Objet du Conseil n. 151 du 26 septembre 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 151/XIV - Approvazione di mozione: "Iniziative per l'abbattimento delle polveri e la riduzione dei rumori derivanti dai lavori di demolizione del muro della diga di Beauregard".
Presidente - Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il collega Roscio.
Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.
Devo dire che aspettavo questo momento, insomma, visto che c'è stato il rinvio; però non è stato inutile, nel senso che questa estate ho scoperto un interessante volantino, prodotto dal gruppo CVA in collaborazione con il Comune di Valgrisenche, che si chiama proprio "Alla scoperta della diga di Beauregard". In questa pubblicazione ci sono le notizie dal 2011 al 2015 sui lavori che si intendono fare e si ripercorre un po' la storia dell'invaso e anche la tipologia degli interventi previsti. Scorrendo nelle pagine, a un certo punto c'è un piccolo articoletto in cui si dice, il titolo è: "DGPV"...DGPV è Deformazione Gravitativa Profonda di Versante, sostanzialmente una frana. Si dice che fin dai primi invasi il territorio ha manifestato delle criticità, in quanto una parte del muro della diga poggiava proprio sulla frana. E questo, qualora l'invaso fosse stato riempito, avrebbe causato dei problemi.
Vorrei ricordare che questo è il cinquantesimo anniversario della tragedia del Vajont, e quindi vi era un rischio non da ridere, tant'è vero questo ha portato poi all'obbligo, o meglio, all'intervento, in quanto l'Ente Nazionale aveva detto: "o fate un intervento oppure bisogna chiudere del tutto questa cosa". Allora io facevo un ragionamento: quando hanno costruito la diga non si sono accorti che c'era una frana su cui poggiava proprio su un muro portante dell'arco della diga. Io immagino che allora, alle popolazioni di Valgrisenche che avevano dovuto andarsene via dai loro villaggi, il politico di turno avrà dato tutte le garanzie possibili dicendo: "state tranquilli, non c'è nessun problema, l'invaso funzionerà bene"...salvo poi riscontrare che il muro aveva un problema, non da poco...poggiava su una frana!
Qui io ho visto che il nostro Presidente ha fatto proprio dichiarazioni ben precise, in quanto il 21 novembre 2012 ha garantito che il progetto sarà attentamente seguito, controllato con tutte le misure necessarie, che saranno poste in atto per garantire che non ci siano conseguenze di alcun tipo sulla popolazione, sulla struttura, sulla diga, sull'ambiente circostante, cosa peraltro condivisibile e per cui, ovviamente, bisogna fare. Senonché, scorrendo ancora questa pubblicazione, si dice che la scelta dell'intervento è stata fatta tramite abbattimento con esplosivo, e questi interventi si protrarranno fino al 2015. Quindi siamo ancora in tempo per vederli, e la pezzatura massima del materiale sarà di cinquanta centimetri. Quindi noi avremo dei lapilli possibili da cinquanta centimetri che prenderanno il volo, anzi, che prendono il volo, tant'è vero che la mia mozione, che poi è stata condivisa, prende proprio il via da una preoccupazione che deriva da immagini di filmati che sono reperibili sia in rete, sia in un servizio televisivo mostrato dalla RAI della Valle d'Aosta, dove questo servizio televisivo dice che vi è la produzione di ingenti quantitativi di polvere da materiali cementizi, diffusi in maniera controllata, con il conseguente deposito sui terreni dell'alta Valgrisenche; e dice addirittura migliaia di tonnellate di calcestruzzo, qui, testualmente, si sbriciolano al vento. Se uno va a vedere i filmati effettivamente può constatare questo, può constatare che proprio grandi polveri, con grande rumore vengono sparpagliate in giro. Allora, qui non si va a discutere se l'intervento bisognava farlo o non bisognava farlo, ma si va semplicemente a chiedere che vengano messe in campo delle iniziative, anche ricordando il fatto che quello che si sgretola è materiale cementizio, e tutti sanno che il cemento viene prodotto non nel miglior modo ambientalmente più sostenibile che esista, anzi il cemento è per definizione un qualcosa...non è il massimo, insomma. Il fatto che, comunque, della polvere di cemento vada a sbriciolarsi nell'area circostante, magari in maniera incontrollata come viene detto, crea preoccupazione.
Cosa si chiede quindi? Si chiede di intervenire per riuscire ad abbattere, anche semplicemente con dei metodi idrici nel momento della volata, andare ad intervenire con degli abbattimenti bagnando questi polveri, in modo che non ci sia un'esplosione a lungo raggio, che vada addirittura alle case che sono lì vicino. Quindi, io credo che non ci sarà nessun problema a prendere un impegno in tal senso, che tra l'altro sarebbe solo un rafforzamento di quanto è già stato detto dal Presidente in questo senso. Ritengo che non avrete nessun problema a votare questa proposta, tanto più ricordando alcune norme regionali che sono la 5/2008 sulle cave, che prevede proprio impegni molto stringenti sulle acque, sull'ambiente, sulle polveri per le cave. Quindi basterebbe, sostanzialmente, estendere la normativa relativa alle cave per avere già una certa tutela anche su questo tipo d'intervento; e, idem, sul rumore, visto che la Regione Valle d'Aosta ha legiferato, proprio con la legge 20 del 2009, in materia di tutela del rumore, anzi in questo senso portandosi anche all'avanguardia sulla questione del rumore. Dunque, io chiederei che fossero intraprese iniziative in tal senso, proprio a protezione ambientale della zona, ma anche per la salute degli abitanti delle zone circostanti. Grazie.
Presidente - Grazie, collega Roscio. Apro la discussione. La parola al Presidente Rollandin... Ci sono altri che vogliono intervenire? La parola a Rollandin in chiusura...ci sono richieste d'intervento colleghi? Non ci sono richieste? Sì, scusate...
La parola alla collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Je m'attendais à d'autres interventions des collègues des autres groupes... À vrai dire je n'ai pas grand-chose à ajouter à l'illustration très ponctuelle et scientifique, dirais-je, du collègue Roscio. Il faut rappeler que c'est un chantier très controversé et même quelque peu incompris par une partie de la population valdôtaine, car je crois que tout le monde a eu l'occasion d'entendre des réactions contraires à ce type de chantier. Plusieurs valdôtains se demandent: mais quelle est la justification d'un travail, d'un chantier aussi important qui absorbe beaucoup d'argent? Donc en ce sens je crois que cette motion est aussi l'occasion pour expliquer la raison de ce chantier, et en ce sens j'exhorte le Président Rollandin à le faire.
Pour beaucoup de personnes ces travaux sont perçus comme une sorte de gaspillage d'argent publique. Pour la communauté de Valgrisenche il y a deux aspects sûrement: d'un côté, l'inéluctabilité du chantier (à ce qui nous a été dit, et à ce que vient de citer le collègue Roscio quant aux déclarations de CVA et du Président Rollandin même, lors des réunions qui se sont tenues à Valgrisenche), inéluctabilité qui est due à des raisons de stabilité. Donc, à ce qui nous est dit, il est obligatoire de baisser, de redimensionner le barrage de Valgrisenche. Pour la communauté de Valgrisenche il y a évidemment l'impact lourd d'un chantier caractérisé par cette méthodologie explosive, réellement explosive; un chantier qui portera sans doute à une amélioration du paysage et à la récupération des terrains qui sont en amont du barrage, mais qui évidemment coûte à la communauté de Valgrisenche des années de malaise, des années de conséquences importantes sur l'économie même de la commune de Valgrisenche, qui est une économie qui repose aussi sur le tourisme, et donc sur des conditions environnementales qui, en ce moment, ne sont pas idéales.
Donc je crois que cette motion va dans le sens de réaffirmer ce que le collègue Roscio a déjà cité dans la motion, dans la prémisse de la motion, quant à ce qu'a été dit par le Président Rollandin sur le fait que ce chantier est absolument monitoré, est absolument suivi de près, pour faire en sorte, justement, que les désagréments soient réduits au minimum. Je pense qu'il n'y aura aucun problème de la part du Conseil régional et de la majorité même à s'associer à cet engagement, à cette requête d'ultérieure...comment dire? d'ultérieure assurance vis-à-vis de la population de Valgrisenche et, en ce sens, j'invite le Président Rollandin.
Président - Merci. La parole au collègue Nogara.
Nogara (UVP) - Merci Président.
Io vorrei solo fare un piccolo intervento per ribadire quanto già detto dal mio collega Roscio sul fatto delle polveri. L'Ufficio cave e anche il Corpo forestale valdostano controllano, in tutte le cave della Valle d'Aosta, proprio questo fatto delle polveri, l'emissione di queste polveri. Ecco, sembra un po' assurda o strana una situazione come questa, come su a Valgrisenche, dove c'è, con le esplosioni che ci sono - l'abbiamo visto anche dai filmati - tantissima polvere, che in situazioni del genere non si intervenga in modo semplice; non è che si chieda niente di particolare, perché quello che si fa appunto nelle cave, quando c'è estrazione o tagli, si bagna solamente al momento di questi eventi, ecco. Era solo per ribadire questo: che in una situazione del genere sembra abbastanza normale che si intervenga in questo modo. Grazie.
Président - Merci, collègue. Il y a d'autres requêtes d'intervention? On peut fermer la discussion générale? La discussion générale est fermée.
La parole au Président Rollandin.
Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.
La problematica della diga di Valgrisenche fa discutere da anni e anni; si è discusso da quando è stata costruita, da quando è entrata in funzione, ha avuto il suo massimo di utilizzo per pochi giorni, perché di fatto non ha mai avuto la capienza che era prevista. Voglio solo dire due parole sulla frana: quello che viene chiamata "frana" è un movimento che credo, se si va a misurare su tutti i versanti della nostra Valle, c'è perché non c'è un versante che non abbia un minimo movimento, in particolare in quella zona. La zona sopra Bonne ha queste infiltrazioni d'acqua abbastanza consistenti, c'è anche un torrente che a un certo punto sparisce, e che si era anche pensato di portare direttamente in confluenza con il lago: questo per dire che si sono analizzati tutti gli elementi, sicuramente non era una frana che poteva, tanto per capirci, avere "l'effetto Vajont". Qui non è stato sottovalutato l'aspetto legato anche alla stabilità del fronte, ma proprio perché non c'era la sicurezza totale e per ritornare a dei parametri di sicurezza che venissero in qualche modo approvati, il commissario ad acta, che era stato a suo tempo nominato, ha fatto fare tutta una serie di studi all'Università di Torino e a esperti, che hanno creato questo modello nuovo che prevedeva la riduzione di quei metri della diga, per rendere in qualche modo ancora più sicura la diga stessa.
Questo è all'origine, per dire che non c'è mai stato un discorso vero e proprio tipo Vajont, però c'è stata questa difficoltà che alla fine è stata vista, è stata prevista in un progetto, è stato anche monetizzato, purtroppo, perché qui, se era per una scelta, nessuno andava ad intervenire, perché all'inizio c'era anche la previsione che ci fosse un intervento a livello europeo, poiché è, credo, il primo caso, in assoluto, in Europa, dove si va a ridurre una diga esistente, è il primo caso, ed è anche abbastanza singolare. E, nel mentre noi stiamo facendo questo, l'ENEL, che è proprietaria delle altre dighe, sta valutando come attivare un sistema che innalzi o aumenti ancora la capacità degli invasi esistenti, per aumentare ancora la capacità produttiva...per dire che ci sono sicuramente dei fatti strani.
Venendo alle problematiche da voi sottoposte, correttamente, in particolare per quanto riguarda le polveri, come sapete è stato fatto uno studio specifico per quanto riguarda le modalità di intervento, valutando prima di tutto, prima dell'intervento che, chiaramente, era esplosivo, l'impatto sulla situazione di Bonne, sulla situazione degli stabili. Perché una delle prime preoccupazioni era che ci fosse un effetto sugli stabili della frazione e, nel contempo, si sono studiate le modalità meno impattanti per la parte che veniva demolita per ogni volata - si contano in totale 32 volate all'anno, nell'insieme di quello che è l'intervento complessivo - e ogni volata naturalmente viene preparata proprio in modo tale che con la parte che esplode ci siano dei pezzetti, dei frantumi che non superano certe dimensioni, poi sulla frantumazione definitiva ci sono polveri di diversa "pezzatura".
Ora, le valutazioni e le simulazioni fatte portavano a prevedere che le polveri sollevate dalle attività di demolizione fossero non solo in linea con quella che è la normativa, ma largamente al di sotto. Ciò non toglie che quello che voi state proponendo - cioè di fare una verifica per vedere se con ulteriori accorgimenti, quali quello che veniva detto adesso, il possibile intervento con la possibilità di bagnare le polveri nel momento in cui c'è la volata - potesse in qualche modo ridurle. Tant'è che nelle valutazioni delle volate si guarda, se è possibile, a questioni meteo. Chiaramente, se c'è il vento forte, viene evitato, proprio per evitare la dispersione delle polveri, che creerebbe problemi ulteriori a quelli che voi avete riportato.
Sul discorso acustico, anche qui, le misurazioni sono fatte, sicuramente hanno un impatto che conosciamo, quindi, per quanto riguarda la possibilità di esaminare quello che è possibile, perché non possiamo modificare quello che è, ovvero le modalità con cui è stato fatto l'appalto e come avvengono questi interventi, che seguono un progetto specifico, non è che possiamo modificare un progetto, quello che possiamo, credo, rivedere, è che vengano messi in atto tutti gli accorgimenti che vanno nella direzione di ridurre l'effetto delle polveri e, conseguentemente, di ridurre l'impatto che hanno sul territorio circostante.
Presidente - La parola al collega Roscio.
Roscio (ALPE) - Presidente, mi sembra quindi di capire che ci saranno problemi ad accogliere questa richiesta. Mi sembra effettivamente che lei abbia colto il principio che stava dietro, nel senso che io ritengo che le valutazioni per fare una protezione dalle polveri siano già state fatte. Però la mia intenzione era quella di far capire alla popolazione di Valgrisenche, visto che ci sono state delle polemiche e comunque c'è una preoccupazione per via dell'utilizzo dell'esplosivo, proprio per il fatto che è la prima volta che viene utilizzato, non è una cosa di routine, c'è bisogno che si faccia vedere che si adottano tutte le precauzioni del caso, proprio per evitare qualunque possibilità di danni. Proprio lei ha ricordato che, allora, si era evitato di riempire in maniera continuativa l'invaso per tutta la sua capienza, proprio perché non c'era la sicurezza totale sul pieno. Ecco, proprio anche adesso io vorrei...noi vorremmo, con questa mozione, che ci fosse le sicurezza totale dell'assoluta innocuità dell'intervento per quanto riguarda le polveri e per quanto riguarda il rumore. Grazie.
Presidente - Grazie. Possiamo quindi procedere alla votazione? La votazione è aperta. Votate, colleghi. Tutti hanno votato? Possiamo chiudere la votazione.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
La mozione è dunque approvata all'unanimità.
Punto 60 all'ordine del giorno.