Objet du Conseil n. 367 du 8 juillet 1981 - Resoconto
OGGETTO N. 367/81 - APPROVAZIONE ED IMPEGNO DELLA SPESA DI LIRE 186.233.000 PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE 10.1.1961, N. 2, NELLE SPESE PER L'INCREMENTO DEL PATRIMONIO ALPINISTICO.
Presidente - Do lettura del testo del deliberato:
Il Consiglio regionale delibera:
1°) di approvare la concessione dei contributi sottoelencati, con impegno della complessiva spesa di Lire 186.233.000 sul cap. 37350 del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1981 ("Contributi e sussidi ad enti e privati per l'incremento e la conservazione del patrimonio alpinistico") che presenta la necessaria disponibilità;
a) concessione di un ulteriore contributo di L. 27.800.000 alla sezione C.A.I. di Torino per lavori di sistemazione e ammodernamento del rifugio "Teodulo" in Comune di Valtournenche;
b) concessione di un secondo contributo di L. 60.000.000, alla Società Guide di Gressoney per lavori di costruzione del rifugio "Città di Mantova" in Comune di Gressoney La Trinité;
c) concessione di un contributo di L. 23.560.000 alla sezione del C.A.I. di Torino per lavori di ricostruzione del rifugio "Giovanni Bobba" in Comune di Valtournenche;
d) concessione di un contributo di L. 2.000.000 al Sig. Frachey Rinaldo per l'acquisto di un gruppo elettrogeno per il rifugio "Ferraro" in Comune di Ayas;
e) concessione di un primo contributo di L. 20.000.000 alla sezione del C.A.I. di Milano per la costruzione di locale invernale ed ampliamento cucina al rifugio "Elisabetta" in Comune di Courmayeur;
f) concessione di un contributo di L. 2.100.000 alla Società Guide di Courmayeur per la copertura in lamiera zincata del tetto della teleferica del rifugio "Monzino" in Comune di Courmayeur;
g) concessione di un contributo di L. 3.280.000 alla sezione del C.A.I di Biella per la riparazione del rifugio "Vittorio Sella" al Lauson in Comune di Cogne;
h) concessione di un contributo di L. 533.000 alla sezione del C.A.I. di Torino per lavori di sistemazione al rifugio "Mezzalama" in Comune di Ayas;
i) concessione di un secondo contributo di L. 1.770.000 al Rev. Junod Roberto - Parroco di Saint-Barthélemy - per la sistemazione e destinazione a rifugio alpino di un locale dell'oratorio di Cuney a Saint-Barthélemy;
l) concessione di un contributo di L. 20.800.000 alla sottosezione del C.A.I. di Châtillon per lavori di ristrutturazione di un rifugio presso Punta Lechaud, in Comune di La-Thuile;
m) concessione di un contributo di L. 24.390.000 al Sig. Cosson Lorenzino per la trasformazione di alcune baite situate in località Pré del Monte della Saxe, in Comune di Courmayeur, a rifugio alpino;
2°) di stabilire che alla liquidazione dei sopraccitati contributi si provveda ai sensi dell'art. 57 della legge regionale 7.12.1979, n. 68, a cura dell'Assessorato del Turismo, sulla base di idonea documentazione di spesa e in relazione al procedere dei lavori di cui si tratta.
Presidente - La parola all'Assessore Pollicini per l'illustrazione.
Pollicini (DP) - Anche questo è un provvedimento in ordine ad una legge relativa alla concessione di contributi per l'incremento del patrimonio alpinistico. Qui si è applicata una norma che il Consiglio si è dato lo scorso anno, di differenziare i contributi: 70% per gli Enti residenti in Valle d'Aosta; 50% per gli Enti esterni alla nostra Regione, salvo quelli che sono gestori di rifugi di alta montagna, laddove l'impegno a garantire la sopravvivenza di detti rifugi è talmente importante che è necessario dare un contributo pari al 70%. C'è un aspetto fondamentale che è questo: di fronte al finanziamento di quel Capitolo, che è fermo sui 250 milioni, e al notevolissimo costo delle opere d'alta montagna, che rischia di superare anche il ritmo già accelerato dell'inflazione, si rischia di far cadere in degrado alcune strutture, specialmente quelle poste ad altitudini maggiori.
Qui si sono accettate tutte le domande. Si è intervenuti in maniera parziale nel totale; non si è coperto tutto il Capitolo perché le documentazioni per alcune richieste sono arrivate in questi ultimissimi giorni, e alcune non sono ancora giunte.
Penso che per ogni tipo di intervento sia sufficientemente chiara la relazione che ne determina sia l'ammontare che le motivazioni.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Faval. Ne ha facoltà.
Faval (UV) - Vorrei sapere dall'Assessore se per il finanziamento, in particolare a proprietari che non sono residenti in Valle d'Aosta, sono state poste quelle condizioni che avevamo indicato con una mozione in Consiglio regionale, cioè di dare l'assoluta precedenza nella gestione a residenti in Valle d'Aosta.
Presidente - Colleghi Consiglieri, con dispiacere mi corre l'obbligo di farvi notare che non è più presente in sala il numero necessario per poter validamente deliberare; pertanto vi chiederei di soprassedere un attimo, in modo che i Consiglieri possano rientrare: affinché, nel caso di votazioni, ci sia il numero necessario, come prescrive lo Statuto. Grazie.
Presidente - Stiamo trattando l'oggetto n. 15; è intervenuto il Vice Presidente Faval. Ci sono altri che intendono prendere la parola?
La parola all'Assessore Pollicini.
Pollicini (DP) - Vorrei rispondere due cose. La prima, che è stata istituita la Commissione per valutare l'idoneità dei candidati alla gestione dei rifugi alpini; la Commissione è composta dal rappresentante del C.A.I. della zona ove sorge il rifugio; dal rappresentante della Società Guide d'Alta Montagna; dal rappresentante del Soccorso Alpino; da un medico specializzato in soccorso di alta montagna; dal rappresentante del Comune in cui sorge il rifugio stesso. Sono state fatte le selezioni anche per l'assegnazione della gestione di alcuni rifugi, che era venuta a scadere, in base appunto al regolamento che era sorto da un'iniziativa del Consiglio, e in questo senso si è comportata la Commissione stessa. Per quanto riguarda la scelta del gestore, stando alla legge il gestore è scelto, fra quelli idonei, dal proprietario del rifugio; evidentemente con la raccomandazione, per quanto possibile, che sia elemento residente in Valle. È evidente, tuttavia, che, fintanto che non avremo modificato la legge, esisterà questo tipo di comportamento. Però il fatto che si operi a livello di questa Commissione, che ci sia una selezione, e che ci sia un discorso con la proprietà del rifugio, - così come avviene adesso, in quanto il proprietario fa parte della Commissione d'esame - penso che aiuti molto a giungere ad applicare la norma della precedenza, nelle assegnazioni di gestioni, ai residenti.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Faval. Ne ha facoltà.
Faval (UV) - È importante che si insista su questo aspetto, perché questi sono denari spesi dall'Amministrazione regionale, è denaro della Valle d'Aosta e non vedo perché, come d'altra parte succede troppo spesso, questi rifugi debbano essere gestiti da non residenti in Valle d'Aosta. Tanto più che questa è un'attività che dovremmo considerare tipica degli abitanti della Valle d'Aosta. È pur vero che inizialmente queste attività sono state promosse da non residenti; adesso però hanno acquistato un peso, nell'economia turistica, di una certa importanza, per cui io ritengo che interventi di questo genere debbano seguire una via di promozione nei riguardi dei residenti. E se la legge prevede che sia il proprietario del rifugio a scegliere, noi - questo l'avevo ribadito in modo estremamente chiaro nella mozione che il Consiglio aveva votato - possiamo condizionare l'erogazione del contributo a questo tipo di imposizione: possiamo benissimo chiederlo.
Presidente - Altri che chiedono la parola; prima di dare la parola all'Assessore?
La parola all'Assessore Pollicini.
Pollicini (DP) - Personalmente sono molto preoccupato da questo tipo di atteggiamento, che non mi sentirei di accogliere a cuor leggero per due aspetti: primo, la proprietà non possiamo negare che abbia il diritto di esprimere una sua indicazione su quello che deve essere il gestore...
Intervento fuori microfono - E allora se lo paga...
Pollicini (DP) - Benissimo. Vorrei inoltre invitarvi a considerare che non tutti i rifugi sono dei "Vittorio Emanuele II", cioè non tutti sono dei rifugi-albergo. Io non ho la pretesa di conoscere tutti i rifugi, però sono convinto che non sono tutti rifugi-albergo; stiamo attenti, perché rischiamo, con questo tipo di atteggiamento, di far cadere in degrado un patrimonio che invece dobbiamo mantenere. I costi di manutenzione, di riparazione, di eventuale ampliamento dei rifugi di alta montagna sono altissimi, perché alcuni, e forse una buona parte di quelli, si raggiungono soltanto ed esclusivamente mediante trasporto con elicotteri, e i costi sono altissimi. Io mi domando allora se il non dare il contributo sia davvero un atteggiamento conveniente, nell'interesse generale dell'offerta turistica che si ha nella nostra Regione. D'altra parte, evidentemente la proprietà non può non avere, almeno, voce in capitolo nella scelta, fra le persone idonee che una Commissione ha selezionato, di quella che pensa sia in grado di dare affidamento per la gestione. La legge io non la invento, però penso anche che nessun altro la possa inventare; o la modifichiamo tutti insieme, oppure dobbiamo anche rispettarla.
Ecco, io vorrei valutare questo aspetto.
... Intervento dall'aula, incomprensibile...
Io ho la sensazione che non sia lontano il tempo in cui questi CAI possano cedere i rifugi. Domandiamoci se è molto bene o molto male; io vorrei ancora fare i confronti fra una realtà e un'aspirazione! Le aspirazioni sono più facili da coltivare che le realtà. Quindi, verifichiamole queste cose.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, Consigliere Andrione, ne ha facoltà.
Andrione (UV) - Mi sembra che si possa ottenere il risultato desiderato da una parte e dall'altra, modificando la legge e mettendo una clausola di priorità a condizioni uguali.
Clausola che esiste, credo, in tutte le Regioni, specialmente nell'Alto Adige.
Priorità a condizioni uguali; se tutti rifiutano, è chiaro che il rifugio rimane aperto con qualcuno che viene da fuori; ma se c'è qualcuno che è idoneo e che è del posto, non si vede perché non dovrebbe essere preferito. Mi sembra normale, no? Questo per ovvi motivi. Direi che il Consigliere Faval potrebbe riguardare la legge e proporre una modifica, dopo di che molte di queste difficoltà dovrebbero cadere. D'altra parte è chiaro che l'intervento di ristrutturazione e tutto il resto costituisce un patrimonio nel quale la proprietà del CAI, o di altri, sovente è fittizia.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Vice Presidente Faval, ne ha facoltà.
Faval (UV) - Brevissima considerazione. Vi ricordo che nella mozione che il Consiglio aveva votato, avevamo indicato anche altre condizioni oltre a quella della precedenza, a parità, dei residenti. Avevamo per esempio parlato di imporre, sempre a parità di condizioni e quando ciò fosse possibile, che per i lavori fossero utilizzate le ditte locali. Perché più di una volta succede che noi paghiamo il 70% - che poi con le perizie fatte in un certo modo, suppletive, non suppletive, diventa regolarmente il 100% - e lo paghiamo a ditte che vengono a lavorare in queste zone e che poi, in fondo, non è che abbiamo quella gran competenza. Porterò, ad esempio, il caso di un rifugio di un CAI della Liguria che ha utilizzato una ditta della zona, che di alta montagna veramente non sapeva assolutamente niente: in questo caso, per esempio, i lavori sono stati protratti molto al di là di quanto non richiedesse la loro entità.
Presidente - Nessun altro che chiede la parola? Ci sono dichiarazioni di voto?
Possiamo passare alla votazione dell'oggetto n. 15.
Presidente - Metto in approvazione, dunque, l'oggetto n. 15:
Esito della votazione:
Presenti, votanti: 22
Magg. richiesta: 12
Voti favorevoli: 22
Approvato all'unanimità.
Presidente - Giunti a questo punto chiederei ai colleghi, sempre in virtù della decisione adottata stamattina circa il calendario dei lavori, di prendere nuovamente l'ordine del giorno della seduta del 29 giugno, per continuare la trattazione degli oggetti che non sono stati trattati in quella seduta. E quindi, in modo particolare, riprendendo quell'ordine del giorno - la cosa è stata fatta apposta - ci ritroviamo, sempre con relatore l'Assessore al Turismo, agli argomenti che lo riguardano, e in particolare l'oggetto n. 24.