Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2203 du 23 mars 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2203/XVI - Interrogazione: "Accordi di riservatezza tra Casino de la Vallée Spa e il già direttore generale della società".

Bertin (Presidente) - Punto n. 27. Risponde il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - Approfitto per una brevissima replica che diversamente non potevo fare al collega Distort: è consolante il fatto che ci siano otto candidati per la prova, se non altro.

Invece per tornare a bomba - chiedo scusa al collega Aggravi - il collega Aggravi interroga il Presidente della Regione per conoscere: "Quale sia la motivazione per la quale il dottor Stefano Silvestri non è più direttore generale della Casino della Vallée Spa e se, nell'ambito della definizione del fine rapporto tra il già direttore generale e la nostra Casa da gioco, siano stati previsti o stipulati accordi di riservatezza e/o legati alla clientela, ovvero relativi al divieto di concorrenza".

Con riferimento al primo quesito, la società ha comunicato che la motivazione della cessazione dell'incarico è dovuta alla scadenza naturale del contratto di lavoro del dottor Silvestri, fissata per il 31 dicembre del 2022.

Mentre con riferimento al secondo quesito, la società ha comunicato preliminarmente, in via generale, che, in costanza di rapporto di lavoro, l'obbligo di riservatezza e di non concorrenza deriva direttamente dall'articolo 2015 del Codice civile, il quale dispone che il prestatore di lavoro non deve trattare affari per conto proprio o di terzi in concorrenza con l'imprenditore, né divulgare notizie attinenti all'organizzazione e ai metodi di produzione dell'impresa o farne uso in modo da poter recare a essa pregiudizio. Accordi ulteriori, rafforzativi delle previsioni di legge, possono essere stipulati con il lavoratore prevedendo a tal scopo un corrispettivo.

Con riguardo a un soggetto non più dipendente della società e non legato da altre forme di collaborazione, l'obbligo di riservatezza e di non concorrenza può discendere invece unicamente da uno specifico accordo oneroso.

Con specifico riferimento al caso di specie, la società ha evidenziato che non vi fosse concretamente alcuna oggettiva necessità e neppure alcun parziale rischio specifico di dover procedere in tal senso, tenendo sempre in conto che comunque un tale accordo avrebbe comportato oneri per la società stessa.

A ciò si deve aggiungere che la società ha rimarcato che non risultano - neanche per il passato - accordi di tale genere sottoscritti con professionisti di analogo livello direttivo.

In conclusione comunque la società specifica che la mancata sottoscrizione di un accordo del quale trattasi non comporta una totale mancanza di tutela, atteso che la stessa ben potrà - se del caso - agire secondo le previsioni dell'articolo 2043 del Codice civile il quale prevede che: "Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno, senza escludere ulteriori azioni di carattere penale.

Presidente - Consigliere Aggravi per la replica.

Aggravi (LEGA VDA) - Una battuta iniziale, nessun problema a rispondere al collega Distort, tanto di fatto, come lei avrà già capito, anche per una sua scelta, le mie iniziative sulla Casino della Vallée saranno notevoli e quindi avremo tutto il tempo di recuperare eventuali integrazioni di risposte da parte di altri.

Io ho ascoltato, e in parte mi aspettavo la citazione dei due articoli del Codice civile che, di solito, si citano in questi casi, così come anche si dice giustamente che qualsiasi tipo di accordo, chiamiamolo di non concorrenza, comunque ha natura onerosa.

Nella mia esperienza, molto modesta, devo dirle che anche soggetti non d'importanza dirigenziale, ma che magari hanno trattato business o situazioni un po' particolari, sono soggetti ad accordi che prevedono un certo tipo di riservatezza, soprattutto dal punto di vista di quelle che potrebbero essere conoscenze sensibili.

Sappiamo benissimo che l'asset principale, se vogliamo, di una Casa da gioco sono le conoscenze delle clientele, così come - faccio l'esempio di realtà che conosco - nell'ambito della consulenza aziendale ci sono appunto, come asset fondamentale che rimane in capo a chi se ne va, certi tipi di relazioni e soprattutto certi tipi di possibilità con le quali si può generare una perdita dall'altra parte.

Cosa sto dicendo con questo giro di parole? Io un ragionamento l'avrei fatto, soprattutto per una figura che è stata fondamentale nella gestione della Casa da gioco.

Per carità, il management ha fatto una valutazione, ha messo sul piatto il rischio di perdere eventualmente la clientela, e mi auguro che magari dei dipendenti importanti che seguono determinati ruoli magari non seguano l'amministratore, a questo punto delegato, ma sta nelle logiche del mercato; un po' di preoccupazione rimane soprattutto, ripeto, sul discorso della riservatezza.

È già capitato in un'altra mia iniziativa che parlava di accordi di pantouflage, nel senso che lì era diverso, c'erano dei dirigenti - e uso il plurale così parliamo di tutto e di niente - che se ne erano andati dall'Amministrazione e il giorno dopo erano diventati consulenti per soggetti privati che magari si erano già interfacciati con questo soggetto per l'ottenimento di autorizzazioni.

Io non so cosa sia giusto o cosa sia sbagliato, sinceramente per un direttore generale di un Casino, come fosse di un'altra partecipata notevolmente importante, un ragionamento su quello che riguarda la concorrenza o accordi di non concorrenza l'avrei fatto, e penso altrettanto che, se fossi stato io al suo posto e lei al mio posto, lei avrebbe chiesto la stessa cosa.

Vedremo che cosa succederà, sicuramente il Casino di Campione è una realtà concorrente e anche non poi così distante dal Casino della Vallée.

Io mi auguro comunque che la clientela continui ad apprezzare la nostra Casa da gioco e continui a venire qui per altre motivazioni, ma sappiamo come funziona il business del gioco.

Mi auguro veramente che appunto non ci sia poi una sorta di fuga o mini fuga da altre parti.

Poi un'ultima battuta: sappiamo che la lista dei clienti è qualcosa di estremamente importante e in parte è stato anche oggetto di cronache in passato, perché ricordiamo, è uno degli asset principali che hanno le Case da gioco. Tant'è, auguro buon lavoro al dottor Silvestri e lo ringrazio per il lavoro che ha fatto fino ad oggi alla Casa da gioco di Saint-Vincent.