Objet du Conseil n. 73 du 26 juillet 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 73/XV - Reiezione di mozione: "Impegno del Presidente della Regione per una maggiore condivisione con il Consiglio regionale in merito alle scelte che coinvolgono la comunità valdostana".
Fosson (Presidente) - Punto n. 36 dell'ordine del giorno. La parola al Consigliere Bianchi per l'illustrazione.
Bianchi (UV) - Questa è una mozione che avevamo presentato già nello scorso Consiglio che non era stata iscritta, è una mozione che trova nei firmatari tutte le forze di opposizione: Union Valdôtaine, Union Valdôtaine Progressiste, Cinque Stelle e Impegno Civico, quindi, viste anche le sensibilità diverse all'interno del Consiglio, io mi limiterò a leggere la mozione: "Considerato che, in occasione della prima seduta consiliare della quindicesima legislatura la Presidente della Regione non ha adeguatamente coinvolto i membri del Consiglio sulle scelte relative al programma di governo; considerato che nella seduta dell'11 luglio 2018 la Presidente e la Giunta non hanno comunicato nulla riguardo alle linee progettuali; prendendo atto che alle dichiarazioni rilasciate nei giorni precedenti all'adunanza dell'Assemblea consiliare agli organi di stampa non è corrisposta un'adeguata informazione al Consiglio; considerate le modalità di comunicazione non consone al contesto e alle responsabilità istituzionali, al di là dei contenuti la cui condivisione è legata alla sensibilità delle varie forze politiche; valutato come sconveniente l'atteggiamento recentemente adottato dalla Presidente della massima istituzione regionale che, in qualsiasi contesto, rappresenta l'intera comunità valdostana; Il Consiglio regionale invita la Presidente della Regione a voler rimodulare il proprio approccio comunicativo verso le tematiche che riguardano la comunità valdostana nel suo insieme e a migliorare la condivisione degli intenti suoi e della Giunta; chiede inoltre che i rapporti con il Consiglio regionale stesso risultino più trasparenti e, quindi, costruttivi nel rispetto di tutta la comunità valdostana che qui è rappresentata".
Presidente - La parola al Presidente della Giunta.
Spelgatti (LEGA VDA) - Collega Bianchi, lei, insieme agli altri sottoscrittori di questa iniziativa, mi accusa di non aver adeguatamente coinvolto il Consiglio in merito alle scelte relative al programma di governo. Di cosa sta parlando? Le scelte il Consiglio le condivide, eccome! In aula, nelle commissioni e con il voto, anche quando è contrario. Valorizzare il ruolo del Consiglio non significa però, collega Bianchi, chiedere il permesso prima di operare qualunque scelta: significa invece, per esempio - ed è quanto stiamo facendo proprio ora -, rispondere alle sollecitazioni dei Consiglieri accogliendole o respingendole, ma non abdicare al dovere, prima ancora che al diritto, di governare!
Mi pare poi che il resto della mozione, per riassumere, attenga a mie modalità di comunicazione che risulterebbero sgradite. Chiariamo una volta per tutte. In una riunione di partito, per esempio, un militante del partito si esprime come meglio ritiene, non mi sognerei mai di sindacare quanto viene, per esempio, detto nelle riunioni dell'Union Valdôtaine o di altre forze politiche, anche perché sinceramente l'esercizio non mi pare particolarmente attraente. Così come mi domando quando altri soggetti hanno rivestito questo ruolo che cosa facevano e dicevano nelle loro riunioni di partito, e così ritengo debba essere fatto generalmente. So però che alcune frasi che ho pronunciato sono state considerate particolarmente offensive da una formazione politica - la sua - che si è sentita presa di mira. Non ripeterò qui quell'espressione precisamente perché qui ricopro una carica, ma solo per quel motivo. Invito la maggioranza a votare contro la mozione, visto che immagino sia inutile chiederne il ritiro ai proponenti.
Presidente - La parola al Consigliere Baccega.
Baccega (UV) - Presidente Spelgatti, lei nei suoi interventi è sempre molto tranchant, dice anche cose che francamente difficilmente riusciamo a capire. Io glielo ho già detto nel primo Consiglio, quando voi avete presentato il vostro programma, avete presentato un elenco di cose che chiunque di noi poteva quasi condividere e non, le abbiamo chiesto di spiegare meglio quali erano i concetti forti di quel programma, nella sua non replica lei è riuscita a non dirci nulla. Questa è una prima parte della mozione.
Quello che francamente mi sento di dirle - glielo dico con tono pacato, perché le assicuro che l'indignazione è tanta - è quello che lei ha dichiarato, quello che hanno ripreso i giornali: i valdostani, quelli che abitano in Valle d'Aosta, quelli che hanno vissuto e che sono nati in Valle d'Aosta, quelli che ci abitano, che hanno studiato, che hanno lavorato in Valle d'Aosta, che hanno prodotto il PIL per la Valle d'Aosta finora sono fortemente indignati, perché questa Regione non è marcia come lei sostiene, questa Regione è sana, molto sana. Se poi qualcuno ha sbagliato dovrà pagare, ma le assicuro che tutti i valdostani sono indignati, schifati per quelle considerazioni che lei ha fatto sulla Regione che rappresenta. Lei è il Presidente della Giunta! Io le dico una cosa: faccia un'azione di riconciliazione con i valdostani, ma glielo dico amichevolmente, al di là delle differenze politiche (enormi) che ci vedono lontani, faccia una vera azione di riconciliazione, perché sta sbagliando tutto!
Presidente - La parola alla Consigliera Minelli.
Minelli (IC) - Il collega Bianchi nel presentare la mozione ha fatto riferimento correttamente, e per questo lo ringrazio, al fatto che nella minoranza ci sono diverse sensibilità e così è, e così sono le valutazioni che ognuno di noi fa in maniera autonoma.
Riguardo a questa mozione, a cui abbiamo aderito, vorrei spiegare quali sono le motivazioni. Io credo che ognuno di noi abbia le sue modalità comunicative, i suoi modi di approcciarsi al confronto con gli altri, però io, in maniera molto tranquilla - e direi anche improntata a quello che vuole essere davvero uno spirito di collaborazione, perché noi comunque qui dovremo lavorare insieme, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, per cinque anni - le voglio dire alcune cose. Lei ha fatto riferimento al fatto che non si permetterebbe mai di redarguire, di dire qualcosa a qualcuno che nell'ambito di un contesto partitico e politico si esprime nel modo che preferisce, dice ciò che pensa. Io credo che non solo lei, che è la Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta, ma ognuno di noi, che in questo momento siede in quest'aula, abbia delle idee personali, politiche relative a molti ambiti. Però sono abbastanza convinta del fatto che dal semplice Consigliere, al Presidente, agli Assessori tutti abbiamo un ruolo istituzionale. Anche nelle sedi che sono diverse dal Consiglio, dalla Giunta, dalle Commissioni, noi ricopriamo un ruolo pubblico e quindi ognuno di noi, nel piccolo per il pezzettino che rappresenta, è un rappresentante della Valle d'Aosta, della Regione e lo è quando è in quest'aula, ma anche quando è all'esterno, almeno per quello che mi riguarda. E non è un modo per credere di avere chissà quale importanza, non è questo, io però sento questa responsabilità, se vogliamo, anche questo peso.
La mia adesione a questa mozione e quella della collega Pulz, ma penso anche di altre persone, quindi non va nella direzione di voler creare una frattura nei rapporti, ma è dettata dalla necessità di ristabilire un modo di comunicare che forse in queste prime fasi, in queste prime battute ci è sembrato non corretto. Ripeto: ognuno di noi ha le sue modalità, il suo carattere, i suoi modi di sentire e di vedere le cose, però davvero - mi creda - sono convinta che uno sforzo lo possiamo fare tutti in questo senso. Non si tratta di cambiare opinione sulle cose fondamentali: si tratta di rendersi conto - lo dobbiamo fare con umiltà, e parlo per me stessa per prima - del fatto che noi non siamo più soltanto Chiara Minelli, Nicoletta Spelgatti o chiunque altro, ricopriamo un ruolo e questo ruolo ci impone anche di renderci conto che in qualsiasi contesto non siamo più soltanto delle identità personali singole, ma rappresentiamo un tutto: questo è lo spirito con cui ho aderito a questa mozione.
Presidente - La parola al Consigliere Bertschy.
Bertschy (UVP) - L'intervento della collega Minelli credo sia assolutamente pertinente rispetto all'oggetto della mozione e credo che lei, Presidente - altrimenti la chiameremmo Nicoletta Spelgatti -, si debba forse definitivamente rendere conto che è diventata una persona importante, ha assunto un ruolo importante all'interno della comunità e c'è bisogno di una maturità nella gestione di questo ruolo.
In quel di Pontida non è stata presentata come aderente alla Lega, ma è stata presentata come la persona che aveva assunto una carica importante in Valle d'Aosta e là andava giustamente a felicitarsi con i suoi colleghi di partito e a fare una sintesi politica forse di una fase politica. Il fatto di richiamare ad una maggiore attenzione anche nell'atteggiamento, nel linguaggio nel rispetto della nostra comunità non sta nel nascondere i problemi che questa comunità vive, come altre comunità: non più tardi di ieri o l'altro ieri a Torino è stato condannato un suo collega di partito che continuerà a difendersi per fatti che hanno rappresentato un problema nella politica italiana per un certo periodo, quindi i fatti anche gravi che vengono a volte evidenziati e che avranno il loro sviluppo nelle aule competenti e anche le difficoltà che si vivono, che fanno anche parte di una fase amministrativa... a fianco a lei c'è un collega molto esperto che ha fatto molta amministrazione e che sa quanto è cambiato fare amministrazione nel corso degli anni e quanto è facile oggi incorrere in difficoltà, che è diverso dall'agire in malafede o fare degli errori, quando si rappresenta un ruolo, che anche questo è possibile. Nel rispetto della Valle d'Aosta che lei rappresenta, però le chiediamo di avere un'attenzione alle cose buone, di valorizzare le cose buone, di dare messaggi positivi, di evitare di scatenare altre risse sui social che non fanno bene a nessuno.
Il richiamo quindi oggi è alla sua funzione, se i valdostani le hanno dato la fiducia, hanno avuto voluto anche darle un segnale, però non per sbeffeggiare gli avversari, non per comportarsi come ogni tanto fa anche in aula (non più tardi di qualche ora fa). È un ruolo importante, le chiediamo di rappresentarlo con molta maturità, c'è bisogno di molta maturità per gestire questi problemi, i tanti problemi che abbiamo in Valle d'Aosta. Come siete credo orgogliosi di rappresentare questa carica, quando andate ad inaugurare, a presentare in conferenza stampa le attività che il Governo precedente vi ha lasciato, vi dovete assumere la responsabilità con maturità, con giudizio anche di rappresentare e lavorare sui problemi. A nostro avviso, non serve sputare sentenze, non serve neanche parlare male di tutta la comunità. Le chiediamo quindi, Presidente Spelgatti, con questa mozione una maggiore attenzione, le chiediamo un po' più di equilibrio, le chiediamo di lavorare e soprattutto di collaborare in una maniera diversa con il suo incarico, perché non è continuando a creare situazioni di contrasto con il passato che si organizza un buon ponte per il futuro. Sicuramente le cose le abbiamo discusse, su tanti dossier discuteremo ancora, in quest'aula credo che di qui alla fine dei lavori ci saranno altri momenti di duro confronto, anche perché nella sua maggioranza ci sono più sensibilità, ma anche più esperienze che su tanti temi credo verranno sollecitate, però il rispetto di una carica passa anche per sapere garantire a tutti, anche agli altri eletti, anche agli altri elettorati, anche agli altri cittadini valdostani, pari dignità nella gestione del nostro importante ruolo di attenzione al governo e al bene comune dei cittadini, quindi chiamiamola così: un'ammonizione.
Speriamo che nelle prossime interviste sia più cauta, che non vuol dire che non debba dire quello che pensa, però faccia attenzione a dare giudizi semplicemente... creando quella condizione... "perché il nuovo è perfetto, è bello, funziona e tutto quello che è successo fino adesso invece è da buttare via". C'è stato tanto lavoro da parte di tutti e ribadisco che basta andare sul piano nazionale per vedere che ci sono cronache e difficoltà per tutti i partiti e per tutte le comunità. Noi che rappresentiamo la comunità quindi cerchiamo di lavorare sulle cose che non funzionano, ma soprattutto di lanciare messaggi positivi con le cariche che rappresentiamo.
Presidente - La parola alla Consigliera Rini.
Rini (GM) - Non pensavo di intervenire, ma la collega Minelli ha fatto delle riflessioni che io condivido profondamente, ha parlato di un senso di serietà, di responsabilità che io vorrei in questa occasione richiamare deve essere globale. Mi piace molto poter portare il mio umile apporto alla discussione, perché credo che dopo l'avvio di una nuova legislatura, con la conclusione quindi di una campagna elettorale che è stata per tutti sicuramente molto impegnativa, credo ora sia davvero il momento di rimettere un po' la palla al centro. Ritengo che le dichiarazioni di tutti - e sottolineo "tutti" - abbiano un'importanza fondamentale, perché chiunque di noi in quest'aula rappresenta, ognuno con il proprio ruolo - è ovvio che poi ruoli e incarichi diversi portano onori e oneri diversi -, non solo il proprio elettorato, ma rappresenta poi nelle proprie funzioni l'intera regione. Io quindi credo che questo richiamo a questo senso di responsabilità globale - come dicevo prima - di serietà, di immagine che diamo della nostra Regione sia importante, ma debba essere speso.
Ritengo che l'aver presentato questa mozione sia una provocazione. Io volevo anche sottoporre all'attenzione di quest'aula la possibilità del ritiro di questa mozione. Credo sia stato importante affrontare questa tematica giusta della comunicazione, del modo di parlare di ognuno di noi all'interno di quest'aula, ma ovviamente anche in altre sedi. Ritengo sia stato utile e costruttivo poterne parlare con la massima serenità, ognuno con la propria visione, ma penso che ci abbia trovato anche concordi il fatto di sottolineare quanto sia importante la forma al di là della sostanza. Io quindi credo che, proprio per evitare una provocazione, che ovviamente ci sta, si possa ritirare la mozione. Ritengo che l'obiettivo di discussione sia stato raggiunto, quindi io mi permetto - ma lo faccio a titolo personale da indipendente all'interno di una maggioranza - di farvi questa richiesta.
Presidente - Grazie, collega Rini, anche per il suo messaggio così equilibrato. La parola al Consigliere Testolin.
Testolin (UV) - Da parte mia due riflessioni che emergono da un dibattito credo costruttivo all'interno di quest'aula, da parte soprattutto dei firmatari di questa proposta, firmatari che, come si è detto, con sensibilità diverse, si sono avvicinati ad una tematica che è tutt'altro che banale. Ognuno di noi all'interno di quest'aula rappresenta non soltanto sé stesso o non solo un movimento, ma rappresenta tante persone che si sentono rappresentate da ognuno di noi che è qua a espletare la sua funzione, deve farlo con il massimo della serietà. Qua io riprendo il discorso di questa mattina in merito alla serietà e ci sono dei passaggi che, pur essendo seri, possono venire interpretati. Maggiore è il ruolo che uno ricopre maggiore deve essere l'attenzione nell'espletarlo nella maniera più consona possibile, questo non per insegnare niente a nessuno. Per quello che mi concerne, tutti i giorni cerco di farmi un'analisi per capire se posso migliorare e tendenzialmente se supero quei limiti che il ruolo che ricopro necessita. C'è quindi un approccio molto delicato e molte volte andrebbe valutato il fatto di riuscire a rimanere sotto traccia su certi argomenti, soprattutto quando è il Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta ad esprimersi. Credo che nella storia ci siano stati tanti momenti di confronto, anche aspro politicamente, ma, quando si esce dal contesto regionale, sia sempre stato un approccio in difesa del proprio territorio, delle proprie istituzioni e dei propri cittadini soprattutto. Un approccio che esula dal contesto politico e soprattutto dal contesto partitico, perché anche all'interno di ogni movimento ci sono delle persone che sono assolutamente serie, assolutamente coerenti, assolutamente degne di tutto il rispetto, poi ce ne sono altre - e lo ha detto bene il collega Bertschy: in qualsiasi tipo di partito o di movimento - che purtroppo questa dignità se la sono giocata e che molto sovente sono cadute magari in situazioni poco intelligenti, ma lì non bisogna assolutamente andare a generalizzare.
Con tutto il rispetto per quello che è stato richiesto dalla collega Rini, noi questa mozione vogliamo lasciarla agli atti come un segno indelebile di un momento chiarificatore senz'altro, perché poi da questo dialogo possono uscirne delle valutazioni che possono arricchire e migliorare l'atteggiamento di ognuno di noi, ma vogliono anche essere una presa di posizione ferma nei confronti della salvaguardia di tutta una serie di persone che attraverso delle dichiarazioni si sono sentite messe in mezzo malgrado tutto e questo non è corretto. Prima ancora che da Consigliere regionale, lo ripeto, l'ho già detto in un'altra circostanza da cittadino ed è per questo che probabilmente certi passaggi colpiscono di più e fanno più male.
Per il resto, richiamo solo anche la seconda delle due richieste che ci sono all'interno di questa mozione, che chiede un rispetto del Consiglio, che ci sia un protocollo dove uno non possa rilasciare delle dichiarazioni alla stampa o quant'altro. Ci sono delle situazioni di imbarazzo nel momento in cui le notizie le sanno prima al di fuori di un Palazzo piuttosto che all'interno del Consiglio regionale. Va un po' incontro anche a quello che è stato scritto all'interno del vostro programma di governo, dove è ritenuta fondamentale la valorizzazione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta come espressione democratica parlamentare. Sarebbe più interessante che su degli atti che possono essere importanti, delle comunicazioni che rivestono evidentemente non carattere di ordinarietà ma di straordinarietà ci fosse la condivisione prima all'interno di quest'aula che non dare gli stessi in pasto in maniera magari anche vorace ai giornali o ai mezzi di informazione. Questo per dire che da parte nostra c'è anche la comprensione rispetto a delle posizioni forti che emergono magari da uno strascico anche di situazioni di campagna elettorale che qualcuno ha vissuto diversamente. Adesso ci troviamo in ruoli diversi, in situazioni diverse che necessitano di tutta la pacatezza e di tutta la franchezza, ma nel rispetto di ogni ruolo e soprattutto di ogni componente di quest'Assise.
Presidente - La parola alla Consigliera Nasso.
Nasso (M5S) - Non avevo intenzione di intervenire, ma volevo solo sottolineare che anch'io personalmente mi accodo a quanto detto dalla collega Pulz e volevo fare una riflessione su quanto detto dalla collega Rini. È vero che è un bene che se ne parli assolutamente, però, visto che siamo in un'aula e non in un caffè, è anche un bene che si arrivi ad una conclusione più istituzionale, non solo ad affrontare un argomento per sommi capi, un pourparler in quest'aula. Porto quindi sinceramente avanti la mia adesione a questa mozione, ribadendo i contenuti della collega Minelli.
Presidente - La parola al Consigliere Bianchi.
Bianchi (UV) - Presidente Spelgatti, io ho letto la mozione, ma perché non ci riferivamo alle sue dichiarazioni sul movimento dell'Union Valdôtaine... Noi, come le hanno ripetuto anche Consiglieri di maggioranza, qui rappresentiamo una parte dei valdostani, quindi lei rappresenta la Regione Valle d'Aosta; se, quando fa delle affermazioni, spara contro la Regione nel suo insieme, come le ricordava anche il collega Baccega, non fa il bene della Valle d'Aosta, non le sto dicendo questo come Union Valdôtaine o come Luca Bianchi, come le hanno già evidenziato i colleghi qui in aula, noi qui rappresentiamo i 125 mila valdostani, rappresentiamo una regione italiana, quando parliamo o facciamo delle affermazioni, soprattutto in pubblico, per di più anche fuori Valle, il ruolo istituzionale che abbiamo in questa legislatura l'abbiamo sempre, fuori Valle e in Valle. Se parliamo male della nostra Regione, quindi facciamo il male dei valdostani, poi sicuramente sono d'accordo anche con lei, ci sono delle cose da risolvere, risolviamole! Il problema è diverso, molto diverso. Lei oggi rappresenta la Valle d'Aosta, tutti i valdostani e, quando fa delle dichiarazioni, a mio avviso, visto che è capace di farlo o almeno penso, le deve pesare!
Presidente - La parola al Consigliere Daudry.
Daudry (UVP) - Solo per richiedere il voto segreto.
Presidente - Per quali gruppi chiede il voto segreto? Per una questione numerica. I firmatari... grazie. Voto segreto accordato. La parola al Consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Solo per chiedere cinque minuti di sospensione.
Presidente - La sospensione non è possibile, è stato chiesto un voto segreto. Quando è stata chiusa la discussione, è stata chiesta la votazione, è stato chiesto il voto segreto, non si può più interrompere. Si vota. Si può procedere alla votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa. Comunico l'esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 17
Contrari: 18
Il Consiglio non approva.
Presidente - La parola al Consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Per chiedere la sospensione, se adesso si può.
Presidente - Sospensione concessa.
La seduta è sospesa dalle ore 19:13 alle ore 19:24.