Objet du Conseil n. 2591 du 19 septembre 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2591/XIII - Interpellanza: "Adozione di iniziative per compensare il disagio determinato dalla soppressione del servizio di autotrasporti sulla linea Aosta-Torino e del servizio automobilistico Pont-Saint-Martin - Chambéry".
Interpellanza
Alla metà del mese di agosto, con un laconico comunicato, le società di autotrasporto pubblico hanno comunicato la soppressione della linea Aosta-Torino e del servizio automobilistico Pont-Saint-Martin-Chambéry;
Quest'ultima soppressione, benché riguardi un numero relativamente modesto di utenti, penalizza sensibilmente gli studenti universitari valdostani in Francia e sorprende particolarmente alla luce della recente attivazione di corsi di laurea integrati fra le Università della Valle d'Aosta e di Chambéry;
A questo proposito, i sottoscritti Consiglieri
Interpellano
la Giunta regionale per sapere:
1) quale risparmio consegua la Regione dalla soppressione delle linee in questione;
2) quali alternative consentiranno agli studenti valdostani e agli altri utenti interessati di raggiungere, e con quale aggravio di tempo, la città della Savoia;
3) quali iniziative intenda mettere in campo la Regione per compensare il disagio prodotto da questa soppressione;
4) come si concili questa ulteriore penalizzazione del sistema di trasporto valdostano con la manifesta volontà della Regione di mantenere aperti canali di comunicazione culturale e educativa con le regioni francofone.
F.to: Louvin - Patrizia Morelli
Président - La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (ALPE) - Merci Mme la Présidente.
Era pieno mese di agosto quando un breve e un po' laconico comunicato delle società di autotrasporto pubblico ha informato l'utenza della soppressione di due linee di pullman, quella Aosta/Torino e quella del servizio automobilistico Pont-Saint-Martin/Aosta/Chambéry.
Sulla prima credo che, al di là di conoscere quali siano i riflessi economici della scelta, in ordine all'utenza il problema si ponga in un modo meno significativo e meno impattante, essendoci comunque altri sistemi di trasporto pubblico.
La nostra preoccupazione si rivolge invece prevalentemente alla seconda, che sappiamo avere un numero molto debole di utenti, ma che colpisce una categoria particolare di persone, i nostri studenti universitari, che frequentano corsi di laurea in Francia. Avevo conoscenza del servizio e delle sue caratteristiche ed ho provato a fare un confronto, non dopo aver sentito le ragioni anche delle concessionarie che indubbiamente sono messe nella condizione di sopprimere dei trasporti non remunerativi dal loro punto di vista; qui non è in discussione la scelta di due imprenditori, trattandosi della SAVDA e della VITA S.p.A., ma l'impatto che ha la decisone in ordine alla linea di collegamento con la cittadina francese, con l'ancienne capitale des Etats de Savoie, per la quale forse i colleghi non avranno avuto questa esperienza diretta, un pullmino la mattina alle 5,55 del lunedì prendeva gli studenti - sono 13 circa, ci siamo informati presso i servizi universitari - e dopo tre ore e mezza di viaggio si trovavano nella cittadina in questione, dalle 5,55 alle 9,25 per un totale di tre ore e trenta (un servizio ragionevole in termini di tempo per i 192 chilometri che ci separano da Chambéry).
Dopo questa soppressione ho voluto confrontare gli orari e le possibilità di collegamento e le possibilità che hanno questi studenti, mi risulta i circa 20-25 studenti che da quest'anno inizieranno il corso integrato fra Aosta e Chambéry, poi ci dirà il Presidente precisamente i numeri...ma io farei, più che una questione di numeri, una questione di principi...ma ne discutiamo all'esito della risposta del Governo. Partendo alle 7,45 del mattino del lunedì, questi ultimi avrebbero la fortuna di arrivare a Chambéry - sempre che non ci siano perdite di coincidenza che non vengono garantite - alle 15,35, cioè dopo sei ore e cinquanta di viaggio. Sono quasi sette ore di viaggio, che nel viaggio di ritorno - poi se il Presidente ha necessità della distinta gliela posso fare avere - diventano sette ore e cinquantuno minuti il venerdì. Sono cinque mezzi di trasporto diversi, quattro cambi, ci può scappare qualche caffè in mezzo, ma non credo che sia esattamente gradito un allungamento di questo genere per una popolazione studentesca che - vorrei ricordare - ci siamo battuti perché potesse andare a studiare in queste università; ci sono stati impegni politici un tempo molto rilevanti, ci sono ancora proclamati propositi di integrazione nell'ambito della francofonia...ho il fondato sospetto che questa situazione non sia particolarmente agevolante.
C'è un evidente disagio in questa situazione e quindi è necessario individuare delle alternative, delle forme diverse di risoluzione di questa questione, perché si mantengano aperti dei canali di comunicazione e di lavoro. Nel momento in cui si fanno le scelte di una facoltà universitaria o dell'altra, se si arriva in poco più di due ore a Milano, che è a 186 chilometri da qui, mettercene quasi otto per arrivare a Chambéry, che ne ha solo 192 di distanza, rappresenta un handicap difficilmente colmabile! Questa è la questione che poniamo al Governo regionale, ribadisco senza voler mettere in discussione, né quanto è stato fatto finora dalle compagnie che - da quanto sappiamo, almeno per quanto riguarda la tratta su Chambéry - non credo avessero delle incentivazioni da parte dell'Amministrazione regionale, e che presumo abbiano fatto delle scelte consapevoli di riduzione delle linee non in equilibrio economico.
Qui rimane il problema di collegamento con una parte del mondo che non dovrebbe rimanere estranea, troppo lontana, e soprattutto crediamo debba rimanere a portata di mano di giovani che intendono proseguire gli studi nell'alveo dell'alta formazione, dell'alta cultura in ambito francofono. Grazie.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Merci Président.
Sulla prima domanda: "quale risparmio consegua la Regione dalla soppressione delle linee in questione", nessun risparmio, perché entrambe le linee non sono finanziate da soldi pubblici; come hanno avuto modo di dire anche i concessionari non c'è nessun sostegno da parte dell'Amministrazione.
Sulla seconda domanda: "quali alternative"...non ho idea quali conti siano stati fatti, sicuramente sono giusti e non ho motivo di dubitare, probabilmente ci sono delle alternative già oggi realizzabili, ho qua degli orari: partenza 14,49 arrivo a Chambéry alle 20,17 con un impiego di cinque ore e trenta, e così per il ritorno. Possiamo partire alle 13,54 ed arrivare ad Aosta alle 19,14 piuttosto che partire da Chambéry alle 17,34 ed arrivare alle 23,12. Questo presuppone il trasferimento da Aosta a Torino in treno, e poi da Torino a Chambéry con il TGV. Poi le lascio questo promemoria che mi è stato preparato dagli uffici. Quindi già oggi questo tipo di collegamento è fattibile non solo per gli studenti. Ricordo che per la corsa di cui parliamo SAVDA prevedeva due coppie di corse a settimana per gli studenti.
Ma al di là di quello che è possibile fare, l'Amministrazione regionale, d'intesa con l'università, sta mettendo a punto una soluzione dove, sempre utilizzando la legge regionale che ci consente di contribuire con il 75 percento alle spese di viaggio, si potrebbe riconoscere agli studenti di Chambéry il 75 percento delle spese che sosterrebbero usando il mezzo proprio, cercando di valorizzare ed incentivare le scelte riconducibili al concetto di car pooling, essendo che cinque ore e mezzo per l'utilizzo del trasporto pubblico sono importanti, con questo tipo di ragionamento è possibile, con una sostanziale identità di costi, c'è qualcosa in più, ma in linea di principio con dei costi assolutamente sostenibili, dare la possibilità agli studenti di utilizzare questa soluzione. Per tutti gli altri come dico c'è questa soluzione con cinque ore e mezzo, quindi rispetto ai dati che ha dato lei ci sono due ore di differenza.
Come si concilia questa ulteriore penalizzazione? Credo che anche la riposta che ho ricevuto per mail da parte dei concessionari la dica lunga, nel senso che questo servizio era un servizio che veniva usato quasi esclusivamente dagli studenti, quindi non andrà a penalizzare nessuna relazione, perché era un servizio ad hoc per gli studenti. Da questo punto di vista, avendo messo in piedi, e fra un po' faremo gli atti necessari, gli studenti avranno questo tipo di sostegno e così assicuriamo in modo economico il raggiungimento di Chambéry.
Président - La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (ALPE) - Sono sconcertato, semplicemente sconcertato! In primo luogo perché evidentemente l'Assessore dimentica le sue esperienze di viaggiatore al tempo dell'università: partire il lunedì mattina alle 6,00 ed essere nella cittadina universitaria alle 9,30 significa avere una giornata di tempo davanti per frequentare le lezioni; partire come suggerisce l'Assessore alle 14,49 da Aosta per essere alle 20,17 vuol dire perdere un giorno di lavoro! Idem ripartendo a metà giornata per tornare indietro, senza tenere conto del fatto, ma questo forse l'Assessore può anche non saperlo perché c'è un suo collega all'istruzione che dovrebbe sapere che c'è Chambéry, ma c'è anche Annecy, Grenoble e Lyon come sedi universitarie e noi abbiamo in tutte queste sedi alcune persone che fruivano del trasporto finora lungo questa linea... Non è per essere polemici, ma questo è il dato reale! Mi risulta essere arrivati una dozzina di fax alle società concessionarie per lamentarsi di questo fatto, non stiamo parlando di grandi numeri, ma parliamo di un servizio fondamentale. Se si crede in una università e nel rapporto con questa università, nel 2012 non si può dire: ci metti otto ore per andare a Chambéry e sette per tornare, e viceversa! Stiamo dicendo che siamo assolutamente su delle soluzioni improponibili.
Quella del car pooling è una bella idea, poi anche ieri abbiamo sentito di iniziative, di biciclette elettriche e altro, sono tante belle cose, ma...la mette lei la macchina? Abbiamo degli studenti che possono prendere una macchina di famiglia e portarla via una settimana? Sono ragazzi di 19-20 anni e devono mettersi d'accordo per andare neanche nella stessa località e fare del car pooling? E noi abbiamo dato soddisfazione ad un'utenza che ritenevamo in passato e riteniamo tuttora privilegiata, deve essere curata ed adeguatamente sostenuta? Dire: prenditi una macchina e mettiti d'accordo con altri tre, tanto noi ti paghiamo tre quarti del prezzo della benzina o del pedaggio del tunnel non è dare una risposta a questo genere di utenza! Dite chiaramente che non serve andare in Francia...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...non sono d'accordo, perché non sono neanche stati interpellati, caro Presidente! Non c'è stato un comunicato, non c'è stata una lettera ai ragazzi che stanno studiando in Francia, non si è fatto niente! Non dico di più...conosco molto bene questa questione e trovo che siamo alla frutta. Quando andremo a sostenere dei vuoti per pieno in aereo fra Aosta e Roma e lasceremo a piedi i nostri studenti universitari, avremo veramente fatto un en plein.
Sono - ripeto - sconcertato...è vero che i numeri sono piccoli, perché poi vengono dati in relazione alle corse, li si porta in là e non ne torna nessuno quel giorno...per forza, viene dimezzato automaticamente! C'è la settimana nella quale non ritorna il ragazzo, c'è la settimana delle festività nelle quali il servizio viene mantenuto; certamente che sono numeri bassi, comunque questo è il livello di sostegno che dà la Regione ai suoi studenti! Vive la francophonie! Andremo ancora a sostenerla in tutte le circostanze internazionali con grande gioia di tanti colleghi che sono stati molto critici, anche in passato; questo è un passaggio estremamente negativo e mi sorprende che non ci sia la volontà di attrezzare una piccola, modesta corsa bisettimanale come era in passato con altri mezzi, ma per garantire questo servizio minimo. La proposta di andare a Torino a prendersi il TGV la considero personalmente offensiva.