Objet du Conseil n. 467 du 11 mars 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 467/XIV - Interpellanza: "Iniziative per una migliore ripartizione delle risorse per la gestione e il funzionamento della "Maison du Val d'Aoste" di Parigi".
Presidente - Ha chiesto la parola il Vicepresidente Rosset; ne ha la facoltà.
Rosset (UVP) - Merci Président.
In un periodo storico in cui le risorse economiche a disposizione del bilancio regionale sono sempre più limitate e si rende necessario operare dei tagli, anche ai servizi di base, come dimostrano scelte operate da questo Esecutivo, nel settore sanitario e sociale, per fare un esempio, crediamo che sia indispensabile affrontare delle riflessioni puntuali anche su tutte quelle attività che l'Amministrazione regionale conduce per il tramite di Finaosta.
E queste sono state attivate in fase di discussione del bilancio, che vengono celate nelle pieghe di voci vaghe e confuse. Tra queste spicca senza dubbio l'attività dell'Ufficio di rappresentanza della Regione a Parigi, la Maison du Val d'Aoste, che sorge nel pieno centro di Parigi, un immobile acquistato nel 2008 per poco più di 2 milioni di euro.
Ricordo che allora il Presidente Rollandin, fresco di nomina, decise...d'insediamento...di acquistare una sede nella capitale francese e in molti, già allora, sollevarono dei dubbi di legittimità, perché come tutti sappiamo un'apposita norma della finanziaria 2007 vietava l'acquisto e la gestione da parte delle Regioni di sedi e rappresentanze all'estero, al di fuori di quelle presso gli organi dell'Unione europea. Seguendo un copione che è noto a questa Assemblea, ahimè, a nulla valsero le obiezioni e le previsioni di legge e il Governo regionale proseguì per il tramite di Finaosta nella sua operazione e concluse l'acquisizione della sede. Non credo sia il caso in questa sede soffermarsi sulle rocambolesche scelte che seguirono l'operazione immobiliare, come l'acquisto degli arredi ad Aosta, che poi dovettero essere portati a Parigi con mezzi di fortuna o ancora la dubbia logica per cui il referente in seno a Finaosta dell'operazione sia il Consigliere delegato del Forte di Bard.
Bene, oggi ci ritroviamo con una sede nel cuore della capitale francese, che oltre all'ammortamento dell'acquisto, sembra, dico sembra, costare a Finaosta circa 600 mila euro l'anno. Dico sembra perché come ormai troppo spesso accade, è difficile risalire ad atti veritieri in quanto la trasparenza sulle partecipate della Regione rimane una voce civetta sui siti web.
Quali sono, Presidente, i costi effettivi, diretti e indiretti, per la gestione e il funzionamento della Maison du Val d'Aoste a Parigi? Come è composto l'organico della struttura? Quale inquadramento del personale assunto e retribuzioni anche di consulenti esterni che vi operano stabilmente e/o saltuariamente?
Come vede, Presidente, la questione non è di poco conto, perché per quanto ne sappiamo, in questa sede, al di là dell'organizzazione di mostre di artisti valdostani, come già è stato citato nell'interpellanza fatta il 26 novembre 2013 dal collega Guichardaz, gli uffici di Parigi non operano alcuna attività di interesse rilevante per il territorio valdostano. Potrebbe dirci, quindi, Presidente, quali siano nel dettaglio le iniziative intraprese nell'ultimo triennio dalla Maison du Val d'Aoste? E con l'indicazione dei costi sostenuti e la quantificazione del ritorno economico delle stesse sul territorio della Regione.
Riteniamo che, per esempio, la partecipazione alla Fiera dell'agricoltura sia una delle risultanze fondamentali. Perché, vede, in una fase di recessione e dei tagli, ribadisco, la scelta di mantenere un ufficio nella capitale francese risulta quanto meno frivola, soprattutto se il ritorno, soprattutto, ripeto, se il ritorno economico dell'attività di rappresentanza sia scarso o non quantificabile. Ora, tenendo conto dell'evidente disinteresse dell'Émigration Valdôtaine per questa struttura, bisogna, inoltre, fare chiarezza su chi opera in quell'ufficio e quali fini persegua, perché lei capisce che un'eventuale collegamento fra chi opera per conto della Regione e il sito di vendita dei prodotti tipici valdostani e bretoni sarebbe non solo inopportuno, ma anche illegittimo e perseguibile.
Questo era già stato citato nella precedente interpellanza, soprattutto se la sede e i mezzi della Maison du Val d'Aoste venissero utilizzati per scopi commerciali privati. Chiarimenti sono necessari, magari con un'audizione in commissione, dei responsabili come lei già aveva promesso nella sede dell'interpellanza del novembre 2013. I chiarimenti, quindi, sono necessari, come è necessario chiarire quali siano gli intendimenti di questo Governo sull'opportunità di mantenere in vita una macchina così costosa e di certo non indispensabile. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente Rollandin, per la risposta; ne ha la facoltà.
Rollandin (UV) - Oui, merci Président.
Avant de répondre à chacune des questions qui ont été posées, il faut préciser que le budget prévu pour la gestion de la Maison du Val d'Aoste n'atteint pas 600 mille euros par an. En 2012, il était de l'ordre de 414 mille euros et il a été réduit à 364.500 euros à partir de 2013. Quant aux expositions qu'y sont organisées et ce, depuis la fondation de la Maison du Val d'Aoste, qui se trouvait alors rue des Capucines, avec l'Espace Vallée d'Aoste elles sont depuis toujours le fruit de la collaboration entre l'Assessorat de l'éducation et la culture et la Maison du Val d'Aoste.
Pour ce qui est des expositions actuelles - Andrea Leonardi, Angelo Lasagna et Denise Ponziani - mais aussi de la prochaine exposition, qui se tiendra, elles répondent à un critère bien précis: il s'agit d'artistes et d'artisans valdôtains contemporains, dont la qualité d'expression est remarquable, mais qui n'ont pas encore exposé dans les salles de la Vallée d'Aoste. C'est le même critère qui a été appliqué pour l'exposition photographique conçue par les élèves du Lycée artistique d'Aoste qui sera aménagée prochainement, du 25 mars au 27 avril 2014, au rez-de-chaussée du bureau, parallèlement à l'exposition du 1er étage. Enfin, les artistes qui exposent à la Maison du Val d'Aoste ne perçoivent aucune rétribution.
"Quali siano i costi effettivi...": quant à la première question, en 2013 les dépenses effectives, directes et indirectes, liées à la gestion et au fonctionnement de la Maison du Val d'Aoste se sont élevées à 421.324 euros, dont environ 50 mille euros couverts par les économies de l'année précédente. La Maison du Val d'Aoste ne dispose pas d'employés, sa gestion fait l'objet d'un contrat de service avec la société Linty Conseil, laquelle emploie à cet effet les deux personnes à temps plein, pour un montant de 163.507 euros plus TVA. Aucun mandat n'est confié à des consultants.
"Quali siano le iniziative intraprese nell'ultimo triennio...": pour ce qui est de cette question les activités menées dans cette structure relèvent de la promotion et de l'information touristique du Val d'Aoste. Et en ce sens les activités visent toujours à favoriser les initiatives des opérateurs économiques, en mettant à la disposition de ces derniers des espaces dans le cadre de certaines manifestations, comme par exemple, vous l'avez cité, le Salon de l'agriculture de Paris, qui vient de fermer ses portes dimanche 2 mars dernier, où le stand de la Vallée d'Aoste, en plus des informations touristiques a permis de présenter dans les neuf jours d'ouverture les produits AOP et AOC d'une douzaine d'entreprises valdôtaines. En tout cas, tout ce qui est des activités menées ces trois dernières années, je vais vous en faire parvenir la liste complète. Si vous voulez je vous la lis, mais je donne la copie.
"Se intende in questa fase economica in cui è necessario...operare una revisione e una migliore allocazione delle risorse...": comme je l'ai dit auparavant, le budget réservé à la Maison du Val d'Aoste n'a pas échappé aux restrictions mises en place déjà pour le budget régional de 2013, notamment, avec une réduction de 50 mille euros. Également pour le 2014 le budget est de 365.500 euros. La diminution des ressources financières n'arrêtera pas l'activité d'information touristique et de promotion qui est menée quotidiennement par la Maison du Val d'Aoste, activité que nous jugeons utile de continuer, tout en l'associant à la valorisation des produits du territoire.
Pour ce qui est de la dernière question: "se vi sia qualche connessione tra chi si occupa dell'ufficio e il sito dei prodotti", enfin, pour cette question, Monsieur Linty est membre de la société Mer et Montagne et titulaire de la société Linty Conseil et, en aucun cas, l'activité de ladite société n'a eu des rapports avec celle de la Maison du Val d'Aoste.
Je tiens seulement à souligner, je crois que le collègue a eu occasion de le voir, la Maison du Val d'Aoste a été, comme vous rappelez, en quelque sorte conçue à partir des suggestions des associations des émigrés en particulier. Différentes associations contribuent avec le bénévolat à faire de façon qu'elle soit un point de repère pour la partie touristique et pour la partie de renseignements pour toutes les personnes qui veulent avoir une liaison avec ce qui se passe en Vallée d'Aoste.
Je crois que le service fait soit sans doute important. Le site est, comme vous avez rappelé, dans un endroit très, très qualifié, pour ce qui est de la publicité qui peut y être notamment pour avoir un site de ce genre. Je crois que les personnes sont très engagées dans ce sens pour faire de façon que le Val d'Aoste soit à la une dans les différents secteurs touristiques, y compris la partie culturelle, économique et la partie des produits, qui sont à la base de ce qui est l'excellence de notre Région.
Presidente - Ha chiesto la parola il Vicepresidente Rosset, per la replica; ne ha la facoltà.
Rosset (UVP) - Grazie Presidente.
Prendiamo atto delle sue dichiarazioni, le esamineremo nel dettaglio con la calma necessaria, magari se mi fa avere la copia, sarebbe così gentile, oltre all'elenco del triennio...e quindi come ho detto esamineremo nel dettaglio, con la calma necessaria, perché, in effetti, se è vero che viene valorizzato il prodotto valdostano sarebbe anche opportuno capire che non venga utilizzata la Maison du Val d'Aoste per scopi commerciali privati.
È probabile, quindi, che alla fine converrà approfittare della legge comunitaria per trovare una modalità magari di soprassedere...la sede com'è configurata oggi, immaginando che si possano trovare forme molto più economiche di domiciliazione presso istituzioni già esistenti, come quella della Francophonie, che consentano di avere un ufficio, un punto di riferimento a Parigi, e che nello stesso tempo possa dare quei risultati economici di ritorno dei quali la Valle d'Aosta ha bisogno. Grazie.
Presidente - Punto 19 all'ordine del giorno.