Objet du Conseil n. 566 du 26 juin 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 566/XIV - Interpellanza: "Interventi per una migliore fruizione della struttura dello Splendor in occasione della prossima stagione della Saison culturelle".
Presidente - La parola alla collega Fontana.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Con questa interpellanza vogliamo portare all'attenzione del Consiglio regionale i tanti disagi che devono subire i cittadini nell'accedere nella struttura del teatro Splendor. In caso di pioggia diventa un problema non indifferente, in quanto la tettoia è molto stretta. Dopo l'apertura si rimane stipati nell'atrio, poi la corsa ad accaparrarsi un posto accettabile e ci si ritrova le sedute scomode, le fila ravvicinate e nella parte superiore, il cosiddetto acquario, sia la visione che l'acustica non sono ottimali. Sono lamentele che sono già pervenute all'Assessorato competente, senza però avere mai ricevuto una risposta.
L'abbonamento alla Saison culturelle costa circa trecento euro all'anno. Noi pensiamo che i cittadini hanno tutto il diritto di non avere questi disagi. Considerato i tempi che ci sono voluti - circa diciannove anni! - e i costi non indifferenti, che si aggirano a quindici milioni di euro, dovremmo avere una struttura funzionante al massimo. Per questi motivi chiedo all'Assessore competente come intende porre rimedio a tali disagi per la prossima stagione della Saison culturelle, considerato che a fronte delle numerose lamentele molti cittadini non intendono più abbonarsi, se si intende valutare la possibilità dell'acquisto dei biglietti online per tutti gli spettacoli rappresentati allo Splendor e se è possibile prevedere una modalità di accesso meno penalizzante per gli utenti nei casi di posti non numerati. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore Rini.
Rini (UV) - Merci Monsieur le Président.
Per quanto riguarda il primo quesito, sicuramente in questo primo anno di apertura e soprattutto di gestione del teatro Splendor, alcune criticità sono emerse, così come però i tanti pregi e i tanti punti di forza di questo teatro. In particolare, per esempio, vorrei cogliere questa occasione anche per ricordare e sottolineare che tutti gli artisti che hanno avuto modo di calcare le scene dello Splendor, sono rimasti davvero favorevolmente colpiti dalle dotazioni tecniche e strutturali disponibili in questa struttura.
Le criticità, invece, come giustamente ha anche ricordato la collega Fontana, riguardano per lo più la sala e alcuni servizi tecnici. L'Assessorato istruzione e cultura, attraverso le sue strutture, ha gestito direttamente il teatro in questo primo anno di apertura, avendo modo in questi mesi di verificare e valutare in maniera attenta, puntuale e complessiva, come anche di dialogare costantemente con i cittadini e con gli spettatori. In questo caso particolare, ci si riferiva alla Saison culturelle e l'Assessorato ha allo studio, proprio adesso, alcune soluzioni tecniche migliorative sulla struttura, soprattutto per quanto riguarda quello che lei ha definito l'acquario, quindi la platea più alta. Premesso - ed è giusto dirlo - che è inimmaginabile andare ad intervenire sulle sedute, quello che invece si sta approfondendo è di poter intervenire sulle barriere di vetro, quelle posizionate - per capirci - tra i due blocchi di poltrone della galleria, in modo da poter migliorare sensibilmente la visione degli spettacoli per tutte le file interessate. Per quanto riguarda invece la parte dell'acustica, questa pare comunque ottima in tutte le zone del teatro, così come confermato dagli artisti, dai direttori di coro, di banda, nonché dai vari componenti di giuria nelle occasioni che abbiamo avuto nei vari concorsi, quali per esempio l'Assemblée de chant choral o il raduno delle bande.
Oltre a questo - le dico altri elementi che l'Assessorato sta valutando, al di là di queste criticità - si sta valutando l'opportunità di separare la zona ristoro del teatro dalle restanti parti della struttura, in modo così da renderla autonoma e maggiormente fruibile. Un altro intervento che è molto richiesto, per una criticità che è emersa, è quella di effettuare un piccolo intervento nella saletta, quella al piano terreno, per renderla completamente agibile, nel senso di poter ospitare del pubblico e non solo gli artisti durante le prove; questa era una delle richieste che veniva fatta da chi ha avuto modo di seguire alcuni spettacoli.
Quanto detto è allo studio delle strutture dell'amministrazione: mi preme ricordare, non solo dell'Assessorato istruzione e cultura, ma anche dell'Assessorato alle opere pubbliche che dovranno anche valutare quale sia la migliore finestra temporale per operare, cosa che oggi non riesco a dirle in maniera puntuale, però stiamo verificando.
Per quanto riguarda il secondo quesito, la questione dei biglietti online: per gli spettacoli della Saison culturelle, tranne quelli sold out in abbonamento, l'acquisto è online ormai da tre anni. L'acquisto online continuerà quindi anche quest'anno ad essere affiancato al tradizionale servizio di biglietteria per tutti gli spettacoli, onde permettere a tutti di poter acquistare il biglietto. Una precisazione: il primo giorno la vendita è esclusivamente nel botteghino. La questione del primo giorno al botteghino ha una ragione: facendo riferimento ai grandi spettacoli (quelli magari con il nome di richiamo anche per gli utenti fuori valle), vorremmo cercare di prediligere e di avere una corsia preferenziale per i valdostani che quindi possono recarsi al botteghino; dal secondo giorno sono tutti acquistabili online. Credo che su questo la risposta sia puntuale.
Infine, per l'ultimo quesito, "se è possibile prevedere una modalità di accesso meno penalizzante per gli utenti nei casi di posti non numerati", quindi la questione dei posti numerati, l'anno prossimo questo problema non dovrebbe più porsi in quanto è nelle nostre intenzioni di ritornare ai posti numerati, magari anche differenziando i prezzi, facendo una puntuale valutazione della qualità della visione dello spettacolo e quindi creando magari fasce diverse, tipologie diverse di prezzo con il posto numerato. Va comunque detto che quella effettuata quest'anno di non numerare i posti è stata sostanzialmente una scelta obbligata, non voluta, poiché ci trovavamo in presenza di un teatro nuovo in cui anche il pubblico non conosceva bene i pregi e i difetti, quindi non consentiva ancora un'organizzazione puntuale. Comunque da quest'anno verrà reintrodotta anche questa previsione. Grazie.
Presidente - Grazie Assessore. La parola alla collega Fontana.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Ringrazio l'Assessore per le risposte puntuali e anche per la buona volontà di affrontare queste problematiche, anche se non è in carico a lei questa responsabilità, perché è arrivata da poco. Lo capisco: non è sua la responsabilità, però apprezzo la buona volontà di cercare di risolvere questi problemi.
Mi rendo conto che la questione delle poltrone non è fattibile. Un'altra cosa che mi stava molto a cuore, che secondo me si poteva prevedere, specialmente d'inverno quando piove: sapete che l'entrata che c'è adesso dà proprio sulla strada e lì passano le macchine, ci sono pozzanghere d'acqua e per chi è lì fuori al freddo, anche persone anziane, è un brutto stare lì davanti. Ho visto che c'è un'altra entrata dal lato opposto: bisognava vedere con i tecnici se si poteva prevedere magari una tettoia un pochino più grande, che lì non c'è e non passano le macchine; almeno nel periodo invernale, per creare meno disagi a queste persone che stanno fuori per aspettare l'apertura del teatro. Io penso che qui si potrebbe fare qualcosa.
Una tiratina d'orecchie per l'Assessore allora competente gliela devo dare! Certo! Perché questa è una sua responsabilità, caro Presidente Viérin, anche perché aveva lei in carico questo compito. Abbiamo aspettato diciannove anni: diciannove anni! Ma sapete cosa vuol dire? Non è un giorno! Quindici milioni spesi per questa struttura e ci dobbiamo trovare con queste criticità? Mi chiedo: quando si fanno i progetti, quando si vanno a verificare i lavori, qualcuno ne deve rispondere, non abbiamo dato noccioline! Veramente non accetto più questi metodi di lavoro! I soldi sono buoni per chi li prende, si devono anche prendere la responsabilità delle cose che non vanno. Allora, ci vanno degli accorgimenti, anche con le ditte: se tu fai un lavoro che non corrisponde a quello che mi devi dare, tu me lo fai e io non ti pago niente, ti chiedo io i danni! Veramente è un danno all'immagine e un danno ai cittadini! Scusate se vi dico queste cose, si deve cominciare veramente ogni volta che si fanno degli appalti: adesso è ora di finirla che tutti se ne lavino le mani! E chi ci rimette, guarda caso, è sempre il povero cittadino che deve fare delle lamentele, poi diventa noioso perché la poltrona non è comoda. Non è quello! Con quindici milioni di euro - la chiamo ex Assessore, Presidente - dovevamo avere un teatro d'oro, con quello che abbiamo speso e con i tempi che i cittadini hanno aspettato! Questo è veramente vergognoso!
Mi scusi lo sfogo, ma veramente i cittadini non ne possono più! Fate attenzione per i prossimi appalti, mettendo una clausola con chi fa i lavori, che non se ne possono lavare le mani. Non buttiamo più soldi dalla finestra, stiamo attenti a quello che facciamo. Grazie.
Presidente - Grazie collega Fontana.
Mi permetterà solo di fare due considerazioni, non dico per fatto personale, sennò ci mettiamo a fare una risata. Solo per ricordare che lei ha ben detto "diciannove anni fa" e i progetti non sono di cinque anni fa: quindi per tutto il resto, lascio la dovuta comprensione.
Punto 26 all'ordine del giorno.