Objet du Conseil n. 2979 du 7 novembre 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2979/XIV - Interrogazione: "Azioni intraprese a sostegno delle prerogative del personale ATA valdostano".
Rosset (Presidente) - Punto n. 5 all'ordine del giorno. Per la risposta ha chiesto la parola l'Assessore Rini; ne ha facoltà.
Rini (UV) - Come il collega Cognetta ha avuto modo di ricostruire nel testo della sua interrogazione, un anno fa il problema dell'equiparazione del personale amministrativo, tecnico e ausiliario statale e di quello regionale ATA-ATAR è già stato oggetto di specifica attenzione da parte di quest'aula. In particolare, con nota del 28 ottobre 2016, era stata mia premura segnalare al Ministero (al MIUR) che l'esclusione del servizio prestato dal personale amministrativo, tecnico e ausiliario nelle scuole della Valle d'Aosta dai titoli valutabili al fine dell'aggiornamento delle graduatorie nazionali si configura come un ingiustificato trattamento discriminatorio, causa di possibili contenziosi dinanzi al Giudice di lavoro. Al fine di chiarire la questione, provvedevo poi, con la medesima nota che le ho appena citato, a richiedere un incontro con i responsabili del MIUR di questo settore. Il MIUR riscontrava la mia richiesta effettivamente pochi giorni dopo (il 10 novembre 2016), rappresentando che la problematica verrà esaminata e approfondita in occasione del prossimo e imminente aggiornamento delle graduatorie. Quindi nel mese di ottobre era stata data una rapida e positiva soluzione al problema.
Nel contempo, l'esclusione del punteggio attribuito al servizio prestato in Valle d'Aosta all'atto dell'aggiornamento delle graduatorie nazionali veniva impugnata davanti al Giudice del lavoro di Ivrea, il quale, con sentenza depositata il 29 settembre scorso, accoglieva il ricorso e condannava il MIUR - come effettivamente noi avevamo già sostenuto in quest'aula - al risarcimento dei danni subiti dall'attore, oltre che al pagamento ovviamente degli interessi maturati. Il predetto giudice statuiva, infatti, che il servizio prestato quale ATAR dal ricorrente presso gli istituti scolastici regionali doveva essere valutato esattamente come prestato in un istituto statale. Come lei sa, collega Cognetta, non essendo la Regione parte in causa davanti a questo contenzioso innanzi al Giudice del lavoro di Ivrea, la sentenza non è stata notificata a noi, ma solamente al MIUR. Prendo atto, però, con grande soddisfazione dell'esito positivo dell'iniziativa giudiziale del ricorrente, perché ha permesso ancora una volta, seppur davanti ad un caso che per noi era chiaro, di sottolineare le prerogative statutarie della Regione Valle d'Aosta. I tempi sono quindi brevi, le ho citato le date dall'emissione della sentenza.
Auspico pertanto che questa sentenza, ove non già accaduto, diventi definitiva rapidamente, al fine di rendere ancora più incisiva l'iniziativa dell'Assessorato presso il Ministero per ribadire in modo inoppugnabile che qualsivoglia mancata equiparazione nei decreti ministeriali del personale ATAR regionale al personale ATA statale è palesemente in contrasto con la normativa statutaria e, in quanto tale, disapplicabile in sede processuale dai giudici.
Presidente - Per la replica ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta; ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Assessore, ben venga la sentenza del Tribunale di Ivrea, però io ho posto l'accento nella mia interrogazione sul decreto ministeriale n. 640 del 30 agosto 2017. Nonostante i solleciti, nonostante il vostro lavoro, il suo e quello del suo predecessore, adesso non so bene chi dei due, però non importa, perché l'Amministrazione è sempre la stessa, la Regione autonoma Valle d'Aosta non è cambiata, che cosa è successo in questo DM? È successo che, ancora una volta, rispetto al personale ATA (aggiornamento terza fascia graduatorie ATA) è stato scritto ad un certo punto: "il servizio scolastico prestato con rapporto di impiego a tempo determinato, con l'esclusione del servizio prestato nelle istituzioni scolastiche della Regione Valle d'Aosta e delle Province autonome di Trento e Bolzano". Sostanzialmente hanno reiterato il loro modo di pensare e ci hanno esclusi come punteggi dalle graduatorie.
Assessore, lei capirà, al di là della sentenza del tribunale che sul singolo caso ha dato ragione, che deve essere fatta un'azione incisiva e corretta al MIUR per far valere i nostri diritti. Adesso che abbiamo anche questa sentenza abbiamo un motivo in più per andare lì e dire di modificare questo DM nella maniera più risoluta possibile. È un anno - lo ha ricordato lei - che stiamo rincorrendo questa cosa, loro hanno fatto gli aggiornamenti e hanno rifatto la stessa cosa di prima, probabilmente hanno fatto un copia/incolla. Ci avevano pure risposto, infatti all'epoca l'avevo letta la risposta. Le chiedo per favore di togliere questa disparità, perché poi fa nascere una penalizzazione (sicuramente l'ha fatta nascere per la persona che ha dovuto rivolgersi al Tribunale del lavoro di Ivrea). Questa normativa penalizza tutti coloro che vanno a lavorare fuori Valle, perché nel momento in cui costoro presentano i punteggi non vengono calcolati e quindi vanno in fondo alla graduatoria. Lei capisce che questa non è una cosa corretta.