Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 987 du 3 novembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 987/XVI - Interpellanza: "Intervento nei confronti di CVA Energie al fine di proporre uno sconto sulla componente energia delle bollette".

Bertin (Presidente) - Punto n. 37 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione si prenota qualcuno? Consigliere Rollandin ne ha facoltà.

Rollandin (PA) - Con questa ennesima interpellanza abbiamo ripreso un tema che di fatto abbiamo cercato di tenere in considerazione durante tutto questo periodo fino ad oggi. É il discorso di quali siano le posizioni oggi presenti in Valle delle famiglie, sotto l'aspetto di quella che è la parte entrate che sappiamo essere deficitaria e in grande difficoltà, in più con l'aumento delle spese, con l'aumento di quelli che sono gli oneri che le famiglie devono sostenere. Con questa interpellanza noi chiediamo di capire che cosa può essere fatto. Noi avevamo già - come ricorderete - cercato di ridurre per la nostra regione il canone per le presenze sulle autostrade, i trafori: tutta una serie di oneri che, bene o male, sono molto superiori a quelli presenti nelle altre regioni. Quindi, abbiamo chiesto di capire e siamo ancora in attesa giustamente di vedere se poi nel tempo riusciamo a ridurre sotto questo tema.

Oggi entriamo in una logica diversa, quella dell'aspetto degli oneri legati all'aumento del costo dell'energia a tutti i livelli. Per questo noi sappiamo che c'è una certa sensibilità anche da parte di quella che è l'azienda per eccellenza della Regione, cioè la CVA, ma vogliamo ricordare che in particolare il discorso acqua ci vede molto interessati da un po' di tempo, non solo per il discorso delle centrali. Sappiamo che l'acqua è stata da sempre una risorsa per la Valle d'Aosta sotto tutti gli aspetti, noi abbiamo costruito delle centrali idroelettriche che ancora adesso funzionano, alcune ce le hanno anche fatte ridurre nella loro capacità, maldestramente però. Tutto questo è stato per la Valle d'Aosta ed è ancora una fonte di introito molto importante, tant'è che ancora oggi pensiamo che tra gli utili della CVA ci sia una distribuzione alla Regione di circa 45 milioni di euro.

Oltre questo, noi riteniamo che sia importante ridistribuire queste disponibilità, in particolare per quelli che sono oneri che oggi la famiglia si troverà a dover sopportare sotto tutti gli aspetti, in particolare su quella che è l'energia, ma non solo. Quindi, è bene tener conto che, come abbiamo cercato di fare per il pedaggio delle varie autostrade, cosa che non ha ancora ottenuto i risultati che noi volevamo, però qui è ancora più delicato, perché oltre all'aumento del costo dell'energia, che sappiamo ci sarà, ci sono tutta una serie di altre derivate che porteranno a degli oneri familiari molto pesanti.

Noi chiediamo che, in particolare per la società per eccellenza che si occupa dell'energia idroelettrica e del suo utilizzo, che per fortuna continua ad andare molto bene, di prendere in esame anche l'aspetto legato al discorso familiare, perché sarebbe estremamente importante per ulteriormente far capire qual è l'interesse che noi abbiamo per mantenere queste centrali idroelettriche.

Noi sappiamo che c'è un'aspettativa da parte della Commissione paritetica: non abbiamo più avuto notizie, non sappiamo quali sono gli aspetti che sono andati avanti. A oggi non ci sono notizie positive per dire che c'è una disponibilità a mantenere la possibilità di avere la concessione delle acque, perché - attenzione! - si avvicina il tempo di una scadenza che è molto, molto pericolosa. Purtroppo siamo tutti molto preoccupati di questo e quindi volevamo sapere proprio a questo livello se e come si può immaginare di intervenire come CVA a livello di quelle che sono le tariffe familiari e di quelli che sono gli oneri, anche se sappiamo che oggi anche altre aziende per l'energia elettrica si stanno piazzando in Valle d'Aosta e cercano di utilizzare delle forme additive per superare l'accordo che i valdostani hanno con la CVA.

Sono tutti problemi molto importanti, noi li abbiamo naturalmente evidenziati e chiediamo di poter avere la capacità di intervenire più in fretta possibile, per riuscire a intervenire nel modo giusto per le famiglie. Questo è il punto fondamentale, avevamo già sottolineato in altre occasioni la nostra preoccupazione per quanto riguarda questa tematica delle acque e, a maggior ragione oggi, la vogliamo riprendere, sperando che ci sia un intervento importante e che vada a favore delle famiglie.

Presidente - Per la risposta l'assessore Caveri.

Caveri (VdA Unie) - Nessuno meglio di lei, consigliere Rollandin, avendo avuto un ruolo importante ai vertici di CVA, sa che cosa si può fare e che cosa non si può fare in materia di scontistica, quindi cercherò di darle una rappresentazione degli sforzi che sono stati fatti da CVA Energie rispetto alla componente energia.

La società CVA Energie, nella logica di preservare la clientela domestica e quella che viene definita small business dall'attuale aumento del prezzo dell'energia elettrica, che effettivamente è stato un aumento rilevante, ha già previsto di intervenire sull'intero portafoglio clienti del proprio mercato libero - lei sa che è arrivata anche questa novità - riconoscendo su tutti i contratti a uso domestico, quindi sia per la prima che per la seconda casa, una percentuale di sconto del 40 percento sul prezzo della componente energia stabilito dalle autorità, cioè da ARERA, per calmierare e ridurre gli effetti di questo aumento. L'intervento ha riguardato anche i contratti a uso diverso dall'abitazione, servizi e piccole partite IVA, con l'applicazione di una percentuale di sconto, in questo caso del 10 percento, sempre sul prezzo della componente energia stabilito da ARERA.

Per tali tipologie di clienti è stata comunque lasciata la possibilità di aderire al nuovo prodotto tariffario a prezzo fisso, già sottoscrivibile dal primo ottobre del 2021. La comunicazione di variazione unilaterale delle condizioni economiche, nel rispetto delle disposizioni normative e dei tempi di preavviso che sono previsti da ARERA, sarà inviata a tutti i clienti interessati dalla modifica che avverrà in modo automatico sul contratto di fornitura; lei sa che c'è questa specie di trappola, se non si avverte il cliente si rischia di cadere nella trappola, cosa che ovviamente CVA non fa.

Per quanto riguarda il portafoglio clienti in fornitura con il servizio di maggior tutela sotto il marchio Enerbaltea, la cui scadenza è prevista per il primo gennaio 2023, non essendo possibile porre in essere azioni per intervenire, limitando gli effetti degli aumenti automatici dei prezzi decisi a livello nazionale, è data la possibilità di passare sin da subito il proprio contratto di fornitura sul mercato libero. È prevista una percentuale di sconto del 40 percento sul prezzo della componente energia, sempre stabilito da ARERA, per le prime e le seconde case in Valle d'Aosta e di una percentuale del 10 percento sul prezzo della componente energia stabilito da ARERA per gli usi diversi dall'abitazione.

Tutto ciò premesso, per rendere chiaro quale sia l'effettivo risparmio per le famiglie, si propone il seguente esempio che prende come campione una bolletta con codice di avviamento postale di Aosta, prezzo variabile, offerta per uso domestico per i residenti, contatore da 3 kilowatt, tariffa a fasce, solo energia rinnovabile, consumo annuo di 2700 kilowatt, che è un consumo annuo medio di una famiglia di due persone. Tale ricerca fornisce il confronto del prezzo annuo di maggior tutela, 590,95 euro, con un numero di 361 offerte, perché questa oramai è la varietà del mercato elettrico, reperite dall'ARERA nel mercato libero. L'offerta di CVA Energie, denominata CVA Sconto 40, che è quella che campeggia anche su alcuni manifesti ad Aosta, si colloca al terzo posto, con una previsione in spesa di 446,68 euro e quindi con un risparmio, rispetto alla tariffa di maggior tutela, di 144,27 euro annui.

Un ulteriore elemento utile per quantificare il risparmio legato all'offerta in questione è la scheda di confrontabilità che è stata pubblicata sul sito Internet di CVA Energie, imposto dall'ARERA. In tale caso la misura di riferimento non è il prezzo attuale di energia, ma una media dello stesso negli ultimi nove mesi. Da tale confronto, sempre utilizzando i parametri sopra descritti, emerge un risparmio rispetto alla tariffa di maggior tutela di 131 euro annui.

La seconda domanda e la terza domanda le accorpo, ma la sostanza è: quali ulteriori azioni per sostenere le famiglie valdostane? Premettendo che vi sarebbero tutte le intenzioni di porre in essere ulteriori azioni per sostenere le famiglie, le quali sono attualmente sottoposte al vaglio di legittimità, occorre necessariamente specificare che nella determinazione dei prezzi di vendita dell'energia elettrica CVA Energie deve tenere conto anche di quanto stabilito dalla legge n. 287 del 10 ottobre 1990, intitolata "Norme per la tutela della concorrenza e del mercato" e delle conseguenze che potrebbe subire, qualora la politica dei prezzi adottata da CVA venisse fatta ricadere nella fattispecie del cosiddetto predatory pricing. In particolare, si è in presenza di prezzi predatori, quando un'impresa detentrice di una posizione dominante sul mercato pone in essere una strategia di vendita sottocosto non giustificata da ragioni di efficienza economica. Essa viene posta in essere in attuazione di un disegno deliberatamente teso a escludere dal mercato i concorrenti più deboli, privi di risorse finanziarie adeguate per sopportare una lunga, prolungata e pregiudizievole guerra dei prezzi. L'accertamento della summenzionata condotta abusiva dipende dal riscontro di alcune caratteristiche del mercato e dell'impresa che pone in essere la pratica escludente: significative barriere all'ingresso, disponibilità in capo all'impresa dominante di risorse finanziarie ingenti, capacità produttive sufficienti a soddisfare l'intera domanda, una volta che i concorrenti siano stati estromessi dal mercato.

Ciò detto, risulta necessario, e questo è quanto sta facendo CVA, definire un parametro di costi al di sotto dei quali il prezzo potrebbe essere definito come predatorio. La letteratura economica in materia definisce i prezzi predatori come quei prezzi praticati al di sotto dei costi marginali. In tale ipotesi, infatti, l'impresa produrrebbe in perdita, in quanto i costi sostenuti per la produzione di un dato bene risulterebbero inferiori al valore assegnato al bene medesimo. Ne consegue che ogni vendita effettuata a tale prezzo potrebbe costituire una vendita in perdita e come tale priva di giustificazione economica. In caso di difficoltà di calcolo di tali costi marginali il surrogato è rappresentato dai cosiddetti costi medi variabili. In altre parole, quando un'impresa scende sotto il prezzo che un mercato perfettamente concorrenziale le imporrebbe, si concretizzerebbe una condotta abusiva volta a eliminare i concorrenti più deboli dal mercato.

Dall'esame di quanto sopra riportato, occorre rilevare che la complessità dell'ambito giuridico in cui opera CVA Energie, dando per assunto che questa è un'impresa dominante nel territorio rilevante della Regione autonoma Valle d'Aosta, obbliga rispetto alla scontistica già applicata a scegliere nella scontistica che noi auspichiamo, quindi un aumento rispetto al 40 percento, tutta una serie di attenzioni. Perciò, ogni qualvolta si pongono in essere campagne commerciali sui prezzi, al fine di scongiurare ipotesi di condotta che siano elusive della concorrenza, è necessario procedere, e si sta facendo, a una attenta e scrupolosa analisi di tutti gli elementi che potrebbero far considerare tali operazioni, come dicevo, predatorie; è una definizione inglese un po' ridicola, ma si usa oramai l'inglese. Nel caso di violazioni di tali regole, cioè una politica dei prezzi adottata che ricada sotto questa fattispecie, la società potrebbe incorrere in una sanzione amministrativa fino al 10 percento del fatturato realizzato nell'ultimo esercizio.

Per queste ragioni, e ne informerò il Consiglio in altre occasioni, è al vaglio la valutazione per capire qual è l'elemento di rischio nel caso in cui si superasse il 40 percento e tenendo conto appunto che oggi comunque l'offerta di CVA si pone come terza offerta come scontistica rispetto alla clientela. La società lo ha rimarcato, come già la politica di attenzione del gruppo CVA, ed è evidente con la scontistica che ho segnalato. Questo è un elemento positivo, ma che potrà essere rafforzato nella misura in cui si riuscirà a dimostrare che, scendendo al di sotto di un certo livello, in qualche maniera si profitterebbe di una posizione dominante sul mercato valdostano.

Presidente - Per la replica il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (PA) - Grazie assessore per aver voluto in modo specifico entrare nel merito di questa tematica che è molto importante, ma può essere in qualche modo difficoltosa da operare.

Mi sono interessato anche io, dato che le cose si conoscono. Io credo che ci sia la possibilità di attivare un meccanismo, tra il 40 e il 50 percento, senza entrare nella logica dei prezzi predatori, perché ci sono gli elementi a livello locale per giustificarlo. Comunque, non è questo il momento per poterne discutere. Io chiederei la cortesia all'Assessore eventualmente di trovare una riunione con la Commissione competente, che permetta di capire fino a dove si può andare e soprattutto di evitare che ci siano delle difficoltà operative, perché in questo caso chiaramente sappiamo benissimo che cosa significherebbe.

Noi crediamo che questo sia un passo importante, perché giustamente il costo dell'energia, come ha ricordato, ha un peso ormai importante anche per le famiglie, oltre che per le aziende. Quindi, riterrei che la cosa migliore sia di approfondire, in modo da dare la possibilità, visto, come lei ha ricordato, che c'è una certa disponibilità: dal 40 arrivare a praticare il 50 percento, se ci sono le condizioni per non subentrare in una situazione difficile.

La ringrazio e speriamo di poter nel più breve tempo avere le soluzioni che le famiglie si aspettano.