Objet du Conseil n. 313 du 10 février 2021 - Verbale

Oggetto n. 313/XVI del 10/02/2021

APPROVAZIONE DI MOZIONE: "INIZIATIVE PER L'INTITOLAZIONE A SALVATORE RADIZZA DI UN LUOGO IDONEO A RICORDARNE L'IMPORTANZA STORICA, QUALE SIMBOLO DEL MASSACRO DELLE FOIBE".

Il Presidente BERTIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri MANFRIN, DISTORT, FOUDRAZ, PERRON, GANIS, LAVY, SAMMARITANI, PLANAZ, BRUNOD, AGGRAVI e SPELGATTI e iscritta al punto 48 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Illustra il Consigliere MANFRIN, che presenta un emendamento al dispositivo.

Intervengono i Consiglieri CARREL, PERRON, PADOVANI, JORDAN, DISTORT, MARGUERETTAZ, CHATRIAN e Erika GUICHARDAZ. Interviene il Consigliere MARGUERETTAZ, che propone una modifica alle premesse, e il Consigliere MANFRIN, per mozione d'ordine.

Prende la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere MANFRIN (favorevole).

IL CONSIGLIO

- con l'emendamento al dispositivo presentato dal Consigliere MANFRIN e la modifica nelle premesse del Consigliere MARGUERETTAZ;

- ad unanimità di voti favorevoli (presenti e votanti: trentatré);

APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

VISTA la legge 30 marzo 2004, n. 92 "Istituzione del «Giorno del Ricordo» in memoria delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati";

RICORDATO che nelle disposizioni della summenzionata legge è previsto all’articolo 1 comma 2: "Nella giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende";

CONSIDERATO che l'intitolazione di uno spazio pubblico a persone o fatti che hanno segnato la storia è da sempre uno strumento per dimostrare attenzione verso il passato e ricordare eventi che devono rimanere a costante monito per le generazioni future;

PRESO ATTO delle numerose iniziative culturali messe in campo da varie amministrazioni, non ultima quella di Aosta;

CONSTATATE le numerosissime intitolazioni di spazi pubblici alla memoria dei Martiri delle Foibe da parte delle amministrazioni locali in tutto il Paese, nonché dei numerosi interventi effettuati in materia da diverse amministrazioni regionali quali, ad esempio, Umbria, Emilia Romagna e Friuli-Venezia Giulia;

RICHIAMATA la legge regionale 9 dicembre 1976, n. 61 "Denominazione ufficiale dei Comuni della Valle d'Aosta e norme per la tutela della toponomastica locale", che disciplina, tra l’altro, l’attribuzione delle denominazioni agli edifici di proprietà della Regione;

RICORDATO che in data 10/02/2007, durante la celebrazione della ricorrenza è stato consegnato dall'allora Vicepresidente della Regione Albert Cerise un riconoscimento, conferito dal Presidente della Repubblica con decreto del 29 aprile 2006, alla Sig.ra Elena Radizza, in ricordo del nonno Salvatore Radizza, perito il 2 ottobre 1943 a Curzola;

PRESO ATTO che nella consegna in forma solenne richiesta dal Ministero dell'Interno del riconoscimento è stato evidenziato che "Salvatore Radizza, nativo di Curzola (Dalmazia), operaio è stato arrestato, imprigionato e, quindi, fucilato il 2 ottobre 1943 a Curzola insieme con altri civili e militari italiani";

PRESO ATTO che la famiglia Radizza risiede permanentemente in Valle d'Aosta dal 1966 e più specificamente che:

Antonio Radizza, esule fin dall'età di 8 anni, figlio di Salvatore, dopo numerose peregrinazioni prima in Veneto, poi in Puglia, legate allo sfollamento dalle terre di origine, intrapresa la carriera militare nel Corpo degli Alpini, assegnato alla Brigata Taurinense è giunto ad Aosta nel '66, con il grado di Capitano, dove ha comandato diverse storiche Compagnie del Battaglione Aosta fino al '79-'80, quando con il grado di Tenente Colonnello è arrivato a comandare il Battaglione Aosta fino all' '87;

Salvatore Paolo Radizza, nipote del Martire delle foibe da cui ha preso lo stesso nome, ha comandato, con il grado di Generale di Brigata il Centro Addestramento Alpino di Aosta per ben due anni, fino all'avvicendamento, avvenuto nel settembre del 2019;

CONSIDERATO che Salvatore Radizza rappresenta l'emblema sia del terribile odio sfociato nel massacro delle foibe, sia la dolorosa vicenda dell'esodo giuliano-dalmata, che sradicò dalla loro terra d'origine tra i 250 e i 350.000 cittadini;

IMPEGNA

il Presidente della Regione e la Giunta regionale ad assumere le iniziative necessarie all'intitolazione a Salvatore Radizza di un luogo idoneo a ricordarne la figura e l'importanza storica, quale simbolo del Ricordo sia del massacro etnico delle foibe che dell'esodo di Istria, Fiume e Dalmazia.

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