Objet du Conseil n. 11 du 27 juin 2018 - Resoconto
OBJET N° 11/XV - Élection du Président de la Région.
Fosson (Presidente) - Non ci sono altri interventi, possiamo procedere con il punto 5 all'ordine del giorno. Ricordo che l'elezione del Presidente della Regione si effettua a scrutinio segreto, a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati, indicando il nome sulla scheda del candidato alla Presidenza della Giunta. Si può indicare con cognome e nome, è sufficiente il cognome perché non c'è omonimia.
Gli uffici mi sollecitano, sollecitano i vari Consiglieri a compilare la scheda personale e a restituirla agli stessi.
Invito il Consigliere Segretario a procedere all'appello nominale dei Consiglieri.
Appello nominale
Comunico l'esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti: 35
Schede valide: 34
Schede nulle: 1
Schede bianche: 16
Ha riportato voti:
- Nicoletta Spelgatti: 18
Proclamo pertanto eletta Presidente delle Regione la consigliera Nicoletta Spelgatti. A nome di tutto il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, pongo le felicitazioni al nuovo Presidente, a cui auguro un buon lavoro.
Le Conseil prend acte et le Président de la Région, Mme Nicoletta Spelgatti, sur invitation du Président du Conseil, prend place à la table du Gouvernement.
Presidente - La parola alla Presidente della Regione.
Spelgatti (LEGA VDA) - Ho voluto ringraziare in particolar modo tutti i colleghi della maggioranza dei gruppi ALPE, Area Civica Stella Alpina-Pour Notre Vallée, MOUV' e Rini per questa nuova squadra che è potuta partire. Ho voluto poi velocizzare, visto e considerato che bisogna partire, e salutare dando una mano velocemente alle colleghe di minoranza, mentre, un ringraziamento collegiale passa attraverso tutti gli altri colleghi della minoranza e quindi dico grazie a chi ha voluto darci fiducia e ha accettato di metterci alla prova, perché ogni governo deve dimostrare continuamente al suo elettore, il Consiglio, di essere degno della sua fiducia.
Sono perfettamente cosciente che serpeggiano in merito numerosi dubbi: una maggioranza risicata, volti nuovi, una situazione di crisi, chi non ne avrebbe? Starà a noi, starà a me, per il mio ruolo, provare a fugarli. Il nostro impegno sarà comunque totale, lo richiedono le circostanze, ce lo richiede il momento. Vogliamo essere il governo del fare.
Mi rivolgo a chi invece non ritiene di appoggiarci. Come è stato chiaro durante il dibattito, per alcuni si tratterà di una opposizione a prescindere senza se e senza ma, simili chiusure, prima di tutto mentali, spiegano forse meglio di altro il perché, isolati nel palazzo, abbiano finito per perderlo. Ne prendiamo atto. Altri invece, indipendentemente dalle distanze, talvolta notevoli, che ci separano, si sono detti disponibili a valutare alcuni provvedimenti sulla base del solo interesse della Valle d'Aosta e dell'urgenza di adottarli. So che proprio da loro arriveranno spesso gli attacchi più duri sui punti che ci dividono, ma, proprio perché ne stimo coerenza e onestà intellettuale, mi autorizzo a sperare che su quanto invece siamo d'accordo sarà possibile ritrovarci, perché tutti qui (e soprattutto fuori) sappiamo quanto la situazione sia grave.
Non siamo più in campagna elettorale e non uso comunque questi termini alla leggera. Prendete un indicatore a scelta, quello della disoccupazione, per esempio, oppure quello delle persone che si avvicinano o vivono sotto la soglia di povertà, i dati sono già preoccupanti, ma quanto lo è (molto di più) la tendenza al peggioramento sistematica che registriamo ormai da anni. A fronte di questo stanno le notevoli risorse naturali, culturali, economiche, ma soprattutto umane della Valle d'Aosta; a noi attivarle, a noi permettere loro di esprimersi al meglio, a noi imprimere quel colpo di reni che ci permetterà di invertire la tendenza per poter dirci di nuovo fieri di essere valdostani.