Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 396 du 25 février 2021 - Resoconto

OBJET N° 396/XVI - Rejet de motion : "Engagement pour donner une nouvelle orientation à la Maison du Val d'Aoste".

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 34 Consiglieri possiamo dare avvio ai lavori pomeridiani del Consiglio regionale in leggero ritardo determinato in ragione di una riunione dei gruppi di minoranza. Passiamo al punto n. 43 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Lavy per l'illustrazione, ne ha facoltà.

Lavy (LEGA VDA) - On est à nouveau ici à parler de la Maison du Val d'Aoste. Au sein de l'autre Conseil j'avais porté une interpellation à propos de cette Maison et la réponse du Président de la Région ne m'avait pas satisfait. Vu que je crois que la Maison du Val d'Aoste même en ce moment, quoi qu'on pense, quoi qu'on dise, peut être une grande opportunité pour le développement du secteur économique valdôtain et même de l'identité valdôtaine à Paris, c'est fondamental que l'action de la Junte puisse être orientée envers un certain sens.

Io credo che veramente sia necessario dare un nuovo risvolto, una nuova vita alla Maison du Val d'Aoste, proprio perché oggi stiamo vivendo in un periodo molto difficile di crisi. C'è una filiera agroalimentare, e non solo, che è in gravissima difficoltà perché semplicemente non c'è una richiesta di prodotti. C'è una questione di posti di lavoro, perché in tanti ora stanno perdendo posti di lavoro, e la Maison du Val d'Aoste potrebbe essere una grande vetrina su di una città importantissima come Parigi per veramente portare alla ribalta il nome e i prodotti della Valle d'Aosta, fondamentale deve essere il ruolo dei privati. So che in passato sono già state tentate altre strade con le associazioni di categoria, ma il ruolo dei privati ora deve essere quello centrale e la Regione deve solamente avere un ruolo di regia, perché purtroppo nel tempo abbiamo visto che ogni volta o spesso in certe situazioni, quando la Regione metteva diciamo troppo "becco" in certe situazioni, queste poi non funzionavano. Ecco perché è necessario dare un'impostazione per mantenere ciò che c'è, che della Maison du Val d'Aoste funziona, ma soprattutto dare un altro tipo di visione, un altro tipo di orientamento proprio alla Maison du Val d'Aoste, consono con la situazione attuale che stiamo vivendo. Ecco perché credo sia necessario sviluppare e concentrarsi su tre tipi di filone per dare un senso alla Maison du Val d'Aoste: il primo, che è diciamo un po' la prosecuzione di quello che magari in passato si è tentato di portare avanti, che è quello più istituzionale, è necessario avere, avendo comunque uno stabile di questo genere così importante in una città così importante, una sorta di rappresentanza istituzionale, che però sia collegata con anche i centri di potere in Francia, una sorta di piccola ambasciata valdostana, ma questa deve essere, diciamo, una caratteristica che non considererei la più importante di tutte, proprio perché oggi le emergenze sono altre. I rapporti con le università, i rapporti con i vari Ministeri, i rapporti anche con il Parlamento francese però sono assolutamente fondamentali avendo questo edificio a Parigi.

Qual è la novità? La novità sarebbe quella di portare avanti un discorso, di rendere la Maison du Val d'Aoste veramente una vetrina dei prodotti dell'agricoltura e non solo, ma anche dell'artigianato a Parigi, sviluppando veramente il termine di una filiera che qui purtroppo in Valle d'Aosta non c'è: ecco perché non c'è da inventarsi niente. Già l'altra volta avevo citato l'esempio della Maison de la Nouvelle-Aquitaine in cui c'è la possibilità di avere uno showroom di prodotti, c'è anche la possibilità di avere una sorta di piccolo luogo in cui assaggiare, in cui mangiare i prodotti di quella regione, cosa che potrebbe essere molto bene replicata anche con la Maison du Val d'Aoste, proprio in ottica di pubblicizzazione dei nostri prodotti, sia ovviamente agroalimentari ma anche artigianali, che potrebbero veramente avere un gran tipo di vetrina. Ecco perché, per avere anche una vetrina maggiore su uno dei mercati più importanti, le Marché international de Rungis, a livello internazionale alimentare sarebbe importante magari avere anche un piccolo luogo che sia adibito alla vendita di vari prodotti in quel posto, considerato che è uno dei mercati più importanti che ci sia a livello internazionale.

Terzo fattore, terzo filone, terzo pilastro è quello della promozione turistica, perché comunque, avendo un centro così importante a Parigi e avendo diciamo il sounding, che è fondamentale perché, quando si parla di Vallée d'Aoste, si parla di qualcosa legato al contesto francofono, è fondamentale sviluppare veramente un discorso che sia legato alla promozione turistica vera, reale, con una sorta di creazione di un office du tourisme nella Maison du Val d'Aoste con una sorta di creazione di una piattaforma di booking, qualcosa che pubblicizzi a trecentosessanta gradi veramente la Maison du Val d'Aoste.

Io credo che le idee ci siano, queste sono in parte alcune che potrebbero essere attuate. Ovviamente è un percorso che richiede tempo. Non si può fare tutto nel giro di qualche minuto, di qualche settimana, ma è fondamentale incominciare. Gli attori so che ci sono, perché attori che sarebbero interessati a investire proprio nel futuro della Maison du Val d'Aoste ci sono, l'importante è trovarli. È necessario avere la volontà, la volontà che forse è il fattore più difficile di tutti, anche perché, purtroppo, arriviamo da un retaggio sulla Maison du Val d'Aoste che ci ha portato in una situazione totalmente invivibile, una casa, potremmo definirlo un enorme baraccone che è lì che costa e che non produce niente e che, anzi, non fa neanche una pubblicità adeguata alla Valle d'Aosta.

Questi sono diciamo i tre punti: le idee, gli attori e la volontà. Io sono convinto che se si iniziasse a ragionare in maniera seria sulla Maison du Val d'Aoste, poi fra qualche anno potremmo tornare qui ed essere fieri di un lavoro che doveva già essere fatto in passato, ma che è necessario iniziare ora per il semplice fatto che ci sono tanti Valdostani in difficoltà, c'è una filiera agroalimentare che è in grandissima difficoltà, che ha necessità di uno sbocco su di un mercato internazionale così importante: ecco perché io mi auguro veramente che da parte del Governo regionale ci sia un'intenzione di investire finalmente su di una struttura che potrebbe portare grande ricchezza, che potrebbe portare anche addirittura grande lustro alla Valle d'Aosta.

Presidente - Altri intendono prenotarsi? Li invito nel caso a farlo. Siamo in discussione sulla mozione. Non vedo prenotazioni. Lascio la parola al Presidente della Regione.

Lavevaz (UV) - Cette motion porte à nouveau l'attention sur un thème important qu'on a déjà abordé pendant le dernier Conseil. Je dois dire que je me trouve en bonne partie d'accord avec les problèmes que le collègue Lavy a bien posés et bien illustrés à la salle. En particulier, la motion propose trois axes principaux comme points d'intérêt pour le développement de la Maison du Val d'Aoste. J'en partage sans doute deux, c'est-à-dire la nécessité d'un épanouissement, d'une promotion en particulier du secteur agroalimentaire et artisanal en France, je dirais plus en général tout ce qui est secteur commercial ; le collègue Lavy a parlé du Marché de Rungis qui est en effet un point central en Europe pour ce qui est le marché en général.

L'autre pilier est sans doute le pilier du secteur du tourisme, qui évidemment est de quelque façon lié même au premier pour tout ce qui est de nos produits agroalimentaires et qui sert comme billet pour la promotion même de notre territoire.

Au contraire, sur le troisième pilier, sur le troisième axe, qui est disons la présence institutionnelle, bien que cela soit été fait pendant des années de façon très informelle, au moins du point de vue formel cela n'est pas possible parce que les Régions ne peuvent pas avoir des sièges à l'étranger sauf à Bruxelles, mais évidemment cela peut être fait de façon disons pas formelle.

Je partage, au contraire, la nécessité, comme a bien dit le collègue Lavy, de partager un parcours qui soit n'importe quel type de parcours de promotion de tous les axes qui ont été cités par le billet d'une collaboration, d'un partenariat avec le monde du privé. Cela je crois qui est absolument nécessaire et absolument la seule façon pour être même incisifs sur les différents marchés.

Cela dit, donc, je partage l'esprit de cette motion qui coïncide aussi un peu avec la volonté du Gouvernement d'approfondir les différentes possibilités de développement. Comme vous le savez, lorsque on en a parlé pendant le dernier Conseil, Finaosta avait déjà été chargée de faire une étude, déjà en 2019, qui était en cours encore tout justement avant le déclenchement de la pandémie.

Je ne veux pas m'aventurer sur des comparaisons difficiles avec la Maison d'Aquitaine, parce que là évidemment y a des budgets et des surfaces qui sont peut-être difficiles à arriver pour nous, mais en sens général je dirais qu'on peut partager le souhait en général de nouveau élan de la promotion économique, touristique, culturelle de la Vallée d'Aoste à Paris et dans toute la France, mais, comme je disais, des passages ont déjà été faits, à savoir les différentes motions qui ont été approuvées les années dernières... pendant janvier 2019... qui faisait suite à son tour, à une précédente motion de 2017. C'est en particulier de la motion de janvier 2019 que se déclencha l'étude réalisée par Finaosta.

Un autre point de vue, point de vue de la majorité, l'étude de Finaosta doit s'achever, doit arriver à une conclusion. Je crois que cette étude doit être tout de même le point de départ pour toute réflexion, pour toute étude sur le futur de la Maison du Val d'Aoste à Paris.

Pour ce qui me concerne, avec l'engagement de reporter l'argument dans le plus bref délais, par le biais de nos Présidents des Commissions, en discussion avec la conclusion de l'étude de Finaosta, je vous demanderais de vouloir retirer la motion étant donné que le parcours est commencé et on peut l'achever avec l'engagement de tous.

Presidente - Ha chiesto la parola al consigliere Lavy, ne ha facoltà.

Lavy (LEGA VDA) - Je suis assez satisfait par votre réponse, Monsieur le président Lavevaz, parce que, par rapport à l'autre réponse que vous m'aviez donnée au dernier Conseil, j'ai vu vraiment un changement.

Non capisco però la volontà di ritirare la mozione semplicemente perché non credo che questa mozione impegni su tanti altri temi rispetto a quelli di cui magari si è già anche parlato in passato, però credo sia fondamentale ad oggi non perdersi in discorsi, dire: "bisogna ripartire dagli studi finora fatti da Finaosta, da quell'analisi...", bla bla bla bla", perché è il classico discorso che, purtroppo, poi porta a non fare niente, e lo si è visto perché, da quando c'è stato quello studio di Finaosta, poi nulla di concreto è stato fatto. Per carità, quindi qualcosa ci può essere stato in progressione, ma ad oggi i risultati di questo non si vedono. Io credo che ci sia la necessità ad oggi di agire velocemente su questo tema, ma semplicemente perché la Maison du Val d'Aoste può essere fondamentale per rilanciare il contesto economico-sociale odierno della Valle d'Aosta. Non possiamo permetterci di perdere troppo tempo, anche perché quello, ripeto, è un immobile che può essere strategico per la gestione anche parziale della pandemia per il semplice fatto che oggi in Valle d'Aosta non abbiamo una vendita di prodotti, abbiamo una crisi di domanda dovuta al fatto che la stagione invernale è andata molto male perché non c'è stata, non abbiamo avuto dei turisti, non abbiamo avuto persone e quindi i magazzini di tantissimi prodotti sono pieni. Quella sarebbe almeno una parziale soluzione per cercare un nuovo tipo di mercato a questo genere di prodotti, che non sono solamente quelli agroalimentari.

Veramente quindi non capisco il senso di portare avanti il discorso di ritirare la mozione quando, in realtà, io credo che le nostre intenzioni siano assolutamente congruenti e possano benissimo andare insieme nella direzione sperata, perché comunque, rispetto, ripeto, all'altra volta, c'è stato un cambiamento netto di visione perché, bene o male, si è preso a cuore il tema, si è capito che potrebbe essere la Maison du Val d'Aoste una grande opportunità per il tessuto socio-economico valdostano, quindi io la mozione non la ritirerei. Credo che l'impegnativa sia abbastanza dettagliata, ma non impegni diciamo a livello tempistico immediatamente, perché so benissimo che è un lavoro che richiede tempo, ma bisogna iniziare.

Lo studio di Finaosta può essere benissimo una base, ma, per favore, non perdiamoci per l'ennesima volta in studi, studicchioli, in perdite di tempo, che poi alla fine non hanno portato a niente perché se oggi quegli studi fatti, non solo sulla Maison du Val d'Aoste ma su tanti altri aspetti, fossero stati veramente presi in considerazione, qualcosa sarebbe stato fatto, ad oggi no.

Io vi invito quindi a pensarci, a votare la mozione, che è semplicemente una presa di posizione chiara, netta, che dà un orientamento, dà una linea. Mi auguro comunque che, al di là di tutto, venga presa in considerazione molto seriamente la questione della Maison du Val d'Aoste proprio perché ad oggi è e può avere un ruolo strategico per il futuro dell'economia e del tessuto valdostano.

Presidente - Altri intendono intervenire? Non vedo altre richieste. La parola al consigliere Rollandin.

Rollandin (PA) - Je prends la parole pour dire que je suis un peu étonné de cette intervention qui a été faite. J'inviterais le jeune collègue d'aller revoir ce qui s'est passé dans les années pour comprendre le rôle que la Maison du Val d'Aoste a à Paris. Je veux rappeler que l'achat de cette Maison a été fait en sachant qu'il était une bonne affaire et il l'est encore maintenant, mais il ne suffit pas de dire qui a été un bon achat, il s'agit de dire - et je le partage - le fait qu'il faudrait valoriser cette Maison. Les indications sont retenues, elles peuvent être acceptées, bien sûr, mais je voudrais faire de façon qu'on puisse relire ce qui a été fait pendant les derniers venti anni: on a essayé de faire la Foire à Paris, de faire des engagements... à Paris avec des différents experts pour présenter nos produits : les vins, les fromages, le pain. Tout a été fait, justement, pour essayer de faire passer le message de ce qui est le Val d'Aoste en France. Je crois que liée à ces aspects il y avait, bien sûr, la présence du Val d'Aoste, en tant que Région qui, bien sûr, connaît et utilise de temps en temps le français. Alors, toute une série d'interventions, d'accords, de requêtes pour faire de façon que cette institution puisse être utilisée au mieux je crois qui ont été faits pendant ces années.

Je crois que Linty avec sa gestion avait fait tout le possible pour essayer de faire connaître la Maison du Val d'Aoste, pour faire de façon que même les étudiants qui allaient à Paris et les différents producteurs de produits de notre région pouvaient y trouver un point de repère important. Je veux rappeler ces aspects, justement, pour dire qu'il y a là tout un dossier que pas seulement la Finaosta a, mais l'ont aussi au niveau de Région, de l'Assessorat compétent... pour faire comprendre ce qui a été fait pendant ces années. Bien sûr, ce n'est pas simple de se placer dans une ville comme Paris, surtout dans ces derniers temps avec tous les problèmes qui ont eu eux aussi avec des questions que nous connaissons.

Je crois que c'est important de faire de façon... et je partage que dans le plus bref délai il y ait un résumé de ce qui a été fait jusqu'à présent pour reprendre les thèmes qui peuvent être le point de repère, le point pour améliorer cette présence importante à Paris et nous donner la possibilité de dire que, finalement, si on va utiliser de l'argent à Paris, soit bien utilisé. Je crois qu'il y a la possibilité de le faire et je partage cela et je crois qu'on peut tranquillement accepter cette motion, qui reprend les thèmes que, je crois, plusieurs d'entre nous connaissent. Ce n'est pas un secret ce qui a été fait, bien sûr, pas seulement "l'Arbre de Noël", qui était une fête qui a été partagée par les élus, là où on essayait de voir les différentes problématiques existantes et qu'on pouvait résoudre.

Alors, je crois qu'il serait bien de nous donner une période, au moins 3 mois de temps pour aboutir à des résultats qu'il sera en quelque sorte possible de discuter, comme on est en train de faire, pour dire qu'après on peut très bien imaginer de pouvoir présenter une solution qui puisse être adoptée et qui puisse donner des résultats importants soit pour le Val d'Aoste que pour ceux qui présentent... la Maison du Val d'Aoste. Voilà, pour ce qui nous concerne, nous sommes de l'avis de voter cette motion en sachant que c'est un point de repère, c'est un point de départ, ce n'est pas la solution à tous les problèmes.

Presidente - Se non ci sono altri che intendono intervenire, metto in votazione. Apro la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 20 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Erika Guichardaz, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet)

Il Consiglio non approva.