Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2235 du 14 juillet 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 2235/XIV - Interrogazione: "Valutazioni effettuate per la determinazione del sostegno finanziario a favore dell'organizzazione dell'Aosta Sound Fest".

Rosset (Presidente) - Punto n. 6 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola l'Assessore Rini per la risposta; ne ha facoltà.

Rini (UV) - En ce moment particulier, même du point de vue économique, qui touche un peu tous les secteurs, l'Assessorat de l'éducation et de la culture a œuvré en vue de réaliser une synergie des économies d'échelle et une collaboration entre organismes publics et organismes privés, afin de pouvoir offrir au public des événements très attractifs. Cette stratégie pour pallier à la réduction de la dotation financière s'est concrétisée par l'engagement de fonds en faveur d'événements susceptibles d'avoir des retombées positives sur le territoire, notamment sur la ville d'Aoste. C'est dans ce cadre que s'inscrit cet important festival, qui a réussi cette année à associer le traditionnel tournoi de foot à cinq nommé "Ville d'Aoste" à des événements culturels très attractifs au Théâtre romain et à valoriser le site archéologique le plus suggestif de la ville. Je tiens à souligner que cette initiative a remporté un énorme succès dans le centre-ville, avec des retombées économiques jugées très positives par les commerçants du centre.

Président - La Conseillère Morelli a demandé la parole ; elle en a la faculté.

Morelli (ALPE) - Assesseur, évidemment votre réponse synthétique et lapidaire ne peut pas nous satisfaire. Nous avons été très surpris en lisant la délibération n° 797, avec laquelle vous vous êtes assumée, en tant qu'Assesseur à la culture, un financement de 55.000 euros pour l'organisation de l'Aosta Sound Fest.

Siamo rimasti sorpresi, perché in mancanza di una reale programmazione culturale delle manifestazioni estive e in presenza di una contrazione palese e sempre più pressante, su tutte le altre manifestazioni, l'Assessorato alla cultura ha deciso di privilegiare nettamente l'Aosta Sound Fest, quasi andando a raddoppiare il sostegno rispetto all'anno scorso e quadruplicandolo addirittura rispetto al 2014, quando il finanziamento era stato di 13 mila euro.

Assessore, francamente le sue ragioni non possono soddisfarci e non fugano i nostri dubbi che dietro a questo tipo di scelta non vi sia soltanto la volontà di arricchire l'offerta turistica della Regione, di valorizzare un sito archeologico importante come quello del Teatro romano, ma che vi sia più prosaicamente la volontà di privilegiare una manifestazione in particolare rispetto alle altre, andando a privilegiare logicamente anche gli organizzatori di questa manifestazione. Questo in modo sfacciatamente parziale, sono le cifre che parlano, non sono delle illazioni: 55 mila euro in tempi di ristrettezze economiche, quando abbiamo visto che al festival Celtica che ha portato in Valle tredicimila persone, molte delle quali da fuori regione, e l'Assessorato alla cultura partecipa con 5 mila euro, l'Aosta Sound Fest riceve undici volte tanto! Basti pensare alla programmazione dell'anno scorso: l'Aosta Blues & Soul, che credo sia un festival ventennale di qualità riconosciuta e che è un richiamo turistico, lo scorso anno ha avuto 18.300 euro; il festival Aosta Classica l'anno scorso ne ha avuti 45 mila.

Non ci è dato ancora sapere - e questa sarà la domanda a cui lei risponderà nella nostra interpellanza che discuteremo più tardi - quale sia la programmazione estiva per quest'anno, al punto che pensiamo che di programmazione non si tratti. Comunque è evidente che per un festival, che poca traccia lascerà nella memoria - per carità, non bisogna entrare nel merito dei gusti delle persone, tutto è legittimo -, si sia deciso di destinare una cifra così importante, nel puro stile panem et circenses; nel puro stile non della programmazione culturale suscettibile di avere una ricaduta turistica, ma nel puro stile panem et circenses: facciamo divertire la popolazione e possibilmente il panem lo destiniamo magari a chi decide l'Assessore. Veramente, la invitiamo a fare una politica culturale consona al momento, ma anche consona alle aspettative e a quello che dovrebbe essere il ruolo.