Objet du Conseil n. 599 du 17 avril 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 599/XV - Interrogazione: "Notizie in merito agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati negli ultimi cinque anni sullo stabile sede del Cral Cogne".
Rini (Présidente) - Point n° 11 à l'ordre du jour.
La parola all'Assessore Borrello.
Borrello (SA) - Il collega Bertin è sempre molto attento rispetto alle tematiche relative al Cral Cogne. Nel corso della precedente legislatura più volte ha predisposto delle iniziative per capire quali erano le attività inerenti alla manutenzione interna dell'edificio oggetto della sua interrogazione.
Risponderò in maniera molto sintetica, visto che lei mi ha chiesto dei dati puntuali. Premetto solo che il palazzo, una volta adibito anche a sede per gli uffici dell'Amministrazione regionale, è stato progressivamente dismesso per quanto riguarda gli uffici pubblici e ultimamente risultano presenti soltanto le sedi delle varie associazioni, nonché i negozi al piano terreno. Si precisa che gli oneri di manutenzione ordinaria all'interno dei locali non spettano alla proprietà ma ai locatari, mentre per quanto riguarda la manutenzione straordinaria non è stata eseguita alcuna opera, tenuto conto anche dell'inserimento dello stesso bene all'interno del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n. 1851 del 25 febbraio 2016. In maniera riassuntiva, quindi, negli ultimi cinque anni, per quanto attiene all'Amministrazione regionale, non sono state eseguite opere di carattere straordinario.
In virtù della premessa che ho fatto e a titolo esaustivo per completezza delle informazioni - anche perché lei nelle sue interpellanze aveva più volte citato i lavori di ammodernamento e risoluzione dell'abbattimento delle barriere architettoniche -, gli ultimi lavori datano 2013 con la realizzazione di una piattaforma elevatrice per un costo totale di 25.000 euro. A seguito di quest'intervento era stato programmato un ulteriore intervento per l'arretramento della bussola - lei sicuramente ha coscienza e conoscenza della tematica, perché più volte me l'ha chiesto ?, che però è stato sospeso anche alla luce delle ultime vicende. La lavorazione rispetto all'arretramento della bussola che andava a completare l'abbattimento delle barriere architettoniche per il Palazzo Cogne aveva una valutazione economica di circa 30.000 euro.
Spero di averle fornito i dati che lei ha richiesto.
Présidente - La parole au collègue Bertin pour la réplique.
Bertin (RC-AC) - La ringrazio per la risposta, Assessore, che però mi lascia piuttosto perplesso. Proprio in ragione del fatto che la proprietà di quest'immobile è dell'Amministrazione regionale, avevo più volte sollecitato in passato degli interventi. Lei mi comunica che l'unico intervento fatto risale a diverso tempo fa ed è stato quello per realizzare un ascensore all'interno del progetto per l'abbattimento delle barriere architettoniche; abbattimento delle barriere architettoniche che non è stato realizzato, nonostante siano stati spesi 25.000 euro, cosa estremamente grave. Da lì in poi non si è fatto più alcun intervento di manutenzione straordinaria, di nessun altro genere.
È cosa estremamente grave anche il fatto che non si sia vigilato sul mantenimento con interventi ordinari riguardanti questo palazzo, che sta deperendo e si sta rovinando progressivamente con le conseguenze che vediamo oggi: da diverso tempo filtra l'acqua dal tetto creando tutti i problemi che vediamo di questi tempi, che niente hanno a che fare con ragioni di rischi strutturali di cedimento del palazzo, come viene alimentato da una leggenda metropolitana, perché sappiamo che non c'è nessun rischio di crollo. Vi è però un deperimento dell'immobile e il fatto che dal tetto filtri dell'acqua e non si intervenga in qualche modo per limitarne le conseguenze lo trovo estremamente grave, indipendentemente da chi ne ha la competenza. Come proprietà avremmo dovuto intervenire e imporre un intervento, se le cose stanno così. Non si può lasciare che un bene di proprietà dell'Amministrazione regionale si deteriori in questo modo, anche in ragione di un possibile e diverso utilizzo. Non si può lasciar andare tutto alla malora, tanto per non intervenire, a meno che l'obiettivo - lo dicevo qualche tempo fa - non sia quello poi di svenderlo. Meglio se a quel punto lo si lascia lì, vuoto per molto tempo, modello ex scuola di via Torino "Maria Adelaide": alla fine diventa ovviamente un problema per tutti e in qualche modo bisogna liberarsene.
La sua risposta mi preoccupa e mi inquieta pure il fatto che in tutti questi anni non si siano neanche fatti dei controlli sullo stato del palazzo con degli inevitabili interventi, visto che dalle perizie che ci sono arrivate sappiamo che lo stabile, anche per ragioni di infiltrazione d'acqua, si sta deteriorando. Se una casa privata ha un'infiltrazione, per non far deperire tale bene si interviene in qualche modo. Se le cose stanno così, il fatto che non si sia intervenuto e non si sia controllato che il bene mantenesse tutte le sue caratteristiche senza deteriorarsi, lo trovo estremamente grave.