Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 930 du 7 octobre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 930/XVI - Interpellanza: "Modalità per garantire il collegamento tra il Comune di Chamois e il resto della regione nei casi di impossibilità di percorrenza del tratto stradale che porta a La Magdeleine".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 35 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione consigliere Planaz, ne ha facoltà.

Planaz (LEGA VDA) - Siamo ancora una volta a parlare di difficoltà di comunicazione, di servizi di piccole comunità che fanno parte della nostra regione: stiamo parlando del collegamento funiviario Antey-Saint-André-Buisson-Chamois. Si è venuti a conoscenza, da un comunicato di Aosta Sera, che l'impianto rimarrà chiuso per un totale di 83 giorni per la revisione ventennale dell'impianto. Giustamente la sicurezza è sempre da mettere in primo piano, ma l'anomalia che abbiamo rilevato è che i lavori sono partiti quindici giorni dopo la chiusura dell'impianto. Non è tanto la criticità dei quindici giorni, ma più che altro per il periodo in cui questo ritardo viene rimandato per l'avvio dei lavori, e andrò a spiegare le motivazioni, come immagino potete già capire.

Parliamo di Chamois, un paese caratteristico. Ha dato un'offerta turistica diversa e diamo atto del risultato che ha avuto, perché è molto apprezzata dal punto di vista turistico. È un paesino caratteristico e chiunque si sia recato in questa località prendendo la funivia, nel giro di cinque minuti si è ritrovato in un paese da fiaba, sia nel periodo invernale sia nel periodo estivo. È proprio la sua caratteristica, la sua prevalenza turistica per chi si reca in questa località, perché c'è il divieto automobilistico. Questa è una scelta che fu fatta agli anni, è una scelta vincente che ancora oggi dà la possibilità a un paesino di montagna di diversificarsi.

Il problema sta che in questa chiusura per la revisione dell'impianto, un ritardo di quindici giorni in questa stagione potrà creare, speriamo che il tempo lasci gli addetti ai lavori il tempo di finire prima delle grandi precipitazioni, ma il rischio è che, se ci saranno delle nevicate abbondanti, il paese rischia di essere completamente isolato; e andrò a spiegare le particolarità che vanno a creare questa difficoltà.

Praticamente, quando non c'è la funivia e per tutto il resto di certe attività, c'è la possibilità con delle autorizzazioni di poter percorrere una strada poderale che da La Magdeleine porta a Chamois. È una strada poderale di alta montagna con delle pendenze notevoli e fa sì che in caso di abbondanti nevicate la percorribilità di questa pista poderale è praticamente impossibile.

È per questo che io ho sollevato questa mia preoccupazione. Infatti, nel primo quesito ho chiesto per quale motivo l'inizio dei lavori sia slittato dai primi di settembre a metà settembre e forse oltre, ma non ne ho la certezza. Sottolineo il fatto che da quando io ho presentato l'iniziativa i lavori sono cominciati, e di questo bisogna darne atto, però hanno incominciato con quindici giorni di ritardo.

Per quanto riguarda il secondo quesito che avevo presentato, "quali siano le ragioni per le quali oggi i lavori non siano ancora cominciati", lo escluderei, perché i lavori oggi sono cominciati, però almeno vorrei sapere le ragioni e come si intende garantire il collegamento del paese di Chamois al resto della regione in caso di impossibilità di percorrenza della strada che da Chamois porta a La Magdeleine. Questo è in un futuro, perché speriamo che l'autunno ci conceda una pausa, l'inverno anche, che non blocchi questo paesino, perché se i lavori non vengono ultimati nei tempi previsti e con la possibilità di precipitazioni avverse, rischia di essere isolato.

Presidente - Risponde l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (AV-SA) - Grazie consigliere Planaz per l'attenzione, che è condivisa, a tutto quello che bisogna fare per cercare di dare le migliori risposte a tutto il territorio, a partire dai comuni più piccoli con situazioni così particolari, quanto belle come quella del comune di Chamois.

La revisione della funivia è l'atto più importante che questa infrastruttura fa nel corso della sua vita dalla sua nascita. Per darle due elementi di informazione generale, visto che la preoccupazione è reciproca, anche se i ruoli sono diversi, tutte le precedenti attività di revisione sono state fatte negli autunni, perché è ovviamente il periodo nel quale si possono fare queste attività. Nell'ambito purtroppo - dico purtroppo, perché a volte questo è un limite - della condizione delle gare, si va ad assegnare i lavori attraverso le regole che sono previste dal sistema pubblico e ovviamente poi si prende atto con le imprese che se li aggiudicano delle attività da fare, soprattutto del percorso da fare per raggiungere gli obiettivi.

Questa impresa si è presentata con documenti di cantiere non regolari all'inizio dei lavori, quindi c'è stata la necessità di aggiornare questi documenti per dare inizio ai lavori stessi, che sono poi regolarmente iniziati il 13 settembre. Vado un po' a ruota libera perché, come ha detto giustamente lei, nella preparazione dell'iniziativa non si hanno tutti gli elementi che poi cambiano nel corso dei giorni successivi. Comunque i lavori sono iniziati e sono iniziati in ritardo per questo motivo.

Dico anche che, sotto questo profilo, ci sarà la massima trasparenza. Nei prossimi giorni, insieme al Sindaco, convocheremo una riunione con l'impresa che si è aggiudicata i lavori, tanto per far presente che, al di là degli aspetti tecnici, ci sono anche degli aspetti di politica di territorio che vanno presi nella massima considerazione da parte di chi si è aggiudicato un lavoro molto particolare come quello che deve fare, quindi per trasmettere la sensibilità che parte dal Consiglio regionale e che arriva a tutti noi, perché è un momento assolutamente delicato. I lavori sono lavori fondamentali, perché è una revisione importante che, oltre a giustificare attraverso l'investimento che si fa l'obiettivo di sicurezza che bisogna continuare a mantenere e raggiungere per il futuro, serve anche per dare una continuità all'infrastruttura. Quindi, la delicatezza del collegamento, la delicatezza dei lavori che sono stati presi in carico va ricordata anche in questo appuntamento che avremo.

Il tema del collegamento e del transito nelle due strade, una che può essere percorsa in una situazione di mezzi di un certo tipo, un'altra che sicuramente permette in condizioni soprattutto di bassa affluenza turistica di essere percorsa, è stato analizzato già nel corso dell'estate, nel senso che sono stati fatti dei lavori da parte dell'Amministrazione regionale, in particolare l'assessorato del collega Carlo Marzi, di messa in sicurezza del sedime stradale, in pieno accordo ovviamente con l'amministrazione comunale.

La convenzione che regola i rapporti tra l'Amministrazione regionale e il Comune prevede che quest'ultimo utilizzi delle disponibilità che vengono messe attraverso questa convenzione, per garantire nei periodi di chiusura della funivia i mezzi sostitutivi di collegamento. Ovviamente sono mezzi sostitutivi che devono tener conto della situazione meteo e, nella prima fase, se non ci saranno grandi nevicate, si utilizzeranno mezzi di trasporto fuoristrada, le jeep, nella seconda fase è prevista, se la strada non potrà essere liberata, l'utilizzo di un mezzo battipista. In questa fase, e devo dire che la sua sollecitazione è più che opportuna, il Comune si è attivato e si sta attivando per cercare un secondo mezzo battipista, di capienza anche più importante, per garantire la situazione che si dovesse presentare - da un lato speriamo un inverno con una condizione meteo adatta a sviluppare una buona stagione invernale - facendosi trovare pronti con almeno due mezzi che possano percorrere la strada e garantire un collegamento, che ovviamente non sarà ottimale come quello della funivia, ma sarà quantomeno sostitutivo per il periodo temporaneo.

L'obiettivo, e lo ribadisco per la terza volta, di questa riunione è ricordare però all'impresa che entro la fine del mese di novembre i lavori devono essere completati per poter riutilizzare la funivia, anche se sappiamo già che probabilmente non saranno completati tutti i lavori, perché ci sono una serie di cose che sono già state fatte osservare in termini di fornitura. Rispetto a questi appalti ci sono problemi che generano una serie di difficoltà anche per le imprese che devono rispettare dei contratti: i contratti li faremo rispettare, ma ovviamente non potremo fare altro che prendere atto dei problemi che eventualmente verranno presentati. Però, e chiudo, da parte nostra c'è l'attenzione tecnica, l'attenzione politica e, per quello che mi riguarda, la piena disponibilità a rendere in maniera trasparente le informazioni su quello che succederà nei prossimi giorni, dopo questo incontro e anche nel prossimo periodo.

Presidente - Per la replica il consigliere Planaz.

Planaz (LEGA VDA) - La ringrazio che ha preso a cuore l'importanza di questa problematica. Come lei vede, quando si parla di montagne le problematiche non sono una, ma ne ha illustrate tantissime: dalle criticità del tempo, all'organizzazione dei lavori, alle regole dei bandi e quant'altro.

È importante ribadire l'efficacia di questa revisione. Lei ha detto giustamente che entro il 27 novembre dobbiamo assolutamente aver finito i lavori e io spero che sia così, come tutti noi speriamo. Però, per garantire una sicurezza non è che poi arriviamo alla scadenza del termine dei lavori e magari per un eventuale collaudo o quant'altro magari non si possa, perché per sicurezza è logico farlo. Per le precipitazioni atmosferiche di questo periodo, perché come tutti sappiamo abbiamo già visto abbondanti nevicate già a volte a metà novembre, qua se i ritardi si andranno a protrarre nel tempo si può anche arrivare alla prima settimana di dicembre. C'è anche il fatto poi dell'avvio di una nuova stagione turistica, che speriamo possa essere avviata, e dell'importanza di un impianto efficiente, perché sennò andrebbe a mancare tutto un sistema che dà servizio a questa comunità, che ricordiamo nel periodo invernale vive esclusivamente di turismo. E poi lei ha accennato alle due strade: una che adesso è percorribile e agibile, ma che non lo sarebbe più dal momento che ci fossero delle precipitazioni abbondanti e si dovrebbe usare la strada di servizio, il sentiero e una strada di servizio consorziale che oggi non è agibile. Tra l'altro, c'è anche un'ordinanza - gliela accenno - del Comune de La Magdeleine che vieta il transito dei mezzi a motore: è solo ed esclusivamente a uso pedonale o di servizio per le manutenzioni di questo consorzio; c'è una delibera del Comune, di un mese fa, del 2 settembre, del periodo in cui è stato chiuso l'impianto. Di questo bisognerebbe prenderne atto e cercare di capire cosa potremmo fare, perché, sì, va bene un gatto delle nevi o due, ma chi deve andare a lavorare o anche per gli alunni che devono recarsi alle scuole e tutto, capisce anche lei che partire da Chamois, fare un pezzo di gatto - è bello quando lo si fa in un panorama turistico, ma quando si deve effettuarlo tutti i giorni forse non è proprio il massimo - questa è di nuovo una delle tante problematiche. E poi dopo forse abbiamo l'abbandono e anche dei cali demografici dei nostri piccoli comuni, perché forse non ci sono tutte le comodità necessarie per dare il servizio essenziale a chi vive veramente in un paese di montagna, perché fare i documenti seduti a un tavolino è comodo, ma poi quando si deve affrontare la montagna per recarsi o a lavoro o, come ho detto prima, per andare a scuola, poi diventa difficile. Come poi tutti vediamo, le persone che fanno scelte di vita in questi comprensori sono sempre di meno e di questo noi dobbiamo prendere atto. Se vogliamo cambiare un po' rotta su queste problematiche, dobbiamo non dare nulla per scontato e dare massima attenzione a queste piccole criticità, che in un contesto così possono diventare molto grandi.