessità d'intervenire sul territorio e tutti gli anni, se noi lavoriamo nell'ottica di dare un'ulteriore valorizzazione al nostro prodotto, avremo sicuramente delle risorse in più per investire.

Anche lei ha fatto un cenno alle aziende "Private", io qui noto molta differenza tra un'azienda privata e quella nostra regionale sulla gestione della filiera, tra quella privatistica e quella pubblica, e a volte vedo che molte di queste aziende fanno fatica, nel modo che conducono le loro aziende, a reperire il personale, forse anche per la diversità non tanto di retribuzione, ma delle modalità di conduzione delle aziende stesse e molte di queste a volte gettano la spugna, un po' perché forse sono condotte da persone che hanno già una certa età, bisognerebbe anche incentivare nuove aziende per intervenire sul territorio, sempre o anche quando abbiamo bisogno.