Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2968 du 17 octobre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2968/XIV - Ordine dei lavori. Non iscrizione all'ordine del giorno di quattro risoluzioni.

Rosset (Presidente) - Colgo l'occasione per informare che sono pervenute tre risoluzioni, faccio distribuire. Ricordo che dovrebbero essere iscritte prima dell'ultimo punto. Chiederei di effettuare magari una riunione della Conferenza dei Capigruppo intanto che distribuiscono le risoluzioni.

La seduta è sospesa dalle ore 10,01 alle ore 10,34.

Rosset (Presidente) - Possiamo riprendere. Dopo la riunione della Conferenza dei Capigruppo sono state consegnate le quattro risoluzioni. Sulla richiesta di iscrizione ci sono richieste di intervento? Ha chiesto la parola il collega Fabbri, ne ha facoltà.

Fabbri (UVP) - Dalla discussione che è avvenuta fra i Capigruppo, i gruppi di maggioranza non rilevano l'urgenza politica espressa dalle risoluzioni presentate, risoluzioni che - ricordiamo - sono degli atti politici. Altra invece è l'urgenza e l'importanza degli impegni che sono stati presentati con queste risoluzioni e sono tutti degli impegni urgenti e importanti che sono già all'ordine del giorno del Governo, come anche è stato evidenziato questa mattina nella discussione, ad esempio sulla SITRASB, che, come ci ha illustrato il Presidente, è una questione che verrà affrontata con urgenza, con impegno e di petto fin dal pomeriggio. Altri provvedimenti, tipo quelli sull'urgenza e l'importanza di portare avanti la possibilità di avere i mutui, sono ben presenti all'attenzione del Governo, per cui, come gruppi consiliari, oltretutto della maggioranza, non rileviamo questa urgenza, mentre avevamo rilevato l'urgenza nella scorsa seduta di provvedimenti che potevano affrontare tutti i problemi che sono affrontati oggi in queste risoluzioni. Purtroppo quella risoluzione non era stata accettata pur avendo un'urgenza e una rilevanza che noi rilevavamo estremamente importante. Pertanto si è deciso di non iscrivere queste risoluzioni.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Morelli, ne ha facoltà.

Morelli (ALPE) - Con un'espressione usata di frequente dobbiamo dire che siamo basiti di fronte a questo atteggiamento di chiusura di questo nuovo Governo. Veramente, collega Fabbri, le motivazioni ci sembrano molto deboli. In realtà, noi intravediamo in questa vostra decisione un pochino di timore di dover mettere alla prova, in questa prima seduta, la tenuta di questa maggioranza. Pensiamo che sia questa la motivazione per la quale vi rifiutate di iscrivere quattro risoluzioni, che giustamente non rivestono un carattere sovversivo, rivoluzionario o di opposizione ferrea. Sono quattro argomenti di una certa rilevanza, dal nostro punto di vista, alcuni che prevedono anche delle scadenze e che quindi riteniamo che andrebbero discussi oggi tenuto conto del fatto che il prossimo Consiglio regionale è convocato per il 7 novembre, siamo al 17 ottobre, alcuni di questi argomenti il 7 novembre non avranno più ragione di essere dibattuti.

Per quanto riguarda la motivazione legata alla non volontà di iscrizione da parte nostra del punto della scorsa seduta riguardante la formazione del nuovo Governo, io credo che noi avessimo spiegato in modo molto chiaro qui in aula quali erano le ragioni che ci spingevano a voler scindere la discussione su fatti che erano avvenuti alla vigilia del Consiglio e la formazione del nuovo Governo, tant'è che il Consiglio è stato riconvocato due giorni dopo, dal mercoledì siamo arrivati a venerdì. Non c'era nessuna volontà da parte nostra di rinviare qualcosa, che ormai era deciso e assolutamente non sarebbe stato impedibile in alcun modo. Questa filosofia dell'occhio per occhio, dente per dente ci sembra un po' piccola, non ci pare che cominciate bene, colleghi. Mi dispiace, se questi sono i presupposti per cominciare un nuovo percorso politico-amministrativo, ci sembrano abbastanza di basso livello.

Noi riteniamo che le quattro risoluzioni possano essere tranquillamente discusse, tra l'altro, in Conferenza dei Capigruppo il Presidente Viérin ha anche dato l'assenso a portare avanti questi argomenti. Il fatto quindi di non volerle discutere è assolutamente pretestuoso ed è un segnale politico di chiusura che noi metteremo in evidenza con una conferenza stampa che convochiamo al termine del Consiglio.

Presidente - Altri? Un Consigliere a favore e uno contro. Uno contro ha già dichiarato, uno a favore ha già dichiarato, quindi possiamo mettere in votazione. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti : 13

Favorevoli: 13

Astenuti: 21 (Baccega, Bertschy, Bianchi, Contoz, Cretier, Fabbri, Farcoz, Follien, Grosjean, Guichardaz, Isabellon, Lanièce, Marguerettaz, Nogara, Péaquin, Perron, Rini, Rollandin, Rosset, Testolin, Viérin)

Il Consiglio non approva.

Prima di arrivare all'ultimo punto, il 10, porto a conoscenza dell'Assemblea una comunicazione pervenuta ora: "Dichiarazione di appartenenza al Gruppo Misto. Il sottoscritto, Consigliere regionale Alberto Bertin, appartenente al gruppo consiliare ALPE, in riferimento all'articolo 15 del Regolamento interno del Consiglio regionale, dichiara di aderire, a partire dalla data odierna, al gruppo consiliare denominato Gruppo Misto". Ha chiesto la parola il collega Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Ne approfitto anche per sottolineare il fatto che la mancata iscrizione della risoluzione è una cosa scandalosa. La prassi impone di essere seguita e sempre in questo Consiglio si sono iscritte delle risoluzioni in questo tipo. È ingiustificabile quanto è stato deciso oggi da questa nuova maggioranza, che inizia male.

Per quanto riguarda la mia appartenenza al Gruppo Misto, da tempo ormai la mia posizione è critica nei confronti delle scelte della Direzione di ALPE. La poca chiarezza e i tatticismi esasperati che hanno contraddistinto l'azione della nuova Dirigenza (si veda la questione del Rassemblement), mi hanno allontanato sempre di più dal movimento. Finora, per correttezza e lealtà, pure in una posizione critica, non ho voluto abbandonare, ma come tanti in questi anni hanno abbandonato ALPE, ho sempre fatto più fatica a riconoscermi nell'azione e nelle strategie di questa formazione. Con venerdì si è conclusa nel modo peggiore una fase politica che oggi avete iniziato malissimo. Si è girata una pagina e, proprio per quella chiarezza e la lealtà a cui accennavo, è venuto il momento di formalizzare una situazione di fatto e pertanto ho deciso di iscrivermi al Gruppo Misto.

Siamo peraltro alla fine della legislatura. L'elezione della Giunta Viérin rappresenta un'altra brutta pagina della politica in Valle d'Aosta, un sesto Governo in cinque anni in una legislatura disastrosa, che ha provocato soltanto caos e un'ulteriore crisi della rappresentanza e della democrazia, risultato di aggregazioni e assetti di Governo poco comprensibili e improvvisati, una crisi della politica sempre più evidente e grave. È forse necessario cambiare strada e percorrerne di diverse, ma gli attuali assetti hanno dimostrato di non essere in grado di riparare ai danni.

Presidente - Grazie collega Bertin. Ha chiesto la parola la Consigliera Morelli, ne ha facoltà.

Morelli (ALPE) - Brevemente, a commento di quanto ha appena comunicato il collega Bertin. Dobbiamo dire che non giunge inaspettata per il nostro gruppo la decisione del collega Bertin. Crediamo, come giustamente il collega ha ricordato, fosse evidente ormai da tempo che il collega Bertin, pur mantenendo ottimi rapporti a livello personale con la sottoscritta e con i componenti del gruppo, facesse ormai un po' ménage a sé. Credo che non possiamo e non dobbiamo nascondere la realtà, penso che la conosciate tutti. Noi riconosciamo al collega Bertin di aver sempre dato il suo apporto al nostro gruppo e anche alla maggioranza, che è stata presieduta dal collega Marquis; adesso, con il ritorno all'opposizione del nostro gruppo, il collega Bertin ha deciso di abbandonarci. Noi non possiamo che prendere atto di questa decisione. In un momento in cui sarebbe assolutamente sensato e utile unire le forze, il nostro collega decide invece di percorrere un'altra strada; in un momento in cui bisognerebbe cercare di fare sintesi, invece il collega Bertin preferisce percorrere una strada, che evidentemente soddisfa la necessità di avere una libertà d'azione che il fatto di essere all'interno di un gruppo in qualche modo condiziona. Ripeto: ne prendiamo atto. Ringraziamo Alberto Bertin per tutto il lavoro che abbiamo fatto insieme in questi nove anni, siamo certi che le nostre strade qui non si dividono, ma che potremo continuare a collaborare e a lavorare assieme.