Objet du Conseil n. 31 du 11 juillet 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 31/XV - Approvazione di mozione: "Impegno per la concessione di incentivi per l'acquisto di auto elettriche e ibride a favore di cittadini e imprese valdostane".
Fosson (Presidente) - Punto n. 16 all'ordine del giorno. La parola per l'illustrazione al primo firmatario, Consigliere Mossa.
Mossa (M5S) - Negli ultimi dieci anni, in Europa, le emissioni di gas a effetto serra sono diminuite significativamente in tutti i settori dell'economia, con l'unica eccezione dei trasporti, settore nel quale paradossalmente sono aumentate del 20 per cento. Sulla base di questi trend quello dei trasporti è divenuto il primo settore per emissioni di gas ad effetto serra in Europa, superando persino il settore elettrico.
Nell'ambito dell'accordo di Parigi l'Europa si è impegnata a ridurre drasticamente le proprie emissioni in linea con l'obiettivo di raggiungere la totale decarbonizzazione del sistema entro l'anno 2050. Per tenere fede a questi impegni l'Europa dovrà trovare il modo di ripulire il settore dei trasporti con nuove e più incisive politiche energetiche e ambientali. Tale azione dovrà concentrarsi sul segmento dei trasporti su strada, essendo questo responsabile del 70 per cento delle emissioni complessive dei trasporti. Decarbonizzare il trasporto su strada, ovvero la mobilità, non rappresenta solo una priorità per combattere il cambiamento climatico, ma anche per risolvere un nodo più tangibile: quello dell'inquinamento dell'aria delle nostre città. Una sfida, questa, fondamentale per la salute dei cittadini, considerando che questa forma di inquinamento continua a causare oltre 470 mila morti premature all'anno nel continente.
Attualmente le auto elettriche rappresentano solo lo 0,2 per cento del totale dei veicoli in Europa. Certo, bisognerà aspettare che il Governo prenda i provvedimenti necessari, probabilmente costringerà noi, le nostre famiglie e i nostri figli a respirare nel frattempo un'area malsana. È qui che la nostra Regione può prendere provvedimenti in autonomia. Ho detto proprio "in autonomia", quella parola tanto enfatizzata in questa Regione e poi però così poco utilizzata per scopi comuni davvero importanti come questo: la nostra salute. Questa è l'occasione per intervenire in autonomia, senza aspettare quindi che sia l'Europa a risolvere, chissà quando e chissà come, la nostra attuale situazione.
L'obiettivo quindi di cui vorremmo incaricare l'attuale Governo valdostano è quello di sostituire gradualmente i veicoli più inquinanti con veicoli più performanti dal punto di vista dell'ecosostenibilità. Per questi motivi, vorremmo impegnare il Presidente della Regione a valutare la possibilità di concedere incentivi per l'acquisto di auto elettriche, ibride e veicoli a pedalata assistita, contributi per l'installazione delle apparecchiature di ricarica in corrispondenza delle abitazioni, contributi per la trasformazione a trazione elettrica dei convenzionali veicoli a motore endotermico, contributi a favore dei soggetti pubblici per il rinnovo del parco veicoli di proprietà pubblica e l'esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per i veicoli elettrici per la durata di anni otto.
Volevo far presente che siamo a conoscenza del fatto che esiste un disegno di legge formulato dalla precedente Giunta per lo sviluppo della mobilità sostenibile sul territorio, presentato il 14 marzo 2018, decaduto ovviamente per fine della legislatura, il che potrebbe dare da pensare che sia stato presentato più per pubblicizzare un'imminente campagna elettorale anziché puntare sull'effettivo raggiungimento di uno scopo comune. Tale disegno di legge comunque potrebbe essere ripreso in mano e, salvo qualche variazione o modifica, discusso nelle prossime assemblee a venire.
Presentata la proposta di legge il 25 gennaio 2018 dal Consigliere Roscio, con parere negativo dell'Assessorato delle finanze e interrotta poi per fine legislatura, è stato poi ripresentato il disegno di legge da parte dell'Assessorato delle attività produttive ed energia, decaduto per fine legislatura. In questo settore non è facile individuare a chi attribuire le competenze, se a un Assessorato o ad un altro, ragion per cui abbiamo ritenuto opportuno impegnare direttamente il Presidente della Giunta alla scelta di assegnare lei stessa la proposta all'Assessore o agli Assessori ritenuti competenti nel caso.
Presidente - Apro la discussione generale su questa mozione. Ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta; ne ha facoltà.
Cognetta (MOUV') - Ho letto con molta attenzione la mozione presentata in questo Consiglio dai colleghi del Movimento 5 Stelle e volevo fare alcune precisazioni di tipo tecnico, prima di addentrarmi nella discussione più prettamente collegata alla possibilità di concedere o meno incentivi per l'acquisto di auto elettriche.
Anzitutto volevo ricordare ai colleghi che la storia non è esattamente così come l'hanno raccontata. Mi spiego meglio. I contributi a favore delle auto elettriche, a cominciare dal bollo, per esempio, ci sono già: è una finanziaria approvata qualche anno fa, che magari non avete visto ma che esiste. Poi c'è un'altra questione ancora più importante. Il Presidente della Regione, nel vostro impegno, dovrebbe valutare la possibilità di concedere incentivi: il Presidente della Regione non concede incentivi, ma non perché non vuole, bensì perché non spetta a lui concederli. Si fanno delle leggi in quest'Aula, le leggi vengono approvate e poi prevedono che, se uno rispetta i requisiti, qualsiasi cittadino ha diritto agli incentivi oppure, se non rispetta i requisiti, non ne ha diritto. Il Presidente della Regione, così come l'Assessore, così come chiunque altro, non concede incentivi, e direi anche per nostra fortuna, perché altrimenti sarebbe l'anarchia assoluta: a quello glielo do, ma a quello che mi sta antipatico non glielo do. Non funziona così, si fanno delle leggi e per fortuna poi si cerca di rispettarle. Le leggi possono essere aggirate, ma esistono e vanno rispettate.
In questo caso specifico direi che la formulazione non è proprio delle più corrette. Si potevano per esempio valutare le iniziative presentate - per la precisione sono dieci, tra mozioni, interrogazioni e interpellanze - negli ultimi cinque anni dai diversi gruppi consiliari relativamente agli incentivi rispetto alla mobilità elettrica, alle colonnine elettriche, alle esenzioni dal bollo, rispetto a tutto il grosso problema che affligge tutta la nostra società, e non solo la Valle d'Aosta. Questo per dire che, quando si fanno delle mozioni, mi hanno insegnato - perché me lo hanno insegnato i Presidenti della Regione precedenti all'attuale - che bisogna essere estremamente precisi. Mi riferisco in particolare al collega Rollandin, il quale mi ha insegnato per primo quanto bisogna essere precisi nello scrivere determinate cose e quanto è importante la forma nel chiedere determinate cose in quest'Aula. Ho scoperto che a volte è molto più importante della sostanza, e purtroppo, devo aggiungere, ma è così. Pertanto vi chiederei la cortesia di scrivere un impegno coerente con le possibilità di quest'Aula.
Presidente - La parola al Consigliere Ferrero.
Ferrero (MOUV') - Come non essere d'accordo quando si parla di green economy o di rispetto dell'ambiente? Penso che ci sia una sensibilità che è collettiva, sensibilità che però si deve coniugare con il green che attualmente è il portafoglio della Regione. Questo spinge ad una considerazione. Nel momento in cui si potessero reperire delle risorse da destinare alle auto elettriche - e mi sta bene, era un'idea che era stata già riportata nella scorsa legislatura - si deve essere coscienti che queste vengono sottratte ad eventuali ulteriori investimenti alla sanità o all'agricoltura, quindi si fa una scelta politica. Io inviterei veramente ad una riflessione che potrà essere poi approfondita, secondo me, in Commissione, nel momento in cui si decidesse e bisognerà decidere le modalità come bisognerà decidere a chi vanno destinati questi contributi.
Ho dato uno sguardo alle ultime notizie sul costo delle auto elettriche e sono abbastanza preoccupanti. L'auto elettrica - io non voglio portare la bandiera del proletariato - non è certo una cosa che si può permettere un cittadino medio con un reddito medio, perché le valutazioni partono da circa 24 mila euro fino ad arrivare agli 80/90 mila euro della Tesla. Pertanto c'è la necessità di definire che tipo di politica si vuole fare, perché, avendo 2 milioni di euro, se dovessi decidere brutalmente di pancia se li do per aumentare i contributi sugli affitti all'Assessore Borrello oppure per acquistare auto elettriche, io non avrei dubbi: li do alle famiglie che hanno sicuramente un'esigenza più immediata e soprattutto ho la certezza, in base all'ISEE, che sono famiglie bisognose. Secondo me l'idea necessita di una riflessione molto approfondita in Commissione, non possiamo prendere indirizzi così. Io non vorrei che magari le somme stanziate andassero a dieci, quindici, venti persone che si prendono una macchina elettrica da 80 mila euro. Mi dispiacerebbe. C'è quindi la necessità di inserire tutta una serie di paletti.
Tenete conto che di recente la Provincia autonoma di Bolzano ha fatto una norma che va in quella direzione: ha stabilito due tipi di contributo, uno di 4 mila euro e uno di 2 mila. Con il livello di immatricolazione che abbiamo in Valle d'Aosta e che, nonostante la crisi economica, è rimasto molto elevato, possiamo fare una proiezione: non è suffragata da dati oggettivi, ma su un migliaio di domande ci partono 4 milioni di euro, quindi sarebbe anche una somma non da poco. Il tutto va poi raccordato con la questione di come fare rifornimento a queste macchine. Noi abbiamo la CVA che è una risorsa. Possiamo utilizzare con tariffe agevolate il rifornimento delle auto, possiamo fare qualcosa di più oltre al bollo? C'è quindi tutta una serie di considerazioni che devono essere fatte.
Pertanto ben venga la proposizione, però sicuramente con modifiche. Teniamo conto che in questo periodo di vacche veramente magre bisogna fare tutta una serie di ragionamenti e ognuno darà la priorità a quello che riterrà più opportuno.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Chatrian; ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Grazie ai colleghi del Movimento 5 Stelle che ci danno l'opportunità di affrontare un tema molto interessante e che è stato affrontato dal nostro gruppo nella passata legislatura, principalmente dal collega Roscio. Nel 2017 avevamo presentato un'iniziativa mirata, una proposta di legge che fu fermata non per mancanza di fondi, ma per una volontà di natura politica. Vorrei solo correggere il collega che poc'anzi ha detto che anche il secondo disegno di legge che fu scaricato si fermò per una questione temporale: non è così, si fermò per una volontà di natura politica. Sono quindi due cose leggermente diverse: una è la questione tecnica, l'altra è una questione di natura politica. Però, se può essere utile al dibattito, penso che l'obiettivo - immagino - da parte vostra sia quello di trovare delle soluzioni.
Secondo: la Provincia di Trento, nell'ottobre 2017, approvò una legge che oltretutto sta rivedendo proprio per i motivi esposti anche dai colleghi. Qual è l'intenzione dal punto di vista politico? Se lo possiamo condividere dal punto di vista tecnico, il macro obiettivo dal punto di vista politico è: chi andremmo ad aiutare? È una priorità in questo momento: sì, no, perché? Oppure vedere se eventualmente si possono mettere dei correttivi. Penso che il correttivo principale sia compito di quest'Assemblea, quello di inserire magari l'ISEE, inserire delle aree territoriali, chi in questo momento ha più difficoltà nel muoversi e non si trova magari nella conurbazione principale di Aosta, ma chi invece deve muoversi per utilizzare i servizi fondamentali che nelle proprie vallate oggi non ci sono. Quindi i criteri, i requisiti sono molteplici, interessanti da poter modulare e rivedere, ma dal punto di vista politico noi pensiamo che ci sia proprio la possibilità di poter analizzare, soprattutto fare delle proiezioni, in modo da capire bene qual è la volontà del legislatore. Noi chi vorremmo aiutare nel momento in cui si decide di andare in quella direzione, con quali soldi? E poi andremmo comunque a sottrarre delle risorse fondamentali ad un bilancio regionale che non ha nemmeno i fondi necessari per dare corso ad una legge che è stata approvata.
Vi ringrazio per averci portato à la une questo tema che nella passata legislatura è stato ampiamente dibattuto. Penso che ci sia la possibilità di poter modificare soprattutto la parte finale della mozione, in modo da avere un ventaglio globale e generale per poi decidere, approvare e legiferare una legge che vada a sostenere tale tema, dove tutti concordiamo e dove vorremmo raggiungere certi obiettivi prima possibile, sapendo perfettamente che ci va comunque una visione d'insieme nel momento in cui si decide una strada da percorrere. La sfida più bella e più interessante è soprattutto come percorrerla.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Manfrin; ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Mi unisco anch'io ai ringraziamenti fatti al gruppo del Movimento 5 Stelle che ci ha permesso di parlare in quest'Aula di un argomento sicuramente importante, su cui abbiamo intenzione di incentrare una parte dell'attività di quest'Aula e, in secondo luogo, ai colleghi che mi hanno preceduto e che hanno evidenziato tutta una serie di vulnus contenuti all'interno di questa iniziativa, a partire dall'impegnativa che, così come è formulata, è purtroppo difficilmente accoglibile.
Così come evidenziato dai colleghi che mi hanno preceduto, consideriamo assolutamente preminente l'attenzione verso l'ambiente, verso la mobilità sostenibile, verso la green economy e per questo motivo chiedo al Presidente la possibilità di una sospensione, per poter condividere assieme ai firmatari della mozione una proposta di modifica.
Presidente - Consigliere Manfrin, proporrei di terminare prima gli interventi in discussione generale e poi sospendiamo.
La parola al Consigliere Viérin.
Viérin (UVP) - Per portare anche noi un piccolo contributo a questo dibattito.
Non vogliamo entrare nel merito di un mini congresso tra Movimento 5 Stelle ed ex appartenenti al Movimento 5 Stelle, ma apprezziamo invece l'iniziativa e riteniamo sia importante valutare la condivisione delle diverse sensibilità politiche sulla voglia di andare in una certa direzione per la nostra comunità. Credo che lo spirito sia questo, al di là della ricostruzione parziale, perché dobbiamo ricordare a questo Consiglio che il primo che lavorò ad una legge sulla mobilità sostenibile fu Raimondo Donzel. Era un disegno di legge che vide l'impegno di tanti pezzi dell'Amministrazione, anche tecnici (i funzionari), che andarono un po' nell'ottica di seguire gli indirizzi della nostra green economy, della mobilità sostenibile, peraltro su una risoluzione che presentammo all'inizio della scorsa legislatura, la quale fu approvata all'unanimità per studiare un modello di sviluppo sostenibile per la Valle d'Aosta, che recupereremo per metterla a disposizione della Commissione competente e per lavorare per il futuro.
Al di là degli Amministratori che lavorarono su questo dossier, quindi, è interessante ricordare come arrivò: era un momento di grande difficoltà economica, perché era il momento in cui lo Stato, oltre ai famosi 144 milioni, ci tagliò altri 100 milioni dell'anno in corso. La questione finanziaria è aperta, è nella discussione della variazione di bilancio, che peraltro parte dell'attuale maggioranza non votò per rimpinguare i capitoli e per immettere nuove risorse nostre all'interno dell'Amministrazione senza le quali non si sarebbero neanche fatte le cose che sono state attuate alla fine della scorsa legislatura. Si fece una scelta, perché ci fu la polemica del bon de chauffage. A fronte della scelta dell'Assessore di impegnare dei fondi per questa tematica, ci fu una sollevazione in primis di parte dell'attuale maggioranza (allora minoranza) che disse: "assolutamente il bon de chauffage non si tocca!". Pertanto in Commissione ci fu una rimodulazione cercando di prendere spunto dalle sensibilità secondo le quali la priorità doveva essere il bon de chauffage e si salvaguardò parte di quella prerogativa dicendo: "lasciamo alla prossima legislatura", anche perché noi ci auguriamo che questo "Governo del fare" faccia subito la seconda variazione di bilancio con i fondi a disposizione.
Ricordiamo gli utili delle autostrade, le così tanto discusse tariffe autostradali che, nel male, rappresentano per la nostra comunità in questo momento una possibilità. Noi vi invitiamo ad immetterle in modo celere tra le possibilità delle risorse regionali, Presidente Spelgatti, perché questa è una priorità del fare. Fino ad oggi non abbiamo ancora visto grandi rivoluzioni, neanche nella riorganizzazione dell'Amministrazione che voi, nel vostro programma, avete detto di voler fare e con termini anche un po' più pesanti, ma che oggi si è limitata alla nomina dei fiduciari; i famosi "fiduciari" con i crismi del cambiamento, che poi grandi cambiamenti non hanno rappresentato.
Oggi noi aderiamo al principio di dare all'Amministrazione l'indirizzo di impegnare le Commissioni competenti; al Consiglio regionale spetta legiferare. Non dimentichiamoci che è il Consiglio ad avere la potestà legislativa. Spesso questo Consiglio negli anni ha abdicato a questa prerogativa a favore del Governo regionale, quindi l'invito è a riprenderci questa potestà legislativa o ad incentivarla. Speriamo che ci siano le risorse finanziarie e che già oggi sia possibile immetterle con la variazione di bilancio per eventuali soluzioni, le quali - lo auspichiamo - possano arrivare da questioni più importanti, affinché effettivamente ci possa essere un indirizzo anche di sostegno economico per quelle famiglie e per quei cittadini che scegliessero di avvicinarsi a questa "rivoluzione" che si sta vivendo.
Noi crediamo che il principio e l'indirizzo di questa mozione sia condivisibile, ne condividiamo i contenuti, al di là delle esternazioni dei colleghi che hanno ripreso correttamente certi formalismi da codificare in modo diverso. Abbiamo anche appreso che la Giunta sta studiando, e la maggioranza pure, quindi è giusto che all'inizio di una legislatura ci sia un approccio anche nuovo per chi non ha ancora mai praticato l'Amministrazione. Noi ci rendiamo quindi disponibili non solo a sottoscrivere questa mozione, ma a dare il nostro contributo in Commissione e in Consiglio per lavorare in tale direzione.
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Minelli; ne ha facoltà.
Minelli (IC) - Anche Impegno Civico condivide e appoggia la mozione proposta dai colleghi del Movimento 5 Stelle, che va nella direzione di una reale attenzione nei confronti della tutela della salute e dell'ambiente.
Nel nostro programma elettorale il ventisettesimo punto, un punto importante, è dedicato alle energie rinnovabili. Noi siamo convinti che la nostra regione debba diventare nel più breve tempo possibile una regione carbon free, quindi un territorio che non utilizzi i combustibili fossili - ad esaurimento e altamente inquinanti - e che si debba caratterizzare per una sostanziale autosufficienza energetica. Già oggi noi abbiamo una quota di copertura da fonti rinnovabili che supera l'80 per cento. Per raggiungere e superare il 100 per cento, occorrerà in futuro perseguire principalmente tre strade, che sono: un miglioramento marcato riguardante le prestazioni energetiche degli edifici esistenti, perché la normativa vigente è spesso disattesa; l'utilizzo in modo responsabile della biomassa attraverso la creazione di una filiera foresta/energia, che al momento è poco più che una cosa scritta sulla carta, anche con il coinvolgimento delle consorterie, e poi un programma concreto per la mobilità elettrica dalle auto ai treni. In tale ottica riteniamo importante mettere sul tavolo anche questo argomento legato agli incentivi per quanto riguarda le auto elettriche, con tutte le difficoltà evidenziate e, quindi, il fatto di pensare ad una norma che controlli l'ISEE può essere un qualcosa che ci vede d'accordo. Chiediamo inoltre, se è possibile, che venga inserita nel testo della mozione un'integrazione riguardante il trasporto pubblico, perché gli incentivi richiesti in mozione riguardano i privati e gli imprenditori. Noi pensiamo invece anche agli incentivi riguardanti il trasporto pubblico, in particolare quello gestito dagli enti locali, specialmente le auto dedicate all'assistenza di persone, considerato che i tragitti compiuti da queste sono normalmente limitati. Appoggiamo comunque questa mozione.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bianchi; ne ha facoltà.
Bianchi (UV) - Per aggiungere qualcosa alla discussione su questa mozione.
Nello scorso Consiglio sono intervenuto dicendo che andavamo nella continuità ed è vero, perché l'ultimo provvedimento che avevamo discusso in III Commissione, la scorsa legislatura, è stato proprio il disegno di legge sulla mobilità elettrica. Da una parte c'era stata una ricostruzione esatta del collega Viérin: non è stato abbandonato, non è stato portato avanti dalla III Commissione semplicemente per un problema finanziario, tra l'altro condiviso da tutte le forze politiche all'interno della Commissione stessa. In Commissione erano depositate due leggi: una presentata dall'allora Assessore Roscio e l'altra dall'Assessore Guichardaz. Vado a memoria: la differenza tra le due leggi riguardava soprattutto un incentivo anche alle biciclette a pedalata assistita che era presente nella seconda e non nella prima. Al di là del principio, la scelta era stata quella di andare a cercare tutta una serie di fondi per finanziare l'agricoltura e il bon de chauffage, ecco perché quella legge è rimasta ferma in Commissione, ma basterebbe riprenderla e poi valutare, articolo per articolo, se ci sono delle modifiche da fare. Il principio era che noi eravamo d'accordo di portarla avanti ma è rimasta ferma in quanto eravamo a fine legislatura; e sul capitolo di quella legge ci sarebbero andati pochissimi soldi e quindi gli incentivi sarebbero arrivati, ma si parla di dieci/dodici persone. Allora non ci sembrava giusto continuare in quel senso.
Pertanto sicuramente il lavoro fatto in passato va bene, possiamo rivederlo in Commissione e portarlo avanti, quindi ben venga la mozione che i Cinquestelle hanno presentato.
Presidente - La parola al Consigliere Rollandin.
Rollandin (UV) - Les interventions des collègues ont déjà mis l'accent sur un thème à la une, pas seulement dans la législature précédente, mais je crois dans tous les débats concernant les transports, l'énergie et tout ce qui se passe en ce moment, qui justement a fait l'objet de certaines indications afin qu'elles soient toujours plus respectueuses de l'environnement. Dans ce sens on ne peut que partager cette initiative. Je voudrais aussi rappeler que, comme Région, on est intervenus depuis longtemps sur le thème de la question routière. Comme vous savez, pour favoriser le transport international, pour ceux qui passent par la France ou par la Suisse et qui arrivent en Vallée d'Aoste ou en Italie, on a érigé à l'entrée d'Aoste une station destinée à la recharge des voitures électriques. J'ai voulu le rappeler, car c'est en thème important, on est en train de le faire un peu partout dans notre Vallée, aussi sur sollicitation des Administrations communales qui souhaitent avoir cette favorisation.
Il problema in questo caso credo sia proprio quello dell'energia che crea energia, perché la nostra è una regione che produce solo energia pulita. La produzione di energia idroelettrica per la gran parte è sfruttata, però è l'unica regione ad avere questa caratteristica, ed è stato ricordato più volte. Il punto delicato è: quante risorse finanziarie ci sono e, in base a queste, stabilire quante ne possiamo distribuire per i vari capitoli qui richiamati che si riferiscono al trasporto elettrico. Io credo che la dizione vada un po' cambiata, credo che "impegnare il Presidente della Regione a valutare la possibilità di concedere" vada rivisto e tenuto nella debita considerazione. Ritengo anche valida la suggestione proposta di fare un lavoro possibilmente all'interno della Commissione competente, affinché in qualche modo si individuino i punti sui quali si vuole insistere con precedenza, perché non tutti si potranno utilizzare. Non si possono finanziare tutte le esperienze possibili e immaginabili che si riferiscono a biciclette, auto elettriche e quant'altro.
Noi riteniamo che la cosa più importante - senza riallacciarsi alle leggi già esistenti, che si possono chiaramente integrare e modificare - sia capire dove vogliamo intervenire e per quanto tempo, affinché il tutto non sia solo uno spot del tipo: "io finanzio per un anno, dopodiché, se non ci sono più i finanziamenti, la cosa decade". Bisogna che sia di una certa durata per far sì che la gente si convinca che quell'impostazione va a lungo termine, altrimenti rischiamo effettivamente di fare un bluff solenne. Sotto questo aspetto la condivisione è totale, tenendo conto anche delle iniziative precedenti. È però importante che questa discussione preceda il momento in cui si va a legiferare, sapendo anche, con la dovuta cautela, quante saranno le risorse ad essa destinate.
Presidente - La parola al Consigliere Mossa per il secondo intervento.
Mossa (M5S) - Io volevo ringraziare la maggioranza per essere così puntigliosa, perché comunque noi siamo nuovi, esperienza non ne abbiamo, e ci fa piacere che voi vogliate indirizzarci aiutandoci a migliorare i vizi di forma. Però quello che ci chiediamo è come mai questa maggioranza, che punta sulla sburocratizzazione degli atti per facilitare la pressione oggi incombente sulle piccole e medie imprese, si soffermi su quello che potrebbe essere considerato un "vizio di forma", piuttosto che valutare la possibilità di avere un'aria più pulita per noi e per le nostre famiglie. Questo mi lascia molto basito.
Questo "Governo del cambiamento" preferisce soffermarsi e sottolineare il fatto che nella nostra mozione chiediamo o, meglio, incarichiamo la nostra Presidente della Giunta di valutare la possibilità di concedere incentivi. Se però avete seguito attentamente il mio intervento, forse vi è sfuggito che in realtà abbiamo chiesto al Presidente di valutare lei stessa a quale Assessorato assegnare i lavori. A mio avviso, questo Consiglio è diventato un po' nel tempo una grossa partita a scacchi dove ognuno fa la sua mossa e i suoi "sgambetti" per vincere questa partita e per poi dire "sono più bravo io, sei più bravo tu". Probabilmente è così, ma dare priorità a questi sgambetti, a questi giochetti anziché impegnarsi ad appoggiare una proposta così importante ed urgente quale la nostra aria, farebbe intuire che probabilmente respirare quest'aria pulita non è una delle vostre priorità.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Marquis; ne ha facoltà.
Marquis (AC-SA-PNV) - Porto anch'io il contributo alla discussione su questo argomento che sicuramente è di estremo interesse, perché incide sulla salvaguardia dell'ambiente valdostano, del nostro territorio e delle nostre prerogative.
Questo è un tema già stato affrontato nella definizione del Piano energetico ambientale regionale alcuni anni fa; dopodiché, in recepimento di questo piano, nel 2015 l'Amministrazione regionale ha partecipato, come Assessorato delle attività produttive, a due bandi di carattere nazionale emanati dal Ministero delle infrastrutture e la Regione si è aggiudicata due iniziative di infrastrutturazione del nostro territorio: per la posa di colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici; un bando era relativo alla zona di Aosta e l'altro relativo alla dorsale della valle e vallate laterali. Oggi queste colonnine sono state tutte posate, è stato fatto quindi un intervento importante e propedeutico per favorire l'utilizzo di veicoli a trazione elettrica. Nell'ultima parte della legislatura questa tematica è stata portata all'attenzione del Consiglio e anche del Governo regionale con delle proposte per cercare di dare gambe alla diffusione dei veicoli elettrici sul territorio valdostano, ma per tutta una serie di ragioni già espresse questo tema, al momento, è stato accantonato.
Credo sia importante ora fare una valutazione complessiva sulle priorità, perché tutte le iniziative viste in modo isolato sono buone, però bisogna fare i conti con le risorse a disposizione. Pertanto ritengo sia corretto affrontare questo argomento all'interno delle Commissioni, che poi è il luogo deputato per fare dei ragionamenti politici e dove ci si può confrontare tra singoli colleghi di maggioranza e di opposizione per definire le migliori strategie per la Regione. Sotto questo profilo non si può che condividere la vostra proposta di rianalizzare tale questione, però bisogna farlo con una visione prospettica organica rispetto alle scelte e le priorità che servono per la Valle d'Aosta in un momento particolarmente delicato come quello che viviamo.
Presidente - Se non ci sono altri interventi, procediamo con la sospensione; penso che il Consigliere Manfrin voglia apportare delle modifiche alla mozione.
La seduta è pertanto sospesa.
La seduta è sospesa alle ore 16:18 e riprende alle ore 16:24.
Fosson (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori dopo la sospensione, se qualche Consigliere ci comunica i cambiamenti e se è stato raggiunto un accordo.
La parola al Consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Le confermo che durante l'incontro avuto con i proponenti dell'iniziativa abbiamo trovato un accordo per la riformulazione della stessa, abbiamo aggiunto alcune parti nelle premesse e abbiamo modificato l'impegnativa. Vi leggo la versione finale e poi, se vuole, Presidente, le consegno la versione in maniera da poterla rileggere a tutta l'Aula o, se preferisce, posso rileggerla integralmente. Bene, la leggo integralmente.
La mozione viene riformulata nella seguente maniera:
"Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Considerato che lo Stato, le regioni e gli enti locali, secondo le rispettive competenze costituzionali, anche mediante interventi di incentivazione, di semplificazione delle procedure di tariffazione agevolata e di definizione della specifiche tecniche dei prodotti dell'attività edilizia, al fine di perseguire i livelli prestazionali in materia di emissioni delle autovetture fissate dal regolamento (CE) n. 443/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, e di contribuire alla strategia europea per i veicoli puliti efficienti sul piano energetico di cui alla comunicazione n. 186 della Commissione, del 28 aprile 2010, perseguono una realizzazione delle reti infrastrutturali cui al comma 1 nel territorio nazionale, che costituisce obiettivo prioritario e urgente dei seguenti interventi: a) interventi statali e regionali a tutela della salute dell'ambiente; b) interventi per la riduzione delle emissioni nocive nell'atmosfera, delle diversificazioni delle fonti di approvvigionamento energetico e per il contrasto del riscaldamento globale prodotto dall'uso dei combustibili fossili; c) interventi per l'ammodernamento del sistema stradale urbano ed extraurbano; d) interventi per la promozione della ricerca e dello sviluppo del settore delle tecnologie avanzate; e) interventi per l'incentivazione dell'economia reale e per l'adeguamento tecnologico e prestazionale degli edifici pubblici e privati;
Preso atto che in Valle d'Aosta l'utilizzo di autovetture elettriche e ibride è ancora poco diffuso;
Visto l'elevato prezzo di acquisto dei mezzi di trasporto elettrici rispetto a quelli tradizionali;
Constatato che in Valle d'Aosta il livello di polveri inquinanti e di benzene è al di sopra dei valori normali per una regione montana, avvicinandosi più a quelli di regioni più urbanizzate e industrializzate;
Visto l'articolo 1, comma 2, della legge regionale 22 dicembre 2017, n. 21 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste (Legge di stabilità regionale per il triennio 2018/2020). Modificazioni di leggi regionali" che recita:
Dopo l'articolo 62bis della legge regionale n. 9/2008 come sostituito dal comma 1, è inserito il seguente:
"Art. 62ter
(Esenzione per veicoli a basso impatto ambientale)
1. I veicoli nuovi, immatricolati a partire dal 1° gennaio 2017 e sino al 31 dicembre 2019, appartenenti alle categorie internazionali M1 e N1, alimentati con tecnologia ibrida a doppia alimentazione elettrica termica ovvero ad alimentazione esclusiva a idrogeno, sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica per il primo periodo fisso di cui all'articolo 2 decreto del Ministro delle finanze 18 novembre 1998, n. 462 (Regolamento recante modalità e termini di pagamento delle tasse automobilistiche ai sensi dell'articolo 18 della legge 21 maggio 1955, n. 463), e per le quattro annualità successive. Per i veicoli provenienti da altra Regione o Provincia autonoma l'esenzione opera limitatamente al periodo residuo che intercorre tra la data dell'ingresso nel territorio regionale del veicolo e il termine dell'ultima annualità esente.
2. L'esenzione permane, in quanto collegata ai veicoli di cui al comma 1, anche nel caso di passaggio di proprietà nel territorio della Regione. Qualora l'intestatario del veicolo sia soggetto passivo per un debito di imposta relativo alle tasse automobilistiche e oggetto di avviso di accertamento, l'esenzione è revocata a far data dal giorno di emissione dell'atto impositivo".
Ricordato che il Consiglio regionale si è occupato, a più riprese, dell'argomento, e che nella scorsa legislatura sono stati depositati una proposta e un disegno di legge sul tema della mobilità sostenibile, decaduti entrambi per fine legislatura;
Impegna
il Governo regionale a valutare la presentazione di un disegno di legge, partendo dal lavoro svolto nella passata legislatura, concernente gli incentivi per la mobilità elettrica.".
È stato sottoscritto dai Capigruppo di maggioranza e dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle.
Presidente - Ci può fornire questa nuova mozione firmata? Grazie. La parola al Consigliere Viérin.
Viérin (UVP) - Presidente, poniamo solo una questione di metodo, visto che il metodo è spesso tirato in ballo in quest'Aula.
Ci fa piacere che abbiate trovato un accordo fra maggioranza e proponenti. Avevamo però intuito che c'erano anche altri gruppi che avevano partecipato al dibattito, per cui, dopo aver ascoltato con attenzione le due pagine che lei, collega Manfrin, ci ha letto, gradiremmo poter avere un attimo di condivisione anche con gli altri gruppi, perché così funziona. Per come noi avevamo interpretato e intuito dalle vostre argomentazioni, questa è una tematica che interessa il Consiglio nella sua interezza, quindi l'intero Consiglio deve essere coinvolto. Ci permetteremmo pertanto anche noi di valutare se aderire a questo nuovo testo, perché è completamente rifatto rispetto a quello che ci era stato proposto e sui cui contenuti faremmo un eventuale dibattito o una sospensione, per valutarne accuratamente l'indirizzo prima di giungere alla votazione. Ci fa piacere che l'abbiate visto tra di voi, ma il Consiglio teoricamente è rappresentato da tutti.
Presidente - La parola al Consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Rispondo alla sollecitazione del collega Viérin. Ovviamente non abbiamo posto alcuna preclusione, abbiamo solo chiesto un momento di sospensione per confrontarci con i proponenti e i sottoscrittori della mozione. Chiunque volesse sottoscriverla ed esaminarla ha il testo a disposizione, non c'è alcuna difficoltà; se vuole, può anche chiedere una sospensione per analizzarla. Noi siamo apertissimi a qualsiasi condivisione.
Presidente - La parola al Consigliere Testolin.
Testolin (UV) - Per sostenere la tesi esposta dal collega Viérin.
Al di là di quello che è stato letto e che qualcuno di noi conosceva già perché corrisponde esattamente ad una delibera approvata in Giunta, che garantiva l'esenzione dal bollo per quattro o cinque anni dopo l'acquisto di un'auto elettrica, è un'iniziativa che ha avuto il suo via nella passata legislatura ed è stata rafforzata in funzione di normative nazionali che si sono modificate nel tempo. Pare pertanto anomalo che vengano introdotte ed inserite all'interno di una mozione che, di suo, dovrebbe cercare di essere la sintesi di concetti e di dare input che possono essere condivisi dalla più parte dei presenti in quest'Aula consiliare, i quali devono fare soprattutto riferimento agli obiettivi finali di questi input. Sarebbe quindi buona norma che, nel momento in cui ci si trova ad un accordo, prima di andare a leggerlo e a sottoscriverlo, ci fosse una condivisione anche con gli altri gruppi consiliari che si sono resi peraltro disponibili per una votazione positiva nel suo complesso. È stata sottolineata da più parti l'esigenza di modificare l'impegno preso con la mozione, perché non è esplicitato in maniera corretta, la prassi vuole vedere scritti determinati passaggi in un certo modo. Entrando poi nel merito, sarebbe veramente opportuno capire quale voglia essere il percorso, così come già sottolineato da qualche collega, e soprattutto definire in maniera un po' più sintetica le normative di riferimento che possono essere riportate senza riprendere tutto il testo.
Pertanto anche da parte nostra ci sarebbe l'auspicio di poterci confrontare su questa iniziativa in maniera un po' più puntuale, almeno con tutti i Capigruppo.
Presidente - La parola al Consigliere Bertin.
Bertin (IC) - A questo punto appare evidente la necessità di una sospensione, perché la mozione è completamente cambiata e abbiamo la necessità di leggerla con attenzione.
Presidente - Facciamo distribuire la mozione firmata. La parola al Consigliere Bertschy.
Bertschy (UVP) - Anche noi confermiamo la necessità di poter leggere il documento, complimentandoci questa volta con "la maggioranza del fare", perché in pochi secondi siete riusciti a costruire una mozione alternativa e a condividerla. Tanto di cappello, quindi, perché noi così veloci non siamo mai stati, soprattutto così esaustivi nella proposta. Se questo deve essere il metodo, prima di far passare un documento conviene provare anche a condividerlo politicamente. Stiamo lavorando per i cittadini e andiamo tutti nella direzione giusta. In passato siamo riusciti a cambiare qualche parola, ma riuscire a stravolgere un testo e a condividerlo no, quindi se ci date la possibilità di leggerlo...
Mi paiono tutti principi già affermati, pertanto farebbe piacere anche a noi riconfermare la nostra volontà politica di andare in questa direzione, poiché se ne è cominciato a parlare già nel 2014.
Presidente - Il testo verrà distribuito e si accorda una sospensione per una maggiore condivisione.
La seduta è sospesa dalle ore 16:35 alle ore 16:53 e dalle ore 16:56 alle ore 17:13.
Fosson (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Qualcuno espone lo stato della condivisione raggiunta? La parola al Consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - A seguito di un intenso e validissimo dibattito con i colleghi Cinquestelle, abbiamo deciso di mantenere l'impostazione della versione emendata e sottoscritta sia dai Capigruppo di maggioranza che dai proponenti.
Presidente - Siamo ancora in discussione generale. Nel frattempo informo che sono pervenute tre risoluzioni che poi vi distribuiremo. La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Solo per capire: il documento che ci avete consegnato è quello che viene portato in votazione con l'accordo dei colleghi Cinquestelle? Quello che però a noi sembrava mancare - e credo sia stato fatto rilevare - è un impegno temporale che poteva essere discusso; messo così non ha un punto di arrivo, quindi evidentemente nella riunione è stata data qualche rassicurazione che viene a mancare. Prima della chiusura della discussione generale vorremmo capire se c'è questo impegno da parte del Governo e in quali termini è stato preso.
Presidente - Il Governo intende replicare adesso o dopo la discussione generale? Dopo. Allora la parola al Consigliere Bertschy.
Bertschy (UVP) - Chiederemmo a questo punto una riunione dei gruppi di opposizione per avere dai colleghi Cinquestelle l'informazione prima della chiusura della discussione generale, perché credo farebbe piacere a tutti sapere cosa vi siete detti nell'aula a fianco. Visto che altri gruppi hanno sostenuto in passato questa proposta e hanno intenzione di sostenerla, mi sembra che il metodo di coinvolgere il Consiglio non sia esattamente questo. Noi chiediamo pertanto una sospensione per i gruppi di opposizione, i colleghi Cinquestelle ci diranno cosa è stato detto, e poi assumeremo le nostre decisioni.
Presidente - La parola al Consigliere Bertin.
Bertin (IC) - Bisogna dire che oggi stiamo vivendo una situazione un po' anomala: abbiamo semplicemente chiesto, durante l'incontro con i Capigruppo, di inserire una tempistica; volevamo capire se era stata accettata e in che modo, niente di più. Al momento un'ennesima sospensione a questo punto è di nuovo necessaria.
Presidente - La parola al Consigliere Viérin.
Viérin (UVP) - Sembra veramente che la maggioranza stia facendo ostruzionismo: noi abbiamo semplicemente chiesto, su un tema su cui siamo tutti d'accordo, se c'è un impegno formale da parte del Governo.
Noi chiederemmo alla Presidente un impegno formale, perché di documenti in quest'Aula ne possiamo approvare finché vogliamo, ma se non c'è un impegno concreto che fissi dei tempi, che possa dire che in autunno, quando arriverete finalmente con la famosa seconda variazione di bilancio, o trenta giorni dopo quella variazione... Occorre un impegno della Presidente che dica semplicemente che nella variazione impegneremo dei fondi per questa tematica, altrimenti si vota un qualcosa che condividiamo tutti, ma del "fare" che voi avete annunciato c'è poco di concreto. C'è una bella enunciazione di principio, sulla quale siamo tutti d'accordo, ma noi gradiremmo, visto che poi anche sulla variazione di bilancio ci sarà una discussione nel merito di queste risorse e su come allocarle, che questo Consiglio dicesse che una delle priorità è questa della mobilità sostenibile, come i colleghi Cinquestelle hanno auspicato. A livello di metodo, ripetiamo, non c'è quel grande coinvolgimento del Consiglio - lo diciamo al Presidente del Consiglio - che voi avete messo nel vostro programma di governo, votato quindici giorni fa. Avete detto delle cose e non le avete fatte, non state facendo neppure quelle che avete annunciato. Questa è la sintesi del vostro atteggiamento.
Poi il silenzio della Presidente - la quale è molto più loquace sui giornali o riguardo ad altre dichiarazioni rispetto a quest'Aula - non è quello che avremmo voluto, semplicemente perché si tratta dell'impegno banale di un documento, che poi banale non è, lo è solo nella considerazione che siamo tutti d'accordo. Speriamo avvenga spesso di essere tutti d'accordo, ma se addirittura su una tematica dove siamo tutti d'accordo riusciamo a perdere un'ora di tempo perché voi fate ostruzionismo e non volete dire se volete darci delle rassicurazioni nella prossima finanziaria, significa che un grande coinvolgimento del Consiglio non lo cercate: Nessun problema, basta prenderne atto.
Presidente - La parola al Consigliere Testolin.
Testolin (UV) - Ribadiamo il principio che abbiamo già provato ad esprimere questa mattina, al fare opposizione il più possibile in maniera costruttiva, ma anche per essere molto chiari sulle scelte che devono essere o meno assunte all'interno di un gruppo che ha il dovere e l'onere di decidere qualcosa. Come diceva qualcuno che adesso è in maggioranza pur non sedendo tra i banchi del Governo, l'Amministrazione parla per atti, quindi sarebbe opportuno che ci fosse un'espressione palese della volontà di andare in una direzione molto chiara, precisa e condivisibile con il resto del Consiglio.
Ci troviamo pertanto anche noi a ribadire che il silenzio assordante dai banchi del Governo sia perlomeno imbarazzante nel momento in cui bisogna magari dare qualche indicazione... Credo che le sollecitazioni portino qualche frutto: aspettiamo con piacere l'intervento della Presidente.
Presidente - La parola al Presidente della Regione.
Spelgatti (LEGA VDA) - Il testo proposto è rimasto tale, per cui potevo fare tranquillamente le mie dichiarazioni alla fine, perché il testo che andrà in votazione è quello.
Ringrazio comunque i colleghi Cinquestelle e della maggioranza per aver trovato una sintesi su un argomento così importante, cui tutti noi teniamo particolarmente, e credo anche gli altri colleghi della maggioranza, viste le dichiarazioni rilasciate.
Invito pertanto il Presidente della III Commissione ad iniziare il più in fretta possibile a studiare il progetto, a vedere anche i lavori svolti precedentemente e quindi a portare avanti un disegno di legge. Dal punto di vista politico, noi ci impegniamo - e io mi impegno - a reperire tutte le risorse necessarie, a seguito ovviamente del testo che sarà elaborato nelle more della definizione della finanziaria.
Presidente - La parola alla Consigliera Minelli.
Minelli (IC) - Io sono assolutamente una neofita e ci sono moltissime cose che fatico a capire. Nella fattispecie, però, mi chiedo quale sia in questo momento la difficoltà a stabilire un termine temporale, che noi abbiamo chiesto nei sessanta giorni, ma che ritengo possa essere dilazionato ulteriormente. Si è parlato anche di dare un termine di trenta giorni dopo la fase di assestamento di bilancio. A me pare che, se non si prende in considerazione questa possibilità, in realtà questa mozione che abbiamo sostenuto e di cui continuiamo a vedere l'importanza non impegni niente e nessuno. Se non si stabiliscono dei tempi tutto diventa molto aleatorio, come mi pare, da persona che fino all'altro ieri non era in quest'Aula, spesso sia avvenuto. Io non riesco effettivamente a capire perché non ci sia l'accoglimento di questa richiesta.
Presidente - La parola al Consigliere Bianchi.
Bianchi (UV) - Solamente per avere ulteriori delucidazioni, perché molto probabilmente non ho capito io: la Presidente del Governo incarica il Presidente della III Commissione? Di solito è il Governo che scarica un disegno di legge e poi viene trasmesso alla Commissione di competenza. Il principio è questo e mi rivolgo a quella persona, e - soprattutto per capire - l'avevo detto nel primo Consiglio che secondo me l'ambiente avrebbe dovuto essere sotto un unico Dicastero, scegliete poi voi quale - qual era all'Assessorato che dovrebbe interessarsi a questo disegno di legge.
Presidente - La parola all'Assessore Restano.
Restano (AC-SA-PNV) - Il nuovo testo relativo alla mozione presentato dai colleghi del Movimento Cinquestelle insieme alla maggioranza a mio modo di vedere è corretto, perché esso contiene l'invito di presentare un disegno di legge partendo dal lavoro svolto nella passata consiliatura e, quindi una base di partenza c'è.
Rispetto a quanto ha detto precedentemente il collega Viérin, che ha invitato il Consiglio a prendere le redini delle proposte sulle normative, tale affermazione va un po' in contrapposizione con l'affermazione stessa. È vero, il Governo può fare il suo mestiere e approvare dei disegni di legge, ma altrettanto può fare il Consiglio, l'importante è ottenere il risultato.
Non sono poi d'accordo con alcune cose che sono state dette, perché su questo disegno di legge e su questa mozione avrei anche qualcosa da dire in prima persona. L'avevo già detto al collega Guichardaz, quando portava avanti questo argomento. Qui non è stata ripresa, per quanto riguarda l'eBike, l'incentivazione all'utilizzo delle biciclette all'interno della città come avviene in altre città, quindi il disegno è abbastanza complesso. Sessanta giorni mi sembrano veramente pochi; mi sembra che vi sia un'accelerazione con limiti temporali. Se il Consiglio fa il suo mestiere si dia da fare, magari riusciamo ad avere la legge in trenta giorni e, se non riesce a fare il suo mestiere, l'avremo tra qualche mese. Ognuno faccia la sua parte, però dare un limite temporale a questo iter mi sembra un pochino esagerato in questo momento.
Presidente - Consigliere Bianchi, sarebbe il terzo intervento, ha già parlato due volte; può intervenire poi in dichiarazione di voto.
Posso chiudere la discussione generale? È ancora necessaria questa sospensione o possiamo continuare? Dichiaro chiusa la discussione generale e informo il Consiglio che sono giunte tre risoluzioni che distribuiamo ora.
Se qualcuno vuole intervenire per la replica o per le dichiarazioni di voto... La parola al Consigliere Bertschy.
Bertschy (UVP) - Noi sosterremo la proposta sia in termini politici che poi per quanto è emerso durante il dibattito in Aula.
Sottolineiamo però questo: sembra quasi che si voglia cercare per forza la discussione in Aula. Bastava dire che c'era questo impegno formale, avremmo evitato dieci interventi e dichiarato che a questo punto ci accontentavamo, seppur si stava lavorando per questo impegno temporale. La politica è fatta anche di sintesi e di punti d'incontro e, se questo è il punto d'incontro che si può trovare in questa fase, bene. Però cosa costava dirlo prima? Si evitavano tutta una serie di interventi!
È un'azione politica che confermiamo volentieri: nella scorsa legislatura l'abbiamo portata avanti sia stando all'opposizione che in maggioranza, come gruppo dell'Union Valdôtaine Progressiste. Siamo soddisfatti che il tema ritorni in Aula e anche che ci sia un impegno formale a trovare delle risorse. Nell'organizzazione del bilancio pubblico bisogna trovare il modo di soddisfare le sensibilità e gli obiettivi da raggiungere, nonostante le risorse siano limitate: questo è governare, il resto è fare opposizione e dire che i soldi ci sono per tutti. Tanti colleghi che oggi sono in maggioranza lo hanno fatto per tutta la legislatura, adesso cominceranno ad avere un bilancio da gestire e decidere dove poter mettere queste risorse. Vedremo quale sarà l'indicazione politica e quali saranno gli obiettivi politici che riusciranno a raggiungere. Il bilancio non è un salvadanaio infinito, le risorse sono quelle e, attraverso di esse, bisogna sviluppare gli obiettivi programmatici che voi avete indicato nella vostra presentazione di azione di governo.
Noi ci siamo su temi come questi, richiamando l'attenzione a non comprare macchine da 80 mila euro, ma utilitarie che si trovano a ben altri prezzi. Non siamo qui a sostenere le auto di lusso; dobbiamo cercare di sostenere l'ambiente, la riduzione dell'inquinamento e, soprattutto, l'attenzione verso il nostro paesaggio.
Presidente - La parola al Consigliere Bertin.
Bertin (IC) - Come abbiamo detto all'inizio di questa discussione, il tema ci interessa, lo abbiamo seguito e poi anche scritto nel programma. Crediamo sia necessario agire in fretta su questo argomento, poiché vi sono ragioni ambientali ed economiche che lo impongono. Abbiamo un'infrastrutturazione in tutta la Valle che permette di ricaricare le macchine ovunque. Purtroppo, come ci rendiamo conto, queste strutture sono sottoutilizzate, per non dire quasi inutilizzate. È anche una questione di razionalizzare la spesa fatta, per cui un'iniziativa in questo senso è assolutamente positiva e, come dicevamo in precedenza, il principio ci vede assolutamente d'accordo.
Per quel che riguarda la mozione rifatta, esprimiamo il nostro rammarico per non aver inserito un aspetto temporale che, a mio avviso, era necessario. Più volte ce lo siamo detti: era possibile inserirlo, è anche una valutazione sulle modalità di intervento su tale aspetto, che magari poteva riguardare, oltre i finanziamenti ai singoli e ai privati, anche gli enti pubblici territoriali per il loro parco macchine da rifare, il tutto con la finalità di andare nella direzione di diminuire l'inquinamento, l'effetto serra e il conseguente cambiamento climatico che sta investendo il pianeta, come tutti vediamo. A nostro avviso, è una cosa da fare in fretta.Peccato che non si sia voluta inserire una tempistica precisa che avrebbe impegnato tutti quanti con un certo timing.
Comunque, visto che condividiamo le linee generali di questa mozione, la sosterremo nel voto.
Presidente - La parola al Consigliere Testolin.
Testolin (UV) - Solo per dire che anche il gruppo dell'Union Valdôtaine, con senso di responsabilità, darà il proprio voto positivo a questa iniziativa, perché ricade in una serie di passaggi che nel tempo hanno portato la Valle d'Aosta a distinguersi in ambito ambientale sotto tante sfaccettature, partendo dal presupposto che "Valle d'Aosta" vuol dire 35 per cento di riserve ambientali, le quali sono una percentuale superiore alla media nazionale, se non a quella europea. Da questo principio discendono tutta una serie di iniziative che sono già state elencate e che portano a voler condividere questo tipo di avanzamento sui temi legati all'ambiente, con tutta una serie di difficoltà che si incontrano adesso, si incontravano prima e si incontreranno domani.
Il fatto che la Presidente Spelgatti si esprima con fare anche un po' forzato in una discussione a me dispiace sinceramente, perché non coglie lo spirito con il quale si cerca comunque di dare delle risposte anche nei momenti di criticità. Li conosciamo bene i momenti di criticità, però bisogna anche cercare di dare delle indicazioni che possano guardare avanti, se si vuole credere, così come si è messo all'interno di determinati programmi elettorali e di governo, ad un certo tipo di indicazioni e di iniziative.
Mi stupisce anche che il collega Assessore Restano si aggrappi alla tempistica. La tempistica è una scusa secondaria, secondo me, perché era stata proposta anche dai colleghi Cinquestelle, una tempistica che andava addirittura ad individuare come tempo di partenza quello dell'approvazione di una variazione di bilancio nel mese di settembre/ottobre, quindi i sessanta giorni potevano partire persino da lì. Al di là di tutte le altre valutazioni, credo che l'impegno della Presidente per noi rappresenti comunque un impegno forte. Anche se non è scritto all'interno di questa mozione, verrà assolutamente annotato sui cedolini in mano ai Consiglieri di minoranza e verrà assolutamente riproposto nel momento in cui non dovesse esserci data soddisfazione in merito a questo argomento.
Presidente - La parola al Consigliere Vesan.
Vesan (M5S) - Volevo ringraziare tutto il Consiglio per il lungo dibattito che c'è stato su questo argomento, che mi sta particolarmente a cuore. Devo ringraziare tutti gli intervenuti, i quali, a fronte di contrapposizioni fra maggioranza e opposizione o divisioni da parte delle differenti forze politiche, hanno deciso di appoggiare questa mozione. Ringrazio la Giunta per l'impegno che si è presa nel reperire il finanziamento di questa proposta di legge in occasione della prossima finanziaria e, a maggior ragione, ringrazio le forze di opposizione, le quali, pur avendo preferito un impegno temporale preciso calcolato in giorni, intendono comunque appoggiare con il loro voto favorevole la nostra mozione, comprendendo l'importanza non solo della tutela dell'ambiente e della qualità del parco circolante, ma proprio la difesa della salute dei valdostani.
Presidente - La parola al Consigliere Rollandin.
Rollandin (UV) - Ringrazio i colleghi che hanno presentato questa mozione e li inviterei, quando hanno un momento di tempo, ad andarsi a rileggere le discussioni fatte sempre su questo tema. Quello che ci ha fatto discutere e stare qui tutto il pomeriggio è giustamente un problema essenziale: quando si trovano i soldi e dove si trovano? È tutto lì, il problema è solo quello, perché la legge si presenta in due minuti, c'è già tutto al suo interno. Il problema c'è quando si arriva alla copertura finanziaria: mettiamo 20 mila? Si dice "no, ci prendete in giro!" oppure quando arriviamo a 4 milioni e si dice "no, quei milioni vanno messi da un'altra parte". Questo è il punto delicato di tutta la questione, però mancano due cose sostanziali: quanto ci vogliamo mettere ed entro quanto? Adesso qui si è detto nella finanziaria - io ho preso nota - però allora perché non lo scriviamo? Avremmo evitato di discutere! Se avessimo fatto un cinema del genere, alcuni colleghi che sono qui dalla passata legislatura... dire che ci facevano neri è poco! È vero che si comincia la legislatura ed è come se il foglio fosse tutto bianco, per cui diciamo tutto quello che vogliamo. Non voglio poi parlare di alcuni gentilissimi ospiti del MOUV' che prima lavoravano con la stessa casacca, non ripeto cosa avevano detto su queste cose, ma andate a rivedere, altro che bonariamente! Siamo ad inizio della legislatura, però non occorre perdere tempo e stare qui a ripeterci venti volte le stesse cose senza mai arrivare all'essenziale, che è: "entro quanto e con quanto". Se manca questo, il resto è fuffa, come amava dire qualcuno seduto su questi banchi, è fuffa!
Presidente - La parola al Consigliere Cognetta.
Cognetta (MOUV') - Ringrazio anch'io tutti i colleghi per l'accordo raggiunto, soprattutto i colleghi del Movimento 5 Stelle che hanno portato all'attenzione di questo Consiglio tale mozione.
Dai discorsi venuti fuori è chiaro che nel tempo le cose cambiano e migliorano, lo stiamo guardando proprio in questo momento. Se nella propria vita si riesce a migliorare ed a evolversi è sempre una cosa positiva, io credo; di conseguenza, immagino che i discorsi fatti oggi da alcuni di noi sono frutto anche di un miglioramento personale e politico. Tutto questo per dire che effettivamente mettere dei tempi all'interno delle mozioni in passato era tabù e mi rendo conto, cari colleghi, che è un problema. Infatti, giustamente, l'opposizione li chiede e, altrettanto giustamente, la maggioranza non li mette, questo è chiaro per tutti coloro che sono un po' più esperti all'interno di quest'Aula. Nel caso delle risoluzioni o delle mozioni, il non mettere determinati tempi è un modo per creare delle difficoltà da parte dell'opposizione, ma è anche un modo di difendersi per la maggioranza. Siamo tutti d'accordo su questo, però c'è anche un problema - c'est l'argent qui fait la guerre, mi sembra che si dica - e quindi, siccome il problema è già ampiamente conosciuto e soprattutto non addebitabile a questa maggioranza - sia chiaro, perché almeno questo ce lo deve concedere -, di conseguenza voteremo anche noi convintamente questo provvedimento e ringraziamo tutti quanti per l'attenzione posta nel dibattito.
Presidente - La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Penso che abbiamo trovato un accordo importante su questo tema che abbiamo tutti a cuore.
Ho apprezzato anche l'intervento del collega Rollandin, che mi sembra sostenere la nostra proposta, la nostra tesi. Essere citato così tante volte mi fa onore, proprio nel momento in cui la Presidente della Regione oggi prende un impegno importante, che forse va oltre l'atto che approveremo tra qualche minuto. Da una parte c'è la volontà politica di lavorare su una proposta seria, ci sono delle condizioni e dei requisiti, mirando molto bene a chi vorremmo aiutare e sostenere, perché sappiamo perfettamente che la coperta è molto corta e quindi non andiamo a illudere nessuno. Penso che questo sia stato alla base del dibattito di questo pomeriggio. Dall'altra, invece, vi è un impegno serio, che non sarà di quarantacinque, sessanta, settanta giorni o in sede di dibattito della finanziaria, che è il momento clou di questo Consiglio regionale, quando si programmeranno nero su bianco le annualità dal 2019 al 2021. Penso sia questa la risposta puntuale che oggi questa maggioranza vuole dare alla comunità, sapendo perfettamente che non faremo un disegno o una proposta di legge a pioggia, ma sarà una proposta calibrata, mirata, incentivata, che avrà un obiettivo misurabile e, soprattutto, si definirà chi decideremo di aiutare e sostenere con del denaro pubblico.
Ritengo che questo dibattito, sollevato grazie ai colleghi Cinquestelle per il tramite di questa mozione che poi è stata modificata con l'apporto di questa maggioranza, sia un segno di maturità. Ringrazio anche il collega Testolin che ha ricordato un mio passaggio, fatto da me qualche volta nella passata legislatura: l'Amministrazione pubblica parla per atti, certo, e proprio per questo oggi questa maggioranza si assume una bella responsabilità. È una bella sfida.
Presidente - Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione la mozione, così come emendata. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti : 35
Favorevoli: 35
Il Consiglio approva all'unanimità.