Objet du Conseil n. 2566 du 26 juillet 2012 - Verbale
Oggetto n. 2566/XIII del 26/07/2012 |
APPROVAZIONE DELLA RISOLUZIONE: "INIZIATIVE A DIFESA DELL'AUTONOMIA SPECIALE DELLA VALLE D'AOSTA IN ACCORDO CON LE ALTRE AUTONOMIE SPECIALI". (DECADENZA DI ALTRA RISOLUZIONE) |
Il Vicepresidente André LANIÈCE propone di procedere all'esame congiunto delle due risoluzioni sulle riforme costituzionali, iscritte in via d'urgenza ai punti 24.2 e 24.3 dell'ordine del giorno dell'adunanza in corso (oggetto n. 2561/XIII).
Prendono la parola i Consiglieri ZUCCHI, che illustra la risoluzione sottoscritta dai Consiglieri ZUCCHI, CAVERI, EMPEREUR, CRÉTAZ, SALZONE, Emily RINI e LA TORRE, componenti della I Commissione consiliare permanente, e propone una correzione formale al testo, e LOUVIN, che illustra la risoluzione sottoscritta dai Consiglieri dei gruppi ALPE e Partito Democratico.
Intervengono i Consiglieri CAVERI, BERTIN, SALZONE, DONZEL, ZUCCHI, LOUVIN, DONZEL (secondo intervento) e ZUCCHI (secondo intervento).
Replica il Presidente della Regione, ROLLANDIN.
Il Presidente pone ai voti la risoluzione dei Consiglieri ZUCCHI, CAVERI, EMPEREUR, CRÉTAZ, SALZONE, Emily RINI e LA TORRE "Iniziative a difesa dell'autonomia speciale della Valle d'Aosta in accordo con le altre autonomie speciali".
IL CONSIGLIO
- con voti favorevoli: venticinque (presenti: trentatré; votanti: venticinque; astenuti: otto, i Consiglieri BERTIN, Giuseppe CERISE, CHATRIAN, DONZEL, Carmela FONTANA, LOUVIN, Patrizia MORELLI e RIGO);
APPROVA
la sottoriportata:
RISOLUZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE
PRESO ATTO di quanto emerso nella recente audizione con i parlamentari della Valle d'Aosta, Sen. Antonio Fosson e On. Roberto Nicco, svoltasi in I Commissione sul tema della proposta di riforma della Costituzione all'esame del Senato della Repubblica;
SOTTOLINEATO preliminarmente che:
- si avverte in questa fase storica un clima di crescente ostilità nei confronti delle autonomie speciali, che evidenzia l'esistenza di un'azione coordinata che sfocia in prese di posizione di vario genere derivanti dal mondo politico e accademico, oltreché da diversi settori dell'economia e dell'informazione, profittando anche della grave situazione legata alla crisi economico-finanziaria in corso;
- la proposta costituzionale, attualmente in discussione in Parlamento, rappresenta una sintesi contraddittoria in assenza di un disegno complessivo e di un clima costituente condiviso, come evidenziato dalle scelte sulla forma di governo (ciò emerge, ad esempio, dalle forti polemiche sul semipresidenzialismo);
- risultavano, nel testo iniziale della riforma in discussione, elementi di preoccupazione, come previsto dal concetto - per ora bocciato dall'aula - dell'"unità giuridica o economica della Repubblica", versione riproposta del vecchio "interesse nazionale" assai negativo per le potestà legislative regionali;
- risulta assai negativo che nella bozza di riforma manchi del tutto l'auspicata introduzione del principio dell'intesa con le autonomie speciali nell'articolo 116 della Costituzione, indispensabile tutela per la specialità e presupposto per affrontare con serenità la riforma organica degli Statuti;
- si nota come la legislatura nazionale si avvii alla sua tormentata conclusione e, nella situazione di incertezza già evocata, risulti difficile il raggiungimento delle maggioranze necessarie per una riforma costituzionale che non venga sottoposta a referendum;
GIUDICA
incoerente la proposta di bicameralismo così come formulata e per altro, anche nel punto riguardante la riduzione del numero dei parlamentari nazionali, non in linea con le reiterate proposte federaliste approvate dal nostro Consiglio Valle in tema di Camera delle Regioni;
PROPONE
di rafforzare la rete di collaborazione e di fronte comune con le altre autonomie speciali dell'Arco alpino sia dei governi che dei Consigli regionali, oltreché dei Parlamentari eletti in queste zone, come mostrato dal recente incontro nella Provincia autonoma di Trento fra i Presidenti delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome del Nord;
SEGNALA
positivamente come, rispetto alla messa in discussione dell'autonomia speciale, si siano avute una serie ripetuta di sentenze della Corte Costituzionale che, nel breve volgere di due mesi, hanno posto alcuni principi a difesa degli Statuti d'autonomia speciale;
RICORDA
come vi sia una necessità evidente di una revisione della legge nota come "Porcellum" per le elezioni politiche, fatto salvo il sistema elettorale in vigore in Valle d'Aosta;
IMPEGNA
infine il Presidente della Regione, invitando altresì i Parlamentari valdostani, ad azioni, concertate con il Consiglio Valle, a difesa dell'autonomia speciale della Valle d'AostaVallée d'Aoste e delle sue prerogative per contrastare la campagna in atto contro la specialità, in accordo con le altre autonomie speciali, e a vigilare sui contenuti delle riforme in divenire.
---
Il Presidente comunica che la votazione della risoluzione sottoscritta dai Consiglieri dei gruppi ALPE e Partito Democratico "Posizione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta in ordine alla riforma costituzionale" è da considerarsi preclusa, in relazione alla votazione della risoluzione sopra riportata.
IL CONSIGLIO
prende atto.
______