Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2564 du 26 juillet 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2564/XIII - Reiezione di risoluzione: "Impegno a informare entro 48 ore la Commissione consiliare competente in merito alla DGR 1465/2012 e richiederne un motivato avviso alla Sezione di controllo della Corte dei Conti".

Risoluzione

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Premesso che:

- con deliberazione n. 1465 del 20 luglio 2012 la Giunta regionale ha incaricato la società Finaosta S.p.A., ai sensi dell'articolo 6 della legge regionale 16 marzo 2006, n. 7, in gestione speciale, di reperire i fondi necessari al finanziamento del piano di sviluppo della società Casino de la Vallee S.p.A. mediante utilizzo della liquidità della società Compagnia valdostana delle acque - CVA S.p.A.;

- tale operazione si concretizzerebbe mediante due distinte operazioni di mutuo chirografario, rispettivamente fra CVA S.p.A. e Finaosta S.p.A. la prima e fra Finaosta S.p.A. e Casino de la Vallee S.p.A. la seconda, da attuarsi "senza rischio per Finaosta S.p.A.";

- l'autorizzazione all'esecuzione di tale intervento da parte della Giunta regionale non trova peraltro fondamento in alcuna specifica norma di legge che autorizzi la Giunta regionale a tale operazione, che riveste un carattere eccezionale e particolarmente rilevante e sarebbe realizzata tra società dichiarate, in deliberazione, quali "appartenenti al sistema pubblico regionale";

Considerato che l'operazione, di enorme rilevanza, non rientra in alcun atto di indirizzo strategico votato dal Consiglio regionale ai sensi del primo comma dell'art. 13 bis della L.R. 6 del 2007 e che essa non risulta avere fatto oggetto di preventiva informazione, proprio in quanto atto di particolare rilevanza ed urgenza, da parte della Giunta regionale alla Commissione consiliare competente, come prescritto dal secondo comma della citata legge regionale;

Attesa la necessità di valutare preventivamente e con particolare attenzione la legittimità dell'operato di tutte le società controllate pubbliche coinvolte nell'operazione, nonché l'onere implicito derivante al bilancio regionale in relazione alle responsabilità finanziarie connesse ad una possibile carenza di solvibilità del creditore mutuatario Casino de la Vallee S.p.A., in conseguenza del fatto che, come precisato espressamente in deliberazione, il mandatario agisce "senza rischio";

Ritenuta l'opportunità di sottoporre l'intera operazione ad un'attenta disamina, anche avvalendosi della facoltà indicata dall'art. 1, comma 5 del Decreto legislativo 5 ottobre 2010, n. 179 (Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste concernenti l'istituzione di una sezione di controllo della Corte dei conti) che prevedono che la Sezione di controllo della Corte dei conti, a richiesta dell'amministrazione controllata, possa rendere motivati avvisi sulle materie di contabilità pubblica;

Impegna

la Giunta regionale ad informare la Commissione consiliare competente entro 48 ore sui contenuti, i presupposti normativi specifici, le garanzie e le finalità dell'operazione oggetto della deliberazione n. 1465 del 20 luglio 2012 e richiedere con urgenza, ai sensi dell'art. 1, comma 5 del Decreto legislativo 5 ottobre 2010, n. 179, alla Sezione di controllo della Corte dei conti un motivato avviso in ordine all'operazione sopra richiamata.

F.to: Bertin - Giuseppe Cerise - Chatrian - Louvin - Patrizia Morelli

Presidente - La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.

Mi faccio volentieri carico di illustrare questa proposta di risoluzione al Consiglio, che ha forse suscitato sorpresa per i termini molto stretti nei quali è formulato l'impianto di impegnativa, ma che credo non trovi disattenti i colleghi per quanto riguarda la natura della questione, la sua importanza e delicatezza e anche la necessità che ci sia da parte degli organi regionali la piena conoscenza del contenuto di questa operazione.

Brevemente, per riassumere i termini della vicenda che il Presidente Rollandin aveva già accennato nel corso di una delle ultime sedute, anticipando il fatto che si stesse operando nel senso di guardare ad una possibilità di attuare finanziamenti straordinari di azioni quali quella contenuta nel piano di sviluppo della Casino de la Vallée, votato da questa Assemblea nel 2009 mediante utilizzo di risorse disponibili in quello che viene definito nella deliberazione n. 1465 del 20 luglio scorso un "sistema pubblico allargato di società regionali"... Il Presidente Rollandin, nell'illustrare alla stampa questa iniziativa, aveva dato conto della questione nel dire: "è normale, abbiamo dei cespiti importanti ed una disponibilità finanziaria rilevante in una delle società controllate regionali: la Compagnia Valdostana delle Acque, la CVA, abbiamo una necessità di approvvigionamento sul fronte del casinò, quindi operiamo un travaso finanziario che consenta di risparmiare sugli interessi". Semplifico, ma questo è il senso dell'operazione come è stata illustrata alla stampa e credo che, sul piano dell'illustrazione immediata di una comprensibilità diretta del fenomeno, a pochi possa sfuggire il buon senso di tale operazione.

Noi ci siamo preoccupati di esaminare subito questa deliberazione, di prenderne conoscenza e abbiamo rilevato una serie di aspetti che suscitano alcune perplessità piuttosto rilevanti. Siccome siamo in scadenza della chiusura della sessione ufficiale del Consiglio, abbiamo davanti un periodo di sospensione di 45 giorni, avevamo l'urgenza di discutere in Consiglio di tale questione e di mettere in moto quelli che, a nostro giudizio, sono due meccanismi: in un caso, per il primo, doveroso e obbligatorio di approfondimento; nell'altro di carattere straordinario, facoltativo, ma ci pare particolarmente utile.

Perché sono sorti alcuni interrogativi su questa operazione? Anzitutto ci ha sorpreso che la società Casino S.p.A. non abbia trovato a condizioni adeguate le risorse finanziarie necessarie all'esterno del sistema attraverso canali ordinari di approvvigionamento. Normalmente una società che produce utili dovrebbe essere in grado di approvvigionarsi per quanto riguarda un'operazione di investimento rilevante in termini di relativa facilità; sappiamo che non sono tempi agevoli per quanto riguarda il mercato finanziario, ma questa società ha alle spalle un soggetto solvibile che almeno per il momento è la Regione Valle d'Aosta. Si è invece proceduto in modo diverso con un'operazione che può sembrare interna ad un gruppo, ma il gruppo, da quanto abbiamo appurato, non c'è, perché non è una holding la Regione. Il Presidente ricorderà come noi abbiamo proposto alcuni mesi fa, in occasione della discussione sul bilancio, che ci fosse la presentazione di un bilancio consolidato delle società controllate regionali. Questo avrebbe dato il perimetro di una possibilità eventuale di operare all'interno di un gruppo, che in questo caso non c'è, perché è vero che entrambe le società sono gestite tramite Finaosta, ma sono due società della Regione e l'intermediario è una terza società regionale, appunto Finaosta.

L'operazione prefigura poi - questo sarà per deformazione professionale, ma ci ha messo in viva attenzione - la sottoscrizione di due distinti mutui chirografari. Per chi non avesse consuetudine del linguaggio tecnico-giuridico, "chirografario" vuol dire: mutuo senza assistenza di garanzie ipotecarie. Ho qualche dubbio che un mutuo chirografario Finaosta lo sottoscriva, o lo faccia sottoscrivere a propri interlocutori anche per cifre modeste, le banche non sono molto propense ad accettare il mutuo chirografario come base per il prestito di denaro. Trattandosi poi di un volume finanziario così consistente: di 50.000.000 di euro - perché sull'operazione complessiva del piano di sviluppo del casinò, che assomma a 70.000.000, 50.000.000 sono una quota molto cospicua -, pensiamo che il mutuo chirografario sia uno strumento particolare che richiede la definizione esatta di chi garantisce cosa, di chi si rende garante per questa operazione, soprattutto dal punto di vista della solvibilità del debitore, ma anche per ottenere un'adeguata tranquillità di chi presta tali somme dal punto di vista del mutuante, mutuante e mutuatario in questo caso intermediati dalla Finaosta.

Vorrei assicurare al Presidente che ci siamo dedicati con normale attenzione a tale vicenda andando a vedere in che misura questo si collocava nelle facoltà della Finaosta, siamo andati a vedere le competenze che le sono riconosciute nell'ambito degli interventi in gestione speciale, in particolare - perché mi pare che a questo ci si riferisca nella realizzazione dell'operazione - a quell'articolo 6, comma 1, lettera c)bis, in cui si parla di "ottimizzazione della gestione della liquidità dell'intero sistema pubblico regionale, e delle società controllate...anche mediante ricorso all'indebitamento necessario a finanziare gli investimenti...". Questo è un solco nel quale immaginiamo che la Giunta abbia voluto collocare tale operazione, ma la finalità di questo articolo ci sembra essere quella della gestione della liquidità. Abbiamo valutato questa come un'iniziativa di carattere straordinario, un'iniziativa per la quale è prescritto per legge che essa rientri nell'ambito di indicazioni votate da questo Consiglio e in ogni caso che tale genere di iniziativa sia oggetto di informativa preventiva alla commissione, passaggi che non sono stati effettuati ad oggi e che ci sembrano assolutamente necessari.

Chiediamo due cose - ed è tutto descritto nel testo della risoluzione che hanno a loro mani i colleghi -: che sia immediatamente data cognizione completa alla commissione competente della natura, dei presupposti normativi specifici, delle garanzie e delle finalità dell'operazione e che su di essa - questo è un aspetto eventuale, ma per noi molto importante (con "noi" intendo l'intero sistema finanziario regionale oggi sotto la lente di ingrandimento anche degli organi di controllo centrali e del Ministero dell'economia) - venga acquisito preventivamente un avviso motivato, utilizzando la norma di attuazione che abbiamo votato in questo Consiglio e che attribuisce alla Sezione di controllo della Corte dei Conti la facoltà, a nostra richiesta, di emettere un motivato avviso in ordine all'operazione in questione.

Vi sono grato di avermi concesso due minuti aggiuntivi, spero che sia chiaro nel complesso il tenore di questa proposta, ci riserviamo di completare alcuni aspetti del ragionamento nel corso del dibattito che seguirà. Grazie.

Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale. Se non vi sono interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.

La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

La delibera in oggetto, come ha detto il collega, è stata oggetto di un'attenta analisi, tant'è che sono state coinvolte tutte le strutture interessate che hanno già fornito le loro spiegazioni. Le intenzioni riferite a questo tema le avevamo già dichiarate pubblicamente, quindi non vi era nulla di improvvisato e, nel presentare questa delibera, abbiamo esperito tutta la procedura che è necessaria, pertanto ogni dipartimento interessato ha dato il parere favorevole.

L'aspetto che ci sorprende è il modo in cui è stata letta questa delibera, che non è usuale, infatti è la prima volta che utilizziamo quanto previsto dal capo II del regolamento di Finaosta, che prevede espressamente tale possibilità. Questo utilizzo in questo momento è stato fatto tenendo conto di due suggestioni, che non mi sembrano banali e che abbiamo cercato di spiegare. Dopo aver esperito una prima analisi con le banche per vedere tempistiche, modalità, eccetera, si è fatta una considerazione sulla possibilità di utilizzare una porta aperta - l'articolo 6 della Finaosta - che dà questa possibilità, con quale risultato? Con il risultato di avere un'operazione di finanziamento a tasso di mercato, quindi legittima e percorribile, che prevede il rientro del finanziamento ed un profilo di rischio legato all'eventualità che il Casinò non sia solvibile, ipotesi non solo remota, ma parliamo della Casinò che oggi ha 100.000.000 di euro di capitale. L'eventuale altra possibilità era di ricorrere al mercato, ma questo ci permette a tasso di mercato, anziché corrispondere gli interessi alle banche, di corrisponderli ad una partecipata, invece di guardare l'aspetto positivo, che non è stato neppure sfiorato, forse è sfuggito all'analisi attenta del collega...

(interruzione del Consigliere Louvin, fuori microfono)

...sì, forse sono proprio i dieci minuti che le hanno fatto perdere la parola su questo, io invece vorrei utilizzarli per dire come questo passaggio forse apre la mente a tanti, perché nel caso di questo mutuo il risparmio per l'Amministrazione a seconda dei tassi, prevedendo un tasso del 5 percento, è di 27.920.000; se poi il tasso è maggiore, il risparmio è maggiore. Noi abbiamo calcolato un tasso di mercato, quindi sarà quello che al momento verrà considerato, se è 6,5, sono 36.000.000 di euro... Allora credo che questi risparmi siano in un momento così delicato da non sottovalutare, ritengo sia un'operazione che rimane in una partecipata, quindi ci sembra un'operazione che permette di risparmiare fondi che invece sarebbero dati ad un sistema diverso. Verificata la legittimità di tutti gli atti sia da parte dei dipartimenti interessati, sia da parte di Finaosta abbiamo attivato questa delibera che lei ha. Noi riteniamo che questo procedere sia molto vantaggioso, che l'operazione abbia i crismi per attivare un meccanismo virtuoso che prevede tale percorso, quindi non riteniamo che ci siano elementi di particolare rilievo.

Se c'è bisogno di un'ulteriore informativa in commissione, non abbiamo nulla da eccepire, mentre sul tema di un eventuale preventivo parere non siamo d'accordo, perché l'utilizzo della Sezione di controllo della Corte è corretta, ma nei casi in cui ci siano le condizioni. Non riteniamo che in questo caso ci sia da attivare questo meccanismo che è capzioso, la Sezione, come lei sa, la delibera ce l'ha già, poi tutti i documenti sono pubblici, quindi non nascondiamo niente. Se la risoluzione rimane con questo impegno, non la votiamo, siamo invece disponibili ad andare con i tecnici in commissione, io ho dato la sintesi di quello che è concentrato nel deliberato, ma il resto no. Se si limita al discorso di invitare ad andare in commissione ad illustrare, va bene, altrimenti il voto è contrario.

Presidente - La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Presidente, due chiarimenti all'esito di quanto lei ha detto e poi vedremo per quanto riguarda l'impegnativa successiva. Intanto non è mai stato messo in discussione che fosse un'operazione alla luce del sole, è un'operazione che è stata condotta in tempi molto brevi e noi, nella lettura che diamo dei rapporti fra Regione e Finaosta, proprio per il carattere eccezionale e di estrema rilevanza, si doveva inquadrare in gestione speciale. Proprio per la gestione speciale è previsto in termini complessivi, è valido sia per la gestione ordinaria che per la gestione speciale, l'articolo 13bis della legge relativa a Finaosta...per cui intanto bisogna presentare al Consiglio un atto di indirizzo strategico - che non è mai stato presentato, non abbiamo mai votato in questa sede un atto di indirizzo strategico nei confronti di Finaosta -, invece lei ricorderà che due mesi fa abbiamo votato una risoluzione sulla scorta di una "lucina" che ci ha acceso la delegazione regionale della Corte dei Conti, che impegna a trovare - lo farà la Giunta prima di settembre, perché sono in corso quei 60 giorni che ci siamo dati di tempo - le modalità di comunicazione al Consiglio di tutte le attività che svolge Finaosta in gestione speciale, però, con particolare riferimento alle iniziative come questa di particolare rilevanza ed urgenza, ad informare la commissione consiliare competente "riguardo alle attività che ritiene di particolare rilevanza di Finaosta S.p.A. o delle sue controllate"; è opinione del nostro gruppo che questa lo sia sicuramente. È un fatto di rapporto interno fra la Giunta e il Consiglio, non ci sembra opportuno che la Giunta ponga in esecuzione un'operazione che riguarda il finanziamento di un piano di sviluppo votato da questo Consiglio, ma che aveva altre indicazioni, perché in modo diverso ci siamo lasciati nel 2009 quando fu votato il piano di sviluppo: allora non si era fatta menzione di tali forme di finanziamento. Questa è la nostra opinione.

Lei poi ha riportato il ragionamento del minore aggravio di spese e noi siamo convinti che questa sia una motivazione intelligente, ma siamo dell'avviso che, se ci sono 50.000.000 di euro di buono della CVA, si possa discutere se è meglio metterli sul piano di sviluppo del Casinò, oppure finanziare l'elettrificazione della linea Aosta-Ivrea. Questa è una nostra opinione e gradiremmo poterne discutere, trattandosi di utili delle controllate regionali, ma le ripeto che siamo dell'avviso che ci debba essere un rapporto diverso fra di noi, per cui un'operazione di questo calibro va non condivisa necessariamente con le opposizioni, ma ne devono essere a conoscenza i consiglieri regionali e non è questione che rientri nel domaine réservé della Presidenza o della Giunta regionale! Sarà poi il fatto che abbiamo - lei, io ed alcuni altri in questo Consiglio - un po' di vissuto politico, ci ricordiamo che una questione di risparmio sugli interessi nella storia della Regione e dei suoi rapporti con il casinò fu uno dei problemi più rilevanti e dette origine a vicende molto dolorose per la Regione: mi riferisco alla trattenuta delle decadi autorizzata con un atto che sarebbe stato legittimo se svolto nel quadro di una delibera consiliare, ma che all'epoca fu adottato secondo criteri diversi. A buon intenditor poche parole, è una questione che ha fatto storia e sulla quale si è molto discusso, quindi bisogna stare molto attenti.

Non siamo pregiudizialmente contrari all'operazione, ripeto, ma siamo perché questa venga valutata attentamente. Lei ci ha dato una disponibilità a fare un'informativa alla commissione e siamo contenti di approfondirla, perché nello scarso tempo che abbiamo per parlarne non possiamo sviscerare e non abbiamo neanche tutte le carte in mano, lei ne ha molte più di noi, lei ci ha detto che sono stati fatti degli approfondimenti da parte delle sue strutture e noi gradiremmo conoscerne il contenuto e valutarle anche noi. Come pubblici amministratori, riteniamo che questo sia un nostro preciso dovere e se lei ci dà la disponibilità a mettere a disposizione della commissione le valutazioni che avete per capire esattamente quali sono le garanzie che vengono date in questa operazione, chi risponde, perché leggiamo dalla delibera "senza rischi per Finaosta", ma i rischi ci sono... È la formula canonica della cosiddetta "gestione speciale", ma un'operazione di questo calibro nelle finanze attuali, che non sono di tutta tranquillità, è un'operazione sulla quale vanno fatte delle valutazioni attente.

Noi crediamo utile condividere l'informazione nella sede riservata che si chiama "commissione consiliare competente", se il Presidente ci dà disponibilità adesso, nei prossimi giorni, noi siamo a sua disposizione per questo: di fare i dovuti approfondimenti siamo molto contenti. Capisco che lei non abbia piacere, anche se lo riterremmo un passaggio cautelativo della Regione, di acquisire una valutazione, che non è impegnativa, ripeto, non è un atto di controllo, è un atto collaborativo che ci può prestare un organismo particolarmente titolato come la Corte dei Conti, perché questi non sono denari privati, sono denari pubblici se lei si colloca, come dice di collocarsi in questa delibera, all'interno di un sistema di controllate pubbliche che devono essere gestite con l'attenzione, con la cautela che questo richiede. D'altra parte è strano che ogni tanto anche il casinò sia un soggetto quasi privato, ne abbiamo cognizione anche da valutazioni che sono state fatte in ordine all'attività di impresa della Casino S.p.A., poi invece qui rientri a tutti gli effetti nel quadro di un'economia di finanza pubblica. Per mettere in chiaro questi ed altri aspetti - ce ne sono molti -, riteniamo molto utile la disponibilità che lei ci ha dato e che accettiamo molto volentieri di andare in commissione, siamo felici che con tutti gli emendamenti del caso - credo che una parte di tali questioni siano molto chiaramente indicate - che si soprassieda alla valutazione in seno al rapporto che abbiamo con la Corte dei Conti, ma che cortesemente, anche nei tempi più lunghi che lei vorrà disporre, ci dia la disponibilità a venire a parlarne in commissione, a far sì che la commissione sia compiutamente informata. Grazie di questa disponibilità, sentiamo anche i colleghi cosa ne pensano.

Presidente - La parola al Consigliere Donzel, per dichiarazione di voto.

Donzel (PD) - Grazie Presidente.

Cari colleghi, per quanto ci riguarda, la possibilità di discutere in commissione di questa operazione non può che rallegrarci, perché altro che leggere sui giornali non abbiamo potuto fare, quindi entrare nel merito di tale questione ci interessa non solo dal punto di vista tecnico...perché ovviamente condivido con il Presidente che sarebbe pura follia aver fatto un'operazione senza aver verificato la liceità dell'operazione. È ovvio che ci sono tutte le condizioni per fare questo tipo di operazione, ma a noi interessa entrare nel merito, perché tale meccanismo per cui una società che ha liquidità, anziché fare quella che è la sua mission, presta il denaro ad un'altra società, che a sua volta un domani, anziché fare la sua mission, presterà denaro ad un'altra società...e ci sarà questo meccanismo qua, francamente non lo abbiamo capito.

Siamo intervenuti varie volte a dire: "c'è una crisi incredibile del nostro sistema produttivo", CVA è la parte più forte di questo sistema produttivo, può investire denari in ricerca nelle energie alternative, può produrre, può mettere lavoro per le nostre imprese e scopriamo che prendiamo i soldi dall'azienda, che unica funziona e tira in questo momento, per darla all'azienda più decotta, tramite Finaosta, per finanziare un piano che ci ha già visto modificare l'impianto normativo del casinò, quindi già abbiamo agevolato fortemente il casinò, ma per implementare ulteriormente di risorse al fine di arrivare ad una ristrutturazione che non riesce a trovare finanziamenti sul libero mercato e quindi che ci lascia anche sorpresi.

L'opportunità, al di là del merito di aver rispettato le norme, è quindi proprio di parlare del fatto che questo tipo di operazione fa discutere sulla tipologia di operazione, perché non siamo persuasi del fatto che una società che ha una mission debba privarsi di una risorsa così importante, anziché far ricadere sul mercato valdostano tale denaro nelle forme di ricerca e di investimento sull'energia attraverso un'operazione di tipo immobiliare. Lo so che il Presidente è persuaso della sua operazione, ma permetterà che con noi non ne ha mai parlato, nelle sedi opportune non se n'è discusso. Vedo con piacere che sono già pronti i suoi scudieri del PdL a descriverla come la più grande operazione mai vista: "bellissimo, tutto va bene". Mi permetta di dire che fa anche comodo avere qualcuno che parli contro queste operazioni...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...perché dà anche più ridondanza all'operazione e permette anche a qualcun altro di dire: "siamo i fedeli servitori e sosteniamo fino alla morte queste operazioni", fatelo, andate fino alla morte a sostenerle!

Ci permette invece a noi con dignità di dire che abbiamo delle perplessità su tali movimentazioni. Questa società ha una mission, vogliamo capire perché la mission di CVA che potrebbe avere grosse ricadute sullo sviluppo imprenditoriale valdostano...devono finire su un'operazione, che è la solita operazione del casinò su cui abbiamo espresso altre volte riserve. È chiaro che chi ha votato con fiducia quel piano è convinto che con quel piano del casinò si risolveranno tutti i problemi, ma noi abbiamo già espresso riserve su quel piano e questa operazione diventa sempre più oscura per noi. La discussione in commissione quindi può servire a tutti a chiarirsi le idee.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin, per dichiarazione di voto.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

Mi spiace dover verificare come si cerchi di svilire o deviare il discorso dalla delibera che si è voluto riportare all'attenzione. Per dire questo si parla che si va ad intervenire sul casinò "azienda decotta", io dico allora cosa sono le altre aziende o gli altri casinò. "Non riesce ad ottenere fondi sul mercato": qui ho detto che il discorso...una volta vista qual è la possibilità di avere un certo tasso sul mercato, si fa l'operazione con tassi di mercato. Detto questo, evidentemente non serve dirlo, perché qualcuno ha detto delle cose che non sono corrette, perché non è così!

L'unica cosa che voglio specificare è che questa operazione, essendo un'operazione nuova, può lasciare delle perplessità, tanto che, se viene ritirata la risoluzione, ho dato la disponibilità ad andare in commissione, perché non c'è nulla da nascondere ed è bene che ci si chiarisca. Vorrei anche spiegare che l'articolo 13bis non dice assolutamente quello che ha detto Louvin: "la Giunta regionale presenta annualmente al Consiglio regionale, che lo vota, un atto di indirizzo strategico contenente i programmi previsionali di Finaosta...". Qui stiamo parlando del piano strategico del casinò, che viene finanziato attraverso l'operazione dell'articolo 6; non c'entra niente! Non è cambiato il piano strategico: è la fase attuativa ed è un discorso - lo dico a Donzel - non immobiliare, ma finanziario, perché è il casinò che fa l'operazione immobiliare all'interno della sua mission, quella è la sua mission! E la CVA le sue mission le porta avanti, perché ha fatto acquisizioni di parchi eolici - magari poi un giorno ne parliamo - e di altre strutture; il resto del fondo lo impegna o in fondi assicurativi, o in fondi bancari. La differenza è che, anziché avere la CVA che mette i soldi ad un tasso inferiore con le assicurazioni alle banche, lo dà al tasso di mercato ad una partecipata. Operazione difficile? Credo che si possa capire, una volta che rispetto ai canoni...dico: perché no?

Qual è la voglia di tornare al discorso...per carità, questi discorsi con le decadi! Cosa c'entrano le decadi con questo? Le decadi era un'operazione che avveniva in un modo, vorrei ricordare al collega Louvin, che si ricorda come avveniva...dopodiché è stato messo in chiaro quello che era invece scuro, dopodiché si è detto come si pagava, con sanatoria...cosa c'entra con questo? È una vergogna allora di dover cercare di limitare le capacità di un'operazione che è corretta, con tutta una serie di ammennicoli che non c'entrano nulla con la discussione in atto! Questo ci dispiace. Capisco la voglia di chiarimento, ho detto subito che l'inizio era di un certo tipo, ma, se si vuole ulteriormente chiarire, benissimo: se si ritira la delibera, noi siamo disponibili ad andare in commissione, se questo non avviene, noi votiamo contro.

Presidente - La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Presidente, prendiamo atto di queste sue dichiarazioni. Proprio nell'intento di chiarire esattamente l'impegno che le chiediamo di assumere vista la natura importante della questione, ho provveduto, come presentatore di questa risoluzione, ad espungere tutte le parti che riguardano valutazioni, semplicemente lasciando l'impegno della Giunta ad informare la commissione senza neanche dare un termine, ma lei avrà la cortesia di farlo...sui contenuti e sui presupposti normativi specifici, sulle garanzie e sulle finalità dell'operazione. La deposito alla Presidenza del Consiglio e chiediamo che sia messa ai voti.

Presidente - La discussione generale è chiusa, quindi non può essere ammessa alcuna modifica se non previo accordo di tutte le forze politiche presenti, che mi sembra non ci sia.

Louvin (ALPE) - Va bene, questo veniva fatto nello spirito collaborativo, chiediamo comunque che sia messa in votazione questa nostra richiesta. Continuiamo a considerare un dovere della Giunta di informare la commissione in ordine ad operazioni rilevanti che vengono compiute attraverso la sua controllata principale che è la Finaosta, non lo crediamo una formula occasionale; secondo noi, sulle controllate regionali ci deve essere un controllo pubblico continuo ed attento. La questione sarà di nuovo sul tavolo a settembre...

(interruzione del Consigliere Lattanzi, fuori microfono)

...non c'è, collega Lattanzi, e noi sappiamo solo una minima parte di quello che avviene in una galassia molto complessa. Chi ce lo ha detto che non c'è questo controllo è la Corte dei Conti, ne abbiamo discusso ad iosa durante la valutazione del consuntivo. Detto questo, manteniamo questa richiesta e chiediamo che si proceda con voto segreto.

Presidente - Pongo in votazione a scrutinio segreto la risoluzione in oggetto:

Consiglieri presenti e votanti: 33

Favorevoli: 12

Contrari: 21

Il Consiglio non approva.