Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 52 du 25 juillet 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 52/XV - Interpellanza: "Conseguenze dell'applicazione del decreto-legge "Dignità" sulle società partecipate regionali".

Fosson (Presidente) - Punto 15 all'ordine del giorno. La parola al consigliere Bianchi per l'illustrazione.

Bianchi (UV) - Lungi da me iniziare una discussione con l'assessore Aggravi sul decreto dignità, perché immagino che anche l'Assessore debba capire cosa comporti in quanto è stato pubblicato oggi, ma è in discussione alla Camera, quindi non mi interessa entrare nella discussione nazionale tra il Ministro, il direttore dell'INPS o i sindacati, ma di capire che impatti questo decreto abbia - ad oggi chiaramente (poi magari verrà anche modificato) - sulle partecipate regionali. Lo dico perché bisogna ricordare che comunque il decreto Madia fino a giugno non permetteva di fare assunzioni, ma questo decreto entrato in vigore il 14 luglio, essendo retroattivo, da quel giorno conta anche per i contratti che vanno in scadenza che sono stati fatti prima.

Quindi non c'è un regime transitorio, per cui da lì parte la nuova legge, quindi non essendoci un regime transitorio che funga da cuscinetto tra normativa abrogata e quella nuova, e, applicandosi da subito sia per i contratti stipulati prima sia per i rinnovi che per le proroghe - sempre restando dentro i ventiquattro mesi e non più per trentasei mesi - questo decreto sicuramente creerà difficoltà sia nei lavoratori che per le aziende.

A quanto mi risulta in maniera ufficiosa so che alcune partecipate hanno già iniziato a fare dei piani assunzione, quindi qualcuno si è già mosso, però chiediamo al Governo quali potrebbero essere le conseguenze del decreto dignità nel contesto delle società partecipate regionali e quali iniziative s'intenda avviare al fine di non pregiudicare l'attività delle suddette società.

Presidente - Per la risposta la parola all'assessore Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Prendo spunto giustamente da quello che diceva il collega Bianchi, ovvero eviterò di citare quello che lui ha già detto, la querelle nazionale e soprattutto il fatto che questo decreto potrebbe ancora avere delle evoluzioni.

Giustamente le principali novità sono legate alla riduzione della durata dei contratti a termine, che scende da trentasei a ventiquattro mesi, all'inserimento della causale per il rinnovo e la riduzione del numero di proroghe, al fatto che i contratti stagionali possano essere rinnovati più volte senza necessità di specificare la causale e all'introduzione di elementi di novità sui licenziamenti.

Ovviamente l'impatto dipende dal tipo di società. Cercherò di darle una visione prima sintetica e poi fornirò alcuni spunti rispetto ad alcune società, in modo tale da dare una visione più completa. La ricognizione fatta per quanto riguarda le società partecipate va suddivisa in due categorie: le società che utilizzano lavoratori stagionali, come quelle degli impianti a fune - per le quali il decreto non si applica, in virtù del fatto che non è stato modificato il dettato normativo del Jobs act - che hanno carattere di eccezionalità. Ci sono poi delle società, come Aosta Factor, che, per loro stessa caratteristica di business, in realtà, sono al di fuori di questo perimetro, perché non hanno assunzioni con contratti a termine. Finaosta, ad esempio, perché è una società di business diverso. Discorso differente per le società che invece hanno in essere contratti di lavoro non stagionale e, di conseguenza, sono legate alle scadenze degli stessi. Quindi, se la scadenza supera la vigenza del DL, non si genera un impatto negativo; se invece la scadenza è prossima, a seconda dei casi, sarà valutato se sarà possibile procedere a un rinnovo/proroga oppure no. Qualora non fosse possibile prorogare il contratto, le società potranno valutare se ricorrere a contratti di staff leasing ovviamente in capo ad agenzie di somministrazione.

In quello che chiamavo "ricognizione" abbiamo avuto - io le ho raggruppate ma sostanzialmente sono queste - società in cui non ci sono impatti per via della tipicità della forma contrattuale adottata, alcune che potranno avere degli impatti, molto diversificati, in base alle durate contrattuali e altre per cui ovviamente - per esempio CVA ci risponde dicendo che ha diversi contratti a tempo determinato e di lavoro somministrato che non verranno rinnovati e prorogati viste le tempistiche- si procederà comunque con contratti di staff leasing, ma con soggetti diversi.

Ovvio che, a seguito dell'approvazione - questa è stata anche l'indicazione data in sede di ricognizione - si provvederà per ognuna, in particolare per quelle che all'interno del perimetro citato hanno un'applicazione, a definire delle attività specifiche sulla base delle necessità di lavoro che hanno queste società per recepire le obbligazioni contrattuali.

Presidente - La parola al consigliere Bianchi per la replica.

Bianchi (UV) - Assessore, sicuramente questo è un tema di attualità da monitorare. Giustamente ha fatto una ricognizione e la ringrazio per questo. Il problema esiste - non voglio entrare nel merito se il decreto sia meglio o sia peggio della legge che c'era prima - è la mancanza del regime transitorio, quindi sarebbe opportuno - adesso mi permetta una battuta - di aprire un tavolo con Roma e discuterla questa questione!

Abbiamo adesso alla Camera la deputata... dal monitoraggio che abbiamo fatto noi, il regime transitorio non essendoci crea dei problemi e rischiamo di perdere del personale che magari negli anni abbiamo anche formato, quindi spendendo anche dei soldini, e alla fine dovremmo smettere di assumere. Le chiediamo di prendere in mano la cosa.