Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 958 du 3 novembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 958/XVI - Interrogazioni a risposta immediata: "Determinazioni a seguito delle notizie emerse dagli organi di stampa in merito alla gestione della sanità valdostana" e "Azioni a seguito degli esiti delle indagini sulla sanità valdostana".

Bertin (Presidente) - Possiamo passare al punto n. 9.01 dell'ordine del giorno che è discusso insieme al punto n. 9.02. Per l'illustrazione il consigliere Carrel ne ha facoltà.

Carrel (PA) - Negli ultimi giorni, purtroppo, tutti abbiamo letto i giornali e le questioni che riguardano la sanità e credo che non dobbiamo sostituirci qui al lavoro che deve fare e che ha fatto la Procura con delle richieste di archiviazione e delle indagini avviate con persone indagate.

Credo però che sia necessario che quest'Aula rifletta e ponga un attimo l'attenzione su quanto è emerso sui vari giornali, in quanto si delinea una situazione molto spiacevole e molto preoccupante, in cui nella USL si definisce dagli inquirenti "una situazione di confusione tra quella che è la sfera politica e la sfera amministrativa" e credo che questo sia un dato su cui è necessario riflettere.

L'assessore Barmasse ha già rilasciato delle dichiarazioni, ma credo che questo sia un tema che deve essere affrontato dall'intera maggioranza e dall'intero Governo e per questo motivo abbiamo chiesto al Presidente della Giunta - in quanto leader anche della maggioranza - come intenda agire e quali siano le azioni che intende porre in essere per risolvere questo problema che è un problema reale - l'abbiamo potuto apprendere da quanto emerso dalle indagini - è un problema che preoccupa molto, soprattutto se consideriamo anche il fatto che siamo in un periodo di pandemia e credo che assunzioni definite clientelari, favoritismi ma anche bandi che vedono il gioco e l'intrusione dell'Assessorato all'interno dell'autonomia della USL... credo che questa sia una bruttissima pagina e credo che dobbiamo porre come politica - e voi come maggioranza e come Governo - un confine e capire come credete di agire per risolvere questo problema e questa bruttissima pagina della politica valdostana.

Presidente - Consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Questa iniziativa, come ha già detto il collega Carrel, nasce dagli esiti dell'indagine sulla sanità valdostana. L'assenza dichiarata di reati penali attiene naturalmente alla sfera legale e ai Tribunali, ma il quadro riportato non può lasciare indifferente nessuno di noi, perché oltre alla questione etica, anche la questione della qualità e dell'efficienza del sistema sanitario non è meno importante per la politica.

Si parla di un diffuso sistema clientelare ed è pertanto assolutamente necessario che vi sia una precisa presa di posizione da parte di tutte le istituzioni, anche a tutela di sé medesime come sollecitato da più parti.

Tutto questo avviene poi in un momento in cui la situazione sanitaria e l'organizzazione della sanità ricoprono la vera priorità riconosciuta da tutti noi, un periodo dove, sempre di più, ci troviamo liste di attesa infinite, interventi ed esami rimandati o saltati e personale non stabilizzato.

Naturalmente non si può imputare tutto questo all'ultimo anno, ma questi ultimi due anni avrebbero dovuto insegnarci molto, soprattutto rispetto alla questione degli interinali, situazione che perdura da molto tempo e per cui si auspicava una maggiore incisività e un deciso cambio di passo.

Il sistema clientelare che è stato descritto dagli inquirenti sembrerebbe coinvolgere diversi soggetti, politici, dirigenti e dipendenti di aziende pubbliche e private, nonché privati cittadini.

Poco conta perciò che non ci sia stato un reato, il sistema va estirpato, rigettato con forza, non tanto attraverso dichiarazioni o comunicati ma soprattutto con atti concreti, organizzazione dei concorsi e definizione di regole chiare.

Per questo chiediamo di conoscere qual è la posizione del Governo nel merito di questa situazione e, in particolar modo, quali azioni intenda mettere in campo per fare chiarezza.

Presidente - Risponde il presidente della Regione Lavevaz, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Rispondo leggendo il testo che mi sono preparato, essendoci poco tempo per la risposta. Rispondo a queste interrogazioni che si appoggiano su quanto pubblicato dagli organi di stampa la scorsa settimana e ancora stamattina. Il punto di partenza è una richiesta di archiviazione per un'inchiesta che ha coinvolto i vertici dell'azienda sanitaria e dell'Assessorato.

Credo che sia anomalo che l'ampio spazio dedicato dai mezzi d'informazione coincida con una richiesta di archiviazione, ma i documenti trattati dai cronisti sono conditi da considerazioni di ordine generale e difficilmente riconducibili a eventi specifici, anche per questo è difficile fornire una risposta specifica a interrogazioni che, a loro volta, rimangono piuttosto generiche.

Rispondo separando i due ordini della questione: da una parte quello che riguarda l'azienda, dall'altra quello che concerne l'Assessorato e quindi l'Amministrazione regionale.

Per quanto riguarda l'azienda, sottolineo come l'Amministrazione regionale abbia un ruolo di controllo dell'operato dei suoi vertici, quando necessario, pur nel rispetto dell'autonomia dell'ente.

Si tratta di un compito principalmente dell'Assessorato, ma che ho personalmente messo in campo durante la prima fase vaccinale, infatti, in più occasioni, ho scritto ai vertici dell'azienda per avere conferme sulla corretta attuazione del piano vaccinale stesso.

Il ruolo dell'Assessorato - anche alla luce delle notizie apparse in queste settimane - è stato esercitato vigilando e intervenendo quando necessario.

È quello che è avvenuto quando, nella fase più difficile per l'Ospedale regionale, l'intervento dell'Assessore ha permesso di risolvere una criticità che avrebbe altrimenti bloccato interventi chirurgici salvavita.

Trovo invece molto, molto grave che siano state pubblicate situazioni cliniche di alcuni pazienti: si tratta di un'evidente violazione delle più elementari indicazioni di tutela e di dati sensibili. L'intervento dell'Assessore è stato reso necessario per segnalare e affrontare un problema esistente nella fase delicata dell'ondata di ricoveri Covid.

L'Assessore avrebbe forse dovuto tacere riguardo a una criticità reale e grave? Essersi attivato per sbloccare degli interventi salvavita può essere considerato clientelismo? O una questione eticamente discutibile?

Sono personalmente molto amareggiato da questo tipo di atteggiamento.

In un'altra occasione, l'Assessore ha semplicemente richiesto che i termini per la pubblicazione di un bando fossero rispettati e non venisse anticipata la pubblicazione solo per la richiesta interessata di un possibile candidato. Se l'Assessore si fosse comportato diversamente, allora sì che si sarebbe trattato di un'ingerenza non legittima. Anche in questo caso, invece, l'Assessore si è fatto garante del sistema.

Non voglio invece neppure parlare delle allusioni a interessamenti su assunzioni interinali, lo dico chiaramente: se avessi avuto il minimo dubbio che l'Assessore avesse mosso un dito in tal senso, sarei il primo a chiedere le sue dimissioni.

Credo che ci voglia più rispetto per le persone e per il lavoro di tutti, senza strumentalizzazioni e manipolazioni. Siamo tutti d'accordo che sia necessario diminuire l'impiego del lavoro interinale, ma il reperimento del personale in questo preciso momento storico per fronteggiare l'emergenza è particolarmente difficoltoso e la procedura di stabilizzazione richiede procedure strutturali e tempi più lunghi.

Per quanto esposto fin qui, l'Assessore e i vertici dell'azienda hanno oggi la mia più totale fiducia. Agiamo ancora in una situazione di emergenza, ma garantisco il mio impegno, insieme a quello dell'Assessore e del commissario dell'azienda, per vigilare affinché tutti i processi e tutti i passaggi siano svolti nel totale rispetto delle regole e dei procedimenti.

Presidente - Per la replica il consigliere Carrel.

Carrel (PA) - Non credo abbia risposto alla nostra interpellanza, aveva fatto un discorso suo che posso anche condividere, nessuno voleva assolutamente mancare di rispetto per il lavoro di nessuno, questo deve essere chiaro, però crediamo che questa Aula e la politica debbano prendere delle decisioni in merito a quanto emerso.

Se lei mi dice che quanto emerso sui giornali non corrisponde al vero o è farcito in qualche modo, credo che ci siano altri mezzi per agire, perché anche chi scrive ha delle responsabilità e quindi non comprendo appieno la sua risposta, o meglio, la comprendo politicamente, ma non la comprendo dal punto di vista amministrativo e da amministratore credo e spero che si faccia qualcosa per risolvere questa situazione che è veramente preoccupante.

Presidente - La consigliera Erika Guichardaz per la replica.

Guichardaz E. (PCP) - Condivido quanto detto dal collega Carrel poc'anzi e proprio rispetto a quello che ha detto lei, Presidente, ossia il compito di controllo verso l'azienda, il nostro auspicio è quello di poter far sì che si veda chiaro e capire come mai - se è vero, naturalmente - che l'azienda indicava prima i nomi del personale da assumere alla Sinergy, in aperto contrasto con il bene comune e a discapito, credo, di quella meritocrazia di cui parlavo prima.

Sarebbe importante cominciare a cambiare passo riuscendo a individuare i responsabili di un sistema sbagliato, rimuovendoli molto probabilmente dai loro incarichi, al fine di dare esempi positivi basati sul merito, sulla competenza e non sul clientelismo e sulla raccomandazione.