Objet du Conseil n. 772 du 10 octobre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 772/XIV - Interpellanza: "Eventuale risoluzione del contratto stipulato tra Vallée d'Aoste Structure e Valle d'Aosta Technology per l'utilizzo dell'area ex Tecdis in comune di Châtillon".
Presidente - Per l'illustrazione ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin, ne ha la facoltà.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Bè, la nostra iniziativa, la nostra interpellanza parte dal fatto che crediamo legittimo fare chiarezza un po' su quella che è la situazione dell'ex...dell'area ex-Tecdis. Fare un po' chiarezza su quelle che possono essere le prospettive future, ma anche su quella che è la situazione attuale, di quest'area, che è stata, ricordiamo, un'area molto molto importante dal punto di vista industriale dell'area di Châtillon e dintorni. Un'area che ha, diciamo, un valore commerciale che noi riteniamo ancora assolutamente rilevante e che in questo momento, si leggono, ecco, notizie, peraltro non confermate dall'Amministrazione regionale, ma neanche da Vallée d'Aoste Structure, che in questo momento è il soggetto che gestisce questi...che ha in gestione, ha in proprietà, non ha in proprietà, non è corretto dire, ha in gestione, che poi è stata affidata al...è stata affidata a Vallée d'Aoste Technologie. Diciamo, non abbiamo delle informazioni precise, non abbiamo dei dati concreti, abbiamo sentito, leggiamo da organi di stampa che c'è, ci sono state una serie di furti all'interno di questo stabilimento. E allora noi vorremmo capire se corrisponde al vero, questo. Quando ci sono stati i furti, i tentativi di furto, perché pare che forse ci siano stati oltre che i furti anche tentativi di furto. È stimato il valore di quanto si è sottratto. Ma vorremmo anche capire qual è, dal punto di vista del Governo regionale, in questo caso, dell'Assessore competente, qual è il futuro che intravede in questa ex-Tecdis. La ricostruzione viene dalla...partiamo dalla delibera di Giunta regionale, la n. 21 dell'11 gennaio 2013, con cui la Regione ha incaricato Finaosta S.p.A. circa la valutazione del progetto imprenditoriale e Vallée d'Aoste Structure della definizione di un contratto di locazione. In deroga alla delibera di Giunta regionale, la 922 del 2011, e in data 4 luglio 2013 Finaosta faceva pervenire a Vallée d'Aoste Structure il proprio giudizio di sintesi, che tra le altre cose diceva, consigliava, ecco, la stipulazione di un contratto di comodato tra Vallée d'Aoste Structure e VdA Tech fino al mese di dicembre 2014. In tale periodo la società proponente potrà reperire potenziali clienti e pre-contrattualizzare in maniera vincolante gli insediamenti per almeno l'80 percento della camere bianche, confermando l'attuazione degli interventi previsti.
In data 29 novembre, siamo nel 2013, la Giunta regionale con deliberazione n. 1950, ha stabilito di modificare il termine di scadenza, individuato dalla delibera n. 1381 del 23 agosto, e ha posticipato questo termine al 30 giugno 2015. Quello che ci pare, vorremmo approfondire, capire anche il motivo della scelta politica in questo senso, è capire come mai è stata affidata a VdA Tech l'immobile e gli impianti facenti parte del complesso industriale per una superficie lorda pavimento di pari a 18.579 metri quadri, con una superficie commerciale di 11.265, dove è scritto, sul contratto: "all'interno di detto complesso industriale risultano attualmente presenti numerosi beni reliquati di precedenti attività industriali", beni di valore, perché questo è quanto viene citato e viene affidato a una società che di fatto in questo momento ha un socio unico e con un capitale versato di 10 mila euro, per cui si affida un patrimonio ad una società che ha un capitale di 10 mila euro. All'interno del contratto si dice che VdA Tech assume a proprio integrale carico le spese relative all'ordinaria manutenzione, è responsabile, comunque, anche della corretta sorveglianza, però c'è un passaggio che, diciamo, lascia già un po' presagire quello che poteva essere il futuro di questo stabilimento, di cosa è successo all'interno di questo stabilimento, perché si legge che le parti danno reciprocamente atto che il complesso immobiliare non è custodito e per circoscrivere il rischio di intrusione e effrazione è munito di sistema anti-intrusione con sette barriere esterne, diciannove rilevatori, con completa protezione dell'intero fabbricato. Il sistema anti-intrusione, dotato altresì di combinatore telefonico gsm per segnalare a distanza l'allarme alle forze dell'ordine, ma poi c'è un passaggio curioso, si dice che le parti, inoltre, consapevoli che le apparecchiature di cui sopra non elimina comunque il rischio di furti e danneggiamenti, concordano che Structure non potrà reclamare il rimborso di danni originati da effrazioni e furti che siano stati denunciati dall'autorità di pubblica sicurezza, i Carabinieri, forze con...di sommaria elencazione dei danni provocati, dei beni asportati. Non c'è un passaggio che tuteli quella che è la proprietà, la proprietà dell'immobile. E se andiamo al passaggio successivo, quando si parla di assicurazioni che sono obbligatoriamente, che obbligatoriamente VdA Tech ha dovuto sottoscrivere, bene, noi vediamo delle polizze assicurative per quello che riguarda il caso di incendio, per un valore di 10 milioni, e responsabilità danni ai locali e impianti tenuti in comodato, per 2 milioni e mezzo, per quello che riguarda le responsabilità civile, terzi e prestatori d'opera, non c'è nulla...ci si è obbligati di fare qualcosa eventualmente riferito al furto. Allora, questo per dire che ci sono una serie di coincidenze quantomeno curiose, nel senso che giornalisti, l'abbiamo visto, sono entrati, sono potuti entrare comunemente dentro uno stabilimento che non è sorvegliato, a detta loro, per cui a nostro parere è mancata una parte fondamentale di quello che era l'impegno che VdA Tech avrebbe dovuto mantenere per uno stabilimento che noi riteniamo ancora importante, ecco, su questo non c'è ombra di dubbio, crediamo che sia anche appetibile, che abbia anche probabilmente mercato, perché le camere bianche, come vengono... sono qualcosa di...dal punto di vista commerciale, ricercato, questo risulta, poi non sappiamo quale sarà il futuro di questo. Per cui questa leggerezza e poi ci preoccupano le parole che ha dichiarato alla stampa il Presidente Livio Sapinet, che è Presidente dimissionario di Vallée d'Aoste Structure, che alla stampa ha dichiarato che la situazione è delicata, abbiamo già svolto un primo sopralluogo all'interno dell'area, che per noi di VDA Structure non abbiamo reputato esaustivo, per cui si apre un fronte che non sappiamo dove andrà a finire. Ora noi vorremmo sapere, ecco, se si è prestata attenzione, se questo contratto che è stato siglato tra Vallée d'Aoste Structure e Vallée d'Aoste Tecnologie, sia un contratto che dia garanzie per quest'immobile e poi vorremmo anche capire se l'Amministrazione regionale ha intenzione di fare un ripensamento su questa scelta che è stata fatta, oppure noi la cosa che gradiremmo ancora di più è che lei nella sua replica ci dica che le cose stanno andando avanti, che questa Valle d'Aosta Tech ha dato prospettive occupazionali di recupero dell'area, qualche buona notizia perché sarebbe veramente un bel messaggio di fronte a titoli di giornali in cui si legge "ex-Tecdis, per ora si sono insediati solo i ladri". Grazie.
Presidente - Grazie. Per la risposta ha chiesto la parola l'Assessore Marquis, ne ha la facoltà.
Marquis (SA) - Grazie Presidente.
Collega ho ascoltato l'esposizione, con grande attenzione, della sua interpellanza, e vorrei fare alcune premesse prima di rispondere puntualmente alle domande che sono state avanzate. La vicenda sicuramente attiene a un episodio spiacevole, avvenuto all'interno dell'insediamento ex-Tecdis, che attualmente è interessato da una iniziativa finalizzata alla sua riqualificazione e valorizzazione in polo tecnologico di alta innovazione. Questa iniziativa, che è stata promossa, ha come obiettivo non quello di creare nuovi spazi di insediamento per attività tradizionali, bensì si prefigge l'ambiziosa finalità di diffondere l'innovazione alle imprese che operano nel territorio valdostano, contribuendo a innalzare il livello tecnologico delle medesime e conseguentemente la loro competitività all'interno del mercato globalizzato. L'obiettivo è quello di affiancare all'erogazione dei servizi classici degli incubatori ad alta tecnologia, servizi legati alla finanza per l'innovazione, all'internazionalizzazione e allo sviluppo di sinergie tra start-up e imprese già operanti sul mercato. La procedura di insediamento è stata articolata, come è stato già ricordato, in due fasi, una prima fase che prevede una concessione di comodato che va a terminare a giugno 2015. Questa è una fase esplorativa, in cui il proponente verifica all'interno del mercato la possibilità di avere delle pre-contrattualizzazioni ovvero delle ditte, delle società interessate a questa iniziativa che possono poi sfociare nell'insediamento. Come è stato riferito, l'indicazione che è stata posta in fase di istruttoria da parte di Finaosta, che è stata recepita dall'Amministrazione regionale, è stata quella di fissare nell'80 percento di pre-contrattualizzazione di spazi, di affitto, di locazione, ritenendo quello il margine che potesse garantire l'equilibrio finanziario dell'operazione. In esito a questa prima fase si procederà a una definitiva valutazione della proposta da parte di Finaosta, per poi, qualora l'esito dovesse essere, come auspichiamo, positivo, procedere al definitivo contratto di locazione. Credo che questa sia un'iniziativa importante, uno sforzo ambizioso che stiamo portando avanti, perché è allineato a tutte le strategie che vengono portate oggi avanti su questo argomento, a partire dalle disposizioni comunitarie, che poi vengono recepite dallo Stato, attraverso la specializzazione intelligente che abbiamo varato nei mesi scorsi, dove ci si prefigge di diffondere l'innovazione tecnologica sul territorio, perché è solo attraverso la diffusione dell'innovazione che si può in un contesto di mercato come quello di oggi cercare di perseguire la strada dello sviluppo e della competitività dei sistemi produttivi e in definitiva dei territori.
Ciò detto, quanto alle domande che sono state avanzate, la prima domanda: se corrisponde al vero quanti sono stati i furti, i tentativi di furto, l'ammontare stimato del valore derubato. Al riguardo Valle d'Aoste Structure riferisce che è stato compiuto un furto presso lo stabilimento ex-Tecdis dal quale è emersa la sottrazione di oltre mille metri di cavi e altrettanti tubi per azoto in rame, per un quantitativo indicato in circa 2.500 chilogrammi. Sempre con riferimento a quanto comunicato dalla società il valore di rottame del materiale sottratto dovrebbe essere di circa 3-6 euro al chilo, e quello del cavo nuovo per basse tensioni di circa 37-45 euro per metro lineare. Va considerato che il furto pare avere interessato il cablaggio di alimentazione primaria dal quadro principale ai quadri di distribuzione di un impianto elettrico, realizzato a suo tempo per alimentare le linee di produzione con macchinari a voltaggi e frequenze diverse da quelle europee, i cui oneri per la rimessa in funzione risentirebbero delle modifiche ai layout nella fase di revamping e degli oneri di messa a norma in maniera ben più rilevante rispetto alle conseguenze, già di per sé gravi, del furto in esame.
Quanto alle azioni messe in atto per la sorveglianza dello stabilimento, e se ci siano state omissioni da parte della società Valle d'Aosta Technology, con riguardo a questo punto si segnala che dopo la riconsegna dell'immobile dal fallimento, sono state ripristinate le condizioni di sicurezza passiva, con riparazione dei serramenti perimetrali, che erano stati ricevuti ammalorati e sconnessi dalla curatela fallimentare. È stata rimessa in funzione, inoltre, l'illuminazione esterna ed è anche stato installato un impianto perimetrale anti-intrusione. A sua volta la società Valle d'Aosta Technology nella denuncia per il furto cita la sostituzione di serrature e lucchetti del sistema di sicurezza anti-intrusione, in quanto dava dei problemi di innesco, non pianificati.
Chi ha predisposto il capitolato, che prevede la responsabilità per danni ma non per furto o per scarsa sorveglianza da parte di Valle d'Aosta Technology. Riguardo a questo punto si segnala che alla stesura dell'assetto schematico di base hanno provveduto i competenti uffici amministrativi di Vallée d'Aoste Structure. La formazione oggetto di stipula è poi conseguita dal confronto con la controparte per effetto delle reciproche puntualizzazioni ed esigenze e con il consenso degli organi direttivi apicali ed è stata sottoposta poi a definitiva approvazione da parte del Consiglio di amministrazione.
Quanto all'ultimo punto: quali sono gli orientamenti dell'Amministrazione regionale riguardo a possibili ripensamenti di questa iniziativa. Così come ho già sottolineato nelle premesse, ritengo che questo tentativo di riqualificazione di quest'area con una finalità molto ambiziosa, dev'essere esplorato sino in fondo, perché è una via importante per poter elevare il livello tecnologico del nostro territorio, del nostro sistema imprenditoriale. Quindi, fatte queste premesse, parrebbe oggi assai deprecabile che l'Amministrazione regionale rinunci a un potenziale intervento che è teso a creare sviluppo e occupazione nella società valdostana. Credo che sotto questo profilo il Consiglio possa convenire all'unanimità che sia la strada corretta da perseguire. Nel frattempo vorrei ancora aggiungere che in questa fase c'è stato un riassetto societario, dove sono usciti dalla società due dei tre soggetti, quindi è rimasta una società a socio unico, con un amministratore unico, e abbiamo avuto dei confronti dai quali è emerso che sono state fatte delle valutazioni di insediamento, a oggi, con nove società. E sarà il periodo dei prossimi mesi, entro la fine dell'anno, quello utile a fare le prime valutazioni al riguardo della situazione, per capire quali possono essere le prospettive definitive dell'operazione di rilancio dello stabilimento e dell'area Tecdis. Grazie.
Presidente - Grazie Assessore. Porto a conoscenza dell'Assemblea consiliare che, prima di proseguire con l'ordine del giorno, ci sono pervenute tre risoluzioni. Chiederei al personale di consegnarle. Le stesse verranno richieste ed iscritte al termine... Oh, chiedo scusa...chiedo scusa. Ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin per la replica.
Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.
Non me l'aspettavo da lei... Detto questo, ho ascoltato anch'io con attenzione quello che ci ha comunicato Assessore. Parto dal fondo, ecco, peraltro sapevamo, ecco, che questa società ora fosse a socio unico, ecco, su questo...era a nostra conoscenza, però detto questo lei ha confermato che c'è una serie di scadenze, una è quella del 30 giugno 2015, per cui siamo a otto mesi dalla scadenza. Io ricordo che il contratto di comodato tra Vallée d'Aoste Structure e VdA Tech è stato siglato in data 17 dicembre 2013, per cui siamo ben oltre, diciamo, la metà del periodo disponibile, mancano otto mesi, lei dice che si sta parlando in questi momenti di otto-nove attività che stanno eventualmente manifestando delle intenzioni, ecco, a proseguire e andare verso quell'80 percento di occupazione che lei ha sottolineato. Ma l'80 percento siamo ben lungi, ecco, da essere vicini a quel traguardo. Detto questo...detto questo, lei ha confermato che sono stati fatti importanti investimenti per quello che riguarda la messa a posto, la messa...di tutto quello che riguarda l'impianto anti-intrusione. Non mi ha risposto se ci sono state o meno delle omissioni da parte di Valle d'Aosta Tech, noi su questo ci crediamo veramente, ecco, perché è troppo facile o quanto meno ci sono delle concomitanze che a noi suonano male, ecco, perché con tutte le polizze che avete chiesto, difficilmente si riesce a capire come mai quella sul furto non sia stata messa. Ci preoccupa, ecco, che poi ci dica che per ripristinare quello che è, diciamo, gli impianti o comunque quello che è i danni susseguenti al furto ci siano delle importanti risorse da mettere in campo, ma chi le pagherà queste risorse? Chi le pagherà? Tenuto conto che questo impianto era comunque in disponibilità ad Valle d'Aosta Tech.
Poi, le ho detto, io speravo che lei ci dicesse una qualche buona notizia, qualcosa di interessante in merito al...perché siamo anche noi d'accordo sull'importanza dell'innovazione, dell'esplorare fino in fondo. Ma quello che vorremmo capire è se ritenete che l'esploratore che avete individuato sia l'esploratore giusto, ecco. Le dico questo perché a noi risulta, ecco, da informazioni molto approfondite, che questo signore, socio unico, sia già andato a Vallée d'Aoste Structure, parlato col direttore e gli ha detto che lui è pronto, almeno così ci risulta, ad abbandonare. Ora vorremmo avere una conferma se sono voci di corridoio, se sono voci vere o non sono vere. Questa era la risposta che noi aspettavamo, capire se il suo tanto decantato, e peraltro condivisibile, processo di innovazione e di utilizzo di locali, aveva un presupposto, aveva un fondamento, e ci dà da pensare più che mai, ecco, a seguito di questa vicenda, che sia stato affidato il tutto a una società, un patrimonio di quasi 20 mila metri quadri, a una società con 10 mila euro. Ora se questo creerà dei buchi, creerà dei danni patrimoniali, noi chiederemo...potremo fare delle rivalse per 10 mila euro? Questo è quanto, perché una società creata risponderà per il patrimonio. Allora ci preoccupa, ecco, questo, anche perché se noi andiamo sui siti internet, qualunque sito, viene detto che il socio unico viene individuato come procacciatore di affari di vari prodotti senza prevalenza di alcuno. Per cui non è che vi siete fidati...vi siete affidati a qualcuno che abbia o meno, non so, un curriculum o comunque una carta di identità o comunque un valore aggiunto riconosciuto...no, qua c'è qualcuno che si fa procacciatore di affari che si occupa in termini generali un po' di tutto. Abbiamo affidato un'area così importante, delle camere bianche che da tutti vengono decantate come veramente un valore aggiunto, a una società a socio unico, con 10 mila euro di capitale. Non solo, non si è provveduto a fare nessuna polizza per quello che riguarda la parte legata ai furti, per cui immagino che questo danno sarà un danno a carico di Vallée d'Aoste Structure, a carico della Regione, sulle spalle dei cittadini.
Presidente - Grazie collega Gerandin.
Bene, le risoluzioni sono state consegnate, vanno messe in votazione per l'iscrizione al termine dell'ordine del giorno. Nel frattempo chiederei di consegnare anche l'ordine del giorno inerente il punto 35, in merito al disegno di legge su EXPO VdA. Possiamo proseguire con i lavori, con il punto 33.