Objet du Conseil n. 443 du 26 février 2014 - Resoconto
OBJET N° 443/XIV - Communications du Président de la Région.
Président - A demandé la parole le Président Rollandin, il en a la faculté.
Rollandin (UV) - Merci Président.
A seguito dei precedenti incontri di inquadramento politico, giovedì 19 febbraio scorso, a Roma, si è tenuto con l'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio Mauro Baccega e il Coordinatore dell'Assessorato del bilancio un incontro con i tecnici del Dipartimento affari regionali della Ragioneria generale dello Stato per esaminare il contenuto tecnico di un accordo per la definizione del Patto di stabilità 2013. L'accordo prevede che il Ministero dell'economia certifichi in via definitiva il rispetto del Patto di stabilità per l'anno 2013 da parte della Regione e degli Enti locali valdostani, senza applicare penali. La Regione rinuncia agli effetti positivi dell'eventuale pronuncia favorevole nel contenzioso in esame e, quindi, a richiedere la restituzione della somma trattenuta dal Ministero dell'economia in applicazione dei criteri di riparto oggetto del ricorso al TAR del Lazio, che ne ha dichiarato la sospensiva. L'accordo nei giorni scorsi è stato firmato dal Ragioniere Capo dello Stato e quindi è pronto per la sottoscrizione definitiva con il Ministro dell'economia o comunque il Ministro di competenza se sarà il Ministero degli affari regionali. La definizione del Patto di stabilità 2013 quindi costituisce di per sé un punto fondamentale di certezza e permette soprattutto di avviare la trattativa già richiesta per il Patto di stabilità 2014.
Presidente - Grazie.
Ci sono richieste di intervento sulla comunicazione del Presidente Rollandin? Ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha la facoltà.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Volevo solo riprendere un attimo il passaggio che il Presidente ha fatto in merito alla visita che c'è stata a Roma giovedì 19, nel quale pare, almeno così ci è stato detto, ci sia già stata una sottoscrizione di un accordo con la Ragioneria di Stato. Ora noi...io ho preso nota dicendo che c'era già un accordo sottoscritto da parte della Ragioneria di Stato e che deve essere poi chiaramente convalidato a livello, diciamo, di Governo. Ora, non è per mancanza di fiducia, ci mancherebbe altro, ma noi gradiremmo veramente avere copia di quest'accordo, perché penso che, se c'è una sottoscrizione, ci sia anche una copia di quest'accordo, perché chiediamo questo? Perché comunque la legge di stabilità, il Patto di stabilità fa parte della finanziaria 2013, è una legge dello Stato, su questa finanziaria ci sono dei passaggi molto chiari nei quali si dice quali sono i termini per il rispetto del Patto di stabilità, e, così come ha detto lei, Presidente, pare che comunque si presenterà un Patto di stabilità non rispettato, ma non ci saranno le sanzioni. Tenuto conto che nella legge di stabilità, nella legge finanziaria ci sono anche previste quelle che sono le sanzioni, vorremmo capire, ecco, quali sono i termini di quest'accordo e come la Ragioneria di Stato abbia potuto sottoscrivere un testo che prevede il non rispetto di una legge dello Stato.
Bene o male, comunque, lei, Presidente, lo sa che la legge finanziaria è forse la legge più importante che viene annualmente approvata e sulla legge finanziaria ci sono due passaggi molto importanti e molto precisi: uno riguarda il rispetto o meno del termine perentorio del 31 marzo, ma l'altro è molto chiaro e parla anche di cosa succede se non viene rispettato il Patto di stabilità. Ora, vorremmo solo avere questi estremi, ecco, questa bozza, quest'accordo, questa sottoscrizione e poi chiaramente ci riserveremo di fare le nostre valutazioni. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Donzel, ne ha la facoltà.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Alcuni aspetti sulle comunicazioni senza rubare tempo rispettando questo tipo di procedura delle comunicazioni. Ecco, francamente, ci pare un'informazione molto ridotta ai minimi termini su un tema di così vasta portata, di così grande importanza, ecco. Francamente dentro il nostro gruppo avevo detto: cerchiamo di aspettare gli esiti di questa trattativa molto delicata, molto difficile che ogni valdostano si aspettava concludersi nel miglior modo possibile, perché è interesse di tutti, ecco. Francamente avremmo voluto capire qualche passaggio in più, adesso sicuramente, quando ci sarà la firma oggettiva, spero che usciranno anche cifre e numeri precisi, perché chiaramente il fatto che si porti a casa senza applicare penali non è che sia poi quella cosa che ci aspettavamo, tant'è che questa comunicazione molto dimessa...ci aspettavamo magari toni trionfalistici sui giornali di questo vista la lunghezza della trattativa, molto più lunga di quella di altre Regioni, speravamo davvero ci fosse un risultato proficuo, anche perché la maggioranza ha scelto di escludere le forze di opposizione dal contributo a questa trattativa. È stato un gesto che noi non abbiamo gradito, ma abbiamo rispettato e, per quanto mi riguarda, l'ho rispettato fino in fondo non andando a fare interferenze con i livelli nazionali del nostro partito, perché, se uno non ha informazioni, è meglio che se ne stia zitto. Lo dico con assoluta serenità limitandomi semplicemente a dire che dovevano prestare attenzione alla delicata situazione che sta vivendo la Valle d'Aosta, quindi perorando una causa, ma senza poter minimamente incidere non avendo avuto, per scelta della maggioranza, l'opposizione nessun ruolo al tavolo di queste trattative. È stato, secondo me, un errore non fare fronte comune, così come ritengo che ancora una volta questo patto ci lasci qualche amaro in bocca, perché il fatto di decidere di non ricorrere contro lo Stato è una cosa che può andar bene se noi abbiamo un accordo forte che ci riconosce anche per il 2014 quelle che sono le nostre prerogative, che certezze avremo sulla scuola, che certezze avremo sulla sanità valdostana se tutto il 2014 è ancora da definire? Quindi...come dire? io vedo ancora tanta opacità intorno a quest'accordo e spero che magari oggi si trovi il tempo di approfondire meglio questa questione e quindi non limitarla soltanto a delle riflessioni in risposta alle comunicazioni del Presidente.
Credo che serva un altro atteggiamento nel rispetto reciproco dei ruoli: Governo, maggioranza politica e opposizioni, però un altro atteggiamento nell'affrontare queste situazioni, perché da qui discende anche la nostra possibilità di esercitare a pieno titolo l'autonomia. Francamente quindi queste comunicazioni mi lasciano un po' ancora perplesso, perché non ho chiarezza piena dei contenuti e spero che oggi magari troviamo il tempo di illuminare meglio questa situazione di quest'accordo in via di firma.
Presidente - Grazie.
Ha chiesto la parola il collega Ferrero, ne ha la facoltà.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Prendiamo atto della non comunicazione che è stata fatta dal Presidente della Regione Rollandin. Come al solito, dopo la terza o quarta volta arriva in Consiglio regionale e sostanzialmente non ci dice nulla su quello che è successo, su quelle che sono le prospettive, su quanto dobbiamo restituire. Per contro c'è una specie di calamento di braghe per quanto riguarda il ricorso che era stato fatto, quindi prima si fa un ricorso e si dice: "difendiamo l'autonomia, le prerogative della Valle d'Aosta", poi adesso si dice: "tuttavia non è così importante fare ricorso, lo ritiriamo e poi vedremo", ma perché si ritira il ricorso? Noi vorremmo capire quanto effettivamente dovremo sborsare, questo non siamo riusciti a capirlo e allora che cosa serve aggiungere un punto all'ordine del giorno: comunicazioni del Presidente, quando il Presidente non ci ha comunicato nulla?
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha la facoltà.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Non vorrei ripetere le considerazioni che già altri colleghi hanno posto, ma io non riesco proprio a capacitarmi sinceramente cari colleghi. Noi abbiamo affrontato la finanziaria 2014 la prima settimana di dicembre e diverse sollecitazioni che sono arrivate dai gruppi di opposizione ed anche dalla maggioranza erano...al di là di dove andare a sostenere le varie poste in bilancio per il 2014, la difficoltà principale era avere contezza e chiarezza sui rapporti tra Stato e Regione. Lei oggi, Presidente Rollandin, non illustra praticamente la sintesi di quest'accordo con la Ragioneria di Stato, tant'è vero che ieri il Deputato Marguerettaz in aula, nel sostenere il Governo Renzi, nel suo intervento chiede tra le urgenze che si concluda con la firma del Ministro l'accordo sul Patto di stabilità 2013 per poi iniziare immediatamente dopo gli incontri per definire l'accordo sul Patto 2014. Va nella direzione in quello che lei oggi ci ha detto, però veramente non possiamo quanto meno confrontarci su una sua, praticamente, non comunicazione che ci ha fatto oggi, o gentilmente fa pervenire a questo Consiglio...se è questo Consiglio che magari quanto meno può essere informato di quest'accordo. Immaginiamo e siamo certi che avete discusso anche per il 2014, in modo da avere contezza per i prossimi giorni. Ieri il Senatore e il Deputato della Valle d'Aosta hanno sostenuto per questa motivazione il Governo Renzi; a noi, oggi in Consiglio regionale lei non ci dice nulla, non ci fa avere nulla, nessun documento sul tavolo, ma come è ancora possibile continuare in questa maniera nel non avere informazioni, nel non avere contezza su comunque ordini di grandezza come diceva lei importantissimi, con degli impatti violentissimi sul nostro bilancio, sul nostro triennale, non solo triennale, ma stiamo parlando persino ancora del 2013? Interventi sia del Senatore Lanièce, sia dell'Onorevole Marguerettaz vanno in questa direzione: "sosteniamo Renzi perché dobbiamo chiudere i rapporti positivamente...o quanto meno il meno peggio possibile i rapporti tra Stato e Regione" e dal Governo oggi non sentiamo assolutamente nulla se non che c'è un accordo con la Ragioneria di Stato, è tutto pronto per la firma per quanto riguarda il Patto di stabilità 2013.
Io vi chiedo colleghi, non so se i colleghi di maggioranza...probabilmente voi avete quest'accordo che è stato siglato con la Ragioneria di Stato, avete sicuramente la bozza e la firma del Ministro con il Presidente Rollandin, avete sicuramente già tutte le linee guida e la programmazione, la pianificazione per quanto riguarda il 2014, voi sicuramente avete tutto, noi non abbiamo nulla, cari colleghi. Stiamo parlando di diverse decine di milioni di euro a seguito di una presa di posizione politica fortissima del Deputato e del Senatore della Valle d'Aosta ieri per quanto riguarda il fatto di aver sostenuto il Governo Renzi. Noi oggi in Consiglio regionale...mi appello anche a lei, Presidente del Consiglio, di farci avere questi documenti in modo da poterci confrontare, in modo da poterci quanto meno anche non solo posizionare, ma che i valdostani sappiano cosa è stato deciso, cosa è stato affrontato, cosa è stato siglato e soprattutto qual è lo stato dell'arte della Regione autonoma Valle d'Aosta. Il Presidente del Consiglio Renzi cita le due Province, la Provincia di Bolzano e la Provincia di Trento, non cita assolutamente la Valle d'Aosta nel suo intervento e nelle sue repliche. Vi leggo questi, diciamo, passaggi fatti dal Premier Renzi: "ci sono chiesti esplicitamente il rispetto e la valorizzazione di un'esperienza autonomistica che nasce da questo contatto con le persone. Certo che nella Provincia di Bolzano...lo sappiamo e siamo orgogliosi di esserne alleati, come siamo orgogliosi di essere alleati con il PATT in Provincia di Trento. In entrambi i casi queste alleanze che hanno vinto rappresentano un forte riferimento territoriale che forse in altre parti del Paese in passato avevate anche voi e che ultimamente avete perduto. Anche in questo caso facciamoci qualche domanda e diamo delle risposte puntuali".
Il Governatore Renzi parla della Provincia di Bolzano, della Provincia di Trento, la Valle d'Aosta nelle sue repliche non c'è. Siamo stati nuovamente cancellati e oggi il Presidente Rollandin ci annuncia che c'è un accordo siglato già con la Ragioneria di Stato, è tutto pronto per la firma, non ne conosciamo i contenuti, soprattutto non ne conosciamo il contenuto sul 2014. Io chiedo a lei, Presidente Lanièce, di fornirci questa documentazione al più presto, altrimenti mi sembra pleonastico e che non abbia senso discutere su tali non comunicazioni del Presidente Rollandin. Mi sembra che in quest'inizio legislatura su queste non comunicazioni questo Consiglio...forse è da prendere contezza che magari queste informazioni devono essere di prima mano e, come dico, se i Consiglieri colleghi di maggioranza hanno tutte queste informazioni, gentilmente se ce le possono fare pervenire.
Presidente - Grazie.
Ha chiesto la parola l'Assessore Baccega, ne ha la facoltà.
Baccega (SA) - Sì, grazie Presidente.
Era per dare ulteriori informazioni ai colleghi del Consiglio rispetto ai percorsi che ci hanno visto arrivare alla firma del documento da parte del Ragioniere Capo dello Stato. Come è noto, ai Consiglieri lo avevamo comunicato in diversi appuntamenti del Consiglio, i confronti con lo Stato sono stati piuttosto serrati soprattutto nella parte conclusiva del 2013 e nel mese di gennaio. È altrettanto noto al Consiglio che l'accordo tra le Regioni a statuto speciale per il Patto di stabilità del 2013 non si è mai ratificato: non si è ratificato per tutta una serie di motivi, ma soprattutto perché le riunioni più volte convocate sono state immediatamente sconvocate, perché gli accordi non si sarebbero mai raggiunti.
Quando si va al tavolo delle trattative, ovviamente si va anche forti di alcune situazioni; la situazione che ci ha sicuramente avvantaggiati è stata quella della sentenza da parte del TAR, che ha decretato la sospensiva rispetto al decreto del Ministero delle finanze del 23 settembre 2013; questo ha fatto sì che fosse un elemento sicuramente a nostro favore. Nell'incontro con il Ministro Delrio, l'allora Ministro delle Regioni, non si sapeva ancora come era andata la questione del TAR, lo si è saputo soltanto nel tardo pomeriggio, ma già quell'incontro aveva determinato da parte del Governo, allora il Governo Letta, l'impegno chiaro, serio, inequivocabile della politica nazionale, a correggere un'incongruità, come abbiamo più volte sottolineato, rispetto alle trattenute che venivano fatte alla Valle d'Aosta e quindi che si poteva andare nella direzione di un accordo e in quel momento abbiamo saputo che anche altre Regioni non avevano rispettato il Patto di stabilità. Quel momento politico è poi stato trasferito al tavolo tecnico di cui ha dato comunicazione poco fa il Presidente, nel quale si è trovata, diciamo, una sorta di accordo, nel quale si dice che se la Regione autonoma Valle d'Aosta ha sforato il Patto di stabilità - e lo abbiamo detto sono 155 milioni -, non vengono applicate quelle sanzioni che, giustamente, sono previste dalla legge, come ha sottolineato il collega Gerandin, sulla base di motivazioni forti: che ci sono dei ricorsi pendenti alla Corte costituzionale, che c'è una sentenza del TAR, che non si è trovato l'accordo fra le Regioni a statuto speciale. Questi quindi sono gli elementi fondamentali che hanno determinato da parte del Ragioniere Capo la firma di quest'accordo, che, per quanto riguarda la Valle d'Aosta, prevede che quei 155 milioni non vengano considerati, perché avrebbero intaccato comunque il bilancio 2014 con tutte le pesanti problematiche che potevano derivare. Io mi auguro di essere stato chiaro da questo punto di vista e ovviamente sarà nostra cura, non appena il Ministro, il nuovo Ministro incaricato firmerà il documento, farne pervenire copia ai gruppi consiliari. Grazie.
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Ha chiesto la parola il collega Viérin Laurent, ne ha la facoltà.
Viérin L. (UVP) - Grazie Presidente.
Nell'aspettare la documentazione che è stata richiesta, qualche considerazione. Intanto nell'esprimere qualche perplessità su questa vicenda. Intanto, forse per la prima volta apprendiamo, o discutiamo dello sforamento del Patto di stabilità, quindi la Regione ha sforato il Patto di stabilità, quindi prima considerazione dal punto di vista politico, Assessore e Presidente. È chiaro che oggi bisogna gioire per il fatto di non aver subito sanzioni da parte dello Stato, perché la Regione ha sforato il Patto di stabilità, ecco, quindi la base di partenza della discussione è questa non dimentichiamocelo: noi, Regione, abbiamo sforato il Patto di stabilità. In un anno, il 2013, che è stato oggetto di tanti dibattiti qui in aula, anno elettorale, i fondi che sono stati sbloccati, facendo percepire e credere alla comunità che ce n'erano in abbondanza e che ce n'era per tutti, dopodiché il Patto oggi ci ricorda che forse in fallo siamo noi, nel senso che avevamo dei parametri di spesa e li abbiamo sforati.
Al di là di questo, ci riserviamo di esprimere giudizi sul baratto, perché noi oggi siamo di fronte ad un baratto. Concluderò con qualche considerazione sul concetto di autonomia, che oggi, purtroppo, è ridotta a mero baratto e baratto che, tra l'altro, giunge nei giorni di una fiducia e che quindi, probabilmente, ha dato la possibilità di avere un potere discrezionale di baratto, o che avrebbe potuto dare questo potere, che probabilmente non ha sortito gli effetti desiderati. Il fatto di rinunciare ad un ricorso che è la difesa della nostra autonomia per ottenere la non applicazione delle sanzioni sul Patto di stabilità che abbiamo sforato...ecco, io credo, noi crediamo che sia veramente qualcosa di mortificante anche per le nostre prerogative. L'autonomia si difende ogni giorno e il fatto di aver rinunciato a quel ricorso sul quale c'era una sospensiva, al di là della quantificazione che non si può probabilmente conoscere, ma che non sappiamo se sarebbe stata vantaggiosa o meno, se quest'accordo è vantaggioso rispetto al ricorso e al suo corso che probabilmente avrebbe...anzi sicuramente avrebbe portato maggior beneficio se accolto in toto.
È chiaro che oggi si apre un dibattito nel giorno dell'autonomia, perché i festeggiamenti di domenica, i discorsi e tutte le celebrazioni non collimavano con il giorno esatto, oggi è il 26 febbraio e proprio in questa giornata va riaperto un dibattito su quest'autonomia. Se quest'autonomia deve essere ridotta ad un baratto che chiunque vada a Roma - in questo caso lei, Assessore, con il Presidente, con i nostri Parlamentari - a cercare di barattare quelli che sono diritti che sono della nostra comunità...è un'autonomia, che è anche un'autonomia, oltre che legislativa, fiscale e soprattutto con delle possibilità di avere una capacità di spesa e di avere una capacità di agire, eh beh, la considerazione oggi è che bisogna cercare di riscrivere, o di scrivere meglio le regole certe nei rapporti tra lo Stato e la Regione.
Je ne sais pas si les pères fondateurs de notre autonomie imaginaient une autonomie qui dans le temps en prévoyant la zone franche, qui n'a jamais été appliquée...une autonomie qui aujourd'hui aurait été réduite à autant. Aujourd'hui nous sommes ici à nous interroger, avec une communauté qui ne sait pas en quelle direction l'Administration est en train d'investir: d'un côté car nous ne retrouvons pas un projet politique clair, de l'autre côté car nous avons ces règles qui dérivent d'un accord avec l'État, aujourd'hui nous subissons la Ragioneria dello Stato, nous acceptons ce que la Ragioneria dello Stato nous dit, nous sommes même contents car nous n'avons pas de sanctions et nous renonçons à défendre notre autonomie, vis à vis de l'État. On aurait préféré, mais tout en nous réservant des considérations dans cette journée, une défense de l'autonomie d'un point de vue des principes, qui est une défense qui passe aussi à travers les recours à la Cour constitutionnelle, au TAR et à toutes les mesures qui doivent défendre les prérogatives de notre communauté. Nous disons donc aujourd'hui: pauvre autonomie, piétinée, obligée à mendier à travers nos représentants les droits du peuple valdôtain. Nous ne croyons pas que cette autonomie était l'autonomie que nos pères fondateurs avaient souhaitée et avaient espérée pour nous en nous lassant un patrimoine qui est en train d'être dissipé. Merci.
Président - Merci.
A demandé la parole le Président Rollandin.
Rollandin (UV) - Oui, merci Président.
Je crois qu'on est en train de discuter sur une communication, qui forcément, étant une communication qui allait dans la substance des faits, mais je crois qu'il est important qu'il y ait de clarté sur ce thème. De ma part, étant disponible à donner un compte rendu détaillé, je demanderais de pouvoir faire une rencontre avec les Chefs de groupe, afin de pouvoir éclaircir tous les différents passages, passages que je veux rappeler ne sont pas ceux que je viens d'écouter.
A parte il fatto che sulle citazioni di ieri di Renzi, quello che ha letto il collega Chatrian, "quando abbiamo incontrato segnatamente - questo è l'intervento di Renzi - i rappresentanti dei partiti autonomisti del Trentino Alto Adige, Sudtirolo e anche Valle d'Aosta in modo diverso ci sono stati richiesti esplicitamente...".
Celle-ci est la déclaration de Renzi. Il a rappelé...écoutez, il est écrit sur le procès-verbal, tout de même, à part ça, ce n'est pas, comme quelqu'un a voulu le dire, un baratto, il n'y a rien du baratto. Tout cela a été fait auparavant, tout cela a été réglé avant la déclaration de confiance, évidemment dans la confiance les Parlementaires ont rappelé qui devait être signé cet accord, qui, techniquement, a eu l'avis favorable du comptable de l'IVA. Je veux rappeler qu'on aura la possibilité de le faire avec la réunion des Chefs de groupe, comme c'était évident, on n'a pas renoncé au recours, on a renoncé aux effets du recours qui allaient dans la direction de nous faire reconnaître une répartition différente avec les autres Régions. Alors ce n'est pas qu'on a renoncé à la défense de l'autonomie, bien loin, mais c'étaient les effets de ce recours, qui est maintenant suspendu. Je crois que c'est inutile d'entrer dans les détails maintenant, j'espère de pouvoir le faire en éclaircissant et en donnant dans les détails ce qui est le résultat important qu'on a eu pour 2013, car l'accord que nous avons prédisposé et qui sera signé avec le Ministre compétent est pour 2013 et on a aussi dit qu'on est d'ores et déjà disponibles pour l'accord pour 2014, qui a des temps étroits, mais évidemment on l'avait déjà déclaré au Ministre sortant Delrio, mais évidemment il y a eu la crise, il y a eu le changement du Gouvernement et, par conséquent, il faut attendre, je crois que dans le détail on entrera dans le mérite et on pourra éclaircir le bien fondé de cet accord et les résultats importants...ce n'est pas un échange.
Non è uno scambio, non è un baratto, si tratta di un accordo che altri non hanno ancora raggiunto, un accordo che tiene conto del fatto che viene certificato il bilancio, non ci sono penalizzazioni. Come voi sapete, per il 2012 c'era stato un accordo sui 30 milioni di euro, quest'anno è un accordo che prevede questo tipo di soluzione per quanto ci riguarda. Grazie.
Presidente - Non vi sono altre richieste? Prima di passare al punto 3, vorrei solo comunicare che sono pervenute a questa Presidenza due risoluzioni sul tema della ferrovia: una firmata dai Capigruppo di maggioranza, una dai Consiglieri di minoranza, che quindi dopo verranno distribuite.
Ha chiesto la parola il collega Gerandin, per mozione d'ordine?
Gerandin (UVP) - Volevo fare solo due considerazioni molto brevi, ecco, per quello che riguarda quello che ci ha comunicato l'Assessore e il Presidente, perché? Semplicemente per dire che questo percorso ci convince poco, per cui, anche a seguito della disponibilità che ha dato il Presidente in un incontro con i Capigruppo, noi annunciamo già che presenteremo una risoluzione, in modo da rendere chiara qual è la situazione ai valdostani, ecco. Penso anche a chiarire in aula cos'è successo e quali sono gli effetti di quest'accordo, perché, e concludo, non voglio anticipare quella che sarà la discussione della risoluzione, ma non ci convince proprio per niente: ecco, perché, quando lei, Presidente, dice che abbiamo rinunciato agli effetti dei ricorsi, le voglio solo ricordare...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...del ricorso, per la carità, l'effetto del ricorso, perché avete ritirato, mi pare, solo il ricorso al TAR e non i ricorsi alla Corte costituzionale. Io le voglio solo ricordare...caso mai, se avrà la volontà di ripassare assieme con i Capigruppo quello che avete approvato nella risoluzione presentata dalla maggioranza, dove voi mettevate in discussione per il 2013 la percentuale della Regione, che era di 9,16 e chiedevate di scendere a 2,31. Allora, Presidente, io le dico che lei ha rinunciato alla bellezza di 116 milioni, a questo ha rinunciato! Questa è la verità! Ha rinunciato a 116 milioni...bell'accordo, ma ne discuteremo sulla risoluzione.
Presidente - Ancora sulle comunicazioni allora? Ha chiesto la parola il collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Sarò brevissimo per dire che non ci convincono le comunicazioni e ci convince ancora meno la comunicazione dell'Assessore Baccega. Avremo modo con una risoluzione di esprimere meglio tutte le nostre perplessità su questa procedura e pensiamo che proprio i tentativi di chiarimenti siano delle ulteriori conferme alle nostre perplessità e quindi credo che questa mattina meriti più di attenzione un problema decisivo come quello del taglio dei treni, su cui vedo che anche la maggioranza ha presentato una risoluzione.
Noi sicuramente già oggi vogliamo intervenire su questa cosa, quindi ringraziamo il Presidente per la disponibilità dell'incontro con i Capigruppo, che non è stato fatto prima dell'accordo nelle forme con cui avevamo chiesto noi, ma era semplicemente...come dire? un incontro tanto per fare dei saluti e, diciamo, dei reciproci...come dire? formule di rito senza entrare nel merito. Noi vogliamo cominciare ad entrare nel merito subito di quest'accordo, perché, siccome è in gioco il 2014 e siamo a febbraio vuol dire che il 2014 è iniziato da un pezzo. L'economia valdostana è immobile, è ferma, non c'è nessun provvedimento, noi dobbiamo sboccare al più presto la situazione, non possiamo lasciare che voi tergiversiate per altri tre o quattro mesi a cercare un accordo che, di fatto, blocca la possibilità di usufruire pienamente delle risorse del nostro bilancio, che, a seguito di questo vostro pasticciato accordo, saranno fortemente ridotte anche per il 2014.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha la facoltà.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Voglio dire, a nome del gruppo ALPE, che sicuramente il tema va affrontato nel suo dettaglio e, come altri colleghi hanno già annunciato, affronteremo tale tema, tale documento su una risoluzione che andremo a depositare. Ciò detto, colleghi, le frasi che ho citato prima, che ho letto, lo stesso documento che ha il Presidente Rollandin, l'Assemblea resoconto stenografico del 24 febbraio, solo per chi ci ascolta. Io ho letto le due frasi successive, dato che parlavano del merito della Provincia di Bolzano e della Provincia di Trento. Citavano nelle premesse anche la Valle d'Aosta, perché hanno incontrato anche i Parlamentari della Valle d'Aosta. Ecco, due cose leggermente diverse, perché la frase che il Presidente Rollandin ha letto cita testualmente che hanno incontrato anche i Parlamentari valdostani, quindi Provincia di Trento e Bolzano e la Valle d'Aosta, ma nel merito il Presidente Renzi cita testualmente ed approfondisce il passaggio sulla Provincia di Bolzano, sulla Provincia di Trento e assolutamente il nulla sulla Regione autonoma Valle d'Aosta.
Oltre a questo, sono sempre più convinto, colleghi, che la via di uscita che avevamo proposto il 14 gennaio a lei, Presidente, a lei, Assessore Baccega, e a voi colleghi di maggioranza nel presentare la risoluzione su questo tema, chiedendo e forzando e dando di nuovo dignità a questo Consiglio, è più che mai attuale, che era quella di costituire un gruppo di supporto, perché, a mio avviso, se oggi, 26 febbraio, siamo di nuovo a discutere senza documentazione, senza informazioni, senza risultati, un mese e mezzo fa vi avevamo dato una via di uscita importante, dove noi vi davamo il nostro apporto per costituire un gruppo supporto composto da tutte le forze presenti in Consiglio, così non è andata, perché avete invece deciso di fare uno spot in commissione dicendoci praticamente nulla, per ridefinire in modo condiviso ed efficace la strategia, per riprendere i contatti istituzionali con le altre autonomie e che sia portavoce delle istanze di tutta la comunità nei confronti dello Stato centrale. Comunque affronteremo tale tema nella tarda mattinata, o nel primo pomeriggio dato che andremo a presentare la risoluzione, ma più che mai io penso che la via di uscita qualche mese fa noi ve l'avevamo proposta, indubbiamente voi non l'avevate accettata e oggi siamo a discutere su un non documento, su non informazioni, che, a nostro avviso, sono epocali e soprattutto sono necessarie per il nostro modello. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Nogara, ne ha la facoltà.
Nogara (UVP) - Merci Président.
Io volevo solo intervenire, Presidente - mi riferisco al Presidente Rollandin -, per farle notare che noi ci troviamo tutte le volte in queste condizioni, quando lei poi ci fa il suo resoconto, ci troviamo in queste condizioni perché vogliamo capire qualcosa. Noi tutte le informazioni che abbiamo le assumiamo dai giornali. Noi abbiamo un elettorato a cui dobbiamo rispondere, voi tutte le volte, anche quando siete andati a Roma, almeno informare, io dico non sempre qua, ma i Capigruppo, ci sono tanti sistemi, le commissioni. Noi ci troviamo sempre nella situazione che dobbiamo capire, alla fine lei si inalbera sempre, si agita, perché sembra che noi vogliamo, diciamo, delle stupidaggini. Noi vogliamo solo sapere, perché, effettivamente, oggi per la prima volta l'Assessore Baccega ci ha detto che noi abbiamo sforato il Patto di stabilità per 155 milioni. In questi mesi non abbiamo fatto altro che mettere su delle cifre: 180, 130, 120. Noi siamo usciti di 155 milioni, sapendo benissimo che non potevamo farlo, cioè non è che abbiamo fatto una cosa ben fatta, ecco, come Amministrazione e allora vogliamo solo sapere queste cose e nient'altro. Allora, io quello che le voglio dire...forse nel futuro se informasse un po' di più tutta l'aula...perché, come lei ha la sua parte di persone che le chiedono, anche noi tante volte ci troviamo in imbarazzo, perché, quando si parla di treni, quando si parla di bimodali, com'è andata la cosa, quando si parla di Trenitalia, quando si parla di Patto di stabilità, anche noi dobbiamo e vogliamo sapere come sono effettivamente le cose. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Baccega, ne ha la facoltà.
Baccega (SA) - Semplicemente per chiarire. Si sfora un accordo quando l'accordo è fatto. In realtà, sulla base dei vecchi accordi, il Patto di stabilità eurocompatibile dell'anno precedente, ci potrebbe essere stato uno sforamento, ma, in mancanza di accordo, il processo è quello, ci sono 155 milioni che ballano: questo è il senso, poi si cerca di dare il maggior numero di informazioni al Consiglio. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Viérin Laurent, ne ha la facoltà.
Viérin L. (UVP) - Solo per un chiarimento Presidente, affinché non sia interpretato il pensiero che viene espresso. Beh, chiamatelo come volete Presidente, noi lo chiamiamo baratto, lo potete chiamare scambio, lo potete chiamare rinuncia, svendita, chiamatelo come volete. Lei ha detto che avete trovato un accordo e la Ragioneria ha firmato una certificazione del patto 2013, senza penali, per 156 milioni e parallelamente c'è la rinuncia del ricorso al TAR del Lazio dove c'è la sospensiva. Noi lo chiamiamo baratto, due considerazioni puntuali su questo baratto. Nel 2013 si spende tutto l'anno, nell'anno elettorale si spende, si spande sapendo che c'è un Patto di stabilità che andava chiuso il 31 marzo di quell'anno. Si spende e si spande: "ma si ce n'è, facciamo poi le elezioni, dopo le elezioni vediamo, intanto spendiamo e facciamo vedere che, se rimaniamo noi, qui ce ne sarà ancora". Nel 2014, oggi, il Patto di stabilità ci toglie 156 milioni e noi dobbiamo ancora essere qui a festeggiare? Dobbiamo festeggiare perché ci hanno tolto solo 156 milioni e non ci hanno applicato le penali? Ma questa è la realtà dei fatti, poi potete raccontare quello che volete, la gente fuori deve capire questo: che avete sforato di 156 milioni, che oggi siete qui a festeggiare o a cercare di millantare un qualcosa che avete ottenuto. Io non ho collegato questa questione alla fiducia, perché forse, se l'aveste collegata, avreste ottenuto qualcosa di più. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Ferrero, ne ha la facoltà.
Ferrero (M5S) - Una battuta solamente riguardo alla questione del baratto, che ha ben centrato il collega Chatrian. Si è trattato di un baratto, effettivamente, fatto con il nuovo Governo Renzi e, di conseguenza, anche i due miseri voti dei Parlamentari valdostani sono stati utili. Il Presidente Rollandin ci ha detto: "non è stato fatto auparavant", in effetti ha ragione, questo è stato un voto "au paracul".
Presidente - Grazie.
Ci sono altri interventi? Se non vi sono altre richieste di interventi, passiamo al punto 3 all'ordine del giorno.