Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2155 du 12 janvier 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2155/XVI - Interpellanza: "Razionalizzazione del servizio di trasporto pubblico notturno Aosta - Pont-Saint-Martin attraverso l'analisi dei dati di utilizzo delle singole corse".

Bertin (Presidente) - Punto numero 36. Illustra la consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Torniamo su di un tema che abbiamo già trattato a marzo 2022 e poi ancora a settembre scorso, e cioè il servizio di trasporto pubblico notturno gratuito Aosta - Pont-Saint-Martin - Aosta. Avevamo infatti chiesto in entrambe le occasioni che ci fosse una razionalizzazione di questo servizio, soprattutto a fronte dei dati che avevamo richiesto all'Assessorato ai Trasporti e che avevano evidenziato una situazione di utilizzo degli autobus articolata e disomogenea. A marzo avevamo quindi fatto riferimento alla necessità di approfondire le esigenze dell'utenza, oltre a quella di effettuare una valutazione complessiva del servizio, sperimentale dal 2019, quindi un tempo molto lungo, per renderlo eventualmente stabile ma con le opportune modifiche sia nell'articolazione delle corse e sia nella possibilità d'introdurre una tariffazione.

La risposta era stata perentoria: il servizio va bene, andiamo avanti così. Poco tempo dopo però avevamo appreso, guarda caso, che era stato lanciato un questionario online per sondare l'interesse dell'utenza e averne delle indicazioni utili, immaginiamo.

Il Presidente, a settembre, in risposta alla nostra seconda iniziativa ci aveva detto che erano pervenuti 1534 questionari con risposte, testuale: "totalmente positive".

Avevamo quindi appreso che il servizio è stato utilizzato prevalentemente da ragazzi nella fascia di età under 18, prevalentemente per svago, e in misura decisamente inferiore per lavoro, e che era stato rilevato un buon apprezzamento della frequenza delle corse, eccetera eccetera. Il Presidente allora nella risposta aveva concluso con questa espressione: "Una valutazione assolutamente positiva", ribadendo l'intenzione di mantenere la sperimentazione dopo oltre due anni di esperimento.

A fronte di queste informazioni abbiamo fatto un accesso agli atti al Dipartimento Trasporti e abbiamo acquisito i risultati del questionario. Ma i grafici da noi ottenuti -ho qui il fascicolo del 116 che ho fatto - sono relativi a 550 questionari compilati, che è un numero comunque di per sé già abbastanza importante, però lontano dai 1534 che erano stati annunciati, quindi c'è stato qualche problema, non lo so, però c'è qualche cosa che non ci torna nei dati.

Ma al di là dei numeri, elemento che può essere relativo, a settembre, Presidente, lei aveva fatto riferimento a un'analisi che era stata fatta di questi dati - ha detto che erano stati analizzati -, un'analisi che noi però, facendo l'accesso agli atti, non abbiamo ricevuto quindi non sappiamo né chi l'abbia fatta e soprattutto, che è la cosa più importante, quali aspetti siano stati presi in considerazione. In ogni caso, a un esame attento di questo questionario è balzato immediatamente agli occhi come sia mancata una domanda che riteniamo fondamentale per capire se chi ha compilato il questionario sia un utilizzatore diretto del servizio, sia un genitore di un ragazzo, oppure un cittadino qualsiasi interessato al trasporto pubblico; questo costituisce un problema metodologico non di poco conto per comprendere gli esiti del questionario stesso. E dalla lettura di quei commenti - li ho letti tutti, quelli che mi sono stati mandati - non trova pieno riscontro quello che lei aveva detto e cioè che le risposte siano state totalmente positive, e nemmeno che ci sia stata una valutazione assolutamente positiva. Certo, ci sono molti commenti in positivo, è vero.

Nel rispondere il 21 settembre scorso alla domanda sul proseguimento della sperimentazione, aveva affermato, Presidente, che l'intenzione del Governo era quella di dare carattere di - leggo- "strutturalità al servizio con l'avvento del nuovo sistema di bigliettazione unica" e che, a quel punto, il servizio sarebbe anche passato da gratuito a pagamento.

Ora, a noi non risulta essere partito il servizio di bigliettazione automatica, ma in ogni caso questa questione della bigliettazione, lo avevo già detto, è un problema relativo alla gestione del servizio, non ha nulla a che vedere con la scelta di mantenere il trasporto pubblico notturno oppure no. E infatti si è scelto di stabilizzarlo.

La Giunta con la Delibera 1545 del 30 novembre scorso ha deciso di stabilizzare il servizio e di approvare l'esercizio del trasporto pubblico Aosta - Pont-Saint-Martin notturno gratuito per il periodo primo gennaio '23 - 31 dicembre '23 per un totale di 363 giorni di esercizio comprensivi di sei corse al giorno, tre da Aosta alle 00:15, 02:15, 04:15, e altre tre da Pont-Saint-Martin alle 22:45, 00:45, 02:45, per un importo complessivo di oltre 289.000 euro. Successivamente il 9 dicembre è stato approvato un provvedimento dirigenziale, il 7878, con cui, correttamente, si impegna la somma per l'anno 2023. Quindi un servizio stabilizzato per tutto l'anno, con sei corse gratuite dal lunedì alla domenica, senza alcuna modifica rispetto al servizio sperimentato per tre anni, e senza tenere conto che i dati sull'utilizzo delle corse hanno chiaramente evidenziato, questo già prima, che per alcune di esse il numero di utenti è pari a zero, per altre è pari a poche unità e, in alcuni giorni della settimana, il servizio è pressoché inutilizzato. Comunque si è scelto così.

Poi però ecco il colpo di scena, il 29 dicembre esce un laconico comunicato in cui s'informava che il servizio sarebbe terminato il giorno successivo, il 30 dicembre, con un'aggiunta: "Nei prossimi mesi saranno analizzate le risultanze di questo periodo di sperimentazione" - quindi nei mesi successivi - "dal punto di vista della frequentazione, del gradimento, dell'efficacia e della sicurezza delle corse effettuate".

Io le assicuro che quando ho letto quel comunicato sono rimasta basita: ma come? Il 30 novembre, quattro mesi dopo la chiusura di quel questionario si decide di stabilizzare il servizio, magnificandolo oltre tutto - lo si legge in delibera -, il 9 dicembre si fa il provvedimento dirigenziale per impegnare i soldi e il 29 dicembre, cioè venti giorni dopo, si dice che lo stesso servizio è terminato, e si aggiunge che nei mesi a venire si analizzeranno le risultanze del periodo di sperimentazione. Ma stiamo scherzando? Cioè adesso si analizzeranno i dati? Ma non li avevate analizzati? Ci ha detto che c'era una analisi! Dopo avere verificato poi che non c'è stata nessuna revoca della delibera del 30 novembre - non c'era nemmeno fino a ieri, la revoca - ed è una cosa strana da un punto di vista procedurale... - siamo uscite con una pubblica dichiarazione di sconcerto a cui ha fatto seguito la sua nota, in cui lei affermava testualmente: "La scelta di sospendere il servizio dei bus notturni è avvenuta a partire da una richiesta specifica del gestore della prestazione, che ha incontrato difficoltà crescenti nello svolgimento dell'attività". "Difficoltà crescenti..." Quando hanno iniziato a crescere queste difficoltà? Tra il 9 e il 29 di dicembre? Non lo so...! La nota poi prosegue: "la ditta aggiudicataria ha valutato come difficilmente sostenibili le condizioni di svolgimento di alcune corse nel garantire anzitutto in modo completo la sicurezza del personale e dei passeggeri. Il tutto in un quadro in cui la criticità della mancanza di autisti non smette di essere forte". E questa è la nota che lei ha fatto dopo che siamo usciti con un comunicato stampa; ma io mi chiedo: ma se ne sono accorti adesso che mancano degli autisti?! È da mesi che si segnala questa criticità! Da più parti l'abbiamo fatto anche noi, e non solo noi, in questo Consiglio. E qui abbiamo una ditta che, dopo aver accettato un servizio il mese precedente, chiede di chiuderlo venti giorni dopo. Ma mi chiedo anche: ma da quando in qua è una società di trasporti che decide se un servizio deve continuare o deve terminare? Lo decidono loro? Perché questo è quello che lei ha detto eh, non ha detto: "Abbiamo fatto delle valutazioni insieme...", lei ha detto: "La richiesta è venuta dal gestore del servizio", e quindi la Regione cosa fa? Comunica con cinque righe che dal giorno dopo il servizio non ci sarà più e non fa neanche una delibera di revoca dopo aver fatto anche un provvedimento dirigenziale per impegnare quasi 300.000 euro per un servizio che deve durare tutto l'anno e poi dice che lo valuterà nei prossimi mesi!!

Guardi, noi, e non solo noi, siamo rimasti senza parole. Aspettiamo le risposte alle domande che abbiamo posto, ma aspettiamo anche un chiarimento alla situazione che si è creata, perché le cose sono anche cambiate nel frattempo.

Vorremmo sapere quanti sono effettivamente questi questionari, perché non è chiaro; quale sia quell'analisi che avete fatto e dove andarla a reperire; per quale motivo non avete fatto una domanda mirata a capire se chi compilava fosse un utente oppure no; con quale criterio avete deciso di stabilizzare il servizio di trasporto notturno sette giorni su sette per 364 giorni annui e se è intenzione del Governo - ma a questo punto mi pare che i fatti lo confermino - operare una razionalizzazione di questo servizio sulla base dell'analisi - finalmente - ragionata e approfondita dei dati che ci sono.

Presidente - Risponde il Presidente della Regione.

Lavevaz (UV) - Risponderò prima alle domande contenute nell'interpellanza e poi sul colpo di scena spiego due cose alla fine.

Le prime due domande sono: "Quanti sono effettivamente i questionari compilati, su cui è stata effettuata l'analisi", questo l'abbiamo già detto in risposta ad altre iniziative; l'intento della Giunta è sempre stato quello di allocare le risorse in modo corretto e opportuno, cercando di soddisfare le domande di trasporto senza mai perdere di vista la funzione sociale espletata dal trasporto pubblico, soprattutto in merito, in questo caso, alla tutela e alla sicurezza della popolazione. Gli uffici competenti hanno pubblicato il questionario online dal 20 maggio al 31 luglio 2022, al quale si è cercato di dare una maggiore diffusione possibile: sono stati coinvolti il Celva e la Sovrintendenza agli Studi, al fine di raggiungere quanti più utenti possibili e di raggiungere la più ampia platea di utilizzatori del servizio.

I questionari sui quali è stata fatta l'analisi sono stati, come lei ha citato, 1534, di cui 498 compilati integralmente e 1036 compilati parzialmente. Credo che sia questo il dato che lei ha visto.

L'analisi dei dati è stata fatta su una piattaforma regionale, Line Service, messa a disposizione da questa amministrazione appositamente per queste iniziative e che è progettata per realizzare e rendere disponibili i risultati delle indagini.

Sulla seconda domanda: "Per quale motivo il questionario non aveva previsto una specifica domanda", su questo, a parere degli uffici che hanno predisposto il questionario, lo stesso non necessitava di una specifica domanda in tal senso in quanto la risposta è implicita in molte domande proposte, come: frequenza di utilizzo del servizio; motivazione e utilizzo della linea; adeguatezza rispetto alle proprie esigenze; corsa maggiormente utilizzata; per quale motivo ha scelto questo mezzo pubblico; oppure: come ritiene questo servizio di trasporto? Cioè sono tutte domande che se uno non l'ha utilizzato non può rispondere, ovviamente. Le domande sono chiaramente rivolte all'utente che è l'utilizzatore del servizio, non vedo questo problema insomma sul chiedersi chi abbia compilato il questionario.

Sull'ultima parte, effettivamente, nel corso del mese di dicembre abbiamo avuto alcune interlocuzioni con la ditta che gestisce questo tipo di trasporto, che ci ha manifestato, una serie di problematiche che hanno fatto sì che abbiamo sospeso - non interrotto definitivamente - in attesa di nuove valutazioni che faremo nel prossimo mese di gennaio, e io spero che si possa riprendere al più presto questo servizio.

Il problema è duplice. Uno di ordine assolutamente generale, tant'è che la riduzione e anche l'eliminazione di alcune corse di linea è una cosa che si è dovuta mettere in campo non solo per le autolinee per i servizi notturni, ma anche per quelli diurni, per il motivo di cui abbiamo parlato tantissime volte: mancano una cinquantina di autisti, dico una cinquantina perché Vita ci ha parlato di trenta autisti, e ad Arriva credo che ne manchino altrettanti. È chiaro che anche sui servizi notturni, che sono servizi, non fondamentali all'interno del servizio del TPL ma aggiuntivi, che, ripeto, riteniamo tuttora di dovere sostenere, perché confermiamo l'utilità sociale di questo tipo di servizio. Però oggettivamente, se non ci sono gli autisti, con tutta la buona volontà come si fa a gestire un servizio? Questa è la motivazione per la quale la ditta ha manifestato un problema.

Il secondo problema, secondario ma comunque importante, è che ci sono stati problemi di ordine pubblico su questi mezzi, quindi proprio di vandalismo, mezzi che in buona sostanza hanno dovuto essere smontati e rimontati dopo una corsa notturna, questo nell'ambito di un momento in cui già manca il personale, se poi il mezzo deve pure star fermo e essere oggetto di una profonda manutenzione per poter fare la corsa successiva, è chiaro che la ditta si trova in difficoltà e quindi non può più garantire il servizio che gli viene richiesto.

Le valutazioni che stiamo facendo, e che faremo nel corrente mese di gennaio, sperando di poter trovare una soluzione per riprenderlo, stanno in questo senso, però è chiaro che ci sono degli aspetti che non dipendono dalla nostra volontà e, in primis, vi è quello del reperimento di autisti, che rimane un problema annoso, poi ci sono stati anche dei passaggi sui media, proprio della ditta, non voglio ripetere il nome della ditta, ma sappiamo qual è; ha anche attivato delle iniziative molto interessanti, addirittura assumendo a tempo indeterminato gli autisti prima che questi abbiano la patente, seguendoli in un percorso per portarli fino alla patente, eccetera, quindi si sta provando veramente di tutto per cercare di trovare delle risposte a questa carenza di autisti, però è chiaro che se non si trovano non è che si possono fare miracoli.

Presidente - Consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Allora, mi soffermo sulle sue risposte alle domande: non è indifferente il fatto che lei nella risposta precedente mi avesse detto semplicemente 1534 questionari senza specificare quelli che... Eh no! Perché se noi... No, ma io mi chiedo, mi scusi, io mi chiedo per quale motivo noi facciamo un questionario. Se facciamo un questionario è per avere delle risposte che ci permettano di decidere in relazione a quel servizio, se mantenerlo in quella maniera, se stabilizzarlo, se razionalizzarlo o altrimenti, se questo non è lo scopo io non so perché abbiamo fatto il questionario...! E nel questionario, ma io glielo dico perché non so se lei l'ha letto, io ho letto tutti i commenti, ho cercato di raggrupparli, ci sono delle frasi che dimostrano che chi compila non conosce il servizio, ci sono delle frasi di suggerimento che chiedono delle modifiche e ci sono delle frasi che indicano dei problemi e delle criticità.

Ma guardi, alcune gliele leggo perché sono interessanti eh, allora, un commento: "Distanziare maggiormente le corse del mattino", stiamo parlando di autobus notturni... "Il tempo impiegato per la tratta è infinito, tante fermate, pessima viabilità nella fascia da orario da ufficio", stiamo parlando di autobus notturno... "Integrazione col servizio ferroviario. Possibilità di fare abbonamenti", il servizio è gratuito... Ma ce ne sono ancora: "Mi sembra di aver capito che si tratta dei pullman, quindi per quanto io li usi non ho riscontrato problemi finora". E andiamo avanti, eh! "Mantenere gli orari notturni", stiamo parlando di un servizio notturno! "Deve essere gratuito"... Eh ma sono qua, sono qua! Ma no, ma deve averli letti perché... (Intervento fuori microfono) No, mi arrabbio, mi arrabbio perché lei mi ha detto... No, mi arrabbio, sa perché mi arrabbio? No, per favore, se mi interrompete io chiedo più tempo, eh! E allora lei quando mi ha risposto sia la prima volta che la seconda mi ha liquidata dicendo: "È un servizio che va benissimo, lo manteniamo tel quel, perché salviamo delle vite umane", questa è stata la risposta. Ora, se io vado a fare un questionario e leggo le cose che ci sono scritte in quel questionario, le devo leggere tutte e se ho un problema di carenza di autisti, come sappiamo da molto tempo, devo anche decidere se razionalizzo o meno quel servizio. Oltre tutto ha detto che non era necessario fare la domanda per sapere se uno fosse utilizzatore o meno, io anche su questo non dico niente, a me sembra una cosa assurda!

Poi lei ha parlato dei problemi segnalati dalla società, e mi ha anche detto che il servizio non avete intenzione di sospenderlo ma di rivederlo. Io le dico che nel comunicato che lei ha mandato, il giorno precedente per il giorno successivo, c'è scritto: "Il servizio è terminato". Ora, se io leggo "Il servizio è terminato", non c'è scritto "Il servizio è sospeso in attesa di", c'è scritto "Il servizio è terminato", e va bene.

Poi lei ci ha anche detto che ci sono dei problemi di ordine generale; l'eliminazione delle corse è stata fatta anche per delle corse diurne, perché c'è questo problema degli autisti; ma io dico: "Ma ce ne rendiamo conto dopo che abbiamo deciso di stabilizzare un servizio?". Lo stabilizziamo il 30 di novembre, il 9 di dicembre stanziamo i soldi, se il servizio è diventato stabile è perché si ritiene che possa essere stabile, a fronte però della consapevolezza, perché lei lo dice adesso, che non solo ci sono delle criticità e sono tante, ma abbiamo la carenza degli autisti, tanto è vero che abbiamo eliminato pure delle corse diurne! Poi adesso viene fuori che ci sono anche dei problemi di ordine pubblico.

Io dico, questo questionario, oltre ad averlo messo online dove poteva rispondere chiunque, chiunque, perché a leggere quelle risposte si capisce che addirittura c'è gente che dice "non lo utilizzo", va bene, allora non so che cosa dico se non lo utilizzo, non è fatto con criterio, un questionario del genere non funziona, abbia pazienza, ma glielo avevo già detto allora. Ma perché non chiedere anche un parere agli autisti? Che più volte, almeno da quello che sappiamo noi, hanno segnalato delle criticità riguardo a problemi che poi sono sfociati addirittura, lei ci ha detto, in atti di vandalismo, cosa di cui non avevamo visto nulla finché su una testata è uscito a un certo punto un articolo, su Prima linea mi pare, in cui si diceva di un autobus praticamente semidistrutto.

Poi lei mi ha detto: "il problema della mancanza di reperimento di autisti non è un problema della Regione", ma ne sono perfettamente consapevole che non è un problema della Regione! Il problema della Regione è quello di decidere di stabilizzare un servizio, di stabilizzare un servizio e il mese dopo di toglierlo. Senza aver fatto un'analisi sulla razionalizzazione! Le ho detto che questo servizio che dura dal lunedì alla domenica con sei corse al giorno, ha - e lo sapete da marzo, perché i dati sono quelli -, ha delle giornate e degli orari in cui è deserto, completamente deserto.

Allora, a fronte di un problema di questo genere, non sarebbe meglio concentrare il trasporto notturno perché è utile per i ragazzi che, giustamente, devono avere un servizio per non essere in pericolo nei fine settimana? Perché questo è, e anche facendolo pagare, il sevizio. Guardi, io so che in bassa Valle si stanno organizzando per chiedere proprio questo: di avere il servizio nei giorni del fine settimana, quando ce n'è bisogno per i ragazzi, e pagando. Perché io vorrei vedere se siamo d'accordo che dal lunedì al mercoledì sera o al giovedì ragazzi di 15 anni prendano il pullman alle tre del mattino, gliel'ho già detto un'altra volta: quello sì costituirebbe un problema.