Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 348 du 11 février 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 348/XVI - Approvazione di risoluzione: "Impegno del Governo regionale ad adattare i protocolli nazionali alla peculiare situazione regionale in materia di attività di somministrazione alimenti e bevande".

Marguerettaz (Presidente) - Passiamo al punto n. 48.03 dell'ordine del giorno. Per la presentazione, ha chiesto la parola il collega Restano.

Restano (VdA Unie) - Le devo dire che mi tocca, per certi versi, un ingrato compito: quello di illustrare questa risoluzione dopo la discussione che abbiamo appena fatto e soprattutto per la mia estrazione, perché io faccio parte delle famiglie delle partite IVA, della somministrazione alimenti e bevande, della vendita e commercio, mi occupo di igiene pubblica, quindi il mio cuore pulsa, come diceva un noto attore in un film, verso le partite IVA e avrei volentieri votato "no" oggi per la riapertura tanto tempo fa. In effetti, se andate a riprendere i miei interventi in passato, erano tutti volti a mantenere aperti gli esercizi attraverso idonee procedure per ogni singolo esercizio. Avrei tenuto aperto le stazioni di sci, fatto lavorare i maestri, fatto fare sport a tutti gli atleti, fatto lavorare i noleggi e avanti così. Chi di noi non l'avrebbe fatto?

Purtroppo il Consiglio si divide in maggioranza e minoranza e vi sono dei momenti dove fare la maggioranza è veramente scomodo perché c'è un'assunzione di responsabilità, non che la minoranza non se ne debba assumere, perché ho troppo rispetto per il ruolo istituzionale della minoranza e per chi riveste questo ruolo per pensare il contrario. In effetti, sposo tutte le considerazioni che sono state fatte in precedenza. È vero, la protesta è un sintomo forte, pesante della crisi finanziaria che stanno vivendo i locali di somministrazione di alimenti e bevande e non solo loro, ho citato prima altri esempi, potremmo aggiungerne tanti altri ancora. È un forte grido di dolore che tutti abbiamo sentito e che tutti percepiamo sulla nostra pelle e bene ha detto chi ha illustrato la precedente risoluzione: ma come mai i locali possono aprire fino alle ore 18? Come si è addivenuti a questa scelta, a questa soluzione? È proprio lì che sta il nodo della faccenda, ma chi ce lo ha motivato? In sanità pubblica si dice che bisogna portare l'evidenza della scelta, e dov'è l'evidenza? Ma chi l'ha detto? In base a quali studi scientifici? E solo avendo quegli studi potremmo avere la risposta al secondo punto, perché le ore 18:00 sono forse diverse dalle ore 20:00 o dalle ore 22:00? Chi ce lo spiega? Noi abbiamo titolo per fare un'affermazione di questo genere? Forse qualcuno che ha degli studi in materia sanitaria, forse qualcuno che ci ha lavorato può abbozzare una risposta, senza dati diventa un po' difficile, senza un minimo di ricerca.

È proprio in questo senso che va la nostra proposta di risoluzione perché, al di là delle considerazioni più politiche, giustamente portate in evidenza citando la legge regionale n. 11 che è stata sospesa, citando alcuni tipi di ragionamenti, noi ci ricordiamo con la legge n. 11 di aver istituito un'unità di supporto, che non è il CTS, però è l'unità che si pone alla base di alcuni ragionamenti che vengono portati avanti da chi oggi si siede sui banchi del Governo, e la nostra proposta, al secondo punto, al di là delle considerazioni iniziali e delle premesse, impegna la Giunta a valutare, compatibilmente con i protocolli sanitari e previo confronto con gli organismi di supporto, la possibilità di concedere parziali allentamenti delle norme nazionali relativamente agli orari di chiusura degli esercizi di somministrazione ferma restando l'esigenza primaria di salvaguardia della salute. Questo è l'esercizio che va fatto con estremissima urgenza, mi rivolgo a lei, Presidente, questo va fatto nel più breve tempo possibile, nel giro di poche ore, dobbiamo avere questa risposta dai nostri consulenti primari e, mi permetta, magari supportati da chi si occupa di igiene pubblica e igiene degli alimenti, che sono gli unici che possono darci una risposta di questo tipo in assenza del parere del CTS. Poi io spero che il nuovo Governo nazionale, se nascerà... ho sentito in alcune trasmissioni che si occuperà per prima cosa della riapertura dei locali perché la situazione è veramente drammatica.

Al di là di questo, com'è già stato ricordato da qualche collega, c'è comunque l'impegno al confronto politico in Conferenza Stato-Regioni e verso il Governo nazionale dell'esigenza che avevamo già evidenziato con la legge regionale n. 11 di sottoporre e adattare i protocolli nazionali alla nostra Regione.

Le normative di settore, i regolamenti della Comunità europea n. 852 e n. 853 trattano alla stessa maniera la grande produzione e la piccola somministrazione di alimenti e bevande, trattano alla stessa maniera la Pianura Padana e la Valle d'Aosta e questo è quello che noi, grazie al supporto tecnico-scientifico delle unità di supporto, dobbiamo evidenziare: lo dobbiamo evidenziare nella nostra norma, lo dobbiamo evidenziare nelle nostre ordinanze ma soprattutto lo dobbiamo far capire una volta per tutte a chi sta al Governo nazionale, di qualunque colore sia, che abbiamo esigenze veramente diverse.

È chiaro che dobbiamo anche tenere conto - e lo abbiamo evidenziato - che non esiste il ristorante e il bar, esistono vari livelli di somministrazione e, di conseguenza, vari protocolli operativi che sono quelli alla salvaguardia dell'utenza, alla salvaguardia dei clienti e questo dobbiamo chiedere di valutare all'unità di supporto, solo così potremo fare in fretta e bene.

Abbiamo colto, colleghi, questa opportunità di presentare la risoluzione anche per ricordare la necessità nella speranza di diventare zona bianca, perché questo è il vero obiettivo: il vero obiettivo è di diventare zona bianca nel più breve tempo possibile e mantenerla, il che poi ci consentirà di aprire i locali con i dovuti protocolli.

Oggi forse un'azione priva di fondamento ci porrebbe a elevato rischio, non per questo, e mi rivolgo sempre al Presidente, la lasceremo dormire sugli allori se passerà - mi permetta queste parole forse irriverenti - questa risoluzione, dovremo comunque fare in fretta, è questione di ore e con il possibile arrivo della zona bianca ma anche con il mantenimento della zona gialla per noi appare di vitale importanza la riapertura dei confini. In Conferenza Stato-Regioni, magari con l'aiuto dei nostri Parlamentari in questo momento particolare, quindi si potrà arrivare anche a questo.

Un occhio va anche rivolto verso la Casa da gioco, che è di fondamentale importanza per l'intero territorio regionale, non solo per il Comune dove essa ha sede, la preghiamo in questa operazione che le chiediamo di fare di attivarsi anche in tal senso.

Abbiamo veramente fretta e non sono solo le parole, sono azioni, colleghi, che noi chiediamo e deleghiamo alla Giunta confidando nel buon esito di questo.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Spelgatti, ne ha facoltà.

Spelgatti (LEGA VDA) - Noi facciamo, come vedete da molto tempo, un'opposizione molto costruttiva, i torni sono bassissimi e tutto quanto, è chiaro che poi ogni tanto si rischia di perdere un attimo la pazienza, ma non la perderemo assolutamente, però facciamo un riassunto un attimo anche della situazione.

Noi abbiamo preparato la nostra iniziativa, o la accettate, o l'accogliete, è l'unica che possa dare delle risposte, perché il Presidente si deve assumere le proprie responsabilità rispetto all'apertura o meno della cosa anche in linea teoricamente con gli onori appunto dell'essere diventato il difensore dell'autonomia, questo era un piccolo gesto importante.

Dopodiché che cosa succede? Preoccupati... "come facciamo?", "come non facciamo? e tutto quanto..., "va beh, cerchiamo di prendere un po' in giro i Valdostani fuori", per cui vi mettete a preparare questa risoluzione durante la giornata, la depositate proprio all'ultimo in cui sostanzialmente non si dice nulla, un'arrampicata sui vetri per non dire assolutamente nulla, ma per far uscire che anche voi volete fare assolutamente qualche cosa e comunque con un impegno che non porta assolutamente a nulla, quindi però giusto solo per non uscirne con un "sì" o con un "no". Non si prendono però i Valdostani in giro in questa maniera, è una questione di serietà, vi dovete assumere le responsabilità di quello che state facendo o di quello che non state facendo, perché il punto è tutto ciò che non state facendo, sostanzialmente non state facendo nulla, stanno passando i mesi e non sta succedendo assolutamente nulla. Non ci sono le risposte per i ristori, non ci sono risposte da parte degli Assessorati, non si capisce dove vogliate andare, che cosa vogliate fare, quale sia l'idea di rilancio, nulla.

Noi stiamo buoni, stiamo tranquilli, siamo assolutamente propositivi, vi cerchiamo di aiutare, non vi ostacoliamo e tutto quanto, però poi c'è un limite alla presa in giro che potete fare, è una questione proprio di dignità. Dite: "sì", dite: "no", ma non fate una scenetta di questo tipo giusto solo per poi uscire fuori dicendo: "ma no, ma perché noi stiamo facendo un impegno a...", bla bla bla bla... un impegno a niente, a niente! A confrontarvi con la Conferenza Stato-Regioni? Va beh, strano, perché non dovreste farlo tutti i santi giorni comunque di contattare Roma e di fare pressioni? Comunque nella Conferenza Stato-Regioni non partecipate e non chiederete questo? Allora quello che vi si chiede è almeno la dignità di non prendere in giro, abbiate almeno il coraggio di assumervi le vostre responsabilità!

Presidente - Per il tempo rimanente la collega Foudraz ha chiesto la parola.

Foudraz (LEGA VDA) - Ho sentito un bellissimo discorso di cuori pulsanti. Qua dentro ci sono 35 cuori pulsanti, però noi qui siamo chiamati a usare le dita, a schiacciare dei bottoni, quindi probabilmente dovremmo essere tutti in linea visto che tutti noi vogliamo il bene dei Valdostani e non perché vogliamo il bene dei Valdostani mettiamo da parte la sicurezza sanitaria, noi la mettiamo al primo posto, però queste scenette sono veramente vergognose.

Presidente - Qualcun altro chiede la parola? La parola al collega Manfrin per il tempo residuo.

Manfrin (LEGA VDA) - Io credo che i colleghi che mi hanno preceduto abbiano già chiarito bene qual è il senso.

Avete fatto una risoluzione che - lo sapete bene anche voi - all'atto pratico non dice nulla, è questo il problema principale, cioè voi volete uscire, volete fare in modo che si esca da quest'aula e che fuori qualcuno pensi che effettivamente avete chiesto di riaprire i locali. Quando, come, per quanto, a che ora non si sa, però c'è sempre questa frase, anzi, è una parola... chiedo scusa, sono due parole, è una tecnica antica questa che viene utilizzata in Parlamento, che viene utilizzata per far digerire qualsiasi cosa. Anteponendo le parole "a valutare" io posso scrivere qualsiasi cosa... "a valutare di radere al suolo il Palazzo regionale". Io lo valuto, poi non è che lo faccio, però lo valuto. Posso quindi scrivere qualsiasi cosa dopo le parole "a valutare", faccio delle valutazioni.

Valutare quindi che, compatibilmente con i protocolli sanitari, previo confronto con gli organismi di supporto, la possibilità di concedere parziali allentamenti, norme nazionali, eccetera, è una valutazione che farete, che arriverà, se andrà bene e se la farete, fuori tempo massimo e che non porterà a nulla e che, se andrà bene, verrà fatta di concerto con quelle che saranno le aperture nazionali, non aggiungerete nulla rispetto a quello che viene fatto già a livello nazionale, non ci sarà nessuna deroga per la specificità del nostro territorio, quella che avete utilizzato per altre fattispecie. È questo il problema: vi impegnate a non fare nulla. Questa è acqua fresca che utilizzate per giustificare il vostro "no" alla precedente risoluzione, però io sono felice, sono felice perlomeno che si sia fatta chiarezza, non sono felice per nulla per il fatto che non si siano prese delle decisioni e delle scelte ma sono felice che si sia fatta chiarezza.

C'è chi ha proposto di andare a fare concretamente qualcosa, ovvero prorogare l'orario e voi lo avete bocciato per sostituirlo con valutazioni, mentre voi valutate, le attività economiche e sociali muoiono.

Presidente - Qualcun altro chiede la parola? Se nessuno intende intervenire, procediamo alla votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 33

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

La risoluzione è approvata.