Objet du Conseil n. 33 du 11 juillet 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 33/XV - Ordine dei lavori. Ritiro di mozione.
Fosson (Presidente) - Punto n. 17 all'ordine del giorno. La parola al Consigliere Bertschy per mozione d'ordine.
Bertschy (UVP) - Avete sospeso per più di un'ora il Consiglio per decidere un atto che il più delle volte in questo Consiglio regionale è stato accettato, per assumere una decisione assolutamente contraria alle azioni che molti dei colleghi che erano qui la scorsa legislatura hanno portato e discusso in Aula e non siete stati capaci di spiegarlo prima del voto.
Lei, Presidente del Consiglio, ha dimostrato in questo momento di essere inadeguato, perché non ha messo in condizione altri diciassette Consiglieri di sapere quale discussione lei ha fatto con la sua maggioranza e ha dimostrato di essere "il Presidente della maggioranza". Questo non è il modo di comportarsi! Noi, questa mattina, abbiamo detto che non avremmo strumentalizzato la nostra posizione e che domani il Presidente della Giunta avrebbe avuto la possibilità, alla chiusura dei lavori del Consiglio, di andare a Roma a difendere gli interessi della Valle d'Aosta e la risposta, per tutto il giorno, è stato questo atteggiamento. Dov'è, Presidente del Consiglio, cosa vuole fare? Vuole continuare così? Si ricorda la scorsa legislatura quando abbiamo cominciato a parlare della figura del Presidente del Consiglio che non difendeva il Consiglio regionale? Cosa ritiene di fare, di continuare in questa maniera? Se non ce la fanno gli altri colleghi di maggioranza, lei almeno, con il bon ton che le riconosciamo, dovrebbe entrare e dirci "abbiamo deciso di non votare le risoluzioni" e poi si vota. Ma chi ha mai visto aprire una discussione dopo un'ora di mancanza di comunicazione nei confronti del resto del Consiglio, rientrare e mettersi a votare?
Noi vi abbiamo chiesto di discutere di temi abbastanza importanti per noi - probabilmente per voi no -, che verranno portati all'ordine del giorno del prossimo Consiglio, probabilmente li ritenete superati dall'atteggiamento che state tenendo; abbiamo aspettato venti giorni la convocazione dei Parlamentari in I Commissione, mentre voi, come Giunta, avete ricevuto i Parlamentari alla chetichella per dimostrare quanto credete nel Consiglio regionale. Oggi, di fronte ad una discussione importante rispetto a tre temi che noi vorremmo portare all'attenzione anche della popolazione, la risposta è: chiusura totale, voto contrario, nessuna discussione, nessuna giustificazione della scelta che adottate. Se questo è il modo di lavorare, non è un sistema che riteniamo possa portare nessun risultato in futuro, a maggior ragione se veniamo derisi da un rappresentante del Governo mentre si discute di un tema importante attraverso i social. Immagino che sia una scivolata, ma spero sia anche l'ultima.
Chiediamo un po' di rispetto, e lo chiediamo per questa Assemblea e per questo Consiglio regionale. Avete detto voi che il Consiglio regionale è centrale nella discussione; ci credete in quello che dite oppure è un messaggio solo per l'opinione pubblica, dato che poi fate esattamente il contrario? A me dispiace.
Colleghi Borrello, Restano, Gerandin, Certan, Rini, Marquis, Cognetta, Ferrero e Chatrian, più volte con voi, all'opposizione nella prima parte di legislatura, abbiamo chiesto e ottenuto da parte del Governo certe discussioni e poi, a ruoli invertiti... l'abbiamo fatto più volte. Avremmo anche capito se aveste giustificato il fatto di non iscriverle perché è necessario completare i lavori del Consiglio entro un orario utile a permettere la partecipazione della Presidente, ma almeno darci delle spiegazioni! Un'ora di discussione fra di voi, dove sappiamo bene che non c'era l'accordo per votare all'unanimità sulle tre risoluzioni, quindi c'è una paura di venire in aula a votare, perché avreste già dovuto dimostrare di non avere i diciotto voti e la chiusura della discussione è stata "non se ne parla neanche". Non è l'atteggiamento giusto!
Mi rivolgo a lei, Presidente del Consiglio: le chiediamo di farsi garante del ruolo di tutti i trentacinque Consiglieri.
Presidente - Consigliere Bertschy, in qualità di neo Presidente voglio fare tutto il possibile perché non manchi il rispetto a nessuno dei Consiglieri qui presenti. Se nessuno della maggioranza decide di intervenire, io non posso costringerlo. Questo è nei fatti.
Diamo adesso la possibilità di intervenire ancora per questo al Consigliere Testolin, prego.
Testolin (UV) - Ringrazio per la disponibilità che ci viene accordata di parlare dopo la votazione di un punto che sarebbe stato opportuno e deontologico affrontare in maniera immediata, ma è anche per non nascondersi dietro a situazioni che poi non sono spiegabili da nessuno, soprattutto per un percorso che molte persone hanno avuto all'interno di questo Consiglio, dove chiedevano di avere delle risposte, delle motivazioni per dei dinieghi che venivano a volte presentati all'interno di sedute molto più lunghe e molto più laboriose di queste.
Lei, Presidente, non ha neanche tentato di sollecitare un intervento da parte dei rappresentanti del Governo prima di un voto che voleva essere una spiegazione. Lo ha detto bene il collega Bertschy: noi ci eravamo persino attrezzati per poter portare queste stesse istanze nella prossima seduta del Consiglio regionale, perché - lo abbiamo detto questa mattina e lo ripeto ancora una volta - non siamo qua per fare sterile polemica, però abbiamo anche noi le nostre istanze da presentare, abbiamo anche noi delle motivazioni per rappresentare oggi certi tipi di argomenti, perché domani, visto che ci sono dei tavoli importanti a Roma, attraverso la Paritetica si poteva portare il Consiglio regionale a prendere alcune decisioni che avrebbero avuto delle ripercussioni. Ci sono tutta una serie di situazioni che non possono essere trascurate o prese solo per delle istigazioni o per degli incentivi a una discussione sterile. Non è così.
Le motivazioni che ci hanno portato a scrivere queste tre risoluzioni sono assolutamente attinenti al lavoro che deve essere fatto in questo Consiglio. Dispiace veramente, perché il regime parte da queste piccole cose e dispiace ancora di più che ci siano dei Consiglieri e dei colleghi che abbiamo avuto modo di conoscere nella passata legislatura, che si sono battuti molte volte per avere la possibilità di parlare all'interno di questo Consiglio, che adesso stanno zitti. Questo è veramente vergognoso! Io non so se ci sia una parola per esprimere il sentimento che si prova quando si vede che, passati dall'altra parte della barricata, si perde ogni tipo di principio. Non è mai successo con le Giunte precedenti che ci fosse la mancanza di comunicazione pari a questa. È veramente una cosa scandalosa!
Io penso che questa non sia soltanto una scivolata iniziale, penso che sia un precipizio quello che ci aspetta, perché, se il buongiorno si vede dal mattino, questo tipo di atteggiamento non potrà creare nessun presupposto per una collaborazione fattiva, su nessun tipo di tavolo. Se non c'è la possibilità di capire perché si fanno determinate scelte, diventa poi difficile cercare di mediare le differenti visioni. Mi dispiace veramente. Io non trovo altre parole per esprimere il disagio in questo momento. Altro che poi andare sui giornali e dire che siamo il "Governo del fare"! Governo del fare vuol dire anche prendersi delle responsabilità, avere almeno l'accortezza che hanno sempre avuto tutti i Presidenti - e qua ce ne sono svariati che erano seduti al suo posto -, i quali si sono sempre presi l'onere, anche nei momenti più difficili, di rispondere al Consiglio regionale. Questa è una mancanza immonda nei confronti della Regione autonoma Valle d'Aosta e dei suoi cittadini.
Presidente - La parola al Consigliere Bertin.
Bertin (IC) - Presidente Fosson, proprio non ci siamo! Ancora una volta una brutta pagina per questo Consiglio e lei ci mette la firma sopra, perché oggettivamente questa è l'ennesima brutta pagina. Nell'elenco dei Consiglieri qualcuno si è dimenticato la Consigliera Segretaria Morelli, che è vicino a lei.
Non sto a riprendere quanto abbiamo detto in occasioni simili, ma rivedere la stessa cosa oggi da lei e dalla Consigliera Morelli che, con una fretta eccessiva, avete voluto chiudere la discussione, è grave. Avete la responsabilità dell'ennesima brutta pagina nella gestione di questo Consiglio. Lei si è dimostrato inadeguato al ruolo anche in questo caso. Dispiace constatare questo vostro atteggiamento.
Nel merito, credo sia semplicemente scandaloso non iscrivere delle risoluzioni. Peraltro da parte nostra c'era la disponibilità a verificare i tempi e quant'altro. È un atteggiamento inaccettabile.
Presidente - La parola al Consigliere Bianchi.
Bianchi (UV) - Mi rivolgo a lei, Presidente Fosson, perché ritengo che rivolgersi al Governo non serva.
Prima cosa: è bene che tutti i valdostani sappiano - per chi sta seguendo, ma spero che anche i giornalisti domani diano il giusto risalto alle risoluzioni che abbiamo chiesto di iscrivere, come hanno fatto negli anni passati - su quali temi volevamo discutere. Con la prima chiedevamo al Presidente della Regione di venire in I Commissione a dirci cosa si diranno domani a Roma. Ci sembrava una cosa di dieci minuti. Penso che la richiesta di andare in Commissione fino ad oggi non sia mai entrata nel merito e mi sembra la cosa più logica! La seconda era una risoluzione sulla Paritetica, e proprio su un punto in discussione domani a Roma, quindi sembrava logico presentarla oggi. L'ultima era magari un pochino più difficile per qualcuno, in ogni caso era un impegno da parte del Consiglio regionale nei confronti del Presidente della Regione che la invitava a rimodulare il proprio approccio comunicativo.
Detto questo, se una maggioranza ha dei problemi ad iscrivere tre risoluzioni come queste e non vuole fare una discussione in Consiglio, a mio avviso il problema è politico! Non c'erano i numeri, non c'erano i diciotto voti per bocciare queste risoluzioni. Ecco qual è il problema: al secondo Consiglio regionale che facciamo ci sono già dei problemi di questo tipo.
E poi obiettivamente, Presidente Fosson, in futuro da lei mi aspetto un pochino di neutralità. Capisco che non è facile, ne sono sicuro, però non è mai accaduto! Quello che è successo oggi non è mai successo. All'interno del Consiglio regionale è già capitato che non vengano iscritte delle risoluzioni, ma sempre con delle spiegazioni, consone o no, ma con delle spiegazioni. Questo non è avvenuto. È un affronto alle istituzioni. Cominciamo benissimo!
Presidente - Mi scusi, Capogruppo Testolin, chiedo una Conferenza dei Capigruppo urgente a questo punto, proprio per questa attenzione al Consiglio.
Viérin (UVP) - Presidente, la ringraziamo per questa attenzione tardiva, ma questa attenzione noi oggi non la possiamo accogliere e le spieghiamo perché. Anzi, ne approfittiamo per annunciare che ritiriamo anche questa iniziativa, perché siamo stupidi dal suo atteggiamento e da quello del Presidente della Giunta, poiché siete i due garanti di questo programma, di qualche pagina che ci avete più o meno letto ed illustrato quindici giorni fa, che parlava di discontinuità con la passata politica e di maggiore valorizzazione del ruolo del Consiglio regionale, espressione della democrazia parlamentare.
Voi oggi vi siete già smentiti dopo quindici giorni che siete arroccati nella vostra posizione di diciotto a diciassette, con un Presidente del Consiglio che - come abbiamo avuto modo di dire in altre occasioni e in altre legislature - per cinque anni ha fatto in quest'Aula una battaglia sui principi e soprattutto sul dialogo, il quale però oggi non ha dimostrato di essere l'arbitro super partes che ci aveva garantito di essere. Non è mai successo che dopo un'ora di sospensione non fosse spiegato da qualcuno il motivo della non iscrizione delle risoluzioni.
Noi abbiamo contezza che probabilmente qualcuno di voi è stato catapultato in quest'Aula e non ha ancora proprio questa consuetudine al rispetto dell'istituzione - lo sta anche dimostrando quotidianamente -, ma sinceramente ci aspettavamo di più, perlomeno da chi è in quest'Aula da diverse legislature come lei, Presidente Fosson, che ha assistito alle battaglie della scorsa legislatura assieme ai colleghi, dei quali ci stupiamo ancora di più. Mi riferisco per esempio al collega Gerandin, che da questi banchi negli ultimi mesi ci ha dato lezioni di moralità, lezioni di etica, di coerenza e di rispetto delle regole, anche contabili. Non pensavamo che voi, già nel primo Consiglio, dopo l'insediamento, sareste arrivati a tanto! Se questo è il cambiamento annunciato, noi siamo veramente stupiti, perché qui non si tratta più di discutere di alcuni temi, bensì di capire perché certi atti non vengono portati avanti.
Lo dico a nome dei gruppi che hanno sottoscritto questo atto ed altri: Presidente Spelgatti, se - come ricordava il collega Bertschy - avete avuto probabilmente dei problemi per paura di portare in Aula una risoluzione la quale forse non avrebbe ottenuto i numeri necessari, state tranquilli, perché venerdì c'è scadenza termini e la ripresenteremo. Questi temi che voi oggi non avete voluto dibattere saranno dibattuti in quest'Aula, nel prossimo Consiglio. Ci stupisce soprattutto che voi, che vi state presentando come "il cambiamento", portiate avanti l'unico cambiamento che non avremmo voluto, insieme a tutte le cose da voi annunciate. Noi pensavamo che almeno le cose che in quest'Aula hanno sempre funzionato (il rispetto di tutti nel poter discutere alcuni argomenti) sarebbero state portate avanti. Ripetiamo: siamo stupiti, soprattutto dei colleghi che hanno fatto determinate battaglie da una certa parte della barricata e che, con un certo savoir faire in termini di camaleonti, si sono trasformati in questa nuova maggioranza, la quale "miracolosamente" sta portando un cambiamento, ma l'unico cambiamento che ha portato è cambiare la propria idea.
Ritiriamo questo atto, che pur aveva una finalità importante, perché riteniamo che il rispetto portato da voi oggi a quest'Aula non abbia creato le condizioni per proseguire.
Il Consiglio prende atto del ritiro.
Presidente - Se queste sono le determinazioni, chiudiamo il Consiglio di oggi. La seduta è chiusa.
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L'adunanza termina alle ore 19:25.