Objet du Conseil n. 2154 du 12 janvier 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2154/XVI - Interpellanza: "Interlocuzioni con RAV S.p.A. e gli altri attori coinvolti al fine di evitare le chiusure del tratto autostradale "Morgex-Courmayeur"".
Bertin (Presidente) - Punto numero 35. Illustra l'interpellanza il consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Non andiamo molto lontani dalla zona interessata dall'iniziativa dei colleghi di Pour l'Autonomie e ci concentriamo proprio sulla parte più relativa al raccordo autostradale. Il 13 dicembre scorso il tratto di autostrada che da Aosta arriva appunto all'imbocco del Tunnel è stato chiuso, tra l'altro in una giornata caratterizzata da precipitazioni nevose di un certo rilievo, una volta nevicava anche molto di più, o meglio in altri inverni nevicava anche di più; il tratto autostradale è stato chiuso con tutte le problematiche che ci sono state sulla statale, perché, ovviamente, due strade abbiamo e due strade ci sono.
A fronte di questo, però ci sono state ulteriori problematiche che hanno interessato quell'area. Nell'interpellanza parliamo appunto dell'ultimo tratto Morgex- Courmayeur, perché sappiamo esserci appunto l'uscita di Morgex poi successivamente quella di Courmayeur, insomma la prima e poi la successiva, e laddove si creano delle code di attesa per il traforo sappiamo che l'autostrada viene chiusa scendendo fino alla chiusura di Morgex e questo porta ovviamente tutto il traffico più o meno di attesa sulla statale con notevoli problematiche.
Non è una problematica che interessa solo Skyway che è lì vicino o l'abitato di Entrèves, ma interessa di fatto tutti gli abitati che insistono su quel tratto autostradale.
È una problematica che, almeno per quello che si è vissuto, abbiamo visto svolgersi di più in estate con ingente traffico tra l'altro con l'ultimo tratto che ha un'ulteriore problematica estiva che è la gestione degli accessi alla Val Ferret e anche alla Val Veny, che sono notevolmente interessate da traffico nel periodo estivo, soprattutto nelle belle giornate, e questo genera una congestione complessiva con notevoli ricadute e problematiche su tutto l'asse, diciamo che di fatto da Morgex arriva a Courmayeur nel momento in cui viene chiuso l'ultimo tratto.
Per questo motivo chiediamo appunto al Governo regionale intanto "Quali siano state le cause dell'avvenuta chiusura del 13 dicembre", "Quale sia ad oggi la procedura che viene posta in essere per la gestione di eventi di tale portata", in questo caso ovviamente la chiusura era relativa a tutto il tratto gestito dalla RAV. "Quale sia la motivazione che determina la chiusura", l'abbiamo messo al singolare, perché di fatto ci sono tre uscite e quindi possono anche essere chiuse non tutte e tre ma solo parzialmente, appunto nell'ambito della Morgex-Courmayeur e "Quale sia la procedura che viene posta in essere per la gestione di tale evento".
Sappiamo effettivamente che il tratto che insiste sul comune di Courmayeur è in gran parte in galleria, però, ripeto, le vie di accesso al Tunnel quelle sono, non ne abbiamo di altre.
"Se vi siano state e quali ne siano state le conclusioni, i contenuti, le osservazioni, le prospettive", non sappiamo, ma comunque "Quali interlocuzioni ci sono state con i soggetti a vario titolo coinvolti nella gestione delle problematiche attinenti al tratto autostradale in gestione alla RAV" e "Se vi sia intenzione, alla luce di tali eventi, di avviare una nuova fase di interlocuzione con gli attori a vario titolo coinvolti al fine di evitare le chiusure del tratto autostradale" e via discorrendo.
In questo senso diciamo che posso semplificare le ultime due domande, cercando di capire fino ad oggi quali sono state le interlocuzioni - in particolare con RAV e con gli altri attori, penso anche agli attori della sicurezza - su quello che è successo e su quelle che possono essere le prospettive. Questo perché? Perché ovviamente sappiamo che al di là della percorribilità e del fatto che tutto quel tratto, soprattutto di statale, non è fatto per "gestire" il traffico che deve andare oltralpe e il traffico che invece si muove all'interno della Valdigne, e soprattutto sappiamo anche che eventualmente - e questo capita soprattutto nella stagione in cui la popolazione dell'alta valle è numerosa per effetto appunto del turismo - anche che eventualmente si possono verificare problematiche legate all'accesso di mezzi di soccorso o comunque, in senso lato, a una gestione complessiva del traffico. Dico anche questo, perché effettivamente ricordiamo anche prospettate ipotesi di terze corsie - cioè di una cementificazione dell'ultimo tratto del traforo, soprattutto - che avrebbero generato non pochi problemi anche su un'area che ha lo spazio che ha, e, soprattutto, ha anche una presenza, direbbe qualcuno, antropica già molto consistente; e quindi capire effettivamente anche in ottica pro futuro, anche per capire effettivamente quali possono essere le soluzioni e io direi anche perché viene chiuso soprattutto l'ultimo tratto, che è quello che è chiuso con più frequenza, per evitare appunto che quell'area possa avere in determinati giorni delle problematiche, ma soprattutto per evitare una congestione che in alcune giornate sostanzialmente blocca completamente la percorribilità di quelle strade.
Presidente - Risponde il Presidente della Regione.
Lavevaz (UV) - Rispondo io, in quanto si tratta di questioni afferenti più all'ordine pubblico e alla viabilità e che ho seguito direttamente anche nei mesi estivi con le diverse interlocuzioni. Dividerei le questioni in due, nel senso che una è relativa all'oggetto più nello specifico dell'interpellanza, ossia le chiusure avvenute nel corso del mese di dicembre, che hanno natura effettivamente più straordinaria, altro aspetto invece è quello diciamo "estivo" che lei ha citato, che illustro nella seconda parte della risposta.
Per quanto riguarda la prima parte, riporto quanto mi è stato riportato, scusate il gioco di parole, anche a seguito delle richieste che avevo fatto già nel mese di dicembre, in particolare il 13 dicembre quando, a causa di un evento specifico, si è chiusa l'autostrada in una giornata per altro complessa, legata alla nevicata che era anche in corso. La causa di questa chiusura è stata in buona sostanza una manovra vietata da parte di un conducente di un mezzo pesante che, in direzione Monte Bianco, all'altezza della Galleria Leverogne sul viadotto Avise ha tentato di effettuare un'inversione di marcia all'altezza di un varco riservato agli interventi di emergenza.
Complice la nevicata in atto in quella mattinata, il mezzo si è messo di traverso lungo la carreggiata nord, questo alle prime ore del mattino, erano le 6:50.
La RAV ha disposto con il supporto della Polizia Stradale l'uscita obbligatoria del traffico allo svincolo di Aosta Ovest, avvisando tutti i soggetti coinvolti tramite procedura solita, quindi tramite la centrale unica di soccorso della Protezione Civile. Alle ore 7:21 il personale della RAV è intervenuto sul posto, ha richiesto l'intervento del soccorso meccanico pesante per la rimozione del mezzo con l'indicazione di raggiungere lo svincolo di Morgex lungo la Statale 26, visto il blocco della carreggiata che era causata dal mezzo stesso; a questo punto si è verificato però un altro problema, nel senso che un mezzo pesante si era nel frattempo bloccato sulla Statale 26 a causa della nevicata in località Runaz, causando quindi anche un ritardo nell'intervento sull'autostrada che è avvenuto solo alle 9:37. La RAV ha di conseguenza effettuato lo sgombero della neve accumulato sulla carreggiata nord e riaperto la carreggiata alle 10:06. Questo è l'evento diciamo straordinario del 13 dicembre.
La seconda domanda è: "Quale sia la motivazione che determina la chiusura del tratto autostradale nell'ambito Morgex-Courmayeur e quale sia la procedura che viene posta in essere per la gestione di tale evento e quali sono le procedure". Rimanendo nel tecnico, diciamo che in generale le deviazioni del traffico autostradale della tratta Aosta-Courmayeur sulla viabilità ordinaria sono codificate nel piano di emergenza autostradale della RAV e sono gestite secondo delle procedure condivise in sede di comitato operativo della viabilità.
Le motivazioni sono in generale riconducibili a incidenti lungo l'autostrada o a traffico intenso al traforo del Monte Bianco con la seguente progressione procedurale: la formazione di coda nella galleria Dolonne Nord, che per norma di sicurezza deve essere evitata, comporta l'istituzione dell'uscita obbligatoria a Courmayeur Sud, e su questo poi ritorno nella seconda parte della risposta.
Secondo punto: l'aggravio della situazione e della viabilità in direzione Tunnel Monte Bianco comporta l'istituzione dell'uscita obbligatoria a Morgex. L'ulteriore aggravio della situazione con formazione di coda nella galleria Chabodey comporta l'istituzione dell'uscita obbligatoria Aosta ovest, ovviamente questa siamo ormai a 30 chilometri: in questi casi la Protezione Civile per il tramite della CUS attiva gli enti, comandi, organismi, progressivamente interessati, ovvero la Polizia Stradale, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale Valdostano, l'ANAS e la Polizia Locale, in particolare del comune di Courmayeur, nonché la SAV per il presidio e la gestione del traffico nelle intersezioni tra le diverse viabilità comunali, regionali, statali e autostradali.
La procedura prevede inoltre, al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla viabilità ordinaria, di riutilizzare le aree di regolamentazione J e TMB, gli stalli presso l'autoporto nord, eventualmente altre aree nella zona al fine di applicare un filtro dinamico dei veicoli; questa è la procedura standard codificata che viene messa in atto. Rispetto alle ultime due domande, invece, su "Quali siano state le conclusioni, i contenuti e le osservazioni e prospettive e interlocuzioni", eccetera, e "Se sia intenzione alla luce di tali eventi avviare una nuova fase di interlocuzione con gli attori", ecco, su questo confermo che in realtà già l'anno scorso avevamo avuto diversi incontri sul tema, perché, seppur ancora in una fase di flussi leggermente attutiti, qualche problema c'era già stato; effettivamente quest'anno il mese di agosto non possiamo dire che le giornate siano state delle singole emergenze, perché questa situazione di chiusure dell'autostrada è avvenuta sostanzialmente per tutto il mese di agosto, quindi non si può dire che questa sia un'emergenza, è diventata un'ordinarietà durante un mese.
Ho già fatto una riunione - adesso non ho il giorno preciso ma era o fine agosto o la prima settimana di settembre, quindi appena terminata la fase critica dell'emergenza -in cui ho convocato Polizia Stradale, ovviamente i concessionari, sia le Autostrade, Tunnel, Protezione Civile, Comune di Courmayeur, per cercare di capire come evitare, in prospettiva, come mettere in atto delle situazioni che possano in qualche modo attutire questa problematica.
Il problema fondamentale è quello dell'incolonnamento in galleria, che ha dei problemi di sicurezza e quindi - come dicevo prima, elencando in maniera didascalica la procedura - nel momento in cui si formano delle code nella Galleria Dolonne viene chiusa l'autostrada, direzione uscita obbligatoria Courmayeur sud.
Stiamo cercando di mettere in piedi le procedure che possano evitare questo, e l'unica procedura possibile - però in fase di valutazione non è ancora codificata, ma la si sta valutando per la prossima estate - è quella, in buona sostanza, di cantierizzare, se così possiamo dire, una corsia, nel senso di rendere l'incolonnamento su una corsia e lasciare una corsia libera per i mezzi di soccorso o eventualmente per mezzi a sostegno di qualsiasi tipo.
L'impossibilità per qualsiasi emergenza sanitaria o di altro tipo di poter uscire dalla colonna è il problema scatenante di queste procedure, questo può essere anche in caso di incidente, di incendio, di qualsiasi tipo insomma. La possibilità di poter defluire in qualche modo deve esserci, quindi l'idea di rendere l'incolonnamento ridotto a una carreggiata, anche perché poi di fatto ci si riconduce a una carreggiata nel Tunnel, sembra essere una soluzione percorribile; ripeto, stanno facendo tutte le verifiche puntuali a livello di sicurezza e di sostenibilità di questa procedura, questo permetterebbe anche a livello sensoriale, diciamo così, per chi è in macchina di muoversi di più, perché, ovviamente, se si è incolonnati su una colonna ci si muove di più rispetto a stare bloccati su due colonne, magari più tempo. Sono diversi aspetti che però riteniamo assolutamente fondamentali perché la situazione - che poi lei conosce bene - che Courmayeur ha vissuto nel corso dell'anno scorso è assolutamente insostenibile, perché con i dispositivi di navigazione satellitare che si aggiornano automaticamente, vedendo degli spazi vuoti vanno a condurre i veicoli all'uscita Sud col risultato che si è sostanzialmente bloccato tutta la rete viaria o interna del Comune di Courmayeur, con anche delle problematiche oggettive legate anche ai tanti residenti e non, insomma ai tanti domicilianti: a Courmayeur in quel mese vi sono oggettivi problemi di sicurezza, perché un infartuato, c'è stato un caso, ha avuto dei problemi ad arrivare sino alla statale, quindi sono delle situazioni che in qualche modo dobbiamo riuscire a gestire al meglio che possiamo; poi è chiaro che vi sono dei limiti strutturali ai quali dobbiamo far fronte, ma con delle soluzioni che possano essere messe in atto.
Le ultime cose che dico, poi ho finito il tempo, sono anche quelle di ottimizzare le circolazioni dei mezzi pesanti, questo è stato oggetto di un Decreto prefettizio che viene fatto ogni anno, alla fine dell'anno o all'inizio dell'anno, con tutte le limitazioni, i divieti, eccetera, per cercare di razionalizzare al meglio in particolare l'utilizzo dell'area di regolazione di Pollein. Questo per cercare almeno sui mezzi pesanti di essere vigili rispetto alla regolamentazione dei flussi, ma anche ad esempio banalmente in caso di nevicate, i mezzi pesanti che si mettono in strada per raggiungere il Monte Bianco siano attrezzati per farlo e non si trovino poi in mezzo alla strada, di traverso, con le gomme non adatte a raggiungere il Tunnel. Sono diverse le iniziative, il problema non è semplice, ma le soluzioni credo che ci possano essere.
Presidente - Per la replica, consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Effettivamente mentre lei appunto stava rispondendo pensavo - e parlo dell'ultimo punto sul discorso dell'utilizzo di Pollein - che effettivamente limitatamente, se vogliamo, al traffico pesante - poi certe situazioni dove c'è l'uomo di mezzo poco si può fare, però e magari anche a quell'ora, lei parlava appunto del mattino presto - però sicuramente laddove c'è una chiusura per altre motivazioni o comunque anche legata a una gestione magari più ottimale in caso di evento meteorologico particolare, il traffico pesante che poi è quello che in alcune situazioni genera più problematiche, sia dal punto di vista degli spazi che dal punto di vista eventualmente anche della dotazione, cioè un conto è un TIR intraversato e un conto è un'auto... effettivamente sull'utilizzo dell'area di Pollein potrebbe esserci secondo me - ripeto, poi sono i tecnici che giustamente devono dire la loro - una maggiore gestione.
Sulla galleria di Dolonne faccio una battuta dell'uomo della strada ma la prenda come... penso che sicuramente gliele hanno fatto anche a lei, perché un po' tutti ci siamo trovati... Probabilmente le gallerie di Genova hanno un certo tipo di gestione e invece la galleria di Dolonne è particolarmente problematica. Personalmente a stare in coda a un'unica colonna nella galleria di Dolonne ho degli spazi che nelle gallerie liguri non ci sono, e penso che tutti lo abbiamo vissuto. Banalmente anche solo la luce, perché in alcune gallerie laggiù sappiamo, soprattutto in determinati giorni, che non ce n'è. Per carità, io su quel punto lì, anzi, magari anche a una gestione duplice, va bene la chiusura, però si potrebbe evitare magari di girare il flusso totalmente su una strada ma sfruttarne due, però sicuramente il problema va gestito e il problema io mi auguro che, in vista principalmente della stagione estiva... perché l'afflusso, soprattutto la permanenza di traffico più che altro si è vista nel periodo estivo, lei ricordava agosto, effettivamente ad agosto ho difficoltà a ricordare una giornata in cui non ci sia stata questa problematica. Lo dico anche perché, sappiamo benissimo, al di là poi dei navigatori, che ognuno cerca di utilizzare anche le strade che insistono sulle frazioni e sui comuni, ma, per forza di cose, in alcuni punti dobbiamo passare per forza dalla statale e la statale sappiamo che... seppure sia una statale particolare perché è stata superstrada finché non si è aperta l'autostrada e fa anche un po' specie, perché chi è cresciuto con l'ultimo tratto di autostrada, come il sottoscritto chiusa, per gli inizi, e quindi tutto il traffico leggero e pesante era su quella superstrada e andare o venire ad Aosta era davvero un'avventura rispetto a oggi, e ci ricordiamo tutti i TIR che erano intraversati o quant'altro soprattutto nell'ultimo pezzo... ecco, trovarsi oggi in una situazione dove abbiamo un'autostrada, abbiamo anche una statale in migliori condizioni, se vogliamo, rispetto al passato, fa un po' specie trovarsi poi in questa situazione.
Io mi auguro che però, tra tutti, si possa arrivare a una gestione più ottimale, ovviamente sperando che il Tunnel rimanga aperto, perché sappiamo che poi il grosso del traffico è un traffico di passaggio, non è un traffico che insiste sull'area.