Objet du Conseil n. 545 du 25 juin 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 545/XIV - Disegno di legge: "Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2014, modifiche a disposizioni legislative e variazioni al bilancio di previsione per il triennio 2014/2016".
Presidente - Articolo 1. Nessuna richiesta di intervento. Passiamo alla votazione dell'articolo 1. Avete tutti votato? La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 18
Contrari: 17
L'articolo 1 è approvato.
Articolo 2. Nessuna richiesta di intervento. Stesso risultato. Articolo 3. Nessuna richiesta di intervento. Stesso risultato. Articolo 4. Nessuna richiesta di intervento. Stesso risultato. Articolo 5. Qui abbiamo l'emendamento n. 1 della II Commissione. Qualcuno vuole intervenire sull'emendamento della Commissione? Votiamo l'emendamento, poi votiamo l'articolato? Si vota l'emendamento, se c'è qualcuno che vuole intervenire sull'emendamento della II Commissione, prego, altrimenti passiamo alla votazione. Nessuna richiesta di intervento? Si vota l'emendamento n. 1 della II Commissione. È aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 18
Contrari: 17
L'emendamento della II Commissione è approvato.
Passiamo alla votazione dell'articolo 5 nel suo complesso, con l'emendamento testé approvato. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 18
Contrari: 17
L'articolo 5 è approvato.
C'è adesso l'emendamento n. 1 dell'opposizione, che si può definire articolo 5bis. C'è qualcuno dell'opposizione che vuole illustrarlo? La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Mi sembra che questa mattina nel dibattito e anche nel pomeriggio sia stato molto chiaro da parte del sottoscritto e dei colleghi di tutta l'opposizione l'obiettivo, il perché di questo nostro emendamento. In un momento in cui non abbiamo certezze per quanto riguarda i rapporti con lo Stato - e quindi nonostante aumentino le difficoltà per programmare gli anni successivi a breve e a lungo termine -, dato che nel 2013 la finanziaria confezionata per il 2014 ha previsto di utilizzare parte di utili delle società direttamente o indirettamente controllate dall'Amministrazione regionale, ci sembrava interessante aprire un principio, aprire una finestra dal punto di vista legislativo. Qual era l'obiettivo? L'obiettivo era che questo Consiglio e soprattutto la prossima finanziaria...quindi l'emendamento n. 1 sottoscritto da diciassette Consiglieri è per aprire la possibilità che sia questo Consiglio regionale a decidere: uno, quante risorse utilizzare a fronte di utili di "X" società; due, se utilizzare tali utili; tre, se utilizzare le riserve di queste società; quattro, una volta decisa l'apertura di questa finestra, di questa possibilità...è per quello che io l'ho definita - poi banalizzata da qualche collega della maggioranza - "epocale", e mi dispiace che tutto sia stato banalizzato.
Noi abbiamo presentato quest'emendamento perché riteniamo che quest'Amministrazione debba ristrutturare e riprogrammare il prossimo futuro e solo avendo certezza e contezza delle reali disponibilità economiche - questo era l'obiettivo di quest'emendamento - si può riprogrammare comunque e riempire di contenuti, di misure, di azioni e di leggi tali disponibilità. In sintesi cosa vuol dire? Vuol dire che se, viste le difficoltà, si decide di andare ad utilizzare, faccio un esempio, cinquanta milioni di euro di utili o di riserve di tali società, è il Consiglio regionale che decide e quindi dà mandato all'assemblea dei soci degli azionisti...perché le società che fanno utili in questo momento non sono direttamente controllate dall'Amministrazione regionale e quindi nessuno di noi siede nelle assemblee dei soci. Era un mandato, una finestra di apertura per dire: "per il 2014, o per il 2015, cinquanta-settanta-novanta milioni di euro saranno utilizzati per quest'azione, per quella misura, per quell'aiuto, per i fondi di rotazione in generale, com'è stato fatto oltretutto nel dicembre 2013 per la finanziaria 2014", ma il tutto non doveva essere fatto, a nostro avviso, tramite solo l'assemblea dei soci indirettamente controllata dall'Amministrazione regionale, cioè Finaosta e tale società. Riportare quindi il ruolo della centralità del Consiglio per dire quante risorse utilizzare, come utilizzare e poi aprire il dibattito invece sul discorso delle misure: questo era, a nostro avviso, l'obiettivo e soprattutto la proposta che avevamo fatto al Consiglio tutto, ma per una semplice ragione: uno, per riprogrammare e ristrutturare il nostro modello, che ha bisogno comunque di ossigeno e forse ha bisogno anche di "riempimento" di idee, caro collega La Torre! Probabilmente al di là...poi, se uno vuole metterla sullo scherzo, banalizzare comunque un film che non esiste più...il nostro obiettivo era solo esclusivamente quello di...
Quest'emendamento non c'entra nulla con - speriamo - la nuova eventuale proposta di legge sulla trasparenza e sugli indirizzi del Consiglio regionale per quanto riguarda gli investimenti delle società, quest'emendamento non c'entra nulla: quest'emendamento è solo per ridare centralità al Consiglio regionale, per dire che ci sono degli utili, ci sono delle riserve che vorremmo utilizzare oggi, perché la situazione è drammatica e vorremmo invertire la rotta per l'occupazione, per lo sviluppo e per la povertà e che sia questo Consiglio a deciderlo in modo da avere anche tutte le carte scoperte. Prima il Presidente della Regione ha fatto un esempio, la società...il Gruppo Energia nel suo complesso fa utili, tant'è vero che l'assemblea si riunirà nei prossimi giorni e gli utili del 2013 saranno i sessantuno milioni punto otto al netto delle imposte, quindi stiamo parlando di discrete risorse, a fronte, come diceva il Presidente Rollandin, anche di debiti che la società ha, ma sappiamo perfettamente, cari colleghi, che tale gruppo ha anche delle riserve accantonate non ingenti. È una valutazione - scusateci, se magari abbiamo disturbato - anche di natura politica.
Dato che il nuovo Assessore Perron ha parlato di programmazione, della difficoltà che abbiamo, dato che abbiamo delle difficoltà di rapporto con lo Stato, quest'emendamento va nella direzione solo ed esclusivamente di ridare un po' di ossigeno e - perché no? - riprogrammare, dato che questi sono soldi nostri e a casa nostra decidiamo noi, collega Fosson, perché riteniamo importante che in questo caso lo Stato non c'entri e possiamo a questo punto decidere noi e che sia il Consiglio regionale, e non solo poche persone, a decidere di utilizzare parte degli utili. Questo era il nostro obiettivo e, scusateci, colleghi di maggioranza e colleghi Consiglieri, se vi abbiamo fatto perdere tempo presentando quest'emendamento, sul quale, a nostro avviso, vista la situazione economico-finanziaria, forse ci si poteva fermare qualche minuto in più e trovare magari una riformulazione se si doveva riformulare o migliorare. L'unico nostro obiettivo era contribuire alla programmazione futura del sistema Valle d'Aosta.
Presidente - La parola all'Assessore Perron.
Perron (UV) - Grazie Presidente.
Su quest'emendamento il Presidente Rollandin poc'anzi in fase di replica ha già evidenziato in modo molto chiaro qual è la visione anche politica di strategia su questa materia. Due considerazioni in più: l'emendamento presentato, a mio modo di vedere, manifesta la volontà di "aprire" un problema; il collega Chatrian lo ha detto questa mattina magari con altre parole. Sono stato citato e ribadisco ciò che ho detto, nel senso che sono d'accordo che al Consiglio regionale - penso che è una visione condivisa dalla maggioranza - siano fornite più informazioni possibili in riferimento al tema delle partecipate. Da questo punto di vista, mi sono impegnato e ci siamo impegnati in II Commissione, confermiamo questa nostra volontà, che dovrà tradursi in una legge. Questa è la nostra visione, di carattere generale in materia di partecipate e, come anche ha suggerito, visto che è stata citata più volte, la relazione della Corte dei Conti, è in qualche modo necessario attivarsi.
Voglio peraltro dire che il tema delle partecipate pubbliche è oggetto di un continuo anche avvicendarsi di norme statali spesso o molto spesso tra loro assolutamente incoerenti, alcune delle quali peraltro rimandano per le Regioni a statuto speciale a specifiche norme regionali di recepimento di principi. Noi manifestiamo la nostra volontà di lavorare su questa materia, se questo può avvenire come avvenuto finora con una logica bipartisan come avvenuto in II Commissione, dove il Governo può dare il suo contributo, siamo d'accordo, però con la stessa franchezza con cui manifesto in qualche modo quest'apertura comunico la volontà del Governo di rifiutare l'emendamento proposto. Innanzitutto perché, secondo noi, questa materia richiede, proprio per la delicatezza e l'importanza, un esame più approfondito come mi permetto di dire l'emendamento sembra anche suggerire al secondo comma. Collega Chatrian, nel secondo comma voi rimandate ad una deliberazione di Giunta regionale la definizione di tutta la modalità attuativa da recepire successivamente.
L'emendamento, secondo me, ha anche qualche problema tecnico, nel senso che, se fosse approvato così com'è formulato, a mio giudizio, non darebbe immediatamente e concretamente gambe in tempo immediato, in tempo veloce ad un nuovo procedimento di acquisizione, di valutazione e quindi di destinazione degli utili e delle riserve delle partecipate. Se quest'emendamento fosse approvato...si dice: "con legge è stabilita la destinazione degli utili...". Che cosa significa la destinazione degli utili? Fino ad oggi una cosa decisa dagli azionisti. Dovremmo attendere, ad esempio, per dei consigli di amministrazione che sono convocati tra un po' che la legge prevista dall'emendamento sia approvata?
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...io temo che l'emendamento, se fosse approvato, rischierebbe di congelare l'operatività delle società, cosa che perlomeno come maggioranza vogliamo evitare che accada. Io penso che non possiamo neanche aspettare che in qualche modo gli uffici - e noi stessi - impieghino mesi nel capire quali contenuti vogliamo inserire in questa legge nell'interpretare la volontà che è insita nell'emendamento.
Un'ultima precisazione mi permetto di farla sulla destinazione dell'utile e delle riserve così com'è scritto. L'emendamento presentato dall'opposizione fa riferimento, se non ho capito male, alla destinazione anche civilistica degli stessi, cioè nella scelta alternativa fra la distribuzione all'azionista in termini di dividendo e l'accantonamento a riserva. L'emendamento quindi per destinazione, non può intendersi la destinazione al finanziamento di una specifica linea politica, sostegno al credito, piuttosto che pagamento dei contributi pregressi, ma eventualmente al finanziamento delle entrate complessive del bilancio. Io, per essere chiari, non mi nascondo dietro ad un dito, rilevo che, secondo me, affrontare il tema delle partecipate, cosa che, evidenzio ancora, vogliamo fare, non si può soltanto riferire ad una distribuzione degli utili che normalmente producono, ma anche ad una corretta gestione delle eventuali perdite. Manifestando quindi la nostra disponibilità a voler discutere questa materia, su quest'emendamento come sui successivi, il nostro voto sarà un voto contrario. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Oggi l'Assessore Perron veramente fa impallidire Crozza che imita Scilipoti e Razzi, perché si sta veramente superando, nel senso che, da una parte, continua a dire che bisogna dialogare, c'è la disponibilità a fare qualunque cosa e, ogni volta che c'è una proposta concreta in quest'aula, la proposta è bocciata, cioè c'è una commissione speciale sulle partecipate? "Dobbiamo parlarne, in commissione forniremo tutti i documenti, daremo qualunque cosa, siamo aperti..." e poi dà man forte in questo il suo braccio destro La Torre: "discuteremo...dialogo aperto, modifiche...", però non lo votiamo, cioè non lo si fa. Adesso addirittura ribalta trasformando quest'emendamento - un emendamento che, fra l'altro, prevede che sia una delibera di Giunta a normare tutto - come nel tentativo che congelerà qualunque cosa, bloccherà ogni azione delle partecipate. Per cortesia, ci dica, come ha detto il Presidente Rollandin: "sono affari nostri, ce li gestiamo noi questi soldi", il rapporto Giunta...in modo chiaro, esplicito, e non vada ad inventarsi che vogliamo bloccare tutto, che congeliamo tutto, che abbiamo sbagliato tutto. È preferibile dire: "siamo la solita maggioranza che vuole farsi i fatti suoi; la minoranza, se vuole, può venire qui, fa la sua comparsa, dice la sua, poi ci lasci lavorare in pace che noi andiamo avanti per la nostra strada, perché quale proposta di apertura se non date risposta ai "116"? Adesso apriremo l'argomento con il nuovo Presidente, che è così disponibile a cambiare di cinque minuti gli orari dei Consigli e a convocarci in frequenti Capigruppo dove diciamo: "applichiamo il Regolamento". Vedremo nei fatti concreti se c'è una vera volontà di dialogo e quant'altro. Noi le idee le abbiamo, le mettiamo sul tavolo, quando sono sul tavolo, sono regolarmente bocciate da parte vostra.
Vorrei capire quindi in che cosa consiste quest'apertura, questo andare a capire come funzionano le partecipate, per poi dire: "però lo Stato sta facendo delle riforme, forse è il caso che stiamo ancora fermi, che approfondiamo, studiamo bene le norme perché chissà mai che non andiamo a disturbare le manovre in atto". No, non vi disturbiamo, vi lasciamo demolire la Valle d'Aosta come state demolendo, perché, tradotto quest'emendamento, cosa voleva dire Perron? Lei se lo ricorda, il collega La Torre...ve lo ricordate quando in commissione dicevamo. "ma qui gli appalti vanno solo a quelle quattro imprese", se lo ricorda, La Torre, che lo diceva pure lei in commissione? Allora questo è un emendamento, oppure lei ci aiuti a correggerlo...che cerca di dire che gli appalti devono essere gestiti in modo più trasparente, questi sono dei percorsi, gli indirizzi...spendiamo i soldi per investire nell'eolico nella regione Lazio o spendiamo i soldi per investire sul territorio valdostano? Questo lo potrà fare il Consiglio regionale? Ci lasciate almeno provare a dire queste cose senza dirci che congeleremo il mondo, che impediremo di funzionare alle partecipate? Solo questo vogliamo dire, vogliamo provare a dire la nostra. Volete farlo, non voi diciotto, volete lasciarlo fare al Presidente da solo? E lasciamolo fare al Presidente da solo, vediamo dove ci porta questa barca dove vi siete di nuovo imbarcati a dire che va tutto bene, ma, per cortesia, risparmiateci aperture al dialogo e quant'altro per poi dire che bocciate! Fate come fa il Presidente, che dice: "non ce n'è ragazzi, questa cosa non passa", non fateci queste sceneggiate che veramente fate impallidire Crozza, perché si sta vedendo di nuovo il teatrino della politica: grandi aperture per poi bocciare qualunque cosa! Questa cosa qui non l'accetto, è irrispettoso della serietà con cui i colleghi...non l'ho redatto io, ma lo sostengo pienamente...i colleghi hanno lavorato seriamente a quest'emendamento, hanno fatto dei ragionamenti politici seri intorno a questo, meritano serietà, non meritano di essere trattati e presi in giro in questo modo, io perlomeno non mi faccio prendere in giro da lei, Assessore Perron!
Presidente - La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.
Il Presidente Rollandin, a nostro parere, nella replica ha detto una cosa molto importante: "bisogna fare una profonda riflessione sul futuro". Ebbene, noi è proprio una riflessione sul futuro che sosteniamo e condividiamo...e abbiamo contribuito a quest'emendamento, perché, vede, quando lei parla di meno risorse...è normale che le attività produttive ne risentano, che ci sia un mondo in difficoltà: dai giovani alle persone...magari quelle di mezza età che trovano difficilmente posti collocabili. Soprattutto in linea con quello che lei, Assessore Perron, ha detto: che si è perfettamente coscienti della situazione, che i vecchi sistemi sono finiti e che i nuovi metodi possono dare opportunità. Bene, quello che noi proponiamo è un nuovo metodo. Chiudiamo la partita, è un nuovo metodo...e qualcuno di voi prima della crisi aveva pure condiviso che questo sistema non reggeva più. Adesso vediamo delle retromarce, ma a 180 gradi, inversione a "U", ecco, nel senso che improvvisamente quelli che si erano fatti fautori di un sistema nuovo, di un modello nuovo, di un metodo nuovo, ormai sono allineati e compatti. Ha ragione allora chi mi ha preceduto e che ha detto che è molto più onesta la posizione del Presidente rispetto alla sua, Assessore Perron, perché se noi vogliamo dar credito alle persone, e le abbiamo dato credito quando lei ha illustrato il consuntivo e l'assestamento...adesso non cominci a fare delle involuzioni per trovare tra le pieghe delle giustificazioni che non esistono. Ora, uno, questa proposta di emendamento non è in contrasto con quello che può essere un futuro disegno di legge, non blocca nessun iter che vada in questa direzione; secondo, non sono i CdA, ma sono le assemblee che definiscono quelli che sono gli utili e le riserve distribuibili. Noi non entreremo nel merito di quelle che le assemblee decideranno che sono le riserve accantonabili, ma, una volta definiti quelli che sono gli utili distribuibili, vorremmo condividere come Consiglio l'utilizzo. Se voi leggete il comma 2...come giustamente lei ha sottolineato, Assessore Perron, nel quale diamo le modalità attuative alla deliberazione di Giunta...è perché a noi prima di tutto interessa il principio, è il principio che ci interessa porre, poi in Consiglio avete la maggioranza, in Giunta siete voi a decidere, allora dov'è il problema se si condivide il principio? Il vero problema è che non volete condividere il principio!
Allora, Presidente Rollandin, nessuno vuole equivocare su quelle che sono le partecipate, men che meno su CVA e soprattutto nessuno vuole banalizzare quello che è un sistema complesso come lo ha chiamato lei. Non vogliamo sostituirci ai CdA, non vogliamo assolutamente influenzare quelle che sono delle decisioni, a noi interessa condividere un percorso che dia un minimo di opportunità ad una Valle d'Aosta che sta morendo. Qualcuno che prima mi ha preceduto l'ha detto: la Valle d'Aosta va verso un sistema di implosione ed è vero che noi siamo stati penalizzati dalle varie manovre, compreso il Patto di stabilità. Siamo stati anche penalizzati perché non siamo stati capaci nel 2010, dopo aver sottoscritto quel benedetto Patto, di cambiare il sistema in Valle, di far crescere l'economia, di far crescere le entrate dirette, noi abbiamo avuto una discesa a picco delle entrate dirette...questo è il risultato! La nostra riflessione pertanto, veramente, è che vorremmo che un principio come questo fosse largamente condiviso...perché non bloccherà niente dell'attività delle partecipate, farà solo chiarezza. Ho un vago timore che, se non avremo il coraggio di farlo, sarà qualcun altro che ce lo imporrà dall'alto. Allora, Assessore Perron, io non vorrei che un sistema del genere continuasse ad essere cosa nostra o meglio: "cosa mia".
Presidente - La parola al collega Fabbri.
Fabbri (UVP) - Grazie Signor Presidente.
Anch'io vorrei rivolgermi all'Assessore Perron, il quale con molta enfasi ha ripetuto più volte che nulla sarà più come prima. In realtà, nel respingere questo nostro emendamento, viene smentita questa cosa: tutto è come prima, nulla cambia. Il collega Gerandin ha detto chiaramente che non era nostra intenzione andare a fare un controllo occhiuto di quella che è la dirigenza nelle partecipate. Assolutamente non siamo né in grado, né vogliamo, né la nostra intenzione è quella. A chi ascolta i nostri discorsi, o a chi ci ascolta da fuori io vorrei solo semplicemente fare un esempio per spiegare quello che è lo spirito, il vero spirito del nostro emendamento. Noi vorremmo che i 50 milioni che son stati destinati al Casinò l'anno scorso venissero condivisi in quest'Assemblea, che è l'espressione del popolo valdostano, e che magari venissero spesi per il rilancio della nostra economia. Grazie.
Presidente - La parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Giusto due precisazioni per l'Assessore Perron: la prima è che, da quello che si era sentito in commissione, c'era tempo fino a fine luglio per portare questi DL in aula, così si era detto e noi ci siamo comunque dati da fare, quindi non è proprio vero che non c'è tempo. Insomma, la Giunta potrebbe anche fare un lavoro nel giro di un mese per dare gambe a quest'emendamento.
La seconda cosa è che...non so se vi ricordate, ma a dicembre dello scorso anno, tramite la Gestione speciale, abbiamo deciso tutti assieme di pagare le leggi di settore, non so se vi ricordate la questione che c'è stata, ecco, mi riallaccio a quanto detto dai colleghi...è proprio questo il punto. L'anno scorso siamo riusciti a farlo una tantum, perché c'era una situazione e, su presentazione di un nostro emendamento, abbiamo poi trovato un accordo, in parte disatteso, chiaramente perché noi prevedevamo 40 milioni di pagamento complessivi, invece poi sono diventati 28, ma questo è un dettaglio. Volevamo che questo diventasse sistema, perché l'unica vera cassaforte economica che abbiamo a questo punto risiede proprio nella Finaosta e nella gestione delle partecipate. Noi vorremmo farla diventare funzionale al nostro sistema, voi invece volete gestirla come cosa vostra, come hanno detto i colleghi. È su questo che non possiamo essere d'accordo: non possiamo essere d'accordo, perché lei capisce che in questo modo ancora di più diventa una gestione personalistica e soltanto di maggioranza, e soltanto senza nessun tipo di confronto e di discorso. È un emendamento che va molto al di là e non può essere liquidato semplicemente dicendo: "volete fare ostruzionismo", o comunque sia "volete allungare i tempi", o cose di questo tipo...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...eh beh, avete praticamente detto che questo potrebbe creare un intralcio rispetto al normale svolgimento di...per cortesia, quindi vi invito a rivedere la vostra posizione e a trovare magari un accordo rispetto a quest'emendamento, in maniera tale da riuscire a superare questo blocco, sennò darete sempre la stessa impressione, come dicevano i miei colleghi, a parole di condividere, ma, in realtà, poi di continuare a fare come vi pare.
Presidente - La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Per chiarezza, se può essere utile al dibattito, noi abbiamo presentato tre emendamenti: il responsabile delle finanze ci ha detto che il primo emendamento va bene, perché non ha bisogno di copertura, quindi ci dev'essere il suo posizionamento dal punto di vista tecnico. Abbiamo presentato un secondo e un terzo emendamento, cito e produco...anche se poi non si discuteranno il secondo e il terzo emendamento...perché il primo emendamento, Assessore Perron? Perché avessimo avuto la possibilità di aprire oggi questo principio, non avremmo affrontato oggi il tema, ma tra qualche mese, al massimo nei mesi di novembre-dicembre in sede di finanziaria 2015. Avremmo probabilmente deciso, come Consiglio, quante risorse allocare in gestione speciale, nel bancomat della gestione speciale, quante finestre aprire ed autorizzare in gestione speciale, in Finaosta, per poter fare delle operazioni, e sull'emendamento n. 3 riempirlo di contenuti, di misure. Io nel mio piccolo intervento di questa mattina vi ho fatto quattro esempi: tre della Provincia di Bolzano e uno della Provincia di Trento per dire che se avessimo avuto la possibilità di allocare (non oggi, Assessore Perron, ma nei prossimi mesi) 20-30 milioni di euro sui fondi di rotazione, magari avremmo predisposto un articolato importante, che sarebbe andato a dare delle risposte anche a "X" settori. Probabilmente sulle scelte non si trovava neanche una condivisione dal punto di vista politico, magari sì, però l'obiettivo di oggi, l'obiettivo di quest'emendamento era aprire il principio, caro Assessore Perron...le faccio un esempio: in questo momento, dato che la Holding Energia è una società non controllata dall'Amministrazione regionale, ma indirettamente controllata, chi si siede attorno al tavolo degli azionisti non è neanche il Presidente Rollandin, ma in questo momento lei sa meglio di me, e meglio di noi, che il Presidente Rollandin magari un piccolo consiglio a Finaosta può anche darlo. Ecco, sa la differenza e perché abbiamo presentato quest'emendamento? Gradiremmo essere tutti noi 35 a dare un suggerimento a Finaosta su quante risorse allocare...un piccolo consiglio e - perché no? - magari i valdostani possono sapere quante risorse decidiamo di mettere in campo ed utilizzare. Senza mettere in difficoltà il Consiglio di amministrazione del Gruppo Energia, ma noi vorremmo solo, eventualmente, dare qualche indicazione all'azionista di riferimento tramite un'apertura di principio, quindi scrivendolo nero su bianco in una legge...avendo ben chiaro il nostro ruolo di legislatore, che non è quello di essere operativi e non è neanche quello di avere un ruolo esecutivo del Governo regionale, tant'è vero che lo abbiamo declinato, Assessore Perron, nel nostro emendamento: "le modalità attuative del presente articolo sono stabilite con deliberazione della Giunta regionale..." Scusateci se magari vi abbiamo disturbato...abbiamo inserito: "previo parere della commissione consiliare competente", dove mi sembra, colleghi, che voi avete la maggioranza e quindi potete comunque decidere. Questo era lo spirito. Gradiremmo che non fosse solo il Presidente Rollandin a consigliare al Dottor Cilea se dividere o no gli utili del Gruppo CVA del 2013. Questo era il nostro obiettivo.
Assessore Perron, mi spiace che alla sua prima uscita - questa mattina è stato molto amministrativo - politica ci sbatta la porta in faccia dicendo: "non sono cose vostre" praticamente o mettendo di mezzo... Noi non siamo dei giuristi, abbiamo una competenza magari scientifica in altri settori, ma non abbiamo quella competenza giuridica, ma penso che qui la partita sia tutta politica, colleghi! Se siamo d'accordo che sia Rollandin a chiamare il Dottor Cilea per dire: "cari azionisti, utilizzate - o no - gli utili di tale società", o se sia eventualmente il Consiglio regionale. Ecco, noi auspicavamo dai banchi anche della maggioranza...visto e considerato, dopo una crisi di 75 giorni, che forse il vento era cambiato, che dal punto di vista del metodo di lavoro e della trasparenza...avremmo gradito una presa di posizione da questo Consiglio regionale, colleghi, e che si dicesse: "no, è il Consiglio regionale che eventualmente prende il telefono e chiede gentilmente alla finanziaria principale di utilizzare parte degli utili". Mi dispiace che invece ci sembra che...almeno è la posizione del Governo, non abbiamo ancora sentito la posizione dei colleghi Consiglieri di maggioranza, ma mi sembra che vada bene così. "Per adesso va bene così, ne parleremo un domani"...peccato, abbiamo perso di nuovo una nuova chance e i nostri cittadini o vicini delle Province autonome di Trento e Bolzano stanno sfornando disegni di legge per comunque creare condizioni alternative per dare delle risposte all'occupazione, alle imprese, alla povertà e noi...e qui non c'entra nulla lo Stato e neanche la Comunità europea, sono tutte cose nostre!
Potremmo gentilmente, Assessore Perron, dire: "no, un attimo, forse possiamo... - magari, da un punto di vista giuridico, non l'abbiamo scritto molto bene - riformuliamolo dal punto di vista giuridico", però la partita, colleghi, è tutta politica! Ci spiace sinceramente che nessuno...da come vedo dai banchi della maggioranza e dai colleghi Consiglieri, probabilmente non interessa o forse siamo andati fuori tema. Scusi Presidente.
Presidente -La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.
Vorrei solo leggere l'articolo, affinché sia chiaro che non stiamo parlando di una cosa così fantascientifica: "1. Con legge è stabilita la destinazione degli utili e delle riserve distribuibili delle società partecipate in misura maggioritaria, direttamente o indirettamente, dalla Regione. 2. Le modalità attuative del presente articolo sono stabilite con deliberazione della Giunta regionale, previo parere della commissione consiliare competente". Allora politicamente quello che vi abbiamo proposto è un atto di una semplicità e di una debolezza estrema, perché sapevamo anche che dall'altra parte non è che ci fosse tutta quella "muscolatura" politica, nonostante la ricomposizione della maggioranza e la ricollocazione del gruppo dei responsabili. Era però anche un tentativo per avvicinare un po' una dialettica politica nuova, vista proprio la debolezza con la quale la maggioranza si è presentata in aula nel corso dell'ultimo Consiglio regionale e debolezza intesa che noi vogliamo ridare centralità al Consiglio. Il Consiglio può riprendere centralità se dà dei segni di vita e i segni di vita li può dare attraverso le componenti politiche: adesso, una si è allontanata un po' dalla Giunta, ha lasciato gli incarichi di governo per andare un po' più in alto, ecco, alla Presidenza del Consiglio; un'altra invece è entrata in Giunta e su questa puntavamo per quanto meno avere una risposta, che non è approvare l'emendamento, perché siamo stati anche forse un po' temerari e coraggiosi, però almeno dirci: "facciamo un ordine del giorno e ci impegniamo nel prossimo mese di luglio", perché le vacanze sono lunghe poi, collega La Torre...nel prossimo mese di luglio...a parlarne subito, perché noi di partecipate ne parliamo da luglio dell'anno scorso, da quando abbiamo cominciato con la Commissione speciale del Casinò! Lei si ricorda quanto ci ha aiutato, ecco, a discutere di questi temi e poi siamo andati su altri temi, poi ci ha provato anche lei a farsi dare qualche documento e ha capito che, come Presidente di commissione, purtroppo, contava poco anche lei, perché non li ha avuti. Abbiamo poi fatto altre discussioni e siamo qua oggi a parlare di un emendamento di cinque righe e nessuno tra di voi...e, collega Perron, noi da lei ce lo aspettavamo...è capace di dirci: "nei prossimi 10 giorni vi convoco tutto e lo portiamo al Consiglio del 15 e ne parliamo", cioè non c'è mai un atto politico forte, c'è sempre un rimandare le discussioni. Se faceva paura portarlo in commissione, si poteva magari cancellare quello, ecco...cioè avremmo anche accettato, però abbiamo finito di dire...dopo lunghe discussioni, l'avete detto anche voi...che non abbiamo più purtroppo un mondo come quello che avevamo prima; risorse minori, difficoltà e abbiamo paura come amministratori...non come padroni, ma come amministratori di società che hanno la possibilità ancora di dare un po' di respiro al nostro bilancio...a dire: "la nostra sensibilità è destinarli a questa cosa, la sensibilità di un altro è destinarli a quest'altra cosa" e fare della politica...attraverso i soldi che queste amministrazioni delle società partecipate producono per i valdostani. Allora, è veramente tutto come ci siamo detti all'atto del reinsediamento del Governo Rollandin! È talmente trasparente che lui fa bene a riproporre il sistema di governare che gli è caro, attraverso il quale lui raggiunge i suoi risultati, noi meno, perché non riusciamo giustamente a portare il nostro contributo. È possibile allora pensare che un emendamento così possa avere nei prossimi giorni una discussione certa in commissione? A tambur battente? O è tutto procrastinabile nel tempo, perché politicamente ormai le cose si sono sistemate in maggioranza e quindi certe battaglie che si facevano fino a cinque minuti prima oggi non si fanno più? È possibile? Almeno siamo chiari ed evitiamo anche poi di ricercare un dialogo che, come è stato detto più volte, non esiste, perché il dialogo lo stiamo proponendo non sui temi sui quali non ci siamo mai confrontati! Perché se vi avessimo chiesto delle cose sulle quali non ci siamo mai parlati...ma erano le cose che ci dicevamo in aula, che ci dicevamo in commissione, che ci dicevamo nei corridoi e che ci dicevamo durante la crisi...le stesse cose. La risposta allora può essere: "non lo accetto, ma mi impegno a farlo nel più breve tempo possibile", oppure giustamente: "non mi interessa proprio, il mondo va avanti come abbiamo previsto di fare andare avanti", finché raggiungiamo...finché abbiamo 18...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...no, io ho sentito dire: "ne parleremo"...ma ne parliamo dall'anno scorso, Presidente! Questa roba qua rimane in campo alla maggioranza! Non so che differenza c'è. L'UVP vi dirà: "qua vorremmo metterli per fare le navicelle spaziali", l'ALPE vi dirà altre cose...vi diremmo solo queste cose qui, ma possiamo dirvele! Oggi invece noi non sappiamo nulla e non possiamo dire nulla; allora, un impegno nel tempo si può avere?
Presidente - Grazie collega Bertschy. La parola alla collega Certan.
Certan (ALPE) - Sarò brevissima. Devo dire che l'Assessore Perron è stato nel secondo intervento pomeridiano sorprendente, io non ho un'altra parola per definirlo, perché...
(interruzione dell'Assessore Perron, fuori microfono)
...sorprendente, sì, proprio così, perché, vede, se dal Presidente Rollandin ci aspettavamo questo tipo di risposta...
(nuova interruzione dell'Assessore Perron, fuori microfono)
...da lei, Assessore Perron dopo aver anche condiviso alcuni passaggi in commissione, eccetera, pensavamo che i 75 giorni di crisi - fatta in qualche modo passare anche alla comunità valdostana, perché è chiaro che è stata una crisi che poi ha pesato anche su di essa - potessero servire. Non volevamo quindi banalizzare così tanto questa crisi e pensare che fosse una crisi solo per fare un giro di valzer, un cambio di sedie e un riposizionamento della Giunta, ma pensavamo che veramente ci fosse la disponibilità e la volontà di provare a fare un cambiamento di metodo. Noi, in realtà, con quest'emendamento - credo che il collega Chatrian e gli altri colleghi che sono intervenuti l'abbiano spiegato in modo chiarissimo - volevamo solo che certe scelte venissero fatte dal Consiglio regionale, che rappresenta tutto il popolo valdostano, e non dalla Giunta regionale, dal Governo regionale, in particolare non da una persona. Abbiamo capito invece che tutti questi mesi, questi due mesi e mezzo sono serviti esclusivamente per sentirci dire che oggi noi non possiamo chiedere di congelare l'attività delle società partecipate, che non possiamo neanche pensare che "gli uffici impieghino -scusi, uso le sue parole - troppo tempo per risistemarsi e rimettersi a posto su questo". Mi chiedo...
(nuova interruzione dell'Assessore Perron, fuori microfono)
...sì, l'ha detto...
(nuova interruzione dell'Assessore Perron, fuori microfono)
...no, ha parlato di questo. Mi chiedo dal momento che il nostro emendamento non potrà essere immediatamente applicabile perché non darebbe gambe ad un nuovo corso di destinazione, ecco, mi chiedo quale sia il suo nuovo corso di destinazione, Assessore Perron. Grazie.
Presidente - Passiamo quindi alla votazione dell'emendamento...no, la parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.
Solo per chiarire un paio di equivoci: primo, non è mai successo e non succede che sia il Presidente della Regione a dare indicazioni a Finaosta di come deve attivare certi meccanismi, sono sempre, a prova del contrario, atti ufficiali della Giunta e del Consiglio che hanno preso posizione su determinate situazioni debitorie di alcune società, che sono state risolte, come per il Casinò, anche attraverso delle partecipate, risparmiando, come ho detto, milionate di quelle che dovevano essere invece spese per interessi per le banche. I 50 milioni di cui parlava Nello Fabbri non sono un regalo, sono un prestito che è stato dato con queste modalità e credo che sarebbe bene ricordare il beneficio che questo porta, perché rimane chiaramente nell'ottica di avere un risparmio forte.
Vorrei sottolineare solo l'altra differenza, nell'emendamento si dice: "con legge è stabilita la destinazione degli utili - Gerandin - e delle riserve", se sono riserve, è perché sono già state, in qualche modo, previste come necessità collegate con quella che è la società, ma non voglio entrare nel merito di questo. Questo è dato con legge, allora siccome sia il collega La Torre, sia l'Assessore Perron hanno ribadito che la volontà di arrivare ad una legge sulle partecipate c'è, io adesso non sto a mettere i termini, se sono 15 giorni...nel più breve tempo possibile presenteremo con la Commissione...lo presenterà la Commissione, faremo in modo che si arrivi ad un testo che abbia una serie di proposte, se ci saranno le condizioni, nel modo giusto troveremo anche il modo di coinvolgere il Consiglio nel modo di utilizzare gli utili. Vorrei ricordare a chi parla di...con questa legge sugli utili dire della promozione, cioè di fare programmazione...guardate che gli utili, se si guardano gli utili della CVA l'anno scorso, erano quasi il doppio di quest'anno, se io avevo fatto programmazione dicendo: "tengo conto degli utili, quindi per i prossimi tre anni...", no, ma scusate, se mi dite che devo far programmazione su quelli che sono gli utili, io voglio ricordarvi che gli utili, ad esempio, proprio nel sistema elettrico, sono stati negli ultimi tempi ridotti della metà, perché sono....per diverse ragioni...sicuramente è auspicabile la riduzione del costo dell'energia, ma tutto questo ha portato a delle conseguenze per quanto ci riguarda. Bisogna quindi trovare una clausola che non sia collegabile con un automatismo per cui io vado a...ma giustamente possiamo parlarne... Noi abbiamo detto questo, noi abbiamo detto che la legge verrà presentata e quindi in quel momento discuteremo, tutto lì, quindi non è che ci siamo rifiutati, non è che abbiamo detto: "non dialoghiamo", è anche stato detto...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...ma lo spirito è quello di arrivare ad una soluzione o no? Se è di arrivare ad una soluzione, la proposta viene...e si discute. È esattamente quello che voi chiedete e che noi diciamo, solo dobbiamo farlo in un modo diverso, tutto lì.
Presidente - La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Due considerazioni a seguito degli interventi, se non abbiamo capito male, uno di chiusura da parte dell'Assessore Perron, che dietro una questione tecnica ha rifiutato un principio, che è quello di condividere qui in Consiglio una filosofia e delle linee di indirizzo sulla questione delle partecipate...gli utili...adesso si parlava di CVA, ma in generale è un principio che portiamo qui in Consiglio. Atteggiamento che invece, a seguito della discussione, vede un impegno per il futuro che noi chiederemmo si trasformasse in un impegno formale, come anticipato dal collega Bertschy, magari attraverso un ordine del giorno, durante la discussione da qui alla fine dell'approvazione dell'assestamento, che possa codificare quella che è una volontà di portare in Consiglio una riforma della questione delle partecipate, soprattutto una legge che possa fissare un principio che noi oggi abbiamo tramutato e codificato in un emendamento. Al di là dell'impegno, quello che dispiace, e che qualcuno ha sottolineato...sono due atteggiamenti: uno è l'atteggiamento di chiusura del collega Perron, che assieme al collega La Torre...altri lo hanno detto, in questi mesi hanno fatto delle battaglie di principio sulla questione delle partecipate. È vero che tra i responsabili, collega Perron, lei è stato il più responsabile, nel senso ovviamente...anzi sicuramente il più premiato per essere il più responsabile e oggi forse rappresenta questo gruppo...nel senso che non si può, in un cambio repentino di atteggiamento, nascondendosi dietro ad una questione di tecnicismo, rifiutare un principio.
L'altro appello è al Presidente del Consiglio appena insediato con dei grandi proclami sulla centralità del Consiglio, sul new deal di questa Presidenza, noi vogliamo vedere che atteggiamento ha lei, Presidente del Consiglio, su questa questione, perché non è che lei adesso si è seduto lassù e, insomma, un colpo al cerchio un colpo alla botte non ha più posizione...ma sì, un po' con l'opposizione, un po' con la maggioranza... Lei, Presidente, ci deve dire cosa pensa sulla centralità del Consiglio sulla questione delle partecipate, emendamento o non emendamento, adesso stiamo discutendo di tecnicismi, perché lei ce lo deve dire, perché la sua Presidenza, presentata in leggera difficoltà e in pompa magna su questo nuovo corso, rispetto al passato recente, beh, noi vogliamo misurarla, Presidente Marco Viérin. Ci attendiamo che lei ci dica come si schiererà in questa votazione, perché qui, al di là della questione tecnica, si afferma un principio: vogliamo o no che il Consiglio regionale, soprattutto sulla questione delle partecipate, che il suo movimento in termini di proclami in questi mesi ha fatto come battaglia di principio uno degli argomenti forti...noi vogliamo sapere come lei si schiera e come lei ha intenzione di dimostrare questa volontà di riportare alla centralità del Consiglio, che noi dei proclami sinceramente ad un certo punto ci fidiamo fin lì. È quindi chiaro che chi nel gruppo dei responsabili ha oggi assunto un incarico di governo si è subito adattato a quella che è un'azione di governo...che già negli scorsi mesi diceva: "no, la questione delle partecipate è così"; allora stupiscono i cambi repentini o, meglio, non è che stupiscono, si capiscono benissimo, anzi, ma quello che stupisce, invece, è in una soi-disante promozione sugli scranni più alti del Consiglio...che poi c'erano altri argomenti, secondo noi, altre questioni...ma oggi deve essere conseguente a ciò che si enuncia in termini di principi, quindi qui - qualcuno l'ha detto - si vuole affermare un principio: che qualsiasi tipo di decisione, al di là dell'allocazione delle risorse, su scelte strategiche, che siano poi fondi delle partecipate, fondi europei e altre questioni, sia almeno discussa in quest'aula consiliare. Lei, Presidente Marco Viérin, quindi ha un'occasione, ecco, per dimostrare attraverso un voto che lei è un Presidente super partes, che esiste, nel senso che ha un'autonomia minima decisionale, al di là del suo movimento, anche all'interno di quest'aula dalla maggioranza e soprattutto che è una persona, in termini di figura istituzionale, credibile, perché noi, mettendo alla prova attraverso un voto questa sua volontà di dare maggiore centralità al Consiglio, le diamo un'opportunità, che è unica, di effettivamente ridare dignità all'aula che lei rappresenta.
Presidente - La parola al collega Fabbri per secondo intervento...per dichiarazione di voto sull'emendamento...fatto personale su cosa?
Fabbri (UVP) - Credo che il Presidente mi abbia citato...
Presidente - Ah va bene, fatto personale.
Fabbri (UVP) - ...semplicemente una cosa, Signor Presidente, io non intendevo assolutamente criticare le scelte o entrare nel merito delle scelte che sono state fatte ormai più di un anno fa, semplicemente volevo dire che certi tipi di scelte possono essere benissimo condivise qui, questo era lo spirito del nostro emendamento, tutto lì.
Si dà atto che dalle ore 19,31 assume la presidenza il Vicepresidente Lanièce.
Lanièce (Presidente) - Ha chiesto la parola il Presidente Viérin Marco, ne ha la facoltà.
Viérin M. (SA) - Grazie Presidente.
Io capisco che qualcuno voglia cercare di confondere quella che è la maggioranza e quella che è l'opposizione, io l'ho detto nella mia dichiarazione che sono persona di maggioranza. Dico e ribadisco che il movimento a cui appartengo sostiene fermamente di volere questa legge sulle partecipate, e lo ribadisco con forza, ed affronteremo anche le questioni proposte oggi insieme a tutte le altre che riguardano questi argomenti: da quelli che sono i benefit dei manager ad arrivare anche agli indirizzi che si possono dare alle partecipate; quindi lo confermo in maniera chiara, netta a nome anche del mio movimento. Grazie.
Si dà atto che dalle ore 19,32 riassume la presidenza il Presidente Marco Viérin.
Viérin M. (Presidente) - La parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Oggi mi sono posto un po' in osservazione e fanno sorridere certe affermazioni da parte di alcuni colleghi...l'affermazione del collega Viérin, in veste di Consigliere: "noi siamo come movimento...", lo sappiamo bene, voi l'avete scritto pure sul vostro programma elettorale, avete fatto grandi articoli sulla riduzione dei costi dei manager delle partecipate e delle controllate, il controllo..."e togliamo il controllo troppo stretto della Giunta e ridiamo importanza al Consiglio", è da un anno che aspettiamo che voi facciate qualcosa sulle partecipate e sulle controllate, e ci avete bocciato tutto! Risoluzioni, mozioni...non avete accolto una sola delle indicazioni e dei suggerimenti che noi dalla minoranza, quindi diciamo anche con i numeri che non ci sono agevoli, vi abbiamo proposto, e noi, Presidente Viérin, dobbiamo crederle? Allora voi andrete avanti ancora con questa manfrina finché, probabilmente, vi converrà andare avanti, fintanto che vi converrà mungere le partecipate e le controllate, però con le vostre mungitrici e, diciamo, in maniera del tutto autonoma, in maniera del tutto, diciamo, limitata alla vostra parte, alla vostra maggioranza e, quando vi converrà, lo farete.
Collega La Torre, lei ha firmato otto mozioni di sfiducia degli Assessori, oggi mi sembra uno dei sostenitori della maggioranza senza "se" e senza "ma", senza pregiudiziali, perché ha firmato quelle mozioni di sfiducia, per poi riconfermare in pieno un'azione politica senza una virgola di cambiamento, anzi rafforzando addirittura un'azione politica che è stata ed è immutata da un anno? Non è cambiato nulla, allora poi magari in camera caritatis, nei corridoi, mi spiega la motivazione del suo percorso e di questa sua metamorfosi duplice, prima e dopo, come mai ad un certo momento lei ha deciso che la Giunta non era più, diciamo, in condizione di poter governare, che andavano risolte...e sfiduciati, diciamo, i suoi colleghi, perché bisognava dire un "basta" e bisognava mettere un punto fermo su una degenerazione.
Collega Perron, si è guadagnato i galloni del libero di dire, evidentemente, oramai è libero di dire quello che vuole, ci fa degli spiegoni che durano delle mezz'ore, dei peàna incredibili all'azione meravigliosa di questa macchina che è la maggioranza, che non ha mai sbagliato, "abbiamo fatto tutto sempre per il popolo valdostano, sempre nell'interesse...", non mi pareva così convinto che si fosse fatto tutto nell'interesse dei valdostani quando ci raccontava che l'uomo solo al comando decideva e voi dovevate essere lì ad accettare le decisioni. Mi pare allora che ci siamo un po' rimangiati, diciamo, certe prese di posizione.
Presidente Rollandin, lei ha citato le partecipate, ha citato il mutuo di 50 milioni concesso al Casinò, beh, io le cito il mutuo chirografario di 12 milioni, quel prestito che è stato concesso qualche mese fa al Casinò per i giochi d'acqua splendidi, non so se vi ricordate...beh, il mutuo chirografario, caro Presidente, è un mutuo, è un credito che non richiede nessun tipo di responsabilità da parte di chi lo chiede, non richiede nessun pegno in cambio, non richiede ipoteche, non richiede nessun tipo di impegno, perché, come si diceva allora, sono mutui generalmente concessi di piccola entità, concessi magari per l'acquisto di una macchina o per una piccola ristrutturazione. Voi avete concesso al Casinò un prestito di 12 milioni di euro senza nessun tipo di garanzia e chi lo restituirà nel caso in cui il Casinò non fosse in grado di restituirlo? Lo restituirete voi della Giunta che avete deliberato questo mutuo? Non credo proprio. Lo restituirà la collettività, allora, quando avete interesse di utilizzare i soldi della collettività attraverso le partecipate, lo fate tranquillamente e i rischi li attribuite e li scaricate comunque sulla cittadinanza.
Presidente - Grazie collega Guichardaz. La parola al collega Laurent Viérin per secondo intervento...dichiarazione di voto.
Viérin L. (UVP) - Sì, solo per un chiarimento, Presidente Marco Viérin. Dopo l'impegno del Presidente Rollandin, abbiamo preso atto di un suo impegno, non abbiamo capito se è un impegno personale o di gruppo ad intervenire su questa questione. Al di là quindi della sua...abbiamo capito che lei fa parte della maggioranza, Presidente, perché altrimenti non sarebbe seduto su quella poltrona e, malgrado quello, ha pure rischiato di non andare a sedersi, quindi non è questa la questione, e non c'è neanche un tentativo di confondere tra maggioranza e...vi confondete già da soli, Presidente Viérin, quindi qui noi vogliamo capire se c'è un impegno ad agire entro breve tempo. Non so se c'è una disponibilità magari anche a codificarlo come ribadito da più parti attraverso un ordine del giorno, un impegno che fissa un tempo...perché della politica dell'annuncio noi non ci fidiamo, glielo abbiamo detto..."poi vediamo", "poi facciamo", "poi auto-interveniamo", no, oggi se c'è una volontà... Intanto lei ha detto: "ma io faccio parte della maggioranza, non voto quest'emendamento, però io sono d'accordo nel fare una legge sulle...", bene, noi ribadiamo che il voto su quest'emendamento è comunque un principio che viene affermato da parte di un Presidente del Consiglio sul riaffermare la centralità dell'aula.
A prescindere da questo voto, che comunque sarà un primo segno tangibile del suo atteggiamento da Presidente del Consiglio nei confronti dell'Assemblea che lei rappresenta, noi, se non abbiamo capito male, prendiamo atto di un impegno, dopo quello del Presidente, anche suo e del suo movimento ad intervenire in tempi brevi, noi immaginiamo, sulla questione delle partecipate, quindi scindendo le due questioni che sono parzialmente collegate, ma che vanno nella medesima direzione di introdurre trasparenza e partecipazione in tema di partecipate, noi chiediamo se c'è una disponibilità a lavorare entro stasera ad un testo di un documento condiviso, che impegna ad intervenire entro la fine della pausa estiva su questa questione delle partecipate, per vedere se questi sono i soliti proclami a cui ci avete abituato o se, invece, sono dichiarazioni che sono fondate. L'impegno per il futuro, se è un futuro prossimo, può essere anche un impegno semi-credibile, se è un impegno della vecchia politica, ecco, noi non ci stiamo, perché crediamo che sia solo un tentativo di prendere tempo rispetto ad una posizione che deve assumere oggi lei, come altri, che hanno fatto le battaglie che certi ricordavano, per non decidere, per non uscire da questa dicotomia nella...della lotta ad un certo sistema a cui si appartiene, perché non si può appartenere ad un certo sistema e combatterlo allo stesso tempo, probabilmente qualcuno ci crede pure quando lo dice, ma oggi state dimostrando che non state facendo, seppure con i numeri risicati che vi potrebbero permettere una lotta anche con un singolo voto ad un certo sistema. Questo principio quindi...se proprio credete che voi siete centrali, determinanti per cambiare le cose, dimostratelo, cambiate una volta per tutte, una volta ogni tanto, questo sistema, che esautora quest'aula dalle decisioni principali e programmatiche di indirizzo, per delegare, ma neanche a voi stessi, a qualcun altro che voi dite di combattere, quelle che sono invece decisioni che dovrebbero essere assunte dall'intero Consiglio Valle: questa è la centralità della questione. Tutto poi è possibile, tutto è fattibile, l'importante è dire le cose come stanno. C'è una decisione che è già assunta, non si può non seguire quella linea, che da mesi...e che è all'origine della crisi...la questione delle partecipate è stata origine di una parte della crisi. Oggi non si può dissentire, perché è quell'elemento che vi tiene in piedi, lei soprattutto e chi è stato premiato in particolare, perché, se si dissente da questa linea, non si ha più il posto che si ricopre: questa è la questione centrale del problema.
Presidente - Votiamo allora l'emendamento. Il Consigliere Chatrian è già intervenuto due volte...ah, per fatto personale, su cosa? La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Per fatto personale, perché il Presidente poc'anzi ha indicato certi valori per quanto riguarda il Gruppo Energia, il Gruppo CVA. Solo per chi ci ascolta, ma anche per i colleghi, perché altrimenti sembriamo degli sprovveduti, dei superficiali e sembriamo un'armata Brancaleone, che ha presentato un emendamento non sapendo e non conoscendo lo stato dell'arte. Solo per correttezza verso chi ci ascolta, Presidente Viérin, il Gruppo CVA, solo ed esclusivamente il Gruppo Energia, nel 2008...
Presidente - ...rimanga però sul fatto personale.
Chatrian (ALPE) - ...il fatto personale è che il Presidente Rollandin mi ha ripreso su certe mie affermazioni sulle risorse disponibili, quindi volevo ribadire e mettere sul tavolo i risultati di una nostra controllata indirettamente a chi ci ascolta, altrimenti sembra che parliamo magari così, perché abbiamo deciso di presentare un emendamento non sapendo nulla di cosa stia succedendo...
Presidente - ...collega Chatrian, il discorso sul fatto personale non è che...
Chatrian (ALPE) - ...il fatto personale è che il Presidente Rollandin ha appena detto...Presidente...
(interruzione del Consigliere Donzel, fuori microfono)
Presidente - ...collega Donzel, ho capito che forse è di moda avere qualche atteggiamento, ma credo che il collega Chatrian stia parlando e abbia la capacità di esprimersi...
Chatrian (ALPE) - ...nel 2012 l'utile netto di pertinenza del gruppo è stato di 73 milioni di euro, nel 2011 di 64 milioni di euro, nel 2010 di 78 milioni di euro, nel 2009 di 82 milioni di euro, nel 2008 di 70 milioni di euro. Fra qualche giorno, e che sia chiaro praticamente a tutti, il gruppo andrà ad approvare il bilancio 2013 e gli utili sono di circa 60 milioni e non della metà, come il Presidente Rollandin poc'anzi ha detto, rispetto al 2013. Nel quinquennio parliamo di 350 milioni di euro di utili.
Un'altra cosa, sempre, dato che sono stato citato dal Presidente Rollandin, per chiarezza, colleghi, scusateci, perché altrimenti sembriamo veramente superficiali e soprattutto che presentiamo, anche come ci ha ripreso il nuovo Assessore Perron, degli emendamenti che non stanno in piedi dal punto di vista tecnico-giuridico, non so lei che competenza abbia dal punto di vista giuridico, noi poca, ma abbiamo cercato di spiegare dal punto di vista politico che volevamo ridare una piccola centralità al Consiglio regionale, ma al 30 giugno 2013, Presidente Viérin, il Gruppo Energia aveva questa liquidità: 291 milioni di euro.
Presidente - Grazie collega Chatrian. La parola, per dichiarazione di voto, al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Sì, Presidente, le abbiamo chiesto due minuti fa, attraverso la dichiarazione del collega Viérin, un impegno politico. Ci sono dei Capigruppo o altri che sono referenti di gruppi che non sentiamo, quando si chiede un impegno politico, qualcuno dovrebbe politicamente rappresentare i gruppi e dire qualche cosa, anche dire: "no", però l'impegno politico che vi chiediamo è: c'è la disponibilità nei prossimi giorni, nel prossimo mese, nei prossimi due mesi, quando volete voi, di arrivare ad una dichiarazione politica forte per dire: "chiudiamo quest'argomento"? O sennò diciamo: "no", io - ripeto - preferisco che diciate: "no", almeno noi sappiamo che è "no", ma non che...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...sì, però, non arrabbiamoci, perché sennò poi allora, quando diciamo che qualcosa non va bene, parliamo da sotto il microfono...se lo diciamo noi, veniamo ripresi perché diamo fastidio...io non voglio creare polemiche, dico solo: stiamo facendo politica, qua abbiamo fatto una proposta politica, diteci politicamente: "sì", "no". Guardi, Presidente, che lei è il più chiaro di tutti, noi continuiamo a ribadirlo, lei è il più chiaro di tutti, è meglio sapere che è "no" che non dei "nì", cioè noi vorremmo che la Stella Alpina dicesse dei "sì" e dei "no", i "nì" non ci interessano più! Siete stati in piedi coi "nì", vi va bene a voi, ma andate avanti, ma chi se ne frega, non è mica quello il problema, noi vi stiamo chiedendo dei "sì" e dei "no" da quando è iniziata questa legislatura, allora la Stella Alpina se ha trovato l'equilibrio in maggioranza e deve dire dei "nì", ci dica dei "nì", ma ce lo dica se non può alzar la voce quando va dall'altra parte! "I responsabili dicono dei "nì"", va bene, noi sappiamo che d'ora in avanti trattiamo direttamente con chi può dire "sì" e "no", non perdiamo del tempo, cioè diteci solo se c'è un impegno politico a breve per arrivare al "nì", al "sì", al "no"...non ne volete neanche più parlare? Perché la legge non la possiamo fare il prossimo anno, perché, al di là delle partecipate, ogni Consigliere qua credo che abbia tutti i giorni gente che gli chiede come fare a trovare un lavoro. Da quelle parti c'è ancora possibilità di veicolare il lavoro, perché non c'è ancora voglia di arrivare a questa trasparenza sulle assunzioni ed in tanti posti, da questa parte gli puoi solo dire: "eh, cerca di attivarti a fare qualche cosa". Noi non vogliamo sostituirci a quel sistema di fare, perché non è più tempo, allora cerchiamo semplicemente di trovare una formula affinché tutti insieme possiamo dare delle risposte alla gente, se è "no", è "no", se è "sì", è "sì".
Presidente - La parola al collega Donzel, per secondo intervento.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Lo faccio precedere da un breve fatto personale. Siccome lei mi chiama a microfono acceso dicendo che è di moda fare certi tipi di intervento, poi io ho il diritto di spiegare. Allora, io intervenivo per rammentarle che se un collega è citato e smentito dal Presidente della Regione, come è avvenuto nel caso del collega Chatrian, può risultare a questo collega fatto personale chiarire due cifre. Tutto qui, un richiamo al rispetto del Regolamento, se lei adesso ha già deciso che la disciplina è che non si può più replicare su una persona chiamata in causa su delle cifre non corrette, è una sua interpretazione, la invito a discuterne nella Capigruppo, così ci chiariamo che cos'è un fatto personale e che cosa no. Beccarsi del bugiardo o del tontolone per me è un fatto molto personale: questa è la precisazione.
Rispetto alla questione, l'apertura classica che viene fatta quando noi chiediamo una delibera di Giunta, chiediamo una discussione in commissione, è: "eh no, ma qui è meglio fare una legge", dopodiché, molto correttamente, i colleghi dell'UVP dicono: "allora facciamo la legge". Lei si precipita dai banchi, abbandona la veste, si toglie la giacca del Presidente del Consiglio, indossa subitaneamente la giacca del Consigliere di maggioranza e dice: "siamo pronti noi della Stella Alpina", parla come un Capogruppo, proprietario del partito anche lei, che dice: "noi la legge la vogliamo fare". La domanda allora è semplicissima: la facciamo quest'estate? Noi ci siamo. Il Presidente Rollandin comincia a dire: "forse quest'estate non è il caso", mi sembra di aver capito, perché è il più chiaro di tutti, anch'io ormai ho come interlocutore unico il Presidente Rollandin, perché gli altri dalla mattina alla sera cambiano idea, dicono l'opposto, si rimangiano tutto quello che hanno detto, è una roba impossibile! Allora chiedo a lei: la Stella Alpina questa legge ce la vuol far fare entro l'estate oppure no? Si chiede cioè una data, abbiamo capito che il Presidente Rollandin dice: "studieremo la legge, si vedrà, l'autunno, l'anno prossimo". Dura quattro anni la legislatura, ma la Stella Alpina che posizione ha? Questo ci dovete dire, noi comunque voteremo quest'emendamento, che ha assunto ancora più credibilità dopo questa carnevalata che avete messo in piedi.
Presidente - La parola al collega Grosjean.
Grosjean (UVP) - È tutto il giorno che ascolto, faccio un piccolissimo intervento. Guardo le vostre facce, è veramente uno spettacolo. Pensavo che nella prima parte della legislatura, prima della crisi, fosse stato così: generale comanda, i soldatini obbediscono, però poi è arrivata la crisi e ho detto: qui le cose cambieranno e diverse cose sono cambiate, è cambiato il Presidente del Consiglio, sono cambiati diversi Assessori, sono cambiati anche dei Capigruppo, però vedo che la musica è sempre la stessa: 14 silenziosi, 4 che hanno preso la parola...5 col Presidente del Consiglio, però nella veste di Presidente del Consiglio. Certo che è comodo fare la maggioranza, piacerebbe anche a me, seduto lì, tranquillo, non ho neanche bisogno di parlare. Noi, invece, della minoranza dobbiamo anche studiare, dobbiamo anche pensare a cosa dire, rischiamo anche di fare delle figuracce, perché poi la gente fuori ci ascolta. Magari mi dice: "non sei neanche capace a parlare italiano", ma chi se ne frega! Va bene lo stesso. A questo punto però vorrei sentire anche le voci di qualcun altro, per esempio, il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, visto che oggi avete nominato il nuovo Capogruppo, ci darà una sua idea su quello che pensa come Capogruppo di questa situazione. Il Capogruppo di Stella Alpina si è espresso, ha dato già un suo piccolo parere stamattina, non l'ho capito proprio a fondo, però, insomma, qualcosa ha cercato di dire. Volevo solo quindi rimettere un po' di allegria e ricordarvi che siamo in Consiglio regionale, siamo qui a Palazzo regionale, non siamo su alla Testafochi o alla Scuola militare alpina.
Presidente - Grazie collega. Se non ci sono altri interventi, metto in votazione l'emendamento n. 1 presentato dai gruppi di opposizione. La votazione è aperta. Hanno votato tutti? La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 17
Favorevoli: 17
Astenuti: 18 (Baccega, Bianchi, Borrello, Farcoz, Follien, Fosson, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin Bertolin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Testolin, Marco Viérin)
Il Consiglio non approva.
Colleghi, visto che non è passato quest'emendamento, che è l'articolo 5bis, passiamo all'articolo 6, dove c'è un emendamento, proposto dalla II Commissione, sostitutivo dell'intero articolo; se quest'emendamento verrà approvato, ci sarà un emendamento dell'opposizione che dovremo discutere successivamente. Possiamo allora votare l'emendamento della Commissione? C'è qualcuno che chiede la parola? Se nessuno chiede la parola, vi prego di votare l'emendamento della II Commissione sostitutivo dell'articolo 6. La votazione è aperta. Hanno votato tutti? La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 18
Contrari: 17
Il Consiglio approva.
Essendo stato approvato quest'emendamento sostitutivo dell'articolo 6, si discute l'emendamento n. 2 dell'opposizione. C'è qualcuno che intende illustrarlo? La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie.
Prima di illustrare l'emendamento n. 2, devo annunciarvi che tale emendamento non ha ad oggi la copertura, ma qual è l'obiettivo del nostro emendamento? L'obiettivo va nella direzione di onorare gli impegni presi dall'Amministrazione regionale nel 2013-2012 e nel 2011, nonostante la buona volontà e anche la responsabilità di tutta l'opposizione... Nel dicembre 2013 accettammo e votammo l'emendamento che andava a reperire 20 milioni di euro per dare delle risposte puntuali e serie a tutte le leggi di settore pregresse, ripeto, che facevano riferimento non solo al 2013, ma facevano riferimento al 2012-2011, inevase, senza copertura finanziaria ed istruite, ma le risorse non si potevano impegnare per mancanza di soldi. L'Amministrazione regionale, l'Amministrazione pubblica, al di là di chi governa, al di là di chi ricopre le cariche istituzionali, per noi ha una sua veste e riteniamo ancora adesso che gli impegni debbano essere onorati da parte dell'Amministrazione regionale verso terzi, verso i cittadini, verso le aziende agricole, verso le strutture ricettive, verso le strutture artigianali, aziende artigianali, imprese, piccole, medie e grandi che siano.
Abbiamo valutato negativamente le modifiche che questa maggioranza da sola ha fatto pochi mesi fa, andando a modificare i criteri e andando a ridurre ulteriormente questi aiuti diretti del 25 percento.
Indubbiamente quest'emendamento n. 2 è collegato alla filosofia dell'emendamento n. 1, andiamo a reperire delle risorse nel mondo di cui abbiamo discusso poc'anzi: il nostro mondo delle società partecipate direttamente e indirettamente, e andiamo ad onorare gli impegni assunti come Amministrazione regionale. Nel complesso avremmo dovuto reperire altri 9 milioni di euro per poter dare risposte complete al 100 percento rispetto a tutte le leggi di settore vigenti fino all'ottobre 2013...4 ottobre 2013, questa era la filosofia di questo nostro emendamento. Mi rammarico, ci rammarichiamo ancora per la non presa di posizione rispetto al principio che vi avevamo illustrato per quanto riguarda l'emendamento n. 1, perché forse per la prima volta si sarebbe ridata la centralità a questo Consiglio regionale e si sarebbe dato di nuovo, a nostro avviso, un ruolo importante e forse avremmo potuto - non oggi, ma nel prossimo Consiglio o nell'ultimo Consiglio prima della pausa estiva, perché no? - reperire i 9 milioni di euro in gestione speciale e a quel punto onorare gli impegni dell'Amministrazione regionale verso le centinaia e centinaia di imprese e di cittadini che avevano presentato...e che l'Amministrazione aveva istruito positivamente e che voi di maggioranza, questa nuova maggioranza non solo non avete voluto accogliere, ma non avete voluto neanche aprire un dibattito serio sul rivedere quanto meno i criteri, le possibilità all'interno comunque delle delibere di Giunta...se non scaricare - utilizzo proprio questo termine - direttamente in commissione, a pacchetto blindato, confezionato e chiuso, convocando le associazioni dicendo: "non c'è più trippa per i gatti, questo è quanto: o accettate questo, o non accettate nulla". Ecco, a nostro avviso, questo non è un modo corretto di operare, questo non è confronto, questo non è dibattito! La cosa più grave di tutto questo è che, fino al 26 maggio 2013, voi avete illuso imprenditori, imprese, aziende, artigiani e cittadini tutti dicendo che tranquillamente le coperture sarebbero state trovate nei mesi successivi!
Presidente - Grazie collega Chatrian per l'illustrazione. Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione l'emendamento all'articolo testé approvato. La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.
Solo per ribadire che, pur coscienti che quest'emendamento non ha copertura finanziaria, per noi era molto più importante ribadire un concetto. Parto anch'io dalla finanziaria che abbiamo approvato, quella riferita al 2014, la triennale, noi in quella occasione avevamo presentato un emendamento, che andava a reperire le risorse per coprire l'intero ammontare di quelli che erano gli arretrati dei contributi, delle domande presentate sino alla data di chiusura del 2013. In quella occasione ci venne detto che era troppo rischioso presentare un emendamento e presentare un reperimento di risorse in gestione speciale di quell'entità, avremmo rischiato forse di avere un provvedimento impugnato e noi ci siamo fidati perché c'era un impegno tra le parti di reperire la differenza in assestamento di bilancio. Ora, questo per ribadire che a volte la fiducia è mal riposta. A volte la fiducia è mal riposta anche dai cittadini nella politica quando c'è una politica che non sa mantenere gli impegni. Questi erano impegni che, come giustamente il collega Chatrian ha ricordato, vi eravate presi voi senza copertura finanziaria, perché, se un'operazione del genere l'avesse fatta un Ente locale, sarebbe un debito fuori bilancio, l'avete fatta alla vigilia della campagna elettorale, avete impostato la vostra campagna elettorale, il vostro consenso su queste promesse. Ora, noi abbiamo forse peccato di ingenuità, perché noi abbiamo detto che, quando la politica promette, indipendentemente da quelli che sono poi i risultati elettorali che uno persegue, vanno rispettati gli impegni, questo è quanto noi abbiamo chiesto: rispettate gli impegni che avete preso coi cittadini.
Adesso ci accorgiamo - veramente ce ne siamo già accorti all'atto della presentazione della domanda - che le risorse disponibili rispetto ai 18 milioni necessari per coprire l'intero importo di questi contributi...beh, ne trovate solo 9, con delibera avete drasticamente ridotto le percentuali del 20, del 30, del 50 percento dei contributi dovuti. Avete avuto - così ci è stato comunicato - un passaggio coi rappresentanti di categoria, che sinceramente non so cosa rappresentino, ecco, perché probabilmente hanno fatto delle analisi del tutto personali, ma non rappresentano sicuramente la maggioranza o comunque la totalità dei loro associati. Gli avete proposto...bene, questo è quanto...avete fatto partire delle lettere nelle quali, le ricordo Assessore Testolin, voi dicevate agli agricoltori: "venite, sottoscrivete questa riduzione, sennò perderete l'intero ammontare del contributo". Avete introdotto e legalizzato per la prima volta il ricatto politico, voi avete ricattato politicamente minacciando la gente dicendo: "o prendete, o non riceverete nulla!". Bene, noi su questo veramente non ci stiamo e questa è una battaglia rimandata, perché noi la riproporremo sicuramente quando si tratterà di condividere quel principio in cui...probabilmente riusciremo ad avere qualche risorsa in più per finanziare questi tipi di impegni, ma soprattutto quelle che sono delle prospettive future; la riproporremo mal che vada nel prossimo bilancio, perché noi non dimentichiamo le persone a cui voi avete promesso e non siete in grado di mantenere! Allora, quando si parla di credibilità della politica...beh, la credibilità della politica si misura su se uno è capace di mantenere gli impegni politici.
Noi non abbiamo avuto nessun beneficio come forze di minoranza da quello che avete promesso, avete raccolto "voi" in campagna elettorale, con le "vostre" promesse, i risultati! Malgrado queste promesse, devo dire che i risultati sono stati mediocri, probabilmente la gente ha cominciato già allora a pensare che era un mondo fatto di promesse e di sogni, bene, adesso veramente se la politica vuol ritornare ad essere un po' credibile... Assessore Perron, lei ha detto che la politica la prima cosa che deve fare è mantenere gli impegni; allora, se deve mantenere gli impegni, si prenda la responsabilità di pensare immediatamente a come risolvere un problema così importante, revocando quella delibera che è una vergogna per i cittadini valdostani!
Presidente - Grazie collega Gerandin. La parola al collega Grosjean.
Grosjean (UVP) - Visto che oggi è nuvoloso, non sono a fare i fieni. I nostri agricoltori saranno abbastanza davanti alla televisione, spero che siano lì a guardarci. Giustamente quindi voglio approfittare di queste condizioni climatiche per ribadire quello che hanno già detto i colleghi Chatrian e Gerandin, ma che diranno tutti quelli dell'opposizione: vi eravate impegnati a saldare un debito, avete vinto le elezioni...cioè "vinto" è una parola grossa, avete ottenuto la maggioranza raccontando frottole in giro, qualcuno consapevolmente, altri probabilmente inconsapevolmente... Avete poi semplicemente comprato la mannaia e avete incominciato a tagliare, mettendo in crisi tanta gente, non solo il settore agricolo, ma tanti imprenditori, albergatori - io conosco molto di più il settore agricolo -, li avete presi in giro, vi siete permessi di revocare qualcosa di dovuto e, cosa più grave ancora, vi siete anche permessi di dire a qualcuno: "ah compra pure il trattore tanto il contributo non c'è più", che poi si è visto arrivare la lettera con la quale gli si chiedeva se voleva ancora comprare il trattore. Questi non sono solo "incazzati", sono imbufaliti, ma prima o poi li incontrerete per strada, non preoccupatevi, perché non è che sono...adesso sono un po' su negli alpeggi, quindi magari un po' meno...ma in autunno torneranno giù. Queste sono le motivazioni e la gente è bene che lo sappia...questo è il collante che vi tiene uniti in maggioranza, perché avete paura di ritornare davanti al popolo, perché, a forza di raccontar balle, la gente la prossima volta vi prenderà a calci in culo!
Presidente - La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Solo per fare chiarezza, perché il collega ha detto che quest'emendamento non ha la copertura finanziaria, ha qualcosa di ben di più: ha una copertura politica. Quando ero ragazzino, andavo qualche volta al mercato con mio nonno, mio padre e vedevo che gli agricoltori tra di loro facevano degli scambi commerciali, bastava la parola, ci si stringeva la mano ed era un vanto per noi dire: "non siamo come quei borghesi di Aosta che devono andare davanti ad un notaio, sottoscrivere un accordo politico, firmare, affinché si rispetti l'accordo, se si dice quella cosa lì, ci si dà la parola ed è quella". Vorrei allora ricordare la riunione in cui era presente il Presidente della Regione Rollandin, dove noi concordammo che si metteva in bilancio una prima copertura di 20 milioni, e non di 40 milioni, in un emendamento, perché si voleva evitare di attirare l'attenzione, diciamo, dei controllori esterni su un bilancio che metteva una cifra così consistente per recuperare le somme dovute ai valdostani che avevano fatto domanda.
Naturalmente condivido tutto quello che è stato detto sul fatto che fu un trucco elettorale: quello di lasciare aperte le leggi di settore...all'Assessorato del turismo: "venite, fate domande, avanti, qui ce n'è per tutti", poi i soldi non c'erano, però noi li recuperammo quei soldi e ci fu un accordo di dire: "20 milioni subito e 20 milioni poi", un accordo, quest'emendamento ha una copertura politica, abbiamo condiviso ad un tavolo questo percorso. Dopodiché avete cominciato a bluffare, a ritagliare, volevate metterne solo 20, poi adesso avete inventato i 9, i 20 più 9...e a qualcuno avete dato il 100 percento, a qualcuno il 70, a qualcuno il 50 per la stessa tipologia di domanda. Avete fatto una cosa incredibile: basta che uno abbia fatto la domanda un mese di differenza uno dall'altro e uno prende il 50 percento, l'altro il 100. In base a quale criterio? Abbiamo detto: almeno questi criteri possiamo discuterli? No, piovuti giù dalla Giunta così...
Allora, quest'emendamento ha una copertura politica. Vi guardo quando ci date lezione, poi ci sarà l'intervento finale, perché nell'intervento finale di voto finale su tutta questa cosa vorrò ricordare qualcosa a qualcuno. Vi guardo e vi dico: ma vi rendete conto che state scrivendo il peggior trattato di che cos'è la politica in Valle d'Aosta, rimangiandovi la parola data? Cosa facciamo le sospensioni, le riunioni, le pause per prendere tempo, sgattaiolare a recuperare un voto e poi si vedrà tra due o tre mesi quello che succede...ma non avete nessuna credibilità! Potete stare lì ancorati con i vostri 18 voti e andare avanti così all'infinito, ma non siete credibili!
Se mi sentirò dire che quest'emendamento qui non ha copertura finanziaria e per questo lo bocciate...veramente sarebbe il colmo! Dovete dire: "dobbiamo riprenderlo in mano ed esaminare insieme come trovare...", dovete dire: "per cortesia, ritiratelo, che insieme nei prossimi mesi...nel prossimo mese riusciremo insieme a trovare le risorse per dargli copertura", ma non alzatevi a rispondere che non ha copertura finanziaria, perché quest'emendamento ha copertura politica e quindi dev'essere in qualche modo rispettato questo patto tra maggioranza ed opposizione nell'interesse dei valdostani!
Presidente - Grazie collega Donzel. C'è qualcun altro? Nessuno, quindi mettiamo in votazione l'emendamento n. 2 dell'opposizione. Prego, la votazione è aperta. Non c'è copertura, ma va votato lo stesso. Hanno tutti votato? La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 17
Contrari: 18
Il Consiglio non approva.
Siamo all'articolo 6bis, vi è un emendamento della II Commissione, in merito al quale è stato presentato un emendamento sostitutivo da parte dell'Assessore Marquis, quindi si discute su questo, volevo chiedere... Chiedo scusa, ma il dirigente mi dice che sarebbe da fare anche la votazione complessiva dell'articolo 6, perché è stato votato l'emendamento, poi c'è stata la votazione sull'emendamento dell'emendamento...sì, bisogna votare l'articolo 6. Prego i Consiglieri di votare l'articolo 6 nel suo complesso. Hanno tutti votato? La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 18
Contrari: 17
Il Consiglio approva l'articolo 6.
Passiamo, dicevo, all'articolo 6bis, dove praticamente vi è l'emendamento della II Commissione che viene sostituito dal sub-emendamento dell'Assessore Marquis. C'è qualcuno che vuole illustrarlo? È dato per illustrato? Passiamo alla votazione. Prego i Consiglieri di votare. Hanno votato tutti? La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 18
Contrari: 17
Il Consiglio approva.
Articolo 7. C'è qualcuno che intende intervenire? Stesso risultato? Stesso risultato. Articolo 8. Nessuno intende intervenire? Stesso risultato. Articolo 9. Qualcuno intende intervenire? Stesso risultato. Articolo 10. Qualcuno intende intervenire? Nessuno? Stesso risultato. Adesso c'è, Chatrian, quello che è l'articolo 10bis (l'emendamento n. 3 della minoranza), c'è qualcuno che intende illustrarlo? La parola al collega Chatrian. Avviso solo, collega, che mi dicono gli uffici che è decaduto, perché non è stato approvato l'emendamento n. 1, cioè l'articolo 5bis, quindi, essendo collegato, decade automaticamente.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Mi sembra che anche l'emendamento n. 2 fosse legato all'emendamento n. 1 e mi sembra che l'abbiamo discusso, l'abbiamo votato, Presidente Viérin, come ci comportiamo sull'emendamento n. 3?
Presidente - Non essendo stato approvato l'emendamento n. 1, mi dicono gli uffici che l'emendamento n. 3 decade in modo automatico.
Chatrian (ALPE) - Ho capito perfettamente. La mia domanda andava in questa direzione, Presidente Viérin, abbiamo discusso politicamente l'emendamento n. 2 e mi sembra che la filosofia fosse identica, chiedo quindi di poter discutere l'emendamento n. 3 dal punto di vista politico.
Presidente - Collega Chatrian, posso anche esplicitare questo: non si mette in votazione, ma se lei intende dire qualcosa, lo può fare, a detta anche dei dirigenti, quindi se intende farlo, lo può fare, è chiaro che non si mette in votazione l'emendamento, perché è decaduto automaticamente.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente Viérin. Non vorrei tediare l'Assemblea, ma mi sembra che abbiamo votato sull'emendamento n. 2.
Presidente - Collega Chatrian, sull'emendamento n. 2 c'era il parere negativo delle Finanze. Il concetto è che sull'emendamento n. 3 il problema è diverso: è che stava in piedi se veniva approvato l'emendamento n. 1, quest'ultimo però non è stato approvato e quindi giustamente gli uffici mi dicono che l'emendamento n. 3, essendo collegato a quell'emendamento, non può essere messo in votazione.
Articolo 11. C'è qualcuno che chiede la parola? Nessuno? Stesso risultato. Il Consiglio approva. Articolo 11bis. C'è qualcuno che intende illustrare? La parola alla collega Fontana, ricordandovi che parliamo del sub-emendamento del PD all'emendamento n. 1, sempre del PD...perché non aveva avuto il parere favorevole dalle Finanze...giusto Roscio? ...sì, sì.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Proponiamo l'articolo 11bis: "per il 2014, cessa la sospensione dell'applicazione dell'articolo 18, comma 2, lettera b), della legge regionale 23 luglio 2010, n. 23 (Testo unico in materia di interventi economici di sostegno e promozione sociale)..."; chiediamo anche che vengano messi 200 mila euro per l'anno 2014. In parole più semplici per chi ci ascolta da casa, perché è un emendamento tecnico, va nella direzione di riconoscere il lavoro di cura garantito dai familiari della persona non autosufficiente, che in questo momento è stato sospeso. Riteniamo che questo sia un emendamento molto importante, che va nella direzione di dare un aiuto a tutte quelle famiglie che assistono familiari non autosufficienti a casa. In commissione ci siamo confrontati con l'Assessore Fosson che ha accolto la nostra proposta...
Presidente - Colleghi, vi chiedo un po' di silenzio, per cortesia!
Fontana (PD-SIN.VDA) -...l'Assessore Fosson ci ha spiegato che veniva sospeso, io le ho detto quello che pensavo: non è giusto sospendere questo voucher alle famiglie proprio in un momento di difficoltà, mai come in questo momento le famiglie ne hanno bisogno.
Vede, Assessore Perron, oggi per la prima volta dopo 11 mesi l'ho vista arrivare in aula, sembra un avvocato, ha fatto un'arringa nella difesa di questo testo di legge...che non avevo mai visto in lei... Se io ho detto quelle cose, è perché abbiamo tantissime volte chiesto di non tagliare i servizi...si vada a rileggere quello che si diceva quando facevamo i bilanci, quando vedevamo i tagli che c'erano...naturalmente l'opposizione si è sempre preoccupata e chiedeva alla Giunta. Se lei va a vedere cosa ci rispondevano gli Assessori...ci hanno sempre detto: "Fontana, non si preoccupi, è vero ci sono delle riduzioni, ma i servizi non vengono tagliati". Oggi lei viene a dire - dico testuali parole - che avete fatto: "economia sui servizi", io questo da lei non lo accetto! Mi viene poi a dire: "sono un autonomista nel cuore", adesso lei dimostri l'autonomista che è mettendo questo voucher su quest'emendamento, ma non lo dimostri solo a me, lo deve dimostrare a tutte quelle famiglie fuori che non sono così contente della situazione che state dicendo voi, perché non è così. Mi rendo conto che le risorse sono di meno, però noi vi abbiamo chiesto un confronto proprio per fare delle scelte mirate, andando a togliere dove si potevano togliere, ma non sui servizi, non devono pagare i cittadini! Adesso dimostri l'autonomista che è: metta queste risorse su quest'emendamento! Grazie.
Presidente - Grazie collega Fontana. Altri interventi? La parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - Sì, grazie Presidente.
È vero, abbiamo avuto un dialogo, mi permetto di dire, proficuo in V Commissione, partendo dall'assegno alle badanti, su cui ringrazio la Commissione riunitasi rapidamente e su cui poi c'era stata un'incomprensione sull'importo destinato. Abbiamo visto come l'importo per l'assegno di cura alle badanti sia mantenuto a 2 milioni e 100, com'era nella delibera del 2 novembre del 2012, poi, però, nella discussione è venuto fuori che, in questa cifra l'anno scorso era previsto anche l'articolo 18 della legge 23, che prevedeva un rimborso al vicinato, alle famiglie, che tenevano i non autosufficienti. Fondo che l'articolo 18 soprattutto nel comma 2, lettera b), era stato sospeso nella discussione della finanziaria ed era stato sospeso soprattutto perché ci sono delle scelte da fare, ma anche perché quest'articolo si era prestato a delle interpretazioni un po' diverse. Sono andato a vedermi la discussione, e forse era stata solo la dottoressa Morelli che aveva accennato ad una difficoltà di questa sospensione, però noi avevamo detto, soprattutto con l'aiuto degli uffici che me l'avevano confermato, che questo comma 2 si era prestato a diverse interpretazioni, e non aveva funzionato bene, per cui non è stato abrogato, ma è stato sospeso.
Mi si permetta anche un discorso generale: noi non abbiamo mai detto che le risorse per il sociale non sono state tagliate, sono state tagliate, certo, e la cosa non è che ci faccia piacere e siamo preoccupati. Il taglio del sociale c'è stato, Donzel, e lo ribadisco oltre ad un taglio economico, l'ha detto bene il Consigliere Viérin, noi cerchiamo anche di gestire il welfare con un nuovo modello, che vada a penalizzare, o comunque a far pagare, chi prima non pagava e ha delle possibilità e viceversa a mantenere i servizi per chi ha meno possibilità come ha detto giustamente Chatrian, ecco, bisogna stanare gli sprechi, quindi anche nel sociale noi ci muoviamo con quest'ottica qui.
Quest'articolo 18 nel punto 2 quindi era stato sospeso. Ora, in commissione c'è stato un confronto importante, io ho accettato la sollecitazione della commissione, che ha ricordato più volte che in un periodo di grande crisi che man mano è andata modificandosi, la stessa si è accentuata con la mancanza di lavoro. Il tema è stato quindi quello dei voucher per le famiglie che gestivano anziani, e il discorso è andato, mi permetta, proprio su questo e su questo c'è una disponibilità. Mi permetto però di rilevare l'aspetto formale: andare a ripristinare un articolo che aveva creato comunque delle incomprensioni solo per il 2014 mi sembra che non sia una risposta a quest'esigenza. Rileggo l'articolo che dice: "b) riconoscere il lavoro di cura - tra l'altro, mi si permetta, ma è assegno di cura dalle altre parti, qui è detto: "lavoro di cura" - garantito dai familiari della persona non autosufficiente". Sulla non autosufficienza noi abbiamo già molte norme, per esempio quella della vita indipendente, per cui io le chiederei di togliere quest'emendamento, prendendo un impegno preciso a stabilire, a ristabilire una norma di legge in pochissimo tempo, magari con la legge che lei conosce sul credito sociale, che preveda invece un voucher per le famiglie che tengono a casa gli anziani, e su questo prevediamo un intervento di 200 mila euro da acquisire, con molta difficoltà, dal fondo sociale nazionale. Questo proprio perché ci sembra più giusto, accogliendo la sollecitazione della II Commissione, fatta proprio per le famiglie che tengono a casa gli anziani non autosufficienti, prevedendo una norma molto più precisa di legge, senza ripristinare la norma oggetto del suo rilievo che ha creato delle difficoltà, o delle cattive interpretazioni, perché il punto 5 di questa legge, che non è stato sospeso, dice che la Giunta può decidere i criteri e le modalità per l'erogazione, ma qui sono proprio da cambiare i destinatari, e quindi io ribadisco la richiesta prendendo un impegno preciso che, entro il mese di settembre, ci sarà una norma di legge che prevederà i 200 mila euro, però per aiutare le famiglie che tengono a casa gli anziani. Grazie.
Presidente - La parola alla collega Fontana, per secondo intervento.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Ringrazio l'Assessore per la precisazione, ma non riesco a capire la questione che non è scritto bene, che bisogna rivedere, sono d'accordo su quello che mi dice lei che bisogna riscriverlo, perché prima non ha funzionato o perché veniva dato anche al vicinato e abbiamo visto che non funzionava e va bene, però queste norme non le abbiamo scritte noi, cioè, quando si scrivono delle norme, io penso che si sappia quello che si scrive, comunque si possono anche migliorare. Io la ringrazio per il suo impegno, che apprezzo, l'unica mia preoccupazione è che, se noi facciamo passare quest'emendamento oggi, almeno le famiglie questo semestre prendono qualcosa, a settembre diciamo che, ora che si modifica l'articolo di legge, siamo già a dicembre e, per l'anno 2014, questa gente non prende niente. Lei cioè mi assicuri che a settembre è retroattivo dal mese di luglio e io ritiro anche l'emendamento, perché effettivamente va nella direzione che voglio: dare proprio quel minimo garantito a quelle persone che hanno i familiari non autosufficienti, era per quello che ho messo per il 2014, perché mi rendevo conto che anche retroattivo in questo momento... Veramente però, Assessore, facciamo attenzione, quando tocchiamo i servizi alla persona...almeno parliamone prima...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...cioè sì, va bene, io direi...sì, perché per questo facciamo...io ritiro l'emendamento, facciamo un ordine del giorno, che ci prendiamo l'impegno da luglio in avanti e per quest'anno possiamo fare così, se vi va bene.
Presidente - Scusate, a livello procedurale l'ordine del giorno non si può presentare, perché va presentato prima della chiusura della discussione generale.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Facciamo una risoluzione, se siamo d'accordo, troviamo un metodo.
Presidente - Si fa una risoluzione, si presenta all'iscrizione e quindi poi viene discussa.
(voce fuori microfono) - ...cerchiamo tutti insieme...
Fontana (PD-SIN.VDA) - Certo, se c'è la disponibilità dell'Assessore...va in quella direzione, non capisco dove sia il problema.
Presidente - Ma non si può discutere se...
(voce fuori microfono) - ...se l'aula è d'accordo, si discute...
Presidente - La parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - La nostra disponibilità è quella di affrontarlo al più presto, forse addirittura prima delle vacanze, perché lei sa che noi abbiamo una legge sul microcredito in cui possiamo mettere un articolo sui voucher per gli anziani. I tempi sono questi e l'importo è di 200 mila euro ad esaurimento: di più non possiamo avere.
Presidente - La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Noi la ringraziamo, Assessore Fosson, del suo impegno, che è molto gradito, però, siccome qui stiamo votando con serietà un bilancio, un rendiconto e andiamo in una certa direzione, nulla ci costa di scrivere due righe, una risoluzione, che viene iscritta e votata alla fine dei lavori, della discussione di oggi. È una risoluzione, è un pezzo di carta, tanto quando avete voluto non rispettare le risoluzioni, non le avete rispettate, però per noi è importante che ci sia un voto dell'aula, non la parola dell'Assessore, che poi dice: "no, ma è colpa di Perron che non mi ha dato i soldi, ma è la Stella Alpina"...no, voti la maggioranza che condivide con lei che si fa la legge entro luglio.
Presidente - La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.
Solo per riprendere alcuni passaggi dell'Assessore. Sono veramente basito sulla posizione dell'Assessore, perché, quando è venuto in commissione, ha condiviso questo percorso. Lei ha condiviso questo percorso, non solo, un emendamento pari pari a quello proposto dalla Consigliera Fontana l'ha proposto lei, per poi farselo cassare non so per quale motivo o per non avere il nulla osta da parte della copertura finanziaria. Ora, la copertura finanziaria c'è, allora qual è l'impedimento per andare a revocare un passaggio della finanziaria che sospendeva momentaneamente questa possibilità di erogare di cui alla lettera b). Non c'è nessun motivo, assolutamente questo non va ad incidere minimamente col suo percorso del nuovo disegno di legge, questo porge solo un minimo di chiarezza sul fatto che... Lei dice qualcuno, forse solo la Consigliera Morelli, ha obiettato sul fatto che c'erano da eliminare alcune discrasie, per la carità, è vero questo, noi eravamo convinti che all'atto dell'approvazione della finanziaria poi seguisse quel provvedimento legislativo di revisione, che la gente beneficiasse già del nuovo provvedimento, della nuova indicazione nel 2014. Ora siamo a fine giugno, tra un po' avremo la pausa estiva, sinceramente noi non crediamo più alle sue promesse, per cui, quando ci sarà il nuovo disegno di legge che andrà, veramente, a modificare quelle discrasie che dicevo prima, che non sono legate al discorso delle badanti, dell'assegno, del voucher delle badanti alle famiglie - che abbiamo condiviso tutti assieme, glielo ricordo -, ma sono legate al discorso del vicinato, che non aveva portato nessun beneficio. Eravamo d'accordo a rivederlo, allora cosa vieta...veramente cosa vieta, dopo che la Consigliera Fontana ha cercato tra le pieghe del bilancio, ha trovato le disponibilità finanziarie...approvare questo significa solo che daremo garanzia affinché venga introdotto il voucher per le badanti.
Dico ancora qualcosa, perché non crediamo più...perché mi pare...e io mi ero riservato se riuscivamo a trovare un minimo di condivisione su un percorso del genere, ma visto che non c'è apertura, io penso che si debba fare chiarezza su alcuni passaggi quanto meno poco trasparenti e aggiungo anche illegittimi. Voi avete approvato tre delibere di Giunta: la n. 1553 del 1° luglio 2011, che fissava delle tariffe per il voucher legato alle badanti e anche per quello che era l'assegno che davate...il rimborso per le badanti. È l'ultima delibera legittima, perché ha fatto tutto il suo percorso, perché le ricordo, Assessore - l'ho già detto in II Commissione -, che la legge regionale 23 luglio 2010, n. 23, dice che queste tariffe vengono periodicamente stabilite sentita la commissione consiliare competente, il Consiglio permanente degli Enti locali. Bene, voi - non lei, Assessore, lo preciso, non lei, il suo predecessore col benestare non so di chi o sotto input non so di chi - avete approvato due delibere: la n. 2089 del 2 novembre 2012 e la n. 133 del 1° febbraio 2013, dove avete drasticamente ridotto questi importi, non avete fatto il passaggio in II Commissione, nella Commissione competente, non avete chiesto il parere del Consiglio permanente degli Enti locali: questo è il sistema con cui lavorate! È per questo che non vi crediamo più, non possiamo credervi più e adesso voi dovete giustificare a queste persone il perché avete ridotto i compensi, avete ridotto i contributi, le percentuali con due atti illegittimi; queste persone hanno diritto ad avere il rimborso della differenza. Voi avete illuso, preso in giro le persone, le famiglie e adesso fate pure i puri e duri e non accettate neanche un emendamento che era pari pari al suo! Allora noi questi sistemi non li possiamo più accettare, noi ammettiamo gli sbagli, ma non quando sono fatti in malafede, e le cito l'ultima delibera: la n. 133...nella n. 2089 voi avete ancora fatto il passaggio dicendo che citavate anche il discorso dell'obbligo di acquisizione di pareri, nella n. 133 avete anche omesso di citare nelle premesse questo, allora non è più uno sbaglio, è malafede, per cui è l'ora di finirla con questi sistemi! Avete illuso la gente sui contributi, adesso tagliate senza arte, né parte con atti illegittimi! Bene, io comunico che da parte nostra l'UVP sarà a disposizione per tutte queste famiglie e faremo e chiederemo le modalità per essere rimborsati di quanto dovuto. Se altri dell'opposizione vorranno farlo, noi saremo ben lieti di condividere questo percorso, perché è ora che la piantiate lì di prendere in giro i valdostani!
Presidente - Assessore Fosson, il suo è il terzo intervento, volevo solo sapere a che titolo...va bene, tutti d'accordo? La parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - ...sì, grazie, parole grosse: "delibere nulle", "malafede"...ecco, lei mi ha citato delibere che non ho assunto io, però mi sembra che una delibera sia nulla perché non è passata come doveva passare, la legge lo prevede, abbiamo fatto così recentemente in V Commissione; tutto ciò mi sembra non corretto. Sul fatto che io ho cambiato idea, io non ho cambiato la mia idea: ho parlato in commissione di questo, le discrepanze mi sono state presentate dai tecnici, l'idea era di cambiare questa norma e di accettare quello che ha detto la commissione nel senso proprio di un voucher non per la non autosufficienza, perché il termine "non autosufficienza" è generico, e nella non autosufficienza non ci sono solo gli anziani, e per la non autosufficienza c'è una norma, una legge di sostegno alla vita indipendente, che si sovrappone a questo. La logica quindi è la stessa, la modalità è completamente diversa, mi dispiace che lei sia basito ma il percorso era quello indicato e sollecitato dalla V Commissione, la modalità mi sembra una modalità molto più giusta, perché va a togliere un articolo, che crea delle discrepanze. I tempi saranno i più rapidi possibili: i 200 mila euro mi permetta, li abbiamo trovati e presentati noi e poi non abbiamo presentato l'emendamento, ma qualcuno l'ha recepito in toto, proprio perché abbiamo pensato che fosse giusto, nell'ambito del finanziamento del fondo sociale nazionale, reperire una cifra per questo tema, ma vogliamo una norma più precisa affinché non si creino le discrepanze che ha detto lei, "non autosufficienza" è generico e lo sa benissimo anche lei, quindi in tempi rapidi...e questa è la nostra posizione, e come io rispetto la sua, le chiedo di rispettare la mia, proprio perché su questo ci sia uno stanare gli sprechi e poter impostare un nuovo metodo di welfare.
Presidente - La parola alla collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Président.
Io ricordo bene la discussione che c'è stata in quest'aula quando è stata approvata la legge regionale n. 23 del 2010. È stata una legge che abbiamo condiviso, su cui abbiamo lavorato tutti assieme come gruppi di opposizione e di maggioranza, perché era una legge che aveva, tra l'altro, un senso e degli obiettivi ben precisi, tra cui quello di favorire il mantenimento a domicilio degli anziani. In funzione di quest'obiettivo, si erano quindi stabilite delle misure di sostegno: quella per le badanti, di cui abbiamo discusso recentemente nuovamente in V Commissione; quella per i familiari e quella per il buon vicinato.
In sede di discussione del bilancio, alla fine dello scorso anno, c'è stato un articolo della finanziaria che ha sospeso per le ragioni che ha detto l'Assessore Fosson. Io ricordo di aver sollevato la questione, perché ritenevo che quelle misure fossero valide, le avevamo votate e le avevamo concepite assieme. Dal nostro punto di vista, quindi ciò che chiede la collega Fontana è assolutamente necessario, perché se l'aspetto del buon vicinato è un aspetto più complesso da normare, quello invece che prevede il voucher per i familiari è sicuramente molto più semplice. Io quindi ritengo che si possa discutere una risoluzione che possiamo presentare per ripristinare...per far cessare la sospensione di questa misura e fare in modo che le famiglie possano percepire quest'aiuto, che è sicuramente un aiuto importante e che va nella direzione di mantenere a casa gli anziani, producendo dei vantaggi indubbi per la qualità della vita degli anziani, ma anche producendo dei risparmi per le casse pubbliche, perché sappiamo benissimo che il ricovero in microcomunità è sicuramente più costoso.
Presidente - Mettiamo allora in votazione il sub-emendamento all'emendamento n. 1 del PD...la parola al collega Donzel per secondo intervento.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Per ribadire che, come hanno spiegato meglio i colleghi Fontana, Gerandin, Morelli, che seguono quest'attività in V Commissione, questo è un emendamento sostenibile, ma, per farlo capire a chi ci segue, qui la differenza è tra dare subito dei soldi a delle famiglie che non li hanno in base ad una legge regionale che prevede che li abbiano, ma che voi maggioranza avete bloccato, per tenere gli anziani a casa, che è un'emergenza, un problema grave... Voi quindi gli avete sottratto la possibilità di avere questo sostegno, noi stiamo cercando di sbloccarlo, nulla vieta che poi, coi tempi decisi dall'Assessore, si elabori una legge migliore, si facciano degli approfondimenti, delle specifiche ulteriori, si faccia tutto per il meglio, però in questo momento le famiglie ormai da quasi un anno non hanno il sostegno dovuto. Allora non stiamo a giocare, qui si gioca una partita vera sul fatto che delle famiglie possano avere una contribuzione, se si vota quest'emendamento, sennò sentiremo le chiacchiere dell'Assessore, che non ha neanche la forza di dire: "votiamo una risoluzione tutti assieme, maggioranza e minoranza, e condividiamo la cosa"; no, si dice: "vi do la mia parola", generica, quella parola che, insomma, ci sono qui degli esponenti che di parole ne hanno date in giro e quindi voi potete capire perché, insomma, vi chiediamo di votare un documento ufficiale su questo tema. Non c'è la volontà...allora diciamo che, se voterete contro quest'emendamento, avremo fatto una legge che funzionava per sostenere le famiglie e ancora una volta, nonostante ci siano i fondi, voi questo sostegno alle famiglie lo negate.
Presidente - Non c'è nessun altro intervento? La parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Intanto la norma che dovrebbe essere ripristinata è una norma che prevede l'erogazione di contributi a persone affette da gravi patologie invalidanti, quindi persone non autosufficienti, non semplicemente anziani, quindi è una gamma più ampia di persone che usufruiscono e usufruivano, diciamo, di questo voucher. Il testo della legge è un testo che, secondo me, ha anche un suo significato proprio simbolico, perché dice che gli assegni di cura sono erogati per riconoscere il lavoro di cura garantito dai familiari della persona non autosufficiente. Questo voucher - che, tra l'altro, veniva erogato, fino a quando non è stato sospeso, in misure anche piuttosto limitate, perché si parla di un massimo di 300 euro per IRSEE fino a 2.000 euro, fino a 50 euro per IRSEE, mi sembra, da 14 mila a 16 mila euro - è più un riconoscimento che chi di fatto fa la programmazione delle politiche sociali dà a quelle famiglie che hanno l'onere della cura di persone non autosufficienti, cioè quelle famiglie che si sobbarcano il carico, volenti o nolenti, della cura delle persone non autosufficienti. Secondo me, quindi questa è anche una misura di civiltà in qualche maniera, perché è il riconoscimento di un disagio, non è di sicuro coi 50 euro che può percepire un familiare che si prende cura magari di un ragazzino o di un anziano assolutamente inabile a qualsiasi tipo di lavoro, a qualsiasi tipo di attività che si compensa chissà quale...diciamo, si dà chissà quale contributo, è un riconoscimento per la cura da parte dei familiari.
Io credo che questa norma vada proprio ripresa e riconosciuta in questa maniera, cioè, siccome abbiamo trovato anche la copertura economica, che vada sospesa, vada abrogata la norma della finanziaria, che diceva: "nelle more della revisione della disciplina regionale in materia di interventi a sostegno delle politiche di inclusione sociale, volta ad assicurare una migliore programmazione delle spese compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili...". Il problema qua era un problema di risorse finanziarie disponibili, ora che le risorse sono state individuate, a questo punto io credo che la sospensione non abbia più motivo di esistere, se e sempre se la maggioranza e le persone presenti in aula hanno, diciamo, a cuore questo tipo di misura di riconoscimento del disagio. Ripeto: non sono i 700 euro o i 1.000 euro che venivano erogati un tempo per contribuire, diciamo, allo stipendio o al pagamento di una badante o di una persona che assiste...questa è semplicemente una misura di riconoscimento del disagio.
Presidente - Grazie collega Guichardaz. La parola alla Consigliera Fontana, come proponente?
Fontana (PD-SIN.VDA) - Volevo solo un chiarimento, perché adesso ho un po' di confusione. Volevo capire come procediamo, penso che non sarebbe nemmeno difficile, che non ci andrebbe quel grandissimo tempo per cambiare solo quest'articolo nella legge, perché se c'è l'impegno, si può fare anche abbastanza in fretta, allora voi potete votare quest'emendamento. Allora a questo punto facciamo la prima proposta: votiamo la legge, ritiro l'emendamento, con l'impegno che, appena abbiamo votato la legge, facciamo questa risoluzione e la votiamo...con quell'impegno che ha detto lei: che mettiamo questi soldi e che sono retroattivi dal 1° luglio?
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...cioè non la votate? No, qui allora veramente ci stiamo prendendo in giro! Allora diciamo chiaro a chi ci sta ascoltando che c'è una legge che prevede che ci siano dei voucher per le famiglie che guardano le persone in difficoltà, che sono stati sospesi e che noi chiediamo che vengano ripristinati. Ci dite tanto: "collaborazione, stiamo attenti al sociale, non tagliamo i servizi", adesso vi proponiamo un emendamento, non ce lo votate, vi diciamo una risoluzione, non la votate, c'è solo un impegno...io veramente non so che cosa dire...sinceramente alla faccia della collaborazione e dell'impegno che avete nei confronti dei cittadini! Questo lo devono sapere ben chiaro: che questi sono gli impegni che si prende la maggioranza...non votando l'emendamento e avendo la voglia di fare niente per dare quel contributo...e per questo voteremo il nostro emendamento.
Presidente - Prego allora i colleghi di votare il sub-emendamento del PD all'emendamento n. 1, sempre del PD. La votazione è aperta. Hanno votato tutti? La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 17
Contrari: 18
Il Consiglio non approva, quindi l'articolo 11bis non è approvato.
Articolo 12. C'è qualche richiesta di intervento? Pongo in votazione l'articolo 12, la votazione è aperta. Hanno tutti votato? La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 18
Contrari: 17
L'articolo 12 è approvato.
Articolo 13. C'è qualche richiesta di intervento? Stesso risultato. Articolo 14. Nessuna richiesta di intervento? Stesso risultato. Articolo 15. Nessuna richiesta di intervento? Stesso risultato. Articolo 16. Qui ci sono due emendamenti, se non fosse approvato dall'aula il primo emendamento, il n. 2 del PD, andrebbe in discussione l'emendamento n. 3 del PD. C'è qualcuno che vuole illustrare l'emendamento? La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente, le chiederei la cortesia di ricordare che ci chiamiamo PD-Sinistra VdA e vorrei avere da lei l'autorizzazione ad illustrare contemporaneamente i due emendamenti. Posso procedere? Allora, illustro i due emendamenti che rispondono allo stesso delicato problema. Come già illustrato nella relazione iniziale, semplicemente si discostano per l'importo che viene messo a disposizione: 200 mila euro nel primo emendamento, il n. 2, e 100 mila euro nell'emendamento n. 3, nel caso in cui la maggioranza non sia così generosa e si limiti ad un intervento più piccolo.
Questi interventi - che, precisiamo, hanno copertura finanziaria - trovano la loro necessità in quell'articolo che avevo illustrato questa mattina, insomma, i giornalisti avevano illustrato la drammaticità della povertà qui in Valle d'Aosta, le persone che sostano e devono dormire sulle panchine della stazione, persone che non hanno neanche un piatto di pasta per mangiare e quindi bisogna intervenire su questa situazione inaccettabile, soprattutto visto che l'articolista diceva: "i politici non fanno nulla, stanno lì a litigare dalla mattina alla sera e la gente muore di fame". Ora, spero che quest'articolista sia così attento a seguire anche l'attività del Consiglio regionale...e vedrà come le forze di opposizione, invece, sono anche attente a quelli che, diciamo, sono tagliati fuori dal circuito di questo sistema così ben funzionante, di cui ci parla spesso l'Assessore Ego Perron, e vivono situazioni di grave marginalità.
Ovviamente siamo anche consapevoli che non è con 200 mila euro o 100 mila euro che noi risolveremo il problema della povertà, ma noi dobbiamo innescare un processo legislativo e questo finanziamento è un po' la cosa che consente di andare in commissione e dire: come mettiamo in campo delle norme per rispondere a questa cosa qui? Io sono uno dell'opposizione, ho poche idee, quindi mi aspetto i grandi suggerimenti che arrivano dai banchi della maggioranza...ma banalmente il buono pasto sperimentato, per esempio, nella grande Roma capitale ha sfamato 50 mila persone, voi pensate che con 100 mila euro si possono creare le condizioni per 10 mila, 15 mila buoni pasto? Tra l'altro, si può intervenire con norme specifiche anche contro lo spreco degli alimenti, quindi si può intervenire con norme di defiscalizzazione di quei ristoranti che mettono da parte il cibo avanzato e lo mettono a disposizione di quelli che non hanno un pasto, per consentire alle persone...e guardate che non facciamo riferimento solo al povero, all'immagine della povertà, cioè al barbone, ci sono padri e madri di famiglia che alle volte non riescono a mettere insieme un pasto caldo al giorno, di questa realtà quindi stiamo parlando: di quelli che magari durante la settimana due o tre giorni non riescono a trovare i soldi per avere un pasto. Da questo punto di vista, quindi pensiamo che l'intervenire su un bilancio...l'avevo spiegato bene stamattina...nel caso dell'emendamento n. 2 del PD-Sinistra VdA si interviene in parte sul bilancio della sanità, che abbiamo visto essere molto meno significativamente penalizzato di quello delle politiche sociali, e 100 mila euro hanno un'incidenza davvero inessenziale nel bilancio della sanità e gli altri 100 mila euro sarebbero da recuperare nei soldi aggiuntivi dell'EXPO. Ero un po' preoccupato nell'andarli a recuperare in quei 100 mila euro aggiuntivi per l'EXPO, perché certamente sapevo che mi sarebbe stato detto quanto era importante il ruolo dell'EXPO, per fortuna, mi ha aiutato oggi nel dibattito l'importante intervento del collega La Torre, che ci ha fatto capire che la funzione dell'EXPO è soprattutto un cambio di mentalità, allora mi sono convinto che davvero è importantissimo che avvenga questo cambio di...sto illustrando due emendamenti in uno...
Presidente - Prosegua pure collega.
Donzel (PD-SIN.VDA) - ...è davvero importante questo cambio di mentalità, io spero solo che la mentalità non sia quella di andare a cogliere noi all'EXPO di Milano la mentalità dei grattacieli di Dubai, dei grattacieli dell'Estremo Oriente, cinesi, delle immense opere di cementificazione della Russia di Putin, o cose di questo tipo, perché l'EXPO è anche queste cose qua, ma che magari siamo noi a "contaminare" l'EXPO 2015 con i nostri bellissimi paesaggi naturali, il nostro ambiente incontaminato, che vuole essere sempre più attrattivo per il turismo, perché uno viene a sciare sulle bellissime piste della Valle d'Aosta anche per respirare l'aria pulita, vedere quel cielo straordinario che magari a Macao e a Hong-Kong neanche vede, perché c'è una nebbia grigia. In questo senso allora io penso che, per cambiare, per questo straordinario cambio di mentalità, 500 mila euro siano più che sufficienti...e magari i 100 mila euro vanno giustamente a sostenere quell'emergenza di quelle persone che, come è stato ben descritto dalle autorevoli penne del giornalismo valdostano, bivaccano nelle stazioni della Valle d'Aosta, mentre i politici non fanno nulla per loro, quindi in questo senso mi aspetto una risposta positiva da parte vostra.
Presidente - Altri che chiedono la parola? Non c'è nessun collega che chiede la parola? Mettiamo in votazione allora l'emendamento n. 2 del PD-Sinistra Valdostana. La votazione è aperta. Hanno tutti votato? La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 16
Contrari: 18
Il Consiglio non approva.
Il Consiglio adesso deve votare l'emendamento n. 3 del PD-Sinistra Valdostana, perché non è passato l'emendamento n. 2. La votazione aperta. Hanno tutti votato? La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 16
Contrari: 18
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione nel suo complesso l'articolo 16. Siete pregati di votare. È aperta la votazione. Hanno tutti votato? La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 18
Contrari: 16
Il Consiglio approva.
C'è poi l'articolo 16bis, previsto dall'emendamento dell'Assessore Perron. C'è qualcuno che vuole illustrarlo? Si dà per illustrato? Viene dato per illustrato. Qualche collega chiede la parola? Nessuno. Passiamo alla votazione dell'articolo 16bis. Hanno tutti votato? La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 18
Contrari: 17
Il Consiglio approva.
Articolo 17. Qualcuno chiede la parola? Stesso risultato. Allegato A. Stesso risultato. Allegato B. Stesso risultato. Adesso quindi ci rimane solo il voto su tutto quello che è il DL 24. Sono aperte le richieste di dichiarazione di voto se qualche collega la vuole fare, come avevamo concordato nella Capigruppo. C'è qualche richiesta? Nessuna richiesta, quindi pregherei di votare nel suo complesso il disegno di legge n. 24. La votazione è aperta. Tutti hanno votato? La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 18
Contrari: 17
Il Consiglio approva.
Adesso, come avevamo concordato, i lavori proseguono ancora per 20 minuti fino alle 21,30, possiamo fare due interrogazioni e quindi direi punto 4 all'ordine del giorno.