Objet du Conseil n. 737 du 9 octobre 2014 - Resoconto
OBJET N° 737/XIV - Communications du Président du Conseil régional.
Presidente - Punto 1 all'ordine del giorno.
Je vous communique que les projets de loi suivants ont été déposés à la Présidence du Conseil:
- Projet de loi n° 37 présenté par le Gouvernement régional le 29 septembre 2014: "Modificazioni alle leggi regionali 9 febbraio 1995, n. 4 (Elezione diretta del sindaco, del vice sindaco e del consiglio comunale) e 7 dicembre 1998, n. 54 (Sistema delle autonomie in Valle d'Aosta)" à l'examen de la Ie Commission;
- Projet de loi n° 38 présenté par le Gouvernement régional le 30 septembre 2014: "Disposizioni per la partecipazione della Regione autonoma Valle d'Aosta-Vallée d'Aoste all'iniziativa Expo Milano 2015" à l'examen de la IIe et de la IVe Commissions;
- Projet de loi n° 39 présenté par le Gouvernement régional le 7 octobre 2014: "Revisione della disciplina regionale concernente la concessione di agevolazioni. Modificazione di disposizioni regionali";
- Projet de loi n° 40 présenté par le Gouvernement régional le 7 octobre 2014: "Modificazioni alla legge regionale 17 marzo 1992, n. 9 (Norme in materia di esercizio di uso pubblico di piste da sci)".
Une proposition d'acte administratif a été également déposée:
Rafforzamento finanziario del Resort e Casinò di Saint-Vincent in carico alla Finaosta S.p.A. di sottoscrivere in nome e per conto della Regione l'aumento di capitale della Casino de la Vallée S.p.A. à l'examen de la IVe Commission.
Je vous informe aussi qu'à partir du 24 septembre les réunions suivantes ont eu lieu:
Bureau de la Présidence: 2
Conférence des Chefs de groupe: 1
Ie Commission: 1
IIe Commission: 3
IIIe Commission: 1
IVe Commission: 2
Ve Commission: 4
Petizione popolare. L'Ufficio di Presidenza, nella sua riunione di mercoledì 7 ottobre, ha deliberato la ricevibilità e l'ammissibilità della petizione popolare, sottoscritta da 71 commercianti ed operatori economici della città di Aosta, per richiedere la garanzia di un riconoscimento economico per i danni subiti dalla realizzazione della rete di teleriscaldamento. È stato altresì deciso di trasmettere la petizione per i chiarimenti necessari per l'istruttoria del caso al Presidente della Regione, in quanto legale rappresentante della Regione, all'Assessore alle attività produttive, energia e politiche del lavoro, in quanto competente in materia di risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili, e all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, in quanto competente in materia di commercio, e alla IV Commissione consiliare "Sviluppo economico".
Assemblée régionale Europe de l'APF. Une délégation du Conseil, composée par moi-même, par les Conseillers Chantal Certan et Stefano Borrello, membres de la section valdôtaine de l'Assemblée parlementaire de la francophonie, a participé aux travaux de l'Assemblée régionale Europe de l'APF qui s'est tenue à Varsovie le 29 et 30 septembre derniers. L'Assemblée a approuvé un ordre du jour portant sur l'apprentissage et la pratique du français, visant aussi à promouvoir toutes les opportunités qui peuvent résulter de l'appartenance à l'espace économique francophone. Copie de la documentation est à la disposition des Conseillers.
CALRE. Il 2 ottobre scorso, a Milano, ho partecipato a una riunione del gruppo di lavoro "Sussidiarietà" della Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee. L'incontro rientrava nell'ambito di un percorso che ha portato i vari Parlamenti regionali a riflettere su un approccio politico e culturale del principio di sussidiarietà, condividendo l'idea che le Regioni e le Assemblee regionali debbano svolgere un ruolo più incisivo nella costruzione della politiche europee e di un'Europa che parta dal basso, dai cittadini e dai territori.
Conferenza dei Capigruppo. Su indicazione unanime dei Capigruppo nella riunione della Conferenza dei Capigruppo di ieri, verrà trasmessa nella giornata di oggi a tutti i Consiglieri la nota della sezione di controllo della Corte dei conti con la quale non è stata fornita puntuale risposta alla richiesta di chiarimenti in ordine ad una spesa imputabile ai fondi dei gruppi consiliari, formulata da un gruppo.
Sempre nella riunione di ieri, la Conferenza ha deciso di rinviare a lunedì 13 ottobre, alle ore 12, la scadenza per il deposito degli atti di sindacato ispettivo in vista del Consiglio regionale del 22 e 23 ottobre. Conseguentemente, la convocazione del medesimo partirà mercoledì 15 ottobre e non martedì 14 ottobre. Grazie colleghi.
Qualcuno sulle comunicazioni?
Punto 2 all'ordine del giorno: "Communications du Président de la Région". La parole au Président de la Région.
Rollandin (UV) - Merci Président. Bonjours à toutes et à tous...
Presidente - ...chiedo scusa, collega Laurent Viérin, siamo ancora sul punto 1? Allora la parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Merci Monsieur le Président.
Scusate per l'interruzione, ma vorremmo solo capire, rispetto al noto tema con il quale ci siamo lasciati a fine luglio, come intendono procedere i gruppi dell'Union Valdôtaine e della Stella Alpina, se l'argomento legato alla Presidenza del Consiglio verrà affrontato al punto 4 - e quindi lo sappiamo e faremo le nostre valutazioni al riguardo - o se ci sono altre procedure, ecco; semplicemente per capire qual è l'intervento e quali saranno anche le comunicazioni che ci verranno date.
Presidente - La parola al collega Farcoz.
Farcoz (UV) - Sì, buongiorno, e grazie Presidente.
Sì, secondo me andrebbero in qualche modo divisi i due temi, ovvero l'elezione della Vicepresidenza con il problema della Presidenza. Come già ricordato la volta scorsa, sul problema della Presidenza avevamo ribadito appunto che, con quel documento consegnato con 17 firme, noi ridavamo la fiducia al nostro Presidente, e pertanto lo invitiamo a rimanere al suo posto.
Presidente - Altri? La parola al collega Borrello.
Borrello (SA) - Grazie Presidente, e buongiorno a tutti i colleghi.
Non sto a ripetere quella che era l'analisi politica più di carattere generale che avevamo fatto già nella seduta di fine luglio e poi ripreso nell'ultima seduta di settembre. Abbiamo già detto - e l'abbiamo già citato all'interno di questo Consiglio - della presenza di un documento firmato da tutta la maggioranza che riconferma la totale fiducia al Presidente del Consiglio Marco Viérin. Di conseguenza, siamo qui, in questo momento, a nome della Stella Alpina - e ringrazio il collega dell'Union Valdôtaine che l'ha fatto per il suo gruppo politico -, a riconfermare piena e totale fiducia al Presidente Marco Viérin, anche in virtù della necessità di avere una figura rappresentativa che ricopra questo ruolo apicale importantissimo e istituzionale all'interno dell'assise regionale. Vi ringrazio per l'attenzione. Spero di aver dato una risposta definitiva rispetto a questo tema che riteniamo sicuramente importante dal punto di vista politico.
Presidente - La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Sì, grazie Presidente.
Ho verificato che il collega Bertschy non volesse intervenire subito lui...ma sono alquanto sorpreso che se il collega Bertschy, appunto, non sollevava questa questione, si faceva finta di nulla e si procedeva come se nulla fosse sulla base di un misterioso "documento", che non è stato illustrato in questa sede e non è stato oggetto di alcun dibattito! Francamente io vorrei capire se questo è il vostro dibattito, un documento misterioso che non viene neanche presentato e qualificato per tale in aula...io naturalmente chiedo poi di nuovo la parola e chiedo di intervenire nel merito, a questo punto, se questo è il vostro modo di condurre una discussione così delicata! Perché io non penso che si possa dire: "cominciamo a sfangare volta per volta, cominciamo a togliere via il problema del Vicepresidente, poi vediamo", passa un altro mese e "vediamo cosa succede" e poi, dopo due mesi, ci dite: "ma sì, tutto sommato non ha dato granché fastidio la Presidenza di Marco Viérin, lasciamola lì com'è"...io non penso che le questioni politiche che sono in campo e che sono connesse a una sfiducia si possano affrontare in questo modo! Se siete una maggioranza qualificata, per definirvi tale...cosa che io ho dichiarato pubblicamente, non è un segreto, ritengo che non ci sia una maggioranza in quest'aula, ritengo che non ci sia, che si proceda giorno per giorno, un po' con delle affermazioni estemporanee degli Assessori, in commissione, per cui prendono posizione nelle stanze segrete contro le decisioni del Governo di cui fanno parte, o perlomeno con dei continui distinguo che io non riesco francamente a capire, perché se uno fa parte di un Governo, i distinguo li fa pubblicamente...che i cittadini sappiano quali sono le posizioni dei nostri Assessori in aula, non che dicano: "ah, ma questa cosa me l'ha imposta il Presidente, su quest'altra io non c'entro niente, su questa io ho dei dubbi"...ma questo è un'assenza palese di maggioranza!
Intorno alla questione della Presidenza del Consiglio si gioca la qualificazione o meno della maggioranza, quindi non è un fatto personale nei confronti del collega Marco Viérin, si tratta di discutere se quest'aula ha una maggioranza o meno. Voi avete fatto un fantomatico documento di sostegno a una persona, ma qui è in discussione se c'è la maggioranza o no, e, per quanto mi riguarda, ogni giorno, nei lavori di commissione, negli atti che vengono proposti, si ha la netta sensazione che questa maggioranza non ci sia! Caso clamoroso, un Governo che, dopo aver detto che c'era un accordo politico rispetto alla legge elettorale comunale per cui le forze politiche potevano anche esprimere delle loro sensibilità, presenta una legge a livello di Governo regionale, quindi interviene non come forze politiche...dopodiché, al mattino, scopriamo che la Stella Alpina non la pensa come il Governo...allora, fa parte di questa maggioranza o non ne fa parte? Perché chiunque...purtroppo i cittadini non sono degli addetti ai lavori, eleggono dei Consiglieri perché si occupino di queste questioni tecniche, ma è una questione politica la legge elettorale comunale! Può un Governo presentare una legge in cui la componente fondamentale per sostenere questo Governo, la Stella Alpina, la pensa esattamente diversa dal Governo? Allora, Baccega e Marquis fanno parte della Stella Alpina o giochiamo al "no, ma su questa cosa...", cioè, a seconda dei turni, un giorno Marguerettaz è dell'Union, un giorno non è dell'Union, l'Assessore Fosson è dell'Union, non si sa...questo non è un modo serio di procedere, sta portando allo stallo la politica in Valle d'Aosta, con gravissime, gravissime conseguenze, perché non c'è una discussione politica seria e trasparente sui problemi dei cittadini.
Presidente - La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Sì, direi: meno male che ci siamo posti il problema di chiedere come si intendeva procedere, perché altrimenti un fatto che politicamente ha preso ore di discussione qui e pagine di giornali e di interviste da parte del Presidente al quale è stato rivolto l'invito di dimettersi da parte del Consiglio regionale, durante l'estate, sarebbe stato risolto un po' alla chetichella, con un documento firmato in una stanza parallela a quella del Consiglio regionale e comunicato in Consiglio regionale, dove invece è stato votato un documento che chiede e invita il Presidente del Consiglio a dare le dimissioni perché non garante, in una certa fase di discussione politica, del lavoro dei Consiglieri... Ci stupiamo che pensiate di risolvere il problema in questo modo qua, ecco!
Se la maggioranza (come ritiene, immagino), presentando questo documento vuole andare avanti e vuole dimostrare di essere in grado di procedere...il Presidente del Consiglio, anche per l'orgoglio che come persona ha dimostrato di avere in quest'aula, si dimette, rimette il mandato all'aula in una maniera molto trasparente, a dimostrazione della serenità che i 18 Consiglieri che hanno firmato il documento di sostegno hanno nel riportare il Presidente del Consiglio su quel banco, ecco! Altrimenti la politica è tutta una finzione, tutto un sistema di essere o non essere e coprirsi a seconda di dove si è, e se vogliamo ripartire...15 giorni fa, abbiamo approvato, e con soddisfazione, il fatto che il movimento dell'Union Valdôtaine avesse lanciato due segnali importanti: che la maggioranza così non può procedere e con un invito ad aprire un tavolo di discussione con le altre forze politiche. Poi ci sono stati 15 giorni di grandi chiacchierate, quelle che interessano forse le persone nella loro singolarità, ma non interessano invece i progetti politici. Queste "chiacchierate", se poi voi le riconducete a un documento nascosto, non ci trovate come Union Valdôtaine Progressiste, ma forse fate anche in modo che ci si ritrovi in tre minuti come forze di opposizione per decidere poi cosa fare veramente. O siamo seri quando annunciamo alla comunità delle cose, coi nostri rappresentanti politici, e qui, in Consiglio regionale, o sennò decidiamo ognuno liberamente che partita fa, però non pensate di poter venire fuori con un documento che non ha l'approvazione del Consiglio regionale, ma in termini politici, perché sappiamo tutti che il Regolamento del Consiglio oggi non prevede le dimissioni del Presidente del Consiglio! Lo sappiamo tutti, è l'unica figura che all'interno del Regolamento non ha ancora la possibilità di essere sfiduciata, perché prima o poi, magari, affronteremo anche quell'argomento lì...
Quindi politicamente, "politicamente" decidete se avete la forza di procedere, come procedere, magari è anche un bagno di salute, chi lo sa? ripartite ancora più volentieri di prima...ma non se ne viene fuori da questa vicenda, se non con la trasparenza che ci deve essere! Tra un po' diremo che la Vicepresidente si deve dimettere perché è stata eletta attraverso il sostegno forse di chi avrebbe potuto a questo punto qua esprimere un proprio candidato, così avremmo composto l'Ufficio di Presidenza con ancora più rappresentanti da parte nostra...si dimette, siete pronti ad affrontare l'elezione di un Vicepresidente e non siete pronti ad affrontare l'elezione di un Presidente? Ma che gioco strano state facendo? Qual è il problema che vi fate, se non avete paura dei vostri 18 voti? Ripartite decisi! Presidente, uno scatto d'orgoglio, e vediamo che questa vicenda si chiuda una volta per tutte e si possa lavorare!
Presidente - La parola alla collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Président.
Partirei dalla sintetica affermazione del collega Farcoz che ha evocato il problema della Presidenza...rileviamo quindi che c'è "un problema della Presidenza". Capiamo l'imbarazzo dei Capigruppo di maggioranza che si sono trovati a dover raffazzonare un intervento all'ultimo, perché evidentemente non intendevano affrontare "il problema della Presidenza", il loro intervento, quello che è stato sollecitato dall'opposizione, dal collega Bertschy.
Credo che non possiamo accontentarci delle dichiarazioni così sintetiche e un po' superficiali anche dei Capigruppo di maggioranza, non possiamo accontentarci, il Consiglio regionale non può accontentarsi di due dichiarazioni così e, secondo me, non dovrebbe neanche accontentarsi il Presidente Marco Viérin. Noi, di certo, non ci accontentiamo dell'annuncio di un documento firmato da 17 persone di cui non abbiamo mai visto traccia. Noi riteniamo che, in risposta ad un atto del Consiglio regionale, votato a maggioranza, ci debba quantomeno essere un atto di fiducia nei confronti del Presidente, palese, chiaro, che ribadisce che questa maggioranza ripone la sua fiducia nel Presidente Marco Viérin, e quindi ribadisce la sua fiducia in questo Governo, nei suoi metodi, nei suoi modi, nelle persone...che sia qualcosa di chiaro, comprensibile a tutta la comunità valdostana, perché dei rumor della politica credo che i cittadini siano un po' stanchi!
Crediamo che sia necessario un atto che non dia adito ad interpretazioni; altrimenti, se così non è, se questa maggioranza non addiviene a questa dichiarazione palese e condivisa da tutti, di cui tutti poi si prendano le responsabilità, allora si riconosca che questa maggioranza è in crisi, e questa maggioranza deve aprire la crisi se vuole dare soluzione al problema, che non è solo il problema della Presidenza, ma è un problema molto più generale, molto più grave, molto più serio. Noi crediamo che una maggioranza che si definisce tale debba procedere in questo senso: con estrema chiarezza e senza fraintendimenti. Ciascuno si prenda le sue responsabilità.
Presidente - La parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Sì, grazie Presidente. Buongiorno a tutti.
Mi associo anch'io a quanto già detto dai colleghi rispetto a questa vicenda. Lo traduco soltanto per chi, magari come me, a volte non ha chiaro il politichese. La questione non è tanto su di lei, Presidente Marco Viérin, la questione qui è un'altra, e cioè: o si comincia a capire con chi fare la nuova maggioranza oppure questo discorso andrà avanti sempre. Forse la questione è ben diversa, come ponevano già i miei colleghi. Dovete ad un certo punto capire che non siete più 18, scendere a patti con qualcuno, con un qualsiasi...diciamo gruppo, o persone, o Consiglieri, e fare una nuova maggioranza. Perché questo è il nocciolo della questione, è inutile che ce la stiamo a raccontare, no? Quindi muovetevi, perché tanto non siete più 18! A questo punto fate quello che dovete fare e andiamo avanti! La gente non sopporta più di vedere questa manfrina, come non lo sopportiamo più neanche noi due! È vero che noi due non contiamo assolutamente nulla, ma non è questo il punto...il punto è che là fuori, come dice qualcuno, qui sta andando a catafascio tutto e voi continuate a girare sulle questioni, così...non siete più 18, fatevene una ragione, aprite un benedetto tavolo politico, un discorso, fate come ritenete, trovatevi in cantina, vedete voi qual è la questione che potrebbe permettere la soluzione di questo problema e risolvetelo per il bene della Valle d'Aosta, di cui vi riempite sempre tanto la bocca! Sono stato chiaro? Grazie.
Presidente - Grazie Cognetta. Altri? Non vedo altri... Punto 2 all'ordine del giorno...ho chiesto se ci sono altri, collega Laurent Viérin!
Viérin L. (UVP) - Sì, Presidente, quando lei chiedeva se c'erano altri noi pensavamo che intendesse sé stesso, ecco, perché ci aspettavamo che almeno per rispetto nei confronti di quest'aula, dei colleghi che sono intervenuti, anche dei colleghi di maggioranza, intesi come noi tutti Consiglieri, lei almeno intervenisse per dire, da un punto di vista anche della persona, come intende porsi nei confronti dell'aula che lei rappresenta e che presiede.
Questa mattina presto, sono andato a rileggermi il dibattito di quest'estate, perché rinfrescarsi la memoria fa sempre bene e devo dire che il dibattito è stato abbastanza articolato su un ordine del giorno che è stato approvato...neanche con 18 voti, ma con 19 sì, con 19 sì, che invitava alle immediate dimissioni del Presidente del Consiglio, immediate... Allora, noi crediamo che da un punto di vista delle forze politiche e dei colleghi presenti in quest'aula, siamo stati molto tolleranti. Quest'estate, la pausa estiva doveva servire per cercare di ricomporre quella che è una maggioranza che - come altri hanno detto - secondo noi non ha più i numeri, ed è stato dimostrato in questa legislatura. Abbiamo anche soprasseduto alle richieste della maggioranza dell'ultima seduta, perché noi avevamo inteso che questo doveva essere un momento per chiarire certe posizioni e noi avevamo anche dato disponibilità a discutere intanto sui temi per poi affrontare questa questione...ma se oggi la questione non veniva sollevata dal collega Bertschy, si procedeva tranquillamente e lei continuava a ignorare - "lei" inteso come figura istituzionale di Presidente del Consiglio - questo invito.
E allora noi, oggi, le chiediamo Presidente, al di là di tutte le considerazioni politiche che possono essere state fatte dai colleghi della maggioranza che le hanno riconfermato una fiducia su un documento che nessuno ha visto, con 17 firme, e che non abbiamo...secondo noi, ecco...che non abbiamo inteso come valenza politica, proprio perché quest'aula si è espressa in un certo senso...è la stessa aula che ha approvato la restituzione del premio dell'Amministratore unico della Casa da gioco che poi, sistematicamente, non l'ha restituito nei tempi e come il Consiglio lo aveva chiesto, malgrado anche le sollecitazioni del Presidente del Consiglio dell'epoca e, a quanto pare, anche del Governo, non ha dato corso alle dimissioni della dirigenza del Casinò che questo Consiglio aveva approvato...e sulla questione delle dimissioni della Giunta avevamo la questione tecnica della mozione di sfiducia. Questo per dire che questo Consiglio continua a deliberare azioni che poi non vengono attese da un punto di vista della sequenzialità e noi crediamo che sia grave, ma molto più grave è che un'aula sfiduci il proprio Presidente dell'aula, il proprio Presidente del Consiglio, che lo inviti a dimettersi, e che questo faccia finta di niente!
Quindi noi poniamo questa questione, Presidente, con garbo, ma la invitiamo almeno a dirci che cosa lei intende fare nei confronti di quest'aula, perché lo avevano detto altri colleghi: noi crediamo che quel documento, che nessuno ha visto e in cui vi sono 17 firme che contraddicono il voto che è arrivato qui, in quest'aula, prima della pausa estiva, sia qualcosa che secondo voi non conta. Allora, da un punto di vista politico la riflessione è profonda e aperta. Noi crediamo che lei, per rispetto a quest'aula, debba almeno, "almeno" darci delle giustificazioni. Se lei crede che quel documento sia sufficiente a riconfermare una fiducia, che è una fiducia parziale per un Presidente del Consiglio, che dovrebbe essere garante di tutti, ecco, noi questo non lo condividiamo! La figura istituzionale del Presidente del Consiglio deve garantire tutti noi, non solo le persone che l'hanno sfiduciata e che le hanno riconfermato la fiducia, ma tutti noi. Quindi continuiamo, malgrado tutti i proclami, ad avere questa situazione di stallo, che non volete vedere e lei in particolare, oggi, Presidente, è un po' oggetto di questo dibattito.
È chiaro che poi non possiamo chiedere alla gente la fiducia nei confronti della politica, perché la gente ci dice: "ma che cosa state a fare in Consiglio, ore di discussioni, palline nere, palline bianche, votate delle cose e il giorno dopo è tutto come prima?", e se la prende anche con l'opposizione e dice: "voi a cosa servite? tanto fanno quello che vogliono"! E lì nasce la sfiducia nei confronti delle istituzioni e della classe politica...e poi andiamo nelle scuole a parlare di "democrazia"? E poi la Presidenza del Consiglio organizza la Scuola di democrazia? Ma le regole della democrazia sono che quando uno non ha più i numeri, quando è sfiduciato dalla sua stessa aula, almeno per dignità si dimette! Poi, forse, si può ricomporre una frattura politica con nuovi orizzonti, con gli stessi orizzonti, con quello che la politica deciderà di fare, ma almeno, Presidente, lei dica qualcosa nei confronti di quest'aula! Ha continuato a convocare l'Ufficio di Presidenza, le manifestazioni, ha presieduto come se fosse ancora Presidente del Consiglio...per quanto ci riguarda non è più Presidente del Consiglio, perché la sua stessa aula l'ha sfiduciata!
Presidente - Altri? Non ci sono altri? Punto 2 all'ordine del giorno. Bertschy, terzo intervento...prego.
Bertschy (UVP) - Non è un intervento, ma una mozione d'ordine. Chiedo una sospensione per una riunione dei gruppi di opposizione.
Presidente - Sospensione accordata.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 9,35 alle ore 9,56.
Viérin M. (Presidente) - Riprendiamo i lavori, è finita la sospensione. C'è qualcuno che chiede la parola? La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Sì, grazie.
Intanto prendiamo atto che avete succhiato le ruote della minoranza con la sospensione e vi siete fatti, anche voi, un momento di confronto; abbiamo chiesto se in termini di Regolamento è regolare, ma non è codificato, e quindi accettiamo questo comportamento politico. Chiederei, a nome dei gruppi di opposizione...quello che ci siamo detti è che assolutamente non intendiamo allungare questo dibattito, però vogliamo anche esser molto chiari con voi... Riguardo al documento politico che avete a sostegno, vi chiediamo (e pretendiamo), per rispetto dell'aula, delle istituzioni che lei rappresenta, del nostro ruolo, del rispetto che questo Consiglio deve avere per tutti, vi chiediamo che quel documento diventi un documento politico da portare in quest'aula al più presto e, se possibile, già alla ripresa dei lavori questo pomeriggio, in modo che ci sia chiarezza sulle posizioni politiche che sono in campo.
Noi abbiamo presentato un documento politico per invitarla alle dimissioni. Chiediamo che se la maggioranza intende andare avanti, che vada avanti con un documento politico da riportare in quest'aula, da sostenere in quest'aula e da votare in quest'aula. Rispetto a questo pretenderemmo, senza usare l'arroganza del verbo, però pretenderemmo in questo momento una risposta.
Presidente - La parola al collega Borrello.
Borrello (SA) - Sì, ringrazio il collega Bertschy di aver riassunto quello che è stato il tema del vostro incontro e ringrazio anche per le tempistiche, perché avete "definito a livello temporale" la ripresa pomeridiana. In ogni caso, a nome della maggioranza, chiediamo ancora un attimo di sospensione per un confronto interno.
Presidente - La sospensione viene accordata.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 9,59 alle ore 10,32.
Viérin M. (Presidente) - Riprendiamo i lavori a seguito della sospensione. Chi chiede la parola? Il collega Borrello.
Borrello (SA) - Grazie Presidente. Ancora per una mozione d'ordine. Chiedo la disponibilità dei Capigruppo per un confronto nell'immediato, quindi una nuova sospensione. Grazie.
Presidente - Chiedo scusa, collega Borrello, ha chiesto una sospensione per una riunione di Capigruppo? Si sospende per una riunione dei Capigruppo.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 10,32 alle ore 10,59.
Viérin M. (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Chi chiede la parola? Abbiamo fatto una sospensione per i Capigruppo. La parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Si, grazie Presidente.
Questi momenti di sospensione dei gruppi e della Conferenza dei Capigruppo hanno permesso di fare un po' il punto di questa situazione che è stata illustrata nei precedenti interventi.
Ora, per quanto riguarda la scelta che era stata citata, cioè quella di portare il documento che a suo tempo - questo documento è del 30 luglio - era stato fatto a sostegno del Presidente del Consiglio, che è un documento sicuramente non segreto, è un documento che aveva quel significato di dire che c'era questo sostegno al Presidente, noi, rispetto a questa proposta che viene fatta di portare in discussione quel documento, oggi, in aula, vorremmo fare alcune osservazioni e precisazioni di natura politica. Noi abbiamo, durante questo periodo, fatto una serie di valutazioni sulla situazione che ha avuto delle evoluzioni, sia nel periodo estivo che in precedenza, la presentazione di documenti che, in qualche modo, portavano ad indicare la via di un percorso che tenesse conto dell'esigenza di riposizionare alcune cose e rivedere alcuni aspetti. Questo è stato un punto che è stato analizzato anche dalla maggioranza, che ha ritenuto utile e necessario attivare una fase in cui ci sia la possibilità per le forze politiche di parlarsi - naturalmente dove c'è la disponibilità, bisogna che ci sia per colloquiare, per trovare degli accordi bisogna che ci sia una disponibilità - a partire proprio dalle questioni più delicate e più importanti per arrivare a verificare se ci sono le condizioni per trovare delle nuove possibilità che diano a questo Consiglio la possibilità di lavorare in modo più efficace, di avere quindi la capacità di trovare anche soluzioni, magari più innovative e più performanti.
Credo che l'evoluzione a cui assistiamo a livello anche nazionale, anche europeo, ci porti a dire che non è assolutamente fuori luogo una riflessione approfondita su tematiche di tutto rilievo che, di volta in volta, sono, sì, tematiche economiche che hanno risvolti sociali importanti, ci sono delle situazioni che si stanno creando... Come giustamente si è voluto fare una riflessione e si farà in quest'aula sul dibattito politico a livello nazionale sulle grandi riforme, credo che anche sia giusto fare una riflessione corretta e puntuale su una serie di punti che diventano impegnativi per il futuro della nostra Regione. Sotto questo aspetto, quindi, noi riteniamo che sia questa una fase di transizione che deve essere sfruttata con questo spirito. Quindi oggi non è tanto essenziale ribadire quello che ho appena detto, credo che sia molto più importante capire che in questa fase di trasformazione o tutti troviamo la capacità di dialogo, che molte volte è mancato...lo diciamo anche per noi, non lo dico per voi, lo diciamo per noi...e, con questo spirito, trovare quella capacità di confronto che però arrivi. Non è che qui stiamo cercando di guadagnare tempo, lo voglio dire chiaro, perché non è quello lo spirito con cui facciamo questa dichiarazione. Lo spirito con cui facciamo questa dichiarazione è che è iniziata una fase di contatto anche a livello...perché qui siamo espressione anche di movimenti e partiti politici che, giustamente, devono trovare anche la loro capacità, la loro forza di dare gambe ad un certo dialogo che è iniziato.
Ora, questa credo che sia l'essenza della ragione per cui noi vi chiederemmo di soprassedere a questo tipo di votazione; il documento, per chi lo vuole vedere, è molto semplice, non è un documento...come dico, era del 30 luglio, e aveva questo spirito che giustamente è stato sottolineato. Oggi chiediamo di avere questa disponibilità, in modo tale da poter vedere se c'è, se traduciamo in fatti quello che ci diciamo molto spesso, perché sennò dobbiamo prenderne atto e allora le conseguenze io non so immaginarle, perché lo ribadisco qui: la soluzione del voto molte volte è una non soluzione, mi permetto di dirlo, tenendo conto che rimarrebbe lo stesso criterio, la stessa legge elettorale e tutto il resto...sono discorsi che abbiamo già fatto, sono discorsi che abbiamo già fatto anche così, per le vie brevi, ma credo che sia l'apertura di un confronto serio alla base di una possibile evoluzione nei rapporti tra queste forze politiche, sennò da qui noi rimarremo sempre con delle fasi ambigue, delle fasi che hanno dei lati che la gente non capisce, e quella è la preoccupazione di tutti: di non essere capiti da chi poi deve essere in grado di valutare quello che si fa e, se valutazioni devono essere fatte, devono essere fatte alla luce del sole, con la possibilità di spiegare perché si arriva a determinate conclusioni.
Con questo spirito chiudo l'unico punto serio - l'ho detto in altre sedi - per cui abbiamo lavorato in poco tempo trovando una conclusione: è la legge sui Comuni, c'erano due proposte e siamo riusciti a trovare... Ci sono altri appuntamenti importanti anche per leggi che riguardano le elezioni comunali che verranno fatte a breve, sono discussioni importanti che vanno fatte con questo spirito, le soluzioni si possono trovare. Io sono convinto che con un po' di buona volontà c'è la possibilità di arrivare a delle conclusioni che possano essere soddisfacenti per tutti. Non si tratta di avere la rivendicazione di uno sull'altro, della primogenitura, sono cose che non ci interessano, ciò che ci interessa invece è la sostanza del cambiamento che ci deve essere per dare contezza della possibilità di dare delle risposte in tempi brevi, che siano possibilmente delle risposte le più condivise possibili, in modo che il messaggio possa essere un messaggio valido di rispetto dell'elettorato di tutti (quindi non faccio distinzione per nessuno), dell'elettorato che, in qualche modo, possa riconoscersi in quello che emerge, in quello che è il frutto del lavoro di quest'aula. Grazie.
Presidente - Grazie Presidente. La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - La ringrazio Presidente, anche per questo momento ulteriore di dibattito, ma credo che il momento sia talmente importante in questa legislatura che meriti di uscire un po' dalle regole che ci siamo dati con il Regolamento del Consiglio.
Presidente, lei ha fatto dichiarazioni estremamente di buon senso, come quelle che ci ha fatto nella riunione di poc'anzi, nella Conferenza dei Capigruppo. Finalmente si prende atto che la situazione straordinaria che la Valle d'Aosta vive non può essere gestita con questi rapporti politici che, da inizio legislatura, hanno messo in condizioni la maggioranza di non poter lavorare, di non poter esprimere...diciamo le proprie direttive, ma soprattutto ha messo in condizioni le opposizioni di esprimere, invece, tutta la loro forza e tutta la loro azione propositiva. Ha fatto delle dichiarazioni di estremo buon senso e mi rendo conto che è difficile far uscire dalla sua bocca la parola: "la maggioranza è finita". È chiaro che le dichiarazioni, sinteticamente, portano a fare questo tipo di valutazione da parte nostra e immagino che, pur non potendolo dire, ve ne rendiate conto, ecco.
Oggi non si tratta tanto di vincere una battaglia, ma di aprire finalmente un tavolo di discussione, serio, tra persone che hanno a cuore l'interesse della propria comunità, ognuno per le proprie sensibilità, di aprire questi tavoli di confronti che sono stati annunciati ma non ancora aperti. Lei, oggi, giustamente lo ribadisce: che i movimenti che tanto amano annunciare, questa volta si mettano a lavorare seriamente, che ci mettano nelle condizioni di aprire i dossier più importanti, di fare delle valutazioni di tipo politico, di garantire al Consiglio regionale di lavorare poi con degli obiettivi più chiari.
Quindi la cosa che ci fa più piacere è che finalmente - come ho potuto dire anche ai Capigruppo - si prende atto che la situazione straordinaria che viviamo ha bisogno di un'organizzazione politica e di una dimensione dell'approfondimento dei problemi completamente diversa. Questi giorni che si apriranno dopo il Consiglio ci permetteranno di valutare chi seriamente ha voglia di approfondire questi argomenti e anche di valutare se potranno nascere progetti politici differenti, o semplicemente percorsi che ci porteranno ad essere più attenti, più capaci e più efficaci nell'azione di governo della nostra comunità. Quindi non lo facciamo dire a lei, lo diciamo noi: la maggioranza da oggi deve capire che siamo tutti uguali qua dentro, che ci sono 6 gruppi che hanno pari dignità e che, anche se c'è ancora un Governo che è giusto che ci sia perché la conduzione dei temi va portata avanti, si apre una discussione perché tutto questo possa finalmente aprire una pagina diversa a questa legislatura.
Concludo, Presidente Marco Viérin, dicendo che oggi - ne abbiamo parlato anche in una riunione di opposizione e in una Conferenza dei Capigruppo - noi non chiederemo di procedere con l'approvazione del documento, però vogliamo che tutto questo sia fatto in maniera seria, che non si trascini il tavolo politico all'anno che verrà, ma che, finito il Consiglio, si cominci veramente a lavorare perché qualche cosa possa succedere già nei prossimi giorni e che, da qui al prossimo Consiglio, si possano chiarire posizioni politiche, perché altrimenti vorrebbe dire prendere tempo per mantenere semplicemente le proprie poltrone. Grazie.
Presidente - La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Presidente Rollandin, apprezziamo lo sforzo che lei oggi fa, davanti a tutti noi, davanti a quest'aula e, soprattutto, davanti a tutti i cittadini valdostani. Da una parte, lei ci dice che oggi dobbiamo soprassedere a questo documento...giustamente, perché diciamo che questo suo passaggio è quello che noi riteniamo forse il più importante, quello che oggi lei ha annunciato. Traduciamo in fatti quello che ci diciamo. Lei capisce perfettamente che, per tradurre in fatti quello che ci diciamo, dobbiamo essere molto chiari e forse, mai come in questo momento, essere schietti e dire a tutto il popolo valdostano che si chiude una fase e si apre una nuova fase. In seconda battuta, prendo sempre una frase che lei ha citato: "apertura di un confronto alla luce del sole". Ecco, noi sottoscriviamo "alla luce del sole": alla luce del sole su qualsiasi dossier, documento...perché noi non immaginavamo questo suo primo sforzo, oggi, e quindi, nelle sue dichiarazioni ci eravamo preparati su tutta una serie di dossier, proprio dossier dove la luce non c'è, dove la luce è cupa e dove le altre province sono più avanti di noi.
Lei ben sa che, in questo momento che noi stiamo discutendo, la Provincia di Trento e la Provincia di Bolzano sono in trattativa, oggi, questa mattina, con il Sottosegretario, con...sì, sì, immagino con Delrio. È proprio di ieri l'annuncio del Presidente della Provincia di Bolzano e l'annuncio del Presidente Rossi, della Provincia di Trento, che hanno aggiornato gli Assessori sullo stato della trattativa in corso tra Provincia di Trento e Bolzano con il Governo nazionale. Sono talmente in trattativa che l'obiettivo di questa trattativa è di impegnarsi a versare ogni anno una quota fissa, come compartecipazione al risanamento del debito pubblico, in prima battuta, e, in contropartita, si chiede a Roma la garanzia dell'esenzione da altre manovre statali e da ulteriori prelievi straordinari che potrebbero colpire le Regioni. Faccio questo passaggio perché, per noi, questa è la vera condivisione e il vero affrontare alla luce del sole i dossier, non può essere una fase di transizione, Presidente Rollandin, ma, come dicevamo, dev'essere una nuova fase e si deve chiudere da parte nostra una vecchia fase.
Noi, ieri, probabilmente abbiamo già aperto...avete, la maggioranza ha aperto una crisi già in V Commissione, ieri mattina, perché abbiamo fatto i ragionamenti che lei oggi ha fatto in quest'aula. Avevamo un'audizione sul G. B. Festaz e tutti insieme abbiamo condiviso e abbiamo convenuto sul fatto che non potevamo stare delle giornate e giornate come commissari a discutere dei 500 euro, con tutto rispetto, per un singolo dossier, ma che forse, una settimana fa, la Giunta ha scaricato un atto di 60 milioni di euro, 60 milioni di euro reperiti senza condivisioni, senza confronto, senza poter neanche confrontarci su tale portata, e l'appello da parte di tutti i commissari era sulla confusione che si è creata all'esterno. Allora c'è qualcuno che racconta frottole all'interno del Consiglio regionale, che non ci sono più risorse, ma il Governo regionale, senza nessuna condivisione e confronto con i commissari dell'opposizione, scarica, reperisce 60 milioni liquidi...capisce, Presidente, quando lei ci dice che traduciamo in fatti quello che ci diciamo... Bene, mai come in questo momento, a nostro avviso...lei prima citava la legge elettorale per quanto riguarda i Comuni...io citerei la finanziaria, forse è la principale da mettere nero su bianco, con tutte le carte scoperte, come mi sembra i nostri partner della Provincia di Bolzano e della Provincia di Trento che stanno mettendo in campo alla luce del sole, dicendo, nero su bianco: "Abbiamo aperto una trattativa in modo che ci impegniamo a versare ogni anno una quota fissa, ma non vogliamo assolutamente delle manovre statali ed ulteriori prelievi straordinari".
Questa nuova fase che ci auspichiamo può avvenire solo attraverso nuovi metodi di lavoro, alla luce del sole e con tanta trasparenza e, soprattutto, con un confronto reale, e termino dicendo che a questo punto ci è sembrato proprio di capire che la maggioranza non ci sia più; quindi la nuova fase deve essere aperta, ma i valdostani devono saperlo in maniera diretta e schietta. Grazie.
Presidente - La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Presidente Rollandin, le do atto che, a nome di tutta la maggioranza...quindi do atto anche ai colleghi Consiglieri che questo riconoscere, in aula, la crisi oggettiva della maggioranza, la fine di un percorso storico tra Union e Stella Alpina - in termini di percorso da soli - da compiere per gestire la Valle d'Aosta, è un fatto storico, molto importante, ecco, di grande rilievo. Ho molto apprezzato che, nel ragionamento fatto, si dicesse con chiarezza che si vuole finalmente iniziare un dialogo serio, a partire dai contenuti...a partire dai contenuti, quindi persone e numeri saranno eventualmente la conclusione di un dialogo che le forze politiche apriranno sui contenuti. Forse, in questo modo, i cittadini valdostani riusciranno di nuovo ad essere partecipi di un percorso politico, di un processo politico, potranno dire magari la loro sui contenuti e quindi essere coinvolti in questo percorso. Io non lo vedo come un percorso che riguarda soltanto i 35 del Consiglio regionale. Ho apprezzato anche la schiettezza sul fatto che non possiamo perdere tempo e che questa non è una perdita di tempo, non è una perdita di tempo perché, dietro l'angolo, questo comportamento altrimenti ci porterebbe inevitabilmente alle elezioni, che lei, correttamente, non ha evocato esplicitamente, ma ha fatto ben capire che tante altre soluzioni ormai non ci sono più, quindi o si trovano degli accordi precisi su dei contenuti o, altrimenti, saranno altre le strade che percorriamo.
Naturalmente, perché il dialogo ci possa essere, è stato fondamentale per me che lei abbia indicato, alla fine, la parola "cambiamento", perché, se un dialogo ci porta a fare di nuovo le cose che abbiamo fatto fino ad oggi, è chiaro che questo dialogo parte in modo virtuale ma non parte in modo concreto. Bisogna che tutti, tutti, non solo noi del Partito Democratico, ma tutti guardino a una prospettiva di cambiamento, cioè bisogna far capire ai valdostani che lo status quo è impossibile, cioè non è possibile che ognuno mantenga la sua posizione, perché poi ognuno guarda l'altro, dicendo: "ma il privilegiato sei tu, ma il privilegiato sei tu"...si sta girando in tondo e si ritorna al punto iniziale, in cui se nessuno cambia nulla, nessuno cambia nulla di sé stesso, è chiaro che questa situazione non è sostenibile.
Indipendentemente da questo percorso, noi ribadiamo in quest'aula - essendo anche parte di un partito nazionale - quello che abbiamo sempre detto rispetto alla nostra disponibilità a favorire i rapporti con gli omologhi piemontesi, a favorire i rapporti con gli omologhi di Trento e del Friuli e a favorire anche un rapporto con il Governo nazionale, con una distinzione fondamentale rispetto a una forza politica che usò anche in quest'aula questo tipo di percorso, cioè il PdL: che noi, per questo tipo di lavoro (lei se lo ricorderà) nulla abbiamo mai chiesto in cambio. Quello che noi chiediamo è di condividere i contenuti, quindi nessun ricatto, nessuna forzatura, ma l'apertura e la disponibilità confermata, indipendentemente da come procederanno anche i tavoli di lavoro delle forze politiche, perché davvero la situazione per Valle d'Aosta è difficile e mi fa piacere che, avendo scritto queste cose durante tutta l'estate, finalmente, insomma, con l'autunno, le mele sono mature e possiamo cogliere i risultati di questo percorso.
Presidente - La parola al Consigliere Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Anch'io mi associo a quanto detto dai colleghi. Credo che finalmente questa nuova fase possa anche sgombrare il campo da tutta quella ridda di voci che si sono susseguite in questi ultimi tempi rispetto a posizioni magari differenti all'interno dell'opposizione; in alcuni casi sono stati semplici pettegolezzi, ma altre volte, invece, erano semplicemente voci messe in giro ad arte. Credo che invece un confronto politico serio e alla luce del sole sia molto meglio di quello che è accaduto fino ad adesso; soprattutto, così, riusciamo magari anche a fare qualcosa di più concreto, come auspicavo già prima, e come auspichiamo noi da tanto tempo...per il bene della Valle d'Aosta.
Noi, già in passato, ci siamo espressi a favore dei provvedimenti che magari sono stati fatti da voi e che ci andavano bene, in altre occasioni ci siamo espressi contro, anche magari in contrasto con quanto fatto tra i 17. L'esempio che citava lei sulla legge dei Comuni, ci ha visti infatti gli unici che hanno votato con l'opposizione rispetto a quel provvedimento, perché non lo vedevamo giusto, ma ciò non toglie che siamo sempre stati pronti a collaborare e a discutere di tutti gli argomenti e a cercare di apportare la nostra esperienza e la nostra visione. Quindi siamo particolarmente...piacevolmente anche sorpresi di questa cosa. Speriamo che non sia appunto, come detto, semplicemente un passaggio per prendere tempo, anzi, ci auspichiamo effettivamente che non lo sia, perché, insomma, ormai non c'è più tempo. Per fare un esempio sul Casinò, con 60 milioni, di fatto prendiamo solo tempo, non è che risolviamo il problema, no? ...per dirla in parole semplici... E quindi anche noi saremmo pronti, in qualsiasi momento ci venga chiesto, per risolvere tutti i problemi. Chiaramente noi vorremo le nostre idee e le nostre azioni venissero valutate da voi, come abbiamo sempre fatto, quindi speriamo che le cose possano procedere.
Presidente - Grazie collega Cognetta. Altri interventi? Non vedo altre richieste. Passiamo al punto 2 all'ordine del giorno.