Objet du Conseil n. 1838 du 25 février 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1838/XIV - Interpellanza: "Eventuale modifica della direttiva applicata al servizio trasporto disabili per consentire agli studenti con disabilità motoria l'effettuazione di viaggi di studio fuori Valle".
Viérin M. (Presidente) - Punto 37 all'ordine del giorno. La parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Questa interpellanza fa seguito a quel fatto increscioso, che si è venuto a creare qualche tempo fa, per un viaggio di studio organizzato da una scuola della bassa valle. C'era in questa classe un'alunna disabile che non ha potuto partecipare per una questione tecnica di disservizio rispetto a quanto è fornito o dalle Ferrovie dello Stato o dal nostro servizio trasporto disabili. Non scendo nei dettagli della questione, che sicuramente sono già a conoscenza del governo e del Consiglio tutto.
Ho fatto questa interpellanza per conoscere dall'Assessore, anche se ne abbiamo parlato ieri, se è possibile risolvere la situazione o attrezzando le stazioni che attualmente non permettono ai disabili di utilizzare il treno - ricordo che le stazioni sono quella di Aosta nella nostra regione o quella di Ivrea che è l'altro capolinea - o, in alternativa, se è possibile modificare la modalità di gestione del trasporto disabili, perlomeno per ciò che riguarda i viaggi di studio con una classe, quindi non per un viaggio di piacere, ma relativo a un diritto fondamentale che è quello allo studio. Attendo le risposte dell'Assessore.
Presidente - La parola all'assessore Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - I fatti sono sicuramente noti, come ovviamente erano note le regole e le condizioni che normavano l'accesso a questo servizio. Norme che sicuramente meritano una riflessione e un approfondimento: ieri ne abbiamo parlato con il collega Bertin, c'è la commissione mista, ci sono delle modifiche che sono state richieste dall'associazione delle famiglie dei disabili e altre che sono state già in qualche modo anticipate da parte del governo.
Cerco di dare una risposta ai due quesiti in modo puntuale, perché sono due questioni diverse, come ha giustamente detto il collega Cognetta. Il problema dell'accessibilità delle stazioni non è solo di Nus, Châtillon, Verrès e Pont-Saint-Martin, ma addirittura di Aosta. Abbiamo dei problemi molto seri e in un'altra interpellanza ho avuto modo di dire che riteniamo sia una priorità cercare di attrezzarle. Nel programma degli investimenti da fare, parlando di quelli che chiediamo a Rfi, c'è sicuramente quello di attrezzare le stazioni per l'accesso ai disabili. In realtà, il problema non si risolve neanche con l'accesso alle stazioni, perché ci sono tutta una serie di treni che non sono attrezzati per accogliere le carrozzelle. Abbiamo il Minuetto, per esempio, di nuova concezione che ha vetture idonee ad accogliere quegli strumenti che vengono utilizzati dai disabili, ma negli altri non ci sono. Ecco perché ci sono questi due vincoli. Per questa modalità di carico dei disabili è necessario uno strumento, una sorta di ascensore o di montacarichi, che non può essere utilizzato su tutti i treni, quindi bisogna programmare le corse e il servizio. Come detto nella presentazione, le stazioni sono quelle di Aosta e di Ivrea.
Faccio un inciso, le tanto bistrattate vetture bimodali risolverebbero questo problema, perché hanno una nuova concezione che consente l'accesso senza la necessità di avere degli altri supporti o strumenti.
La nostra azione va nella direzione di attrezzare le stazioni e migliorare il materiale rotabile, ma sicuramente è un'azione programmatica che non si risolve domani.
Rispetto alla seconda domanda che, a mio modesto modo di vedere, è più ragionevole, riteniamo, vista questa situazione, di proporre al comitato misto di introdurre nell'ambito del regolamento un ragionamento per cui, a seconda della distanza tra la scuola di provenienza e la stazione, ci sia o il trasporto del disabile nella stazione di Aosta che è attrezzata, o nella stazione di Ivrea, qualora il disabile provenga da una località che è più prossima a questa città. Perché quel ragazzo sicuramente da Verrès avrebbe potuto venire ad Aosta, e ci sarebbe stato un servizio adeguato; è vero che avrebbe dovuto risalire, però si parlava di mezz'ora. Tuttavia, io capisco: è inutile far fare i giri dell'oca alle persone, quando è ragionevole immaginare che un trasporto da Verrès vada a Ivrea. Da questo punto di vista, nell'ambito delle modifiche, si ritiene di andare in questa direzione.
Presidente - La parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Come ha notato giustamente lei, la risposta in termini tecnici sulle stazioni o sui bimodali è di là da venire e non è così prossima. Questo era il motivo per cui avevo dato le due alternative, che lei giustamente ha colto, in attesa di una soluzione definitiva per le stazioni e con i bimodali. Nel frattempo, se il comitato tecnico comincia già a dare delle disposizioni, in maniera tale da non aspettare ulteriore tempo per riuscire a risolvere questo inconveniente, per noi sarebbe una soluzione ottimale al problema posto. Grazie.