Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 555 du 4 avril 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 555/XV - Interpellanza: "Attivazione da parte dell'Ateneo valdostano di una procedura valutativa per un posto di Professore universitario di ruolo associato per profilo "Storia Contemporanea"".

Rini (Presidente) - Punto n. 20 all'ordine del giorno. La parola al collega Gerandin per l'illustrazione.

Gerandin (MOUV') - Questa iniziativa prende spunto da una delibera del Consiglio dell'Università della seduta del 19 novembre 2018, che ha approvato l'attivazione di una procedura valutativa per un posto di Professore universitario di ruolo associato da coprire ai sensi dell'articolo 18 della legge n. 240/2010 profilo "Storia Contemporanea". A seguito di questa delibera si è attivata tutta una procedura per quel che riguarda la copertura di questo posto a concorso. Cosa succede nel frattempo? Appena dopo, il 6 dicembre 2018, l'Università di Bologna attiva una procedura valutativa per un posto di Professore universitario di ruolo ordinario, sempre da coprire ai sensi dell'articolo 18 della legge n. 240/2010, con il profilo di Storia Contemporanea, esattamente la stessa figura deliberata dal Consiglio dell'Università.

Presidente, la domanda è riferita al fatto che subito dopo questa procedura valutativa messa in atto da parte dell'Università di Bologna esce una rassegna stampa a livello nazionale che riguarda l'elargizione liberale della Compagnia Figlie di Sant'Angela Merici di Siena di 2 milioni di euro a favore dell'Università di Bologna per l'istituzione di una cattedra di Storia Contemporanea presso il Dipartimento delle belle arti. Questa elargizione parte da delle donatarie, delle suore di età compresa tra i 75 e i 90 anni che sono collegate ad una fondazione. La fondazione in questione ha come denominazione "Bianca Piccolomini Clementini Onlus", ha sede a Siena ed è presieduta dallo stesso ricercatore valdostano che dovrebbe essere oggetto di questa procedura valutativa. Nulla di così trascendentale, se non che la domanda è relativa più che altro ad un discorso di opportunità, nel senso che sulla stampa nazionale - posso citare gli articoli della "Repubblica", della "Nazione" (edizione di Siena), i servizi giornalistici di Radio Siena TV e un fascicolo aperto anche dalla Procura della Repubblica di Siena, pur senza ancora nessuna fattispecie di reato -, in ogni passaggio, si ricorda che il soggetto di questa elargizione finalizzata a questa cattedra all'Università di Bologna fosse un ricercatore dell'Università di Aosta, peraltro con gli stessi requisiti messi a bando.

Ora, le domande sono molto precise. Innanzitutto voglio capire se si sia valutata l'opportunità di posticipare l'attivazione della procedura valutativa del nostro Ateneo a dopo l'esito della procedura di quello di Bologna, considerato che questa non è l'unica necessità urgente e priorità dell'Ateneo, perché penso ad esempio che il raggiungimento dei requisiti minimi per il nostro Ateneo potrebbe essere tranquillamente sostituito da una chance per scienze politiche oppure scienze economiche (faccio due esempi, ma potrei farne anche altri). La seconda domanda: se vi è stata corrispondenza in merito tra lei, Presidente, e chi comunque è venuto già un po' di tempo fa a conoscenza di questi articoli giornalistici dove l'Ateneo valdostano è citato a più riprese. Terza domanda: se sia a conoscenza di queste polemiche pubblicate a mezzo stampa nazionale in merito alla procedura valutativa attivata dall'Università di Bologna in cui si fa riferimento al ricercatore dell'Ateneo valdostano. Quarta e ultima domanda: se è intenzione del Governo dare indicazioni in merito, chiaramente nel pieno rispetto dell'autonomia dell'Ateneo valdostano.

In questo momento un breve posticipo eviterebbe forse alla Valle d'Aosta di essere per l'ennesima volta nell'occhio del ciclone perché, seppur non direttamente interessata e nonostante vi sia questa campagna in ogni passaggio sui quotidiani a tiratura nazionale, non penso che ci sia un collegamento tra il bando dell'Università di Bologna e la procedura valutativa messa in atto dal nostro Ateneo.

Presidente - La parola all'Assessore Certan per la risposta.

Certan (AV) - Collega Gerandin, ho letto e riletto con grande attenzione questa interpellanza. Le dico subito che ho delle grandi perplessità e anche qualche preoccupazione in merito, non tanto per me, per la mia o per la nostra risposta, quanto piuttosto per le sue domande.

Partirei dalla sua quarta domanda: "se è intenzione del Governo dare indicazioni in merito nel pieno rispetto dell'autonomia dell'Ateneo". Mi permetto di evidenziare la palese contraddizione contenuta in questa domanda che, da un lato, invoca il rispetto dell'autonomia dell'Ateneo e, dall'altro, chiede se il Governo regionale intende dare indicazioni in merito. Stiamo parlando - perché di questo stiamo parlando - di un concorso pubblico per un posto di Professore associato di Storia Contemporanea indetto ai sensi dell'articolo 18 della legge n. 240/2010 e dunque aperto a tutti i docenti in possesso dell'abitazione nazionale per quel determinato settore scientifico disciplinare e secondo lei il Governo regionale dovrebbe dare indicazioni dopo che è stato approvato dal Dipartimento interessato, dal Senato accademico e dal Consiglio dell'Università? L'Ateneo, al contrario, a mio avviso deve procedere speditamente con le procedure concorsuali per il reclutamento di personale docente necessario a mantenere l'accreditamento dei corsi di studio. Pertanto sul punto in questione il Governo regionale non può e soprattutto "non deve" dare alcune indicazioni. Riparto poi dagli altri punti.

Venendo alla prima domanda, l'interpellanza richiama due concorsi approvati per "Storia Contemporanea", uno dall'Università di Bologna e l'altro dall'Università della Valle d'Aosta, e asserisce - cito testualmente dalla sua interpellanza - "che il ricercatore incardinato nel nostro Ateneo si è giustamente iscritto ad ambedue le procedure valutative". Qui nascono le preoccupazioni di cui le abbiamo parlato all'inizio. Le chiedo, Consigliere, come fa ad affermare che il ricercatore si sia iscritto ad ambedue le procedure, dal momento che alla data della sua interpellanza (8 marzo 2019) il bando relativo alla procedura dell'Università della Valle d'Aosta non era stato nemmeno pubblicato; è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale soltanto il 19 marzo e quindi nessuno poteva iscriversi; quindi o lei, collega, ha informazioni, certezze, preveggenze senza le pubblicazioni dei concorsi o questa cosa che ha scritto è errata, se non falsa. Per quanto riguarda poi l'informazione dei candidati iscritti alla procedura dell'Università di Bologna, a quanto a noi noto tale informazione non era pubblica e non era reperibile sul sito della predetta Università, dov'erano pubblicati - naturalmente parliamo di "iscrizione" - gli atti del procedimento, ma non l'elenco degli iscritti. Riguardo a questo ci sono quindi molti profili da valutare, non ultimo l'aspetto della tutela della privacy di persone e, in particolare, di una persona che, con le informazioni fornite dalla sua interpellanza, è diventata chiaramente identificabile rispetto a scelte professionali del tutto autonome che attengono a procedure concorsuali pubbliche delle quali noi sicuramente non abbiamo notizia.

Relativamente al secondo quesito: "se vi sia stata corrispondenza in merito, tra chi, in che data e con che esito e risposte", mi limito a segnalare che, in considerazione del fatto che il bando di emanazione del concorso non veniva firmato dal Rettore, vi è stata una corrispondenza interna via mail per sollecitare tale firma in esecuzione a delle delibere legittimamente adottate dal Dipartimento di scienze economiche e politiche, dal Senato accademico e, nella data in cui l'ha citata lei (19 novembre), dal Consiglio dell'Università. All'interno di questa corrispondenza vi è anche una richiesta in data 19 febbraio al Presidente della Regione dall'Università di firmare - oppure no - degli atti da parte di organi dell'Ateneo. La risposta del Presidente è avvenuta il 21 febbraio, gliela leggo testualmente: "Sono con la presente a precisare che non è tra le mie competenze il rilascio di osta o nullaosta per l'esecuzione di atti legittimamente adottati dagli organi di Ateneo. La responsabilità di dare corso al procedimento è di colui che ne ha la competenza e di conseguenza se ne assume la responsabilità anche della mancata esecuzione. Distinti saluti. Il Presidente". Questa è la corrispondenza, l'unica che vi è stata da parte del Governo.

Segnalo poi, per quanto riguarda il terzo quesito "se sia a conoscenza di alcune polemiche", di cui comunque ne ha già parlato lei in premessa nella presentazione dell'interpellanza, che ci sono sicuramente anche altre sedi universitarie che hanno bandito concorsi per Storia Contemporanea, ma ciò che fanno le altre sedi in materia concorsuale, in totale autonomia (lei ha parlato di fondazioni, di scelte, di opportunità dell'Università di Bologna, di requisiti simili a quelli dell'Università) noi riteniamo che ciò che fanno le altre sedi in materia concorsuale, ripeto, "in totale autonomia", non può interessare in alcun modo l'Università della Valle d'Aosta e viceversa. Le polemiche in merito al concorso attivato dall'Università di Bologna, a cui credo che debba rispondere l'Università di Bologna, non sono di certo di competenza della nostra Università, né del Governo regionale.

Presidente - La parola al collega Gerandin per la replica.

Gerandin (MOUV') - Vede, Presidente Fosson, anche se fa rispondere all'Assessore Certan, la responsabilità è sempre sua, è lei il Presidente dell'Università.

Partendo dalle risposte che mi sono state date, quando nell'interpellanza dico "nel pieno rispetto dell'autonomia dell'Ateneo valdostano"... ci mancherebbe ancora che uno del Governo debba entrare a gamba tesa su scelte che riguardano l'Ateneo valdostano! La mia era esclusivamente una richiesta, a seguito della segnalazione, delle perplessità o comunque delle preoccupazioni che le sono state comunicate, Presidente Fosson, su quello che potrebbe essere eventualmente un momento di...diciamo "assoluta non necessità" per l'Ateneo valdostano di avere una pubblicità o essere accostati, ma torno a dire in maniera del tutto... Non penso che ci sia nulla di così illegale, ma di inopportuno senz'altro, Presidente! Noi, in questo momento, non abbiamo bisogno di finire sulle testate giornalistiche nazionali di mezza Italia. Se vuole le leggo anche qualche passaggio, se proprio non è chiaro, laddove si fa riferimento all'accostamento all'Ateneo valdostano. Voglio evitarlo, perché non abbiamo bisogno di questa pubblicità, però su queste testate viene accostato esplicitamente il fatto che il responsabile di questa compagnia o quant'altro è il nostro ricercatore. Pertanto nessuno voleva andare a fare una caccia alle streghe o quant'altro. Le chiedo: non era il caso di inserirlo, magari, all'ordine del giorno del Consiglio di fine marzo e riparlarne all'interno del Consiglio dell'Università? Nessuno ha detto di non bandirlo questo concorso, se vi era la necessità magari se ne bandiva un altro prima, oppure si aspettava almeno l'esito del bando di Bologna.

Nelle premesse, là dove compare il mio "si è giustamente iscritto", era riferito al fatto che penso che giustamente si iscriverà ai due concorsi. Io poi non ho l'elenco degli iscritti, ci mancherebbe ancora! Io ho esclusivamente immaginato - e magari ho sbagliato - che un ricercatore dell'Università di Aosta possa iscriversi al bando di Aosta, e penso a maggior ragione essendo più vicino a casa, che non a quello di Bologna, ma può darsi che abbia anche sbagliato il termine. La mia idea era quella di dire che pensavo fosse giustamente iscritto proprio per il motivo che mi è stato ribadito nella risposta: che questi sono bandi aperti, per cui tutti quelli che hanno i requisiti possono iscriversi; pertanto a maggior ragione immagino che si iscriveranno e non solo lui, per carità, ci mancherebbe ancora.

Per quello che riguarda invece il discorso della corrispondenza, io non so in che termini ha risposto lei, Presidente. Però, torno a dire: non se ne può parlare in un certo contesto ed evitare, in un momento così delicato come questo, in cui ci si sta riscrivendo, si stanno raccogliendo le iscrizioni all'Ateneo valdostano, di essere al centro di polemiche, soprattutto con i risultati di queste iscrizioni all'Ateneo valdostano? C'è stato un crollo a seguito di queste polemiche, legato sicuramente al nostro percorso, alle polemiche all'interno del Consiglio, ma anche - io immagino - ad una serie di considerazioni che, a livello di stampa, non fanno far fare bella figura alla Regione. Io direi semplicemente: evitiamo queste polemiche, evitiamole nell'interesse dell'Ateneo valdostano.