Objet du Conseil n. 398 du 6 février 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 398/XV - Ritiro di mozione: "Promozione di iniziative per la valorizzazione del sito minerario di Morgex-La Thuile".
Rini (Presidente) - Punto n. 48 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - A seguito dell'iniziativa dello scorso Consiglio riguardante la valorizzazione del parco minerario, oggi presentiamo questa mozione che concentra l'attenzione sul sito di Morgex-La Thuile. Questo sito a oggi non è inserito all'interno del parco minerario e le amministrazioni comunali di Morgex e di La Thuile hanno in questi anni manifestato spesso l'importanza storica e soprattutto di possibile utilizzo turistico del sito, nonché una necessità di messa in sicurezza di alcune parti dello stesso, soprattutto nell'area di La Thuile. In più, per quanto riguarda principalmente l'area di La Thuile, vi sono anche delle questioni con il demanio nazionale perché, al di là della miniera in sé, vi sono delle aree ancora contese, che potrebbero essere gestite e utilizzate dal Comune o dalla Regione in maniera più fattiva.
L'obiettivo della mozione è, in parte, di legarsi alla previsione all'interno del DEFR di promuovere e valorizzare il parco minerario, con un'attenzione maggiore anche su questo sito dell'Alta Valle, facendo leva sulle previsioni della legge 12 e potendo inserire anche questo sito all'interno del parco minerario, nonché promuovere un'azione fattiva verso il demanio nazionale per poter arrivare al dunque riguardo a queste contese: io le chiamo di porzioni di territorio che oggi sono del demanio, che non vengono utilizzate e che il comune, soprattutto di La Thuile, potrebbe utilizzare in maniera migliore. Infine, promuovere ogni iniziativa necessaria per inserire questo sito all'interno del parco minerario regionale e, perché no, come fatto con le altre realtà minerarie, poterlo mettere in sicurezza e valorizzare dal punto di vista turistico per completare l'offerta già data dalle altre miniere.
Presidente - È aperta la discussione generale. La parola al collega Bianchi.
Bianchi (UV) - Intanto ringrazio il collega Aggravi per questa mozione e anche per le interpellanze fatte nello scorso Consiglio, perché sono dell'idea che il parco minerario sia un atout per l'intero territorio valdostano. Dico questo perché ai tempi sono stati aperti i siti di Brusson, di Saint-Marcel e di Cogne, che hanno dato, già dall'inizio e nell'arco del tempo, degli ottimi risultati sia per le persone interessate tecnicamente alla miniera, sia per l'aspetto turistico, con un qualcosa in più da offrire sul piano turistico per l'intero territorio.
Già ai tempi avevamo avuto modo di visitare le miniere di La Thuile, dove erano stati fatti una serie di lavori, vado a memoria: cartelli, pulizia di sentieri e via dicendo. L'iter procedurale per addivenire all'inserimento di qualsiasi sito minerario valdostano è quello per cui l'amministrazione comunale interessata chiede di entrare a far parte del parco minerario. Faccio un esempio: questa mattina parlavamo di fondi europei e di due progetti europei. Già l'Assessore nello scorso Consiglio aveva ricordato le miniere di Saint-Marcel, quella di Brusson e soprattutto il sito minerario di Cogne, che è il più importante della Valle, è il sito trainante per l'intero parco minerario, per il quale chiaramente c'è stata la sdemanializzazione. Vale a dire che i comuni chiedono la sdemanializzazione, dopodiché, una volta ottenuta, vengono inseriti all'interno del parco minerario. Questa è la procedura che oggi si sta facendo - sicuramente l'Assessore sarà più preciso del sottoscritto - per la miniera di Ollomont e Valpelline, che hanno iniziato l'iter di sdemanializzazione, avendo avuto, come ricordavo prima, come progetto europeo il finanziamento sull'asse Italia-Svizzera, con il comune di Vollèges: è stato finanziato e adesso hanno iniziato la procedura di sdemanializzazione per iniziare i lavori, la messa in sicurezza e via dicendo.
Quindi ben venga qualsivoglia iniziativa da parte di qualsiasi altro comune per aumentare il parco minerario, in maniera da essere un qualcosa che possa dare a tutto il territorio, al pacchetto turistico valdostano, un qualcosa in più. Pertanto ben venga la mozione, però l'iter procedurale è un po' diverso da quello che è stato descritto all'interno della mozione stessa.
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Possiamo chiudere la discussione generale, colleghi? La discussione generale è chiusa. La parola all'assessore Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie al collega Aggravi per avere voluto presentare questa iniziativa insieme ai suoi colleghi, così ci dà la possibilità di fare una fotografia puntuale e soprattutto di affrontare quello che sarà il prossimo futuro. Due considerazioni, prima di entrare nel merito. Ringrazio anche il collega Bianchi, che ha già messo in evidenza la rilevanza turistica e l'importanza comunque di mettere in atto in altre località, per differenziare l'offerta del sistema Valle d'Aosta, ma creando anche occupazione, sinergia e potenzialità nuove per quanto riguarda, in questo caso, l'Alta Valle.
La valorizzazione dei siti minerari dismessi passa attraverso l'inserimento nel parco minerario regionale di quelli più rappresentativi sotto l'aspetto tecnico scientifico e storico culturale; questo è molto importante. L'inserimento nel parco minerario regionale consente ai titolari dei siti individuati di realizzare opere di riqualificazione che ne permettano la messa in sicurezza, la conservazione, la valorizzazione ambientale, scientifica, formativa, culturale e turistica e la relativa fruizione con la garanzia del controllo previsto per le miniere in attività. La Regione, ai fini della individuazione dei siti minerari maggiormente rappresentativi, aveva disposto nel 2010 il censimento di tutte le aree che erano state, nel corso dei decenni, oggetto di estrazione. Le aree di estrazione mineraria individuate dal censimento sono state 201 per quanto riguarda tutta la Valle d'Aosta e per ciascun sito sono state rilevate le seguenti informazioni: l'ubicazione, la denominazione, la tipologia, l'accessibilità, la natura e le caratteristiche del sito, la storia di coltivazione della miniera, eventuali fonti storiche e l'interesse dal punto di vista ambientale, scientifico, culturale e turistico. Successivamente, la commissione regionale per la valorizzazione dei siti minerari, nel 2012, ha individuato in via provvisoria i primi siti minerari ai sensi dell'articolo 4, comma 1, lettera a) della citata legge regionale 12 del 2008. Questi sono i siti che sono stati individuati in maniera provvisoria: La Thuile, Cogne, Ollomont, Saint-Marcel, Brusson e Champdepraz.
Entro adesso nel merito della mozione, che i colleghi ci hanno presentato e che ci dà la possibilità di mettere in evidenza che cosa sia stato fatto, ma soprattutto quello che ci rimane da fare. Dei siti sopra indicati sono già attualmente inseriti nel parco minerario regionale le miniere di Cogne, di Saint-Marcel e di Brusson. Quindi, tra quelle che sono state individuate, attualmente queste sono già state inserite nel parco minerario. L'iniziativa per l'inserimento di aree minerarie nel parco regionale spetta al Comune, a livello di competenza, che a tale fine deve dimostrare di essere proprietario del sito interessato, come previsto dalla normativa regionale sopra richiamata. Per quanto concerne le miniere di La Thuile, con nota 2 marzo 2015, gli allora sindaci Graziola di Morgex e Orlandi di La Thuile, presentarono alla Regione la richiesta di inserimento nel parco minerario regionale. Subito dopo, non so se i colleghi ne sono a conoscenza, l'Amministrazione regionale rispose ai due comuni, tempo qualche settimana, chiedendo tutta una serie di documenti. A oggi i comuni non hanno ancora risposto a quella richiesta formale e amministrativa e colgo l'occasione per invitare i due comuni a rispondere nel merito alla lettera che formulò l'Amministrazione regionale il 20 marzo 2015, proprio per iniziare l'iter e soprattutto creare quelle condizioni che diceva anche poc'anzi il collega Bianchi. Quindi, a oggi non sono pervenute le informazioni richieste, anche perché - qui è l'altro filone importante - sono ancora in corso le formalità per la sdemanializzazione del sito e il successivo passaggio della proprietà delle aree dal demanio dello Stato al Comune. Lo diceva bene anche il collega Aggravi poc'anzi: le due azioni devono a oggi raggiungere ancora l'obiettivo prefissato. In questi giorni immaginavo di contattare i due comuni per fare con loro il punto della situazione, soprattutto per valutare la possibilità di mettere in atto l'iter di natura più amministrativa, ma dall'altra parte muoverci sul lato del demanio nazionale, proprio per portarci in pancia la proprietà e quindi la possibilità di poter utilizzare, come dicevo prima, a fini turistici, e non solo, le due miniere.
Detto questo, lo scorso Consiglio avevamo avuto modo di fare un'illustrazione di natura più generale a livello regionale e chiederei ai proponenti, se d'accordo, di ritirare la mozione che ci è stata presentata, con un impegno da parte mia a sollecitare e organizzare al più presto un incontro con i sindaci dei due comuni. Dall'altra parte c'è l'impegno a portarci avanti con la sdemanializzazione, per portarci in pancia la proprietà.
Grazie ancora per avere voluto presentare questa iniziativa, perché secondo me può essere di stimolo per i Comuni, per l'Assessorato, ma soprattutto, come dicevate anche voi, per creare nuove condizioni e, perché no, nuove possibilità per il tramite di progetti europei di poter valorizzare al meglio i siti di natura culturale, architettonica e non solo.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Ringrazio l'Assessore e ringrazio anche il collega Bianchi per la precisione. Effettivamente c'è un passaggio, un iter, che passa dai comuni, però l'intenzione era un po' diversa, nel senso che, se da una parte la Regione deve essere il motore dell'iniziativa turistica, è bene che, al di là degli iter, giustamente, come è stato specificato, ci sia anche a volte uno stimolo da parte delle realtà comunali, delle realtà basse, soprattutto perché, come sottolineavo e come giustamente è stato anche messo in luce da parte dell'Assessore, c'è un problema con il demanio nazionale e sappiamo che, spesso e volentieri, il cane grande, quindi la Regione, può fare di più dei cagnolini, che sono appunto i comuni, i quali spesso sono disarmati di fronte a questa situazione.
Apprezzo sicuramente la proposta dell'Assessore e sono anche contento che ci sia già un iter, che ci sia la volontà di fare una valutazione per poter concludere questo percorso ed eventualmente, al di là poi di come si vorrà valorizzare questo sito, andare comunque a concludere un qualcosa che è iniziato, ma che per un cambiamento di rotta o comunque di amministrazioni comunali, non è concluso. Soprattutto prendo molto in considerazione l'impegnativa sulla sdemanializzazione delle aree. Accetto, ma con una riserva molto attenta, di ritirare la mozione, perché vigileremo che l'impegnativa sia mantenuta e soprattutto che i comuni vengano coinvolti in questa attività.
Sono anche contento di averle dato la possibilità di prendere la parola, perché fino a oggi non l'avevo ancora sentita parlare.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega, vicepresidente Distort.
Distort (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per l'intervento. Essendo cofirmatario di questa mozione, mi unisco sia all'esposizione sia alla presa di posizione del collega Aggravi, quindi mi conforto anch'io dell'iniziativa e dell'impegno assunti. Ricordiamo e ricordo che il fatto di ritirare la mozione, in questo caso, a fronte delle parole espresse in maniera estremamente chiara e inequivocabile dal suo intervento, Assessore, noi riteniamo che, se la mozione deve essere una forma per aprire una porta, questa porta noi la stiamo trovando aperta. Lei ce l'ha aperta e quindi ha definito, ha preso in qualche modo un impegno, con le parole che ha espresso e con tutte le condizioni che riguardano l'agire, ma in ogni caso lo prendiamo sotto il profilo dell'impegno. Crediamo profondamente e vigileremo su quella che è un'opera di corretto rapporto tra opposizione e maggioranza, anche perché crediamo profondamente in questa iniziativa e perché l'assetto minerario, tutto il parco minerario della Valle d'Aosta, è uno dei tanti fiori all'occhiello, ma non solo, è uno dei tanti elementi che costituiscono l'identità della nostra Valle.
Lo spirito nostro, lo spirito di tutela delle radici, che ci ritrova trasversalmente d'accordo, deve essere assolutamente mantenuto e rispettato. Deve essere una lotta condotta fino in fondo in maniera determinata. Ricordiamoci che dal punto di vista storico l'Impero romano ha ritenuto di occupare la Valle d'Aosta, non tanto per avere una strada per le Gallie - noi sappiamo che la strada delle Gallie esisteva già e non avevano bisogno di transitare nel territorio valdostano; le Gallie erano già state conquistate quando è stata fondata Aosta - ma è stata scelta dalla lungimiranza dell'Impero romano proprio in virtù della presenza mineraria. Questa è la storia della nostra identità e, come tale, deve essere rispettata, come tale deve essere trattata e quindi ci conforta la sua posizione, che prendiamo come un atto di dichiarazione di assunzione di incarico.
Presidente - La mozione è ritirata.