Objet du Conseil n. 243 du 28 avril 1980 - Verbale
OGGETTO N. 243/80 - RINVIO ALL'ESAME DELLA GIUNTA REGIONALE DEL DISEGNO DI LEGGE REGIONALE N. 159 CONCERNENTE: "CONCESSIONE DI GARANZIA FIDEIUSSORIA DELLA REGIONE PRESSO L'ISTITUTO FEDERALE DI CREDITO AGRARIO PER IL PIEMONTE, LIGURIA E VALLE D'AOSTA A FAVORE DEL "CONSORZIO DI MIGLIORAMENTO FONDIARIO RU COURTAUD" CON SEDE IN COMUNE DI SAINT-VINCENT".
Il Presidente DOLCHI dichiara aperta la discussione sul sottoriportato disegno di legge concernente l'oggetto: "Concessione di garanzia fideiussoria della Regione presso l'Istituto Federale di Credito Agrario per il Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta a favore del "Consorzio di Miglioramento Fondiario Rû Courtaud" con sede in comune di Saint-Vincent", disegno di legge trasmesso in copia ai Consiglieri, con apposita relazione, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza in corso.
L'Assessore all'Agricoltura e Foreste MARCOZ propone il rinvio dell'esame del disegno di legge in questione dato che i lavori non possono essere iniziati perché il Comune di Ayas non ha ancora concesso il permesso edilizio e ha sollevato delle obiezioni nei confronti dell'opera prevista. Fa presente che la Giunta ha provveduto a nominare una commissione tecnica per verificare la validità delle obiezioni del Comune di Ayas.
Il Consigliere PÉAQUIN si rammarica del fatto che l'Assessore all'Agricoltura e Foreste abbia formulato una proposta di rinvio dato che la questione del Rû Courtaud si trascina ormai da dieci anni e si tratta di un'opera di estrema importanza per Challand, Saint-Vincent e Emarèse. Fa presente che, ritardando i tempi di realizzazione, i costi dell'opera aumenteranno e si correrà il rischio che i finanziamenti della CEE e del Ministero dell'Agricoltura si rivelino insufficienti. Afferma che la proposta ventilata da taluno, per superare le obiezioni del Comune di Ayas, di far correre l'ultimo tratto di canale a cielo aperto verrebbe a far cadere buona parte della funzione dell'opera dato che essa era stata progettata a conduttura forzata. Rivolge un caloroso invito alla Giunta ed in particolare all'Assessore all'Agricoltura e Foreste ad operare al più presto una verifica della validità delle motivazioni che il Comune di Ayas ha adotto a giustificazione del proprio rifiuto e chiede che si fissi già sin d'ora la data in cui il disegno di legge in questione sarà riportato all'esame del Consiglio.
Il Presidente della Giunta ANDRIONE comunica in risposta che è impossibile accogliere l'ultima richiesta del Consigliere Péaquin in quanto non si può sapere quanto tempo occorrerà per effettuare la perizia. Sostiene che, a suo avviso, la posizione del Comune di Ayas è perfettamente comprensibile visto lo sfacelo che è stato compiuto nel vallone del Courtaud alle Cime Bianche per approntare le prese per il Rû. Fa presente che l'opera era stata progettata a conduttura forzata per evitare un'eccessiva dispersione che si verifica in particolare nel territorio del Comune di Brusson, ma tale progetto porterebbe la Regione a spendere sin d'ora 1 miliardo e 400 milioni in aggiunta ai finanziamenti ricevuti dalla CEE e dallo Stato. La Giunta ha quindi incaricato una commissione tecnica di verificare se non sia possibile evitare la costruzione della conduttura forzata, facendo convogliare al Col di Joux la quantità di acqua irrigua necessaria e sufficiente per tutto il consorzio. Questa soluzione avrebbe il pregio di consentire alla Regione un notevole risparmio e di evitare un serio degradamento del paesaggio.
Il Presidente DOLCHI, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'argomento in esame, invita il Consiglio a procedere alla votazione, per alzata di mano, per l'approvazione della proposta di rinvio all'esame della Giunta regionale del disegno di legge di cui trattasi.
Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente DOLCHI, accerta e comunica che il Consiglio, ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: ventuno) ha approvato la predetta proposta.
Il Consiglio prende atto.
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