Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 953 du 19 septembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 953/XV - D.L.N. 34: "Disposizioni urgenti per il reclutamento di segretari degli enti locali della Valle d'Aosta".

Rini (Presidente) - Possiamo passare al punto numero 61.01 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione la parola al collega Daudry.

Daudry (AV) - Il presente disegno di legge, composto di 12 articoli, compresa la clausola d'invarianza finanziaria e la dichiarazione d'urgenza, risponde all'esigenza di consentire la piena copertura dei posti di segretario, anche in vista dell'approssimarsi delle elezioni comunali del 2020, a tal fine disciplinando l'avvio e lo svolgimento della procedura concorsuale per il reclutamento di nuovi segretari comunali, come già previsto dalla legge regionale 10/2015. Il disegno di legge è il frutto del lavoro di diversi tavoli, tecnici e politici - ne approfitto per ringraziare per l'impegno profuso - che in questi ultimi mesi hanno affrontato l'annosa e nota problematicità segnalata e, recentemente ribadita, con identica forza sia dall'agenzia dei segretari che dai rappresentanti degli enti locali. Entrambi gli enti, infatti, hanno manifestato all'Amministrazione regionale la necessità, dovuta in particolare ai recenti e prossimi pensionamenti che investono la categoria, di reperire nuove figure di segretari comunali, avviando il concorso in tempo utile con l'auspicio di garantirne la conclusione prima delle elezioni comunali della prossima primavera. Va sottolineato, affinché ciò non abbia a ripetersi, come il presente disegno di legge arrivò in aula lo scorso mese di luglio, assieme a cinque emendamenti, senza le necessarie e doverose audizioni, in particolare quelle dei portatori d'interesse e dei dirigenti regionali. Inoltre, l'assemblea del CPEL ha esaminato la proposta del disegno di legge nella riunione del 19 luglio scorso, esprimendo parere favorevole, anche in virtù del fatto che le fu anticipata la ratio di quegli emendamenti, che oggi sono stati assorbiti dal testo approvato dalle commissioni. Oggi questo percorso può pertanto dirsi ultimato e siamo pertanto a sottoporre all'aula il testo di legge composto da 12 articoli.

L'articolo 1 esplicita l'oggetto del disegno di legge e le modalità di espletamento della procedura concorsuale da parte dell'agenzia dei segretari, che se ne assume l'onere finanziario.

L'articolo 2 prevede che la procedura concorsuale deve essere avviata dall'agenzia entro trenta giorni dell'entrata in vigore della legge e stabilisce il criterio del calcolo per la determinazione dei posti di segretario messi a concorso.

L'articolo 3 prevede che la procedura concorsuale consiste in un corso-concorso le cui modalità di svolgimento sono definite dal bando, in conformità a quanto previsto dalla legge e che, per la partecipazione allo stesso, è richiesto il possesso della laurea magistrale e dei requisiti previsti dalla normativa regionale vigente per l'accesso alla qualifica unica dirigenziale, come peraltro già previsto dalla legge 46 del 1998.

L'articolo 4 stabilisce che il corso-concorso è preceduto dall'accertamento della conoscenza della lingua francese o italiana e da una prova preselettiva avente lo scopo di selezionare i candidati che hanno accesso alle successive fasi del corso-concorso, in aggiunta ai soggetti che, entro i limiti massimi (50% del numero dei posti del corso e secondo le modalità stabilite dalla legge), sono esonerati dalla prova preselettiva, essendo loro riconosciuta la formazione e/o la professionalità già acquisita quali segretari di ente locale.

L'articolo 5 disciplina il corso di formazione, stabilendo il numero massimo di candidati ammessi allo stesso, la durata del corso di formazione (almeno 120 ore di lezione e la frequenza minima obbligatoria per l'ammissione dei candidati alle prove di concorso: 80%) è ridotta al 50% per i soggetti esonerati dallo svolgimento della prova preselettiva, di cui sopra.

L'articolo 6 disciplina le prove di concorso e la valutazione delle stesse stabilendo che la graduatoria definitiva del concorso è approvata dal Consiglio di Amministrazione dell'agenzia e ha durata triennale, decorrente dalla data di approvazione.

L'articolo 7 disciplina l'assunzione dei vincitori del corso-concorso, stabilendo che gli stessi sono iscritti all'Albo ai sensi dell'articolo 1, comma 5 della 46/98, senza diritto di trattamento economico, e che è conferito loro alla pari degli altri soggetti già iscritti all'Albo, ai sensi del medesimo articolo, l'incarico di segretario di Ente locale della Valle d'Aosta secondo le modalità di scelta rispettivamente stabiliti agli articoli 2, comma 1, della legge 10 del 2015 e 18 del regolamento regionale 4/99 con priorità rispetto ai soggetti iscritti all'Albo ai sensi dell'articolo 1, comma 6, sempre dalla legge 46/98, ai quali l'incarico di segretario di Ente locale resta conferibile nei casi di supplenza o reggenza per la copertura dei posti vacanti, laddove il numero dei posti sia superiore al numero dei soggetti iscritti all'albo, sempre ai sensi dell'articolo 1, comma 5. In questo articolo viene, inoltre, precisato che il rapporto di lavoro con l'agenzia, con il conseguente diritto al trattamento economico corrispondente, s'instaura solo con la sottoscrizione del contratto individuale di lavoro relativo al primo incarico di segretario di ente locale della Valle d'Aosta e, quindi, non alla data d'iscrizione all'albo.

L'articolo 8, invece, regola l'utilizzo della graduatoria per l'assunzione a tempo indeterminato, stabilendo che gli idonei al corso-concorso, ogni qualvolta vi sia la necessità di ricoprire un posto di segretario di ente locale della Valle d'Aosta, resosi vacante nel periodo di validità triennale della graduatoria, sono iscritti all'Albo, ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della 46 del 98 mediante utilizzo a scorrimento della graduatoria stessa. Al comma 2 si prevede che, in ogni caso, gli idonei al concorso possano chiedere di essere iscritti all'albo ai sensi dell'articolo 1, comma 6, a far data dell'approvazione definitiva del concorso.

L'articolo 9 dispone in merito al tutoraggio, obbligatorio per il soggetto incaricato a segretario di Ente locale della Valle d'Aosta, salvo gli esoneri motivatamente disposti con propria deliberazione.

L'articolo 10 contiene le disposizioni finali, tra cui, al comma 4, una generale norma di rinvio alle disposizioni attualmente vigenti in materia, per tutto quanto evidentemente non diversamente disciplinato. Al comma 1 prevede che, per lo svolgimento della prova preselettiva e del corso di formazione, l'agenzia possa avvalersi della collaborazione del consorzio degli enti locali della Valle d'Aosta, CELVA, previa stipulazione di apposita convenzione. Il comma 2 prevede, invece, per lo svolgimento dell'accertamento della prova di lingua francese o italiana e delle prove di concorso ivi compresa la nomina delle relative commissioni esaminatrici, che l'agenzia possa avvalersi della struttura regionale competente in materia di concorsi, anche qui previa stipulazione di convenzione. Infine, al comma 4 si precisa che, nelle more dell'espletamento della procedura concorsuale continua a trovare applicazione l'articolo 18 della legge 13 del 2019, che consente di conferire ai soggetti iscritti all'albo, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, l'articolo di segretario di Ente locale al fine della copertura dei posti vacanti, sempre anche in deroga ai limiti previsti dall'articolo 2, comma 6, della legge del 2015.

L'articolo 11, infine, reca la clausola d'invarianza finanziaria e l'articolo 12 la dichiarazione d'urgenza.

Presidente - È aperta la discussione generale. Chi intende prendere la parola? La parola al collega Bianchi.

Bianchi (UV) - Solo per chiedere una sospensione per una riunione di maggioranza per verificare gli emendamenti presentati.

Presidente - Il Consiglio è sospeso.

La seduta è sospesa dalle ore 16:03 alle ore 16:28.

Rini (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori, Colleghi. Ricordo che siamo in discussione generale. La parola al collega Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Ho sentito la relazione del collega Daudry, e faccio una doverosa premessa perché in questa fase di discussione generale dove affronterò tutti i vari temi, le tematiche che questa proposta di legge ci propone, parlo a nome di tutta questa parte della dell'aula consiliare, quindi parlo a nome di Lega, parlo a nome di MOUV', e parlo a nome anche di Valle d'Aosta Che Cresce del consigliere Restano perché tutti quanti abbiamo una precisa e netta convinzione, che poi è quella che avevamo già espresso molto chiaramente a luglio, con delle modalità che forse sono state un po' strumentalizzate da parte della maggioranza, nel senso di far apparire come una opposizione un po' fine a se stessa, ostruzionistica, ma in realtà ostruzionistica era soltanto la modalità, non certo la finalità, che è evitare che venga promulgata una legge che, come direbbe Manzoni "non s'ha da fare", o quantomeno non s'ha da fare in codesto modo", cioè non s'ha da fare con queste modalità che invece la maggioranza vuole sottoporci oggi. Il fatto che non fossero state fatte le audizioni chiaramente era una cosa abbastanza seria, ma all'esito di quelle audizioni abbiamo visto che, di fatto, il disegno di legge è, se possibile, addirittura peggiore di quello di prima. È chiaro che non è che siamo certamente soddisfatti. Quindi doverosa premessa, lo ribadisco, è che per tutti noi questa legge non si deve fare. Non si deve fare in questo momento e non si deve fare in questo modo. Allora faccio una premessa appunto di ordine generale, perché chi sta fuori da questa quest'aula capisca di cosa stiamo parlando, si tratta di un argomento tecnico e quindi è giusto fare anche delle premesse di ordine generale, che possano dare un inquadramento al tema.

Come si diventa segretario comunale in Italia? In Italia, il riferimento è una legge del 97, quindi praticamente quasi coeva alla nostra, che è del 98, la 46/98 regionale. Intanto bisogna avere, per fare il segretario comunale un diploma di laurea in giurisprudenza, in economia e commercio o in scienze politiche e bisogna vincere un concorso pubblico con tante materie, sono circa diciassette da sapere, da conoscere e su cui verte la prova: giurisprudenza, economia e commercio, materie di scienze politiche, quindi materie giuridiche, materie economiche, materie gestionali e di risorse umane. Il superamento del concorso dà la possibilità di partecipare a un corso-concorso selettivo di formazione, un corso-concorso, che dura la bellezza di nove mesi a cui seguirà poi un praticantato (quindi un tirocinio vero e proprio) di tre mesi presso uno o più comuni. Poi alla fine di questo tirocinio e di questo corso di nove mesi, si discute una tesi e si fa una prova orale. Per esempio in Trentino-Alto Adige questo corso di preparazione in materie specifiche e tecniche (come è giusto che sia, vista la funzione dei segretari) si articola su 450 ore, a fronte (lo dico già da adesso) delle 120, che poi vanno ridotte addirittura alle 60 previste dalla legge che ci state proponendo. Allora, al termine di questo corso-concorso si ottiene un'iscrizione all'albo, che distingue tre categorie: fascia C B e A e, solo quando si entra poi nelle fasce B e A, si diventa a tutti gli effetti un dirigente, si assume la qualifica dirigenziale. Benissimo, invece, in Valle d'Aosta la situazione è un po' diversa: ci sono segretari laureati, che hanno superato un pubblico concorso, addirittura ministeriale, ci sono segretari anche privi del diploma di laurea, che non hanno superato alcun concorso di livello dirigenziale e sono i segretari comunali che svolgevano queste funzioni con la legge 46/98 che sono stati poi inseriti in una qualifica dirigenziale con una sorta di sanatoria già allora. Bene, se alcuni segretari comunali, che hanno questa qualifica, non sono incaricati presso qualche comune, sono collocati in disponibilità presso l'agenzia e sono pagati, naturalmente a carico della spesa pubblica, dai comuni che vanno in riparto fra loro, quindi tutti i comuni appunto contribuiscono a questo fondo, che paga questi segretari, che a volte non vengono neanche incaricati, a discapito loro ma a favore di quelli dell'Albo secondo. Nell'anno 2005 è stata creata la famosa parte seconda dell'Albo, quella appunto in cui sono iscritti i dirigenti regionali e anche i funzionari di Amministrazione, quindi abbiamo questa particolarità: Albo Primo, Albo Secondo. Albo Primo: a tutti gli effetti segretari comunali, che sono entrati (come abbiamo detto prima concorso ministeriale o comunque successivamente con quella sorta di sanatoria) e gli altri, invece, persone che sono iscritte perché hanno dei requisiti e fanno parte del comparto. Poi c'è da chiarire ancora che già queste anomalie, questa situazione dell'Albo secondo ha creato delle problematiche poi con la legge 10/2005, si è stabilito quali sono le condizioni per le nomine, facendo tra l'altro dei bei pasticci (perché lo abbiamo visto in passato), c'è stata la questione delle nomine che dovevano essere fatte a seconda degli ambiti territoriali, cioè della grandezza dei comuni, partendo all'incontrario, cioè nominavano prima i sindaci dei comuni più piccoli e poi dopo, a salire, quelli dei comuni più grandi o una logica particolare per cui era necessario nei comuni più piccoli magari che il segretario, punto di riferimento dell'Amministrazione - e questo è un dato fondamentale - fosse persona di nomina fiduciaria, come è giusto che sia da parte del sindaco e come è tuttora, si chiama il cosiddetto spoil-system, cioè è il sindaco che si sceglie fiduciariamente il segretario perché il segretario ha appunto una funzione fondamentale all'interno dell'amministrazione comunale. Un sistema che però non ha funzionato perché ha avuto delle criticità tanto che, anche nell'ultima tornata, quella delle amministrative passate, quelle del 2015, molto spesso questo sistema è stato violato perché gran parte di queste nomine sono avvenute in modo improprio. Ma questo lo vedremo successivamente quando entreremo proprio più nel dettaglio Cosa è importante a questo punto ricordare? Quale dovrebbe essere l'interesse della politica. Siamo qui a fare una legge in una materia complessa, che ha dato luogo a molte criticità e che nel passato ha creato dei problemi agli enti locali, che ha dimostrato di non essere così funzionale, che non ha funzionato bene e, per questo motivo, già da qualche mese i nostri gruppi hanno proposto una revisione della legge 6/2014, quella sugli enti locali, perché appunto abbiamo rilevato (ma lo sappiamo tutti, credo su questo ci sia condivisione unanime) che in realtà quella legge va rivista, va ricalibrata e va rimodulata. Noi abbiamo detto già a luglio: "Fare questa legge adesso in urgenza, in modo un po' così improvvisato - quasi per rimediare un problema che in realtà trova le sue origini non solo nel reclutamento di questi singoli segretari, che vorremmo andare a reclutare con questa legge - è sbagliato, perché non crea i presupposti per risolvere il problema", cioè non dà la soluzione al problema. Come per costruire una casa si parte dalle fondamenta, anche qui si deve partire dalla legge 6 e poi intervenire in modo più organico anche attraverso il sistema di reclutamento e soprattutto, non tanto e solo del reclutamento, ma poi dell'utilizzo di queste graduatorie, di questi risultati e di questi corsi-concorsi. Qualche cenno l'ho già dato ma comunque ci arriveremo poi in modo più analitico.

Quale dovrebbe essere l'interesse, quindi, della politica, del nostro ruolo? Dare avvio a una procedura concorsuale, che è attesa di fatto da decenni addirittura, per selezionare i segretari comunali sulla base della meritocrazia, della preparazione specifica e delle capacità. Selezionare segretari comunali che abbiano le conoscenze tecniche e giuridiche necessarie per lo svolgimento delle mansioni e delle funzioni che sono assegnate loro dalla legge. Perché, cosa fa il segretario comunale? Ha dei compiti di collaborazione, di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi elettivi dell'ente, ha una funzione di supporto tecnico, di verifica del parametro di conformità dell'ente locale alla legge Quindi valuta quando l'ente locale opera conformemente alla legge, questo è un ruolo fondamentale, in più in Valle d'Aosta (cosa che non c'è da altre parti), il segretario comunale è pure chiamato a esprimere il parere di legittimità sugli atti degli organi collegiali, quindi ha un ruolo estremamente delicato: il parere di legittimità è evidente che vuol dire "conformità degli atti amministrativi alla normativa vigente". E poi ha anche dei compiti notarili, addirittura, perché il segretario comunale roga tutti i contratti dell'ente pubblico, fa lui da ente rogante, sostituisce il notaio, quindi, figuriamoci, autentica le scritture private e gli atti unilaterali nell'interesse dell'ente; praticamente, come dicevamo, le funzioni di notaio. Discende da tutta questa elencazione evidentemente che tale incarico non possa prescindere da una formazione giuridica ed economica del segretario comunale, come peraltro è richiesto in tutte le altre regioni d'Italia, in tutto il resto di Italia, compresa (come dicevamo prima, l'abbiamo citata) la legge del Trentino-Alto Adige.

Cosa deve fare il buon politico, secondo noi? Deve garantire pari condizioni a tutti i concorrenti, evitando favoritismi e/o sconti a qualcuno solo in forza della posizione dell'incarico che ricopre, magari anche solo da qualche giorno, ecco, questa è una delle criticità. Perché prima ho detto che la legge che avete che avete portato oggi in aula è addirittura peggiore di quella di luglio? Perché a luglio, l'articolo (se non erro) il 3, che elenca una serie di lettere (A B e C), che corrispondono alle categorie di soggetti che a vario titolo verranno esentati dalla prova preselettiva e verranno addirittura poi avvantaggiati nel numero di ore di corso, che potrà essere la metà di quelle 120 ore di cui parlavamo prima - molto diverse dalle 450 del Trentino, torno a ripetere, o dei nove mesi della normativa nazionale - ecco, in quell'elenco prima non c'era la lettera C, adesso c'è. La lettera C dice che una persona che svolga le funzioni di segretario comunale da un giorno, purché quel giorno sia anteriore alla pubblicazione del bando di concorso nel BUR, nel Bollettino Ufficiale, ecco quella persona è esentata dalla preselezione ed è esentata anche dal 50% delle ore di corso, quindi noi stiamo andando al contrario. Alla faccia della meritocrazia! Alla faccia della preparazione! Anche a questo proposito apro una parentesi: che poi gli enti locali manifestino un loro favore su una legge di questo genere, perché poi toccherà a loro reclutare appunto i segretari comunali, che dovranno dare parere di legittimità sui loro atti, rogare i loro atti e via dicendo, mi sembra abbastanza contraddittorio o comunque superficiale! Cosa dovremmo poi fare attraverso questa norma? Selezionare un numero di segretari sufficienti a coprire le sedi di segreteria che vi saranno nel 2020, con l'auspicio che vi siano sufficienti idonei, anche per far fronte ai bisogni del prossimo triennio senza dover fare un nuovo costosissimo concorso? Ma allora vediamo questo aspetto: noi cosa sappiamo oggi? Sappiamo che a maggio del 2020 le sedi di segreteria saranno diverse da oggi - lo sappiamo perché abbiamo visto, e torniamo a collegarci al discorso della legge numero 6/2014, perché quella legge abbiamo visto che non funziona, non funziona bene e gli enti locali si sono lamentati di questo malfunzionamento - e allo stato è impossibile determinare o sapere quali saranno gli ambiti territoriali che si assoceranno. Quindi non sappiamo se i posti che adesso, pare, verranno messi a concorso con questa legge, sette od otto, un numero di questo genere, saranno sufficienti. Anzi, abbiamo quasi la certezza, se non la certezza totale complessiva, che in realtà questi posti saranno molti di più: saranno quindici, forse addirittura venti! Quindi noi adesso avviamo una procedura selettiva per fare fronte a questa presunta urgenza per nominarne otto, per trovarne otto, che poi in realtà dovranno essere quindici o venti, ma ormai il concorso sarà già stato fatto!

Quindi è urgente, dite voi, fare il concorso; in realtà, meglio, a luglio quando abbiamo parlato di questa cosa, di quest'urgenza, che si era manifestata improvvisamente, si era detto - almeno il presidente Fosson così aveva detto - che era soprattutto per far fronte a una situazione di alcuni comuni e allora, appunto nel Consiglio di luglio, avevamo rimediato con quell'emendamento, con quell'articolo che avevamo aggiunto dalla legge di Bilancio e avevamo scritto che si poteva derogare alla quota a cui attingere dall'Albo secondo per far fronte a queste criticità; questo era il modo per superare l'urgenza, la criticità attuale, dicendo che però poi la legge andava meglio pensata e meglio proposta, invece in realtà ce la siamo visti sottoporre, in modo un po' surrettizio devo dire, lunedì, l'altro giorno, all'inizio di questa settimana, quindi due giorni prima di questo Consiglio. Vi ringrazio perché così abbiamo dovuto lavorare di notte per fare anche gli emendamenti, eccetera. A maggio non si tratterà più di incaricare otto, nove segretari con tutta certezza, ma molti di più, forse quindici, forse venti. Sarebbe auspicabile e normale, in un sistema normale, poter incaricare i vincitori e idonei e non persone che non hanno mai superato una prova concorsuale specifica. Però noi il concorso lo facciamo oggi con un fabbisogno stimato di otto, quando invece sappiamo già da adesso che probabilmente non saranno otto. Proseguendo sulle necessità o comunque le linee sulle quali si deve muovere un buon politico, sarebbe da consentire ai sindaci di nominare il segretario nel rispetto del principio dello spoil-system, come dicevo prima, e nominarlo in tempi brevi, senza dover aspettare che i comuni più piccoli decidano se con chi convenzionarsi e se quale segretario nominare perché questo è inconciliabile con le procedure inventate dalla legge 10/2015 e qui richiamate in questa legge dall'articolo 2. Nel 2015 appunto, come accennavo prima, le nomine furono fatte a oltre quattro mesi dalle elezioni, questo non è un principio di buona amministrazione, perché i sindaci, come sapete, appena s'insediano, hanno dei termini molto stringenti per rivedere la loro pianta organica, per rivedere le loro dirigenze. Se noi blocchiamo, attraverso questo sistema - il sistema appunto della scelta fatta con queste modalità, che risale alla legge 10 - creiamo delle grosse disfunzioni nell'ambito degli enti locali. Dicevo, appunto prima, lo avevo accennato, ma adesso lo specifico, che questo criterio di scelta che, secondo noi, è sbagliato, ma penso che questo sia un concetto condiviso da tutti, ben diciassette sindaci e trentacinque segretari del totale furono nominati saltando la fila. Quindi questo sistema, che ci siamo dati, probabilmente anche per una motivazione iniziale positiva, favorevole, in realtà ha creato dei grossi disservizi e grosse problematiche applicative. Che cosa possiamo aspettarci nel 2010? Solo a seguito di una revisione della legge 6 si potrà ipotizzare quante e quali saranno realmente le sedi di segreteria a maggio del 2020 perché, come dicevo prima, attualmente con la legge in essere in questo momento non lo possiamo stabilire. Solo dopo avere rivisto la legge regionale 6, individuato il numero delle sedi di segreteria da coprire nel 2020, verificato l'esito del pubblico concorso per l'accesso all'Albo segretari, solo allora sapremo quanti sono i vincitori, quanti gli idonei, se e quanti segretari, oggi iscritti alla seconda parte, non abbiano superato detto concorso e quali scelte fare per salvaguardare oltretutto la professionalità che tali funzionari hanno maturato in questi anni. La proposta quindi è quella di tornare alle modalità disciplinate nella normativa quadro sui segretari, quelle appunto dell'articolo 3, della legge 46 del 98 e dell'articolo 18 del regolamento 4 del 99. E qui ci sarà poi un nostro emendamento. Come dicevo prima in premessa, abbiamo un'idea molto chiara tutti noi, di tutti i gruppi che ho citato in esordio, che questa legge non va fatta in questo modo e non va fatta adesso, e poi abbiamo tentato, abbiamo fatto i vari emendamenti, visto che siamo in minoranza, quindi immaginiamo come andrà a finire, per cercare almeno di salvare il salvabile, per cercare di tamponare i difetti più gravi di questa normativa qui proposta. Quindi proponiamo di tornare a quel sistema di nomina, anche perché non si può immaginare che, dopo la sentenza n. 23 del 2019 della Corte Costituzionale, nel 2020 i sindaci siano ancora limitati nel diritto di scegliere liberamente il segretario perché adesso con i formalismi, con le procedure e i tempi che abbiamo, questo si verifica e quindi si ha una violazione di quello che dicevamo è lo spoil-system, cioè la possibilità di scegliersi fiduciariamente il segretario comunale. Poi chiaramente avremo e abbiamo delle visioni diverse di lungo periodo, ma è proprio per questo che occorre ragionare meglio su questa normativa, ci sarà chi sostiene probabilmente che l'Albo secondo dovrà continuare a esistere e chi, invece, come noi della Lega riterrà che l'Albo secondo invece pian piano debba comunque scomparire come sistema di nomina dei segretari, perché ha creato numerose criticità: abbiamo visto che in passato segretari di Albo secondo sono stati nominati, quando ancora avevamo in disponibilità segretari di Albo primo e questo naturalmente è anche un danno economico, secondo noi, perché si paga qualcuno che dovrebbe avere delle funzioni molto importanti, apicali e in realtà lo si lascia magari in un ufficio a fare le fotocopie, quindi è un sistema sicuramente che non può continuare a funzionare così. Ma con questo intervento normativo, in realtà, non si fa niente di tutto ciò, in realtà non s'interviene laddove si doveva intervenire, si provvede soltanto a fare un'ennesima sorta di semi-sanatoria un po' pasticciata; quindi mi piacerebbe, e poi farò delle considerazioni anche sul corso, che forse è uno dei temi di maggiore criticità, visto che ho ancora un po' di tempo. Chiamiamo le leggi con il loro nome, smettiamola di fare, come ci ha insegnato l'ex Primo Ministro Renzi che, se voleva toglierci l'autonomia, ci diceva che stava facendo una legge e la intitolava "A tutela delle autonomie", per esempio. Allora, questa qui l'avete chiamata: "Disposizioni urgenti per il reclutamento di segretari degli enti locali", chiamiamola piuttosto "disposizioni frettolose per il mantenimento della farraginosa modalità di reclutamento dei segretari degli enti locali", così almeno le abbiamo dato il suo nome giusto, senza ambiguità, senza ipocrisie, così è, volete farlo. Volete fare questa specie di sanatoria, che manterrà tutte le criticità, che ancora oggi, che adesso ci sono e così almeno siamo chiari con chi sta fuori da qua.

Alcune considerazioni finali, e poi parleremo ancora dei singoli emendamenti, quindi si entrerà ancora nel tema più tecnico. Il corso, come dicevo, abbiamo fatto le audizioni, giustamente come diceva il relatore, e anche nelle audizioni addirittura il rappresentante dei segretari di Albo secondo ci ha detto: "In effetti questo corso, considerato che in Albo secondo ci sono anche persone, - così come parteciperanno al corso-concorso, se la legge sarà questa - persone che per esempio, adesso non voglio offendere nessuno, ma sono magari laureate in filosofia", dico filosofia a caso naturalmente, e si troveranno a fare per esempio, se concorrenti normali, chiamiamoli così, sei ore e mezza di ciascuna materia. Quindi un segretario comunale, un filosofo, che diventa segretario comunale, con sei ore e mezza di diritto amministrativo, altro che Bignami! Neanche l'impanatura proprio. E se poi fa già parte adesso dell'Albo secondo o magari, addirittura, lavora da un giorno come segretario comunale, perché avete messo anche la lettera C, si farà tre ore e un quarto di diritto amministrativo; quindi lui, con tre ore e un quarto di diritto amministrativo, andrà a dare i pareri di legittimità, andrà a rogare gli atti, farà tutte quelle cose che deve fare chiaramente il segretario comunale. Auguri ai sindaci!

Speriamo che siano tanto fortunati o che trovino dei geni, cioè dei filosofi che in tre ore e mezzo, tre ore e un quarto s'imparano tutto il diritto amministrativo, ma non solo il diritto amministrativo, che poi il diritto amministrativo ingloba in sé anche componenti di diritto civile, sfumature anche penali qualche volta, di responsabilità, eccetera, tutta una cosa di questo genere. Questo è il modo in cui vogliamo arrivare a reclutare, perché la legge a questo tende, i nostri futuri segretari comunali. Allora io non mi preoccuperei tanto se questa fosse una legge che, tutto sommato, prima o poi si può cambiare senza grandi conseguenze perché certe parti di questa legge sicuramente incidono su porzioni o normative che si possono modificare in futuro, tipo appunto la scelta dei segretari, eccetera, ma il problema è che è una legge di reclutamento, è una legge che, di fatto, sostanzialmente regolamenta un concorso. Allora, una volta reclutati e una volta fatti diventare segretari, costoro ce li teniamo per trent'anni, se sono giovani. Quindi queste persone, dobbiamo veramente sperare, che siano talmente brave che, non con il corso, ma molto dopo, con la loro volontà, con la loro disponibilità, si mettano a studiare per trasformarsi da filosofi, o da psicologi, in giuristi, in economisti, in qualcosa di pochino più mirato, rispetto a ciò che devono andare a fare. A parte il fatto che trovo un pochino, davvero, non dico offensivo, perché non voglio appunto usare termini che magari sono un po' impropri, però sarebbe opportuno che ognuno facesse il proprio mestiere, cioè se si deve dare pareri di legittimità, se si deve rogare atti, se si deve valutare la conformità degli atti amministrativi alla legge vigente, forse, appunto, sarebbe bene cercare persone che hanno una preparazione scolastica adeguata, altrimenti cade un po' tutto questo principio. Perché non mandiamo un avvocato a fare interventi chirurgici? D'altronde, tre, quattro ore di corso e poi gli facciamo fare un'appendicite, oppure uno, che vola in deltaplano, lo mettiamo su un Boeing e gli diciamo: "Adesso pilota, che differenza c'è"? Chiaramente è così. Per non condizionare i nostri enti locali, per non metterli in grave difficoltà, io credo che una legge di questo genere, appunto, vada meditata in modo più attento, ma non sono mie opinioni, nostre opinioni, sono veramente dati di fatto; se noi vediamo che a livello nazionale, a livello di altre regioni, ci sono tutt'altre modalità per reclutare i segretari comunali perché appunto è un ruolo molto delicato, non comprendo perché noi dobbiamo comportarci in questo modo, farlo in modo così raffazzonato, improvvisato, aprendo una sorta di via privilegiata a qualcuno che, per carità, probabilmente avrebbe già di per sé le condizioni perché, se fa il segretario comunale da tempo, ha l'esperienza giusta, e magari è pure un architetto, ma sta facendo bene da anni il segretario comunale, ma perché no? Ci mancherebbe! Non vogliamo mica pregiudicare queste persone! Che facciano il loro concorso, che si vadano a prendere questo benedetto titolo e facciano i segretari fino alla fine della loro carriera, però, attenzione, se vogliamo fare veramente della buona amministrazione, forse sarebbe bene che, prima o poi, un punto venga messo. Non si rimedia ai pasticci con altri pasticci, bisogna assolutamente dare soluzioni di continuità, smettere di fare queste cose, facciamo una cosa una volta fatta bene, pensandola bene.

Noi non siamo contro, questo non è un momento di opposizione contro, è un momento di opposizione costruttivo, quindi non deve passare questo messaggio, questa volta non abbiamo fatto ostruzione, non abbiamo fatto nulla, cerchiamo però di ragionare in modo diverso. Perché vogliamo a tutti i costi fare questa legge, con quest'urgenza che, in realtà, di fatto, non c'è? Cerchiamo di fare le cose fatte bene, ragioniamole meglio, io capisco che ormai la strada l'avete presa e presumiamo che diventi anche un fatto un po' difficile fare marcia indietro, però io credo che, davvero, per il bene della nostra Regione, dei nostri enti locali, in particolare, dove andiamo a toccare uno dei ruoli principali del funzionamento dei comuni, si debba fare le cose con un po' più di meditazione, con un po' più di attenzione, magari copiando anche dagli altri, ma quando le cose degli altri sono fatte bene è anche giusto e doveroso copiare, secondo me, non siamo a scuola, grazie a Dio, e quindi possiamo anche permettercelo.

Presidente - La parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Ringrazio il collega Sammaritani per l'esposizione, che ha fatto. Piccola premessa: partiamo da un problema reale a cui, come al solito, si cerca di trovare una soluzione all'ultimo momento. Tengo a ricordare una sollecitazione che io stesso portai in questo Consiglio il 3 aprile 2019. Feci un'interrogazione e sollevai quello che poteva essere un reale problema, vale a dire avere dei segretari nominabili, dopo le elezioni. In quella occasione lei, Presidente, mi rispose che l'Agenzia è un ente autonomo, dotato di personalità giuridica, di diritto pubblico e soprattutto la cui governance, per scelta del legislatore regionale, è sostanzialmente affidata agli enti locali. Concordo pienamente con quest'impostazione, è corretta perché questo è quello che dice la legge 46, questo è quello che dice il Regolamento 4. Anche perché l'agenzia è stata inadempiente su quei corsi, che doveva fare e non li ha più fatti, e nella risposta, nell'illustrazione, lei disse: "il presidente dell'agenzia mi ha detto che, a suo avviso, le alternative e le possibilità erano due: o una modifica legislativa oppure partire in fretta con un nuovo concorso, su cui noi ci siamo detti disponibili". È una posizione condivisibile al cento per cento perché il ragionamento da cui noi partiamo in questo momento è che a legislazione invariata, a seguito comunque della legge regionale numero 10 del maggio 2015, della legge regionale 46 e del regolamento 4, in questo momento per bandire un corso-concorso non c'è bisogno di fare nessun testo di legge.

Siamo contenti e ringraziamo anche i dirigenti regionali perché, a precisa domanda fatta: "a legislazione invariata c'era comunque la possibilità di avviare questo corso-concorso?", ci fu risposto che non c'erano problemi perché l'agenzia regionale dei segretari cui fa capo la titolarità dei rapporti di lavoro con i segretari, in quanto datore di lavoro degli stessi, può richiedere all'Amministrazione regionale, previa stipula della convenzione, che la procedura selettiva per la copertura dei posti sia bandita tramite l'Amministrazione regionale stessa e, in tali ipotesi, a differenza di quella precedentemente illustrata, l'agenzia comunica alla struttura regionale in materia di programmazione e fabbisogno risorse umane i dati per l'avvio della procedura selettiva sulla base del proprio piano di programmazione del fabbisogno previa approvazione del piano e delle procedure concorsuali e selettive uniche del comparto con delibera di giunta regionale, l'approvazione del bando precede l'indizione della procedura e la gestione della stessa.

Questo semplicemente per dire che, partendo da un problema reale sollevato in tempi non sospetti, torno a dire la data è il 3 aprile e ci troviamo a settembre, senza nessun tono di polemica - l'ho detto anche in commissione, ho avuto anche dei pareri da parte di altri funzionari regionali che dicevano un'altra cosa, ci mancherebbe - io rimango nella ferma convinzione che sia un disegno di legge assolutamente non necessario per cui per un'urgenza vera si poteva procedere benissimo con un corso-concorso, gestito in piena autonomia dagli enti locali, dall'agenzia dei segretari e dal consiglio permanente degli enti locali; questa è la premessa necessaria perché poi, a fronte di tutto questo, sulla base di quello diceva prima il collega Samaritani, noi davvero pensiamo che approvare un disegno di legge che in questo momento tratti solo il problema di segretari sia... soprattutto in un momento in cui noi stessi abbiamo presentato, anche su richiesta da parte del consiglio permanente degli enti locali, la revisione della legge 6. Sulla base della revisione della legge 6 non sapremmo neanche quali saranno le richieste effettive delle disponibilità e le necessità effettive dei segretari comunali; potrebbero essere troppi, potrebbero essere di meno, non lo sappiamo perché, modificando l'obbligatorietà della gestione associata, se andremo in quella direzione, non sapremo ancora - e non siamo in grado di sapere - qual è la volontà degli enti locali. Detto questo, ci troviamo come è un po' abitudine e consuetudine di questa Regione, a intervenire d'urgenza su delle difficoltà oggettive del momento. In questo momento in commissione abbiamo ferma la revisione della legge 6, abbiamo ferma la legge per quello che riguarda lo status degli amministratori, abbiamo ferma la modifica dell'elezione per quello che riguarda l'elezione del Sindaco e del Consiglio. Questo per dire che non c'è una visione di prospettiva, davvero si poteva supplire a quest'emergenza senza fare una legge e cominciare tutti insieme a lavorare su un testo di legge davvero forte, davvero impattante. Lo dissi nell'altro Consiglio: il 3 di maggio del 2018 la Regione autonoma Trentino-Alto Adige ha approvato una legge, io dico coraggiosa e importante, l'ha chiamata il Codice degli Enti locali della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, è formata di ben 339 articoli, dove viene trattato tutto quello che riguarda gli enti locali. Partiamo dalle autonomie funzionali dei comuni, l'autonomia statutaria, la potestà regolamentare, l'emblema titolo del comune, istituti di partecipazione del procedimento amministrativo, circoscrizioni comunali, forme di collaborazione intercomunali, servizi pubblici locali, organi del governo (Consiglio, Sindaco e Giunta), status degli amministratori, elezione del Sindaco, sistema elettorale, elettorato attivo, elettorato passivo, organizzazione del personale, dirigenti e funzionari dell'area direttiva e segretari comunali, di cui abbiamo ben 33 articoli che vanno dal rapporto di lavoro fino al discorso della nomina ma anche il periodo di prova, la mobilità tra i segretari comunali e quant'altro, la contrattazione collettiva e tutta la parte riferita alle responsabilità, ai controlli e alle disposizioni in materia contabile.

Sarebbe un passo epocale per la Valle d'Aosta, ma se continuiamo ad andare avanti a piccoli interventi anche quando non sono necessari, perché, nella piena autonomia del Consiglio permanente, soprattutto dell'Agenzia dei Segretari, si potevano indire... leggo onde evitare che ci siano dei malintesi: "la legge regionale 15/2010 dice che l'Agenzia regionale dei segretari comunali degli enti locali, entro dodici mesi dall'entrata in vigore della presente legge, avvia le procedure concorsuali per esami per l'accesso all'albo regionale segretari secondo le modalità dell'articolo, regolamento 4/99. L'articolo 14 del regolamento 4 dice che all'albo si accede mediante concorso per esami, fatta salva l'iscrizione effettuata ai sensi dell'articolo 31, il Consiglio individua il numero delle sedi di segreteria da ricoprire tramite procedura concorsuale, il bando di concorso deve contenere le indicazioni dei numeri di posti da ricoprire ed è approvato dal Consiglio in relazione a ciò che è evidenziato ai sensi del comma 2. Per cui non c'è assolutamente nulla che impedisse un percorso del genere. Non solo, in questa legge andate anche a inserire il discorso dell'utilizzo delle graduatorie a scorrimento. Io sono assolutamente dell'avviso che sia lecito l'utilizzo del personale, però attenzione: nel regolamento 4 c'era già scritto che l'agenzia non può bandire nuovi concorsi in presenza di graduatorie valide. Noi andiamo a riscrivere questo in un momento in cui siamo sotto pendenza di un giudizio da parte della Corte Costituzionale sull'utilizzo valido delle graduatorie. Davvero ogni tanto cerchiamo di farci del male da soli; questo per dire che l'emergenza c'è, sicuramente va fornita una soluzione, ma non pensiamo che il fatto addirittura di prevedere in legge le modalità per bandire un concorso o quant'altro possa portarci nella direzione giusta. Si poteva arrivare alle stesse conclusioni, responsabilizzando il Consiglio permanente degli enti locali e l'agenzia dei segretari; non si è voluto fare questo percorso, non so ancora il perché, poiché le giustificazioni che mi sono state date in commissione, anche dai dirigenti, non mi hanno assolutamente convinto su questa assoluta necessità di farlo. Probabilmente qualcuno voleva togliersi delle responsabilità e darle alla Regione, vedremo se poi l'esito di questo concorso sarà come ci aspettiamo. Detto questo, abbiamo presentato due emendamenti, - rimaniamo dell'idea che questa legge non sia da presentare sicuramente non siamo d'accordo su questo testo di legge -, sono due articoli, che cercano (se possibile) di ovviare ad alcune delle difficoltà emerse. Se saranno accettati ci farà indubbiamente piacere ma questo non cambierà il nostro giudizio negativo sul complesso, sull'inutilità di questa parte proprio perché avremmo gradito un percorso molto diverso: non siamo nella situazione, come diceva prima il collega Sammaritani, dove magari qualcuno iscritto il giorno prima della programmazione dell'atto, magari ha una riduzione dei costi, ma c'è qualcuno che magari sono dieci, quindici anni, che fa il segretario, e questo percorso avrebbe potuto avere anche un altro esito e un'altra valutazione.

Dalle ore 16:57 assume la Presidenza il vicepresidente Distort.

Presidente - Siamo ancora in discussione generale, ha chiesto la parola il collega Bianchi.

Bianchi (UV) - Sicuramente, come è già stato detto da chi mi ha preceduto negli interventi, è un'urgenza questa legge. Mi è sembrato chiarissimo l'intervento del collega Sammaritani: ha esplicitato tutta una serie di questioni sulla legge e quindi ha esplicitato anche in maniera chiara qual è l'idea della Lega. Mi è meno chiaro l'intervento del collega Gerandin. Spiego il perché. Parto dal presupposto - come ci è stato detto e ricordato, anche nelle audizioni - che è dal 1998 che non vengono più fatti concorsi da segretario comunale, dall'altra parte ci viene anche evidenziato, ed è stato detto anche da chi mi ha preceduto, che gli attori di questa legge per il corso-concorso sono più di uno, cioè vale a dire c'è l'Agenzia dei segretari, c'è il CELVA da una parte e l'Amministrazione comunale dall'altra, quindi chiaramente anche la situazione è poco chiara. Però anch'io, da ex sindaco - per esempio, contrariamente a quanto ha detto il collega Sammaritani, ma giustamente ognuno ha le proprie idee -, in base alla mia esperienza parto dal presupposto che il segretario debba essere fiduciario, chiaramente con una lista a scorrimento e via dicendo, però parto dal presupposto che il sindaco, con il suo staff e con la sua Giunta, scelga il segretario che è nell'elenco e che chiaramente risponde ai requisiti che deve avere. Perché dico questo? Perché a mio avviso è quello che succede nell'Amministrazione regionale: cambiano i governi, cambiano i dirigenti, questo è sotto l'occhio di tutti.

Quindi se attuiamo una situazione nelle Amministrazioni comunali, vediamo di attuarla anche all'interno dell'Amministrazione regionale. Visto che io parto dal presupposto che, quando uno fa l'Assessore o fa il Presidente, o via dicendo, possa scegliere il proprio staff all'interno degli elenchi delle persone che hanno quelle professionalità, penso che le Amministrazioni comunali possano fare la stessa cosa. Sono contento che la prima cosa che il collega Gerandin ha detto sia stata: "È un problema reale". Ne siamo tutti consapevoli, è un problema reale, è un problema che avremmo potuto... qualcuno ha parlato di ostruzionismo e, devo darne atto, è stato onesto, l'ha detto, l'ha evidenziato: avremmo già potuto approvare questa legge nel mese di luglio, in ogni caso abbiamo deciso a luglio di approvarla al primo Consiglio utile dopo la pausa estiva e quindi, avendo ripreso i lavori il 9, essendo il 18 il Consiglio, considerate le tempistiche per le audizioni o comunque per quello che c'era ancora da fare, sapevamo che ci sarebbe comunque stato poco il tempo. Torno al problema reale, cioè all'urgenza. Mi chiedo: già da aprile, il collega Gerandin, dice lui ha evidenziato questo problema: ma era al governo prima, ci poteva pensare un anno prima! Ma questa è una battuta. Torno al corso della parte seconda, corso della parte seconda che è stato fatto negli anni addietro dove chiaramente per la partecipazione a quei corsi, se non erro, era richiesta la laurea magistrale, quindi vale a dire che tutti quelli, che hanno fatto quel corso, e sono stati abilitati, hanno la laurea magistrale; mi chiedo (ed è una domanda che rivolgo al Consiglio): come mai dopo un corso di quel tipo non vi sia stato il concorso, perché a questo punto avremmo potuto risolvere, molto probabilmente, in parte l'urgenza di oggi. Non entro in merito sulla legge, l'ha spiegata benissimo il relatore: è una legge urgente, con cui dobbiamo dare delle risposte alle Amministrazioni comunali perché il prossimo anno ci saranno le amministrative e c'è appunto il rischio di non avere - a causa dei prepensionamenti, che ci sono stati - quel numero di segretari di cui i sindaci avranno bisogno. A mio avviso, a nostro avviso come gruppo dell'Union Valdôtaine, questa legge dà sicuramente una risposta concreta, non diciamo che sia il meglio che si poteva fare, ma sicuramente dà una risposta chiara agli enti locali.

Termino dicendo che, ci sono stati tavoli, politici ma soprattutto tecnici, e, quando parlo di tavoli non solamente all'interno dell'Amministrazione regionale, ma proprio all'interno degli Enti locali, io parto dal presupposto che la collaborazione con gli enti locali dovrebbe essere più stretta, vale a dire che non bisognerebbe sempre fare dei ragionamenti politici quando all'interno degli enti locali vengono avanzate proposte approvate all'unanimità e qui magari non vengono accettate.

Presidente - È ancora aperto il dibattito generale. Ha chiesto la parola la collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Secondo Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta, il tema del reclutamento del segretario degli enti locali valdostani fa da cartina di tornasole per valutare il cattivo stato dell'autonomia. Da oltre un decennio, infatti, si discute della necessità del concorso per i segretari; le leggi regionali in materia prevedevano fin dall'origine tale obbligo, ma chi governava e aveva la responsabilità di avviare il procedimento evidentemente non ha voluto svolgere fino in fondo il suo dovere: probabilmente risultava più favorevole al sistema politico valdostano quella situazione indeterminata, quella nebbiolina e l'utilizzo della cosiddetta seconda parte dell'albo dei segretari, soggetti non garantiti dal rapporto con l'agenzia, e quindi sottoposti a pressione da parte del politico di turno che, oltre a scegliersi il segretario ne decideva anche l'eventuale riconferma. Questo è un vincolo incredibile! Se si considera che il segretario, che è il massimo dirigente del comune, ha anche il ruolo di garante della legalità nell'ente locale, di responsabile dell'anticorruzione, è evidente la criticità della situazione, che ci pare intollerabile. Oggi lo stesso gruppo di potere, in alcuni casi persino le stesse persone, quelle che dovevano legiferare per avviare il concorso e che sono quindi responsabili dell'attuale situazione di crisi, ci chiedono di votare la legge. Chi invece oggi chiede rinvii, almeno così ci pare di aver capito, Lega e satelliti, ha la sua parte di responsabilità, dato che ha pure governato, è vero, per poco tempo. Quindi, per onestà intellettuale, che per noi non sono termini con cui infarcire e abbellire i discorsi, dobbiamo ricordare che i maggiori responsabili sono i cosiddetti movimenti autonomisti. Lo stesso CELVA, poi, - che, di fronte alla paralisi del sistema degli enti locali, chiede a gran voce la legge -, per troppo tempo ha preferito spingere per la nomina di segretari a tempo determinato.

In ogni caso oggi finalmente abbiamo questa legge che segna un punto di rottura, prevedendo finalmente un concorso e noi quindi voteremo a favore di questa legge che, certo, arriva in ritardo, che avrebbe potuto essere migliore, ma votiamo a favore perché non si può non ascoltare la richiesta di aiuto che arriva da parte dei sindaci e questi sindaci, almeno in parte, non sono gli stessi che hanno supportato il sistema politico, che abbiamo appena descritto. Però chiediamo alla maggioranza che dimostri in tempi brevi un'uguale attenzione anche per un'altra richiesta degli enti locali, cioè la radicale riforma della legge sull'associazione obbligatoria tra gli enti e appunto tra i comuni, la famosa legge 6 che, senza le dovute risorse economiche e anche umane, si è dimostrata un fallimento. Con lo spirito costruttivo, che ci caratterizza, costruttivo, perché noi infatti diciamo "no" solo quando serve perché "i no fanno crescere" diceva un saggio che ho letto molto attentamente per educare mia figlia, noi proponiamo un emendamento per garantire agli enti locali dirigenti qualificati e adeguati al difficile compito che li attende e devo dire, un po' a denti stretti, che - per una volta almeno e pure da laureata in filosofia e storia - sono d'accordo col collega Sammaritani e pure con i suoi vicini di banco. L'articolo dedicato alla modalità di svolgimento della procedura concorsuale attualmente (come è già stato ampiamente spiegato e ne abbiamo già ampiamente parlato pure in commissione) dice che per la partecipazione al corso-concorso ci vuole la laurea magistrale e i requisiti previsti dalla normativa regionale vigente per l'accesso alla qualifica unica dirigenziale. Anche noi, come abbiamo detto più volte, appunto, ma senza suscitare nessun tipo di entusiasmo, proponiamo questo emendamento, questa modifica, però ci riproviamo, così ci potete dire che siamo paranoici: per la partecipazione al corso-concorso diciamo che dovrebbe essere richiesto il possesso della laurea magistrale in giurisprudenza o in economia commercio o in scienze politiche e i requisiti previsti appunto dalla normativa vigente per l'accesso alla qualifica unica dirigenziale.

Questo è un ragionamento di una logicità impressionante, di cui sarebbe molto contento sempre il sommo Aristotele perché il ruolo del segretario richiede un'adeguata formazione innanzitutto giuridica, e non è acquisibile con un mero corso e questa formazione però indispensabile come l'aria perché si tratta di assicurare la conformità dell'attività amministrativa alla legge, allo Statuto Speciale, ai regolamenti.

È chiaro che poi nella realtà ci sono le eccezioni, ci sono bravi, anche bravissimi segretari che non hanno quel tipo di lauree, ma sono appunto le famose eccezioni che confermano la regola. Noi crediamo, e l'abbiamo detto già tante volte che la nostra autonomia dovrebbe essere utilizzata per fare meglio, per elevare gli standard di qualità. In tutta Italia, anche là dove ci sono le autonomie speciali, tra i requisiti per diventare segretario ci sono appunto le lauree che abbiamo detto, quelle tre tipologie, che noi vogliamo logicamente introdurre con il nostro emendamento. Non si capisce perché la Valle d'Aosta debba differenziarsi, e spesso in peggio. La norma dovrebbe essere generale, quindi il dubbio, che sorge spontaneo e che dobbiamo però fare in modo di riuscire a contrastare, è che si voglia continuare a garantire alcune posizioni di rendita, ma i cittadini onesti sono stufi, ve lo dico anche in francese così è più chiaro, ne hanno "ras-le-bol" di questi sistemi, se possiamo andare oltre, vi ringraziamo.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega segretario Vesan.

Vesan (M5S) - Già in commissione il nostro movimento si è astenuto nei confronti della proposta di legge presentata; sulla scorta del nostro voto in quest'aula rimaniamo con significative perplessità, anche in funzione degli emendamenti presentati, alcuni secondo noi assolutamente condivisibili o comunque traccia o primo passo per un significativo miglioramento di questa legge. Siamo rimasti un po' sorpresi che, a seguito della relativamente lunga sospensione, immaginiamo per discutere gli emendamenti, la maggioranza non abbia ancora espresso un parere su quello che intende fare nei confronti di questi emendamenti e quindi attenderemo quest'informazione per decidere quale sarà il nostro parere nei confronti di questa legge.

Due sole considerazioni: la proposta di emendamento presentata da ADU e anche la prima proposta di emendamento presentata dal Lega, anche se non mi è perfettamente chiara, vanno nella direzione di restringere il titolo di studio previsto. Il titolo di studio previsto presuppone la possibilità di riconoscere del merito a una precisa qualifica; il fatto di fare una legge a sanatoria che però di fatto fa reclutamento per l'intera vita lavorativa di qualcuno secondo noi non è la direzione corretta. Siamo assolutamente più favorevoli al fatto che questo consiglio espliciti la propria autonomia, magari tentando questa lotta su una norma forse anticostituzionale, che è quella della graduatoria a scorrimento triennale, perché effettivamente ha un significato vero il fatto di risparmiare, soprattutto ai nostri concittadini, le spese per un concorso che deve essere fatto figura per figura. Vero è che l'obiezione principale, fatta anche dalle altre forze politiche, cioè: "facciamo una legge senza aver messo mano alla legge 6/2014", è effettivamente un azzardo sostanzialmente, perché, con le attuali proposte di revisione della legge 6, sia presentate dalle forze politiche che dai singoli comuni, che vanno nella direzione dell'eliminazione dell'accorpamento delle funzioni in modo obbligatorio, è chiaro che ci troviamo a fare un reclutamento che rischia di essere assolutamente insufficiente, assolutamente insufficiente già per l'anno prossimo, figuriamoci poi se pensiamo di usare la graduatoria per tre anni e, in considerazione di questo, nulla c'è all'interno del testo della legge, anzi abbiamo tenuto forse delle maglie un po' larghe, sperando che questo faccia partecipare più persone, però non è la ratio per avere un buon servizio. Il collega Bianchi parla di questa procedura, dello spoil-system, all'interno dell'Amministrazione regionale, cioè arriva il nuovo capo e cambia tutti i sottocapi, è una procedura assolutamente americana, assolutamente e particolarmente diffusa e condivisibile, però porta un legame particolarmente stretto, in alcuni casi addirittura parentale, tra la figura dell'amministratore e la figura dirigenziale che, secondo noi, sarebbe invece assolutamente da evitare. È importantissimo che in un comune all'interno del quale, salvo il comune di Aosta, l'unica figura dirigenziale è il segretario comunale - nell'Amministrazione regionale tutti quelli iscritti all'albo dei dirigenti regionali rimangono comunque quale bacino fruibile - stiamo parlando dell'unica figura dirigenziale all'interno della struttura comunale, se non ai sensi della legge 6/2014, l'unica che c'è all'interno di due o tre comuni, ebbene il fatto che questa sia una persona tristemente vincolata nei confronti del suo incarico a seconda di chi vince le elezioni comunali fa sì... non so come dire, adesso mi spiace usare le parole già usate dalla collega Pulz, ma diciamo che i suoi oggettivi pareri sulla legittimità siano spesso e volentieri vincolati dall'interesse nei confronti di un atto piuttosto che di un altro da parte dell'amministratore. Un esempio di questo lo si può trarre dal fatto che, grazie all'aggiornamento della legge a seguito della 6/2014, sia stato individuato con la legge 10/2015 un nuovo criterio per la selezione dei segretari, criterio - anche in questo caso, che viene richiamato, o meno, a seconda degli emendamenti - che stabilisce che hanno la precedenza nella scelta dei segretari le associazioni di comuni più piccoli, peraltro norma assolutamente folle visto che discende da una legge che doveva favorire l'accorpamento dei comuni in modo da realizzare delle strutture economicamente compatibili con le economie di scala. Il fatto che ci siano degli atout e dei vantaggi a favore delle associazioni più piccole ha fatto sì che alcuni comuni si siano accorpati appositamente con altri più piccoli per potersi scegliere prima il segretario E che cosa è successo, una volta che hanno potuto esplicitare questa loro funzione? È successo semplicemente che i primi segretari scelti dai comuni più piccoli, che godevano di questo fattore di precedenza, sono stati, sostanzialmente, tutti quelli che si potevano prendere dalla parte seconda della graduatoria che permetteva (dispiace dirlo) un vincolo più stretto fra l'amministratore e il dirigente. Ecco, personalmente, noi probabilmente vorremmo mettere mano alle 6/2014 e, se vogliamo stabilire un criterio di precedenza - che non sia il mercato del bestiame in quei 60 giorni di tempo per la nomina del segretario, previsti invece dalla norma del 98 - potrebbe essere invece quello contrario, cioè che la precedenza viene assegnata agli enti territoriali più grandi che sono quelli che hanno in realtà la necessità di un servizio di qualità maggiore; potrebbe essere il fatto che siano obbligati a scegliere prima dalla parte prima e poter fruire della parte seconda solamente nel caso di reggenza o di necessità di sostituzioni. Invece, senza l'ultimo degli emendamenti di MOUV' e Gruppo Misto, probabilmente ci ritroveremmo ancora, qualora da questo concorso escano meno segretari di quelli strettamente indispensabili, a dover comunque continuativamente fare ricorso ad altri tipi di reclutamenti che non sono quelli per i quali facciamo questo corso-concorso. Sulla scorta di questo, il nostro movimento rimane in attesa di sapere quali sono le intenzioni di questa maggioranza nei confronti di queste proposte normative; naturalmente, se nei confronti degli emendamenti da parte della maggioranza non ci sarà alcuna presa di posizione ma il rigetto automatico di tutto quanto, perché si vuole portare avanti, se vogliamo, un testo sostanzialmente basato sulla fiducia nei confronti della maggioranza, il voto di astensione del nostro movimento rimarrà quello.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Barocco.

Barocco (UV) - Non so se sono autorizzato, però so che tra i Capigruppo, anche di maggioranza, c'è un certo lavoro per l'analisi degli emendamenti e quindi penso che nel prosieguo probabilmente qualche novità ci sia, ma non volevo parlare di quello. Per rispondere a Vesan, nel senso del "stiamo solo lavorando", vorrei iniziare, se posso, con una battuta: la consigliera Pulz cercava dei colpevoli della situazione, io sono uno di quelli, insieme al consigliere Gerandin: siamo stati presidenti dell'agenzia dei segretari, quindi pro quota qualche responsabilità ce l'abbiamo. Devo dire che però vedo nell'elaborazione di questa legge, nonostante delle caratteristiche senz'altro di frettolosità o probabilmente... c'è stato comunque l'impegno per affrontare questa normativa e non mi sento di buttare a mare questa norma con dei giudizi sommari, anche se condivisibili. Detto questo, permettetemi di fare un po' di cronistoria: l'Albo secondo - poi forse il consigliere Gerandin, che ha più esperienza di me, potrebbe darmi conforto - era stato creato proprio per creare una responsabilità, una professionalità maggiore nei segretari comunali e perché i sindaci potessero scegliere dei collaboratori che avessero certe caratteristiche.

In quegli anni, non così distanti, la fiduciarietà, la scelta quindi del principale collaboratore era uno dei temi à la une ed era trasversale a tutte le forze politiche; ma mettiamoci una volta d'accordo, vorrei che si sfatasse anche questa diceria o questa equivalenza: fiduciario uguale a succube del politico. Ci saranno senz'altro dei casi che danno ragione a queste considerazioni. Io posso dire che nell'ambito comunale - ci sono altre caratteristiche di fiduciarietà su cui ho dei dubbi, ma io sto parlando dei segretari comunali - i segretari comunali hanno una certa professionalità, quelli di parte seconda come quelli di parte prima, e i risultati si vedono nell'elaborazione amministrativa degli atti; non dimentichiamoci poi di una cosa: all'interno dei comuni non c'è senz'altro una classe dirigente e una struttura dirigenziale come in enti più grandi ma i responsabili di servizio - nello specifico del servizio ragioneria e del servizio tecnico - hanno senz'altro una parte importante nell'elaborazione e nella perfezione dell'atto; la ragioneria è responsabile della compatibilità finanziaria, che è lo snodo del 90% degli atti che si svolgono nei comuni. Volevo anche riconoscere la professionalità all'insieme dei segretari comunali, scelti su base fiduciaria ma all'interno dell'albo primo e secondo. Quindi questo mi va di metterlo sul piatto.

Devo anche dire che il CELVA, l'agenzia dei segretari negli anni ha compiuto sforzi e sta compiendo sforzi per organizzare eventi di preparazione e di formazione continua che mettono i nostri segretari nelle condizioni migliori per approfondire le tematiche, soprattutto per affrontare le richieste che provengono dagli ex colleghi sindaci.

Non penso di rivelare qualche segreto, ma perché fino a oggi non si sono fatti questi concorsi? Io vi dico quello che so, per due ordini di motivi: il primo, perché costavano e, il secondo, perché non c'era l'esigenza di avere altri segretari a disposizione perché il numero era sufficiente e poi anche perché c'era il problema dei segretari in disponibilità che l'insieme del sistema degli enti locali doveva poi pagare. La norma Quota 100 ha scatenato tutta una serie... non solo, posso senz'altro concordare che ci sia stata probabilmente poca programmazione, avvedutezza nel predisporre eventuali concorsi... torno sul costo perché non vorrei che ci fossero dei malentendus: la questione costo veniva sollevata qualche volta anche dall'Amministrazione regionale perché i costi dei corsi-concorso corso hanno una certa rilevanza.

Detto questo, io accolgo con favore anche certe suggestioni che vengono da colleghi, come il collega Gerandin che ha ricordato la necessità di porre mano alla legge 6, tanto è vero che il disegno di legge presentato da Gerandin, insieme a Restano e a Stefano Aggravi, ha scatenato una serie di reazioni e a giorni penso che avremo da parte del CELVA la trasmissione di un testo su cui ragionare, penso che questo sia un buon auspicio. Permettetemi solo di ricordare che questa legge, di cui qualcuno parla guardando alla Provincia di Trento, è un Testo Unico sugli enti locali; devo dirvi che, da una breve ricerca, è un percorso di riordino che gli enti locali del Trentino hanno incominciato nel 2006. Noi avevamo messo mano al riordino degli enti locali nel 98 con la 54, quindi ci hanno sorpassato negli ultimi anni ma non è che siamo proprio in fondo alla classifica.

Io voglio solo dire che c'è senz'altro a livello prospettico da ragionare sugli enti locali e sul riordino degli enti locali e quindi del personale e quindi dell'organizzazione dei segretari comunali, ma torno a dire: non dimentichiamoci la complessa organizzazione degli enti locali, che è fatta di tante figure, per esempio i responsabili di servizio sono senz'altro uno snodo importante. Tornando alla legge, credo che, con l'esame di alcuni emendamenti, senz'altro si possa migliorare. Io ripeto una considerazione: questa legge va a dare delle risposte sì all'ente locale e alla sua organizzazione apicale, ma queste persone lavoreranno negli enti locali che, in definitiva, devono dare delle risposte ai cittadini. C'è una certa urgenza, è stato abbastanza riconosciuto anche dalle opposizioni. Ci troviamo di fronte a un fatto reale e a un'emergenza. Questa è una risposta. Senz'altro, come ha messo in evidenza qualcuno, si poteva fare meglio. Noi ci siamo presi la responsabilità di dare una risposta che ci pare che in questo momento sia il risultato migliore che si potesse raggiungere.

Dalle ore 17:38 assume la Presidenza il presidente Rini.

Rini (Presidente) - La parola alla collega Morelli.

Morelli (AV) -. Mi riallaccio alla conclusione del collega Barocco; questa è una soluzione a un problema, in sintesi credo che la ratio di questa legge sia questa. Io non ho memoria storica della genesi di questa situazione che riguarda i segretari comunali, non ho l'esperienza che hanno altri colleghi, ma come altri colleghi ho raccolto il grido d'allarme dei sindaci espresso chiaramente in commissione. Credo che basti rileggersi le affermazioni della Presidente dell'agenzia dei segretari, così come del Presidente degli Enti locali, per capire che è realmente una situazione pressante, che richiede una risposta rapida. Non è la risposta che risolverà il problema per sempre, sicuramente, ci è stata sollecitata una risposta che permetta di affrontare le prossime elezioni comunali e di sopperire a delle carenze che sono state evidenziate. Quindi nessun entusiasmo, ma neanche nessun dramma e nessun disfattismo spinto. Come si pensa di risolvere la questione? Attraverso un concorso, o meglio, attraverso un corso-concorso perché questo è possibile fare. Si sarebbe potuto organizzare in altro modo? Sì, l'agenzia dei segretari però chiarissimamente in prima commissione ha detto che non sono strutturati per poterlo fare e quindi chiedono la collaborazione della Regione ed è quello che si prevede di fare con questo disegno di legge. Sulle lauree specifiche è evidente che laureati in giurisprudenza, in scienze politiche, in economia hanno competenze più adeguate e più specifiche e ce ne saranno che parteciperanno al concorso, e forse, se sono effettivamente avvantaggiati, probabilmente saranno quelli che occuperanno i primi posti; sarà la selezione a stabilire chi ha le competenze maggiori. Quindi, ripeto, non farei nessuna dichiarazione entusiastica, ma allo stesso tempo non drammatizzerei e devo dire che in effetti tutti gli interventi sono stati improntati al buon senso e al fatto di dover affrontare una situazione cogente.

Probabilmente la sola modifica della legge 6 non sarebbe sufficiente, si è parlato anche d'intervenire sulla legge sulla dirigenza unica perché le situazioni diverse sono tali e tante e complicate, affastellate nel tempo, per le quali ci vorrà una soluzione veramente approfondita e studiata in tutti i dettagli.

La revisione della legge 6 è già approdata in Prima commissione con la proposta di legge dei colleghi Gerandin, Cognetta e Aggravi. Il percorso è cominciato, i sindaci hanno annunciato di aver prodotto un documento che arriverà in commissione e, non appena ci verrà trasmesso, lo porteremo alla discussione della commissione e quindi di tutto il Consiglio. Credo che da parte della maggioranza vi sia un atteggiamento di assoluta apertura al confronto e credo che questa legge, che ci accingiamo ad approvare oggi, sarà semplicemente un primo passo per dare risposta a un problema che richiede una risposta immediata.

Presidente - Altri? Ha chiesto la parola il relatore Daudry.

Daudry (AV) - Dopo questo primo giro d'interventi, intanto per ringraziare rispetto alle sollecitazioni poste ed evidentemente anche agli emendamenti che sono stati posti. Noi chiediamo da parte dei colleghi di maggioranza, in parte è già stato sottolineato, che questo disegno di legge vada ricondotto per quello che si tratta, al di là delle definizioni scherzose adottate: Si tratta in realtà di un disegno di legge che ha uno scopo molto preciso: l'ultimo concorso per il reclutamento dei segretari dei nostri enti si è svolto nel 1996 e, soprattutto, è stato un concorso ministeriale; si tratta di porre fine a quella che evidentemente è un'urgenza, perché il numero di segretari in quiescenza in questo momento, visto che sono passati ventitré anni, è già alto e non solo per Quota 100. Sicuramente gli interventi, che hanno tracciato anche dell'importanza di una revisione del sistema generale delle autonomie, li condividiamo; il Presidente, durante le audizioni, l'ha ricordato: sicuramente sarà un nostro compito quello nei mesi a venire - anche in forza delle proposte presentate dai colleghi di opposizione - di analizzare il quadro generale degli enti locali. Il sistema però, come è stato ricordato, in Valle d'Aosta già con la 54/98 era stato regolamentato con un primo importante intervento normativo che definiva il sistema delle nostre autonomie locali. Questo per ribadire che rimane sicuramente l'appoggio, il sostegno e anche il lavoro da parte nostra nei prossimi mesi per lavorare in prospettiva, per lavorare in futuro e per migliorare anche alcuni aspetti che sono stati sottolineati. Però dobbiamo uscire un po' dalla tendenza nel voler dire "c'è un problema generale"; è vero, c'è un problema generale sul quale ribadiamo che lavoreremo, però dobbiamo dirci che oggi abbiamo un problema urgente, che riguarda tutti i Valdostani perché noi dobbiamo reclutare dei segretari comunali che, come è stato ricordato dagli interventi, sono le persone principali accanto agli amministratori, persone che si occupano del funzionamento dei nostri enti locali, quindi di quel sistema delle autonomie che tutti riteniamo importante, con la loro professionalità e con il loro lavoro, si occupano della vita di tutti i cittadini. E non possiamo più esimerci. Noi l'abbiamo detto, l'abbiamo scritto, anche, abbiamo portato un po' frettolosamente questo disegno di legge alla vigilia dell'estate, dopodiché le audizioni ci sono state e qualche collega ha anche voluto sottolineare che magari non si è ritenuto così soddisfatto delle osservazioni portate, abbiamo audito i segretari di parte prima, i segretari di parte seconda, i dirigenti, i sindacati... però, temo di non essere smentito, tutti questi portatori d'interesse, chiamiamoli così, hanno sottolineato l'urgenza di questo disegno di legge e soprattutto la bontà del testo, che si andava e che si va a portare oggi in aula, che lavora nel solco della produzione normativa della nostra regione in materia. A questo proposito terrei a sottolineare ancora un paio di aspetti che riteniamo importanti: questa legge regola finalmente il rapporto tra la cosiddetta parte prima e la cosiddetta parte seconda perché traccia in maniera chiara colui che è vincitore di concorso - e che quindi avrà diritto, nel caso in cui sarà chiamato dal sindaco, a esercitare le proprie funzioni - e colui che è idoneo e che quindi potrà esercitare le proprie funzioni nel caso in cui il numero di sedi sia superiore al numero necessario di segretari. Non è una cosa scontata, quando abbiamo sentito che in passato ci sono stati molti aspetti negativi nei rapporti tra la parte prima e la parte seconda, evidentemente è perché questo aspetto era stato sottovalutato, invece con il testo che la maggioranza porta all'attenzione dell'aula evidentemente si traccia finalmente un confine chiaro. La collega Morelli ha ricordato adesso le missive da parte dell'Agenzia e dei sindaci dove, oltre ad avere chiaro questo rapporto, è chiarito anche il fatto che il segretario entra in funzione e quindi entra a libro paga dell'ente di appartenenza, nel momento in cui viene nominato.

L'altro aspetto che, a nostro avviso, è qualificante è quello dello scorrimento della graduatoria. Nelle audizioni l'abbiamo tutti ricordato, sappiamo che è sub judice, come altre disposizioni adottate dalla nostra Regione, come altre disposizioni che prevedono lo scorrimento adottate da altre Regioni, però è una forza perché, secondo la distinzione che si faceva prima tra i vincitori e gli idonei, lo scorrimento della graduatoria permette a degli enti, piccoli, come le Regioni, e ancora più piccoli, come la nostra Regione, di avere la possibilità in qualsiasi momento di permettere agli enti di avere il proprio segretario. Oltre che una difesa del piccolo - come dire, nella trasformazione che c'è sovente nel dibattito in aula si tende spesso a volere vedere la faccia dell'autonomia da una parte - noi riteniamo che il disegno di legge, che traccia chiaro il rapporto tra la parte prima e la parte seconda e permette di utilizzare la graduatoria a scorrimento, tuteli i nostri comuni e tuteli anche la nostra autonomia.

Vorrei concludere quest'intervento con il terzo tema che, durante le audizioni, ci ha visto particolarmente attenti, che è quello del titolo di studio. E questo mi permette anche di riallacciarmi ad alcuni interventi fatti da una parte delle opposizioni. Io penso che abbiamo potuto audire sulla questione della laurea magistrale il parere di tutti, soprattutto il parere dei nostri dirigenti, penso che sia chiaro - è agli atti - penso che sia chiaro - ed è agli atti - che, a normativa vigente, se noi andiamo a indire un concorso a normativa vigente, può essere bandito con la laurea magistrale e questo evidentemente s'intesta nel discorso del rispetto delle professionalità che in tutti questi anni hanno lavorato. Io capirei, e noi come maggioranza capiremmo molto meglio, le vostre prese di posizione su questo punto, se da una previsione di laurea tecnica passassimo a una previsione di laurea magistrale, ma noi ci troviamo in una previsione normativa di laurea magistrale che manteniamo.

Ricordo anche che i nostri dirigenti ci hanno rammentato come in questo momento anche i concorsi dei dirigenti statali guardino in questa direzione e che comunque la selezione, che avviene all'interno dei concorsi, sia una selezione di tipo naturale. Oggi stiamo semplicemente parlando del reclutamento dei segretari comunali di cui i nostri comuni hanno bisogno, non vogliamo essere fraintesi su quest'importante punto riprendendo le considerazioni, che condividiamo, di tutta l'Aula nell'andare verso la revisione di un sistema globale degli enti locali, un aspetto che, per il futuro, anche questo riteniamo debba essere riconsiderato.

Quindi, credo che anche questo percorso che abbiamo fatto al contrario, nel senso che abbiamo fatto le audizioni a ritroso rispetto al testo, ci abbia comunque permesso, a ragione veduta, di sostenere con forza e di credere di essere nel giusto.

Presidente - La parola al collega Vesan.

Vesan (M5S) - Mi spiace bruciarmi il secondo intervento così, però ho bisogno di precisare solo due piccoli punti evidenziati dai colleghi della maggioranza. Il primo è stato la valorizzazione dei responsabili del servizio fatta dal collega, che non vedo, mi spiace, spero mi stia sentendo in televisione dall'atrio; il collega Barocco ha detto che i responsabili di servizio, anche se i segretari cambiano, i responsabili di servizio hanno in realtà un potere significativo, una grossa responsabilità, un peso importantissimo. Quello che si è dimenticato di dire forse è come vengano nominati i responsabili di servizio all'interno degli enti locali: non ci sono concorsi per individuare i responsabili di servizio, i responsabili di servizio sono nominati. E da chi sono nominati in modo assolutamente unilaterale? Sono nominati dal segretario comunale e quindi, se il segretario comunale è una figura fiduciaria del sindaco, mi sembra un po' strano che questi responsabili di servizio invece garantiscano l'autonomia e la terzietà di cui ha parlato il nostro collega. Comunque con questo non voglio dire che i responsabili di servizio non siano persone attente, precise e puntuali, però ho visto succedere nella mia lunga carriera, anche presso gli enti locali, che incarichi da responsabile di servizio siano stati tolti o dati da parte del segretario dell'ente locale in funzione della condiscendenza o meno alle decisioni del politico di turno da parte di questi stessi responsabili di servizio e quindi non mi si venga a raccontare che questa è la garanzia della terzietà rispetto agli incarichi fiduciari.

Infine, l'ultima è per il collega Daudry, è una sola, piccola precisazione ed è relativamente ai titoli di studio, di cui abbiamo parlato. Lei ha detto che nelle audizioni è stato ribadito più volte che il fatto di tenere qualunque titolo di studio (purché magistrale) è legato alla normativa vigente. In realtà nell'ultima audizione, di cui adesso purtroppo non ho la sbobinatura, ma il nostro segretario generale, testé nominato, ha ribadito che il fatto di scegliere quale riferimento alla normativa vigente per le assunzioni dei dirigenti regionali è frutto di una precisa scelta politica. Anche l'ultimo concorso per dirigenti della Regione è stato fatto effettivamente senza dare nessun tipo d'indicazione precisa sulle qualifiche relativamente al titolo di studio. Ribadiamo, questa precisa scelta politica personalmente la riteniamo particolarmente infruttuosa in un caso e nell'altro.

Presidente - Altri? Ricordo che siamo in discussione generale. Non ci sono altre richieste, chiudiamo la discussione generale. In replica, la parola al presidente Fosson.

Fosson (PNV-AC-FV) - Intanto voglio ringraziare per questo dibattito che sicuramente è stato propositivo riguardo a un problema di grande complessità in cui siamo sicuramente in ritardo: da dieci anni non si facevano più concorsi; si vuole (l'ha detto benissimo la collega Pulz) con un concorso alla fine dare un criterio, un criterio oggettivo di scelta. C'è una differenza, mi sembra, sostanziale tra quello che diceva il collega Sammaritani e quello che diceva il collega Gerandin, che avrei preferito lo dicesse anche in modo enfaticamente più forte. Lei, collega Sammaritani, dice che è il sistema, che non ha funzionato. Non è così, mi permetta, nella specificità della Valle d'Aosta la funzione del segretario comunale è sempre stata una funzione molto importante e che ha permesso con i sacrifici, con l'assistenza al sindaco, al Consiglio comunale di far funzionare questo nostro sistema così importante degli enti locali. Alcune precisazioni, intanto lei dice che la legge non va bene, noi già a luglio aspettavamo che facesse lei la sua legge, ci ha detto: "Penso io a fare una bella legge", poi invece la sua legge non è arrivata. Il corso-concorso comunque si poteva fare anche prima, chiaramente adesso non è così, Vesan, anche il concorso sarebbe stato fatto con la normativa vigente, la 22, che prevede la laurea magistrale, ma direi che invece il discorso è proprio che in questo sistema, che ha così funzionato, delle professionalità così importanti non andassero mortificate per mancanza di requisiti a un corso-concorso. Intanto, mi permetta, lei dice "le ore sono ridotte a 60". No, uno ha facoltà nel corso di ridursi le ore a 60, ma io credo che se uno vuole superare un concorso, non si riduce le ore a 60, ma le farà tutte e 120; è una facoltà del singolo ridurle, ma io penso che il singolo che voglia raggiungere una posizione non più precaria non farà sicuramente una cosa così. Una cosa, che lei ha detto e io non mi permetto d'interferire con quello che dice lei, ma su questo i tecnici sono stati molto precisi, è che non si poteva derogare alla quota del 15%; la legge nazionale stabilisce che si possano utilizzare dei segretari comunali, che non hanno fatto il concorso nella misura del 10%, quindi il 15% non era già derogabile. La selezione all'ultimo momento: collega Gerandin, ha fatto una interpellanza nel 2018, ma perché quest'interpellanza arrivava dall'esclusione dall'albo secondo di tutti quei segretari comunali che non erano in attività e questo aveva creato una carenza di risorse possibili e utilizzabili.

Dico ancora due cose, perché già è stato detto molto bene tutto, la prima è che la laurea magistrale è prevista dalla legge 22, sicuramente per una scelta politica, ma la legislazione attuale prevede una laurea magistrale. Ora si discute molto sul valore legale delle lauree e sulla competenza, invece, che i singoli hanno acquisito indipendentemente dalla loro laurea. Io credo che chi ha esercitato per tanti anni e fa un corso di 120 ore, sicuramente ha acquisito competenze tali per cui magari è superiore a chi ha delle lauree specifiche, ma non ha acquisito quelle competenze. Il discorso della laurea in filosofia, io penso che per uno che non ha mai fatto il segretario comunale e che si presenti a un concorso, ci sarà, come diceva bene la consigliera Morelli, una differenza in sede concorsuale molto precisa. Però c'è un impegno, lo dico alla Pulz, c'è sicuramente un impegno nella verifica e nel cambiamento di regolamenti e di leggi, un impegno di regolamentare in modo più preciso questo, ma, se noi in questo momento mettiamo una laurea specifica, non potrebbero partecipare tutti coloro che hanno esercitato per tanti anni e che hanno acquisito una professionalità, per cui questo è un rispetto verso costoro, nell'attesa di modificare una legge; però la laurea magistrale prevede già delle competenze e delle conoscenze e, se a questo aggiungiamo un periodo di pratica, c'è chi l'ha fatto da dieci, quindici anni, comunque è prevista una laurea magistrale, perché molti dell'albo due non avevano neanche una laurea e non avevano i cinque anni.

Alla fine dico che sicuramente dovrà essere rivista tutta la legislazione, la 6, e mi permetto di dire che la 6 è solo del 2014 e la andiamo a rivedere dopo pochi anni; il sistema degli enti locali ha bisogno di una revisione legislativa importante che però riconosca la specialità della Valle d'Aosta. Su questo c'è un impegno, che avevamo preso e riconfermiamo. Chiaramente, per fare questo, ci vuole una stabilità politica e comunque una responsabilità di tutti. Quando io sono venuto in commissione la prima volta per questa normativa - è stata una normativa richiesta con forza, con grido di dolore, come ha detto la consigliera Minelli, dagli enti locali -ho detto che su questo ci vuole molta responsabilità da parte di tutti.

Presidente - La parola al consigliere Sammaritani, per fatto personale.

Sammaritani (LEGA VDA) - Mi spiace sempre utilizzare questa formula, ma comunque sono stato chiamato in causa direttamente dal Presidente della Regione e quindi mi pare giusto che io possa dire solo due parole a proposito del fatto che avevo dichiarato "la faccio io", per carità, io ero anche disponibile a collaborare però non c'è stata tutta questa collaborazione. La prima volta è arrivata un po' come un fulmine a ciel sereno questa legge sui segretari e altrettanto è successo adesso con questa riproposizione secondo noi molto intempestiva, quindi mi sembra che non ci sia stata neanche modo eventualmente di collaborare anche se abbiamo, a quanto pare e da quanto emerso dalla discussione, delle visioni leggermente diverse su questi punti, in particolare il discorso del corso, cioè perché ho detto prima che abbiamo peggiorato rispetto al testo di luglio? Perché prima si evitava la preselezione per alcune categorie, categorie che sono di tre tipi, lettera A, B e C dell'articolo 4, comma 3, e adesso addirittura l'esenzione parziale dal corso è stata estesa a tutti.

Presidente - Però si limiti al fatto personale, collega. Per le altre dichiarazioni avrà tempo dopo nelle dichiarazioni.

Sammaritani (LEGA VDA) - Sì, certamente, certo.

Presidente - Ci sono altri in replica? Passiamo all'esame del nuovo testo della Prima e Seconda Commissione. Articolo 1. Ci sono richieste d'intervento? Si può esprimere anche dichiarazione di voto. Prego, collega Cognetta.

Cognetta (MOUV') - Per ribadire il voto contrario a questo disegno di legge, come già annunciato dal mio collega, e per rimarcare quanto l'intervento del Presidente Fosson sia stato inutile, pretestuoso e soprattutto pregno di un giudizio dato rispetto a quella che è una acclarata situazione di mancanza di programmazione politica e di gestione amministrativa di questi ultimi quindici anni rispetto ai comuni e ai segretari. Sostanzialmente, Presidente Fosson, che lei venga a dare giudizi in quest'aula dicendo che "si è sbagliato questo si è sbagliato quello", quando questo testo di legge è il chiaro esempio di un'altra ennesima toppa che si mette su una gestione amministrativa del tutto sbagliata e poi viene a dire che "questo ha sbagliato l'intervento, quello ha sbagliato l'intervento e l'altro non è d'accordo", lei, secondo me, faceva meglio a ringraziare - come è successo in passato da parte di altri Presidenti sicuramente più capaci di lei, dal punto vista politico, d'interpretare le situazioni - ed evitava, diciamo così, il fatto personale del collega e magari le reazioni piuttosto sdegnate mie, ma pure di altri, che magari vorrebbero intervenire e non interverranno per amore della pace, mentre invece io le posso dire chiaramente che questo disegno di legge è l'espressione autentica dell'incapacità amministrativa degli ultimi dieci anni a livello regionale. Questo è il punto. Per questo motivo, e per tanti altri già detti tecnicamente dai miei colleghi, sono contrario e siamo contrari a questo disegno di legge.

Presidente - Altri all'articolo 1? Ha chiesto la parola il collega Restano.

Restano (GM) - Per quanto riguarda l'articolo 1, non ci è chiaro il fatto che l'agenzia provveda con oneri a carico del proprio bilancio alla copertura del costo del corso-concorso. Ci sorge un dubbio: il corso-concorso per settanta persone. Settanta persone saranno formate a spese dell'Amministrazione regionale, assunte forse sette, forse dieci, qualora il ricorso rispetto all'utilizzo delle graduatorie non vada a buon fine sarà un investimento a perdere. Avevamo sostenuto con forza l'opportunità di fare il concorso e solo successivamente il corso, che avrebbe permesso di evitare questi dubbi, se non altro. Quindi non siamo sicuramente a favore di questa modalità, non siamo neppure a favore di un corso limitato a 120 ore perché riteniamo che per la tipologia d'impostazione che è stata data, cioè liberare a tutte le lauree, non sia cosa opportuna; riteniamo, inoltre, a nostro modo di vedere, che non sia stata valorizzata la figura dei segretari di parte seconda attualmente utilizzati. Avevamo chiesto chiaramente un concorso per titoli, ci è stato detto che si poteva valutare ma non è stata presa in considerazione quest'opportunità, quindi si poteva fare di più. Siamo contrari a questo articolo 1.

Presidente - Altri colleghi? Non ci sono altre richieste? Possiamo mettere in votazione. Mettiamo in votazione l'articolo 1.

Presenti: 35

Votanti: 31

Favorevoli: 20

Contrari: 11

Astenuti: 4 (Mossa, Nasso, Russo e Vesan)

Il Consiglio approva.

Presidente - Stesso risultato per l'articolo 2. All'articolo 3 vi sono due emendamenti, il primo, che analizziamo, è l'emendamento numero 1 di ADU, che è insieme al primo emendamento della Lega. Qualcuno vuole illustrarlo? La parola al collega Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Molto brevemente in quanto appunto nella discussione generale ho già esplicitato, credo con sufficiente precisione, quali sono le motivazioni per le quali riteniamo che si debba emendare quest'articolo, prevedendo appunto che si stabilisca che, per poter partecipare a questa prova di concorso, si debba essere in possesso di una preparazione giuridico-amministrativa forte, proprio perché il segretario comunale è elemento fondamentale dell'amministrazione, dell'ente locale e, in particolare, con ruolo che è specificamente dedicato a quello della legittimità degli atti, al fatto di poter rogare anche atti contrattuali. Quindi è evidente che la preparazione deve essere specifica e quindi prevedere che sia ammissibile in generale la partecipazione senza una preparazione specifica, che è determinata evidentemente dalla popolazione scolastica perché altrimenti verrebbero a cadere un po' tutte le convinzioni e le certezze, che già sono poche, ma che abbiamo in questo momento Quindi direi che non si può prescindere da questo, in linea quindi anche con l'emendamento di ADU, noi proponiamo questa modifica dell'articolo 3, prevedendo appunto che quindi si debba essere in possesso del diploma di laurea specialistica in giurisprudenza, in economia e commercio o in scienze politiche.

Presidente - La parola al collega Bianchi.

Bianchi (UV) - Giustamente è stato esplicitato e spiegato l'emendamento, vogliamo anche noi spiegare i vari emendamenti. Perché ci asterremo su questo emendamento? Sicuramente, come è stato spiegato dal collega Sammaritani e dalla collega Pulz, loro hanno un'idea in cui sarebbe più opportuno che alcune lauree fossero specifiche per quel tipo di ufficio. Diamo una risposta molto diretta, anche per un trascorso da sindaco, faceva l'esempio dei contratti e degli atti, io le potrei dire che nel 60% dei comuni molto probabilmente la laurea che serve di più è quella in ingegneria o in architettura perché segue tutta una serie di cose. Quindi rimaniamo della linea che la laurea magistrale in generale sia la strada da percorrere.

Presidente - Altri? Colleghi, dobbiamo fare due votazioni distinte, anche se il contenuto è simile, ma non è identico.

Passiamo alla votazione dell'emendamento numero 1 di ADU. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 5

Favorevoli: 5

Astenuti: 30 (Aggravi, Baccega, Barocco, Bertin, Bertschy, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Cognetta, Daudry, Distort, Farcoz, Ferrero, Fosson, Gerandin, Luboz, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Minelli, Morelli, Nogara, Peinetti, Restano, Rini, Sammaritani, Spelgatti, Testolin e Viérin)

Il Consiglio non approva.

Presidente - Mettiamo in votazione l'emendamento numero 1 del gruppo Lega. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 11

Favorevoli: 11

Astenuti: 24 (Baccega, Barocco, Bertin, Bertschy, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Cognetta, Daudry, Farcoz, Ferrero, Fosson, Gerandin, Marquis, Minelli, Morelli, Nogara, Peinetti, Pulz, Restano, Rini, Testolin e Viérin)

Il Consiglio non approva.

Presidente - Possiamo ora mettere in votazione l'articolo 3. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti : 31

Favorevoli: 19

Contrari: 12

Astenuti: 4 (Mossa, Nasso, Russo e Vesan)

Il Consiglio approva.

Presidente - All'articolo 4 vi è l'emendamento numero 2 del gruppo Lega. Qualcuno lo vuole illustrare? La parola al collega Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - A questo proposito si tratta di una delle norme che più abbiamo criticato. Non possiamo non ritenere ammissibile l'esonero dalla preselezione, anche per tutti i motivi che abbiamo detto, che vanno uniti tra loro nel senso che già c'è il problema della laurea, figuriamoci evitare anche la preselezione. Quindi direi che esentare dalla preselezione alcuni non sembra a noi garantire il rispetto dei principi di trasparenza, di uguaglianza, di imparzialità, di efficienza e di buona amministrazione che devono presiedere a tutte le azioni amministrative. L'obiettivo della prova selettiva deve essere proprio quello - in presenza di un numero elevato di candidati naturalmente, come è presumibile che sarà - di selezionare in base a un ragionevole criterio di merito che privilegi i candidati in base alle loro effettive capacità e alla loro effettiva preparazione anche perché, come abbiamo visto, poi si passa a un corso, un corso che ha dei costi e via dicendo. Quindi ci sono tutti degli aspetti anche abbastanza delicati sotto questo profilo che secondo me andrebbero e andavano meglio pensati. Esentare qualcuno solo perché è incaricato magari in qualità di segretario, come ho già detto prima, visto che c'è inserita anche la lettera c) del comma 3 all'articolo 4, dove si dice che risultano incaricati in qualità di segretario degli enti locali della Valle d'Aosta alla data di pubblicazione del bando del Bollettino Ufficiale della Regione; quindi una persona tendenzialmente, teoricamente (come avevo già detto in discussione generale perché la norma deve avere un contenuto generico e generale naturalmente), una persona che magari è stata incaricata da un giorno, si ritrova automaticamente a essere esentata dalla preselezione e poi anche autorizzata a fare il 50%, sarebbe sufficiente, delle prove poi delle ore di corso. È vero che il presidente Fosson ha affermato: "Certo, però, non è che detto che sia obbligato a farne solo la metà", per carità, una persona può anche essere particolarmente diligente e farsele tutte le ore di corso, che già sono pochissime perché dobbiamo ribadire: 9 mesi a livello nazionale, 450 ore a livello di legislazione Trentino-Alto Adige e noi siamo arrivati a 120 addirittura riducibili alla metà, quindi 60.

Teniamo bene a mente queste caratteristiche perché è proprio una delle maggiori criticità di questa legge che, se passerà, come probabilmente passerà, ci esporrà, secondo noi, a dei rischi che non vengano veramente selezionate delle persone particolarmente nelle condizioni di esercitare un'attività, un'azione così delicata, come quella del segretario comunale.

Quindi noi siamo in linea di principio evidentemente contrari a questo tipo di scelta normativa e quindi è evidente che, in assenza dell'acquisizione del passaggio del voto del nostro emendamento, chiaramente voteremo contro alla norma.

Presidente - Ci sono altre richieste? Mettiamo in votazione l'emendamento numero 2 del gruppo Lega. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 8

Favorevoli: 7

Contrari: 1

Astenuti: 27 (Baccega, Barocco, Bertin, Bertschy, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Cognetta, Daudry, Farcoz, Ferrero, Fosson, Gerandin, Marquis, Minelli, Morelli, Mossa, Nasso, Nogara, Peinetti, Restano, Rini, Russo, Testolin, Vesan e Viérin)

Il Consiglio non approva.

Presidente - Articolo 4. Ha chiesto la parola il collega Restano.

Restano (GM) - Questo articolo tratta la prova preselettiva e i casi di esonero, al punto 3) si elencano le figure esonerate dallo svolgimento della prova preselettiva; quindi chi ha superato il corso di preselezione, che si è tenuto nel 2009/2010, quindi i candidati che a loro spese hanno frequentato questo corso e poi li trattiamo allo stesso modo di quelli di cui al punto c) che risultano incaricati in qualità di segretario dagli enti locali, magari dei soggetti che non hanno frequentato alcun corso e sono stati incaricati solo da alcuni mesi e quindi è una scelta, che mi va bene. Però la cosa più assurda, a nostro modo di vedere, è quanto detto al punto 4): "in caso di riduzione del contingente sarà determinata, avuto riguardo all'ordine di presentazione delle domande di ammissione al corso-concorso". Risulta sminuente perché, se abbiamo, permettetemi l'esempio, una persona che vuole sostenere la mobilità sostenibile, parte in pullman da Pontboset, scende, prende il treno, viene su, arriva di sicuro in ritardo, anche se ha quindici anni di carriera alle spalle e vede passare davanti a sé uno che ha solo due mesi di attività professionale. Poi se non si può fare diversamente, lo accettiamo, ma potevamo scegliere un altro criterio, ecco, magari gli anni di attività, il curriculum, non so, poi magari gli uffici hanno indicato solo questa scelta, e va bene.

Presidente - Altri? Possiamo mettere in votazione l'articolo 4. La votazione è aperta.

Presenti: 35

Votanti : 31

Favorevoli: 20

Contrari: 11

Astenuti: 4 (Mossa, Nasso, Russo e Vesan).

Il Consiglio approva.

Presidente - Posso dare lo stesso risultato per l'articolo 5? Per l'Articolo sei? Stesso risultato. All'articolo 7 vi è l'emendamento n. 3 del gruppo Lega. Per l'illustrazione la parola al collega Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Con questo emendamento si vuole eliminare la parte di frase che recita testualmente: "I criteri di scelta stabiliti dall'articolo 2, comma 1 della legge regionale 10 del 2015", in riferimento alle modalità di scelta di cui a questo articolo, di cui abbiamo già parlato in discussione generale, cioè dove si attribuisce la priorità di scelta agli ambiti territoriali ottimali con il minor numero di abitanti, riteniamo che sia anacronistica. Sappiamo tutti e abbiamo condiviso credo tutti ormai che l'aggregazione dei comuni per ambiti ottimali non ha funzionato e che si dovrà mettere mano alla modifica della legge regionale 6 del 2014 che li ha disciplinati. Che senso ha quindi richiamare, diciamo noi, una norma che si sa che cambierà? Speriamo a breve, anche. La scelta del segretario comunale è una scelta fiduciaria, un sindaco non deve essere limitato dai ritardi di altri comuni, come ci sono già stati, magari più piccoli, perché così si limita l'azione di un sindaco, che deve aspettare decisioni di altri per poter agire sul proprio sistema di funzionamento amministrativo. Come ho già detto - peraltro questo criterio oltretutto è stato anche disatteso, quindi è già stato violato quindi abbiamo fatto delle norme che in realtà sono rimaste come lettera morta - direi che non è opportuno, a mio avviso, fare un richiamo a questa norma. La previsione del testo sui posti vacanti, per esempio, fa presagire questo scenario: viene bandito un corso-concorso per dei posti, probabilmente saranno otto, calcolati su un fabbisogno di segretari attuali, come sedi di segreteria associate, ma in realtà sappiamo appunto che non sarà più così perché sicuramente, quando ne avremo bisogno, quindi nelle prossime amministrative, avremo dei fabbisogni molto diversi, probabilmente (come dicevo prima), dalle stime che sono state effettuate, quindici, venti quasi sicuramente. L'articolo 7, così come formulato, sembra consentire la copertura di tutte le sedi in più con gli iscritti all'albo secondo, che non hanno titolo e quindi passerebbero avanti in danno a coloro che hanno superato tutte le prove: la prova preselettiva, il corso e il concorso e che sono risultati idonei e si vedrebbero quindi superati da questi dell'albo secondo.

Allora la proposta nostra è che, se proprio si vuole mantenere in vita l'albo secondo, è invertire le situazioni prospettate dell'articolo 7 in combinazione con l'articolo 8, vanno letti in combinazione altrimenti non si comprende già una situazione abbastanza complessa da capire in generale. Quindi se vi saranno più sedi coprire, dopo che saranno stati incaricati i segretari di ruolo della prima parte dell'albo e i vincitori del concorso, si nomineranno gli idonei. Gli iscritti alla parte seconda potranno essere incaricati solo se non vi saranno più idonei e comunque a tempo determinato in attesa di un nuovo concorso. Questo è lo spirito dell'emendamento.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Vesan.

Vesan (M5S) - Volevamo fare una dichiarazione di voto nei confronti di quest'emendamento proposto dalla Lega. Le motivazioni sono legate al fatto che noi abbiamo fatto questa legge per risolvere alcuni problemi di conflitto all'interno della normativa vigente che norma in modo diversificato, con due diversi testi di legge - quello del 98 e quello del 2015 - la stessa cosa, cioè la selezione dei segretari da parte dei sindaci.

Questo articolo fa almeno un po' di chiarezza rispetto alla confusione ulteriore generata all'interno della legge; ribadiamo il fatto che dare la priorità ai comuni più piccoli rischia di svilire addirittura gli sforzi fatti, per quello che riguarda l'accorpamento dei servizi da parte dei comuni e quindi il voto del nostro movimento, non per le stesse motivazioni, perché il valore fiduciario dell'incarico da segretario evidenziato dal collega non è proprio una priorità per noi, ma esprimiamo il nostro voto favorevole nei confronti di quest'emendamento.

Presidente - La parola al collega Gerandin per l'illustrazione dell'emendamento MOUV'.

Gerandin (MOUV') - Nulla cambia rispetto alla posizione espressa da chi era intervenuto a nome di MOUV', per cui tutte le perplessità su questo disegno di legge e sulla non necessità permangono. Detto questo, l'emendamento che mi accingo a illustrare non ha nulla di politico - lo dico a scanso di equivoci - è un emendamento che probabilmente dal punto di vista dell'operatività, dal punto di vista di quelle che saranno le conseguenze sulle scelte, potrebbe venire incontro a delle esigenze e a difficoltà reali, non dico altro.

Detto questo, questo emendamento cosa dice? Nulla toglie al fatto che debbano essere garantiti i posti a tutti i segretari di parte prima, per cui le nomine e gli incarichi a tutti quelli di parte prima e ai vincitori di concorso, però nei limiti di quelli di parte seconda che potranno essere nominati o degli idonei dei concorsi, con questo emendamento diciamo che "permanendo i criteri di scelta, che non vengono toccati neanche nella proposta originale", significa che si dà la possibilità, eventualmente, a chi sceglie di non essere obbligato a scegliere tutta la parte prima o tutta la parte seconda perché sennò ve lo dico già quale sarà la conseguenza: tutti i vincitori del concorso e tutti quelli che saranno scelti di parte seconda andranno a finire alle Unités, senza la modifica di questo articolo, sono scelte obbligate, tutti finiranno lì.

Presidente - La parola al collega Daudry.

Daudry (AV) - Cercherò più che di mettere assieme le risposte, di ribadire alcuni concetti, che abbiamo portato avanti prima nell'esposizione del testo di legge, quindi entrando nei due emendamenti. Per quanto riguarda l'emendamento proposto dal gruppo Lega, dobbiamo ricordare che abbiamo sicuramente detto che siamo attenti e in prospettiva vogliamo analizzare l'intero sistema degli enti locali e quindi anche il rapporto che c'è nel criterio di scelta tra il sindaco e il segretario. Rimane il fatto però che dobbiamo sottolineare il criterio della legge 10 del 2015, il legislatore dell'epoca aveva una logica precisa, che era tutelare in un certo senso il piccolo. Ritorniamo sul discorso che abbiamo fatto prima, nel senso che si registrava comunque da parte dei segretari una certa difficoltà di scegliere prioritariamente le sedi piccole, per cui è stato indicato un criterio che, penso, in cuor nostro, non tutti condividono però è un criterio che è stato stabilito ed è un criterio, ripetiamo, che sarà sicuramente oggetto di revisione, anche nella direzione delle sentenze della Corte che ci sono state recapitate e che tutti abbiamo avuto modo di analizzare. Lo dico sorridendo, ritornare forse al criterio della 46 del 98 - e alcuni colleghi, anche di opposizione, l'hanno sollevato durante il lungo ciclo di audizioni - è un po' come andare a prendere i biglietti allo Charaban perché, praticamente, i sindaci si devono presentare alle tre, alle quattro del mattino, fare il picchetto per poter scegliere per primi. Quindi, probabilmente quello del 2015 non è l'ottimale, ma quello del 98 era stato superato per questo logica. Rimane l'impegno della revisione della 6, come è stato sottolineato, per scegliere il criterio ottimale, ma per adesso riteniamo, come maggioranza, di rimanere fermi dove siamo.

Per quanto riguarda, invece, l'emendamento proposto dal gruppo MOUV', abbiamo un dubbio legato all'esposizione che è stata portata avanti da parte del gruppo rispetto alla relazione tecnica, che abbiamo, che ci ha confermato ancora mezz'ora fa che c'è un grosso rischio di ricorso da parte degli eventuali vincitori del ricorso, perché non risulterebbe così chiaro, secondo i tecnici che ci hanno supportato in questa lunga procedura, che i vincitori di concorso avrebbero la priorità del posto.

Presidente - Altri? Possiamo mettere in votazione l'emendamento numero 3 del gruppo Lega. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti : 12

Favorevoli: 11

Contrari: 1

Astenuti: 23 (Baccega, Barocco, Bertin, Bertschy, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Cognetta, Daudry, Farcoz, Ferrero, Fosson, Gerandin, Marquis, Minelli, Morelli, Nogara, Peinetti, Restano, Rini, Testolin e Viérin)

Il Consiglio non approva.

Presidente - Pongo in votazione l'emendamento numero 1 di MOUV' e Gruppo Misto.

Presenti: 35

Votanti: 5

Favorevoli: 4

Contrari: 1

Astenuti: 30 (Aggravi, Baccega, Barocco, Bertin, Bertschy, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Daudry, Distort, Farcoz, Fosson, Luboz, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Minelli, Morelli, Mossa, Nasso, Nogara, Peinetti, Rini, Russo, Sammaritani, Spelgatti, Testolin, Vesan e Viérin)

Il Consiglio non approva.

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 7. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti : 31

Favorevoli: 20

Contrari: 11

Astenuti: 4 (Mossa, Nasso, Russo e Vesan)

Il Consiglio approva.

Presidente - Stesso risultato per articolo 8 e per articolo 9.

Presidente - Articolo 10. Vi è l'emendamento numero 2 del gruppo MOUV' e del Gruppo Misto. La parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - È un emendamento che non cambia il senso del testo predisposto dalle commissioni, però, in caso di esito insufficiente degli idonei, dà la possibilità di avere una via d'uscita, pare che sia stato accettato per cui non sto a dilungarmi oltre.

Presidente - La parola al consigliere Daudry.

Daudry (AV) - Solo per confermare che la maggioranza ha deciso di accettare quest'emendamento perché ne riconosce il valore, che va a specificare meglio il rapporto tra la parte prima e la parte seconda e soprattutto nel caso d'insufficienza di vincitori al concorso.

Presidente - Pongo in votazione l'emendamento numero 2 MOUV' e Gruppo Misto. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 34

Favorevoli: 34

Astenuti: 1 (Pulz)

Il Consiglio approva.

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 10. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 31

Favorevoli: 20

Contrari: 11

Astenuti: 4 (Mossa, Nasso, Russo e Vesan)

Il Consiglio approva.

Presidente - Stesso risultato per gli articoli 10 e 11. Mettiamo in votazione la legge nel suo complesso. Per dichiarazione di voto, la parola al collega Restano.

Restano (GM) - Noi ci esprimeremo in maniera contraria all'approvazione di questa legge perché non vi era il presupposto dell'urgenza, si poteva predisporre un concorso attraverso le leggi ordinarie, non si è tenuto conto delle suggestioni dei segretari di parte seconda, che noi invece intendevamo valorizzare, non si è minimamente preso in considerazione quanto affermato dai dirigenti del comparto unico, che fanno parte della parte seconda e che attualmente svolgono le funzioni di segretario, non si sono prese in considerazione le posizioni dei dirigenti regionali che a oggi non possono svolgere le funzioni di segretario, ancorché ne abbiamo, credo, le competenze.

Presidente - La parola al collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Non entrerò nel merito della scelta in maniera precisa perché il collega Sammaritani ha già esposto molto chiaramente la nostra posizione. La mia intenzione è di ribadire il voto contrario a questa legge.

Caro Presidente, se grido di allarme era, penso di non sbagliarmi affermando che la lettera di richiesta da parte dell'Agenzia dei segretari fosse giunta a maggio: siamo andati lunghi, non parlo di adesso ma parlo dell'altra scadenza perché questa, grazie a Dio, in parte è stata anche causa nostra: sono state fatte le audizioni ed è stato anche smascherato (io direi) il fatto che il concorso si poteva fare al di là di una previsione normativa che invece è stata scelta per un altro tipo di finalità. Restano dei dubbi, dei grossi dubbi riguardo ai costi del corso che vengono sostenuti dalla collettività, e quindi da tutti, per un concorso che poi avrà esito soltanto per alcuni.

Io mi chiedo, in ultimo, per ribadire il voto contrario, se effettivamente questo è l'inizio del nuovo percorso che lei disse, a dicembre, di volere stabilire per la riforma degli enti locali perché, se questo percorso inizia con una legge, mi si perdoni, sanatoria, chissà quali saranno le altre leggi che andranno a raffazzonare un sistema che necessita di essere riformato, lei prima parlava di stabilità, in parte forse adesso quella che si chiama stabilità non lo è più, ma forse ne parleremo poi successivamente; però io credo che non sia un buon inizio di un nuovo percorso.

Presidente - Per dichiarazione di voto, la parola al collega Bertin.

Bertin (RC-AC) - Una dichiarazione estremamente sintetica, per dichiarare il voto favorevole a questa legge, che va a rispondere a una domanda degli enti locali per una situazione particolare, di urgenza, e che deve essere affrontata in tempi stretti; pertanto, in ragione dell'urgenza e della situazione particolare, il voto favorevole a questo provvedimento.

Presidente - La parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Per confermare il voto contrario a questo disegno di legge che, l'ho già ribadito durante l'intervento, è un disegno di legge nato dall'urgenza che, come i dirigenti ci hanno confermato, poteva essere gestito benissimo nella piena autonomia degli enti locali, e soprattutto è un disegno di legge le cui vere conseguenze le vedremo qualche mese dopo le elezioni di maggio. Io non so se saremo ancora qui in questo ruolo di Consiglieri regionali. Qualora ci fossimo ancora, io inviterò qualcuno della maggioranza, quelli più convinti della bontà di questo disegno di legge, a fare un giro in qualche comune, che mi permetterò di indicare io sulla base delle scelte e delle conseguenze di questo disegno di legge. Ci andremo assieme e vedremo le vere conseguenze di questo disegno di legge. Ci sono due precisazioni da fare: qualcuno mi ha ricordato il ruolo avuto come presidente dell'agenzia dei segretari, una delle prime conseguenze della possibilità all'epoca di poter scegliere e di non essere obbligati a scegliere la parte prima - che forse è l'unica novità di questo disegno di legge che garantisce comunque il collocamento di tutti quelli che sono di parte prima, i vincitori di concorso - fu che me ne trovai in un primo tempo undici, poi ridotti a sette, di parte prima, collocati in disponibilità. Ora capite che fu già tanto, all'epoca, bandire un corso, un corso che, ricordo a tutti, fu pagato di tasca propria - pagato di tasca propria da chi voleva partecipare! - a differenza di quello che succede ora, un corso che non apriva nessuna porta a nessun tipo di concorso perché non era propedeutico al concorso. Era un corso esclusivamente per avere l'abilitazione di parte seconda e, lo sottolineo, la difficoltà vera all'epoca è che nessuno avrebbe mai potuto bandire un concorso con sette, otto persone in disponibilità. Questa fu la vera ragione, almeno per quello che riguarda il periodo in cui io fui presidente, poi quello che è successo dopo io sinceramente non lo so; quello che posso tranquillamente ribadire è che, rispetto a quel testo di legge, se davvero si voleva modificare qualcosa, bisognava avere un po' più di coraggio perché avevo fatto l'esempio prima: noi siamo arrivati al paradosso che, con questa legge, il responsabile finanziario del bilancio regionale, i tecnici del bilancio regionale, i dirigenti del bilancio regionale della Regione, non possono fare i segretari comunali senza aver fatto la preselezione e il concorso. Si è arrivati al paradosso per cui abbiamo spalancato porte e finestre, ma abbiamo fatto bene attenzione di salvaguardare quella che potrebbe essere la vera professionalità, perché il vero problema dei segretari, dei dirigenti regionali, quando è stata prevista la possibilità per i dirigenti di fare i segretari, è che non c'era nessuno che volesse fare il segretario, erano i segretari che andavano a fare i dirigenti regionali, questa è la realtà! E da questo bisognava partire per un disegno di legge coraggioso.

Presidente - La parola al collega Daudry per dichiarazione di voto.

Daudry (AV) - Per una breve dichiarazione di voto, intanto per ribadire il lavoro che è stato fatto, per ringraziare tutte le parti audite, per l'apporto dei nostri funzionari nella stesura di un passaggio così delicato, un passaggio che però è un procedimento di reclutamento dei segretari comunali, non è la revisione del sistema degli enti locali, iniziata con la 54 del 98 e che ribadiamo che sicuramente porteremo avanti. È una dichiarazione di voto anche per dire che è vero che sul tavolo della Giunta Fosson la lettera è arrivata a maggio, però sappiamo dai rappresentanti degli enti locali che all'atto dell'insediamento della vostra Giunta sicuramente c'è stata un'interlocuzione e, tra i problemi sollevati al vostro tavolo, è stato portato anche quello dei segretari comunali e della procedura per poterli individuare, perché era noto che a maggio del 2020, cioè alla prossima primavera, il problema ci sarà. Questo per dirla proprio in maniera laica, storica, cioè per tracciare il cronoprogramma di quello che è accaduto e perché siamo qua.

Una suggestione ancora: la dirigenza unica. Il ragionamento sulla dirigenza unica è stato portato anche più volte in commissione, l'abbiamo sentito dire (lasciatecelo dire) in lungo e in largo. A maggio faremo il giro dei comuni a vedere com'è la situazione, io voglio vedere, quando porteremo il discorso della dirigenza unica, quale sarà la volontà di affrontarlo e quali saranno i rappresentanti in quest'aula che lo vorranno affrontare fino in fondo.

Termino, ribadendo che questo è un disegno di legge per reclutare segretari comunali, di cui abbiamo bisogno, tutto il dibattito è stato interessante, ma è a latere.

Presidente - Per dichiarazione di voto, la parola al collega Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Naturalmente la dichiarazione di voto è contraria a questa legge, l'abbiamo già detto abbondantemente da parte della Lega, e dobbiamo anche sottolineare che molto spesso - e qui viene fuori un po' l'avvocato, purtroppo non si può evitare - anche nel diritto penale, quando ci sono le cosiddette esimenti, lo stato di necessità, l'urgenza, eccetera, sì, sono vere, esistono, ma salvo che tu non ti metta nei guai da solo, quest'emergenza probabilmente è già nata molto prima. Questo urlo di dolore, che è stato un po' enfatizzato da alcuni colleghi, dalla collega Morelli, dal presidente Fosson, viene da chi aveva tutte le possibilità di farsi il concorso già da parecchio tempo, perché ha parecchi anni questa legge! Questo è il grido di dolore di qualcuno che si è dato la pugnalata da solo. Quindi, se permettete, non è così tanto apprezzabile. Adesso invece ci siamo trovati nell'emergenza di fare questa legge, secondo me raffazzonata, perché non era il momento di farla e soprattutto di farla così, si poteva fare molto meglio. Peccato, pazienza, che volete? È un'altra occasione perduta.

Presidente - La parola per dichiarazione di voto al collega Lucianaz.

Lucianaz (LEGA VDA) - Deux mots pour rappeler que tout ce que j'ai compris de cette histoire c'est qu'il y a eu l'urgence et ce n'est pas la première fois qu'on entend le mot urgence dans cette salle, on l'a très bien connu avec l'histoire de CVA, semblait la fin du monde si on n'avançait pas sur CVA. Voilà qu'on est encore là, donc je dirais que ce n'est pas toujours la bonne raison, Monsieur président de la Commission spéciale Nogara, je vous ai bien connu dans cette occasion. Donc, le mot urgence prononcé par vous ça ne me fait pas peur; vraiment, si la solution est une loi urgente, qui ne tient pas compte de tout ce qu'on a entendu dans cette salle, je crois que vous n'avez pas fait un grand travail. Là ce n'est pas une majorité qui vote mais c'est 19 conseillers : donc madame Morelli, monsieur Marquis, monsieur Nogara, monsieur Daudry, monsieur Testolin, monsieur Fosson vous allez voter cette loi et bon vous serez responsables, comme tous les Valdôtains sauront après le résultat de votre travail.

Président - Y-a-t-il d'autres pour déclaration de vote ? La votation est ouverte. On peut fermer la votation.

Présents : 35

Votants : 31

Pour : 20

Contraires : 11

Abstentions : 4 (Mossa, Nasso, Russo et Vesan)

Le Conseil approuve.