Objet du Conseil n. 1789 du 2 février 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1789/XIV - Reiezione di mozione: "Redazione di un piano per la raccolta dati sugli impianti termici in funzione nel territorio valdostano".
Viérin M. (Presidente) - Punto n. 36 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Roscio.
Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.
In maniera molto sintetica perché su questo tema abbiamo già discusso più volte, ci siamo già confrontati anche con l'Assessore Donzel su queste tematiche più di una volta. La mozione prende spunto da un'interpellanza che abbiamo fatto, la raccolta dei dati sugli impianti termici nella nostra regione ancora oggi, nonostante tutte le iniziative che sono state fatte, è incompleta, quindi carente soprattutto dal punto di vista di un dato non raffinato, ma un dato piuttosto macro per poter poi prendere delle decisioni di pianificazione, che sono quelle che danno più risultati quando si parla di temi ambientali, quindi di inquinamento. In base a questo, la nostra richiesta, su cui vorremmo che ci si esprimesse, è trovare un sistema che noi abbiamo individuato in una semplice comunicazione, quindi senza richiedere l'intervento di tecnici che facciano delle certificazioni accurate, ma una comunicazione semplice del proprietario della casa, che quindi è perfettamente a conoscenza dell'impianto termico che ha a casa sua, per avere un panorama non definito, non di dettaglio, ma un panorama completo ed esaustivo su come sono gli impianti termici in tutta la regione. Questa cosa avrebbe il vantaggio che, pur non avendo un'informazione molto puntuale, potrebbero essere raccolti a costo zero dati e potrebbero popolare una base dati di informazioni in maniera molto veloce, invece, lavorando in maniera molto raffinata e molto dettagliata per popolare il catasto energetico come prevede la legge, ci vorrebbero degli anni ed è proprio qui la questione: noi non possiamo perdere ulteriore tempo per andare avanti su questo.
In seconda battuta vi è un'altra questione: quella di cercare di promuovere e anche incentivare, d'altronde delle risorse sono state messe in campo dall'Amministrazione proprio a seguito della legge n. 13 per dismettere gli impianti più inquinanti, quelli che viaggiano con combustibile più inquinante come l'olio combustibile e la nafta. Anche su questo noi vorremmo una rapidità nella decisione, cioè fare in fretta per riuscire ad arrivare ad ottenere il risultato. È per quello non c'è solo la dismissione, ma noi crediamo che sia utile anche l'incentivo per riuscire a fare questo.
Il quadro complessivo di tutto questo noi lo vediamo nel piano energetico ambientale regionale, dove le iniziative - per ritornare all'importanza della pianificazione - dovrebbero andare non solo su un settore dell'energia, ma dovrebbero contemplare qualcosa di integrato in tutti i settori, cioè tre grandi tematiche: la produzione di energia e il riscaldamento domestico, la climatizzazione in generale e la mobilità. Questi temi sono stati già dibattuti e probabilmente ci ritorneremo, ma giusto giusto oggi una piccola notizia: il Ministro Galletti sulla mobilità ha annunciato che, prendendo spunto dalle risorse che nel collegato ambientale venivano destinate, vuole sbloccare alcune decine di milioni di euro proprio sulla mobilità elettrica. Ragionare però solo su questo non è sufficiente, è importante ma non è sufficiente, bisogna cercare di fare altre iniziative su anche gli altri due grossi temi, cioè il riscaldamento e la produzione di energia. Senza un approccio che sia complessivo di queste tematiche si rischia di fare quello che si è sempre fatto, cioè sui temi ambientali si ritorna, si ragiona e si dispongono le risorse solo quando ci sono le emergenze. Oggi il tema aria, delle polveri e quindi, di conseguenza, delle malattie dei bambini, delle malattie delle fasce più deboli della popolazione ritorna in auge e tutti sono agitati per la questione del particolato e quindi bisogna trovare risorse, ma se domani dovesse piovere, nessuno più si preoccuperebbe della questione, dimenticando che magari la pioggia non fa sparire le polveri, ma le abbatte al suolo, quindi il problema non viene risolto, ma viene solo posticipato e spostato da un'altra parte.
Noi teniamo molto all'approccio in modo che sia complessivo e non puntuale e con questa mozione noi chiedevamo di avere dei risultati veloci, che, anche se grossolani, possano dare indicazioni importanti al decisore politico che deve poi mettere in campo le scelte e indirizzare l'azione dell'Amministrazione. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Chi chiede la parola? La discussione generale è chiusa. La parola all'Assessore Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Caro collega, la questione che lei pone è importantissima, abbiamo già avuto modo di confrontarci e sono naturalmente a disposizione anche della commissione per un ulteriore approfondimento su questo tema. Lei ha detto: "facciamo in fretta a raccogliere dei dati", cioè obblighiamo tutti i cittadini a nuova burocrazia quando per tutta la mattinata abbiamo detto di ridurre la burocrazia. Noi chiediamo ai cittadini un ulteriore aggravio, anche se lei dice che è una semplice dichiarazione, andiamo in tutte le case, mandiamo i messi dalla signora anziana a farle compilare un foglio e il giorno dopo passerà il manutentore che a sua volta compilerà una dichiarazione puntuale da mettere nel catasto energetico. Noi abbiamo avviato un catasto energetico che è arrivato ad un sesto della raccolta dati, stiamo raccogliendo i dati sulla base delle nuove indicazioni ministeriali, per andare ad implementare la certificazione e avere un catasto preciso avendo fatto tutto un lavoro negli anni passati di formazione.
Lei ha detto: "ad un certo punto bisogna decidere", ma noi abbiamo già deciso: qui è il punto. Quel dato cosiddetto "grossolano", che pure sarebbe importante per il decisore politico, serviva ieri, ma ieri, l'anno scorso abbiamo fatto la legge n. 13/2015, abbiamo detto: "investiamo in modo significativo sulla riqualificazione energetica". Il decisore quindi ha scelto e non abbiamo scelto solo sulla mobilità elettrica, dove il Governo sblocca nel momento in cui già il collega Marquis aveva già fatto partire il piano della mobilità elettrica. Noi quindi siamo avanti, non abbiamo aspettato il problema, lo stiamo in qualche modo aggredendo. Le avevo sottolineato l'altra volta quest'aspetto. In commissione avevo dichiarato che il Governo regionale sta accogliendo proprio il suggerimento venuto dal suo gruppo di non fare solo macro interventi, ma di consentire un canale che permetta anche la semplice sostituzione degli impianti.
La volontà quindi è attraverso un'informazione di sensibilizzare i cittadini che ci sono delle risorse importanti - e parliamo complessivamente di un investimento di 12 milioni di euro - per favorire la riqualificazione energetica. Lo facciamo in un'ottica che non sia sanzionatoria, brutale, cioè di non andare da una persona che magari è in difficoltà economica, che magari sta già per chiudere l'albergo, a dirgli: "o cambi la caldaia o ti do una multa", piuttosto lo avvisiamo della possibilità di risparmiare, di riqualificare, cioè di andare in un'ottica che, fra l'altro, abbiamo condiviso in commissione, perché, quando siamo andati in commissione, ci è parso di sentire che c'era anche un certo apprezzamento su questa cosa. Io ho dei dati ARPA dalla Valtournenche, dalla Valle di Gressoney, Aosta, eccetera, nel giro di un anno su 30 condomini che avevano la nafta 20 sono passati a gasolio, al metano o si stanno collegando al teleriscaldamento, quindi si sono convertiti, sono forse già soltanto 8 o 10, cioè tutti hanno capito le indicazioni. Noi stiamo cercando di fare un'azione di promozione, di aiutare chi va in quella direzione senza arrivare in una maniera sanzionatoria. Il dato grossolano nel momento in cui già c'è un catasto energetico che sta crescendo - e lei ha ragione bisogna lavorarci e implementarlo - mi sembra che avere due raccolte dati...in questo momento dove la decisione politica ormai è presa: "andiamo a finanziare la riqualificazione energetica", mi sembra quindi un dato che non sarebbe significativo, salvo andare nella direzione di mettersi a dare sanzioni quando invece l'azione è quella promozionale. Tengo a precisare che, laddove l'impianto è a nafta, è soggetto a controlli e a verifiche continue e, nel caso in cui le emissioni non siano corrette, è tenuto obbligatoriamente a metterlo in regola, quindi...come dire? c'è una vigilanza, un'attenzione su questo tema. Dovevamo partire negli anni passati, ma adesso siamo partiti, quindi, da questo punto di vista, l'atteggiamento è di astensione, perché le cose si stanno facendo.
Presidente - Grazie Assessore. Qualcuno chiede la parola? La parola al collega Roscio.
Roscio (ALPE) - Grazie.
Per precisare meglio il nostro pensiero. È vero che il gruppo ALPE ha lavorato già con il precedente Assessore per arrivare a cercare di fare quanto meglio possibile, quindi portare delle leggi quanto più applicabili e quanto applicabili al meglio per riuscire a lavorare nella riqualificazione energetica e alcuni principi sono stati condivisi. È altrettanto vero che però noi avremmo voluto qualcosa in più e quel qualcosa in più ovviamente noi ci permettiamo di insistere ancora per cercare di ottenerlo.
Noi su alcune cose che sono state dette non siamo completamente d'accordo, nel senso che noi abbiamo chiesto di raccogliere dati in maniera rapida per non perdere dei dettagli di informazione, ma non con l'intento di aggravare la burocrazia, anzi cercare il modo più semplice possibile per non caricare né di costi, né di altri adempimenti proprio i cittadini: è per quello chiedevamo una semplice comunicazione, poi su come realizzare questo si può discutere. Il problema è che non crediamo che sia vero che prima passa il messo e raccoglie il macro dato e domani passerà il manutentore. Il problema, a nostro avviso, è che oggi passa il messo, ma il manutentore passerà fra uno o due anni e con questo il popolamento dei dati viene dilazionato nel tempo. Un sesto dei dati complessivi - qui si parla di dati, non di interventi sugli impianti - è circa il 15 percento del totale. Noi oggi quindi abbiamo una visione non proprio centrata sulla realtà vera del patrimonio immobiliare regionale. La cosa su cui noi vorremmo concentrarci maggiormente e su questo se non c'è la condivisione delle azioni da fare...visto che noi abbiamo un ruolo di minoranza, voi di maggioranza, altro non ci resta che sollecitare e aspettare per vedere come e quando arriveranno i risultati che voi ritenete che arriveranno, quindi da quel lato altro non possiamo fare. L'Assessore ha detto: "stiamo aggredendo il problema". Noi come ruolo di minoranza non possiamo fare altro che dire: "va, bene state aggredendo con metodi che noi avremmo utilizzato diversamente", noi abbiamo un ruolo di vedere cosa succederà e poi eventualmente risollecitarvi.
Non vi è nessuna intenzione dal nostro punto di vista in questa fase di andare a fare sanzioni per la popolazione, noi valutiamo positivamente il fatto che siano stati messi 12 milioni di euro per fare interventi di riqualificazione, avremmo voluto che questi 12 milioni...e di questo abbiamo già discusso in commissione, lei ha detto che era necessario fare così e tarare successivamente meglio per fare in fretta, su questo aspettiamo, vedremo poi se avrà avuto ragione.
Per quanto concerne gli impianti a nafta, ma anche ad olio combustibile, o anche più obsoleti, il dato ARPA dice che in maniera naturale questi impianti stanno andando alla morte. Noi avremmo preferito che alla morte naturale si praticasse un po' di eutanasia, nel senso che avremmo voluto dare un'accelerazione anche alla dipartita di questi impianti, che comunque sono inquinanti e anche antieconomici, perché, anche se lavorassero bene, comunque lavorerebbero peggio delle moderne caldaie, che hanno altri accorgimenti, quindi la loro efficienza è molto più alta, essendo un'efficienza molto più alta, a parità di benessere per gli abitanti inquinano di meno, ma rendono di più anche dal punto di vista economico.
Il problema poi non si risolve solo parlando di dati e di impianti più o meno inquinanti, forse bisognerebbe affrontare il problema in maniera più complessiva. Mi rendo conto che sia difficile, perché nel problema più complessivo c'entrano sì le attività produttive e i trasporti, ma poi c'entrano anche le attività agricole, su cui bisognerebbe fare delle riflessioni per vedere di trovare dei sistemi alternativi, per esempio, agli abbruciamenti. Questo è un problema complesso, mi rendo conto, perché si va contro anche a tradizioni e soprattutto per non avere implicazioni economiche importanti e onerose sia a carico dei cittadini, ma anche a carico dell'Amministrazione e, di conseguenza, sui cittadini, bisogna poi trovare delle soluzioni che siano praticabili ed economicamente sostenibili.
Presidente - Grazie collega. Possiamo passare alla votazione. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 7
Favorevoli: 7
Astenuti: 27 (Baccega, Bertschy, Bianchi, Borrello, Donzel, Fabbri, Farcoz, Follien, Fontana, Fosson, Gerandin, Grosjean, Guichardaz, Isabellon, La Torre, Marguerettaz, Marquis, Nogara, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Rosset, Testolin, Laurent Viérin, Marco Viérin)
Il Consiglio non approva.