Objet du Conseil n. 1512 du 20 octobre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1512/XIV - Interpellanza: "Modalità di rinegoziazione dei contratti di fornitura da parte dell'Azienda USL".
Presidente - Per l'illustrazione, chiede la parola il collega Gerandin, ne ha la facoltà.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Considerato, Assessore, che lei, in quanto Assessore alla sanità e alle politiche sociali, nell'affrontare le politiche sociali ha oltre un terzo della disponibilità finanziaria del bilancio regionale, per cui è assolutamente una fetta importante, l'interpellanza che noi andiamo a proporre è per capire quali sono le procedure con cui l'Azienda USL sta procedendo per la rinegoziazione dei contratti di fornitura. Dico questo perché, quando noi abbiamo audito anche in commissione consiliare l'Azienda USL e ci è stato presentato un piano per quello che riguardava il modello riorganizzativo dell'azienda, mi ricordo che è stato posto all'interno della commissione proprio questo problema riferito alla rinegoziazione e c'è stata anche una parziale modifica di questo modello riorganizzativo, è stato introdotto quello che per legge è previsto, vale a dire la possibilità da parte del soggetto pubblico, in questo caso dell'azienda, di chiedere una rinegoziazione con un ribasso del 5 percento per quel che riguarda le forniture.
Ora, noi abbiamo visto, Assessore, che una delibera del 14 settembre del Direttore generale dell'azienda, la n. 924, di fatto approvava a parziale sanatoria per il periodo dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015 un contratto di fornitura di miscele per nutrizione enterale di un valore di 308 mila euro, IVA compresa, e leggendo anche quelle che erano le indicazioni che venivano comunque...le motivazioni che venivano date all'interno di questa delibera n. 924, c'era scritto che si era proceduto a richiedere con delle note da parte dell'Azienda USL alle aziende interessate alla fornitura una disponibilità a procedere a questa riduzione del 5 percento che la legge prevedeva. Queste società, da quanto ci risulta, hanno risposto che davano la propria disponibilità a proseguire i rapporti contrattuali fino al 31 dicembre 2015 alle medesime condizioni economiche contrattuali, pertanto il provvedimento decideva di prorogare in sanatoria alle stesse condizioni questo tipo di forniture. Ora, noi vorremmo capire: "come l'Azienda USL stia procedendo alla rinegoziazione dei contratti di fornitura e con quali risultati concreti; perché nella delibera n. 924 si faccia riferimento esclusivamente alla legge n. 125 del 2015 e non anche al decreto n. 66/2014...", che con l'entrata in vigore il 24 aprile 2014...già in quella data diceva che era necessaria una rinegoziazione delle forniture con un ribasso del 5 percento; "per quale motivo il Governo regionale non abbia sollecitato l'azienda a provvedere per tempo a subordinare la proroga delle forniture alla riduzione nella misura del 5 percento" e - ultima domanda - tenuto conto che in questa delibera si fa riferimento a tutta una serie di problematiche riferite all'utilizzo della Centrale unica di committenza, vorremmo capire qual è l'orientamento della Giunta regionale in base a questa Centrale unica di committenza di cui, per quello che ci riguarda e per quello che siamo a conoscenza, tutti i soggetti pubblici che operano all'interno della Valle d'Aosta dovrebbero avvalersi. Grazie.
Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'Assessore Fosson, ne ha la facoltà.
Fosson (UV) - Grazie Presidente.
"Come l'azienda stia procedendo alla rinegoziazione dei contratti...", sono attualmente 545 le comunicazioni dirette agli operatori economici fornitori intraprese dall'Azienda USL a seguito dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 78/2015, legge n. 125, e in particolare in ottemperanza a quanto stabilito dall'articolo 9-ter rispetto alla rinegoziazione del contratto con i rispettivi appaltatori "...al fine di conseguire una riduzione su base annua del 5 percento". Il termine previsto per i riscontri formali è previsto in data 30 settembre 2015. Sono in corso di valutazione le note di risposta. Sottolineo che sono 545 le comunicazioni dirette. I risultati per ora, come succede in altri ambiti da una prima stima sono di non accettazione della riduzione del 5 percento e quindi questo pone, secondo i termini della legge, vari problemi perché se il soggetto non è disponibile, bisogna provvedere a una nuova gara e non è detto che questa avvenga in termini più vantaggiosi.
"Perché nella deliberazione 924 si fa esclusivamente riferimento alla 125 ecc.": leggo quello che ha scritto l'Azienda: "nella deliberazione del Direttore generale si richiama esclusivamente la legge n. 125 in coerenza con il principio di successione delle leggi nel tempo, è infatti noto che l'articolo 9 del decreto-legge n. 78 del 2005, convertito in legge n. 125, ha introdotto una prescrizione che richiede nuovamente alle amministrazioni sanitarie di attivarsi per ottenere una riduzione della spesa corrente, come già precisato al punto 1. Nell'ambito degli operatori economici attualmente fornitori di nutrienti di cui alla deliberazione in questione, l'Azienda ha già conseguito una riduzione dello 0,5 percento sul contratto in essere con la società Nestlé Italiana. Per quanto riguarda i benefici economici ottenuti nel corso delle rinegoziazioni relative invece alla terza spending review, per completezza si rivela che era stata ottenuta una miglioria finanziaria su contratti in essere con i seguenti operatori economici: società DMF, DEUTERA S.r.l.". Questa è un'eccezione su 545 rispetto ai fornitori che hanno ricevuto un'indicazione a ridurre del 5 percento, perché in questo caso i responsabili pensavano quest'anno di fare una gara da inserire nell'ambito di altre già esistenti, particolarmente in Liguria; poi questa prospettiva si è dimostrata non possibile perché l'ingresso in una gara già in atto non concederebbe alle stesse ditte pari condizioni.
"Per quale motivo il Governo regionale non abbia sollecitato...": non è vero, il Governo regionale ha sollecitato più volte, ma l'Azienda USL ricordo che è dotata di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica e soprattutto non è la Regione che deve ricordare all'Azienda rispettare le leggi, perché la stessa le deve rispettare già di per sé. La Regione comunque ha in fase di costruzione un programma di controllo della spesa e basato sull'obiettivo di ridurre al 5 percento tutti i contratti in essere.
"Se è intenzione dell'Azienda avvalersi nel futuro della Centrale unica di committenza...": in data 6 luglio 2015 l'Azienda ha provveduto, con deliberazione del Direttore generale n. 741, a stipulare una convenzione per l'acquisizione di servizi e forniture con INVA in qualità di Centrale unica di committenza regionale e la firma della convenzione c'è stata in data 15 luglio. Successivamente è stato trasmesso al soggetto aggregatore l'elenco dei fabbisogni ai fini dei provvedimenti necessari a dare seguito ai processi di affidamento.
Presidente - Grazie Assessore. Per la replica, chiede la parola il Consigliere Gerandin, ne ha la facoltà.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Assessore, noi capiamo che 545 comunicazioni non sono facili da gestire e su questo ci mancherebbe, ma è proprio perché sono 545 queste comunicazioni, per cui presumo che siano riferite a forniture, sono 545 forniture o fornitori, ecco su questo...penso che sia implicita la cosa. Io le ho chiesto una cosa ben precisa, nel senso che, leggendo questo provvedimento, Assessore, il fatto di fare riferimento esclusivamente alla data dell'entrata in vigore della legge n. 125 del 2015 e la risposta che lei mi ha dato in base al discorso della successione delle leggi e quant'altro...beh, l'entrata in vigore della legge n. 125 del 2015, semplicemente non escludeva l'Azienda USL dall'obbligo di muoversi già in data 24 aprile 2014, perché il comma 4 dell'articolo 8 stabilisce che a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto, vale a dire il 24 aprile 2014, le amministrazioni pubbliche devono ridurre la spesa di acquisto di beni e servizi in ogni settore, precisamente per i contratti in essere è prevista in favore delle pubbliche amministrazioni l'autorizzazione che diventa in realtà un obbligo, vale a dire la facoltà di chiedere alle ditte fornitrici la riduzione del 5 percento.
Ora, lei doveva rispondermi perché dal 24 aprile si è aspettata l'entrata in vigore della nuova disposizione di legge, che obbliga, perché se prima c'era il dubbio che fosse una facoltà, adesso è un obbligo. Allora, cosa c'è stato in questo lasso di tempo che non ha permesso a queste 545 comunicazioni magari di partire con un po'...diciamo un po' prima. È chiaro che se noi aspettiamo l'entrata in vigore di quella che è la legge n. 125, beh, io penso che abbiamo pure fatto in fretta a far partire 545 comunicazioni e dire che il termine delle risposte era al 30 di settembre, penso che abbiano agito anche in fretta, il vero problema è l'anno che hanno perso prima. Allora non possiamo continuare...e lei, per la carità, mi rassicura, Assessore, dicendo che, per quello che riguarda la Regione, c'è una richiesta di riduzione del 5 percento su tutte le forniture, ma l'Azienda USL cos'è? La Regione è esclusivamente il salvadanaio per l'Azienda USL cui attingere? Rendicontare? In assestamento di bilancio richiedere ulteriori risorse? Allora, io chiedo se questo sistema di gestire più di un terzo delle risorse del pubblico, del nostro bilancio regionale...se sono gestite così, è chiaro che è molto difficile da capire come mai la Regione chiede un sacrificio del 5 percento ai fornitori. L'azienda si prende un anno e più di tempo e non applica una disposizione di legge che era operativa - le ricordo, Assessore - dal 24 aprile del 2014 e questo è stato detto in commissione, per cui non è che non si sapeva, si sapeva che c'era questo e le abbiamo chiesto pure di modificare il documento in commissione.
Cos'è stato fatto in più di un anno di tempo? Io le chiedo veramente, ma, al di là delle polemiche, io immagino che in un momento di difficoltà, diciamo di una difficoltà contingente, bisogna probabilmente cercare di uscirne tutti insieme, ma qua abbiamo dei settori che sono esenti dalle regole, prima abbiamo visto si assumono in deroga, adesso si continua a fornire, a prorogare con un anno di sanatoria una fornitura che avrebbe dovuto addirittura avere una riduzione del 5 percento. Assessore, la sanatoria è per un anno, a partire dal 1° gennaio 2015, per cui non solo non si è provveduto a richiedere una riduzione, si è pure prorogato di un anno alle stesse condizioni. Beh, siamo in un mondo diverso, probabilmente lei ha una fetta di bilancio che gestisce in piena autonomia e con le sue disposizioni, io non so qual è il vero motivo; di certo, Assessore, non è così che si può gestire la cosa pubblica, non è così che si può continuare a gestire la cosa pubblica e poi magari venire a piangere che non ha risorse e chiedere risorse in assestamento, è inaccettabile!
Presidente - Grazie. Punto 29 all'ordine del giorno.